“Il cielo stellato sopra di me...” Temi di etica pubblica a cura di Fiammetta Ricci ARACNE Copyright © MMVIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it [email protected] via Raffaele Garofalo, 133 a/b 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88–548–1656–5 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: dicembre 2007 “Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e accuratamente la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità, o fossero nel trascendente fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. Il primo comincia dal luogo che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo nell’infinitamente grande, con mondi sopra mondi e sistemi di sistemi, e inoltre nei tempi illimitati del loro movimento periodico, nel loro inizio e nella loro continuità. La seconda comincia dalla mia invisibile identità, la personalità, e mi pone in un mondo che possiede vera infinità, ma di cui si può accorgere solo l’intelletto, e con il quale (ma grazie ad esso anche con tutti quei mondi visibili) io non mi riconosco, come là, in una connessione puramente accidentale, ma in una necessaria e universale. Il primo sguardo di una innumerabile quantità di mondi per così dire annienta la mia importanza, che è quella di una creatura animale, che dovrà restituire ai pianeti la materia da cui è sorta, dopo essere stata dotata per breve tempo (non si sa come) di forza vitale. Il secondo al contrario innalza infinitamente il mio valore, che è quello di una intelligenza, grazie alla mia personalità, nella quale la legge morale mi rivela una vita indipendente dall’animalità e anche dall’intero mondo sensibile, perlomeno quanto può essere dedotto dalla destinazione finale della mia esistenza attraverso questa legge, che non è limitata alla condizioni e ai confini di questa vita, ma si estende all’infinito. Però, stupore e rispetto possono sì spingere alla ricerca, ma non sostituirne la mancanza”. (Immanuel Kant, Critica della Ragion pratica, A 287–290) Indice Prefazione di G. M. Chiodi ............................................................................... 13 Premessa ........................................................................................................... 23 Introduzione Etica: dai crepuscoli a nuove aurore? 1. 2. 3. 4. 5. Premessa ................................................................................................... Il dibattito post–secolare .......................................................................... Etica ed etiche .......................................................................................... L’etica della persona, dell’alterità e della responsabilità .......................... Il principio di giustizia in J. Rawls ........................................................... 27 28 32 39 58 Capitolo 1 ETICA E POLITICA Per un’etica dello spazio pubblico: il futuro della democrazia tra retorica politica e diritti umani STEFANO PRATESI 1. 2. Lo spazio pubblico come luogo della democrazia .................................... La democrazia come logo ........................................................................ 2.1. Valorizzazione e spettacolarizzazione della democrazia .................. 2.2. Democrazia come fenomeno solo culturale? ..................................... 2.3. Espansione e degenerazione: la retorica della democrazia .............. 2.4. Dal kitsch ad un dissenso costruttivo ................................................ 3. Il problema antropologico della democrazia ............................................ 3.1. Virtualizzazione e possibilità della violenza ..................................... 3.2. La comunità riscritta ed il fattore uomo ............................................ 4. Democrazia, storia e complessità: tra metodo e metodologia .................. 4.1. 1° appunto. Contro la corruzione ...................................................... 4.2. 2° appunto. Contro il clima opinionistico ......................................... 4.3. 3° appunto. La difficile attualizzazione del passato ........................... 4.4. Un appunto in più… tra giganti e nani .............................................. Pista di discussione ........................................................................................... Bibliografia essenziale ...................................................................................... 7 67 70 71 75 83 90 97 98 103 106 108 108 109 109 110 111 8 Indice Capitolo 2 ETICA ED ECONOMIA Capitalismo: sfide e incognite del futuro ENRICO GRAZIANI 1. 2. 3. 4. Relazione binomio: economia–società e categorie economico–giuridiche Analisi etico–economica e innovazioni istituzionali (percorso storico) ... Sistema economico–capitalistico e apparato normativo .......................... Principio di coordinazione tra mutual responsability e commettee the mutual consensus ..................................................................................... Pista di discussione: il caso cinese ................................................................... Bibliografia essenziale ...................................................................................... 