MENSILE D’INFORMAZIONE MUSICALE
Il violino di Kolja Blacher
in trio per Beethoven...
Kolja Blacher
lato violoncello e pianoforte, per le
Variazioni su un tema del “Judas Maccabäus” di Händel e su “Ein Mädchen
oder Weibchen” dal “Flauto Magico”
di Mozart, dall’altro violino e pianoforte per le classiche Tre Sonate op.12.
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www.kolja-blacher.com
www.kirillgerstein.com
... e per le
Jazz Suites di Sostakovic,
unica data in Italia
Clemens Hagen
© Marco Borggreve
Sabato 22 Marzo, al Teatro della
Pergola (ore 16), prosegue con una
nuova tappa l’incursione integrale
nelle pagine per duo e per trio di Beethoven affidata ad un terzetto di prestigio internazionale. Sono musicisti
rinomati, riuniti intorno alla figura di
un formidabile violinista come Kolja
Blacher, interprete di fama mondiale,
protagonista di pluripremiate incisioni
con Claudio Abbado e a suo tempo il
più giovane primo violino nella storia
dei Berliner Philharmoniker, che sarà
affiancato dal violoncellista salisburghese Clemens Hagen, membro del
celeberrimo Quartetto Hagen e solista
che affida le sue acclamate interpretazioni ad uno Stradivari del 1698, e al
giovane pianista russo Kirill Gerstein,
formatosi studiando il repertorio jazz
e perfezionatosi a Tanglewood e New
York, vincitore del Gilmore Artist
Award, oggi artista che suona con la
Cleveland Orchestra, la Royal Philharmonic, la Staatskapelle Dresden. Tre
musicisti che sono soliti ritrovarsi nel
nome del comune amore per la musica
da camera. Anche stavolta il programma dedicato a Beethoven accoglie diversi abbinamenti strumentali: da un
MARZO 2014
Kirill Gerstein
Protagonista dell’appuntamento di
Domenica 23 Marzo al Saloncino del
Teatro della Pergola (ore 21), unica
data in Italia, è ancora il grande violinista tedesco Kolja Blacher, stavolta affiancato da altri amici musicisti
sempre legati a lui da lunga consuetudine artistica: il violoncellista Jens
Peter Maintz, prima parte voluta da
Claudio Abbado per l’Orchestra del
Festival di Lucerna, l’eclettico pianista
catalano Oriol Cruixent, i percussionisti Raymond Curfs, timpanista della
Symphonieorchester des Bayerischen
Rundfunks con Jansons e dell’Orchestra del Festival di Lucerna con Abbado, Claudio Estay, attivo nella Mahler
Chamber Orchestra, e Mark Haeldermans, anche lui presente nell’organico
orchestrale di Lucerna. Tutti insieme
formano un gruppo dalla particolare
fisionomia timbrica, che permette così
di dar vita a un nuovo appuntamento,
tutto dedicato al Novecento e alla contemporaneità, del ciclo Percorsi sonori.
Apre il programma Music for pieces of
wood dell’americano Steve Reich, partitura del 1973 dove una cellula ritmica
è sottoposta a continue trasformazioni
lungo tre sezioni, ma il cuore del programma è indubbiamente occupato da
Dmitri Sostakovic, con pagine che documentano due aspetti della sua complessa e modernissima personalità. Da
un lato lo Sostakovic leggero e ironico
delle due sorprendenti Jazz Suites (di
quella che ancora oggi è nota come n.
Jens Peter Maintz
Oriol Cruixen
Raymond Curfs
© Mathias Schrader
ANNO XXVI N. 4
Mark Haeldermans
2 fa parte il coinvolgente valzer utilizzato da Stanley
Kubrick per il suo film Eyes Wide Shut), presentate
in un arrangiamento firmato proprio dal pianistacompositore Oriol Cruixent; dall’altro lo Sostakovic cupo, amaro ed enigmatico della Sinfonia n.15
in la maggiore op.141, l’ultima sinfonia, qui presentata in una trascrizione di Andrei Pushkarev che
evidenzia l’importante ruolo rivestito nell’originale
dalle percussioni.
