GENNAIO 11
Programma
Stagione 2010-2011
G 26 novembre
䡵
BAM teatro - Pierfrancesco Pisani
in collaborazione con Mittelfest 2010
Thom Pain
(BASATO SUL NIENTE)
Sala
Sala
Teatro delle
G Grande I InterAction M Moline
2
䡵
G 28, 29, 30 ottobre
L’Orchestra di Piazza Vittorio
Il Flauto Magico
secondo L’Orchestra
di Piazza Vittorio
COMUNE DI BOLOGNA
AREA CULTURA
ispirato a Il Flauto Magico
di W. A. Mozart
direzione artistica e musicale
Mario Tronco
in collaborazione con
GENDER BENDER FESTIVAL
MINISTERO PER I BENI
E LE ATTIVITÀ CULTURALI
DIPARTIMENTO DELLO SPETTACOLO
䡵
G 2 novembre
Throbbing Gristle
Live
䡵
I 2 e 3 novembre
A corpo libero
coreografia e danza Silvia Gribaudi
Pour tout l’or
du monde
coreografia e danza Olivier Dubois
䡵
I 5 e 6 novembre
Les cuisses
à l’écart du coeur
Biglietteria e punto informazioni
dell’Arena del Sole
Via Indipendenza 44, Bologna
tel. 051.2910.910
[email protected]
dal martedì al sabato ore 11-19
(festivi esclusi)
Teleprenotazioni con carta
di credito allo 051.648.63.87
dal martedì al sabato ore 15.30-18.30
info e biglietteria on line
www.arenadelsole.it
coreografia Virginie Brunelle
danza Isabelle Arcand,
Luc Bouchard Boissonneault,
Virginie Brunelle,
Natacha Filiatrault, Mira Gauthier,
Francis La Haye, Léa Robert
PRIMA NAZIONALE
M 6 novembre
䡵
Lu Carmella
coreografia e danza
Mor Shani e Rom Amit
Male Version
coreografia Liat Waysbort
danza Maarten Hunink,
Martijn Kappers / (Erik Spruijt)
Motel
scritto e diretto da Gabriele Tesauri
liberamente tratto da
L’albergo del libero scambio
di Georges Feydeau
con gli attori di Arte e Salute
PRIMA NAZIONALE
䡵
I 16, 17, 18 novembre
Compagnia Scimone Sframeli
in collaborazione con
Fondazione Orestiadi Gibellina
La festa
Teatro Stabile dell’Umbria
Compagnia Lavia-Anagni
Il malato
immaginario
di Molière
diretto e interpretato da
Gabriele Lavia
Edinburgh Festival, Fringe Award 2005
Finalista Premio Pulitzer Teatro 2005
䡵
G 30 novembre
Compagnia Balletto Classico
Liliana Cosi - Marinel Stefanescu
Coppelia
balletto in tre atti
musica di Léo Délibes
coreografia Marinel Stefanescu
maître du ballet Liliana Cosi
G 2 - 5 dicembre
䡵
Teatro Stabile di Genova
A corpo morto
di e con Vittorio Franceschi
regia Marco Sciaccaluga
䡵
M 2 - 5 dicembre
di Spiro Scimone
con Francesco Sframeli,
Gianluca Cesale,
Spiro Scimone
regia Gianfelice Imparato
Compagnia della Quarta
G 19 e 20 novembre
䡵
I 9 e 10 dicembre
䡵
Teatri di Vita
Teatrino Giullare
De Sunset limited
Coco
di Cormac McCarthy
uno spettacolo di Andrea Adriatico
con Stefano Dionisi
e con Mambaye Diop
prodotto in collaborazione con
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
PRIMA NAZIONALE
䡵
G 23, 24, 25 novembre
Teatro Stabile dell’Umbria
Compagnia Il Mercante
con il sostegno di
Romaeuropa Festival
Un sogno nella
notte dell’estate
di William Shakespeare
uno spettacolo di
Massimiliano Civica
PRIMA NAZIONALE
䡵
G 10 - 14 novembre
si ringrazia
Compagnia Arte e Salute onlus
in collaborazione con
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
www.genderbender.it
concerto in esclusiva nazionale
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
ASSESSORATO ALLA CULTURA
䡵
I 10 - 14 novembre
di Will Eno
con Elio Germano
regia Elio Germano
in collaborazione con Silvio Peroni
䡵
M 24 - 27 novembre
Progetti Dadaumpa
Tita Ruggeri in
Cipolla
Tita Ruggeri
sfoglia W. Szymborska
ideazione e messa in scena
Corinna Rinaldi
e Tita Ruggeri
Cento Cose
ideazione e regia Mario Coccetti
con Silvia Magnani, Patrizia Proclivi,
Alessandro Migliucci, P. Risi (in video)
di Bernard-Marie Koltès
diretto e interpretato da
Teatrino Giullare
M 16 - 19 dicembre
䡵
M 8 - 13 febbraio
䡵
MicroscOpera
Cantata degli anni
miracolati
Progetti Dadaumpa presenta
Teatro a Molla
Ass. Cult. Teatro dei Dispersi
teatro d’improvvisazione
di e con Antonio Vulpio
e con Antonio Contartese,
Luca Gnerucci, Andrea Malvisi,
Annacarla Bosco
musiche dal vivo Fabio Pavan
con Marina Pitta
Marco Muzzi chitarra
elaborazione drammaturgica e regia
Gianfranco Rimondi
䡵
G 11 gennaio
G 10 - 13 febbraio
䡵
Balletto Teatro di Torino
Furno/Levaggi
Caravaggio
un balletto di Matteo Levaggi
musica originale Giovanni Sollima
spettacolo presentato in collaborazione
con AterDanza
䡵
M 13 - 16 gennaio
Associazione Culturale
Gianni Santuccio
Psicosi delle 4.48
OMAGGIO A
LAURA BETTI
Teatro Metastasio Stabile Toscana
Teatro Stabile di Torino
Compagnia Sandro Lombardi
I promessi sposi
alla prova
di Giovanni Testori
regia Federico Tiezzi
con Francesco Colella,
Marion D’Amburgo, Iaia Forte,
Sandro Lombardi,
Massimo Verdastro, Debora Zuin
di Sarah Kane
regia Walter Pagliaro
con Micaela Esdra
䡵
G 16 - 20 febbraio
G 14 gennaio
䡵
Don Chisciotte
Gershwin Spettacoli
Negri, froci,
giudei & Co.