113 117 121 125 127 129 Capitolo 3 BIOETICA Bios e nuove criticità ANNA DI GIANDOMENICO 1. 2. 3. Le origini .................................................................................................. Etimologia e derive semantiche ............................................................... Le teorie bioetiche .................................................................................... 3.1. Bioetica dei principi .......................................................................... 3.2. Bioetica utilitarista ........................................................................... 3.4. Bioetica liberale ................................................................................ 3.5. Bioetica del rispetto della persona ................................................... 3.6. Bioetica femminista ........................................................................... 4. Lo statuto epistemologico ........................................................................ 5. Alcune considerazioni .............................................................................. Pista di discussione: diagnosi prenatali ............................................................ Bibliografia essenziale e risorse in rete ............................................................ 131 135 137 138 140 142 144 145 147 149 152 156 Capitolo 4 ETICA E AMBIENTE Ambiente ed etica pubblica: un nuovo rapporto tra diritto, politica e scienza nella società del rischio MARIO SIRIMARCO 1. 2. 3. 4. Premessa .................................................................................................. La società del rischio ............................................................................... Diritto e scienza incerta ............................................................................ Il principio di precauzione ....................................................................... 161 163 170 175 Indice Pista di discussione ........................................................................................... Bibliografia essenziale e risorse in rete ............................................................ 9 181 181 Capitolo 5 ETICA DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE Ethos, logos e nomos nell’età postmoderna FIAMMETTA RICCI 1. 2. Premessa ................................................................................................... Segno, parola, linguaggio.......................................................................... 2.1. Alle origini: tra mito, logos e nomos ................................................ 2.2. Il nome e la cosa................................................................................ 2.3. Il significato come percorso interpretativo ....................................... 2.4. La dimensione simbolica ................................................................... 3 Che significa comunicare ......................................................................... 4. Quale etica per il linguaggio e per la comunicazione? ............................. 5. Etica e nuovi media ................................................................................. 6. Etica del dialogo ....................................................................................... 7 . Etica del silenzio e dell’ascolto ................................................................ 8. Etica e comunicazione pubblica ............................................................... 9. La comunità ideale del discorso e l’etica della comunicazione in K.O. Apel .......................................................................................................... 10. L’etica del discorso di J. Habermas e l’agire comunicativo...................... 11. Conclusioni: discorso e democrazia. Per una rifondazione etica dello spazio comune .......................................................................................... Pista di discussione ........................................................................................... Bibliografia essenziale e risorse in rete ............................................................ 185 189 189 194 200 202 209 214 217 223 226 229 237 244 249 255 257 Capitolo 6 ETICA E INFORMATICA GIURIDICA Profili informatico–giuridici dell’attività della pubblica amministrazione GIANLUIGI FIORIGLIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Premessa ................................................................................................... Opportunità e problematiche di Internet ................................................... Il divario digitale e il diritto all’uso delle tecnologie ............................... Il documento elettronico e la firma digitale ............................................. Le banche dati .......................................................................................... La privacy ................................................................................................. L’interpretazione e l’applicazione automatica del diritto ......................... Il riuso del software e l’open source ........................................................ 