Brickworks, the byword for brick in Australia Brickworks, il nome del laterizio in Australia by Milena Bernardi - [email protected] Brickworks, the largest brick producer in Australia, is a dynamic group based in Sydney with operations spanning the timber, concrete roof tile and precast panel sectors, as well as real estate and investments. Its history dates back to the 1930s when a group of brick producers in the Sydney area joined forces to revive the local brick industry. This challenge was soon won thanks to the intelligence and vision of the management, which has pursued a continuous acquisition, diversification and investment programme ever since the 1950s. As a result, the company now dominates the Australian construction materials industry. Publicly listed since 1962, Brickworks now has a market capitalisation of approximately A$2.3 billion with around 8,300 shareholders and 1,470 employees. It was added to the S&P ASX 300 Index in September 2015. Consolidated 2015 turnover reached A$723.6 million (8% up on 2014), of which more than A$700 million was generated by the Building Products Group (+10%) consisting of six companies with plants all over the country. Buoyed by innovation and an ability to recognise in advance the opportunities offered by the market, the Group is continuing its growth with excellent forecasts for 2016. We spoke to Mike Newitt, National Materials and Product Development Manager at Brickworks. BWR: Could you tell us how Brickworks has developed since the 1930s? Breezeblock by Austral Masonry Blocco di cemento di Austral Masonry 16 BWR 1/2016 F. Gehry designed Dr Chau Chuk Building, University of Technology, Sydney Il Dr Chau Chak Wing Building all’Univ. Tecnologia di Sydney, by da F. Gehry interview Brickworks, il maggiore produttore di laterizi in Australia, è un dinamico gruppo con sede a Sydney, attivo anche nel settore del legno, delle coperture in cemento e dei pannelli prefabbricati, oltre che nel segmento immobiliare e degli investimenti. La sua storia inizia negli anni ’30, quando un gruppo di produttori di mattoni della zona di Sydney si riunisce in società per rilanciare lo sviluppo del laterizio nel territorio. Una scommessa vinta in breve tempo, grazie ad una gestione intelligente e lungimirante che, dagli anni ’50 ai giorni nostri ha puntato su acquisizioni, diversificazioni produttive e investimenti costanti che hanno portato l’azienda a dominare il Sydney Design Studio settore dei materiali da costruzione in Australia. Quotata in borsa dal 1962, oggi Brickworks ha una capitalizzazione di mercato di circa 2,3 miliardi di dollari australiani con circa 8.300 azionisti e occupa 1.470 dipendenti. Nel settembre 2015 è stata inserita nel listino S&P ASX 300 della Borsa. Il fatturato consolidato 2015 ha raggiunto i 723,6 milioni di dollari (+8% rispetto al 2014), di cui oltre 700 realizzati dalla divisione Building Products Group (+10%) a cui fanno capo sei aziende con stabilimenti in tutto il Paese. L’innovazione, insieme alla capacità di riconoscere in anticipo le opportunità offerte dal mercato, sono tra i punti di forza del Gruppo, che continua la sua parabola ascendente con ottime aspettative per il 2016. Ne parliamo con Mike Newitt, National Materials and Product Development Manager di Brickworks. BWR: Dagli anni ’30 ai giorni nostri. Può descriverci l’evoluzione di Brickworks? MIKE NEWITT: Nel 1934, al culmine della Grande Depressione, un gruppo di produttori di mattoni del Nuovo Galles del Sud decide di unire le proprie forze per rilanciare l’industria del laterizio nel Paese. Vengono chiusi stabilimenti improdutti- Vienna moonstaione roof tiles e Swiftdeck by Auswest Timbers Tegole Vienna Moonstone e pavimento in legno Swiftdeck di Auswest Timbers BWR 1/2016 17 MIKE NEWITT: In 1934, at the height of the Great Depression, a number of brick manufacturers in New South Wales decided to join forces to save the country’s brick industry. They closed unprofitable yards, rationalised production and formed Brickworks, a leaner company capable of competing on the local market. The new company soon gained market share to become one of the largest companies in the region. Numerous investments and operations were carried out over the years to expand the business. By 1950 Brickworks gained total control of Austral Bricks, making it the biggest single brickmaking company in Australia. In 1959 Brickworks acquired Rochedale Brickworks in Brisbane, establishing a foothold in the Queensland market. Over the next decade the plant was progressively modernised with the construction of new tunnel kilns. On 30 June 1962, Brickworks Limited was listed on the Australian Stock Exchange. Then in 1969 it entered into a cross-holding arrangement with Washington