L’ETERNA GUERRA CONTRO L’“ALTRO”
testi e voce narrante Gian Antonio Stella
voce, fisarmonica, ricerca musicale
Gualtiero Bertelli
G 19 - 23 gennaio
䡵
Teatro Stabile di Catania
Teatro Biondo Stabile di Palermo
Il berretto a sonagli
Teatro De Gli Incamminati
Franco Branciaroli in
progetto e regia Franco Branciaroli
G 2 - 12 marzo
䡵
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
Associazione Arte e Salute onlus
Il medico dei pazzi
ovvero
Al dutåur di mat
di Eduardo Scarpetta
regia Nanni Garella
con Vito e gli attori di Arte e Salute
PRIMA NAZIONALE
Teatro dell’Archivolto
di Luigi Pirandello
regia Giuseppe Dipasquale
con Pino Caruso,
Magda Mercatali, Loredana Solfizi
Terra padre
I 24 - 25 gennaio
䡵
di Molière
regia Massimo Castri
con Massimo Popolizio
G 11 e 12 dicembre
䡵
reading/spettacolo dai racconti di
Roberto Saviano
regia Giorgio Gallione
con Neri Marcoré e Eugenio Allegri
䡵
G 13 dicembre
Ludovico Einaudi
The Solo Concert
presentato da Ponderosa Music & Art
spettacolo escluso da ogni forma di
abbonamento
G 14 dicembre - 9 gennaio
䡵
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
Se perdo te 2
di Francesco Freyrie
regia Daniele Sala
con Vito e Maria Pia Timo
31 DICEMBRE, ORE 21.30
GRANDE SOIRÉE DI SAN SILVESTRO
Teatro di Roma
Piazza d’Italia
dal romanzo di Antonio Tabucchi
regia Marco Baliani
䡵
G 26 - 30 gennaio
Teatro Stabile del Veneto
Teatro Stabile d’Abruzzo
Società per Attori
Alessandro Gassman in
Roman
e il suo cucciolo
“Cuba and His Teddy Bear”
di Reinaldo Povod
traduzione e adattamento Edoardo Erba
con Manrico Gammarota, Sergio
Meogrossi, Giovanni Anzaldo
regia Alessandro Gassman
I 2, 3, 4 febbraio
䡵
Duel
Laurent Cirade violoncello
Paul Staïcu piano
䡵
G 15 - 20 marzo
Teatro di Roma
Il misantropo
M 16 marzo - 3 aprile
䡵
Nuova Scena - Arena del Sole
Teatro Stabile di Bologna
Stanze
IL
SILENZIO ABITATO DELLE CASE
di Marcello Fois
regia Marinella Manicardi
con Alessandra Frabetti,
Marinella Manicardi, Marina Pitta
Il programma della Stagione
prosegue a pagina 4
3
GENNAIO - FEBBRAIO 2011. ANNO XVI
Spettacoli
L’Ora d’Aria
Formazione, eventi
Informazioni
Caravaggio
pag 07
Psicosi delle 4.48.
pag 09
Negri, froci, Giudei & Co
pag 11
Il berretto a sonagli
pag 13
Piazza d’Italia
pag 15
Roman e il suo cucciolo
pag 17
Duel
pag 19
Cantata degli anni miracolati
pag 21
I promessi sposi alla prova
pag 23
Don Chisciotte
pag 25
Hilda
pag 27
Aperte due nuove sezioni dedicate al mondo
della scuola e al pubblico dell’Arena
pag 29
Scuola & Teatro
pag 31
Laboratori teatrali
pag 33
Concerti
pag 35
Arena 2.0
pag 36
Informazioni biglietteria, parcheggi
pag 37
Staff
pag 38
Ringraziamenti
pag 39
N. 1
dal 11 gennaio SALA GRANDE
Caravaggio
un balletto di Matteo Levaggi - musica originale Giovanni Sollima
scena e costumi Roger Salas - luci Enzo Galia - danzat
Interazioni Contemporanee
caglione, Valeria Vellei, Giuseppe Cannizzo, Rosario Guerra, Gert Gijbels, Vito Pansini - sopranista Massimo Castagno
spettacolo in opzione abbonamento InterAction
ore
21 Teatro di Torino Loredana Furno
Balletto
Abbonamento Interazioni Contemporanee
Abbonamento Teatro – Musica – Danza
Note degli autori
presentato in collaborazione con AterDanza
Riprendendo questo balletto a sette anni dalla
sua creazione sorrido nel pensare a tutto ciò
che credevo allora potesse essermi di ispirazione nell'affrontare questo grande artista (che
forse, proprio per la sua grandezza non andrebbe nemmeno affrontato con un balletto!).
L'ho fatto, a mio modo naturalmente. Oggi ho
capito che, partendo proprio dall'opera del
Caravaggio, dal suo vissuto,il balletto ci porta
in un mondo che è quello che credo abbia segnato la vita di questo grande artista: la seduzione. La sua opera, la sua vita, i segreti, i misteri, tutto del Caravaggio seduce, ancora oggi, per questo credo che anche le danze, con
la musica di Giovanni e poi le luci e la scena,
concorrano a creare un gioco agrodolce, come poteva essere il gioco della vita del Caravaggio che ho immaginato qui nella strada,
tra ragazzi, giovani, folli, geniali. Così,
all‟interno di una “scatola nera”, sotto luci
monocrome, coperti da costumi “pittorici”, si
svolgono gli incontri tra i ragazzi-danzatori,
focalizzando il legame tra forma e percezione, tra tempo e spazio, tra osservatore e partecipante.
Matteo Levaggi
provveduto anche alla “sonorizzazione”, alla
colonna sonora, delle sue opere. Con la proposta di Matteo Levaggi colgo l‟occasione per
risolvere la questione in sospeso dalla mia infanzia. Con Matteo credo di “sentire” e “vedere” una linea comune, antinarrativa e antidescrittiva. È la luce – intesa come linguaggio
vero e proprio – a suggerirmi un diagramma
espressivo sul quale disporre le note. È lo stesso personaggio – con la sua storia personale,
contorta e complessa – a guidarmi su clima
generale, tensioni, ritmo, forma, ecc. Tutto destinato a un violoncello. Anzi, proprio il violoncello, con le sue perversioni, si pone per me
come vero strumento di composizione. Nulla è
scritto al tavolino, tutto passa attraverso il test
di un corpo, di una fisicità estrema e diretta.
Giovanni Sollima
Già da bambino, e già coinvolto in “cose”
musicali, stavo per ore a fissare quegli strani
spartiti riprodotti con estrema precisione da
Caravaggio in alcuni dei suoi dipinti, cercando di leggerne le note, di cantarmele dentro.
Compositori fiamminghi, mi diceva qualcuno.
Pensavo che Caravaggio oltre a essere il primo grande direttore della fotografia, avesse
sssss
7
dal 13 al 16 gennaio TEATRO DELLE MOLINE
Psicosi delle 4.48
di Sarah Kane - regia Walter Pagliaro
con Micaela Esdra
Associazione Culturale Gianni Santuccio
9
ore 21.15
domenica ore 17
L’ultima ora
Secondo alcune statistiche, sembra che le 4.48
sia l'ora più adatta ad assecondare il suicidio.
E proprio in questo orario la drammaturga
inglese Sarah Kane porta in scena la sua morte, in quella che è la sua ultima opera teatrale,
scritta nel 1999, anno del suo suicidio.
Quali possono essere le cause di una simile
scelta? Il rapporto disarmonico con i genitori,
la sfiducia nella società, il sentirsi in colpa per i
genocidi, l'orrore per tutte le guerre, ma
soprattutto la mancanza di amore, la solitudine
insopportabile, specie se ci si sente abbandonati da chi si ama. A tutti è nota l'omosessualità di Sarah Kane e il suo amore
ricambiato per una giovane come lei. La fine di
questo amore, l'improvviso abbandono, sono
state le cause della tragedia.
Organizzato come un lungo monologo, il
dramma è scritto dal punto di vista di un personaggio con gravi problemi di depressione,
un disordine mentale di cui la stessa Sarah
Kane soffriva, senza esplicite indicazioni di
scena, dando al testo scritto un aspetto inconsueto per un pezzo destinato alla rappresentazione. Dopo aver completato questo testo
Sarah Kane tentò il suicidio ma fu immediatamente scoperta e ricoverata in ospedale. A
causa di mancanza di personale fu lasciata
sola tre ore durante le quali si impiccò con i
lacci delle sue stesse scarpe. Morì il 20 febbraio 1999. 4.48 Psychosis fu rappresentato per
la prima volta un anno e mezzo dopo al Royal
Court Theatre di Londra.
Un testo meraviglioso e appassionante per una
grande interprete.
Sarah Kane, scrittrice e drammaturga britannica nata nel 1971, autrice di numerosi testi
teatrali, alcuni dei quali controversi per i temi
trattati (stupro, cannibalismo, malattie), combatté a lungo con la depressione, causa della
sua morte per suicidio nel 1999.
La sua prima opera, Blasted (Dannati), che
traccia parallelismi fra la Gran Bretagna e la
Bosnia e contiene scene di stupri, cannibalismo e brutalità, creò uno dei più grandi scandali teatrali a Londra, al punto che il giornalista del Daily Mail Jack Tinker la descrisse come «disgustoso banchetto di sporcizia».
