Name, department/event, date Daniel Butta ABB SACE 19/07/2010 Guida alla realizzazione di un quadro elettrico secondo le Norme CEI EN 61439 Parte 1 e Parte 2 © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 1 Agenda Struttura della nuova serie CEI EN 61439 e principali novità Caratteristiche Verifica elettriche nominali, gradi IP e IK dei requisiti di prestazione: limiti di sovratemperatura tenuta al cortocircuito proprietà Indicazioni Verifiche © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 2 dielettriche per l’installazione degli interruttori ABB in un quadro individuali e certificazione del quadro elettrico Prima parte Domande iniziali 1) La norma CEI EN 61439-1 Contiene le regole generali per tutti i quadri di bassa tensione Si applica ai quadri soggetti a prove di tipo (AS) e parzialmente soggetti a prove di tipo (ANS) E’ © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 3 la norma relativa ai Quadri di potenza Prima parte Domande iniziali 2) Il costruttore originale Mette la targa col suo nome e la matricola sul quadro Esegue Esegue le verifiche individuali su ogni quadro realizzato le verifiche di progetto associate al quadro in accordo alla Norma applicabile © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 4 Prima parte Domande iniziali 3) La corrente nominale ammissibile di breve durata Icw Serve Può per specificare la tenuta al cortocircuito del quadro essere moltiplicata per il fattore nominale di contemporaneità RDF Viene definita, per uno stesso circuito del quadro, insieme alla corrente di cortocircuito condizionata Icc © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 5 CEI EN 61439-1 e CEI EN 61439-2 CEI EN 61439-1 “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Regole generali CEI EN 61439-2 “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 2: Quadri di potenza © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 6 La struttura della nuova CEI EN 61439 CEI EN 61439 Titolo Apparecchiature assiemate di protezione e manovra (quadri BT) CEI EN 61439-1 Regole generali CEI EN 61439-2 Quadri di potenza CEI EN 61439-3 Quadri di distribuzione CEI EN 61439-4 Quadri per cantiere CEI EN 61439-5 Cassette di distribuzione per reti pubbliche CEI EN 61439-6 Condotti sbarre Parte 1 (Regole generali): è la norma base con le prescrizioni e le regole comuni a tutti i quadri BT; si usa congiuntamente alla Norma specifica. Parte X (Norma specifica): è la norma di riferimento per la specifica tipologia di quadro; è quella che serve per la marcatura del quadro © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 7 Relazione tra CEI EN 60439 e CEI EN 61439 CEI EN 61439 CEI EN 60439 CEI EN 61439-1 CEI EN 60439-1 in vigore CEI EN 61439-2 © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 8 sostituiscono in vigore fino al 31 ottobre 2014 in vigore CEI EN 61439-6 CEI EN 60439-2 in preparazione CEI EN 61439-3 in vigore CEI EN 60439-3 in preparazione CEI EN 61439-4 in vigore CEI EN 60439-4 in preparazione CEI EN 61439-5 in vigore CEI EN 60439-5 in preparazione in vigore La CEI EN 60439-1 era una Norma generale e di prodotto perché parlava di quadri AS e ANS e riguardava i quadri di potenza La CEI EN 60439-1 è stata sostituita da: 61439-1 e 61439-2 CEI EN 61439 Parte 1: Regole generali E’ la Norma base alla quale fanno riferimento le Norme specifiche Si applica alle “Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione” (quadri elettrici) La tensione nominale è ≤ 1000 V c.a. e ≤ 1500 V c.c. Contiene le regole generali, le definizioni, le proprietà, le prescrizioni di costruzione e prestazione e le verifiche comuni a tutti i quadri BT Deve essere di riferimento alle successive norme (di prodotto) della serie Non si può utilizzare da sola per specificare un quadro o per determinarne la conformità. Per ogni tipo di quadro sono necessarie due norme: la Norma generale CEI EN 61439-1 e la Norma specifica del quadro 61439-X. La marcatura si esegue usando la Norma specifica del quadro realizzato © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 9 CEI EN 61439 Parte 2: Quadri di potenza Quadro di bassa tensione utilizzato per distribuire e controllare l’energia per tutti i tipi di carichi previsti per applicazioni industriali, commerciali e applicazioni similari in cui non sono previste operazioni da parte di persone comuni. E’ lo stesso quadro trattato dalla Norma CEI EN 60439-1 Si applicano tutte le prescrizioni della Parte 1: “Regole generali” Contiene i requisiti relativi a: parti estraibili (distanze di sezionamento), forme di segregazione e fattore di contemporaneità © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 10 Novità (Scompare la distinzione tra AS e ANS) Scompare AS la distinzione tra quadri: (quadri totalmente sottoposti a prove di tipo) ANS (quadri parzialmente sottoposti a prove di tipo) In favore del concetto di verifiche di progetto di un quadro o di un sistema di quadri. Le prove di tipo non sono più l’unico modo per dimostrare la conformità del quadro alla Norma. