Riuso delle acque di processo e riutilizzo degli

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Schede descrittive delle opzioni di miglioramento
Riuso delle acque di processo e riutilizzo degli ausiliari chimici
Descrizione
Il ciclo di produzione delle tintorie prevede l’utilizzo di coloranti e ausiliari chimici1 (agenti
penetranti, agenti disperdenti antischiuma, modificatori di pH, carriers) che svolgono la
funzione di agevolare il processo di tintura.
Le acque in uscita dal processo si caratterizzano per l’entità volumetrica e la presenza di
sostanze varie (coloranti e ausiliari) non fissate sul substrato tessile sottoposto a tintura.
Per minimizzare l’impatto ambientale associato a tali scarichi è indicato, oltre al trattamento a
valle di depurazione delle acque reflue quando queste non sono più riutilizzabili, l’adozione di
uno schema di processo che contempli il riuso delle acque di processo e il riutilizzo degli
ausiliari chimici in esse contenute.
Per riuso si intende l’utilizzo delle acque di scarico di tintura, senza alcun preliminare
trattamento di depurazione, in cui si è provveduto ad un reintegro dei componenti totalmente
o parzialmente esauriti durante la tintura (soluzione che permette di riutilizzare le frazioni
residue di coloranti ancora presenti nel bagno esausto, con un conseguente minor consumo di
prodotti nuovi). L’operazione di reintegro consiste nel riportare le concentrazioni dei diversi
componenti del bagno di tintura a livelli idonei ad effettuare un nuovo stadio di tintura.
Altra tipologia di riuso delle acque di tintura interessa i reflui derivanti dagli ultimi stadi di
risciacquo di tinte chiare che possono essere accumulati e direttamente utilizzati per effettuare
i primi stadi di risciacquo di un ciclo successivo di tintura.
Gli ausiliari chimici presenti nei bagni di tintura esauriti possono essere recuperati, mediante
trattamenti di separazione a membrana (osmosi inversa) e/o termocompressione, e riutilizzati
in bagni successivi. Il trattamento di osmosi inversa consente di concentrare il contenuto salino
residuo presente in un refluo producendo contestualmente acqua di purezza molto elevata che
può trovare nuovi impieghi nel processo della tintoria. La termocompressione viene utilizzata
per concentrare ulteriormente la soluzione salina ottenuta con l’osmosi inversa in modo da
generare una salamoia utilizzabile in tintoria come alternativa al sale solido.
Vantaggi ambientali
L’adozione di schemi di riuso delle acque reflue di tintura e risciacquo e di tecniche per il
recupero e riutilizzo degli ausiliari chimici consente di ottenere:
• una riduzione dei consumi idrici;
• una riduzione dei consumi di sostanze pericolose;
• una riduzione dei volumi e delle concentrazioni di inquinanti per i reflui inviati allo scarico.
Campo di applicazione
Tintorie industriali, processo di tintura.
Il riuso dei reflui di tintura è possibile laddove i componenti del bagno iniziale siano gli stessi
del bagno successivo in cui si va a impiegare nuovamente il refluo esausto dopo il reintegro
delle componenti consumate. Va sottolineato che un reintegro misurato è possibile solo per le
tinture monocromatiche, in quanto nel caso di utilizzo di terne di coloranti non si riesce a
verificare l’esaurimento di ogni singolo colorante.
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Gli ausiliari sono componenti essenziali per il procedimento di tintura. In base alla loro funzione possono essere
suddivisi, nell’ambito del processo, in: agenti penetranti che agevolano l’uscita dell’aria dal substrato tessile; agenti
disperdenti che consentono l’utilizzo in soluzione acquosa di coloranti in polvere; agenti livellanti che agevolano la
distribuzione uniforme del prodotto nelle fibre; carriers che accelerano il processo di tintura, ovvero la penetrazione del
colorante nella fibra (i carriers vengono utilizzati per le fibre sintetiche come il poliestere).
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