Persinsala Teatro
Nicoletta Fabio
marzo 25, 2017
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Mario è uno scrittore molto noto che, dopo aver dato scandalo in diretta tv
rifiutando un prestigioso premio, ha scelto di rintanarsi in una isolata baita
di montagna, deluso dalla società ipocrita in cui era obbligato a vivere e
lavorare. Anna è una giovane reporter, innamorata a tal punto del suo
lavoro da escludere ogni possibilità di avere una “vera” storia d’amore.
Ronny, il nipote di Mario, è un ragazzo all’apparenza allegro e spensierato,
che vive dentro di sé il dramma dell’abbandono affettivo da parte dei suoi
genitori, che non sono in grado – per mancanza di volontà o capacità – di
entrare veramente in contatto con il proprio figlio. Sono loro i tre
personaggi al centro di Nessun luogo è lontano, delicata e ruvida pièce
scritta, diretta e mirabilmente interpretata da Giampiero Rappa, in scena
al Teatro Parenti.
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All’interno della spoglia cucina della baita, che rappresenta in qualche
modo la punta più estrema di una condizione di vita interiore oltre la quale
risulta impossibile guardare perché troppo doloroso, queste tre solitudini
entrano progressivamente in contatto tra loro, all’inizio in maniera
superficiale, poi in modo via via più profondo, che li porta a scontrarsi e –
finalmente – a capirsi. Scopriamo allora che lo scrittore non è poi il rude
misantropo che vuole sembrare, la giovane Anna nasconde la sua
inquietudine dietro una professione che la porta a viaggiare in tutto il
mondo, permettendole di sfuggire per qualche momento alla tristezza e
alla solitudine che, inevitabilmente, finiscono ogni volta per raggiungerla,
mentre a Ronny, così dolce e così problematico, tocca compiere un gesto
estremo per ristabilire l’ordine naturale delle cose, ricucendo i pezzi degli
animi feriti di tutti, compreso il suo.
Le musiche originali scritte da Stefano Bollani scandiscono i tempi di
un’opera che mescola con disinvoltura tratti drammatici a digressioni
comiche, senza mai banalizzare l’attualità e la serietà di quanto emerge
da ogni dialogo. Il lavoro di Rappa tocca infatti, con garbo e misura,
tematiche delicate come il bullismo, la mancanza di comunicazione tra le
mura domestiche, le difficoltà affrontate da chi non è accettato dal resto
del mondo perché in qualche modo diverso, non collimante con i canoni di
una tranquillizzante e accettata normalità.
Alice Ferranti e Giuseppe Tantillo, in scena insieme a un ispirato Rappa,
offrono interpretazioni intense e oneste di due personaggi “veri”, così puri
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da sembrare quasi indifesi. Ma sarà proprio la forza inaspettata, nascosta
in entrambi, a dar modo a Mario, lo scrittore decaduto, di rompere quel
guscio posticcio di isolamento e misantropia in cui si era rinchiuso, per
riaffacciarsi alla vita con una nuova consapevolezza e una fiducia
rinnovata nel mondo o, almeno, in una parte dell’umanità che lo abita.
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Quello che impariamo uscendo dal teatro è che è proprio vero che nessun
luogo è lontano: così come nel romanzo di Richard Bach, da cui l’opera
prende (solo) il nome, le distanze, anche le più grandi e profonde, possono
essere annullate da ogni forma d’amore. E non si tratta di facile retorica.
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Lo spettacolo continua:
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo, 14 – Milano
fino a domenica 26 marzo
martedì e giovedì ore 20.45 – mercoledì e venerdì ore 19.30 – sabato ore 20.45 – domenica ore 15.15
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Nessun luogo è lontano
scritto e diretto da Giampiero Rappa
con Alice Ferranti, Giampiero Rappa, Giuseppe Tantillo
musiche originali Stefano Bollani
scenografia Francesco Ghisu
luci Daria Grispino
costumi Lucia Mariani
voci registrate Alberto Basaluzzo, Alessandra Schiavoni
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