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 11 Novità (Verifiche di progetto) Le verifiche di progetto si eseguono su un quadro prototipo o su parti di quadro per dimostrare che il progetto soddisfa la Norma applicabile. La verifica di progetto può essere fatta con uno o più metodi equivalenti ed alternativi che consistono in prove (ex prove di tipo), calcoli o l’applicazione delle regole di progetto. Verifiche di progetto Verifica con prova (di tipo) Verifica con calcoli Verifica © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 12 con le regole di progetto Novità (Verifiche di progetto) Prove di verifica: prove di laboratorio fatte su un quadro prototipo o su parti di quadro per verificare che il progetto soddisfa le prescrizioni della Norma applicabile; le prove di verifica sono equivalenti alle “prove di tipo”. Verifica con calcoli: applicazione dei metodi di calcolo, definiti nelle specifiche norme (es: CEI 17-43 per la sovratemperatura, CEI 17-52 per la tenuta al cortocircuito), per la verifica del quadro. Regola di progetto: specifica regola per il progetto di un quadro che può essere applicata in alternativa alla prova © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 13 Esempio: Regole di progetto Tensione di tenuta ad impulso Verifica con le regole di progetto (in alternativa alla prova) prevede di accertare, con misure fisiche o misure dei disegni di progetto, che le distanze d’isolamento in aria siano almeno 1,5 volte i valori specificati nella Tabella 1 della CEI EN 61439-1 Tab.1 d min_misurata = 14 × 1,5 = 21 mm © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 14 Novità (Tabella D.1 della CEI EN 61439-1) Modalità © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 15 disponibili per verificare la conformità del quadro alla Norma Novità (Tabella D.1 della CEI EN 61439-1) Caratteristica da verificare Verifica con prove Verifica con calcoli Verifica con regole di progetto SI SI SI SI SI (Lista di controllo della Tab. 13 insieme ad un sistema di riferimento provato) SI Volume maggiore Tensione di tenuta a frequenza di esercizio Ui SI (Metodo della CEI 17-43 oppure il metodo delle potenze) NO Tensione di tenuta ad impulso Uimp SI NO SI Tenuta al cortocircuito Limiti di sovratemperatura NO Distanze minime in aria > 1,5 volte di quelle in Tab.1 © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 16 Novità (Costruttore originale e Costruttore del quadro) Costruttore originale: organizzazione che ha fatto il progetto originale e le verifiche associate al quadro (o al sistema di quadri) in accordo alla Norma applicabile. Il costruttore originale progetta, realizza e verifica un sistema di quadri, definito da una serie completa di componenti meccanici ed elettrici (involucri, sbarre, unità funzionali) che possono essere assemblati, seguendo le istruzioni del costruttore originale, per ottenere quadri differenti. Il costruttore originale dovrà: Progettare Eseguire Fornire, la linea di quadri; le verifiche di progetto sui prototipi; tramite cataloghi o guide di montaggio, le istruzioni per la scelta dei componenti e il montaggio del quadro. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 17 Novità (Costruttore originale e Costruttore del quadro) Costruttore del quadro: organizzazione che si assume la responsabilità del quadro finito (mette la targa sul quadro). Il costruttore del quadro dovrà: Scegliere e montare i componenti seguendo le istruzioni del costruttore originale; Eseguire Il le verifiche individuali (collaudo) su ogni quadro realizzato. costruttore del quadro: Mette il nome sulla targhetta e si assume la responsabilità sulla conformità del quadro alla Norma. Può essere lo stesso oppure può essere diverso dal Costruttore originale © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 18 Caratteristiche elettriche nominali Tensioni nominale del quadro (Un): è la tensione d’impiego del circuito principale del quadro. Tensione nominale d’impiego di un circuito del quadro (Ue): è il valore di tensione che, unitamente alla corrente nominale, determina l’utilizzo del circuito cui si riferisce. Se differente dalla tensione nominale (Un) del quadro, il costruttore deve dichiarare l’appropriata tensione nominale di impiego di quel circuito. Solitamente in un quadro vengono dichiarate una o più tensioni d’impiego (Ue) riferite ai circuiti ausiliari. Tensione nominale di isolamento (Ui): è il valore di tensione, di un circuito del quadro, al quale fanno riferimento la tensione di prova d’isolamento (prova di tenuta a frequenza di esercizio, per 5s) e le distanze d’isolamento superficiali. Un ≤ Ui Ue ≤ Ui © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 19 Caratteristiche elettriche nominali Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp): è il valore di picco di un impulso di tensione che un circuito può sopportare in condizioni specificate; a questo valore si riferiscono le distanze d’isolamento in aria. Uimp © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 20 ≥ sovratensioni transitorie che si verificano nel sistema elettrico. Caratteristiche elettriche nominali Corrente nominale (InA): è la più piccola tra: la somma delle correnti nominali dei circuiti di entrata che funzionano in parallelo; la corrente complessiva che le sbarre principali sono in grado di distribuire nella specifica configurazione del quadro. Corrente nominale di un circuito del quadro (InC): è la corrente che un circuito deve essere in grado di portare senza che la sovratemperatura, nelle diverse parti del circuito, superi i limiti stabiliti dalla norma, nelle condizioni di prova definite dalla norma. Fattore nominale di contemporaneità RDF: è il valore, espresso per unità, della corrente nominale, assegnato dal costruttore del quadro, con il quale possono essere caricati contemporaneamente e continuativamente i circuiti d’uscita di un quadro tenendo in considerazione le mutue influenze termiche. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 21 Caratteristiche elettriche nominali Le Norme specifiche indicano i valori convenzionali di RDF in funzione del numero di circuiti di uscita. L’RDF va indicato tra le caratteristiche nominali del quadro, se non indicato si considera pari a 1. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 22 Caratteristiche elettriche nominali Entrata Es: Uscita Uscita Uscita Uscita Uscita RDF = 0,8 Significa che i cinque circuiti di uscita possono essere caricati contemporaneamente e continuativamente, al massimo, con una corrente pari a I = 0,8 × InC Per ogni circuito di uscita deve essere: I ≥ Ib InC= Ib corrente nominale del circuiti d’uscita = corrente di impiego del circuito © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 23 Caratteristiche elettriche nominali La corrente nominale ammissibile di breve durata Icw è il valore efficace della corrente di cortocircuito, dichiarato dal costruttore del quadro, che il quadro stesso può sopportare senza danneggiarsi nelle condizioni di prova prefissate, definite in funzione della corrente e del tempo. Ad un quadro possono essere assegnati valori diversi di Icw per durate diverse (es: 1 s, 0,2 s; 0,5 s o 3 s). I2× t = Icw2 × t (genericamente t = 1s). © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 24 Caratteristiche elettriche nominali La corrente nominale ammissibile di picco Ipk è il valore di picco della corrente di cortocircuito, dichiarato dal costruttore del quadro, che il quadro stesso può sopportare nelle condizioni di prova prefissate. Serve per definire gli sforzi elettrodinamici. Ipk = Icw × n Tabella 7 © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 25 Caratteristiche elettriche nominali La corrente nominale di cortocircuito condizionata Icc: è il valore della corrente presunta di cortocircuito, fissata dal costruttore, che il circuito, protetto da un dispositivo di protezione (limitatore di corrente) specificato dal costruttore del quadro, può sopportare in modo soddisfacente per il tempo di funzionamento del dispositivo, in condizioni di prova specificate. Frequenza nominale (fn): È il valore della frequenza al quale fanno riferimento le condizioni di funzionamento del quadro. E’ ammessa una variazione del ± 2% © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 26 Grado di protezione IP di un quadro Il grado di protezione IP indica il livello di protezione dell’involucro contro l’accesso a parti pericolose, contro l’ingresso di corpi solidi e di acqua. Con il codice IP si identifica il grado di protezione in conformità alla Norma CEI EN 60529. La prima cifra indica il grado di protezione dell’involucro contro l’ingresso di corpi solidi e contro il contatto delle persone con parti interne pericolose. La seconda cifra indica il grado di protezione dell’involucro contro l’ingresso dannoso dell’acqua. La lettera addizionale indica il grado di protezione per le persone contro l’accesso a parti pericolose. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 27 Grado di protezione IP di un quadro Il grado di protezione IP, se non diversamente specificato dal costruttore, vale per l’intero quadro, montato ed installato come nell’uso ordinario (ad esempio a porta chiusa). © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 28 Grado di protezione IP di un quadro Per i quadri chiusi, il grado IP deve essere almeno uguale a 2X dopo l’installazione, in accordo con le istruzioni fornite dal costruttore del quadro. Il grado di protezione per il fronte e per il retro del quadro deve essere almeno uguale a IP XXB IP 2X IP XXB 10 mm 15 mm Parte attiva © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 29 Schermo in plexiglass Grado di protezione IP di un quadro Le superfici orizzontali accessibili fino ad una altezza di 1,6 m, rispetto alla base del quadro, dovranno avere grado di protezione almeno uguale a IPXXD. Per i quadri previsti per l’uso all’esterno e senza protezione supplementare (es: tettoia), la seconda cifra caratteristica del codice IP deve essere almeno uguale a 3. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 30 Grado di protezione IK degli involucri Il grado IK indica il livello di protezione fornito dall’involucro contro gli impatti meccanici dannosi. Il grado di protezione dell’involucro viene indicato con il codice IK. Ciascun gruppo numerico caratteristico del codice IK rappresenta il valore dell’energia d’impatto, in joule, che l’involucro può sopportare. In genere il grado IK si applica all’involucro completo © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 31 Verifica dei requisiti di prestazione Verifica dei limiti di sovratemperatura Verifica delle prestazioni in cortocircuito Verifica delle proprietà dielettriche © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 32 Verifica dei limiti di sovratemperatura Metodi di verifica Prova: Prova in laboratorio con corrente Regole di derivazione: Derivazione (da un progetto provato) di varianti simili Calcoli: Metodo di calcolo secondo la CEI 17-43 (IEC 60890) oppure con il metodo delle potenze © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 33 Verifica dei limiti di sovratemperatura Verifica con prova (con corrente nei circuiti) Il quadro (prototipo) è sottoposto alla prova di riscaldamento con temperatura media dell’aria ambiente ≤ 35°C. Si fa passare in ogni circuito del quadro la rispettiva corrente nominale Raggiunto il regime termico (∆T < 1K/h) , si rilevano le sovratemperature raggiunte e mantenute a regime. Le sovratemperature misurate, per i diversi componenti, non devono superare i limiti ammessi indicati nella Tabella 6 della CEI EN 61439-1. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 34 Verifica dei limiti di sovratemperatura Verifica Tab.6: Limiti di sovratemperatura Terminali © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 35 con prova (con corrente nei circuiti) per conduttori esterni isolati (terminali del quadro): 70K Verifica dei limiti di sovratemperatura Verifica con prova (con corrente nei circuiti) Per i componenti installati in quadro si considerano i limiti di sovratemperatura in accordo con le prescrizioni delle rispettive norme di prodotto, tenendo in considerazione la temperatura interna al quadro. ∆T = T interna – T amb (ext) T amb (ext) = 35 °C Per gli interruttori ABB installati in quadro valgono i seguenti limiti di sovratemperatura: 85K ai terminali se non sono collegati direttamente a conduttori isolati 70K ai terminali se sono collegati a conduttori esterni isolati © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 36 Verifica dei limiti di sovratemperatura Verifica con regole di derivazione Metodo per la verifica di varianti non provate, derivate da configurazioni simili verificate con prove. Procedura usata per la verifica dei quadri mediante derivazione da configurazioni simili provate (rispondenti a precise regole comparative rispetto ai quadri testati). I quadri verificati in questo modo devono essere conformi a quanto segue: hanno le unità funzionali confrontabili (es: stesso schema elettrico di base, apparecchi della stessa taglia e serie, con la stessa disposizione fisica e fissaggio, stessa struttura di montaggio, identico tipo e disposizione dei conduttori) con quelle usate nella prova; hanno lo stesso tipo di costruzione come quello usato per la prova; hanno le stesse o maggiori dimensioni esterne di quelle usate per la prova; hanno le stesse o migliorative condizioni di raffreddamento (stesse o maggiori aperture di ventilazione); hanno la stessa o inferiore forma di segregazione interna di quella usata per la prova; hanno la stessa o minore potenza dissipata nello stesso scomparto; hanno lo stesso o ridotto numero di circuiti di uscita per ogni scomparto. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 37 Verifica dei limiti di sovratemperatura Verifica Calcolo con calcoli con il metodo delle potenze Si può applicare a quadri a scomparto singolo con In ≤ 630 A Condizioni di applicabilità del metodo: le potenze dissipate dai componenti sono fornite dal loro costruttore; le potenze dissipate sono distribuite uniformemente; la corrente nominale dei circuiti del quadro non è > dell’80% della specifica corrente convenzionale termica in aria libera degli apparecchi di manovra; le parti strutturali e gli apparecchi sono disposti in modo da non ostacolare, se non in maniera modesta, la circolazione dell’aria; i conduttori che portano correnti superiori a 200 A e le parti strutturali sono disposti in modo da minimizzare le perdite per correnti parassite. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 38 Verifica dei limiti di sovratemperatura Metodo delle potenze La Pinv. dall’involucro e la ∆T sono fornite dal costruttore; oppure Si simula il riscaldamento del quadro vuoto con resistori calibrati e si ricava la P dissipabile dall’involucro; al regime termico, si misura la ∆T dell’aria nella parte superiore dell’involucro (le temperature non devono superare i valori di Tab.6). Si verifica che la potenza dissipata all’interno del quadro dagli apparecchi e dai conduttori è inferiore di quella dissipabile dall’involucro. Risultati da ottenere Per gli apparecchi di manovra o per i componenti elettrici nei circuiti principali, si deve verificare che: Il carico continuativo non supera il carico ammissibile alla temperatura dell’aria all’interno del quadro e ≤ 80%In © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 39 Verifica dei limiti di sovratemperatura Declassamento della corrente nominale Temperatura Tmax T4N250 fisso con terminali anteriori 80%InCB InCB Ib © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 40 interna al quadro = 65°C = 0.8 × 250 = 200 A a 65°C = 235 A ≤ 80%In e Ib ≤ In (65°C) Verifica dei limiti di sovratemperatura Verifica Calcolo Si con calcoli con il metodo della CEI 17-43 può applicare a quadri con In ≤ 1600 A Condizioni di applicabilità del metodo: le potenze dissipate dai componenti sono fornite dal loro costruttore; la ripartizione della potenza dissipata all’interno dell’involucro è uniforme; la corrente nominale di ciascun circuito del quadro non è > dell’80% della corrente nominale in aria libera degli apparecchi di manovra installati nel circuito; le parti strutturali e gli apparecchi sono disposti in modo da non ostacolare, se non in maniera modesta, la circolazione dell’aria; la sezione delle aperture d’uscita dell’aria è almeno 1,1 volte la sezione delle aperture di entrata; non ci sono più di tre diaframmi orizzontali per ogni scomparto; i conduttori che portano correnti superiori a 200 A e le parti strutturali sono disposti in modo da minimizzare le perdite per correnti parassite. