Effetto Casimir - Seconda Parte (aspetti sperimentali e tecnologici) Gruppo B. Riemann Francesco Di Noto, Michele Nardelli Abstract In this paper we show some experimental and technology aspects about Casimir’s effect Riassunto Nella prima parte di questo lavoro (Rif. 1) abbiamo trattato l’effetto Casimir principalmente dal punto di vista teorico In questa seconda parte lo tratteremo dal punto di vista sperimentale (migliori risultati di laboratorio rispetto a quelli precedenti, , proposte di esperimenti futuri, ecc.) e anche dal punto di vista tecnologico (nuove possibili applicazioni , ecc.) Dopo la prima parte, teorica, tratteremo ora dell’aspetto sperimentale e tecnologico dell’effetto Casimir . 1 Iniziamo riportando un brano dell’articolo L’effetto Casimir, del Dott. Angelo Petralia, sul sito www.webalice.it/angelo.petralia/casimir.html L'EFFETTO CASIMIR Nel 1948 Hendrick Casimir mostrò che una delle conseguenze dell'energia di punto zero del campo è il sorgere di una piccola forza attrattiva tra due piastre parallele, perfettamente conduttrici e prive di carica. L'esatta forma delle piastre non era importante, lo era la vicinanza grazie alla quale era possibile trascurare gli effetti associati alle estremità. Inoltre assunse che le piastre fossero perfettamente conduttrici così che la componente del campo elettrico parallela alle piastre svanisse su di esse. Le piastre dovevano essere così ravvicinate da permettere soltanto alle piccole fluttuazioni di sopravvivere tra di esse, mentre quelle più grandi rimanevano escluse. La maggior forza, esercitata sulle superfici esterne delle piastre, è data dal fatto che le piccole fluttuazioni interne ed esterne si bilanciano, cosa che non avviene per le grandi fluttuazioni poichè presenti solo all'esterno, la forza risultante spinge le piastre l'una verso l'altra. L'effetto è stato misurato con una buona precisione da Steve K. Lamoreaux, nel 1996, che riuscì a valutare la forza realizzando un opportuno pendolo a torsione. Dr. Angelo Petralia -ENERGIA DI PUNTO ZERO: ALCUNI ASPETTI FISICI ED ASTROFISICI -IL PROBLEMA DEL CORPO NERO - L'ENERGIA DI PUNTO ZERO DI EINSTEIN - L'ENERGIA DI PUNTO ZERO NELL'ELETTRODINAMICA QUANTISTICA - L'EFFETTO CASIMIR - MASSA INERZIALE E MASSA GRAVITAZIONALE 2 - L'INERZIA Ma anche, dal sito wpage.unina.it/bimonte/ricerca.htm : Principali argomenti dell' ATTIVITÀ SCIENTIFICA Effetto Casimir L'effetto Casimir per metalli reali Uno dei problemi più dibattuti negli anni recenti è quello di valutare le correzioni alla forza Casimir, dovute alla conduttività finita delle pareti della cavità, ed alla temperatura finita del sistema. Metodi di calcolo differenti danno risultati assai differenti (le differenze sono dell'ordine del 100 %), per separazioni dei piatti dell'ordine di un micron, ed a temperatura ambiente. Nella referenza riportata è stato mostrato che una misura del flusso di calore tra due superfici metalliche poste ad una distanza di una frazione di micron, può fornire informazioni essenziali per la risoluzione del problema. G. Bimonte, "A theory of electromagnetic fluctuations for metallic surfaces and van der Waals interactions between metallic bodies", Phys. Rev. Lett. 96, 160401 (2006) Effetto Casimir in cavità superconduttrici E' stato mostrato che la transizione superconduttiva di un film, posto all’interno di una cavità metallica, determina una variazione dell’energia di Casimir della cavità, che può essere misurata determinando il campo magnetico che distrugge la superconduttività del film. Si tratta di un approccio innovativo allo studio in laboratorio dell’influenza dell’energia di vuoto su una transizione di fase, argomento di grande interesse in Cosmologia. Nel 2004 l’INFN ha approvato e finanziato l’esperimento ALADIN, volto a verificare l’effetto. Il Dott. Bimonte partecipa a tale esperimento. Riferimenti: G. Bimonte, E. Calloni, G. Esposito, L. Rosa, “Variations of Casimir energy from a superconducting transition”, Nucl. Phys. B 726 (2005), 441. 