Parte 1. Origini di Roma Gli Etruschi: Primo grande popolo italico Presenti nella zona del Toscana e Lazio, Popolo misterioso0 dati precisi della loro vit Maggior parte delle informazioni dai necropolicittá dei morti, Firenze: Fiezole sito etrusco I materiali delle tombe hanno resistito il tempo mentre le case templi ecc. sono distrutti Le tombe spesso simili alle case+molti informazioni: oggetti di uso quotidiano, affreschi di balli, di sport, occupazioni dei nobili etruschi Vita economica: molto sviluppata, furono agricoltori, artigiani, commercianti e marinai. Terra fertilissimo, molti minerali delle Colline Metallifere(Toscana) e dell’Isola d’Elba facevano armi, strumenti di lavoro ogetti artistici ecc. Prime cittá in Italia: Vivevano in grossi centri – Cere, Tarquinia, Perugia, Arezzo, Orvieto Cittá indipendenti governata dal loro Re detto Lucumone VII-VI a.C : massimo splendore, dominarono tutto il Tirreno(nome greco per i etruschi) V a.C: la potenza etruscha cominciava a diminuire ma continuevano ad esistere ed avevano una grande influenza sulla civiltá di Roma Donna etruscha Gli Etruschi amarono sempre la vita leita, balli, banchetti, musica balli, attivita pratiche, piaceri materiali. Religione di caratteri di magia piú che di filosofia. Le donne partecipavano anche nelle feste violenti e liberi Erano libere, godevano grande considerazione nella famiglia e nella societá Le donne etrusche hanno inventato molte delle mode successivi: si tingevano i capelli di biondo, si pettinavano come le dame dell’800, sandali molto simili da oggi Le donne peró non avevano una buona reputazione tra i greci e latini Greci e Latini: tenevano le donne tra le mure domestiche casalinge Le origini di Roma Leggenda: Roma fu fondata da Romolo, figlio del dio Marte e di Rea Silvia(figlia del Re di Abalonga) fu abbandonato insieme al fratello Remo sulle rive di Tevere, salvato di una lupa. I Re di Abalonga discendevano dal Principe troiano Enea, ció che assicura a Roma origini illustri É tipico degli antichi di trovare un fondatore per ogni cittá ma in realtá nulla nasce di una iniziativa di un solo uomo. Roma naque dall’unione di villaggi Latini (735 a.C.) si trovavano sui colli alla sinistra del Tevere, vivevano in povere capanne e coltivano quanto che seviva per loro La cittá di Roma inizialmente governata di un Re, eletti dai cittadini ricchi e nobili-patrizi, avevano potere assuluto solo in guerra. I Re dovevano conservare rapporti buoni con i dei. Religione pratico: i dei dovevano essere soddisfatti con sacrifici, per ottenere loro aiuto L’amministrazione della guisizia e gli affari pubblicipatres, i capi delle patrizie-Senato Ulitimi Re-i Traquini: Nel VI. sec. a.C influenza etrusca- si trasformo dal povero centro di agricoltori in una cittá, decine di migliaglia di abitanti sviluppo di commercio, favorito dai Re stranieri. Attreverso gli etruschi- contatti con greci-presero molti elementi di civiltá Parte2: La repubblica, guerri, Cesare, L’impero Difficolte che riguardano la magistratura: Tutti i magistrati erano patrizi(cittadini ricchi e nobili) senza leggi scritti amministravano secondo i suoi interesse In realtá solo i plebei arricchiti avevano possibilitá reali di partecipare nel governo – interessi comuni con patrizi Il tempo della Repubblica Inizio: il Re Tarquinio Superbo fu violente ed opprimeva la popolazione i Romani ribellarono in 509 a. C, formavano la Repubblica che durerá 5 secoli Al capo della Repubblica: due consoli eletti per un anno dai cittadini ricchiComzi Centuriati I consoli: commandavano l’esercito, erano i presidenti del Senato(potere politico,economico) Senato: Carica del Senato durava per tutta la vita(a többi nem). Avevano importante carica dello stato Pretori: amministravano la giustizia || Questori: amministravano il denaro pubblico Censore: censimento della popolazione(népszámlálás), controllo morale Dittatore: eletto in crisi, capo assuluto, potenza