GENNAIO 11 Programma Stagione 2010-2011 G 26 novembre 䡵 BAM teatro - Pierfrancesco Pisani in collaborazione con Mittelfest 2010 Thom Pain (BASATO SUL NIENTE) Sala Sala Teatro delle G Grande I InterAction M Moline 2 䡵 G 28, 29, 30 ottobre L’Orchestra di Piazza Vittorio Il Flauto Magico secondo L’Orchestra di Piazza Vittorio COMUNE DI BOLOGNA AREA CULTURA ispirato a Il Flauto Magico di W. A. Mozart direzione artistica e musicale Mario Tronco in collaborazione con GENDER BENDER FESTIVAL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIPARTIMENTO DELLO SPETTACOLO 䡵 G 2 novembre Throbbing Gristle Live 䡵 I 2 e 3 novembre A corpo libero coreografia e danza Silvia Gribaudi Pour tout l’or du monde coreografia e danza Olivier Dubois 䡵 I 5 e 6 novembre Les cuisses à l’écart du coeur Biglietteria e punto informazioni dell’Arena del Sole Via Indipendenza 44, Bologna tel. 051.2910.910 [email protected] dal martedì al sabato ore 11-19 (festivi esclusi) Teleprenotazioni con carta di credito allo 051.648.63.87 dal martedì al sabato ore 15.30-18.30 info e biglietteria on line www.arenadelsole.it coreografia Virginie Brunelle danza Isabelle Arcand, Luc Bouchard Boissonneault, Virginie Brunelle, Natacha Filiatrault, Mira Gauthier, Francis La Haye, Léa Robert PRIMA NAZIONALE M 6 novembre 䡵 Lu Carmella coreografia e danza Mor Shani e Rom Amit Male Version coreografia Liat Waysbort danza Maarten Hunink, Martijn Kappers / (Erik Spruijt) Motel scritto e diretto da Gabriele Tesauri liberamente tratto da L’albergo del libero scambio di Georges Feydeau con gli attori di Arte e Salute PRIMA NAZIONALE 䡵 I 16, 17, 18 novembre Compagnia Scimone Sframeli in collaborazione con Fondazione Orestiadi Gibellina La festa Teatro Stabile dell’Umbria Compagnia Lavia-Anagni Il malato immaginario di Molière diretto e interpretato da Gabriele Lavia Edinburgh Festival, Fringe Award 2005 Finalista Premio Pulitzer Teatro 2005 䡵 G 30 novembre Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi - Marinel Stefanescu Coppelia balletto in tre atti musica di Léo Délibes coreografia Marinel Stefanescu maître du ballet Liliana Cosi G 2 - 5 dicembre 䡵 Teatro Stabile di Genova A corpo morto di e con Vittorio Franceschi regia Marco Sciaccaluga 䡵 M 2 - 5 dicembre di Spiro Scimone con Francesco Sframeli, Gianluca Cesale, Spiro Scimone regia Gianfelice Imparato Compagnia della Quarta G 19 e 20 novembre 䡵 I 9 e 10 dicembre 䡵 Teatri di Vita Teatrino Giullare De Sunset limited Coco di Cormac McCarthy uno spettacolo di Andrea Adriatico con Stefano Dionisi e con Mambaye Diop prodotto in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna PRIMA NAZIONALE 䡵 G 23, 24, 25 novembre Teatro Stabile dell’Umbria Compagnia Il Mercante con il sostegno di Romaeuropa Festival Un sogno nella notte dell’estate di William Shakespeare uno spettacolo di Massimiliano Civica PRIMA NAZIONALE 䡵 G 10 - 14 novembre si ringrazia Compagnia Arte e Salute onlus in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna www.genderbender.it concerto in esclusiva nazionale REGIONE EMILIA-ROMAGNA ASSESSORATO ALLA CULTURA 䡵 I 10 - 14 novembre di Will Eno con Elio Germano regia Elio Germano in collaborazione con Silvio Peroni 䡵 M 24 - 27 novembre Progetti Dadaumpa Tita Ruggeri in Cipolla Tita Ruggeri sfoglia W. Szymborska ideazione e messa in scena Corinna Rinaldi e Tita Ruggeri Cento Cose ideazione e regia Mario Coccetti con Silvia Magnani, Patrizia Proclivi, Alessandro Migliucci, P. Risi (in video) di Bernard-Marie Koltès diretto e interpretato da Teatrino Giullare M 16 - 19 dicembre 䡵 M 8 - 13 febbraio 䡵 MicroscOpera Cantata degli anni miracolati Progetti Dadaumpa presenta Teatro a Molla Ass. Cult. Teatro dei Dispersi teatro d’improvvisazione di e con Antonio Vulpio e con Antonio Contartese, Luca Gnerucci, Andrea Malvisi, Annacarla Bosco musiche dal vivo Fabio Pavan con Marina Pitta Marco Muzzi chitarra elaborazione drammaturgica e regia Gianfranco Rimondi 䡵 G 11 gennaio G 10 - 13 febbraio 䡵 Balletto Teatro di Torino Furno/Levaggi Caravaggio un balletto di Matteo Levaggi musica originale Giovanni Sollima spettacolo presentato in collaborazione con AterDanza 䡵 M 13 - 16 gennaio Associazione Culturale Gianni Santuccio Psicosi delle 4.48 OMAGGIO A LAURA BETTI Teatro Metastasio Stabile Toscana Teatro Stabile di Torino Compagnia Sandro Lombardi I promessi sposi alla prova di Giovanni Testori regia Federico Tiezzi con Francesco Colella, Marion D’Amburgo, Iaia Forte, Sandro Lombardi, Massimo Verdastro, Debora Zuin di Sarah Kane regia Walter Pagliaro con Micaela Esdra 䡵 G 16 - 20 febbraio G 14 gennaio 䡵 Don Chisciotte Gershwin Spettacoli Negri, froci, giudei & Co. L’ETERNA GUERRA CONTRO L’“ALTRO” testi e voce narrante Gian Antonio Stella voce, fisarmonica, ricerca musicale Gualtiero Bertelli G 19 - 23 gennaio 䡵 Teatro Stabile di Catania Teatro Biondo Stabile di Palermo Il berretto a sonagli Teatro De Gli Incamminati Franco Branciaroli in progetto e regia Franco Branciaroli G 2 - 12 marzo 䡵 Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna Associazione Arte e Salute onlus Il medico dei pazzi ovvero Al dutåur di mat di Eduardo Scarpetta regia Nanni Garella con Vito e gli attori di Arte e Salute PRIMA NAZIONALE Teatro dell’Archivolto di Luigi Pirandello regia Giuseppe Dipasquale con Pino Caruso, Magda Mercatali, Loredana Solfizi Terra padre I 24 - 25 gennaio 䡵 di Molière regia Massimo Castri con Massimo Popolizio G 11 e 12 dicembre 䡵 reading/spettacolo dai racconti di Roberto Saviano regia Giorgio Gallione con Neri Marcoré e Eugenio Allegri 䡵 G 13 dicembre Ludovico Einaudi The Solo Concert presentato da Ponderosa Music & Art spettacolo escluso da ogni forma di abbonamento G 14 dicembre - 9 gennaio 䡵 Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna Se perdo te 2 di Francesco Freyrie regia Daniele Sala con Vito e Maria Pia Timo 31 DICEMBRE, ORE 21.30 GRANDE SOIRÉE DI SAN SILVESTRO Teatro di Roma Piazza d’Italia dal romanzo di Antonio Tabucchi regia Marco Baliani 䡵 G 26 - 30 gennaio Teatro Stabile del Veneto Teatro Stabile d’Abruzzo Società per Attori Alessandro Gassman in Roman e il suo cucciolo “Cuba and His Teddy Bear” di Reinaldo Povod traduzione e adattamento Edoardo Erba con Manrico Gammarota, Sergio Meogrossi, Giovanni Anzaldo regia Alessandro Gassman I 2, 3, 4 febbraio 䡵 Duel Laurent Cirade violoncello Paul Staïcu piano 䡵 G 15 - 20 marzo Teatro di Roma Il misantropo M 16 marzo - 3 aprile 䡵 Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna Stanze IL SILENZIO ABITATO DELLE CASE di Marcello Fois regia Marinella Manicardi con Alessandra Frabetti, Marinella Manicardi, Marina Pitta Il programma della Stagione prosegue a pagina 4 3 GENNAIO - FEBBRAIO 2011. ANNO XVI Spettacoli L’Ora d’Aria Formazione, eventi Informazioni Caravaggio pag 07 Psicosi delle 4.48. pag 09 Negri, froci, Giudei & Co pag 11 Il berretto a sonagli pag 13 Piazza d’Italia pag 15 Roman e il suo cucciolo pag 17 Duel pag 19 Cantata degli anni miracolati pag 21 I promessi sposi alla prova pag 23 Don Chisciotte pag 25 Hilda pag 27 Aperte due nuove sezioni dedicate al mondo della scuola e al pubblico dell’Arena pag 29 Scuola & Teatro pag 31 Laboratori teatrali pag 33 Concerti pag 35 Arena 2.0 pag 36 Informazioni biglietteria, parcheggi pag 37 Staff pag 38 Ringraziamenti pag 39 N. 1 dal 11 gennaio SALA GRANDE Caravaggio un balletto di Matteo Levaggi - musica originale Giovanni Sollima scena e costumi Roger Salas - luci Enzo Galia - danzat Interazioni Contemporanee caglione, Valeria Vellei, Giuseppe Cannizzo, Rosario Guerra, Gert Gijbels, Vito Pansini - sopranista Massimo Castagno spettacolo in opzione abbonamento InterAction ore 21 Teatro di Torino Loredana Furno Balletto Abbonamento Interazioni Contemporanee Abbonamento Teatro – Musica – Danza Note degli autori presentato in collaborazione con AterDanza Riprendendo questo balletto a sette anni dalla sua creazione sorrido nel pensare a tutto ciò che credevo allora potesse essermi di ispirazione nell'affrontare questo grande artista (che forse, proprio per la sua grandezza non andrebbe nemmeno affrontato con un balletto!). L'ho fatto, a mio modo naturalmente. Oggi ho capito che, partendo proprio dall'opera del Caravaggio, dal suo vissuto,il balletto ci porta in un mondo che è quello che credo abbia segnato la vita di questo grande artista: la seduzione. La sua opera, la sua vita, i segreti, i misteri, tutto del Caravaggio seduce, ancora oggi, per questo credo che anche le danze, con la musica di Giovanni e poi le luci e la scena, concorrano a creare un gioco agrodolce, come poteva essere il gioco della vita del Caravaggio che ho immaginato qui nella strada, tra ragazzi, giovani, folli, geniali. Così, all‟interno di una “scatola nera”, sotto luci monocrome, coperti da costumi “pittorici”, si svolgono gli incontri tra i ragazzi-danzatori, focalizzando il legame tra forma e percezione, tra tempo e spazio, tra osservatore e partecipante. Matteo Levaggi provveduto anche alla “sonorizzazione”, alla colonna sonora, delle sue opere. Con la proposta di Matteo Levaggi colgo l‟occasione per risolvere la questione in sospeso dalla mia infanzia. Con Matteo credo di “sentire” e “vedere” una linea comune, antinarrativa e antidescrittiva. È la luce – intesa come linguaggio vero e proprio – a suggerirmi un diagramma espressivo sul quale disporre le note. È lo stesso personaggio – con la sua storia personale, contorta e complessa – a guidarmi su clima generale, tensioni, ritmo, forma, ecc. Tutto destinato a un violoncello. Anzi, proprio il violoncello, con le sue perversioni, si pone per me come vero strumento di composizione. Nulla è scritto al tavolino, tutto passa attraverso il test di un corpo, di una fisicità estrema e diretta. Giovanni Sollima Già da bambino, e già coinvolto in “cose” musicali, stavo per ore a fissare quegli strani spartiti riprodotti con estrema precisione da Caravaggio in alcuni dei suoi dipinti, cercando di leggerne le note, di cantarmele dentro. Compositori fiamminghi, mi diceva qualcuno. Pensavo che Caravaggio oltre a essere il primo grande direttore della fotografia, avesse sssss 7 dal 13 al 16 gennaio TEATRO DELLE MOLINE Psicosi delle 4.48 di Sarah Kane - regia Walter Pagliaro con Micaela Esdra Associazione Culturale Gianni Santuccio 9 ore 21.15 domenica ore 17 L’ultima ora Secondo alcune statistiche, sembra che le 4.48 sia l'ora più adatta ad assecondare il suicidio. E proprio in questo orario la drammaturga inglese Sarah Kane porta in scena la sua morte, in quella che è la sua ultima opera teatrale, scritta nel 1999, anno del suo suicidio. Quali possono essere le cause di una simile scelta? Il rapporto disarmonico con i genitori, la sfiducia nella società, il sentirsi in colpa per i genocidi, l'orrore per tutte le guerre, ma soprattutto la mancanza di amore, la solitudine insopportabile, specie se ci si sente abbandonati da chi si ama. A tutti è nota l'omosessualità di Sarah Kane e il suo amore ricambiato per una giovane come lei. La fine di questo amore, l'improvviso abbandono, sono state le cause della tragedia. Organizzato come un lungo monologo, il dramma è scritto dal punto di vista di un personaggio con gravi problemi di depressione, un disordine mentale di cui la stessa Sarah Kane soffriva, senza esplicite indicazioni di scena, dando al testo scritto un aspetto inconsueto per un pezzo destinato alla rappresentazione. Dopo aver completato questo testo Sarah Kane tentò il suicidio ma fu immediatamente scoperta e ricoverata in ospedale. A causa di mancanza di personale fu lasciata sola tre ore durante le quali si impiccò con i lacci delle sue stesse scarpe. Morì il 20 febbraio 1999. 4.48 Psychosis fu rappresentato per la prima volta un anno e mezzo dopo al Royal Court Theatre di Londra. Un testo meraviglioso e appassionante per una grande interprete. Sarah Kane, scrittrice e drammaturga britannica nata nel 1971, autrice di numerosi testi teatrali, alcuni dei quali controversi per i temi trattati (stupro, cannibalismo, malattie), combatté a lungo con la depressione, causa della sua morte per suicidio nel 1999. La sua prima opera, Blasted (Dannati), che traccia parallelismi fra la Gran Bretagna e la Bosnia e contiene scene di stupri, cannibalismo e brutalità, creò uno dei più grandi scandali teatrali a Londra, al punto che il giornalista del Daily Mail Jack Tinker la descrisse come «disgustoso banchetto di sporcizia». Oggi Sarah Kane è considerata un'importante protagonista del teatro britannico, nonché una delle figure chiave del cosiddetto in-yer-face theatre. (fonte: Wikipedia) 14 gennaio SALA GRANDE Negri, froci, giudei & co. L'ETERNA GUERRA CONTRO L'“ALTRO” testi e voce narrante Gian Antonio Stella - voce, fisarmonica, ricerca musicale Gualtiero Bertelli con Giuseppina Casarin voce - Paolo Favorido, pianoforte - Domenico Santaniello contrabbasso Rachele Colombo percussioni, voce - Maurizio Camardi sassofoni, flauti • GERSHWIN SPETTACOLI Balletto Teatro di Torino Loredana Furno ore 21 spettacolo compreso nell’abbonamento Interazioni Contemporanee Un racconto per musica, canto e immagini per capire la società contemporanea, con il dilagare dell‟odio in Internet, i cori negli stadi contro i giocatori neri, il risveglio del demone antisemita, le spedizioni squadristiche contro gli omosessuali, i pestaggi dei disabili, gli omicidi di clochard – per citare solo alcuni esempi – e, contemporaneamente, l‟ingresso alla Casa Bianca del primo presidente nero. spettacolo o con l‟altro abbiamo fatto oltre cinquecento serate in giro per le piazze e i teatri italiani, dalla valle dei Templi di Agrigento alla fiera del libro di Mantova, dal teatro Dal Verme di