PICCOLE DONNE Ovvero La Storia Di Jo, Meg, Beth, Amy: La trama crea a tratti momenti di sincera commozione e di vivace ilarità di gruppo, propria di una famiglia numerosa e molto affiatata. La recensione di Unfolding Roma. 11/02/2016 Piccole Donne è l'adattamento teatrale dell’omonimo libro di Louisa May Alcott, ambientato in una cittadina della Nuova Inghilterra nella seconda metà dell’800, scritto e diretto dal giovane talentuoso Michele Di Francesco. <o:p /> La trama è stata, per motivi di tempo, riassunta nelle scene più importanti e suggestive, creando a tratti dei momenti di sincera commozione e di vivace ilarità di gruppo, propria di una famiglia numerosa e molto affiatata. I cambi scena sono stati rapidi e affiancati, spesso, da una voce fuori campo e da un breve duetto dei protagonisti, illuminati sapientemente a bordo del palco. Benchè ci fosse poco spazio per muoversi, la scenografia era elegante, semplice ed essenziale; i costumi erano umili come voleva la trama dell’opera, ma al contempo creati egregiamente per loro grazie al lavoro di Vize Ruffo e di Angela Masciello. Impeccabili, sono risultate le protagoniste femminili, specialmente la mamma (Diana Iaconetti), la zia (Daria Mariotti), Beth (Chiara Alopo) e, ovviamente Josephine (Cristiana Mecozzi), la voce narrante di tutta la storia. Tra i protagonisti maschili, spicca per presenza scenica il professor Fritz Bhaer (ovvero Massimo Folgori), anche se non hanno demeritato anche il giovane Theodore/Laurie Laurence (Marco Martino) e il suo istitutore John Brooke (Giorgio Squilloni) ed il padre delle sorelle March, impersonato da Marco Cremoncini, presente in poche scene. La morale, che si può cogliere dallo spettacolo, è quella del libro ed è sempre attuale anche ai giorni nostri: prendendo spunto da una battuta di Beth poco prima di morire, l’amore è l’unica cosa che portiamo sempre dentro di noi! Scritto e diretto da Michele Di Francesco<o:p /> con Cristina Mecozzi, Aurora Di Gioia, Chiara Alopo, Viola Zanotti,<o:p /> Diana Iaconetti, Marco Martino, Giorgio Squilloni, Massimo Folgori,<o:p /> Daria Mariotti, Marco Cremoncini (cast indipendente della Compagnia<o:p /> Degli Indie)<o:p /> In scena fino al 13 febbraio 2016 Il Teatro Portaportese è stato inaugurato il 15 novembre <st1:metricconverter productid="2014 a" w:st="on" style="font-family: Arial;"> 2014 a </st1:metricconverter> Roma in via Portuense 102, sulle ceneri dell’Uts (Upter Teatro Studio Roma), grazie all’ostinazione di un gruppo di artisti e formatori culturali, che hanno dato vita all’associazione Palco Comune: nove soci coraggiosi, che hanno anche postato un appello di raccolta fondi sulla piattaforma web crowdfunding. Questa passione per il teatro si vede subito appena si entra al suo interno: in un contesto tra elementi vintage e arredi contemporanei, tra colori forti e contrastanti, lo spettatore viene accolto in modo caldo e accogliente, appagato dall’arte messa in scena e anche da un piccolo, ma fornito, centro ristoro presente nell’atrio. Francesca Papa