Oggi Sarah Kane è considerata un'importante
protagonista del teatro britannico, nonché una
delle figure chiave del cosiddetto in-yer-face
theatre. (fonte: Wikipedia)
14 gennaio SALA GRANDE
Negri, froci, giudei & co.
L'ETERNA GUERRA CONTRO L'“ALTRO”
testi e voce narrante Gian Antonio Stella - voce, fisarmonica, ricerca musicale Gualtiero Bertelli
con Giuseppina Casarin voce - Paolo Favorido, pianoforte - Domenico Santaniello contrabbasso
Rachele Colombo percussioni, voce - Maurizio Camardi sassofoni, flauti • GERSHWIN SPETTACOLI
Balletto Teatro di Torino Loredana Furno
ore 21
spettacolo compreso nell’abbonamento
Interazioni Contemporanee
Un racconto per musica, canto e immagini
per capire la società contemporanea, con il
dilagare dell‟odio in Internet, i cori negli stadi
contro i giocatori neri, il risveglio del demone
antisemita, le spedizioni squadristiche contro
gli omosessuali, i pestaggi dei disabili, gli
omicidi di clochard – per citare solo alcuni
esempi – e, contemporaneamente, l‟ingresso
alla Casa Bianca del primo presidente nero.
spettacolo o con l‟altro abbiamo fatto oltre
cinquecento serate in giro per le piazze e i
teatri italiani, dalla valle dei Templi di
Agrigento alla fiera del libro di Mantova, dal
teatro Dal Verme di Milano al Salone del
Libro di Torino, dal Caterfestival di
Santarcangelo di Romagna a Santa Maria in
Trastevere per Libri in piazza dell‟Estate
Romana. Più una serie di serate a Parigi,
Berlino, Caracas, Toronto, Montréal, Los
Angeles, Washington, Chicago, New York…
Più ancora alcuni eventi speciali contro il
razzismo a Milano, a Treviso e a Verona con
Antonio Albanese, Natalino Balasso, Davide
Enia, Alessandra Mora, Stefano Nosei, Moni
Ovadia, Marco Paolini, Renato Sarti, Santino
«Alexian» Spinelli, Bebo Storti e i contributi
di Maurizio Crozza e Luciana Littizzetto.
Serate che in qualche modo mi hanno poi
spinto a scrivere Negri, froci, Giudei & co.
Note di Gian Antonio Stella
Dal libro al sito internet, dal web al cd
musicale, dal cd allo spettacolo teatrale:
ormai da diversi anni alcuni dei libri e dei
temi che sono più cari a me e alle persone cui
sono più vicino sono diventati degli spettacoli
teatrali portati in scena con molti amici ma
soprattutto con la Compagnia delle Acque di
Gualtiero Bertelli, uno dei più noti cantautori
italiani e autore di canzoni come “Nina”. Era
nato tutto così, tra amici che nella vita
quotidiana fanno i lavori più vari, come
un‟idea, forse neppure originalissima, per
presentare un libro in modo diverso. Con
qualche fotografia e qualche canzone. È
diventato qualcosa di più. Una combinazione
tra il monologo e la musica, le fotografie e i
filmati e altre cose ancora. (…) Eravamo
partiti senza un minimo di organizzazione,
senza attrezzature, senza sponsor, senza
l‟appoggio di un teatro. Poi un po‟ siamo
cresciuti noi, un po‟ siamo stati benedetti da
un passaparola che si è fatto di settimana in
settimana più generoso nei nostri confronti,
fatto sta che oggi, se ci voltiamo indietro, ci
sembra perfino impossibile: con uno
spettacolo o con l‟altro abbiamo fatto oltre
cinquecento serate in giro per le piazze e i
teatri italiani, dalla valle dei Templi di
Agrigento alla fiera del libro di Mantova, dal
teatro Dal Verme di Milano al Salone del
11
dal 19 al 23 gennaio SALA GRANDE
Il berretto a sonagli
di Luigi Pirandello - regia Giuseppe Dipasquale - con Pino Caruso, Magda Mercatali, Loredana Solfizi,
Dely De Majo, Giovanni Guardiano, Emanuela Muni, Enzo Gambino, Giada Colonna
scene Antonio Fiorentino - costumi Elena Mannini - musiche Gustav Mahler - luci Franco Buzzanca
Teatro Stabile di Catania - Teatro Biondo Stabile di Palermo
ore 21
domenica ore 16
spettacolo compreso negli abbonamenti:
InterAction - Domenica Teatro
I Classici
La signora Beatrice Fiorìca, gelosa e insoddisfatta, vuole denunciare al delegato Spanò il
tradimento del marito con la giovane moglie del
suo scrivano Ciampa, anziano e a conoscenza
dei fatti, che tollera la situazione purché venga
salvata la sua “faccia” e che, per poter
mantenere intatto l‟equilibrio della propria
coscienza, “trova la soluzione”: fare credere
pazza Beatrice affinché la verità che tutti
pensano non possa essere creduta come tale…
Storia di ordinaria follia
note di regia di Giuseppe Di Pasquale
Perché fare oggi una nuova edizione del Berretto a sonagli di Luigi Pirandello? Pino Caruso è stata la prima motivazione. Un attore
maturo e maturato come lui voleva confrontarsi con un testo che è stato il cavallo di battaglia di grandi attori come Salvo Randone,
Turi Ferro e Paolo Stoppa. La cosiddetta estrazione antropologica di Caruso sta tutta
nel suo essere un particolare tipo di siciliano.
Turi Ferro e Randone, facendo grande il personaggio di Ciampa che interpretavano, tuttavia prestavano ad esso una energia e una
vigorosità, oserei dire sessualità, lontana dalla domesticata e bonaria fatalità che il “Vecchio” Ciampa esprime come personaggio
vittima, e non carnefice. Dunque erano gli
attori grandi e immensi che davano a Ciampa maestosità. Ma è proprio questo che
Ciampa non ha e non deve avere. Egli è personaggio che soccombe alla vita come agli
eventi. La sua vecchiaia lo incatena alla necessaria accondiscendenza verso una moglie
giovane e certamente adultera. Lo rende prismatico e sofistico, più che prometeico. Solo
alla fine, affinché l‟equilibrio della sua coscienza rimanga intatto, trova una soluzione,
“la” soluzione: quella di ribaltare lo specchio
della verità e fingerlo in pazzia.
smatico e sofistico, più che prometeico. Solo
alla fine, affinché l‟equilibrio della sua coscienza rimanga intatto, trova una soluzione,
“la” soluzione: quella di ribaltare lo specchio
della verità e fingerlo in pazzia. Come un
giocoliere, tira fuori dal cappello il coniglio
bianco che si trasforma in un mazzo di fiori:
come un prestidigitatore trova nell‟aria la
carta segreta e pensata. Fare credere pazza
Beatrice affinché la verità che tutti pensano
non possa essere creduta come tale perché
vera solo nella follia di una donna gelosa.
Solo lì Ciampa diventa Cotrone, trovando la
sua lucciola di mago. Per il resto della commedia ha fatto sol di conto, ha ragionato e
regolato l‟andamento pericoloso della verità.