261 266 271 274 278 280 286 289 10 Indice Pista di discussione ........................................................................................... Bibliografia essenziale ...................................................................................... 291 291 Capitolo 7 ETICA E RELIGIONE Etsi Deus non daretur? Un’analisi filosofico–culturale dell’attuale dibattito su religione ed etica pubblica GIOVANNI FRANCHI 1. Il problema della religione da un punto di vista di filosofia della cultura. 2. Una “religione civile cristiana non confessionale” .................................. 3. Il dibattito in Italia sulla rinascita del ruolo pubblico della religione ....... 4. Considerazioni conclusive ....................................................................... Pista di discussione ........................................................................................... Bibliografia essenziale ...................................................................................... 293 302 312 322 326 329 APPENDICE Principi etici, dilemmi morali e codici deontologici Discussione di casi 1. Icaro, Prometeo o Tàntalo. Spunti di semantica dell’azione attraverso il mito FIAMMETTA RICCI 1. Premessa .................................................................................................. 2. Obiettivi ................................................................................................... 3. Icaro, Prometeo e Tàntalo ........................................................................ Pista di esercitazione ........................................................................................ Testi di riferimento ........................................................................................... 335 338 339 348 349 2. Il problema etico e deontologico dell’obbedienza e della responsabilità del cittadino alla legge, tra giustizia e ingiustizia: il caso Eichmann GRAZIELLA DI SALVATORE 1. Premessa .................................................................................................. 2. Obiettivi ................................................................................................... 3. Struttura dell’esercitazione ...................................................................... 4. Esempio espositivo dell’esercitazione ..................................................... Testi di riferimento ........................................................................................... 351 351 352 353 364 Indice 11 3. Risorse umane, codici deontologici e dilemmi morali. ROBERTO RASSU 1. Premessa ................................................................................................... 2. Quattro paradigmi .................................................................................... 3. Introduzione alle esercitazioni .................................................................. 4. Prima esercitazione .................................................................................. 5. Seconda esercitazione .............................................................................. 6. Terza esercitazione ................................................................................... 7. Quarta esercitazione ................................................................................. Testi di riferimento ........................................................................................... 365 367 368 369 370 371 373 374 12 Indice Prefazione L’oggetto specifico del volume, che qui si presenta, riguarda le etiche applicate negli ambiti di rilevanza pubblica, prescindendo dagli aspetti inerenti alle semplici competenze professionali. L’obbiettivo perseguito è squisitamente didattico. Lo è nel senso più pieno della parola, poiché, come esplicitamente ricordato nella Premessa, nasce direttamente dall’esperienza didattica e quindi dalla consapevolezza delle difficoltà e delle necessità pratiche che la didattica impone. La natura e la struttura del libro, più specificamente, vogliono essere di laboratorio aperto; si tratta di una metodologia, se così la vogliamo chiamare, tipicamente adatta per una materia in fieri, dove sono il provvisorio e lo sperimentale ad offrire sostanza e spunti per la riflessione e per l’acquisizione di plausibili orientamenti. L’attenzione a fornire adeguate indicazioni bibliografiche si correda di schemi–guida per la ricerca formativa e del sussidio di duttili tracce tematiche; quest’ultime sono particolarmente idonee a svolgere esercitazioni, cosicché l’elaborazione di un materiale tanto fluido è proficuamente integrata, in modo tale da indirizzare il fruitore a percorsi di attraversamento problematico e a soste di riflessione pilotata. L’idea di laboratorio didattico oggi è per vero molto diffusa, soprattutto nella manualistica, e riporta ad una pluralità delle esperienze e dei tentativi di confronto, che sono il riflesso del venir meno nella nostra società di principî saldi e di direttive incontestate, nonché della presa d’atto della provvisorietà e parzialità delle scelte. Ma l’idea di laboratorio è anche la ripresa di un’antica prassi, che ora però, a diversità