H. Soul Pattinson (WHSP), a major Sydney-based investment group. To this day, Brickworks retains a 42.7% ownership in WHSP. The company invested in a number of new kilns and advanced brickmaking technology throughout the 1960s, 1970s and 1980s including 3 new plants at Horsley Park in western Sydney. In 2001, Brickworks purchased a minority stake in Western Australia-based Bristile Limited, a manufacturer of brick, pavers and roof tiles, and in 20013 it acquired all remaining shares. This enabled brick and tile making operations to expand into Western Australia, South Australia, Victoria, Tasmania, Queensland and Perth. BWR: When did you begin to diversify your operations? MIKE NEWITT: In 2005, Brickworks entered the timber sector with the acquisition of Auswest Timbers. This was followed between 2006 and 2008 by the acquisition of a number of masonry plants in Queensland and New South Wales, a segment in which we are now the second largest producer in the country. In 2010, Brickworks expanded further into precast concrete panels and flooring and is now the largest manufacturer in Australia. In 2006 a joint venture was established with the Goodman Group, a leading Austrian property group. The joint venture now has total assets under management of around A$900 million. BWR: What were the most important investments for your growth? Wollert Plant in Melbourne L’impianto Wollert a Melbourne 18 BWR 1/2016 vi, razionalizzata la produzione e dato vita a Brickworks, una società più snella in grado di competere sul mercato locale. In breve tempo la nuova azienda prende quota e si posiziona tra i maggiori produttori del territorio. Seguono, negli anni, numerosi investimenti e operazioni mirate all’espansione dell’attività. Nel 1950 Brickworks ottiene il controllo totale di Austral Bricks, che la rende il più grande produttore di mattoni in Australia. Nel ‘59, con l’obiettivo di stabilire un punto d’appoggio nel Queensland, acquisisce Rochedale Brickworks a Brisbane, il cui impianto viene progressivamente modernizzato nel decennio successivo con l’inserimento di nuovi forni a tunnel. Il 30 giugno 1962 la quotazione in Borsa, mentre il 1969 è l’anno dell’ingresso nel settore degli investimenti, grazie all’accordo di cross-holding stipulato con la Washington H. Soul Pattinson (WHSP), un importante gruppo di investimento a Sydney, di cui oggi Brickworks detiene il 42,7% delle quote. Tra il 1960 e il 1980 l’azienda investe in nuovi forni e tecnologie avanzate, in particolare vengono realizzati 3 nuovi impianti a Horsley Park nella parte occidentale di Sydney. Più recentemente, nel 2013, Brickworks perfeziona l’acquisizione del totale delle quote di Bristile Limited (Western Australia), produttore di mattoni, pavimentazioni in laterizio e tegole in cui era entrato come azionista di minoranza nel 2001. L’operazione permette l’espansione nei segmenti mattoni e tegole negli stati di Western Australia, Southern Australia, Victoria, Tasmania, Queensland e a Perth. BWR: Quando inizia la diversificazione delle vostre attività produttive? M. NEWITT: Nel 2005, con l’ingresso nel settore legno attraverso l’acquisizione di Auswest Timbers, a cui segue, tra il 2006 e il 2008, l’acquisizione di di- versi impianti per la produzione di blocchi e mattoni in cemento nel Queensland e nel Nuovo Galles del Sud, segmento in cui oggi siamo il secondo maggiore player nel Paese. Nel 2010 vi è l’espansione nel campo dei pannelli prefabbricati in calcestruzzo, dove siamo divenuti il maggiore produttore nazionale. Nel 2006, inoltre, è stata creata la Joint Venture con Goodman Group, primario gruppo immobiliare australiano, il cui patrimonio di gestione ammonta oggi a 900 milioni di dollari australiani. BWR: Quali gli investimenti più decisivi per la vostra crescita? M. NEWITT: I più significativi sono stati senza dubbio la partnership con Washington H. Soul Pattinson, grazie alla quale possiamo disporre di un flusso di capitali con cui far fronte ai cali della domanda nel settore laterizi. L’acquisto di Bristile ha ampliato notevolmente l’offerta produttiva e la nostra presenza in tutti gli Stati australiani, mentre gli investimenti condotti nell’ultimo decennio con Austral Masonry e Austral Precast ha diversificato la nostra produzione consentendoci grande visibilità nei segmenti dell’edilizia non residenziale e della costruzione di edifici a più piani. BWR: Building Products Group resta il vostro core business. Quali i risultati dello scorso anno? M. NEWITT: Building Products Group raggruppa tutte le società attive nel settore materiali da costruzione: Austral Bricks, Austral Masonry, Bristile Roofing, Austral Precast, Auswest Timbers e Specialised Building Systems. Negli ultimi 4 anni la crescita è stata costante. Infatti, dal