Ma lo ha fatto da mosca che deve districarsi
dalla tela di ragno che Beatrice gli vuol cucire come trappola. Lui poca cosa rispetto alla
borghesissima Beatrice prova solo a “mettere
le mani avanti prima di cadere per non spaccarsi la testa”. (…)
13
24 e 25 gennaio SALA GRANDE
Piazza d’Italia
dal romanzo di Antonio Tabucchi - regia Marco Baliani - drammaturgia Maria Maglietta
scene e costumi Carlo Sala - musiche Mirto Baliani - con Patrizia Bollini, Daria Deflorian,
Gabriele Duma, Simone Faloppa, Renata Mezenov Sa, Mariano Nieddu, Alessio Piazza,
Naike Anna Silipo, Alexandre Vella • Teatro di Roma
ore 21
spettacolo compreso nell’abbonamento
Interazioni Contemporanee
Nascita di una Nazione
paese dall'Unità d'Italia fino alla soglia degli
anni sessanta. Il linguaggio con cui le narrazioni si dipanano ha la semplicità del sogno,
le vicende si muovono in una leggerezza onirica dove un'antica antropologia fatta di oroscopi, e credenze governa il vivente con assai più imperio che non la pretesa razionalità
del potere. (…) Voglio conservare nello spettacolo la coralità epica della scrittura di Tabucchi, proseguendo una ricerca di drammaturgia narrativa che caratterizza da anni il
mio percorso. Stavolta occorre tessere l'arazzo di un albero genealogico, in un passaggio di testimone da padre in figlio, dentro
un contenitore di racconti che si succedono
nel tentativo di misurarsi con l'unica esperienza che giustifica la necessità del raccontare, il morire.
di Marco Baliani
Nel 2011 il nostro paese compirà centocinquanta anni, un momento importante per riflettere sulle nostre identità, sul percorso che
ci ha portati fin qui, sulla memoria, sulle tappe, le date, le persone e i fatti che hanno
permesso di essere quello che siamo.
Piazza d'Italia, il romanzo di Antonio Tabucchi, è il racconto di un'epopea familiare. Attraverso le storie di tre generazioni di ribelli,
che a loro volta si intrecciano con quelle degli
altri abitanti del borgo toscano dove il tempo
del romanzo si svolge, si percorre un arco
storico di cento anni. Si passa così dallo
sbarco dei mille alla prima grande guerra, al
fascismo, all'arrivo dei nazisti che bruciano il
paese, fino alla lotta di liberazione e agli anni sessanta della ricostruzione e della contestazione. Ma la grande Storia fa da sfondo
all'intreccio di piccole storie molto potenti,
dense di accadimenti, di conflitti, di esperienze e umanità e che proprio per questo riescono con più forza a raffigurare lo scenario del
tempo storico e del suo svolgersi. La sua ineluttabilità, nella vita minuta di Garibaldo, di
Gavure o di Don Milvio, acquista la forma
epica del Destino, insinua la possibilità che la
Storia grande possa sempre scompaginarsi,
per un gesto di rivolta, per un sogno, per un
crocicchio inaspettato.
Così sono proprio queste storie e i personaggi
che le veicolano a illuminare, riverberare e in
parte riuscire a far comprendere sotto una
luce nuova il tragitto accidentato del nostro
paese dall'Unità d'Italia fino alla soglia degli
anni sessanta.
15
dal 26 al 30 gennaio SALA GRANDE
Roman e il suo cucciolo "Cuba and His Teddy Bear" di Reinaldo Povod
traduzione e adattamento Edoardo Erba - regia Alessandro Gassman - con Manrico Gammarota, Sergio
Meogrossi, Giovanni Anzaldo, Matteo Taranto, Natalia Lungu, Andrea Paolotti - scene Gianluca Amodio - costumi Helga H. Williams - musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi - videografie Marco Schiavoni
luci Marco Calmieri •Teatro Stabile del Veneto - Teatro Stabile d'Abruzzo - Società per Attori
ore 21
domenica ore 16
spettacolo compreso negli abbonamenti:
InterAction
Domenica Teatro
Padre e Figlio
di Alessandro Gassman
Dopo aver messo in scena La forza dell'abitudine di Thomas Bernhard e La parola ai
giurati di Reginald Rose, ancora una volta la
mia scelta è caduta su un testo contemporaneo che negli anni '80 ottenne un grande
successo a New York e che ebbe come protagonista Robert De Niro. Cuba & His Teddy
Bear di Reinaldo Povod mi ha coinvolto fin
dalla prima lettura per l'umanità dei suoi personaggi, per uno stile di scrittura tagliente,
crudo, profondo, che mai indulge al sentimentalismo. Con Edoardo Erba abbiamo deciso di ambientare la vicenda in una periferia
urbana del nostro paese, all'interno di una
comunità romena, dove confluiscono personaggi di altra radice etnica. Operazione che
non tradisce il testo originale americano che
fa appunto coesistere personaggi di diverse
culture e religioni. È un dramma familiare e al
tempo stesso sociale, uno sguardo sul presente che è anche un preciso richiamo a uno dei
fenomeni che negli ultimi tempi più ci coinvolgono: la presenza degli immigrati nella
nostra vita, presenza che ha trasformato la
fisionomia delle nostre città ed ha intaccato il
tessuto delle nostre relazioni.
La prorompente forza drammatica dell'opera
si basa sul rapporto irrisolto fra un padre semianalfabeta, spacciatore di droga, nevrotico,
che alterna momenti di dolcezza a esplosioni
di rabbia e un figlio adolescente apparentemente schiacciato dall'autorità paterna, che
vuole emanciparsi attraverso lo studio ma che
nasconde al padre le sue illusorie prospettive
di vita e la progressiva dipendenza dall'eroina. Un maldestro socio in affari del padre, un
intellettuale tossicodipendente, un altro spacciatore e la sua giovane prostituta sono gli
altri personaggi che ruotano intorno alla
spettive di vita e la progressiva dipendenza
dall'eroina. Un maldestro socio in affari del
padre, un intellettuale tossicodipendente, un
altro spacciatore e la sua giovane prostituta
sono gli altri personaggi che ruotano intorno
alla drammatica vicenda umana di un uomo
disposto a tutto pur di far soldi per garantire
al figlio un futuro diverso dal suo e di un ragazzo consapevole del fatto che il padre potrà, a suo modo, amarlo ma non riuscirà mai
a capirlo. Un rapporto toccante, crudo, a
tratti sconvolgente, che troverà compimento
solo attraverso un fatale, catartico epilogo. È
però anche una storia di disperazione e degrado che, attraverso il drammatico destino
di un'umanità condannata all'emarginazione, rimanda a problematiche sociali di grande attualità.
17
2, 3, 4 febbraio SALA INTERACTION
Duel
Laurent Cirade violoncello
Paul Staïcu piano
ore 21.30
19
spettacolo compreso negli abbonamenti:
Interazioni Contemporanee
Teatro-Musica-Danza
I duellanti musicali
Due improbabili figure di musicisti, affabulatori dall‟animo delicato e suadente, irrompono nella nostra storia musicale. Armati di
pianoforte, violoncello, grimaldello, sedia a
sdraio e barbecue, fanno saltare in aria gli
stereotipi musicali d‟ogni tempo, dalle più
classiche melodie di pregiata fattura, alle più
bieche melodie da supermercato, eseguendo
brani dai titoli bizzarri: “Ginnopedia
dell‟incubo cannibale”, “Ballata per una piccinina abbandonata”, “Concerto per carta di
credito”, “Toccata per un sequestro”, “Rap
della depressione sociale”, “Minuetto del sadismo militare”, “Canto zigano per un momento di nostalgia scout”, “Scat per Stentor
muggente”... Abbandonandosi a esilaranti
regolamenti di conti e finendo per essere irrevocabilmente convincenti per tutti.
Paul Staïcu piano, melodia, sega, percussioni, voce, etc. Proveniente da una famiglia di
musicisti, allievo del Conservatoire National
Supérieur de Musique di Parigi, Paul Staïcu
si divide tra récital di musica classica e concerti jazz. Ha lavorato a fianco ad artisti come Michel Portal, Steve Coleman, Guy Reibel, François Jeanneau, Carla Bley e la sua
Big Band. Come compositore, i suoi lavori
sono stati eseguiti al Festival Classique di
Aix-en-Provence e alla Maison de RadioFrance. Alcuni dei suoi brani jazz sono raccolti nel CD Valah. Insegnante, ha fondato la
classe di musica dell‟École Normale de Musique di Parigi.
