Il mercato cinese:
opportunita’ per il
Sistema Italia e le imprese
marchigiane
Pesaro
12 Maggio 2006
Intervento del Dr. A. Laspina
Direttore Ice Pechino
Antonino Laspina ICE Pechino
Maggio 2006
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Indice
¾ La Cina oggi
¾ L’economia cinese
¾ Le opportunita’ per le imprese italiane e marchigiane
¾ Le attivita’ dell’ICE
¾ Una strategia del territorio marchigiano per la Cina
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La Cina oggi: i motori dello sviluppo
¾ Gli investimenti esteri;
¾ L’alto tasso di risparmio e di investimenti;
¾ La disponibilita’ di forza lavoro ed il basso costo del
lavoro;
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La sostenibilita’ dello sviluppo
¾ La tutela sulle risorse naturali e l’utilizzo razionale delle
stesse;
¾ La potenzialita’ della crescita’ di produttivita’
nell’agricoltura;
¾ Le politiche economiche molto studiate.
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Alcuni ostacoli
¾ La politica monetaria ed il controllo sui prezzi;
¾ Il crescente squilibrio regionale;
¾ La mancata trasparenza dell’informazione sulle decisioni
economiche e politiche;
¾ La competizione interna;
¾ La dipendenza energetica;
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I cambiamenti
¾ L’ingresso nel WTO e la competitivita’;
¾ La domanda per la qualita’ della vita;
¾ La migrazione rurale verso le citta’;
¾ Lo sviluppo policentrico;
¾ La disponibilita’ di tecnici e ingegneri;
¾ La presenza di migliaia di imprese a capitale misto o
totalmente straniero;
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Dati economici
¾ Incremento annuo del PIL nel 2005: 9,9%, rispetto al
10,1% nel 2004;
¾ Valore PIL nel 2005: 2.262 miliardi di dollari USA,
rispetto a 1.410 miliardi di dollari nel 2004 ;
¾ Valore riserve valutarie al dic. 2005: 818,87 miliardi
di dollari usa, rispetto a 609,9 miliardi di dollari nel
2004;
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Struttura del PIL per settore
Composizione del PIL 2004
43.38
Composizione del PIL 2005
22.71
20.74
73.4
86.21
72.39
settore primario
settore secondario
settore terziario
settore primario
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settore secondario
settore terziario
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Interscambio commerciale
¾ Nel 2005 l’interscambio commerciale totale cinese ha
raggiunto 1.422,1 miliardi di dollari usa;
¾ L’ammontare delle esportazioni e’ stato di 762 miliardi di
dollari mentre le importazioni sono state di 660,1 miliardi
di dollari usa.
.
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Esportazioni
¾ Le esportazioni risultano composte per oltre il 93% da
prodotti manufatti e per il restante 7% circa da prodotti
primari. Tra i prodotti manufatti, i macchinari sono in
assoluto la voce merceologica piu’ consistente delle
esportazioni cinesi (48% del totale);
¾ Principali paesi clienti della Cina sono, in ordine, Stati
Uniti (21,5%), Unione Europea (19%), Hong Kong
(15,6%), Giappone (11,3%), ASEAN (7,4%), Corea
(4,7%), Taiwan (2%), Russia (1,6%), Canada (1,5%) e
Australia (1,4%).
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Importazioni
¾ Il flusso delle importazioni cinesi risulta composto da
prodotti manufatti per il 77,5% e da prodotti primari per il
restante 22,5%;
¾ I primi dieci paesi fornitori della Cina sono, in ordine,
Giappone (15,2%), Corea (11,6%), Unione Europea
(11,37%), ASEAN (11,3%), Taiwan (11,08%), Stati Uniti
(7,5%), Australia (2,47%), Russia (2,43%), Hong Kong
(1,9%), e Brasile (1,4%).
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Interscambio commerciale
Italia-Cina
¾ Nel 2005, l’interscambio commerciale Italia-Cina
e’ cresciuto in valore a 18,6 miliardi di dollari usa;
¾ Il deficit, per l’Italia, e’ stato di 4,8 miliardi di
dollari usa;
¾ In ambito comunitario, l’Italia risulta essere,
rispettivamente, terzo paese fornitore della Cina
dopo Germania e Francia, e quarto paese cliente,
dopo Germania, Paesi Bassi e Regno Unito;
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Interscambio Commerciale
Italia-Cina
¾ Le esportazioni italiane nel 2005, sono state pari, in valore,
a 6,9 miliardi di dollari usa;
¾ Principali componenti delle nostre esportazioni verso la
Cina risultano essere i macchinari (oltre il 53%), seguiti, a
distanza, da tessili e abbigliamento (13,53%), metalli
comuni (12%), prodotti chimici (7,5%), e calzature (6%);
¾ Le importazioni italiane dalla Cina hanno raggiunto 11,7
miliardi di dollari usa;
¾ Principali voci merceologiche di tale flusso commerciale
sono il settore dei macchinari (27,5%), seguito dal tessile
(25%), dai metalli comuni (9,8%), dai chimici (5,8%) e
dalle calzature (4,5%)
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Investimenti Diretti Esteri (IDE)
¾ IDE nel 2005: 60,33 miliardi di dollari usa, rispetto a
64,07 miliardi di dollari nel 2004;
¾ Gli investimenti diretti esteri italiani nel 2005 sono stati
pari a 322 milioni di dollari. L’ammontare cumulato degli
IDE italiani in Cina e’ arrivato, nel 2005, a 2.546,6 milioni
di dollari;
¾ Gli investimenti cinesi in Italia cumulati alla fine del 2005,
sono stati pari a 54,75 milioni di dollari; di questi 21,27
milioni di dollari si riferiscono al 2005.