minimo ciclico dell’esercizio 2012 (548 milioni di dollari australiani), il fatturato di questa divisione ha raggiunto nel 2015 quota 701 milioni, con un risultato operativo quasi raddoppiato (da 28,5 a 56,4 milioni di dollari australiani). In parte il merito va all’aumento dell’attività di mercato e all’incremento del prezzo interview M. NEWITT: The most significant was without doubt the partnership with Washington H. Soul Pattinson, which provides us with a stable and diversified earnings stream to weather periods of weaker building products demand. The purchase of Bristile significantly expanded our product offer and extended our geographic presence to all Australian states. The investments in Austral Masonry and Austral Precast in the past decade have also been significant and have provided further diversification and greater exposure to the non-residential and high-rise building sectors. BWR: Building Products Group remains your core business. What were your results last year? M. NEWITT: Building Products Group brings together all companies operating in the construction materials sector: Austral Bricks, Austral Masonry, Bristile Roofing, Austral Precast, Auswest Timbers and Specialised Building Systems. The Group has grown steadily over the last 4 years. Since the cyclical low in financial year 2012 (A$548 million), its revenue has grown to A$701 million in 2015. In the same period EBIT has almost doubled (from A$28.5 million to A$56.4 million). This is partly due to the increased market activity and the improvement in pricing in many businesses, although we have also successfully contained manufacturing costs by increasing factory utilisation and enhancing production efficiency. In general, the industry supply and demand imbalance has also been addressed in recent years through plant closures and “tolling” arrangements put in place in some markets. We have also replaced around 16% of natural gas usage on the east coast with lower cost renewable fuels such as landfill gas and biomass. BWR: What were your group’s economic results in 2015? M. NEWITT: In the year to 31 July 2015 we registered consolidated revenues of A$723.6 million (up 8% on 2014), 16% growth in EBIT to A$165.9 million and a record underlying profit of A$120.3 million, up 19% on 2014. Total net cash flow was A$133.3 million, up from the previous year’s A$100.5 million. Further growth in the Building Products Division is forecast in 2016 and overall improved earnings are anticipated for the entire Group. The diversified nature of our holding in WHSP is expected to deliver steadily increasing earnings over the long term. BWR: What are the Building Products Group’s areas of specialisation and output volumes? M. NEWITT: Austral Bricks has an annual output of more than 850 million units of clay bricks and pavers. These are produced in 15 plants throughout the country, with significant market shares in every state. Bristile Roofing is Australia’s second largest manufacturer and installer of roof tiles. At the plant in Caversham (Western Australia) it produces 1.3 million units of terracotta roof tiles a year, whereas at the two plants in Queensland and Victoria it produces a total of 4.4 million units of concrete roof tiles a year. Austral Masonry has a number of plants in Queensland and New South Wales, where it produces a full range of masonry blocks, pavers and retaining walls with a total output of around 450,000 tons/year. Austral Precast is the only truly national supplier of precast walling and flooring products, with plants in Sydney, Melbourne, Brisbane and Perth and sales of roughly 19,600 panels per year. Auswest Timbers operates four sawmills and supplies battens for our roof tile business. BWR: How is your distribution network organised? medio di vendita in diversi segmenti, ma importanti sono state anche le misure adottate per razionalizzare i costi di produzione: si è puntato sulla maggiore efficienza produttiva degli impianti e, a livello più generale, in questi ultimi anni abbiamo riequilibrato domanda e offerta con la chiusura di alcuni stabilimenti e il ricorso ad alcune esternalizzazioni. Inoltre, negli stabilimenti attivi sulla costa orientale abbiamo sostituito circa il 16% del gas naturale con combustibili più economici e ottenuti da rinnovabili (gas di discarica e biomasse). BWR: E a livello di gruppo come si è chiuso il 2015? M. NEWITT: Il bilancio chiuso al 31 luglio 2015 ha registrato un fatturato consolidato pari a 723,6 milioni di dollari australiani (+8% rispetto al 2014), un EBIT in crescita del 16% a 165,9 milioni e un utile record di 120,3 milioni, in crescita del 19% rispetto al 2014. Il cash flow netto è stato di 133,3 milioni contro i 100,5 milioni dell’esercizio