militare, civile, potere di vita e morte Lotta dei plebei per i suoi diritti: űűű 1. vittoria prima nel 450: leggi scritte- dodici tavole Queste tavole erano per molti secoli il fondamento della legge Romana. Ma anche le tavole favorivano i patrizi: proibivano per es. i matrimoni tra plebei e patrizi. magistrati plebei 449 tribuni || 367: i plebei possono essere eletti consoli 287: elementi di vera democrazia, decisioni venivano prese dalle assemblee (concili), della plebe avranno valore di legge per tutti i cittadini. Roma, signora del Mediterraneo Roma a conquistato Italia centro meridionale – completata nel 275 con la guerra contro Taranto. Sanniti: piú duri da vincere, i Romani sono stati costritti a combattere sugli Appennini. Cartagine: Durante l’invasione di Sicilia scontro con Cartagine, potente cittá fenici dell’Africa. Tre guerre, tutti i tre vinto da Roma nonostante che avessero un capo d’eccezzione: Annibale Roma ha vinto molte territorie che diventevano porvincie. Gli abitanti delle Provincie diventevano sudditi di Roma, costretti a tasse pesanti governati da un magistrato romano con potere civile e militare. conquistata con la prim guerra contro i Fenici Roma ha vinto Macedonia, la Siria, Sardegna, Grecia, Sicilia, Corsia 1. Molti soldati: cittadini tra 17-60 anni erano soldati 2. Tutte le cittá furono communitá di guerrieri, e i romani nei momenti di pericolo univa di resistere fino all ultimo 3. Dopo molti guerre vinti, erano convinti che gli dei erano dalla loro parte Parte3: L’impero Romano Guilio Cesare Roma piena di tensioni: Le grandi conquistemolti cambiamenti nell’economia e nelle vita sociale cambiamenti politici Le guerre di conquista hanno arricchito giá a ricchi senatori nuovi ricchi | anche creato una nuova classe di nuovi poveri. Crisi dopo le grande conquiste I piccoli protprietari hanno lasciato le proprie terre per combattere- tornarono a terra non coltivata per tanto tempo non dava piú il nevessario per viveredoveva essere venduta Molti andavano a Roma sperando nella fortunadisoccupati, Italici considerato alleati ma non avevano cittadinanza. Ribellioni di schiavi non soddisfatti della loro condizione Fratelli Gracchi: tentativo di risolvere i problemi leggi farvorevoli alla plebe, ma crollava la Repubblica Avevano il potere i commandanti delle guerre con soldati fedeli Democratici: difendevano gli ineressi della plebe Conservatori: difendevano quelli del Senato e dei ricchi Roma vede di fronte Mario e Sillaprima guerra civile, vinto dal conservatore Silla, morte 5000 cittadini. Morto Silla é la volta di Cesare e Popeo sará Cesare il vincitore Cesare: Esperienze militare valore Educazione raffinata, meastri di greco e latino, divenne scrittore, oratore: letterario/artistico. Rapresenta se stesso Ha scritto: Commentari de bello Gallico, Commentari de bello civili come uomo straordinario , corraggioso Lo amava la plebe: Chiarezza le sue idee, linguaggio comprensibile Allenaze, operazioni politicheotteneva sempre piú poterenominato Dittatore a vita Ma alcuni patrizi in nome di interessi o in nome della Repubblica e lo uccisero in 15 marzo 44 L’Impero Romano commandante dell’esercito di Cesare Dopo Cesare: Antonio ed Ottaviano divisero il potere insieme a Lepido. Poi Ottaviano, sostenuto dal Senato cercava di imporre il suo volere rispetto delle tradizioni Romane, rimase il solo padrone di Roma. Ottaviano Le istituzione repubblicane rimasero formalmente in vita – poco poco le piú alte magistrature nelle mani di Ottaviano console, tribuno della plebe, pontefice massimo, capo supremo dell’esercito quasi imperatoreprese il nome Augusto Governó 45 anni, anni di pace | autoritario ma mostrava rispetto per il Senato, e per le leggi Riusci a ridare fiducia e unitá ad una sociatá piena di tensioni. Costruzioni di strade, piazze, ponti, acquedoti, teatri, templi Dopo Augusto nuovo imperatoreNipote di Augusto Tiberio. buoni imperatori Adriano, Marco Aurelio