3 G. Bimonte, E. Calloni, G. Esposito, L. Milano, L. Rosa “Towards measuring variations of Casimir energy by a superconducting cavity”, Phys. Rev. Lett. 94, 180402 (2005). G. Bimonte, E. Calloni, L. Di Fiore, G. Esposito, L. Milano, L. Rosa Da “TECNOLOGY REVIEW ITALIA” , sito www.technologyreview.it/index.php?p=article&a=950 “N. 4 Luglio Agosto 2007 : Nanomacchine levitanti Invertire la direzione di una forza quantomeccanica potrebbe consentire ai nanostrumenti di evitare di aderire l’un l’altro, o addirittura di levitare. Condividi E-mail Al diminuire delle dimensioni degli strumenti meccanici verso scale nanometriche, questi subiscono uno strano effetto quantomeccanico che fa aderire le loro parti mobili. Dei fisici teorici all’Università di St. Andrews, Scozia, hanno trovato un modo di invertire l’effetto, producendo nanomacchine senza attrito. I sisgtemi microelettromeccanici contemporanei, utilizzati negli accelerometri, negli attivatori di air-bag e negli switch ottici che trasferiscono la luce da una fibra all’altra, hanno parti in movimento separate di circa un micrometro. Questa distanza potrebbe presto scendere a poche centinaia di nanometri. A queste distanze, una forza quantomeccanica nota come forza di Casimir, troppo debole per essere evidente a distanze più grandi di un micrometro, diviene significativa. I ricercatori Ulf Leonhardt e Thomas Philbin dell’Università di St. Andrews, hanno calcolato che un materiale costruito appositamente può invertire la direzione dell’effetto Casimir. Interponendo una lente di tale materiale tra le parti in questione eliminerebbe l’attrito facendo respingere le parti invece che facendole attrarre. I calcoli suggeriscono che la repulsione potrebbe essere resa sufficientemente forte da far levitare le parti coinvolte. Questo tipo di manipolazioni dell’effetto Casimir potrebbe portare a strumenti senza attrito. Queste cosiddette “lenti perfette” non hanno nulla in comune con le lenti di vetro convenzionali. Sono invece fatte di metallo lavorato su una struttura periodica. Le lenti di vetro come quelle delle macchine fotografiche non sono in grado di risolvere dettagli di un oggetto più piccoli della lunghezza d’onda della luce incidente. Le lenti perfette non hanno questi limiti. Piegano o riflettono la luce in direzione opposta a quella dei materiali ordinari, tipo acqua o vetro. I ricercatori si aspettano che le lenti perfette porteranno a DVD a più alta densità, a microscopi a risoluzione ultraelevata, in grado di visualizzare oggetti di dimensioni nanometriche e a comunicazioni a fibra ottica più veloci. 4 L’evidenziatura in rosso è nostra per sottolineare i riferimenti all’effetto Casimir, e le “lenti” di metallo da magnetizzare ai fini della nostra proposta sperimentale. Altri lavori si possono consultare alla voce “Effetto Casimir” di Google. Anni fa è stato pubblicato un libro:”La barriera magnetica” da un certo Giuseppe Ferlini, ora deceduto. L’Autore sosteneva che avvicinando lentamente due magneti, si otteneva uno strano effetto collegabile al teletrasporto (Rif.2 ) L’esperimento è stato ripetuto in Italia, ma i risultati non si sono ripetuti, e l’idea sembra essere stata abbandonata Tuttavia, essa avrebbe delle somiglianze con l’effetto Casimir: -magneti vicinissimi nell’esperimento Ferlini con produzione di energia negativa ed effetti macroscopici visibili (nebbiolina verde, sparizioni (teletrasporto?) di