Laurent Cirade violoncello, sedia a sdraio,
didjeridoo, sega elettrica, percussioni, voce
etc. Con una formazione classica del più alto
livello, acquisita presso Maguy Hauchecorne
e Hervé Derrien, Laurent Cirade ha accumulato esperienze artistiche eclettiche fin dai
suoi esordi. Collabora con il coreografo
Maurice Béjart e la regista Colline Serreau,
ha suonato con il gruppo di tango argentino
«Arrabeles», con il violinista Pierre Blanchard
e il suo gruppo «Gulf String», con Daniel Tosi
e La Camerata de France, con l‟Orchestre
National de France. In seguito si è unito ai
membri di «Le Quatuor» (Premio Molière
1994 e1998 per il migliore spettacolo
musicale, Victoire de la Musique 1998) con il
quale si esibirà, per 12 anni consecutivi, in
tutto il mondo.
GiovedìGiovani
Biglietto € 5 il giovedì per gli Under 25
dall’8 al 13 febbraio TEATRO DELLE MOLINE
Cantata degli anni miracolati
OMAGGIO A LAURA BETTI
con Marina Pitta - chitarra Marco Muzzi - elaborazione drammaturgica e regia Gianfranco Rimondi
Associazione Culturale Teatro dei Dispersi
in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
21
ore 21.15
domenica ore 17
Note di regia
di Gianfranco Rimondi
Agli inizi degli anni „60 (precisamente nelle
stagioni teatrali „60-‟61/‟61-‟62) Laura Betti
inventò un gioco-progetto-teatrale-cabarettistico, scaturito da momenti di salotto letterario
e dal desiderio di utilizzare le sue vaste conoscenze e frequentazioni di autori-artisti non
occasionali. Nacque così uno spettacolo (da
molti definito “cabaret letterario”, da altri
“specchio ironico degli anni del boom economico”) dal titolo Giro a Vuoto che percorse
un grand tour sia nelle piccole sale di sperimentazione, sia nei grandi teatri nazionali.
Il “gioco” inventato da Laura (con una preparazione di due o tre mesi di lavoro) consisteva
nel coinvolgimento di scrittori e intellettuali a
fornire testi di songs, ballate, poesie e prosepoetiche, che riflettessero il momento storicosociale che si stava definendo ai primordi degli anni „60.
La Betti invitò i poeti – scrittori – giornalisti a
creare testi che in seguito vennero affidati a
musicisti di prestigio, che avevano già avuto
esperienze di musiche di scena.
Scrissero i testi delle canzoni: Camilla Cederna, Ennio Flaiano, Franco Fortini, Fabio Mauri, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Ercole
Patti, Enzo Siciliano, Mario Soldati, Alberto
Arbasino, Massimo Dursi e altri.
I loro testi furono musicati da Franco Nebbia,
Piero Umiliani, Valentino Bucchi, Fiorenzo
Carpi, Gino Negri, Gino Marinuzzi junior e
altri.
E fu un successo per alcune stagioni.
I testi recitati sono tratti da “Teta Veleta” di Laura Betti; le ballate e le canzoni sono tratte da
“Giro a vuoto” n.1
Le Ballate e le Canzoni
1. «Ai „Brigoli‟ di Casalecchio» (M. Dursi - V. Bucchi)
2. «Cocco di mamma» (L. Antonioni - F. Nebbia)
3. «Piero» (E. Patti - P. Umiliani)
4. «Valzer della toppa» (P. P. Pasolini - P. Umiliani)
5. «Quella cosa in Lombardia» (F. Fortini - F. Carpi)
6. «Io son‟una» (F. Mauri - F. Nebbia)
7. «Macrì Teresa detta Pazzia»
(P. P. Pasolini - P. Umiliani)
8. «Là, sul parquet» (F. Mauri - F. Carpi)
9. «E invece no» (G. Parise - G. Negri)
10. «Seguendo la flotta» (A. Arbasino - F. Carpi)
11. «Soltanto gli occhi» (Gino Negri)
12. «Mi sono buttata nell‟arte»
13. «Una vera signora» (F. Mauri - F. Carpi)
14. «Ballata de suicidio» (P. P. Pasolini)
dal 10 al 13 febbraio SALA GRANDE
I promessi sposi alla prova
di Giovanni Testori - regia Federico Tiezzi - con Francesco Colella, Marion D’Amburgo, Iaia Forte,
Sandro Lombardi, Caterina Simonelli, Alessandro Schiavo, Massimo Verdastro, Debora Zuin
scene Pier Paolo Bisleri - costumi Giovanna Buzzi - luci Gianni Pollini • Teatro Metastasio Stabile
della Toscana, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Compagnia Sandro Lombardi
ore 21
domenica ore 16
Spettacolo compreso negli abbonamenti:
InterAction
Domenica Teatro
Dopo la prova
Su un palcoscenico di fortuna, è da supporre
in qualche quartiere non proprio "bene" di
Milano, un Maestro, capocomico all‟antica,
si affanna a far interpretare a un gruppo di
attori comicamente scalcagnati nientemeno
che il capolavoro di Manzoni.
Così iniziano I promessi sposi alla prova, testo che Giovanni Testori scrisse nel 1984 dopo le riscritture da Shakespeare e da Sofocle,
approdando a questo suo inevitabile traguardo con l‟intento di fare del romanzo
manzoniano uno "specchio" in cui riflettere i
suoi "anni tribolatissimi" che, a ben vedere,
sono anche i nostri: quelli del degrado
dell'ambiente, dell'indurimento dei cuori,
dell'omologazione delle coscienze, dell‟allontanamento graduale dalla realtà, dell'incapacità di vedere la trasformabilità della
società. Soprattutto la peste della chiusura
alla diversità, alla comunicazione, al mondo.
Ed è al desiderio di aprire gli occhi sulla
realtà (e con lo strumento dell‟umorismo
manzoniano) che gli interventi testoriani si
appigliano per dissezionare i nuclei narrativi
originari e ricomporli in parabole insieme
sceniche e morali.
Il "mettere alla prova" è, in tutti i sensi, il
cuore del lavoro registico, nel doppio senso
di "mettere in prova" la praticabilità teatrale
di un testo o comunque di un'ipotesi scenica,
e di "verificare" la sua tenuta in una situazione storica mutata. E su queste premesse si
basa il lavoro di Tiezzi: non una spiegazione
del romanzo ma, come desiderava Testori,
una "lezione e un monito" perché I Promessi
Sposi sono "il romanzo della storia, e il popolo incarna questa storia nella libertà più
assoluta".
Con questo spettacolo Tiezzi affronta insieme
una "lezione e un monito" perché I Promessi
Sposi sono "il romanzo della storia, e il popolo incarna questa storia nella libertà più
assoluta”. Con questo spettacolo Tiezzi affronta insieme Testori e Manzoni, al fine di
dire anche una parola non retorica ma che
parta dal basso, dagli umili, dai diseredati,
da coloro che identificano la vita con il rispetto del prossimo, del mondo e della storia
– una parola relativa al centocinquantesimo
anniversario dell„Unità d'Italia, quella unità
che Manzoni contribuì a creare dal punto di
vista linguistico-letterario, innestando la tradizione lombarda in quella toscana. Unità
della lingua come unità di una nazione: la
cultura non è qualcosa di separato dalla storia ma addirittura la determina.
23
dal 16 al 20 febbraio SALA GRANDE
Don Chisciotte
progetto, regia, interpretazione Franco Branciaroli - scena Margherita Palli
luci Gigi Saccomandi - costumi Caterina Lucchiari - musiche Daniele D'Angelo
Teatro De Gli Incamminati
25
ore 21
domenica ore 16
Spettacolo compreso negli abbonamenti:
InterAction - Domenica Teatro
I Classici
Franco Branciaroli è in scena nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Pancia, ai quali dà, imitandole, le voci di Vittorio Gassman
e di Carmelo Bene.
Non è proprio esclusivamente un omaggio: è
anche, quindi, una specie di resa dei conti.