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stand viola, Brandon Vamos
violoncello) provengono tutti
dalla solare West Coast che si
affaccia su quelle acque maestose; lì, nel 1994, si sono riuniti, ed hanno tenuto con successo i primi loro concerti, venendo lodati in particolare per
l’energia delle interpretazioni.
Il Pacifica è stato formazione
in residence al Metropolitan
Museum of Art di New York
e oggi ricopre il medesimo
ruolo alla Scuola di Musica
Jacobs dell’Indiana University.
Presente nelle maggiori sale
concertistiche di Europa, Stati
Uniti e Asia, si è specializzato
in particolare nel repertorio
contemporaneo, contribuendo alla diffusione mondiale
dei Quartetti del compositore
americano Elliott Carter e
spesso commissionando nuovi lavori. Natio di Montreal
e protagonista di concerti in
tutto il mondo, Marc-André
Hamelin è senza dubbio uno
dei più grandi virtuosi di pianoforte oggi, ammirato per
l’impeccabile smalto tecnico e
la raffinatissima fantasia timbrica. Padrone di un repertorio
particolarmente vasto, è famoso anche per le sue registrazioni, che compongono una discografia pressoché sterminata
e pluripremiata (realizzata per
l’etichetta inglese Hyperion),
dove troviamo anche alcune
composizioni scritte da lui
stesso. Tiene regolarmente
concerti nei maggiori centri
musicali, dal Lincoln Center
di New York al norvegese Festival di musica da camera di
Risor, sia in recital che a fianco
di bacchette come Charles Dutoit e Neville Marriner. Marc André Hamelin
© Sim Canetty Clarke
Claudio Estay
Quartetto Pacifica
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Il Quartetto Pacifica e il
www.pacificaquartet.com
pianoforte di Hamelin con Dvorak www.marcandrehamelin.com
Il ritorno di Leif
Ove Andsnes nel
nome di Beethoven
Sabato 29 Marzo, al Teatro
della Pergola (ore 16), dopo
due anni di assenza torna ad
esibirsi per gli Amici della
Musica di Firenze il pianista
norvegese Leif Ove Andsnes,
interprete fra i più richiesti del
circuito concertistico internazionale, ovunque accolto da
consensi sia per la sua attività
di solista che per quella al fianco di direttori come Haitink,
Harnoncourt e Pappano. Andsnes è ospite assiduo degli
Amici della Musica, fra i primi
ad averne riconosciuto il formidabile talento musicale, e
Leif Ove Andsnes
© Özgür Albayrak
Lunedì 24 Marzo, al Saloncino del Teatro della
Pergola (ore 21), quattro archi e un pianoforte combinano le loro sonorità per un accostamento ricco
di fascino. Sono lo smagliante Quartetto Pacifica e
il pianista virtuoso Marc-André Hamelin, assieme
per un insolito quanto coraggioso programma: l’amatissimo Quintetto op.81 di Dvorak, capolavoro
che realizza un’avvincente alchimia fra le atmosfere
del folklore cèco e il rigore di Brahms, è incorniciato
dalla Passacaglia dello stesso Hamelin (una pagina
dall’espressività immediata, basata su un tema originale che si rifrange in una serie di variazioni) e il
Quintetto di Leo Ornstein, musicista americano ma
di origini russe scomparso nel 2002 a quasi centodieci anni (!) e noto per la concezione innovativa,
talvolta perfino scioccante, del suo stile pianistico.