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I cambiamenti nel sistema economico
cinese
¾ Il nuovo sistema basato su contratti;
¾ La diversificazione dei settori produttivi;
¾ La rottura del sistema del monopolio di stato e la
coesistenza di diverse forme di proprieta’;
¾ L’abbandono del rigore dettato dall’economia pianificata;
¾ La diminuzione del ruolo delle state entreprise;
¾ Lo sviluppo dei distretti industriali;
¾ Le politiche di rilancio del Nordest;
¾ Le politiche del ‘New Socialist Countryside’.
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Le opportunita’ per il sistema italia e le
imprese marchigiane
¾ I beni di consumo;
¾ I beni ad alto contenuto di know-how e design italiano;
¾ Il settore delle tecnologie produttive e della meccanica;
¾ La componentistica, i mezzi di trasporto e le macchine per
l’agricoltura;
¾ L’insediamento produttivo;
¾ Il turismo.
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Il mercato cinese
¾ La Cina e’ tra i primi cinque
mercati mondiali per quasi tutte
le categorie di manufatti;
¾ Le vendite in Cina di acciaio e
di macchine utensili hanno
livelli molto elevati;
¾ Il mercato e’ il secondo piu’
grande per trasmissione di
elettricita’ e per apparecchiatura
di distribuzione;
¾ Il mercato e’ al quarto posto per
auto e autocarri;
¾ E’ il primo mercato per telefoni
cellulari in termini di
sottoscrittori;
¾ La Cina fa registrare
costantamente un forte aumento
del numero di personal
computers.
¾ 180 - 200 milioni di benestanti
in termini europei
¾ 40 milioni di milionari
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Le opportunita’
¾ La modernizzazione e la
realizzazione di opere
infrastrutturali
™ La costruzione di strade e
autostrade, metropolitane,
aeroporti, porti e centrali
elettriche;
™ Il sistema dei trasporti
marittimi e fluviali;
™ Il sistema di generazione di
energia;
¾ La protezione ambientale;
¾ Lo sviluppo dell’agricoltura e
dell’agroindustria;
¾ I macchinari;
¾ Il settore dei servizi, in
particolare nel ‘retail’;
¾ L’insediamento produttivo e
distributivo.
¾ Il mercato agroalimentare
¾ Il sistema abitare e il sistema
moda
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Ostacoli del mercato cinese
¾ Normative non ancora definite;
¾ Violazione sistematica della proprieta’ intellettuale;
¾ Barriere dimensionali per operarvi competitivamente;
¾ Barriere normative e doganali;
¾ Barriere culturali;
¾ Sistema distributivo.
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Le attivita’ dell’ICE
¾ Per il settore della meccanica e dell’Information e
communication technology:
™ Manifestazioni fieristiche;
™ Mailing;
™ Campagne stampa
™ Seminari tecnologici;
™ Formazione di tecnici cinesi.
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Le attivita’ dell’ICE
¾ Per i settori dei beni di consumo
™Progetti promozionali;
o Promozioni presso la grande distribuzione,
o Collaborazione con grandi catene alberghiere,
o Seminari sul know-how italiano;
o Sfilate di moda;
o Accordi
™Iniziative strategiche
o ‘Anno dell’Italia in Cina 2006’ Fiera di Canton
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Quale strategia e quali azioni
per il Sistema Italia e le
imprese marchigiane ?
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Settori d’interesse
¾Sistema moda e sistema abitare;
¾Agroalimentare e vini;
¾Artigianato di qualita’;
¾Nautica e tecnologia di pesca;
¾Logistica;
¾Turismo.
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Strategia di successo
¾Promozione del territorio nel suo
complesso;
¾Rilevazione delle eccellenze;
¾Delineazione di un percorso partendo
da una valutazione di quanto fatto ad
oggi;
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Obbiettivi
¾Far crescere identificazione del brand
Marche;
¾Presenze industriali e commerciali del
Sistema marchigiano;
¾Flussi costanti di turismo;
¾Investimenti cinesi nel turismo e nella
logistica.
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Azioni
• Azioni coordinate tra vari organismi e settori;
• Definizione di un percorso per una durata
temporale media;
• Attenzione a calendarizzazione e a
dimensionamento eventi;
• Alternanza di eventi in Cina e nelle Marche;
• Intese e collaborazioni tra Universita’, centri di
ricerca e aziende.
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DEBOLEZZA E FORZA
punti di debolezza
• Limitata presenza di aziende marchigiane;
• Assenza di comunita’ di emigrati
marchigiani;
• Scarsa conoscenza dell’Italia e delle Marche;
• Grave ritardo nella promozione turistica;
• Scarsa conoscenza della Cina (meglio le
Marche di altre regioni italiane);
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Punti di Forza
• Apprezzamento cinese per produzione
moda e abitare di elevata qualita’;
• Specializzazione merceologica marchigiana
con elevate opportunita’ di mercato;
• Sistema marchigiano delle piccole e medie
imprese interessante per leadership cinese;
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E ancora……
• Agricoltura di qualita’, vino, cucina ed
ospitalita’;
• Eccellenza dei centri di studio
marchigiani;
• Popolarita’ di marche di alcune
imprese marchigiane;
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GRAZIE
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