Ossia, l'omaggio è ovvio, perché reputi alti
coloro cui ti riferisci per mettere a segno la
resa dei conti. Però è come se dicessi anche:
bene, questi sono i miti che avete codificato,
e io mi ci confronto, e questo produce anche
l'idea teoretica di un Chisciotte che si trova
nella condizione in cui mi trovo io, che deve
parlare con/per voce altrui, che non vive una
condizione romantica con slanci ideali ma
subisce il destino d'un disgraziato alle prese
con un mondo che non lo vuole, che non ha
niente a che fare con lui. Il Cavaliere dalla
triste figura impersona la deriva, l'ultima
spiaggia cui viene costretto oggi il teatro. Rischiamo non più di vedere un'osteria come
fosse un castello, ma di vedere un'osteria
come fosse il teatro.
I mulini a vento del Teatro
di Franco Branciaroli *
Il procedimento corrisponde a un nascondermi. L'ho già fatto con Finale di partita di
Beckett dove ho adottato i toni del doppiatore italiano dell'ispettore Clouseau alias Peter
Sellers. Come se escludessi i miei mezzi vocali. Ancora di più col Don Chisciotte evocante Gassman e Bene (o con Gassman e
Bene che evocano il Cavaliere della Mancha
e Sancho) in definitiva plasmo le voci degli
altri, voci diventate mitiche, nobilmente manieristiche. Non è un caso che loro due siano
riproducibili, reinventabili (è molto difficile
riprodurre me, che non ho nulla di particolare a livello di gola), e va aggiunto che il nostro è un momento in cui non si può più
granché affermare una voce, per il semplice
motivo che in realtà non ti stanno più ad
ascoltare. Un gruppo di persone decide cosa
è giusto e cosa non lo è (e questo andrebbe
bene se le opzioni e i culti fossero davvero
giusti: purtroppo sono spesso sbagliati), e
queste persone sono tutto l'apparato decisionale coalizzato (dal critico ai direttori di teatro). La conseguenza è che la povera arte del
teatro continua a pedalare a vuoto, il ricambio è costituito da fallimenti, e non c'è spazio
per un contropotere. Allora ho sentito la tentazione di portare in scena i potenti: vedetevela con loro, con Gassman e Bene.
proprio esclusivamente un omaggio: è anche, quindi, una specie di resa dei conti.
Ossia, l'omaggio è ovvio, perché reputi alti
coloro cui ti riferisci per mettere a segno la
resa dei conti. Però è come se dicessi anche:
* da una conversazione con Rodolfo di Giammarco
18 febbraio TEATRO DELLE MOLINE
HILDA
LETTURA SCENICA
testo Marie Ndiaye - traduzione Giulia Serafini - regia Marinella Manicardi
con Marinella Manicardi
Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna
ore 21.15
ingresso libero fino a esaurimento
dei posti disponibili
Nell’ambito del programma di
Face à face
Parole di Francia per scene d’Italia
Ma Hilda non c’è…
Il dramma paradossale di una donna di servizio di colore cui viene sottratta l'esistenza da
una ricca e annoiata signora. In scena Hilda
non c'è. Ne seguiamo la progressiva perdita
di personalità e dignità, il disseccarsi quasi di
ogni sua forza attraverso la contrattazione
quotidiana che la padrona e il marito portano
avanti alle spalle di lei. Fino a che Hilda non
verrà abbandonata come un oggetto senza
più utilità né per la padrona né per il marito.
Testo feroce, comico a tratti, in cui i pregiudizi
diventano carità soffocante e la richiesta di
aiuto domestico inglobamento famelico.
Nata nel 1967 da madre francese e padre
senegalese, Marie NDiaye ha studiato Lingue
alla Sorbona e ha vinto una borsa di studio
per l’Accademia di Francia Villa Medici di
Roma. Ha pubblicato il primo romanzo a 18
anni, e ha vinto il Premio Fémina nel 2001
con Rosie Carpe. In italiano sono pubblicati:
Fuori Stagione, traduzione di Lucia Quaquarelli, Morellini 2006; Tutti i miei amici, traduzione di O. Marchetti, Baldini & Castoldi,
2005; Rosie Carpe, traduzione di Lucia Quaquarelli, Morellini, 2005; La diavolessa, traduzione di Francesca Lazzarato, Mondadori
2002; In famiglia, traduzione di L. Prato, Caruso e A. Basso, Anabasi 1993; Il pensiero
dei sensi, traduzione di S. Spero, Marsilio
1993. Ha vinto il prestigioso Premio Goncourt
nel 2009 per il romanzo Trois Femmes puissantes, pubblicato in Italia da Giunti nel 2010.
Hilda è stato pubblicato nel volume Voci femminili, edito da Titivillus nel 2009.
Face à face
Face à face – Parole di Francia è un progetto
dedicato alla drammaturgia francese e promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e
dalla Fondazione Nuovi Mecenati, la cui
prima edizione si è svolta nel 2007.
Face à face ha come obiettivo primario quello di promuovere gli autori di teatro francesi
in Italia e di interessare alla drammaturgia
contemporanea francese il sistema teatrale
italiano. I due paesi hanno infatti due sistemi
teatrali culturalmente e organizzativamente
piuttosto diversi, seppure con qualche punto
di contatto; nondimeno il dialogo “teatrale”
fra le due nazioni si è mantenuto costante nei
decenni.
27
L’Ora d’Aria
Spazio libero per la critica
che non trova spazio
29
Aperte due nuove sezioni dedicate
al mondo della scuola
e al pubblico dell’Arena
Inaugurata nel novembre 2010 nel sito
dell‟Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro
Stabile di Bologna www.arenadelsole.it, L‟Ora
d‟Aria è una sezione autonoma dedicata a
ospitare le recensioni inedite o solo parzialmente pubblicate di critici professionisti in collaborazione con i Premi Ubu e l‟Associazione
Nazionale dei Critici di Teatro.
In un contesto generale che tende a considerare l‟espressione del pensiero critico come fumo
negli occhi, L‟Ora d‟Aria è un piccolo contributo che nasce dalla costante riduzione degli
spazi mediatici della critica teatrale, senza la
pretesa di ovviare al problema, ma di ribadire
la necessità della lettura critica dell‟opera teatrale offrendo una “boccata d‟aria” (e da qui
la scelta voluta di un titolo autoironico) a critici
professionisti, collaboratori di testate quotidiane e periodiche, radio-televisive e web, ma
anche artisti e operatori teatrali.
Con l‟inizio del 2011 L‟Ora d‟Aria ha aperto
due nuove sezioni: una dedicata alla raccolta
di giudizi scritti provenienti dal mondo della
scuola e dell‟università, coinvolgendo insegnanti e studenti, per arricchire l‟attività formativa dei ragazzi offrendo anche agli stessi
docenti nuove possibilità di confronto e stimolo; la seconda dedicata agli spettatori
dell‟Arena del Sole, i quali potranno inviare
riflessioni, considerazioni e valutazioni, debitamente argomentate, sugli spettacoli in programmazione.
Le “recensioni”, che non dovranno superare
comunque le 1.500 battute spazi inclusi, potranno essere inviate al seguente indirizzo
mail [email protected] (indicando il
nome dell‟autore e, per quanto riguarda gli
studenti, la classe e l‟istituto di provenienza) e
saranno
pubblicate
al
seguente URL:
potranno essere inviate al seguente indirizzo
mail [email protected] (indicando il
mail [email protected] (indicando il
nome dell‟autore e, per quanto riguarda gli
studenti, la classe e l‟istituto di provenienza) e,
per quanto riguarda gli studenti, la classe e
l‟istituto di provenienza) e saranno pubblicate
al seguente URL:
www.arenadelsole.it/oradaria.
Sarà nostra premura avvertire gli interessati
dell‟avvenuta pubblicazione della recensione.