precedente. Anche per il 2016 prevediamo un’ulteriore crescita della Divisione Building Products e, nel complesso, stimiamo un nuovo miglioramento degli utili per tutto il Gruppo. La natura diversificata della nostra partecipazione in WHSP ci assicura uno sviluppo costante nel lungo pe- riodo. BWR: Quali sono le specializzazioni e i volumi produttivi della divisione Building Products Group? M. NEWITT: Nel settore laterizi, Austral Bricks ha una capacità produttiva di oltre 850 milioni di pezzi/anno tra mattoni e pavimenti, realizzati in 15 stabilimenti sparsi in tutto il territorio, con posizioni di mercato significative in ogni Stato australiano. Bristile Roofing è il secondo più grande produttore e installatore di tegole in Australia: nello stabilimento di Caversham (Western Australia) produce 1,3 milioni di pezzi/anno di tegole in laterizio, mentre nei due impianti nel Queensland e nello stato di Victoria produce complessivamente 4,4 milioni di pezzi/anno di tegole in cemento. Austral Masonry dispone di vari stabilimenti nel Queensland e nel New South Wales, dove produce una gamma completa di blocchi da muro, pavimentazioni e muri di contenimento in cemento, per un totale di circa 450.000 ton/anno. Austral Precast è l’unico vero fornitore nazionale di pareti e pavimenti prefabbricati con stabilimenti a Sydney, Melbourne, Brisbane e Perth e vendite pari a circa 19.600 pannelli l’anno. Auswest Timbers opera con quattro stabilimenti e, relativamente alla produzione di listelli in le- Wollert Plant in Melbourne L’impianto Wollert a Melbourne BWR 1/2016 19 M. NEWITT: We have 25 display centres across the country as well as design studios in Sydney, Melbourne, Adelaide, Perth, Brisbane and Hobart. This is complemented by an extensive reseller network that includes an additional 119 displays. We distribute our products in all states of Australia and we also export pavers and timber to overseas markets such as Japan, Korea and the United Kingdom. BWR: Could you give us a general overview of the Australian brick sector? M. NEWITT: There is a strong tradition of brick use in Australia with brick being the dominant external cladding material used in housing. Around 1.5 billion bricks are produced per year in Australia. The vast majority of bricks are produced and consumed in New South Wales, Victoria and Western Australia. In Western Australia, consumption is boosted by a tradition of double brick construction (internal and external brick walls) in housing. There are four major brick producers in the country. Besides Brickworks, these are PGH Bricks (a joint venture incorporated in 2015 between CSR and Boral covering all states other than Western Australia), Boral, operating as Midland Bricks in Western Australia, and BGC, which operates in Western Australia only. A small number of other brick makers exist, but have little market presence. BWR: What are the prospects for the future? M. NEWITT: The outlook for bricks in Australia is relatively positive. Face bricks have been gaining popularity in recent times thanks to significant efforts in new product development and marketing activities. For example, the use of face brick in high rise residential and commercial developments continues to increase. Brickworks is supplying materials for two of the most ambitious projects currently under construction in Sydney: the 24 storey Lend Lease development at Darling Quarter in Sydney, which will utilise around 800,000 bricks including Burlesque glazed bricks from Punchbowl; and the 26 storey mixed use tower in Sussex Street, which will use bricks from Bowral. On the other hand, although it was important for us to enter this segment the number of bricks per start is lower in high rise than in detached housing. One of the problems facing the sector is the limited supply and high cost of bricklayers. BWR: Returning to production, what is the role of technological innovation for a group like yours? M. NEWITT: Technological innovation is an essential part of doing business in the highly competitive world of building products. In all of our operating divisions we are forever looking at ways to safely improve quality and output, while reducing cost and our environmental footprint. To this aim we make significant use of alternate low emission fuels and recycling. This coupled with highly automated robotic production lines ensures continuity of product quality and minimises exposure of our employees to high risk and debilitating repetitive tasks. BWR: So you attach great importance to human resources. M. NEWITT: The group sees human capital as one of the most valuable resources for strong performance. Our employees are encouraged to develop their skills and abilities through appropriate incentives and