Milano al Salone del Libro di Torino, dal Caterfestival di Santarcangelo di Romagna a Santa Maria in Trastevere per Libri in piazza dell‟Estate Romana. Più una serie di serate a Parigi, Berlino, Caracas, Toronto, Montréal, Los Angeles, Washington, Chicago, New York… Più ancora alcuni eventi speciali contro il razzismo a Milano, a Treviso e a Verona con Antonio Albanese, Natalino Balasso, Davide Enia, Alessandra Mora, Stefano Nosei, Moni Ovadia, Marco Paolini, Renato Sarti, Santino «Alexian» Spinelli, Bebo Storti e i contributi di Maurizio Crozza e Luciana Littizzetto. Serate che in qualche modo mi hanno poi spinto a scrivere Negri, froci, Giudei & co. Note di Gian Antonio Stella Dal libro al sito internet, dal web al cd musicale, dal cd allo spettacolo teatrale: ormai da diversi anni alcuni dei libri e dei temi che sono più cari a me e alle persone cui sono più vicino sono diventati degli spettacoli teatrali portati in scena con molti amici ma soprattutto con la Compagnia delle Acque di Gualtiero Bertelli, uno dei più noti cantautori italiani e autore di canzoni come “Nina”. Era nato tutto così, tra amici che nella vita quotidiana fanno i lavori più vari, come un‟idea, forse neppure originalissima, per presentare un libro in modo diverso. Con qualche fotografia e qualche canzone. È diventato qualcosa di più. Una combinazione tra il monologo e la musica, le fotografie e i filmati e altre cose ancora. (…) Eravamo partiti senza un minimo di organizzazione, senza attrezzature, senza sponsor, senza l‟appoggio di un teatro. Poi un po‟ siamo cresciuti noi, un po‟ siamo stati benedetti da un passaparola che si è fatto di settimana in settimana più generoso nei nostri confronti, fatto sta che oggi, se ci voltiamo indietro, ci sembra perfino impossibile: con uno spettacolo o con l‟altro abbiamo fatto oltre cinquecento serate in giro per le piazze e i teatri italiani, dalla valle dei Templi di Agrigento alla fiera del libro di Mantova, dal teatro Dal Verme di Milano al Salone del 11 dal 19 al 23 gennaio SALA GRANDE Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello - regia Giuseppe Dipasquale - con Pino Caruso, Magda Mercatali, Loredana Solfizi, Dely De Majo, Giovanni Guardiano, Emanuela Muni, Enzo Gambino, Giada Colonna scene Antonio Fiorentino - costumi Elena Mannini - musiche Gustav Mahler - luci Franco Buzzanca Teatro Stabile di Catania - Teatro Biondo Stabile di Palermo ore 21 domenica ore 16 spettacolo compreso negli abbonamenti: InterAction - Domenica Teatro I Classici La signora Beatrice Fiorìca, gelosa e insoddisfatta, vuole denunciare al delegato Spanò il tradimento del marito con la giovane moglie del suo scrivano Ciampa, anziano e a conoscenza dei fatti, che tollera la situazione purché venga salvata la sua “faccia” e che, per poter mantenere intatto l‟equilibrio della propria coscienza, “trova la soluzione”: fare credere pazza Beatrice affinché la verità che tutti pensano non possa essere creduta come tale… Storia di ordinaria follia note di regia di Giuseppe Di Pasquale Perché fare oggi una nuova edizione del Berretto a sonagli di Luigi Pirandello? Pino Caruso è stata la prima motivazione. Un attore maturo e maturato come lui voleva confrontarsi con un testo che è stato il cavallo di battaglia di grandi attori come Salvo Randone, Turi Ferro e Paolo Stoppa. La cosiddetta estrazione antropologica di Caruso sta tutta nel suo essere un particolare tipo di siciliano. Turi Ferro e Randone, facendo grande il personaggio di Ciampa che interpretavano, tuttavia prestavano ad esso una energia e una vigorosità, oserei dire sessualità, lontana dalla domesticata e bonaria fatalità che il “Vecchio” Ciampa esprime come personaggio vittima, e non carnefice. Dunque erano gli attori grandi e immensi che davano a Ciampa maestosità. Ma è proprio questo che Ciampa non ha e non deve avere. Egli è personaggio che soccombe alla vita come agli eventi. La sua vecchiaia lo incatena alla necessaria accondiscendenza verso una moglie giovane e certamente adultera. Lo rende prismatico e sofistico, più che prometeico. Solo alla fine, affinché l‟equilibrio della sua coscienza rimanga intatto, trova una soluzione, “la” soluzione: quella di ribaltare lo specchio della verità e fingerlo in pazzia. smatico e sofistico, più che prometeico. Solo alla fine, affinché l‟equilibrio della sua coscienza rimanga intatto, trova una soluzione, “la” soluzione: quella di ribaltare lo specchio della verità e fingerlo in pazzia. Come un giocoliere, tira fuori dal cappello il coniglio bianco che si trasforma in un mazzo di fiori: come un prestidigitatore trova nell‟aria la carta segreta e pensata. Fare credere pazza Beatrice affinché la verità che tutti pensano non possa essere creduta come tale perché vera solo nella follia di una donna gelosa. Solo lì Ciampa diventa Cotrone, trovando la sua lucciola di mago. Per il resto della commedia ha fatto sol di conto, ha ragionato e regolato l‟andamento pericoloso della verità. Ma lo ha fatto da mosca che deve districarsi dalla tela di ragno che Beatrice gli vuol cucire come trappola. Lui poca cosa rispetto alla borghesissima Beatrice prova solo a “mettere le mani avanti prima di cadere per non spaccarsi la testa”. (…) 13 24 e 25 gennaio SALA GRANDE Piazza d’Italia dal romanzo di Antonio Tabucchi - regia Marco Baliani - drammaturgia Maria Maglietta scene e costumi Carlo Sala - musiche Mirto Baliani - con Patrizia Bollini, Daria Deflorian, Gabriele Duma, Simone Faloppa, Renata Mezenov Sa, Mariano Nieddu, Alessio Piazza, Naike Anna Silipo, Alexandre Vella • Teatro di Roma ore 21 spettacolo compreso nell’abbonamento Interazioni Contemporanee Nascita di una Nazione paese dall'Unità d'Italia fino alla soglia degli anni sessanta. Il linguaggio con cui le narrazioni si dipanano ha la semplicità del sogno, le vicende si muovono in una leggerezza onirica dove un'antica antropologia fatta di oroscopi, e credenze governa il vivente con assai più imperio che non la pretesa razionalità del potere. (…) Voglio conservare nello spettacolo la coralità epica della scrittura di Tabucchi, proseguendo una ricerca di drammaturgia narrativa che caratterizza da anni il mio percorso. Stavolta occorre tessere l'arazzo di un albero genealogico, in un passaggio di testimone da padre in figlio, dentro un contenitore di racconti che si succedono nel tentativo di misurarsi con l'unica esperienza che giustifica la necessità del raccontare, il morire. di Marco Baliani Nel 2011 il nostro paese compirà centocinquanta anni, un momento importante per riflettere sulle nostre identità, sul percorso che ci ha portati fin qui, sulla memoria, sulle tappe, le date, le persone e i fatti che hanno permesso di essere quello che siamo. Piazza d'Italia, il romanzo di Antonio Tabucchi, è il racconto di un'epopea familiare. Attraverso le storie di tre