Crediamo che L‟Ora d‟Aria sia non solo
un‟occasione per sensibilizzare alla lettura critica degli spettacoli, ma un momento di incontro, utile affinché il teatro continui a mantenere
un legame forte e stabile con il pubblico, attraverso uno spazio – il nostro sito web – che
vuole essere un patrimonio intellettuale comune partecipato e condiviso da tutti i nostri spettatori.
Scuola & Teatro
Impegno e creatività
I progetti rivolti a studenti e insegnanti
31
I progetti di promozione culturale verso le giovani
generazioni si arricchiscono di iniziative e di idee,
con la finalità di valorizzare sempre più l‟educazione teatrale nelle scuole. Sintesi di questa
attività è Il Teatro delle Scuole®, la rassegna di
spettacoli messi in scena dai ragazzi delle scuole
di Bologna e provincia che giunge alla 25° edizione. Il percorso di promozione della cultura e
della pratica del teatro prosegue anche all‟interno
degli istituti scolastici con un‟offerta laboratoriale
rivolta sia agli alunni che agli insegnanti, al fine di
utilizzare il teatro come strumento educativo per
facilitare i processi di socializzazione, l‟integrazione fra differenti culture e abilità e una maggiore consapevolezza nella fruizione degli spettacoli. Infine, in occasione della ricorrenza dei 150
anni dell‟Unità d‟Italia e del Bicentenario
dell‟Arena del Sole, sarà allestito Il Trionfo del Popolo Bolognese nell‟8 Agosto 1848 con il coinvolgimento di numerosi alunni delle scuole medie e
superiori, prima in una fase laboratoriale e successivamente con il debutto dello spettacolo.
I mestieri del teatro
Una proposta formativa dedicata alla scoperta
delle professionalità necessarie per l‟allestimento
di uno spettacolo portando direttamente il teatro
nelle scuole di ogni ordine e grado. Durante gli
incontri nelle classi un regista teatrale, un tecnico
di produzione e un attore si alterneranno a parlare dei segreti della messa in scena di uno spettacolo. A conclusione degli incontri i ragazzi saranno invitati a una visita al teatro ed eventualmente
a uno spettacolo serale.
Alza la voce
Un laboratorio sulla comprensione del testo e sulla
lettura espressiva, un modo per avvicinare i giovani alla letteratura e contrastare la decadenza
culturale, per accendere nuove curiosità, per confrontare le scelte e i gusti dei ragazzi. Una vera e
propria “scuola di lettura ad alta voce” da fare in
classe, a cura di un‟attrice, che si concluderà con
la Festa della lettura in teatro dove protagonisti
saranno gli studenti stessi che leggeranno i loro
testi preferiti.
Laboratori per insegnanti
I percorsi formativi di Lettura espressiva sono rivolti
agli insegnanti che desiderano migliorare le proprie capacità comunicative. Animazione teatrale si
propone
di
accompagnare
i
docenti
dall‟elaborazione di un testo alla messa in scena,
arricchendo le attività di laboratorio con gli studenti che convergono nella rassegna del Teatro
delle Scuole®.
Visite a teatro
Continuano con successo le visite guidate del teatro rivolte a gruppi di studenti, con percorsi formativi all‟interno dello spazio e dell‟attività teatrale. Le
visite hanno inizio nel foyer con la presentazione
del teatro e della sua storia in rapporto alla città e
si concludono in palcoscenico dove un tecnico di
produzione presenta i mestieri del palcoscenico e
illustra ciò che accade dietro le quinte.
Facebook e YouTube
Per favorire una partecipazione diretta alle iniziative da parte degli studenti saranno utilizzati anche strumenti di comunicazione innovativi come
Facebook e YouTube, nella convinzione che il
rapporto tra giovani generazioni e teatro passi
anche per i nuovi media, particolarmente utilizzati
e frequentati dalle nuove generazioni.
Info: Ufficio Scuola tel. 051.2910.950
[email protected]
Nella foto l‟incontro con gli insegnanti nel Chiostro
dell‟Arena per la presentazione dei progetti 2010-11.
Laboratori
Laboratori teatrali: dizione, lettura espressiva, scenografia,
illuminotecnica, speakeraggio, scrittura
33
In un momento in cui tutto si riduce, si ridimensiona e si contrae la nostra proposta di laboratori diventa ancora più ricca e articolata. Corsi
di recitazione, lettura, dizione, scrittura, scenografia, illuminotecnica, drammaturgia. Lunghi
tutta una stagione, un mese o un solo weekend.
Più opportunità, più occasioni per appropriarci
del palcoscenico, per confrontarci e capire gli
elementi che insieme costruiscono l‟attività scenica. Più teatro dunque. Più tempo e spazio da
concedere a noi stessi, da dedicare alla conoscenza di sé, degli altri e di quei rituali umani
che difficilmente mettiamo a fuoco nel quotidiano. I laboratori sono rivolti a tutti: come prima
tappa di una possibile formazione professionale ma anche – perché no – come un piccolo lusso che ci si concede.
accendi la luce!
Dopo il successo dei laboratori realizzati nella
prima parte della stagione teatrale, queste le
proposte per i prossimi mesi.
laboratorio di illuminotecnica
condotto da Paolo Mazzi
dal 05/04 al 20/05/2011
dalle h 20.30 alle 23 - ore di lezione: 20
saperlo dire
il gioco della voce
laboratorio di dizione e organizzazione del
discorso condotto da Alessandra Frabetti
2ª ed. dal 17/02 al 15/03/2011
3ª ed. dal 03/05 al 31/05/2011
dalle h 21 alle 24 - ore di lezione: 18
dar corpo alle parole
laboratorio di lettura espressiva
condotto da Marina Pitta
dal 20/01 al 14/03/2011
dalle h 21 alle 23.30 - ore di lezione: 20
spazio scenico
laboratorio di scenografia
condotto da Davide Amadei
dal 17/02 al 17/04/2011
dalle h 21 alle 23.30 - ore di lezione: 25
- accendi la luce!
laboratorio di illuminotecnica
condotto da Paolo Mazzi
dal 05/04 al 20/05/2011
laboratorio di speakeraggio
condotto da Marina Pitta
date da definire – primavera 2011 - ore: 16
trame di carta
laboratorio di scrittura
condotto da Marcello Fois
date da definire - primavera 2011 - ore: 30
fare scena
workshop di scenografia
condotto da Davide Amadei
date da definire – maggio 2011 - ore: 15
Informazioni, calendari dettagliati e iscrizioni
www.arenadelsole.it
[email protected] 051.2910.911
Concerti
Prosegue la stagione dei concerti sul palco dell’Arena:
Il 6 febbraio L’Orchestra Meccanica Marinetti plays Nag Hammadi
Il 28 marzo Cristina Donà presenta il suo ultimo album Torno a casa a piedi
35
Domenica 6 febbraio alle ore 19.00 in Sala
Grande l‟Orchestra Meccanica Marinetti di
Angelo Comino “aka Motor” muoverà le sue
braccia robotiche.
Lo spettacolo fa parte del programma di Arte
e Scienza in Piazza, appuntamento annuale
che la Fondazione Marino Golinelli dedica
alla diffusione della cultura scientifica (per
maggiori info: www.lascienzainpiazza.it).
Il centro di Bologna diventerà una sorta di
moderno palcoscenico aperto per l'arte e la
scienza, che troveranno modo di incontrarsi e
scontrarsi sul terreno comune della tecnologia.
A far sentire la sua voce, o meglio i suoi tamburi, ci sarà l'orchestra di robot di Motor al
gran completo nella versione Orchestra Meccanica Marinetti plays Nag Hammadi.
Questo spettacolo costituisce il proseguimento
della collaborazione con il progetto Porte Aperte alla Robotica a cura di Enzo Marvaso, il
cui intento è l‟introduzione della robotica nelle
scuole superiori. Motor ha presentato le potenzialità artistiche della robotica entusiasmando il pubblico giovanile di più di 500
studenti di quattro diverse scuole superiori della provincia di Torino. A seguito dell'attività
didattica l‟Orchestra Meccanica Marinetti è
stata anche presentata a Torino al Teatro Ragazzi e a Ivrea al Teatro Politeama.