oggetti, in questo caso una maschera antigas. Il teletrasporto, specialmente quello di tipo metrico (Rif 3- Il teletrasporto la via metrica), sarebbe possibile con la 5 produzione di buone quantità di energia negativa -piastre vicinissime nell’effetto Casimir , con piccole quantità di energia negativa negli esperimenti già effettuati, e potenzialmente migliorabili per ottenere maggiore energia negativa, utilizzabile al momento per altri scopi poiché probabilmente ancora insufficiente per esperimenti di teletrasporto. Quindi ci potrebbe essere benissimo qualcosa in comune tra le due forze, e proponiamo un esperimento misto, con piastrine metalliche tradizionali, ma più o meno magnetizzate: il risultato potrebbe essere una maggiore energia negativa creata da tale esperimento, nella misura prevista dalle formule esposte nella prima parte, più una certa quantità misurabile dovuta al campo magnetico indotto nelle due piastrine. Se il risultato sarà positivo in tal senso, si potrà quindi perfezionare l’aspetto teorico, e di conseguenza anche quello sperimentale, combinando insieme effetto Casimir ed aspetto magnetico nelle proporzioni ottimali. Le possibili applicazioni 6 tecnologiche verranno dopo, sia nel campo di quelle già note, sia , si spera, nel campo del teletrasporto, inizialmente anche di piccoli oggetti, ed in modo più efficiente del teletrasporto quantistico (adatto per il momento alle particelle o al massimo ad atomi e molecole), o del solo teletrasporto magnetico ( Rif. 4 brevetto americano) Conclusioni Concludendo, la via sperimentale sull’effetto Casimir è ormai aperta, e la nostra proposta sperimentale di coinvolgere il magnetismo nelle piastre da laboratorio potrebbe portare a nuovi e interessanti risultati, sia teorici che pratici, e quindi successivamente e possibilmente brevettabili Riferimenti 1) “On some equations concerning the Casimir Effect Between World-Branes in Heterotic M-Theory and the Casimir effect in spaces with nontrivial topology. Mathematical connections with some sectors of Number Theory.” Michele Nardelli 1, 2 , Francesco Di Noto 2) teletrasporto paranormale a cura di Vittorio Baccelli 7 Sul sito: baccelli1.interfree.it/teletrasportoparanormale.pdf Accenno all’esperimento Ferlini, pag. 4: “Conosciamo insieme il portale dimensionale di Ferlini. Il portale dimensionale di Ferlini o come lo definì lui, barriera magnetica, e un vero e proprio sistema di phase shifting che permette di collegare la dimensione che per convenzione definiamo fisica con altre dimensioni del multiverso olografico. Ferlini la definì barriera magnetica perchè fondamentalmente e questo ciò che è... un muro magnetico che vibra a una specifica frequenza e che costituisce uno squarcio dimensionale. Vediamo ora come e fatto materialmente il portale. La costruzione del portale alla Ferlini e molto semplice concettualmente e non richiede ne circuiti pilota ne componenti elettroniche... si basa solamente su quattro magneti permanenti posizionati tra loro sui quattro punti cardinali. I quattro magneti sono disposti ai quattro punti cardinali con i poli alternati, i magneti sono fissati su dei supporti a slitta mossi da una vite senza fine in modo che sia possibile regolarne finemente la distanza reciproca. Nell’esperimento Ferlini usò magneti molto grandi di acciaio che pesavano diversi quintali ciascuno... in teoria la dimensione dei magneti dipende dalla dimensione dell’area che si vuole influenzare e quindi per aree più piccole basta usare magneti più piccoli e sicuramente più pratici. Questo significa che in teoria non servono grosse potenze per creare un portale in una zona piccola e lo deduciamo dallo stesso racconto di Ferlini sulla sperimentazione che fece con questi magneti ad U…” Commento: se al posto dei magneti di G.B. Ferlini (descritte nel suo libro “La barriera magnetica” Ed. Mediterranee, 1986) si mettessero le piastre usate per l’effetto Casimir, ma ora leggermente magnetizzate, potrebbe emergere un effetto misto per la produzione di energia negativa, e possibilmente più efficace e rilevabile con le opportune misurazioni. 