e imperatori pazzi come Caligola(cavallo come senatore) e Nerone. Il sistema di Imperatori scelti e sostenuti(anche con grande lotte) dal Senato, dalle plebe, durerá fino al 476 Problemi e difficolte con la plebe durante il period del Impero: Roma cittá con un millione di abitanti, ma piccola parte degli uomi liberi aveva lavoro fisso Grandissimo parte dei plebei erano disoccupatilavoro per lo piú per agli schiavi L’Imperatore deve mantenere le plebe con alimenti distribuiti gratis,o poco prezzo+divertimenti come lotte fra gladiatori Panem et cirecenses bisongi della plebe con cui si puó mantenerla clama. Talvolta gli Imperatori vuotavano le casse per sfamare la plebenon risolvendo il problema della grande povertá Parte 4: Societá Pater familias: Tutti i membri della famiglia sotto l’autoritá del pater familias ed anche tutti gli affari Donne: Non facevano niente nelle famiglie ricche, l’unica possibilitá per ottenere la loro libertá, era l’ereditá dei beni del padre o del vostro marito e diventare madre della famiglia Il pater familias é il vero padrone Il base della societá Romana é la famiglia, il capo della famiglie é il pater familiasha una forte autoritá sulla moglie e sui figli. Il padre puó scegliere do sollevare da terra il bambino nato, o di non sollevarlo e lasciare fuori dalla porta di casa dove morirá o verré raccolto da altri. Il pater familias é il proprietario assoluto del patrimonio familiare. Il padre di famiglia é il padrone degli schiavi e il protettore dei leverti e dei clienti, pensa alle spese ecc.. Per le donne rare volte veniva affidata la cura della casa nelle famiglie ricche Le donne avevano niente da fare: vestita dalle schiave Le ragazze a 12 anni lasciano la scuole ed entrana la prigione domestica della casa paterna L’unico aspetto favorevole alla donna:possesso di ricchette proprie non passano al marito e paritá con gli uomini a diritti di successione Donne ricche: Signore piú ricche dei mariti talvolta rifiutavano l’autoritá del marito, Dopo la morte del padre ereditavano i beni e possono diventare madre della famiglia. Schiavi, liberi e clienti In cittá In campagna e in miniere Dopo la conquista del Mediterraneo moltissimi schiavi Prigionieri di guerra, bambini abbandonati, uomini liberi venduti dal mercanti. Bambini nato come schiavapadrone poteva decidere di allevarli, lasciarli ai mercanti, ucciderli Lavori domenstici o Lavoravano nelle botteghe degli arigiani come: falegnami, orafi, sarti In campagna la vita piú dura per i schiavi: lavori faticosi, punizioni severe Anche piú dura la vita degli schiavi che lavorano in minieredi solito piú ribelli Possono essere venduto, torturato, condannato a morte dal padrone ma anche possono ricevere il piú grande premio: la libertádiventa da schiavo a „liberto” Liberti; Non hanno i diritti stessi come i cittadni: non possono avere cariche pubbliche, né fare soldato né sposare una persona libera ma nessuno ha diritto di vita e di morte su lui e i suoi figliveri cittadini romani Vecchi schiavi mantengono legami di „clientelismo” verso il padronevanno al padrone a salutarlo e alcune volte pranzo con il padrone Clienti: Uomi liberi che fanno la corte al padre di famigliapoveri liberi che hanno bisogno di mangiare qualcosa o ricchi uomini d’affari che sperano il protettore li aiuterá a fare carriera. Un Romano riccho: alcune volta centinaia di clienti. Parte 5: Cultura Romana A tavola con i Romani Dopo l’influsso Greco, piú varietá Cena: Si trasformava in un banchetto, parte fondamentale della vita sociale dell’Impero Romani antichi, popolo di agricoltori, si nutrivano dei cibi poveri: Mangiavano 3 volte: pane formaggio miele frutta per colazione, mezzogiornoprandium formaggio cibi cotti, cibi cotti vanzat idalla cena del giorno precedente Cena era il pasto importanteancora volta si trasformato in un banchetto: convivium Antipasti: tonno salato, ostriche, olive e uova con salse Cena propria: maiale, bue, agnello, galline, ucelli ,pesci, funghi, salse complicate Dopo mangiare: Vino dolce con aqua calda, balli canti, parlavano dalle cose personali ma anche di filosofia, politicanel bancheto si scolgeva parte della vita sociale dei Romani Nel periodo imperiale sono passati alla storia come gente che mangiava e beveva in modo esagerato, ma non possiamo pensare che le cene fossero come di Trimalchione, descritta da Petronio nel suo Satyricon Poeti ed artisti nella Roma imperiale Sallustio: Storico e narratore di grande vivacitá Catullo: Poeta latino piú moderno, bellissime semplici e spontanee poesie d’amore Lucrezio: autore del poema De rerum natura, Cicerone: grande oratore L’imperatore Augusto: scrittore, protetto di poeti artisti Mecenate: amico e consigliere di Augusto per 50 anni, rapporti con scrittori ed artisti. Origine etrusca, intelettuale, sensibile. Mecenatismo: la protezione degli artisti. Periodo augusteo: Virgilio-Einedepoema in cui narra le illustri origini di Roma Orazio: poeta, Satirele gioie semplici di una vita onesta, modesta-mediocritas oraziana Tito Livio: Storia di Romadalle origini doveva arrivare all’Impero ma morte Tito Architetti, scultori, pittori: Realismo, pratico| teatri, aquedotti, anfiteatri, templi, ponti Sculture: Personaggi dell’epoca(numerose Augusto per propaganda), Pompei: Mosaici, pitture vita quotidiana|distrutta dal Vesuvio 79 a.C. Cristianesimo Gesú non molto conusciuto nel tempo ma crearono delle communitá cristiane tutto il Mediterraneo. Prima cercavano seguaci tra ebreai, ma si rivolsero ai pagani Prima i poveri sono i fedelipoi II. persone di classi piú alti Erano vere communitá: ci si aiutava come i fratelli, i beni posseduti da singoli serve per i bisogni di tutti. Capo di esse era i vescovi La sera della domenica runiavano, pregavano, cenavano in casa dei piú ricchi ricordando l’ultima cena di Gesú Gesú ha detto che tutti sono uguali i ricchi e poveri gudei e romani ma deve rispettare le leggi dello stato e l’autoritá dell’Impero Persecuzioni contro i cristiani: I cristiani non rispettavano le tradizioni e non adoravano L’Imperatore come un dio. Verranno condannati molto a morte. Prima persecuzione di Nerone Si nascondevano i cristiani nelle case di alcuni fedeli ricchi con una posizione sociale elevata. Seppellivano i suoi martiri e morti nelle catacombecimiteri sotterranei 313: Costantino riconoscerá ai cristiani la liberta del culto Un nemico sconosciuto mette in crisi l’impero L’impero aveva molti problemi e molti nemiciMarco Aurelio[scrittore, filosofo amava la pace, ma] vinse contro i Parti a Oriente e contro i Germani in Europa, ma fu vinto daLLA PESTE. L’epidemia fu molto violenta Prima ammallati i soldati alla seconda meta del II. secolocontatti con i soldati con le donne e i mercanti l’epidemia si diffuse rapidamente in Italia, Spagna e Francia La meta della popolazione dell’Impero mori Morirono molti lavoratoriaumento dei prezzi, la plebe affamato. Presso le confini del impero in Europa e Oriente cercavano modi di penetrare le terre dell’Imperopiú soldati per la difesa dei confini !Claudio, Aurelio hanno riuscito di respingere i nemici, Diocleziano nuova organizzazione dello !!stato, Costantino rafforzó il potere imperiale e libertá di culto cristiani, ma con tutto i tentativi i !problemi dell’Impero non erano risolti: c’era bisogno di un esercito enorme, enorme quantita di !impiegati in amministrazionepiú alte tasse Serva della gleba: nei secoli III.-IV. piccoli contatini sotto il pressione delle tasse facevano debiti con i grandi proprietarioffrivano in cambio il loro lavoro legandosi loro alla terra ed ai proprietari. Uomini libertiserva della gleba schiavi quasi liberi liberi quasi schiavi Teodosio: L’impero divise in due partiOccidente, Oriente ma non c’era possibilitá di recupero: barbari presso i confini, romani lontano dai sui antichi valori 410: Arriveranno i visigoti | 476 fine dell’Impero Romano d’Occidente