Un programma fuori dal comune per tornare ad
ammirare nella medesima occasione interpreti già
singolarmente apprezzati in diverse apparizioni per
gli Amici della Musica. Il Quartetto Pacifica ha il
nome di un oceano, perché i quattro formidabili
musicisti americani che lo compongono (Simin Ganatra e Sibbi Bernhardsson violini, Masumi Per Ro-
per i quali si è esibito, applauditissimo, non solo in
recital solistici ma anche con Matthias Goerne, Daniel Harding, il Quartetto Artemis. E ora, per il suo
nuovo recital fiorentino da solista, si presenta con
Sabato 22 Marzo
ore 16
Teatro della Pergola
Turni A, B, Bpiù
KOLJA BLACHER violino
CLEMENS HAGEN violoncello
KIRILL GERSTEIN pianoforte
I Duetti e i Trii di Ludwig van Beethoven (III)
BEETHOVEN: Dodici Variazioni per violoncello e pianoforte in sol maggiore su un
tema del “Judas Maccabäus” di Händel WoO 45, Dodici Variazioni per violoncello e
pianoforte in fa maggiore su “Ein Mädchen oder Weibchen” da “Il Flauto magico” di
Mozart op.66, Sonata per violino e pianoforte n.1 in re maggiore op.12 n.1, Sonata per
violino e pianoforte n.2 in la maggiore op.12 n.2, Sonata per violino e pianoforte n.3 in
mi bemolle maggiore op.12 n.3.
Domenica 23 Marzo
ore 21
Teatro della Pergola - Saloncino
Turni A, Bpiù, C
KOLJA BLACHER violino
JENS PETER MAINTZ violoncello
ORIOL CRUIXENT pianoforte
RAYMOND CURFS, CLAUDIO ESTAY, MARK HAELDERMANS percussioni
Percorsi sonori
REICH: Music for Pieces of Wood.
SOSTAKOVIC: Jazz Suites n.1 e n.2 (arr. per violino, violoncello, pianoforte e
percussioni di F. Cruixent), Sinfonia n.15 in la maggiore op.141 (trascr. per trio e
percussioni di A. Pushkarev).
Lunedì 24 Marzo
ore 21
Teatro della Pergola - Saloncino
Turni A, C
QUARTETTO PACIFICA
MARC ANDRÉ HAMELIN pianoforte
HAMELIN: Passacaglia.
DVORAK: Quintetto in la maggiore op.81.
ORNSTEIN: Quintetto.
Sabato 29 Marzo
ore 16
Teatro della Pergola
Turni A, B, Bpiù, P
LEIF OVE ANDSNES pianoforte
BEETHOVEN: Sonata n.11 in si bemolle maggiore op.22, Sonata n.28 in la maggiore
op 101, Sei Variazioni in fa maggiore op. 34, Sonata n.23 in fa minore op.57
“Appassionata”.
Domenica 30 Marzo
ore 21
Teatro della Pergola
Turni A, C
CAMERATA SALZBURG
ANGELA HEWITT pianoforte
I Concerti per pianoforte di Bach I
BACH: Concerto per pianoforte in la maggiore BWV 1055; Concerto per pianoforte in mi
maggiore BWV 1053; Concerto per pianoforte in fa minore BWV 1056; Triplo Concerto per
pianoforte, flauto e violino in la minore BWV 1044; Concerto per pianoforte in sol minore
BWV 1058 (trascr. dal Concerto per violino BWV 1041).
Lunedì 31 Marzo
ore 21
Teatro della Pergola
Fuori Abbonamento
CAMERATA SALZBURG
ANGELA HEWITT pianoforte
I Concerti per pianoforte di Bach II
BACH: Concerto per pianoforte in re maggiore BWV 1054 (trascr. dal Concerto per
violino BWV 1042); Concerto per pianoforte in fa maggiore BWV 1057 (trascr. dal
Concerto Brandeburghese n.4); Concerto Brandeburghese n.5 in re maggiore BWV
1050; Concerto in re minore BWV 1052.
