scheda botanica / piante alimurgiche STEN Grespino comune (Sonchus oleraceus) Nomi comuni Crespigno, cicerbita, erba crespigna, crespa, lattarolo Descrizione Pianta erbacea annuale alta circa 50 cm (Fam. Asteraceae). Le foglie sono di colore verde scuro, con margine dentato e irregolare (da cui il nome “crespa”) e nervatura più chiara, amplessicauli e disposte lungo un fusto ramificato e cavo, contenete un latice bianco. I capolini sono piccoli e gialli, simili a quelli del cardo. Raccolta o coltivazione Tipica pianta alimurgica esclusivamente raccolta allo stato spontaneo, è facile da rinvenire nelle aree ruderali e incolte tanto della pianura che della collina, al punto da comportarsi da infestante, resa difficile da eliminare a causa della profonda radice a fittone. Proprio l’ampia disponibilità e la facilità con cui la si incontra nelle zone facilmente frequentate dall’uomo (i dintorni delle fattorie, dei campi coltivati e dei pascoli, i margini dei sentieri) sono tratti comuni a quasi tutte le specie spontanee commestibili. Usi Oltre che cosmopolita in senso botanicoecologico, lo è anche in senso culinario dato che il suo uso in gastronomia include tutti i continenti. Alcune varietà e specie affini possono essere particolarmente spinose e © 2010 – Pearson S.p.A. non trovano quindi impiego alimentare, per il quale si privilegiano le foglioline giovani in quanto meno amare e meno coriacee di quelle adulte. È considerato un eccellente succedaneo della cicoria, sia fresco sia cotto. Le foglie vengono utilizzate crude in insalate, tipicamente durante il periodo invernale quando le piante da insalata a foglia coltivate sono ancora quiescenti o non germogliate. Più frequentemente trovano uso per preparare ripieni di crescioni, frittate e paste, oppure all’interno di minestre/misticanze cotte tradizionali come la misca lucana e il prebuggiun ligure, assieme a numerose altre specie spontanee. La cottura è importante dal punto di vista sensoriale, in quanto aumenta la palatabilità riducendo il gusto amaro e migliorando la consistenza. Oltre all’uso alimentare, le farmacopee popolari riportano anche usi fitoterapici nella riduzione delle infiammazioni intestinali o dell’iperacidità gastrica. In passato la radice veniva torrefatta per essere impiegata come surrogato del caffè. Componenti principali Salvo rare eccezioni (i fichi, il genere Lactuca, la papaya), le piante che contengono latice non sono commestibili a causa della presenza di alcaloidi o di sostanze irritanti. Anche nel caso del crespigno la presenza di latice non va a detrimento della sua edibilità, resa ostica solo dall’accumulo nelle foglie adulte di sesquiterpeni lattonici estremamente amari e simili a quelli prodotti dalla cicoria. che cosa significa Amplessicaule Foglia senza picciolo, in cui la lamina fogliare avvolge il fusto che la sostiene. Capolino Infiorescenza caratteristica della famiglia delle Composite/Asteracee. Consiste di fiori numerosi e vicini, piccoli e sessili, impiantati su una struttura a forma di disco detta ricettacolo e tale da fornire l’impressione di un unico fiore. Quelli della comune margherita, della camomilla o del girasole non sono infatti fiori, ma infiorescenze a capolino. I singoli fiori che lo compongono possono essere tubulosi oppure ligulati, ovvero con petali saldati a formare un tubo o con un largo lembo prominente detto ligula. Latice Liquido di aspetto gommoso e di colore biancastro o raramente giallo-arancio presente in alcune famiglie come Euphorbiaceae e Asteraceae. Scorre in un sistema di appositi canali di secrezione detti laticiferi, diffusi lungo l’intera pianta. Si tratta di una miscela eterogenea di sostanze in emulsione: acqua, gomma, resine, amido, proteine ed enzimi, alcaloidi e altre sostanze spesso irritanti per la pelle e le mucose. 3