generazioni di ribelli, che a loro volta si intrecciano con quelle degli altri abitanti del borgo toscano dove il tempo del romanzo si svolge, si percorre un arco storico di cento anni. Si passa così dallo sbarco dei mille alla prima grande guerra, al fascismo, all'arrivo dei nazisti che bruciano il paese, fino alla lotta di liberazione e agli anni sessanta della ricostruzione e della contestazione. Ma la grande Storia fa da sfondo all'intreccio di piccole storie molto potenti, dense di accadimenti, di conflitti, di esperienze e umanità e che proprio per questo riescono con più forza a raffigurare lo scenario del tempo storico e del suo svolgersi. La sua ineluttabilità, nella vita minuta di Garibaldo, di Gavure o di Don Milvio, acquista la forma epica del Destino, insinua la possibilità che la Storia grande possa sempre scompaginarsi, per un gesto di rivolta, per un sogno, per un crocicchio inaspettato. Così sono proprio queste storie e i personaggi che le veicolano a illuminare, riverberare e in parte riuscire a far comprendere sotto una luce nuova il tragitto accidentato del nostro paese dall'Unità d'Italia fino alla soglia degli anni sessanta. 15 dal 26 al 30 gennaio SALA GRANDE Roman e il suo cucciolo "Cuba and His Teddy Bear" di Reinaldo Povod traduzione e adattamento Edoardo Erba - regia Alessandro Gassman - con Manrico Gammarota, Sergio Meogrossi, Giovanni Anzaldo, Matteo Taranto, Natalia Lungu, Andrea Paolotti - scene Gianluca Amodio - costumi Helga H. Williams - musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi - videografie Marco Schiavoni luci Marco Calmieri •Teatro Stabile del Veneto - Teatro Stabile d'Abruzzo - Società per Attori ore 21 domenica ore 16 spettacolo compreso negli abbonamenti: InterAction Domenica Teatro Padre e Figlio di Alessandro Gassman Dopo aver messo in scena La forza dell'abitudine di Thomas Bernhard e La parola ai giurati di Reginald Rose, ancora una volta la mia scelta è caduta su un testo contemporaneo che negli anni '80 ottenne un grande successo a New York e che ebbe come protagonista Robert De Niro. Cuba & His Teddy Bear di Reinaldo Povod mi ha coinvolto fin dalla prima lettura per l'umanità dei suoi personaggi, per uno stile di scrittura tagliente, crudo, profondo, che mai indulge al sentimentalismo. Con Edoardo Erba abbiamo deciso di ambientare la vicenda in una periferia urbana del nostro paese, all'interno di una comunità romena, dove confluiscono personaggi di altra radice etnica. Operazione che non tradisce il testo originale americano che fa appunto coesistere personaggi di diverse culture e religioni. È un dramma familiare e al tempo stesso sociale, uno sguardo sul presente che è anche un preciso richiamo a uno dei fenomeni che negli ultimi tempi più ci coinvolgono: la presenza degli immigrati nella nostra vita, presenza che ha trasformato la fisionomia delle nostre città ed ha intaccato il tessuto delle nostre relazioni. La prorompente forza drammatica dell'opera si basa sul rapporto irrisolto fra un padre semianalfabeta, spacciatore di droga, nevrotico, che alterna momenti di dolcezza a esplosioni di rabbia e un figlio adolescente apparentemente schiacciato dall'autorità paterna, che vuole emanciparsi attraverso lo studio ma che nasconde al padre le sue illusorie prospettive di vita e la progressiva dipendenza dall'eroina. Un maldestro socio in affari del padre, un intellettuale tossicodipendente, un altro spacciatore e la sua giovane prostituta sono gli altri personaggi che ruotano intorno alla spettive di vita e la progressiva dipendenza dall'eroina. Un maldestro socio in affari del padre, un intellettuale tossicodipendente, un altro spacciatore e la sua giovane prostituta sono gli altri personaggi che ruotano intorno alla drammatica vicenda umana di un uomo disposto a tutto pur di far soldi per garantire al figlio un futuro diverso dal suo e di un ragazzo consapevole del fatto che il padre potrà, a suo modo, amarlo ma non riuscirà mai a capirlo. Un rapporto toccante, crudo, a tratti sconvolgente, che troverà compimento solo attraverso un fatale, catartico epilogo. È però anche una storia di disperazione e degrado che, attraverso il drammatico destino di un'umanità condannata all'emarginazione, rimanda a problematiche sociali di grande attualità. 17 2, 3, 4 febbraio SALA INTERACTION Duel Laurent Cirade violoncello Paul Staïcu piano ore 21.30 19 spettacolo compreso negli abbonamenti: Interazioni Contemporanee Teatro-Musica-Danza I duellanti musicali Due improbabili figure di musicisti, affabulatori dall‟animo delicato e suadente, irrompono nella nostra storia musicale. Armati di pianoforte, violoncello, grimaldello, sedia a sdraio e barbecue, fanno saltare in aria gli stereotipi musicali d‟ogni tempo, dalle più classiche melodie di pregiata fattura, alle più bieche melodie da supermercato, eseguendo brani dai titoli bizzarri: “Ginnopedia dell‟incubo cannibale”, “Ballata per una piccinina abbandonata”, “Concerto per carta di credito”, “Toccata per un sequestro”, “Rap della depressione sociale”, “Minuetto del sadismo militare”, “Canto zigano per un momento di nostalgia scout”, “Scat per Stentor muggente”... Abbandonandosi a esilaranti regolamenti di conti e finendo per essere irrevocabilmente convincenti per tutti. Paul Staïcu piano, melodia, sega, percussioni, voce, etc. Proveniente da una famiglia di musicisti, allievo del Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, Paul Staïcu si divide tra récital di musica classica e concerti jazz. Ha lavorato a fianco ad artisti come Michel Portal, Steve Coleman, Guy Reibel, François Jeanneau, Carla Bley e la sua Big Band. Come compositore, i suoi lavori sono stati eseguiti al Festival Classique di Aix-en-Provence e alla Maison de RadioFrance. Alcuni dei suoi brani jazz sono raccolti nel CD Valah. Insegnante, ha fondato la classe di musica dell‟École Normale de Musique di Parigi. Laurent Cirade violoncello, sedia a sdraio, didjeridoo, sega elettrica, percussioni, voce etc. Con una formazione classica del più alto livello, acquisita presso Maguy Hauchecorne e Hervé Derrien, Laurent Cirade ha accumulato esperienze artistiche eclettiche fin dai suoi esordi. Collabora con il coreografo Maurice Béjart e la regista Colline Serreau, ha suonato con il gruppo di tango argentino «Arrabeles», con il violinista Pierre Blanchard e il suo gruppo «Gulf String», con Daniel Tosi e La Camerata de France, con l‟Orchestre National de France. In seguito si è unito ai membri di «Le Quatuor» (Premio Molière 1994 e1998 per il migliore spettacolo musicale, Victoire de la Musique 1998) con il quale si esibirà, per 12 anni consecutivi, in tutto il mondo. GiovedìGiovani Biglietto € 5 il giovedì per gli Under 25 dall’8 al 13 febbraio TEATRO DELLE MOLINE Cantata degli anni miracolati OMAGGIO A LAURA BETTI con Marina Pitta - chitarra Marco Muzzi - elaborazione drammaturgica e regia Gianfranco Rimondi Associazione Culturale Teatro dei Dispersi in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna 21 ore 21.15 domenica ore 17 Note di regia di Gianfranco Rimondi Agli inizi degli anni „60 (precisamente nelle stagioni teatrali „60-‟61/‟61-‟62) Laura Betti inventò un gioco-progetto-teatrale-cabarettistico, scaturito da momenti di salotto letterario e dal desiderio di utilizzare le sue vaste conoscenze e frequentazioni di autori-artisti non occasionali. Nacque così uno spettacolo (da molti definito “cabaret letterario”, da altri “specchio ironico degli anni del boom economico”) dal titolo Giro a Vuoto che percorse un grand tour sia nelle piccole sale di sperimentazione, sia nei grandi teatri nazionali. Il “gioco” inventato da Laura (con una preparazione di due o tre mesi di lavoro) consisteva nel coinvolgimento di scrittori e intellettuali a fornire testi di songs, ballate, poesie e prosepoetiche, che riflettessero il momento storicosociale che si stava definendo ai primordi degli anni „60. La Betti invitò i poeti – scrittori – giornalisti a creare testi che in seguito vennero affidati a musicisti di prestigio, che avevano già avuto esperienze di musiche di scena. Scrissero i testi delle canzoni: Camilla Cederna, Ennio Flaiano, Franco Fortini, Fabio Mauri, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Ercole Patti, Enzo Siciliano, Mario Soldati, Alberto Arbasino, Massimo Dursi e altri. I loro testi furono musicati da Franco Nebbia, Piero Umiliani, Valentino Bucchi, Fiorenzo Carpi, Gino Negri, Gino Marinuzzi junior e altri. E fu un successo per alcune stagioni. I testi recitati sono tratti da “Teta Veleta” di Laura Betti; le ballate e le canzoni sono tratte da “Giro a vuoto” n.1 Le Ballate e le Canzoni 1. «Ai „Brigoli‟ di Casalecchio» (M. Dursi - V. Bucchi) 2. «Cocco di mamma» (L. Antonioni - F. Nebbia) 3. «Piero» (E. Patti - P. Umiliani) 4. «Valzer della toppa» (P. P. Pasolini - P. Umiliani) 5. «Quella cosa in Lombardia» (F. Fortini - F. Carpi) 6. «Io son‟una» (F. Mauri - F. Nebbia) 7. «Macrì Teresa detta Pazzia» (P. P. Pasolini - P. Umiliani) 8. «Là, sul parquet» (F. Mauri - F. Carpi) 9. «E invece no» (G. Parise - G. Negri) 10. «Seguendo la flotta» (A. Arbasino - F. Carpi) 11. «Soltanto gli occhi» (Gino Negri) 12. «Mi sono buttata nell‟arte» 13. «Una vera signora» (F. Mauri - F. Carpi) 14. «Ballata de suicidio» (P. P. Pasolini) dal 10 al 13 febbraio SALA GRANDE I promessi sposi alla prova di Giovanni Testori - regia Federico Tiezzi - con Francesco Colella, Marion D’Amburgo, Iaia Forte, Sandro Lombardi, Caterina Simonelli, Alessandro Schiavo, Massimo Verdastro, Debora Zuin scene Pier Paolo Bisleri - costumi Giovanna Buzzi - luci Gianni Pollini • Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Compagnia Sandro Lombardi ore 21 domenica ore 16 Spettacolo compreso negli abbonamenti: InterAction Domenica Teatro Dopo la prova Su un palcoscenico di fortuna, è da supporre in qualche quartiere non proprio "bene" di Milano, un Maestro, capocomico all‟antica, si affanna a far interpretare a un gruppo di attori comicamente scalcagnati nientemeno che il capolavoro di Manzoni. Così iniziano I promessi sposi alla prova, testo che Giovanni Testori scrisse nel 1984 dopo le riscritture da Shakespeare e da Sofocle, approdando a questo suo inevitabile traguardo con l‟intento di fare del romanzo manzoniano uno "specchio" in cui riflettere i suoi "anni tribolatissimi" che, a ben vedere, sono anche i nostri: quelli del degrado dell'ambiente, dell'indurimento dei cuori, dell'omologazione delle coscienze, dell‟allontanamento graduale dalla realtà, dell'incapacità di vedere la trasformabilità della società. Soprattutto la peste della chiusura alla diversità, alla comunicazione, al mondo. Ed è al desiderio di aprire gli occhi sulla realtà (e con lo strumento dell‟umorismo manzoniano) che gli interventi testoriani si appigliano per dissezionare i nuclei narrativi originari e ricomporli in parabole insieme sceniche e morali. Il "mettere alla prova" è, in tutti i sensi, il cuore del lavoro registico, nel doppio senso di "mettere in prova" la praticabilità teatrale di un testo o comunque di un'ipotesi scenica, e di "verificare" la sua tenuta in una situazione storica mutata. E su queste premesse si basa il lavoro di Tiezzi: non una spiegazione del romanzo ma, come desiderava Testori, una "lezione e un monito" perché I Promessi Sposi sono "il romanzo della storia, e il popolo incarna questa storia nella libertà più assoluta". Con questo spettacolo Tiezzi affronta insieme una "lezione e un monito" perché I Promessi Sposi sono "il romanzo della storia, e il popolo incarna questa storia nella libertà più assoluta”. Con questo spettacolo Tiezzi affronta insieme Testori e Manzoni, al fine di dire anche una parola non retorica ma che parta dal basso, dagli umili, dai diseredati, da coloro che identificano la vita con il rispetto del prossimo, del mondo e della storia – una parola relativa al centocinquantesimo anniversario dell„Unità d'Italia, quella unità che Manzoni contribuì a creare dal punto di vista linguistico-letterario, innestando la tradizione lombarda in quella toscana. Unità della lingua come unità di una nazione: la cultura non è qualcosa di separato dalla storia ma addirittura la determina. 23 dal 16 al 20 febbraio SALA GRANDE Don Chisciotte progetto, regia, interpretazione Franco Branciaroli - scena Margherita Palli luci Gigi Saccomandi - costumi Caterina Lucchiari - musiche Daniele D'Angelo Teatro De Gli Incamminati 25 ore 21 domenica ore 16 Spettacolo compreso negli abbonamenti: InterAction - Domenica Teatro I Classici Franco Branciaroli è in scena nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Pancia, ai quali dà, imitandole, le voci di Vittorio Gassman e di Carmelo Bene. Non è proprio esclusivamente un omaggio: è anche, quindi, una specie di resa dei conti. Ossia, l'omaggio è ovvio, perché reputi alti coloro cui ti riferisci per mettere a segno la resa dei conti. Però è come se dicessi anche: bene, questi sono i miti che avete codificato, e io mi ci confronto, e questo produce anche l'idea teoretica di un Chisciotte che si trova nella condizione in cui mi trovo io, che deve parlare con/per voce altrui, che non vive una condizione romantica con slanci ideali ma subisce il destino d'un disgraziato alle prese con un mondo che non lo vuole, che non ha niente a che fare con lui. Il Cavaliere dalla triste figura impersona la deriva, l'ultima spiaggia cui viene costretto oggi il teatro. Rischiamo non più di vedere un'osteria come fosse un castello, ma di vedere un'osteria come fosse il teatro. I mulini a vento del Teatro di Franco Branciaroli * Il procedimento corrisponde a un nascondermi. L'ho già fatto con Finale di partita di Beckett