Lunedì 28 marzo ritornerà sul palco
dell‟Arena del Sole Cristina Donà, una delle
cantautrici del panorama musicale italiano più
apprezzate da critica e pubblico, capace di
varcare i confini nostrani scalando il mercato
internazionale e che può vantare collaborazioni con musicisti del calibro di Robert Wyatt,
Manuel Agnelli degli Afterhours e Morgan.
L‟artista presenterà in Sala Grande le canzoni
dell‟ultimo lavoro Torno a casa a piedi, primo
album di inediti dopo quattro anni, per un attesissimo concerto in cui non mancheranno i
brani significativi della propria carriera.
Prevendite da martedì 1 febbraio.
Informazioni
BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI
Arena del Sole, Via Indipendenza 44, 40121 Bologna - Tel. 051.2910.910
Apertura: dal martedì al sabato ore 11-19 (esclusi festivi).
Biglietteria telefonica con carta di credito allo 051.648.63.87 dal martedì al sabato ore 15.30-18.30
Info e biglietteria on-line www.arenadelsole.it
Dal primo giorno feriale di ciascun mese di programmazione, si effettua la vendita dei biglietti per gli spettacoli
programmati nel mese in corso e nel mese successivo all’Arena del Sole e al Teatro delle Moline.
SERVIZI IN INTERNET • WWW.ARENADELSOLE.IT
Vendita on-line biglietti
Nel sito dell’Arena cliccare sul link “biglietteria on-line” e seguire le istruzioni.
Vendita biglietti last minute in Internet con carta di credito
Alla biglietteria on-line, dalle ore 20 del giorno precedente la rappresentazione fino a due ore prima dall’inizio dello spettacolo, è possibile acquistare biglietti Last Minute a circa il 50% del prezzo intero.
Newsletter dell’Arena del Sole
Iscriversi alla newsletter è facile. Dalla home page del sito www.arenadelsole.it si accede alla pagina “newsletter” dove basta lasciare nome e indirizzo e-mail per ricevere informazioni sull’attività del teatro e usufruire di speciali promozioni con riduzioni sui prezzi dei biglietti.
E-mail per comunicare con il teatro
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Ufficio promozione e servizi al pubblico: [email protected]
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Laboratori teatrali: [email protected]
Eventi e congressi: [email protected]
Ospitalità compagnie: [email protected]
Visite guidate: [email protected]
Partner tecnologico
CONVENZIONI COI PARCHEGGI
Garage Masini, Viale Masini 4, tel. 051.255196
Tariffa serale forfetaria di e 2,60 a partire dalle ore 20 per spettatori e abbonati del teatro dietro presentazione
del biglietto di ingresso o dell’abbonamento.
Garage L’Operosa - Autostazione, Piazza XX Settembre, 5 (autostazione), tel. 051.247014
Tariffa serale forfetaria di e 2,58 a partire dalle ore 20 per spettatori e abbonati del teatro dietro presentazione
del biglietto di ingresso o dell’abbonamento.
Parcheggio VIII agosto, Piazza VIII Agosto, tel. 051.4222122
Carnet speciali per gli spettatori dell’Arena del Sole, composti da 5 ticket, del costo complessivo di e 25,00 (e 5,00
a ticket). Ciascun ticket ha validità per 3 ore. Al ritiro dell’auto, se la sosta ha superato le 3 ore, dovrà essere pagata la differenza alle tariffe ordinarie. I carnet potranno essere acquistati presso il parcheggio, dietro presentazione del biglietto d’ingresso a teatro o dell’abbonamento.
CONVENZIONI PER I TRASPORTI
Cosepuri svolge un servizio di trasporto individuale o semi-collettivo tramite autovettura con conducente per
l’accompagnamento degli spettatori dall’abitazione al TEATRO ARENA DEL SOLE e/o viceversa.
Per la stagione teatrale 2010-2011, il prezzo a passeggero riservato per ciascuna tratta di andata o ritorno è pari a
e 10,00 nel Comune di Bologna e e 13,00 nei comuni limitrofi. Per le corse che iniziano o terminano in altri comuni,
verrà addebitata al cliente, in aggiunta al costo pattuito, la tariffa ordinaria a partire dal confine comunale.
Prenotazioni telefoniche, da effettuarsi almeno tre ore prima dell’inizio dello spettacolo, al n. 051.519090.
Si ringrazia il gru ppo PAD dell’associazion e STS
per il servizio fornito a salvaguardia della salu te dei n ostri spettatori
37
Staff
NUOVA SCENA società cooperativa - ARENA DEL SOLE
TEATRO STABILE DI BOLOGNA - TEATRO DELLE MOLINE
presidente Massimo Terranova
vice presidente/direttore di produzione Natalino Mingrone
direttore amministrativo e del personale Carla Magri
direttore comunicazione e marketing Bruno Damini
direttore artistico Paolo Cacchioli
amministrazione del personale Rossana Cacchioli
segreteria amministrativa, elaborazione dati e contabilità
Tania Turrini, Stefania Covili, Antonino Gattuso
responsabile ufficio stampa Donatella Franzoni
ufficio marketing Francesca Ferri
addetti ufficio stampa e marketing Giacomo Giuggioli, Tommaso Simili
organizzazione ospitalità e eventi
responsabile Viviana Gardi
coordinamento Elena Zanesi
segreteria Federica Ghedini
coordinamento produzione e responsabile manutenzione Roberto Carletti
assistente ufficio produzione Lucia Zanfi
responsabile tecnico Marco Carletti
tecnici del teatro e di produzione:
Francesca Zarpellon (capo elettricista), Davide Capponcelli (capo macchinista)
Massimo Abbondanza, Marco Belli, Luca Bernardi, Giampiero Berti, Vincenzo Bonaffini,
Pierluigi Calzolari, Elena Dal Pozzo, Luca Diani, Emanuele Foti, Paolo Mazzi, Andrea Melega,
Andrea Mordenti, Mauro Pagiaro, Tiziano Ruggia, Sebastiano Sorbetti, Anna Vecchi
segreteria Anna Caso
direzione di sala, servizi al pubblico, coordinamento laboratori, ospitalità compagnie
Eleonora Cristiani, Luca Grosso, Davide Martini
ufficio promozione e servizi al pubblico Elena Castellari
ufficio scuola Emanuela Dogliotti
biglietteria e informazioni Veronica Bolelli (coordinamento)
Vera Mingozzi, Irena Radmanovic, Anissa Sala, Caterina Zarelli
coordinamento personale di sala Fabiola Sammartano
personale di sala
Carlotta Bolelli, Celeste Calzolari, Marinella Dettori, Ernesto Giusti, Giulio Gotti, Nader Haghshenas,
Federica Mingrone, Luigi Piotti, Andrea Porcelluzzi, Antonino Principato, Giulia Spisni, Cinzia Unguendoli
vigilanza Michele Moscarelli, Vincenzo Murrone, Gaetano Sorbetti
cleaning Galyna Shepelina , L‟Operosa (un particolare ringraziamento a Luciana Massa)
i soci sovventori
Fi.Bo Finanziaria Bolognese spa
Coop Adriatica scrl
CAMST scrl
Coopfond spa
Cooperare spa
Granarolo spa
Assicoop Sicura spa
Co.Ind sc
Coop Costruzioni sc
Coop Reno sc
L‟operosa scrl
Cooperativa Edificatrice Ansaloni sc
Cosepuri scpa
Manutencoop sc
Cooperativa Edificatrice Ansaloni sc
Cosepuri scpa
Manutencoop sc
NCV Cooperativa Autotrasporti scrl
Francesco Amante & Finalma srl
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