participation as shareholders. BWR: Who are your primary technology suppliers? M. NEWITT: We use Australian suppliers such as JC Steele for extrusion and forming, JC Smale for cutting and setting, Direxa for drying and firing, Fanuc for robotics and SEW and Allen Bradley for process control. For decoration and glazing we use Italian technology supplied by Officine Smac. 20 BWR 1/2016 gno, è anche sinergico all’attività nel segmento tegole. BWR: Come è strutturata la vostra rete distributiva? M. NEWITT: Disponiamo di 25 sale mostra di proprietà sparse in tutto il Paese, oltre a vari studi di progettazione e design situati a Sydney, Melbourne, Adelaide, Perth, Brisbane e Hobart. A questi si aggiungono le 119 show room dei nostri rivenditori che costituiscono un altro punto di riferimento importante per la clientela. I nostri prodotti sono commercializzati in tutti gli Stati dell’Australia, e, limitatamente ai mattoni da pavimento e al legno, esportiamo in Giappone, Corea e Regno Unito. BWR: Qual è la situazione attuale del settore laterizi in Australia? M. NEWITT: Nel nostro Paese esiste una forte tradizione nell’uso del mattone faccia a vista, che rappresenta il materiale più diffuso per il rivestimento esterno degli edifici. Complessivamente in Australia si producono circa 1,5 miliardi di mattoni l’anno. La maggioranza viene prodotta e consumata negli stati del Nuovo Galles del Sud, Victoria e Western Australia. In quest’ultimo, fra l’altro, il consumo è ulteriormente amplificato dal particolare sistema costruttivo che prevede il rivestimento in mattoni faccia a vista sia in esterno che negli interni. I principali produttori di mattoni in laterizio sono quattro: oltre a Brickworks, vi è la PGH Bricks (una joint venture nata nel 2015 tra la CSR e la Boral e attiva in tutti gli stati tranne in Western Australia), la stessa Boral, che opera come Midland Bricks, e la BGC, entrambe attive in Western Australia. Vi è poi un esiguo numero di produttori con volumi produttivi inferiori e quindi meno rilevanti per il mercato. BWR: Quali le prospettive future? M. NEWITT: Le prospettive per il settore sono positive. Recentemente il mattone faccia a vista ha guadagnato quote di mercato grazie agli sforzi dei produttori in termini di marke- ting e sviluppo di nuovi prodotti, tanto che il suo impiego si sta diffondendo rapidamente nella costruzione di edifici molto alti e grattacieli, sia nel residenziale che nel commerciale. Ad esempio, Brickworks sta fornendo il materiale per due dei progetti più ambiziosi in costruzione a Sydney: l’edificio a 24 piani di Lend Lease a Darling Quarter, che utilizzerà circa 800.000 mattoni, tra cui la serie smaltata Burlesque (a marchio Punchbowl), e la torre a 26 piani sulla Sussex Street a cui forniremo mattoni a marchio Bowral. È vero, per contro, che, in rapporto alla superficie edificata, il volume di mattoni impiegati in condomini e grattacieli è inferiore a quello che si potrebbe avere se si costruissero case indipendenti, ma è comunque importante essere entrati in questo segmento. Uno dei problemi del settore, invece, è rappresentato dal costo elevato della manodopera specializzata nella posa in opera, oltre che dalla difficoltà a reperirla. BWR: Tornando in ambito produttivo, che ruolo riveste l’innovazione tecnologica per un gruppo come il vostro? M. NEWITT: È l’elemento fondamentale per mantenere alta la competitività. In tutte le nostre divisioni la priorità è migliorare i processi produttivi e la qualità dei prodotti riducendo i costi e l’impatto ambientale, che è un altro dei nostri obiettivi. Non solo facciamo un ampio uso di combustibili alternativi a basse emissioni, ma prestiamo grande attenzione anche al riciclo. Inoltre, se pensiamo alla scelta di linee di produzione altamente automatizzate, queste sono garanzia di qualità produttiva, ma contemporaneamente riducono al minimo l’esposizione dei nostri dipendenti al rischio di attività usuranti e ripetitive. BWR: Grande importanza anche alle risorse umane, quindi… M. NEWITT: Nelle linee di governance del gruppo il capitale umano è riconosciuto come una delle risorse più preziose per il buon andamento dell’atti- interview BWR: What are the advantages offered by Smac technology in this field? M. NEWITT: Our collaboration with Smac dates from the 1990s when we began using their spray and disc cabins and other glazing and decorating equipment in our roof tile clay production sites. In 2015 we decided to use the same brand technology on our brick production, installing a Multiglaze spraying system and MAS sandblasting units on the brick production line at Rochedale (Queensland). This technology, developed and adapted from the ceramic tile industry, enables us to supply a range of increasingly sophisticated