dove ho adottato i toni del doppiatore italiano dell'ispettore Clouseau alias Peter Sellers. Come se escludessi i miei mezzi vocali. Ancora di più col Don Chisciotte evocante Gassman e Bene (o con Gassman e Bene che evocano il Cavaliere della Mancha e Sancho) in definitiva plasmo le voci degli altri, voci diventate mitiche, nobilmente manieristiche. Non è un caso che loro due siano riproducibili, reinventabili (è molto difficile riprodurre me, che non ho nulla di particolare a livello di gola), e va aggiunto che il nostro è un momento in cui non si può più granché affermare una voce, per il semplice motivo che in realtà non ti stanno più ad ascoltare. Un gruppo di persone decide cosa è giusto e cosa non lo è (e questo andrebbe bene se le opzioni e i culti fossero davvero giusti: purtroppo sono spesso sbagliati), e queste persone sono tutto l'apparato decisionale coalizzato (dal critico ai direttori di teatro). La conseguenza è che la povera arte del teatro continua a pedalare a vuoto, il ricambio è costituito da fallimenti, e non c'è spazio per un contropotere. Allora ho sentito la tentazione di portare in scena i potenti: vedetevela con loro, con Gassman e Bene. proprio esclusivamente un omaggio: è anche, quindi, una specie di resa dei conti. Ossia, l'omaggio è ovvio, perché reputi alti coloro cui ti riferisci per mettere a segno la resa dei conti. Però è come se dicessi anche: * da una conversazione con Rodolfo di Giammarco 18 febbraio TEATRO DELLE MOLINE HILDA LETTURA SCENICA testo Marie Ndiaye - traduzione Giulia Serafini - regia Marinella Manicardi con Marinella Manicardi Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna ore 21.15 ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili Nell’ambito del programma di Face à face Parole di Francia per scene d’Italia Ma Hilda non c’è… Il dramma paradossale di una donna di servizio di colore cui viene sottratta l'esistenza da una ricca e annoiata signora. In scena Hilda non c'è. Ne seguiamo la progressiva perdita di personalità e dignità, il disseccarsi quasi di ogni sua forza attraverso la contrattazione quotidiana che la padrona e il marito portano avanti alle spalle di lei. Fino a che Hilda non verrà abbandonata come un oggetto senza più utilità né per la padrona né per il marito. Testo feroce, comico a tratti, in cui i pregiudizi diventano carità soffocante e la richiesta di aiuto domestico inglobamento famelico. Nata nel 1967 da madre francese e padre senegalese, Marie NDiaye ha studiato Lingue alla Sorbona e ha vinto una borsa di studio per l’Accademia di Francia Villa Medici di Roma. Ha pubblicato il primo romanzo a 18 anni, e ha vinto il Premio Fémina nel 2001 con Rosie Carpe. In italiano sono pubblicati: Fuori Stagione, traduzione di Lucia Quaquarelli, Morellini 2006; Tutti i miei amici, traduzione di O. Marchetti, Baldini & Castoldi, 2005; Rosie Carpe, traduzione di Lucia Quaquarelli, Morellini, 2005; La diavolessa, traduzione di Francesca Lazzarato, Mondadori 2002; In famiglia, traduzione di L. Prato, Caruso e A. Basso, Anabasi 1993; Il pensiero dei sensi, traduzione di S. Spero, Marsilio 1993. Ha vinto il prestigioso Premio Goncourt nel 2009 per il romanzo Trois Femmes puissantes, pubblicato in Italia da Giunti nel 2010. Hilda è stato pubblicato nel volume Voci femminili, edito da Titivillus nel 2009. Face à face Face à face – Parole di Francia è un progetto dedicato alla drammaturgia francese e promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e dalla Fondazione Nuovi Mecenati, la cui prima edizione si è svolta nel 2007. Face à face ha come obiettivo primario quello di promuovere gli autori di teatro francesi in Italia e di interessare alla drammaturgia contemporanea francese il sistema teatrale italiano. I due paesi hanno infatti due sistemi teatrali culturalmente e organizzativamente piuttosto diversi, seppure con qualche punto di contatto; nondimeno il dialogo “teatrale” fra le due nazioni si è mantenuto costante nei decenni. 27 L’Ora d’Aria Spazio libero per la critica che non trova spazio 29 Aperte due nuove sezioni dedicate al mondo della scuola e al pubblico dell’Arena Inaugurata nel novembre 2010 nel sito dell‟Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna www.arenadelsole.it, L‟Ora d‟Aria è una sezione autonoma dedicata a ospitare le recensioni inedite o solo parzialmente pubblicate di critici professionisti in collaborazione con i Premi Ubu e l‟Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. In un contesto generale che tende a considerare l‟espressione del pensiero critico come fumo negli occhi, L‟Ora d‟Aria è un piccolo contributo che nasce dalla costante riduzione degli spazi mediatici della critica teatrale, senza la pretesa di ovviare al problema, ma di ribadire la necessità della lettura critica dell‟opera teatrale offrendo una “boccata d‟aria” (e da qui la scelta voluta di un titolo autoironico) a critici professionisti, collaboratori di testate quotidiane e periodiche, radio-televisive e web, ma anche artisti e operatori teatrali. Con l‟inizio del 2011 L‟Ora d‟Aria ha aperto due nuove sezioni: una dedicata alla raccolta di giudizi scritti provenienti dal mondo della scuola e dell‟università, coinvolgendo insegnanti e studenti, per arricchire l‟attività formativa dei ragazzi offrendo anche agli stessi docenti nuove possibilità di confronto e stimolo; la seconda dedicata agli spettatori dell‟Arena del Sole, i quali potranno inviare riflessioni, considerazioni e valutazioni, debitamente argomentate, sugli spettacoli in programmazione. Le “recensioni”, che non dovranno superare comunque le 1.500 battute spazi inclusi, potranno essere inviate al seguente indirizzo mail [email protected] (indicando il nome dell‟autore e, per quanto riguarda gli studenti, la classe e l‟istituto di provenienza) e saranno pubblicate al seguente URL: potranno essere inviate al seguente indirizzo mail [email protected] (indicando il mail [email protected] (indicando il nome dell‟autore e, per quanto riguarda gli studenti, la classe e l‟istituto di provenienza) e, per quanto riguarda gli studenti, la classe e l‟istituto di provenienza) e saranno pubblicate al seguente URL: www.arenadelsole.it/oradaria. Sarà nostra premura avvertire gli interessati dell‟avvenuta pubblicazione della recensione. Crediamo che L‟Ora d‟Aria sia non solo un‟occasione per sensibilizzare alla lettura critica degli spettacoli, ma un momento di incontro, utile affinché il teatro continui a mantenere un legame forte e stabile con il pubblico, attraverso uno spazio – il nostro sito web – che vuole essere un patrimonio intellettuale comune partecipato e condiviso da tutti i nostri spettatori. Scuola & Teatro Impegno e creatività I progetti rivolti a studenti e insegnanti 31 I progetti di promozione culturale verso le giovani generazioni si arricchiscono