www.tecnologiepulite.it La promozione di tecniche per lo sviluppo sostenibile in Emilia-Romagna a cura di Schede descrittive delle opzioni di miglioramento Riuso delle acque di processo e riutilizzo degli ausiliari chimici Descrizione Il ciclo di produzione delle tintorie prevede l’utilizzo di coloranti e ausiliari chimici1 (agenti penetranti, agenti disperdenti antischiuma, modificatori di pH, carriers) che svolgono la funzione di agevolare il processo di tintura. Le acque in uscita dal processo si caratterizzano per l’entità volumetrica e la presenza di sostanze varie (coloranti e ausiliari) non fissate sul substrato tessile sottoposto a tintura. Per minimizzare l’impatto ambientale associato a tali scarichi è indicato, oltre al trattamento a valle di depurazione delle acque reflue quando queste non sono più riutilizzabili, l’adozione di uno schema di processo che contempli il riuso delle acque di processo e il riutilizzo degli ausiliari chimici in esse contenute. Per riuso si intende l’utilizzo delle acque di scarico di tintura, senza alcun preliminare trattamento di depurazione, in cui si è provveduto ad un reintegro dei componenti totalmente o parzialmente esauriti durante la tintura (soluzione che permette di riutilizzare le frazioni residue di coloranti ancora presenti nel bagno esausto, con un conseguente minor consumo di prodotti nuovi). L’operazione di reintegro consiste nel riportare le concentrazioni dei diversi componenti del bagno di tintura a livelli idonei ad effettuare un nuovo stadio di tintura. Altra tipologia di riuso delle acque di tintura interessa i reflui derivanti dagli ultimi stadi di risciacquo di tinte chiare che possono essere accumulati e direttamente utilizzati per effettuare i primi stadi di risciacquo di un ciclo successivo di tintura. Gli ausiliari chimici presenti nei bagni di tintura esauriti possono essere recuperati, mediante trattamenti di separazione a membrana (osmosi inversa) e/o termocompressione, e riutilizzati in bagni successivi. Il trattamento di osmosi inversa consente di concentrare il contenuto salino residuo presente in un refluo producendo contestualmente acqua di purezza molto elevata che può trovare nuovi impieghi nel processo della tintoria. La termocompressione viene utilizzata per concentrare ulteriormente la soluzione salina ottenuta con l’osmosi inversa in modo da generare una salamoia utilizzabile in tintoria come alternativa al sale solido. Vantaggi ambientali L’adozione di schemi di riuso delle acque reflue di tintura e risciacquo e di tecniche per il recupero e riutilizzo degli ausiliari chimici consente di ottenere: • una riduzione dei consumi idrici; • una riduzione dei consumi di sostanze pericolose; • una riduzione dei volumi e delle concentrazioni di inquinanti per i reflui inviati allo scarico. Campo di applicazione Tintorie industriali, processo di tintura. Il riuso dei reflui di tintura è possibile laddove i componenti del bagno iniziale siano gli stessi del bagno successivo in cui si va a impiegare nuovamente il refluo esausto dopo il reintegro delle componenti consumate. Va sottolineato che un reintegro misurato è possibile solo per le tinture monocromatiche, in quanto nel caso di utilizzo di terne di coloranti non si riesce a verificare l’esaurimento di ogni singolo colorante. 1 Gli ausiliari sono componenti essenziali per il procedimento di tintura. In base alla loro funzione possono essere suddivisi, nell’ambito del processo, in: agenti penetranti che agevolano l’uscita dell’aria dal substrato tessile; agenti disperdenti che consentono l’utilizzo in soluzione acquosa di coloranti in polvere; agenti livellanti che agevolano la distribuzione uniforme del prodotto nelle fibre; carriers che accelerano il processo di tintura, ovvero la penetrazione del colorante nella fibra (i carriers vengono utilizzati per le fibre sintetiche come il poliestere). 1