Corylus avellana

Corylus avellana
Il nocciòlo (Corylus avellana L., 1753) è una pianta
appartenente alla famiglia Betulaceae.[2]
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Etimologia
Il nome del genere deriva dal greco κορις = elmo, oppure da kurl, il nome celtico della pianta, mentre l'epiteto
specifico deriva da Avella, città avellinese famosa fin
dall'antichità per la bontà delle sue nocciole.
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Descrizione
Infiorescenze di nocciòlo viste dal basso
La pianta ha portamento a cespuglio o ad albero e raggiunge l'altezza di 5-7 m.
Ha foglie decidue, semplici, cuoriforme a margine dentato.
È una specie monoica diclina. Le infiorescenze sono unisessuali. Le maschili in amenti penduli che si formano in
autunno, le femminili somigliano ad una gemma di piccole dimensioni.
Ogni cultivar di Nocciolo è autosterile ed ha bisogno di
essere impollinata da un'altra cultivar.
Il frutto (la ben nota nocciola o nocciolina) è avvolto da
brattee da cui si libera a maturazione e cade. Esso è commestibile ed è ricco di un olio, usato sia nell'alimentazione
Foglie di nocciòlo
che nell'industria dei colori e in profumeria.
varietà contorta, a portamento tortuoso, e la varietà fuscorubra, a foglie porporine. È una pianta colonizzatrice che,
avendo esigenze modeste in fatto di terreno e di clima, si
Il suo areale geografico naturale è europeo-caucasico, va adatta a svariate condizioni ambientali.
dalla Penisola iberica e Inghilterra fino al Volga, e dalla In Italia, secondo produttore mondiale dopo la Turchia, il
Svezia alla Sicilia. La distribuzione altitudinale è da colli- nocciolo è coltivato in modo intensivo principalmente in
nare a medio-montana. Rifugge le aree mediterranee più poche zone (in parentesi sono indicate le cultivar):
calde ed aride. Preferisce terreni calcarei, ben drenati,
fertili e profondi. L'habitat naturale è costituito da boschi
• Piemonte, nelle Langhe (Tonda Gentile delle
di latifoglie, soprattutto querceti misti mesofili, radure e
Langhe).
margini. Può formare boschetti pionieri su terreni freschi
pietrosi, in consociazione con aceri o pioppo tremolo.
• Lazio, in provincia di Viterbo (Tonda Gentile
Romana).
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Distribuzione e habitat
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Coltivazione
• Campania, nelle province di Caserta (Tonda di
Giffoni, Camponica, Mortarella, San Giovanni),
Napoli, Avellino (Mortarella, San Giovanni, Camponica), Benevento (Mortarella), e Salerno (Tonda
di Giffoni).
Vengono coltivate numerose varietà da frutto e ornamentali: tra queste ultime sono notevoli la varietà pendula, la
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10 NOTE
6.1 Funghi
Le più importanti malattie da funghi che colpiscono il
nocciolo sono il mal dello stacco (causato da Cytospora
corylicola), il cimiciato dei semi (causato da Nematospora
coryli) e l'oidio o mal bianco (causato da Phyllactinia
guttata).
6.2 Insetti
Gli insetti parassiti più importanti sono la cimice
angolosa (Gonocerus acuteangulatus), la cimice verde (Palomena prasina), le farfalle tortrice del nocciolo (Gypsonoma dealbana) e gemmaiola del nocciolo
(Epinotia tenerana ), i coleotteri aplidia del nocciolo
(Haplidia etrusca), agrilo del nocciolo (Agrilus viridis) e
balanino delle nocciole (Curculio nucum).
7 Usi terapeutici
Arbusto del Nocciolo
• Sicilia, principalmente nella provincia di Messina,
ma anche sull'Etna, sulle Madonie e nei dintorni di
Piazza Armerina.
Le sue foglie contengono i fenoli e i flavonoidi che agiscono sia sul gonfiore sia come tonici delle vene e anche
come antiinfiammatori.[3]
8 Aspetti medici
Le cultivar di riferimento sono: Tonda Gentile delle La presenza delle nocciole, anche in tracce, per obbligo
Langhe, piemontese, molto richiesta dall'industria dol- di legge va indicata nelle etichette degli alimenti, ciò al
ciaria. Si ambienta con difficoltà fuori dalla sua area clas- fine di evitare possibili allergie alimentari.
sica di coltivazione. Tonda di Giffoni, originaria della provincia di Salerno, è coltivata in varie zone della Campania e del Lazio essendo una cultivar che presenta un buonissimo ambientamento anche in zone di- 9 Galleria fotografica
verse dall'area tipica di coltivazione. Molto richiesta
dall'industria dolciaria. Tonda Gentile Romana, della
• Foglie e frutti in brattee
provincia di Viterbo. Mortarella e S.Giovanni, campane a frutto allungato. Camponica, campana a frutto gros• Infiorescenze
so, ottima per il consumo da tavola. In Sicilia la varietà più diffusa è la “Nostrale” o “Siciliana”, ottima per la
• Frutti secchi
tostatura perché esalta il suo aroma intenso.
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Curiosità
• Lancio delle nocciole: Ogni anno a Massaquano il 12
dicembre vigilia di Santa Lucia si tiene il tradizionale e plurisecolare lancio delle nocciole, adottate a
simbolo delle pupille degli occhi in onore della santa
protettrice della vista, dal tetto della chiesa.
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Avversità
10 Note
[1] (EN) Participants of the FFI/IUCN SSC Central Asian
regional tree Red Listing workshop, Bishkek, Kyrgyzstan,
2007, Corylus avellana in IUCN Red List of Threatened
Species, Versione 2014.3, IUCN, 2014.
[2] (EN) Corylus avellana in The Plant List. URL consultato
il 4 luglio 2014.
[3] Roberto Michele Suozzi, Le piante medicinali, Roma,
Newton&Compton, 1994, p. 37.
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Bibliografia
• (EN) Participants of the FFI/IUCN SSC Central
Asian regional tree Red Listing workshop, Bishkek,
Kyrgyzstan (11-13 July 2006) 2007, Corylus avellana in IUCN Red List of Threatened Species, Versione
2014.3, IUCN, 2014.
• Lunardi Costanza, Ramo di nocciolo uguale a
bacchetta magica, in Gardenia, v. 54, 1988, pp.
144-145.
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Voci correlate
• Botanica
• Specie botaniche in Italia
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Altri progetti
•
Commons contiene immagini o altri file su
Corylus avellana
•
Wikispecies contiene informazioni su Corylus
avellana
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Collegamenti esterni
• Atti II Convegno nazionale sul nocciolo: “Le
frontiere della corilicoltura italiana”
• Portale per gli operatori della filiera del Nocciolo
• Corylus avellana in Tesauro del Nuovo Soggettario,
BNCF, marzo 2013.
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15 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE
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15.1
Fonti per testo e immagini; autori; licenze
Testo
• Corylus avellana Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Corylus%20avellana?oldid=68821323 Contributori: Hellis, Kalumet Sioux, Neoneo,
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15.2
Immagini
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