3) TELETRASPORTO “La via della metrica” Gruppo Eratostene, in sezione “Articoli sulla Fisica Matematica 8 4) altranews.blogspot.com/2011/06/brevettato-il-teletrasporto.html “ Brevettato il teletrasporto “ Sembra incredibile, ma mentre tutti ci chiediamo se siano possibili viaggi alla Star Trek qualcuno ha pensato bene di brevettare il modo per farlo! La notizia mi ha sconvolto non solo per la portata dell’argomento, ma anche e soprattutto perché i termini usati nel brevetto non li capisco e dubito che riuscirò a farlo nei prossimi 100 anni. Ma sono sicuro che tra i miei lettori la maggioranza è esperta di iperspazio e curvatura spazio-tempo, quindi non mi resta che augurarvi buona lettura… Sistema completo di teletrasporto per corpi United States Patent Application 20060071122 Kind Code A1 St. Clair, John Quincy 6 aprile 2006 Sommario Generatore di onde gravitazionali ad impulsi che teletrasporta un essere umano attraverso l'iperspazio da una posizione all'altra…” Altri riferimenti 5) Teleportation Physics Study - Eric W. Davis - Warp Drive Metrics 4849 San Rafael Ave. Las Vegas, NV 89120 August 2004 al sito: www.fas.org/sgp/eprint/teleport.pdf Con, a pag. 10, un accenno all’effetto Casimir. “..These are the Einstein equations. Equations (2.10a-c) imply that (for ∂Ω convex) we are dealing with negative surface energy density and negative surface tensions. This result is in fact the primary matterenergy requirement for traversable wormholes, as was proved by Morris and Thorne (1988), and later by Visser (1995), within the paradigm of classical Einstein general relativity. The negative surface tension (= positive outward pressure, a.k.a. gravitational repulsion or antigravity) is needed to keep the throat open and stable against collapse. The reader should not be alarmed at this result. Negative energies and negative stress-tensions are an acceptable result both mathematically and physically, and they manifest gravitational repulsion (antigravity!) in and around the wormhole throat. One only needs to understand 9 what it means for stress-energy to be negative within the proper context. In general relativity the term “exotic” is used in place of “negative.” The effects of negative energy have been produced in the laboratory (the Casimir Effect is one example)… 6) Massimo Teodorani , Teletrasporto, Macroedizioni, (Capitolo 3) Con accenno (pag.2) al teletrasporto magnetico, anche questo basato sull’energia negativa, ottenuta anche con l’effetto Casimir, sebbene in più piccola quantità: “…Del resto lo stesso Davis propone anche l’uso di potenti campi magnetici per produrre l’energia negativa necessaria per il teletrasporto. E comunque il fatto che proprio il più grosso laboratorio di ricerca della più potente forza aerea del mondo, abbia incaricato un fisico di studiare la fattibilità del teletrasporto in tutte le sue possibili modalità, deve far riflettere per lo meno un po’…” Il problema sembra essere proprio l’energia negativa (chiamata anche materia o energia esotica) , prodotta artificialmente tramite campi magnetici o effetto Casimir; in natura sembra prodotta dai buchi neri, e per questo considerati un varco verso altre dimensioni o altri punti del nostro stesso universo, tramite i cosiddetti ponti di Rosen – Einstein, vedi glossario finale).” 10