di un tempo, si rivolge spesso alla discussione dell’“ovvio” e alla ridiscussione del “certo”, con tutti i pregi e i difetti del caso. Dialogo e confronto guidano, sui temi qui chiamati in causa, l’operare del pensiero e dell’azione, e prendono corpo organico nei testi raccolti, dando vita ad un ricco scenario a mosaico, denso di problematizzazioni, che 13 14 Prefazione invita con intelligenza ad un costante esercizio di autocontrollo delle posizioni assumibili. Gli strumenti concettuali, infatti, sono sottoposti costantemente al vaglio delle motivazioni e dei fatti, della legittimazione di principio e dell’effettualità sociale. Gli autori, dunque, si mostrano perfettamente consapevoli della complessità del mondo etico, che li costringe ad affrontarlo non soltanto secondo diverse ed articolate declinazioni tematiche, ma anche in percorsi metodologici ed argomentativi che, divergendo ed intersecandosi, riaprono nuovamente quesiti. Mi asterrò dall’intervenire sulle singole parti che compongono il volume, per sottolineare che la premessa di fondo, che si evince da ripetuti segnali, è che l’etica sembra non poter e non dover rinunciare alla sua vocazione precettistica, comportante decisioni consapevoli e responsabili, ma che al tempo stesso i criteri di giudizio operanti si presentano del tutto fragili o inadatti allo scopo, sottoponendo con ciò la ragione indagatrice ai rovelli del dubbio sulle soluzioni che va profilando. I diversi percorsi seguiti dai singoli autori, che palesano una sedimentata consuetudine al lavoro di ricerca in comune, si prestano proficuamente al confronto, alla verifica dei riscontri, al dialogo interrelato delle tematiche e delle ipotesi, che dispongono il lettore ad acquisire sugli argomenti trattati quella salutare duttilità, che è indispensabile alla formazione di un irrinunciabile pensiero critico, che a sua volta si rivela doppiamente consapevole. Diciamo doppiamente, perché appare evidente che l’atteggiamento critico affianca ― contemporaneamente alla volontà di individuare criteri comuni e sostenibili per i comportamenti di portata pubblica, nonché per una valutazione etica non arbitraria degli eventi ― l’accortezza di tenere in debito conto tutti i limiti insiti nell’interpretazione soggettiva e di gruppo circa le scelte che si devono compiere (o che per forza di cose vengono imposte dalle necessità della convivenza). Ogni critica è legittima, dobbiamo ricordare, ma soltanto a partire dall’autocritica. Questa verità nel volume sembra non essere mai elusa. A rispettare tale disposizione mentale concorrono tanto la frequentazione di testi fondamentali, che teorizzano le questioni e le categorie concettuali impostate, quanto l’interrogazione e la messa alla prova Prefazione 15 delle tesi di fronte ai riscontri fattuali delle innovazioni in corso, quanto infine i sondaggi ermeneutici e la formulazione di proposte criticamente connotate, che sono frutto della pluralità della materia, delle voci e delle argomentazioni. Il libro reca a mo’ di motto una delle più famose affermazioni kantiane: quella che richiama le due immensità, in cui si racchiude la nostra immaginazione, ossia il cielo stellato sopra di noi e la legge morale dentro di noi. In verità, il materiale raccolto rafforza nel lettore, a mio parere, una sensazione che da molto tempo si va addensando nelle nostre coscienze: quella che ormai la legge morale sia alquanto latitante e che ci sia rimasto solo il cielo stellato, ancorché offuscato da inquinamenti (materiali e spirituali); ma per scorgere quel cielo, intendendolo precisamente nella portata metaforica dell’espressione, occorre guardare molto, molto in alto; lo sguardo deve saper vedere molto, molto lontano. In caso contrario, senza la percezione del cielo stellato (sempre in senso metaforico), quale mai potrebbe essere oggi la morale dentro di noi, se non soltanto un calcolo di convenienze? Questa osservazione non vuole essere una semplice battuta da intermezzo. È possibile ― come pare essere sostenuto da molti epigoni del pensiero moderno ― fare a meno di qualcosa di realmente superiore alle nostre misure consuete, quando di queste ultime si è persa l’unità di misura? È probabile che sia sempre stato così, ossia che si è sempre posseduta una qualsivoglia tensione verso l’alto a stimolo, a giustificazione, a conforto, a sostegno, e anche a sfida; ma non tutti sembrano ora disposti a riconoscerlo, soprattutto quando fanno appello ad argomentazioni fondate prettamente sulla ragione e sull’utile immediato. Non nascondo, nel dire questo, la mia propensione a ritenere che, senza riferimento a principî trascendenti o a idealità superordinate, comunque intese, sia impossibile fondare solidi principî etici. Ma per molti è possibile, ribadiamo, facendo affidamento su ordini di ragione e di convenienza. Al di là dell’intendersi sulle nozioni di ragione e di convenienza, che non sono affatto pacifiche, penso invece che in tal caso si tratterà pur sempre, in ultima analisi, di valutazioni prioritariamente calcolistiche. Né con l’arido razionalismo, né con la ragioneria delle convenienze, né con la pedanteria intellettualistica è pensabile un fondato e reale vissuto etico.