ESAME DI FISICA II - Sessione 10/09/2013 SOLUZIONE DEI PROBLEMI D’ESAME PROBLEMA 1 Tre cariche puntiformi, di valore rispettivamente q1 = q2 = 10-6 C e q3 = -3.0 10-6 C, sono disposte ai vertici di un triangolo equilatero di lato l = 1 cm. Una quarta carica puntiforme, di valore q4 = -2.0 10-6 C, viene posta nel centro del triangolo. Determinare: a) il potenziale elettrostatico (supponendolo nullo all’infinito) dei punti di mezzo dei tre lati del triangolo; b) la forza che agisce sulla carica q4 nella posizione data; c) l’energia elettrostatica del sistema di cariche; d) il lavoro che si dovrebbe compiere per portare la carica q4 all’infinito. SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 La carica q4, nel centro del triangolo equilatero, si trova ad una distanza d =(l/2)/cos(π/6) = l/√3 = 0.58 cm dalle altre cariche. Inoltre la distanza della carica q4 dal punto di mezzo di ciascun lato del triangolo è a = d sin (π/6) = d/2 = (l/2) tg(π/6) = l/2√3 = 0.29 cm a) Il potenziale dei punti di mezzo dei lati è dato dalla somma dei potenziali delle singole cariche. Per il punto di mezzo del lato con agli estremi le cariche q1 e q2, abbiamo: π!!! = 1 π! π! π! π! 1 2 + + + = 4π! + π! +π! 2 3 = −π. π πππ π½ 4ππ! π 2 π 2 π + π π 4ππ! π 3 dove d+a = 3d/2 = l√3/2 è l’altezza del triangolo (pari anche alla distanza di ogni vertice dal punto di mezzo del lato opposto). Il potenziale V1-3 nel punto di mezzo del lato con agli estremi le cariche q1 e q3 vale: 1 π! π! π! π! 1 2 + + + = 2π! + π! +2π! + π! 2 3 = −π. π πππ π½ 4ππ! π 2 π + π π 2 π 4ππ! π 3 π!!! = Data la simmetria del problema, e dato che q1 = q2, per il potenziale V2-3 nel punto di mezzo del lato con agli estremi le cariche q2 e q3 risulta essere V1-3 = V2-3. Infatti: π!!! == 1 π! π! π! π! 1 2 + + + = π! + 2π! +2π! + π! 2 3 = −π. π πππ π½ 4ππ! π + π π 2 π 2 π 4ππ! π 3 b) La forza che agisce sulla carica q4 è pari alla somma vettoriale delle forze determinate dalle altre cariche. Se disponiamo il triangolo come in figura, con il lato 1-2 orizzontale e il vertice 3 in alto, la forza totale agente su q4 è verticale e diretta verso il basso. Infatti, la carica q4 è negativa, mentre le cariche q1 e q2 sono positive e uguali tra loro. Inoltre, la distanza di q1 e q2 da q4 è la stessa. Data la simmetria della disposizione di q1 e q2, si può osservare che le forze di q1 e q2 su q4 hanno componenti orizzontali di segno opposto e componenti verticali concordi. Inoltre, dato che anche q3 è negativa, esercita su q4 una forza repulsiva, diretta verso il basso, concorde con la componente verticale della forza risultante da q1 e q2. Il modulo di Ftot è pari a: π! π! π π! π π! πΉ!"! = sin + ! π ππ + ! = ! 4ππ! π 6 π 6 π !! !! !!! ! !! = !!! + !! = !! ! ! ! = !!!! !! π! + π! = ! !! = !!! !!! π! + π! =1.1 103 N ! c) L’energia potenziale del sistema di cariche è data da: ! π = !!! ( 2 !! !! ! ! !! !! ! +2 3 + !! !! !! !! + 3 ! ! + !! !! ! !! !! ! + !! !! ! + !! !! !! !! ! + ! ! )= !!! ( ! !! ! ! +2 !! !! ! +2 !! !! !! !! ! + ! ! )= !!! ( ! !! ! ! + )= -1.4 J d) Portando la carica q4 all’infinito, l’energia potenziale del sistema è data dalle sole interazioni tra le cariche 1,2 e 3 pari a: ! π ! = !!! !! !! ! ! + !! !! ! + !! !! ! !! ! ! = !!! ! ! +2 !! !! ! = -4.5 J Quindi, il lavoro che si deve compiere per portare la carica q4 all’infinito è pari alla variazione Δπ dell’energia potenziale, data da: ! ! ! ! ! πΏ = Δπ = π ! − π = − !!! (2 3 !! ! + 3 !! ! )= -3.1 J ! PROBLEMA 2 Una spira conduttrice circolare di raggio R=0.5 m giace sul piano xy. E’ attraverstata da un campo Bz, perpendicolare al piano xy, che aumenta linearmente di intensità, da 0.1 T a 1.1 T in 10 s. a) Scrivere il flusso di B attraverso la spira, come funzione del tempo, e calcolarlo numericamente per t=5 s; Il campo B varia con il tempo secondo la funzione scalare Bz(t)= B0z(1+t) Tesla (T) con B0z=0.1 T Il flusso Φ(B)=πR2 * Bz(t) = (3.14*0.25) 0.1(1+t)= 0.0785(1+t) Weber (opp. T m2). Di conseguenza sostituendo a t il valore 5 s nell’espressione di Φ(B), otteniamo Φ(5 s)=0.471 T m2 b) Calcolare la f.e.m. indotta durante l’esperimento; La f.e.m. indotta ε =-dΦ(B /dt=-πR2 * B0z=-0.0785 V, che si oppone alla variazione di flusso. La f.e.m. indotta ε è l’integrale del campo elettromotore lungo tutta la spira ∫ E· ds=E*2πR c) Calcolare il modulo del campo elettromotore nella spira, e indicare il verso della corrente indotta (v. disegno in basso a sinistra). Si deduce quindi che E è tangenziale alla spira, e di modulo pari a ε/ 2πR = 0.078 /3.14 = 0.025 V/m, cioè 25 mV/m. Il verso della corrente indotta sarà in SENSO ORARIO. PROBLEMA 3 (non per gli studenti dell’Ord. 509) Due prismi di vetro come in figura sono immersi in un solvente di indice di rifrazione pari a 1.5. a) Qual è il minimo valore dell’indice di rifrazione del vetro del prisma retto A (di lato 1 cm, e ipotenusa 1.414 cm) affinchè avvenga la riflessione totale del raggio di luce in P? Per definizione, un prisma retto (Prisma A) ha un angolo retto, e due angoli di 45°. Il raggio colpisce quindi l’ipotenusa del prisma con un angolo di 45° dalla normale alla superficie. Si ha Riflessione Totale quando: nvetro*sen(45°)=nsolvente cioè dev’essere nvetro≥ nsolvente / sen(45°)=2.12 b) Qual è il minimo valore dell’indice di rifrazione del vetro del prisma B (di lato 1 cm, e ipotenusa 2 cm) affinchè avvenga la riflessione totale del raggio di luce in Q? Il Prisma B ha un angolo retto, un angolo di 30° e un angolo di 60°. Il raggio colpisce quindi l’ipotenusa del prisma con un angolo di 60° dalla normale alla superficie. Si ha Riflessione Totale quando: nvetro*sen(60°)=nsolvente cioè dev’essere nvetro≥ nsolvente / sen(60°)=1.73 Prisma A nsolvente=1.5 P 60° 60° Prisma B Q 30° 60°