di iniziative e di idee, con la finalità di valorizzare sempre più l‟educazione teatrale nelle scuole. Sintesi di questa attività è Il Teatro delle Scuole®, la rassegna di spettacoli messi in scena dai ragazzi delle scuole di Bologna e provincia che giunge alla 25° edizione. Il percorso di promozione della cultura e della pratica del teatro prosegue anche all‟interno degli istituti scolastici con un‟offerta laboratoriale rivolta sia agli alunni che agli insegnanti, al fine di utilizzare il teatro come strumento educativo per facilitare i processi di socializzazione, l‟integrazione fra differenti culture e abilità e una maggiore consapevolezza nella fruizione degli spettacoli. Infine, in occasione della ricorrenza dei 150 anni dell‟Unità d‟Italia e del Bicentenario dell‟Arena del Sole, sarà allestito Il Trionfo del Popolo Bolognese nell‟8 Agosto 1848 con il coinvolgimento di numerosi alunni delle scuole medie e superiori, prima in una fase laboratoriale e successivamente con il debutto dello spettacolo. I mestieri del teatro Una proposta formativa dedicata alla scoperta delle professionalità necessarie per l‟allestimento di uno spettacolo portando direttamente il teatro nelle scuole di ogni ordine e grado. Durante gli incontri nelle classi un regista teatrale, un tecnico di produzione e un attore si alterneranno a parlare dei segreti della messa in scena di uno spettacolo. A conclusione degli incontri i ragazzi saranno invitati a una visita al teatro ed eventualmente a uno spettacolo serale. Alza la voce Un laboratorio sulla comprensione del testo e sulla lettura espressiva, un modo per avvicinare i giovani alla letteratura e contrastare la decadenza culturale, per accendere nuove curiosità, per confrontare le scelte e i gusti dei ragazzi. Una vera e propria “scuola di lettura ad alta voce” da fare in classe, a cura di un‟attrice, che si concluderà con la Festa della lettura in teatro dove protagonisti saranno gli studenti stessi che leggeranno i loro testi preferiti. Laboratori per insegnanti I percorsi formativi di Lettura espressiva sono rivolti agli insegnanti che desiderano migliorare le proprie capacità comunicative. Animazione teatrale si propone di accompagnare i docenti dall‟elaborazione di un testo alla messa in scena, arricchendo le attività di laboratorio con gli studenti che convergono nella rassegna del Teatro delle Scuole®. Visite a teatro Continuano con successo le visite guidate del teatro rivolte a gruppi di studenti, con percorsi formativi all‟interno dello spazio e dell‟attività teatrale. Le visite hanno inizio nel foyer con la presentazione del teatro e della sua storia in rapporto alla città e si concludono in palcoscenico dove un tecnico di produzione presenta i mestieri del palcoscenico e illustra ciò che accade dietro le quinte. Facebook e YouTube Per favorire una partecipazione diretta alle iniziative da parte degli studenti saranno utilizzati anche strumenti di comunicazione innovativi come Facebook e YouTube, nella convinzione che il rapporto tra giovani generazioni e teatro passi anche per i nuovi media, particolarmente utilizzati e frequentati dalle nuove generazioni. Info: Ufficio Scuola tel. 051.2910.950 [email protected] Nella foto l‟incontro con gli insegnanti nel Chiostro dell‟Arena per la presentazione dei progetti 2010-11. Laboratori Laboratori teatrali: dizione, lettura espressiva, scenografia, illuminotecnica, speakeraggio, scrittura 33 In un momento in cui tutto si riduce, si ridimensiona e si contrae la nostra proposta di laboratori diventa ancora più ricca e articolata. Corsi di recitazione, lettura, dizione, scrittura, scenografia, illuminotecnica, drammaturgia. Lunghi tutta una stagione, un mese o un solo weekend. Più opportunità, più occasioni per appropriarci del palcoscenico, per confrontarci e capire gli elementi che insieme costruiscono l‟attività scenica. Più teatro dunque. Più tempo e spazio da concedere a noi stessi, da dedicare alla conoscenza di sé, degli altri e di quei rituali umani che difficilmente mettiamo a fuoco nel quotidiano. I laboratori sono rivolti a tutti: come prima tappa di una possibile formazione professionale ma anche – perché no – come un piccolo lusso che ci si concede. accendi la luce! Dopo il successo dei laboratori realizzati nella prima parte della stagione teatrale, queste le proposte per i prossimi mesi. laboratorio di illuminotecnica condotto da Paolo Mazzi dal 05/04 al 20/05/2011 dalle h 20.30 alle 23 - ore di lezione: 20 saperlo dire il gioco della voce laboratorio di dizione e organizzazione del discorso condotto da Alessandra Frabetti 2ª ed. dal 17/02 al 15/03/2011 3ª ed. dal 03/05 al 31/05/2011 dalle h 21 alle 24 - ore di lezione: 18 dar corpo alle parole laboratorio di lettura espressiva condotto da Marina Pitta dal 20/01 al 14/03/2011 dalle h 21 alle 23.30 - ore di lezione: 20 spazio scenico laboratorio di scenografia condotto da Davide Amadei dal 17/02 al 17/04/2011 dalle h 21 alle 23.30 - ore di lezione: 25 - accendi la luce! laboratorio di illuminotecnica condotto da Paolo Mazzi dal 05/04 al 20/05/2011 laboratorio di speakeraggio condotto da Marina Pitta date da definire – primavera 2011 - ore: 16 trame di carta laboratorio di scrittura condotto da Marcello Fois date da definire - primavera 2011 - ore: 30 fare scena workshop di scenografia condotto da Davide Amadei date da definire – maggio 2011 - ore: 15 Informazioni, calendari dettagliati e iscrizioni www.arenadelsole.it [email protected] 051.2910.911 Concerti Prosegue la stagione dei concerti sul palco dell’Arena: Il 6 febbraio L’Orchestra Meccanica Marinetti plays Nag Hammadi Il 28 marzo Cristina Donà presenta il suo ultimo album Torno a casa a piedi 35 Domenica 6 febbraio alle ore 19.00 in Sala Grande l‟Orchestra Meccanica Marinetti di Angelo Comino “aka Motor” muoverà le sue braccia robotiche. Lo spettacolo fa parte del programma di Arte e Scienza in Piazza, appuntamento annuale che la Fondazione Marino Golinelli dedica alla diffusione della cultura scientifica (per maggiori info: www.lascienzainpiazza.it). Il centro di Bologna diventerà una sorta di moderno palcoscenico aperto per l'arte e la scienza, che troveranno modo di incontrarsi e scontrarsi sul terreno comune della tecnologia. A far sentire la sua voce, o meglio i suoi tamburi, ci sarà l'orchestra di robot di Motor al gran completo nella versione Orchestra Meccanica Marinetti plays Nag Hammadi. Questo spettacolo costituisce il proseguimento della collaborazione con il progetto Porte Aperte alla Robotica a cura di Enzo Marvaso, il cui intento è l‟introduzione della robotica nelle scuole superiori. Motor ha presentato le potenzialità artistiche della robotica entusiasmando il pubblico giovanile di più di 500 studenti di quattro diverse scuole superiori della provincia di Torino. A seguito dell'attività