products with unique finishes and surfaces. This is quite a novelty in Australia as the majority of face brick decoration in the industry is done using flood and spread techniques combined with texture rollers and dry applied materials. We aim to raise the technological bar as we believe that the use of innovative processes like this enables us to stand apart from our competitors. BWR: Are you planning to make new investments? M. NEWITT: We are constantly making new investments in research and development and capital equipment to produce new products. These not only support our growth but maintain our market leading reputation as Australia’s most diverse and innovative building products company. BWR: You’ve introduced an extensive sustainability program under the slogan “make, move, use and reuse”. Could you tell us about it? M. NEWITT: Brickworks has long been addressing the challenge of change and sustainability by renewing its products and processes, from the quarry to the construction site. We strive to improve quality and output while reducing our raw materials and energy consumption and emissions. With this in mind we have developed the “make, move, use and reuse” programme based on precise guidelines. “Make”, because we are what we create, so we strive to design products for sustainable building. “Move”, because we endeavour to produce lighter materials with a lower transportation footprint. “Use”, because more than ever we must adopt materials that actively contribute to improving the energy efficiency of buildings. And finally “reuse”, because the planet isn’t disposable and it’s not enough for something to have a single use. With this in mind, our product range includes recycled brick. 5 vità. I nostri dipendenti vengono incoraggiati a sviluppare le proprie attitudini e abilità anche con incentivi adeguati e la partecipazione come azionisti. BWR: Chi sono i vostri principali fornitori di tecnologia? M. NEWITT: Spaziamo da fornitori australiani, come JC Steele per l’estrusione e la formatura, JC Smale per le macchine da taglio e le impilatrici, Direxa per l’essiccazione e cottura, Fanuc per la robotica e SEW e Allen Bradley per il controllo di processo. Per la parte decorazione e smaltatura ci siamo dotati di tecnologia italiana fornita da Officine Smac. BWR: Quali sono i vantaggi della tecnologia Smac in questo campo? M. NEWITT: La nostra collaborazione con Smac risale agli anni ’90, quando iniziammo ad utilizzare le loro cabine di spruzzatura e a disco e altre attrezzature per la smaltatura e la decorazione delle nostre tegole in laterizio. Nel 2015 abbiamo deciso di utilizzare la stessa tecnologia anche per la produzione di mattoni, installando i sistemi di spruzzatura Multiglaze e la sabbiatrice MAS sulla linea produttiva di Rochedale (Queensland). Grazie a questa tecnologia, simile a quella utilizzata nel settore delle piastrelle ceramiche, riusciamo a realizzare prodotti sempre più sofisticati con finiture e superfici uniche. In Australia si tratta di una novità, in quanto la maggior parte delle decorazioni sul mattone faccia a vista viene ancora realizzata usando le tecniche di immersione e semplici diffusori, com- binate all’applicazione a secco di materiali. Noi puntiamo ad alzare l’asticella del livello tecnologico, ritenendo che l’utilizzo di processi innovativi come questo costituisca l’elemento distintivo rispetto ai competitor. BWR: State pianificando qualche nuovo investimento? M. NEWITT: In realtà non ci fermiamo mai di investire, soprattutto in R&S e beni strumentali per lo sviluppo di nuovi prodotti. Questo nell’ottica di sostenere non soltanto la crescita, ma anche la nostra reputazione sul mercato, che ci riconosce quale azienda più innovatrice. BWR: Con lo slogan “make, move, use e reuse” avete introdotto un vero e proprio protocollo di sostenibilità. Ce ne parla? M. NEWITT: Brickworks ha da tempo raccolto la sfida della sostenibilità e la via del cambiamento riformando prodotti e processi, dalla cava al cantiere. Il nostro scopo è produrre di più e meglio con minor consumo di materie prime, energia ed emissioni. A questo proposito abbiamo sviluppato il programma “make, move, use and reuse” che risponde a precise linee guida. “Make” perché noi siamo ciò che creiamo, pertanto abbiamo il dovere di studiare prodotti con i canoni dell’edilizia sostenibile. “Move” perché cerchiamo di produrre materiali più leggeri per facilitare il trasporto. “Use” ci ricorda che oggi, più che mai, occorre usare prodotti che contribuiscano attivamente a creare efficienza energetica negli edifici. Infine “reuse”, poiché la salvaguardia del pianeta esige di imboccare la strada del riutilizzo, infatti la nostra gamma comprende anche mattoni riciclati. 5 BWR 1/2016 21