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un programma per intero dedicato a
Beethoven: le Sonate op.22, op.101 –
capolavoro della piena maturità, nota
per il fervore contrappuntistico che
domina il finale –, op.57, ossia la celeberrima “Appassionata”, ma anche
le delicate Sei Variazioni op.34, di rara
esecuzione e fino ad oggi incredibilmente assenti dalle programmazioni
degli Amici della Musica. Inserito
dalla rivista Vanity Fair nella classifica “Best of the Best”, lodato sulle
colonne del New York Times e del
Wall Street Journal, Andsnes è nato
nel 1970 a Karmoy (Norvegia). Interprete del pianoforte lucido ed elegante, suona a fianco delle più rinomate
orchestre ma anche in formazioni cameristiche che lo vedono accanto ad
artisti come il tenore Ian Bostridge, il
Quartetto Artemis, Christian e Tanja
Tetzlaff. Protagonista di una discografia pregevole e ormai estesa (sta
incidendo i Concerti di Beethoven,
con la Mahler Chamber Orchestra,
nel doppio ruolo di solista e concertatore), suonerà anche con la Chicago
Symphony Orchestra diretta da Muti.
Fra gli importantissimi riconoscimenti
che il pianista ha ottenuto per la sua
brillante carriera, vale la pena ricordare l’Instrumentalist Award della
Royal Philharmonic Society, ben cinque Gramophone Award, il Gilmore
Artist Award, e anche la nomina a
cavaliere dell’Ordine Reale Norvegese di San Olav, conferito dal governo
norvegese a le personalità di spicco
che si sono distinte nella politica, nello
sport e nella cultura.
Camerata Salzburg
Angela Hewitt
Angela Hewitt e i Concerti
per pianoforte di Bach
Doppio e imperdibile appuntamento
con i Concerti per pianoforte di Johann Sebastian Bach quello offerto al
Teatro della Pergola, Domenica 30 e
Lunedì 31 Marzo, entrambi alle ore
21. Ne è protagonista la formidabile
pianista canadese Angela Hewitt,
che di Bach è acclamata interprete a
livello mondiale, in veste di solista ma
anche di concertatore alla guida della
© Bernd Eberle
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Camerata Salzburg, orchestra da camera di fama leggendaria (la creò Bernhard Paumgartner nel 1952, la forgiò
il leggendario violinista Sandor Vegh,
oggi ha in Louis Langrée il suo diret-
tore principale) che ancora oggi si distingue come
depositaria della migliore tradizione musicale
ma anche per l’identità
internazionale dei suoi
professori, e anche per
questo particolarmente
richiesta da solisti rinomati come Lonquich,
Schiff, Schellenberger.
Due appuntamenti ravvicinati (valido per i turni A e C quello del 30
Marzo, come recupero
del concerto annullato di
Christian Gerhaher, fuori abbonamento invece
quello del 31), che accolgono l’integrale bachiana: i Concerti n.4 BWV
1055, n.2 BWV 1053, n.5
BWV 1056, n.7 BWV
1058 (dal Concerto per
violino BWV 1041) e il
Triplo Concerto BWV
1044 nella serata di Domenica; in
quella di Lunedì, i Concerti n.3 BWV
1054 (dal Concerto per violino BWV
1042), n.6 BWV 1057 (dal Concerto
Brandeburghese n.4), n.1 BWV 1052,
e il Concerto Brandeburghese n.5,
pagina che con la sua spiccata e innovativa scrittura solistica apre la strada
alle grandi forme della letteratura concertistica di lì a venire. E sarà ancora
un’occasione preziosa per ammirare
lo stile elegante e limpido di Angela
Hewitt, “Artista dell’anno” 2006 ai
Gramophone Awards (gli oscar della
musica classica), definita la “principale pianista bachiana del nostro tempo”
sulle colonne del The Guardian, pianista protagonista di pregevoli incisioni per l’etichetta Hyperion (fra le quali
proprio quella dedicata ai Concerti
di Bach, che fin da subito ha scalato
la classifica delle vendite negli Stati
Uniti). Presente nelle maggiori sale
concertistiche del mondo, dalla Royal
Festival Hall di Londra alla Carnegie
Hall di New York, Angela Hewitt è
anche ideatrice e direttore artistico
del Trasimeno Music Festival, ormai
diventato un attesissimo appuntamento annuale per un pubblico che proveniente da ogni parte del mondo.
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
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Francesco Ermini Polacci
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