didattica l‟Orchestra Meccanica Marinetti è stata anche presentata a Torino al Teatro Ragazzi e a Ivrea al Teatro Politeama. Lunedì 28 marzo ritornerà sul palco dell‟Arena del Sole Cristina Donà, una delle cantautrici del panorama musicale italiano più apprezzate da critica e pubblico, capace di varcare i confini nostrani scalando il mercato internazionale e che può vantare collaborazioni con musicisti del calibro di Robert Wyatt, Manuel Agnelli degli Afterhours e Morgan. L‟artista presenterà in Sala Grande le canzoni dell‟ultimo lavoro Torno a casa a piedi, primo album di inediti dopo quattro anni, per un attesissimo concerto in cui non mancheranno i brani significativi della propria carriera. Prevendite da martedì 1 febbraio. Informazioni BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI Arena del Sole, Via Indipendenza 44, 40121 Bologna - Tel. 051.2910.910 Apertura: dal martedì al sabato ore 11-19 (esclusi festivi). Biglietteria telefonica con carta di credito allo 051.648.63.87 dal martedì al sabato ore 15.30-18.30 Info e biglietteria on-line www.arenadelsole.it Dal primo giorno feriale di ciascun mese di programmazione, si effettua la vendita dei biglietti per gli spettacoli programmati nel mese in corso e nel mese successivo all’Arena del Sole e al Teatro delle Moline. SERVIZI IN INTERNET • WWW.ARENADELSOLE.IT Vendita on-line biglietti Nel sito dell’Arena cliccare sul link “biglietteria on-line” e seguire le istruzioni. Vendita biglietti last minute in Internet con carta di credito Alla biglietteria on-line, dalle ore 20 del giorno precedente la rappresentazione fino a due ore prima dall’inizio dello spettacolo, è possibile acquistare biglietti Last Minute a circa il 50% del prezzo intero. Newsletter dell’Arena del Sole Iscriversi alla newsletter è facile. Dalla home page del sito www.arenadelsole.it si accede alla pagina “newsletter” dove basta lasciare nome e indirizzo e-mail per ricevere informazioni sull’attività del teatro e usufruire di speciali promozioni con riduzioni sui prezzi dei biglietti. E-mail per comunicare con il teatro Direzione: [email protected] Biglietteria e informazioni: [email protected] Ufficio promozione e servizi al pubblico: [email protected] Ufficio comunicazione e stampa: [email protected] Ufficio scuola: [email protected] Laboratori teatrali: [email protected] Eventi e congressi: [email protected] Ospitalità compagnie: [email protected] Visite guidate: [email protected] Partner tecnologico CONVENZIONI COI PARCHEGGI Garage Masini, Viale Masini 4, tel. 051.255196 Tariffa serale forfetaria di e 2,60 a partire dalle ore 20 per spettatori e abbonati del teatro dietro presentazione del biglietto di ingresso o dell’abbonamento. Garage L’Operosa - Autostazione, Piazza XX Settembre, 5 (autostazione), tel. 051.247014 Tariffa serale forfetaria di e 2,58 a partire dalle ore 20 per spettatori e abbonati del teatro dietro presentazione del biglietto di ingresso o dell’abbonamento. Parcheggio VIII agosto, Piazza VIII Agosto, tel. 051.4222122 Carnet speciali per gli spettatori dell’Arena del Sole, composti da 5 ticket, del costo complessivo di e 25,00 (e 5,00 a ticket). Ciascun ticket ha validità per 3 ore. Al ritiro dell’auto, se la sosta ha superato le 3 ore, dovrà essere pagata la differenza alle tariffe ordinarie. I carnet potranno essere acquistati presso il parcheggio, dietro presentazione del biglietto d’ingresso a teatro o dell’abbonamento. CONVENZIONI PER I TRASPORTI Cosepuri svolge un servizio di trasporto individuale o semi-collettivo tramite autovettura con conducente per l’accompagnamento degli spettatori dall’abitazione al TEATRO ARENA DEL SOLE e/o viceversa. Per la stagione teatrale 2010-2011, il prezzo a passeggero riservato per ciascuna tratta di andata o ritorno è pari a e 10,00 nel Comune di Bologna e e 13,00 nei comuni limitrofi. Per le corse che iniziano o terminano in altri comuni, verrà addebitata al cliente, in aggiunta al costo pattuito, la tariffa ordinaria a partire dal confine comunale. Prenotazioni telefoniche, da effettuarsi almeno tre ore prima dell’inizio dello spettacolo, al n. 051.519090. Si ringrazia il gru ppo PAD dell’associazion e STS per il servizio fornito a salvaguardia della salu te dei n ostri spettatori 37 Staff NUOVA SCENA società cooperativa - ARENA DEL SOLE TEATRO STABILE DI BOLOGNA - TEATRO DELLE MOLINE presidente Massimo Terranova vice presidente/direttore di produzione Natalino Mingrone direttore amministrativo e del personale Carla Magri direttore comunicazione e marketing Bruno Damini direttore artistico Paolo Cacchioli amministrazione del personale Rossana Cacchioli segreteria amministrativa, elaborazione dati e contabilità Tania Turrini, Stefania Covili, Antonino Gattuso responsabile ufficio stampa Donatella Franzoni ufficio marketing Francesca Ferri addetti ufficio stampa e marketing Giacomo Giuggioli, Tommaso Simili organizzazione ospitalità e eventi responsabile Viviana Gardi coordinamento Elena Zanesi segreteria Federica Ghedini coordinamento produzione e responsabile manutenzione Roberto Carletti assistente ufficio produzione Lucia Zanfi responsabile tecnico Marco Carletti tecnici del teatro e di produzione: Francesca Zarpellon (capo elettricista), Davide Capponcelli (capo macchinista) Massimo Abbondanza, Marco Belli, Luca Bernardi, Giampiero Berti, Vincenzo Bonaffini, Pierluigi Calzolari, Elena Dal Pozzo, Luca Diani, Emanuele Foti, Paolo Mazzi, Andrea Melega, Andrea Mordenti, Mauro Pagiaro, Tiziano Ruggia, Sebastiano Sorbetti, Anna Vecchi segreteria Anna Caso direzione di sala, servizi al pubblico, coordinamento laboratori, ospitalità compagnie Eleonora Cristiani, Luca Grosso, Davide Martini ufficio promozione e servizi al pubblico Elena Castellari ufficio scuola Emanuela Dogliotti biglietteria e informazioni Veronica Bolelli (coordinamento) Vera Mingozzi, Irena Radmanovic, Anissa Sala, Caterina Zarelli coordinamento personale di sala Fabiola Sammartano personale di sala Carlotta Bolelli, Celeste Calzolari, Marinella Dettori, Ernesto Giusti, Giulio Gotti, Nader Haghshenas, Federica Mingrone, Luigi Piotti, Andrea Porcelluzzi, Antonino Principato, Giulia Spisni, Cinzia Unguendoli vigilanza Michele Moscarelli, Vincenzo Murrone, Gaetano Sorbetti cleaning Galyna Shepelina , L‟Operosa (un particolare ringraziamento a Luciana Massa) i soci sovventori Fi.Bo Finanziaria Bolognese spa Coop Adriatica scrl CAMST scrl Coopfond spa Cooperare spa Granarolo spa Assicoop Sicura spa Co.Ind sc Coop Costruzioni sc Coop Reno sc L‟operosa scrl Cooperativa Edificatrice Ansaloni sc Cosepuri scpa Manutencoop sc Cooperativa Edificatrice Ansaloni sc Cosepuri scpa Manutencoop sc NCV Cooperativa Autotrasporti scrl Francesco Amante & Finalma srl Eurocolumbus spa Ottica Garagnani sas STS Servizi Tecnologie Sistemi spa Avola sc Cronopios sas