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 41 Verifica dei limiti di sovratemperatura Calcolo Risultati con il metodo della CEI 17-43 da ottenere Per gli apparecchi di manovra o per i componenti elettrici nei circuiti principali, si deve verificare che: il carico continuativo non supera il carico ammissibile alla temperatura dell’aria calcolata e ≤ 80%In. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 42 Ib ≤ InCB (alla temperatura calcolata) e Ib ≤ 0.8×InCB (in aria libera) Verifica dei limiti di sovratemperatura Declassamento della corrente nominale Temperatura Tmax T6H800 fisso con terminali anteriori 80%InCB InCB Ib © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 43 interna al quadro = 60°C = 0.8 × 800 = 640 A a 60°C = 760 A ≤ 80%In e Ib ≤ In (60°C) Verifica delle prestazioni in cortocircuito Scopo: Verificare che il quadro è in grado di sopportare gli sforzi elettrodinamici e le sollecitazioni termiche dovute al manifestarsi di un cortocircuito. L’utilizzatore deve specificare, al momento dell’ordine, le condizioni di cortocircuito nel punto di installazione. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 44 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Verifica della tenuta al cortocircuito Non è necessaria la verifica al cortocircuito, dei circuiti principali, nei seguenti casi: per un quadro che ha corrente nominale di breve durata o corrente nominale di cortocircuito condizionata non superiori a 10 kA; per i quadri protetti da dispositivi limitatori di corrente aventi una corrente di picco limitata non superiore a 17 kA, in corrispondenza della corrente presunta di cortocircuito massima ammissibile, ai terminali del circuito di entrata del quadro. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 45 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Verifica © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 46 della tenuta al cortocircuito Verifica delle prestazioni in cortocircuito Corrente di cortocircuito e idoneità del quadro all’impianto La verifica della tenuta alla corrente di cortocircuito si basa principalmente su due parametri del quadro che sono: la corrente nominale ammissibile di breve durata Icw; la corrente nominale di cortocircuito condizionata Icc. In base ad uno di questi due valori e alla corrente presunta di cortocircuito dell’impianto, è possibile stabilire se il quadro è idoneo o meno ad essere installato in un determinato punto dell’impianto. Si deve essere verificare che i poteri d’interruzione degli apparecchi (eventualmente tramite back-up) all’interno del quadro siano compatibili con i valori di cortocircuito dell’impianto. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 47 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Correnti La di cortocircuito del quadro corrente nominale ammissibile di breve durata Icw La Icw serve per specificare la tenuta al cortocircuito del quadro quando non è presente un interruttore automatico (limitatore) all’ingresso o a monte del quadro. I2× t = Icw2 × t (generalmente t = 1s). © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 48 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Correnti La di cortocircuito del quadro corrente nominale ammissibile di picco Ipk Serve per definire gli sforzi elettrodinamici Ipk = Icw × n © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 49 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Correnti La Il di cortocircuito del quadro corrente nominale di cortocircuito condizionata Icc valore della Icc viene specificato quando: è presente un interruttore automatico (limitatore) all’ingresso del quadro; è presente, a monte del quadro, un dispositivo di protezione (limitatore) esterno che protegge il quadro; il costruttore deve indicare le caratteristiche del dispositivo (corrente nominale, potere di interruzione, corrente limitata ed energia specifica lasciata passare). © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 50 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Corrente che specifica la tenuta al cortocircuito Icw © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 51 Icc/Icw Icc Verifica delle prestazioni in cortocircuito Idoneità del quadro all’impianto Si stabilisce se il quadro è idoneo ad essere installato nell’impianto basandosi principalmente sui valori di: Corrente nominale ammissibile di breve durata Icw e corrente nominale ammissibile di picco Ipk (parametro del quadro) oppure Corrente nominale di cortocircuito condizionata Icc (parametro del quadro). Corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione Icp (parametro dell’impianto); viene specificata dall’utilizzatore quando ordina il quadro. Si deve verificare che i poteri d’interruzione degli apparecchi (eventualmente tramite back-up) all’interno del quadro siano compatibili con i valori di cortocircuito dell’impianto. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 52 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Idoneità © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 53 del quadro all’impianto Verifica delle prestazioni in cortocircuito Esempio Dati impianto esistente: Vn = 400 V Dati del quadro: Icw = 35 kA Dati impianto dopo l’aumento di potenza: Vn = 400 V fn = 50 Hz fn = 50 Hz Icp = 35 kA Icp = 60 kA Essendo la Icw del quadro minore della corrente di cortocircuito dell’impianto, per verificare che il quadro esistente sia ancora compatibile, si deve: - determinare i valori di I2t e di Ip lasciati passare dall’interruttore posto a monte del quadro e verificare che siano inferiori a quelli che il quadro può sopportare; - verificare che i dispositivi di protezione posti all’interno del quadro abbiano l’adeguato potere di interruzione, singolarmente o per Back-up. Il quadro ha Icw = 35 kA da cui: I2t quadro = (35)2x1 =1225 MA2s; Ipk quadro = 35 x 2,1 = 73.5 kA © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 54 Verifica delle prestazioni in cortocircuito A monte del quadro, viene installato un nuovo interruttore scatolato Tmax T6H630 (Icu=70 kA a 415V) Dalle curve di limitazione del picco e dell’energia specifica passante risulta: - Ip interruttore = 56 kA; - I2t interruttore = 13.1 MA2s. Curva di limitazione del picco Curva dell’energia specifica passante Ip= 56 kA 13.1 MA2s Icp= 60kA © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 55 Icp= 60kA Verifica delle prestazioni in cortocircuito Riassumendo: Per il quadro Per l’interruttore a monte: - I2t quadro = (35)2x1 =1225 MA2s; - I2t interruttore = 13.1 MA2s; - Ipk quadro = 35 x 2,1 = 73.5 kA. - Ip interruttore = 56 kA. Essendo: I2t quadro > I2t interruttore Ipk Il quadro > Ip interruttore quadro (struttura e sistema sbarre) è idoneo ad essere installato nell’impianto Interruttori installati nel quadro: Assumendo che gli interruttori installati all’interno del quadro siano interruttori tipo Tamx T1, T2 e T3 versione N con Icu=36 kA a 415 V; il potere di interruzione è inferiore alla corrente di cortocircuito presunta di 60kA. Dalle tabelle di Back-up risulta che questi interruttori sono idonei ad essere installati nell’impianto, poiché il loro potere di interruzione è aumentato a 65 kA grazie all’interruttore T6H posto a monte. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 56 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Dalle Tabelle di coordinamento Back-up © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 57 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Sistema di distribuzione e tenuta al cortocircuito Il dimensionamento del sistema di distribuzione del quadro è realizzato considerando la corrente nominale che lo attraversa e la corrente di cortocircuito presunta dell’impianto. Le tabelle fornite dal costruttore permettono la scelta della sezione della barra, in funzione della corrente nominale e forniscono le distanze alle quali devono essere posti i supporti reggibarre per garantire la tenuta al cortocircuito. Per scegliere il sistema di distribuzione compatibile con i dati di cortocircuito dell’impianto si deve seguire la seguente procedura: © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 58 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Sistema E’ di distribuzione e tenuta al cortocircuito noto il dispositivo di protezione a monte del sistema di distribuzione Dal valore della Icw del sistema di distribuzione si ricava: Ipk I2t sist = Icw × n sist = Icw2 × t (dove t è pari ad 1 secondo) In corrispondenza del valore della corrente di cortocircuito presunta dell’impianto si determina: il valore della corrente di picco limitata dall’interruttore: Ip int; l’energia specifica lasciata passare dall’interruttore: I2t int. Se: Ip int < Ipk sist e I2t int < I2t sist allora il sistema di distribuzione è idoneo. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 59 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Sistema E’ di distribuzione e tenuta al cortocircuito noto il dispositivo di protezione a monte del sistema di distribuzione © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 60 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Sistema di distribuzione e tenuta al cortocircuito Non è noto il dispositivo di protezione a monte del sistema di distribuzione Icp © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 61 (presunta) < Icw (sistema) Verifica delle prestazioni in cortocircuito La verifica può essere effettuata con uno dei seguenti metodi: Prova: Prova in laboratorio Regole di progetto: Prototipo già provato e le regole di progetto della Tabella 13 Confronto con un prototipo di riferimento: Confronto con il prototipo di riferimento e calcoli secondo la CEI 17-52 © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 62 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Verifica Si con regole di progetto confronta il quadro da verificare con un prototipo già testato in laboratorio utilizzando la lista di controllo della Tabella 13. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 63 Verifica delle prestazioni in cortocircuito Verifica con regole di progetto Non è richiesta la prova di laboratorio se, confrontando il quadro da verificare con un progetto di riferimento (già testato) servendosi Tabella 13, si risponde “SI” alle prescrizioni riguardanti il confronto. La risposta NO al quesito comporta la verifica, della caratteristica alla quale il quesito si riferisce, con una prova oppure con calcoli (CEI 17-52) e confronto con un prototipo provato (soddisfare i punti 6,8,9 e 10 di Tab.13). © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 64 Domande ? © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 65 Seconda Parte Domande iniziali 1) La verifica della tensione di tenuta a frequenza di esercizio Si può fare con calcoli Si può fare con le regole di progetto Si può fare esclusivamente con una prova © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 66 Seconda Parte Domande iniziali 2) La tensione nominale di tenuta ad impulso Uimp Serve E’ per definire le distanze di isolamento superficiali minore della tensione nominale Un del quadro Deve essere > delle sovratensioni transitorie che si verificano nel sistema elettrico © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 67 Seconda Parte Domande iniziali 3) Il costruttore del quadro E’, insieme al costruttore originale, responsabile del quadro finito Esegue le verifiche individuali su ogni quadro realizzato Fornisce tutte la indicazioni per la scelta dei componenti e il montaggio del quadro © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 68 Verifica delle proprietà dielettriche Tensione Tensione di tenuta a frequenza di esercizio nominale di isolamento (Ui) L’idoneità dei circuiti del quadro a sopportare le sovratensioni temporanee (es: guasto fase-terra sul lato MT) e l’integrità dell’isolamento solido si verificano con la tensione di tenuta a frequenza di esercizio. Con questa prova si definisce la tensione nominale di isolamento Ui, attraverso la quale si definiscono le distanze di isolamento superficiali. La verifica della tensione di tenuta a frequenza di esercizio è possibile solo attraverso la prova con tensione applicata. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 69 Verifica delle proprietà dielettriche Tensione di tenuta a frequenza di esercizio Si applica la tensione a frequenza di esercizio (compresa tra 45Hz e 65Hz), con i valori indicati in Tabella 8 e 9, e si mantiene per 5s. Tab © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 70 8: Circuiti principali Tab 9: Circuiti ausiliari Verifica delle proprietà dielettriche Tensione Prova di tenuta a frequenza di esercizio con tensione applicata La tensione si applica: - tra i poli del circuito principale collegati insieme (compresi i circuiti di comando e ausiliari collegati al circuito principale) e l’involucro messo a terra (con tutti gli apparecchi di manovra in posizione di chiuso); - tra ciascun polo del circuito principale e tutti gli altri poli collegati tra loro e con l’involucro messo a terra (con tutti gli apparecchi di manovra in posizione di chiuso). - tra ciascun circuito ausiliario non collegato al circuito principale e: - il circuito principale; - gli altri circuiti; - l’involucro messo a terra. La prova è superata se non si verifica nessuna scarica superficiale. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 71 Verifica delle proprietà dielettriche Distanze di isolamento superficiali E’ la minima distanza tra due parti conduttrici misurata lungo la superficie del materiale isolante. Distanze d’isolamento superficiali © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 72 Verifica delle proprietà dielettriche Distanze Gruppo Grado I di isolamento superficiali (in funzione di:) del materiale di inquinamento quadri per applicazioni industriali sono utilizzati in genere in ambienti con grado di inquinamento 3; presenza di inquinamento conduttore o di inquinamento secco non conduttore che diventa tale in seguito alla condensazione di umidità. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 73 Verifica delle proprietà dielettriche Tab.2: © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 74 Distanze di isolamento superficiali Verifica delle proprietà dielettriche Tensione Tensione di tenuta ad impulso nominale di tenuta ad impulso (Uimp): La capacità dei circuiti del quadro di sopportare le sovratensioni transitorie (dovute a fulminazioni o a manovre sugli apparecchi di interruzione MT) è verificata con la tensione di tenuta ad impulso. Con questa prova si determina la tensione nominale di tenuta ad impulso Uimp del quadro, attraverso la quale si definiscono le distanze di isolamento in aria. Per il coordinamento dell’isolamento si deve identificare la Uimp del quadro in base alle sovratensioni che potrebbero verificarsi nel punto dell’impianto dove si prevede d’installare il quadro. Per il quadro deve valere: Uimp © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 75 ≥ sovratensioni transitorie dell’impianto Verifica delle proprietà dielettriche Tensione Categorie di tenuta ad impulso di sovratensione Per convenzione si divide l’impianto in quattro zone che corrispondono a quattro categorie di sovratensione (valori decrescenti di sovratensioni attese): Categoria IV: zona di inizio dell’impianto Categoria III: livello dei circuiti di distribuzione Categoria II: livello di apparecchi utilizzatori Categoria I: livelli protetti in modo speciale (es: dispositivi elettronici) Le categorie si definiscono in base alla distanza dalla sorgente di alimentazione All’inizio dell’impianto è richiesta una maggior tenuta alla sovratensione per il maggior disservizio che si avrebbe a seguito di un eventuale cedimento dell’isolamento © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 76 Verifica delle proprietà dielettriche Tensione Stabilita di tenuta ad impulso la categoria di sovratensione in base al punto di installazione del quadro nell’impianto e la tensione nominale del sistema di alimentazione, si può definire, in accordo alla Tabella G. 1, il valore nominale della tensione di tenuta ad impulso da assegnare al quadro. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 77 Verifica delle proprietà dielettriche Tensione Il di tenuta ad impulso valore della tensione di prova è definito dalla Tabella 10 in funzione della Uimp dichiarata © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 78 Verifica delle proprietà dielettriche Tensione Prova di tenuta ad impulso con tensione applicata Si applica al quadro l’impulso di tensione 5 volte per ciascuna polarità ad intervalli di almeno 1 s come segue: - tra i poli del circuito principale collegati insieme (compresi i circuiti di comando e ausiliari collegati al circuito principale) e l’involucro messo a terra (con tutti gli apparecchi di manovra in posizione di chiuso); - tra ciascun polo del circuito principale e gli altri poli collegati tra loro e l’involucro messi a terra (con tutti gli apparecchi di manovra in posizione di chiuso). I circuiti ausiliari non collegati ai circuiti principali devono essere messi a terra La prova si considera superata se non si rileva alcun tipo di scarica. Si deve verificare che tutti gli apparecchi incorporati sono idonei per la Uimp specificata © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 79 Verifica delle proprietà dielettriche Distanze Le di isolamento in aria minime distanze di isolamento in aria sono date in funzione di: Tensione nominale di tenuta ad impulso Uimp; Distribuzione del campo elettrico (non omogeneo) e grado di inquinamento (grado di inquinamento 3). © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 80 Tabella 1: Minime distanze di isolamento in aria Verifica delle proprietà dielettriche Tensione Verifica di tenuta ad impulso con le regole di progetto Prevede di accertare, con misure fisiche o misure dei disegni di progetto, che le distanze d’isolamento in aria siano almeno 1,5 volte i valori specificati nella Tabella 1 della CEI EN 61439-1 d min_misurata = 14 × 1,5 = 21 mm © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 81 Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Posizionamento degli interruttori Ridurre i percorsi delle correnti più elevate per ridurre la potenza dissipata all’interno del quadro (benefici dal punto di vista termico). Quadri a singolo scomparto Posizionamento © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 82 consigliato Posizionamento non consigliato Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Posizionamento Quadri degli interruttori multi-scomparto Nel caso di quadri multi-scomparto è consigliabile, se possibile, posizionare l’interruttore generale nella colonna centrale. Soluzione economicamente più vantaggiosa © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 83 Soluzione economicamente meno vantaggiosa Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Posizionamento Si degli interruttori consiglia di mettere in basso gli apparecchi attraversati da una corrente prossima al valore nominale (più carichi) ed in alto gli apparecchi attraversati da una corrente lontana dal valore nominale (più scarichi). © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 84 Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Connessione Terminali © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 85 degli interruttori con il sistema sbarre posteriori verticali Terminali posteriori orizzontali Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Connessione Emax E4 con terminali posteriori verticali I © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 86 degli interruttori con il sistema sbarre terminali posteriori verticali favoriscono la dissipazione termica Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Indicazioni per la connessione degli interruttori con il sistema sbarre Indicazioni sulla sezione minima dei cavi e delle sbarre in accordo alla Norma di prodotto CEI EN 60947-2 © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 87 Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Indicazioni sbarre © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 88 per la connessione degli interruttori con il sistema Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Ammaraggio Massima © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 89 dei conduttori in prossimità degli interruttori distanza in mm a cui posizionare il primo setto di ancoraggio Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Ammaraggio Massima © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 90 dei conduttori in prossimità degli interruttori distanza in mm a cui posizionare il primo setto di ancoraggio Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Distanze d’installazione degli interruttori scatolati Tmax T, SACE Tmax XT Distanze di isolamento per installazione in cubicolo metallico Tmax T SACE Tmax XT © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 91 Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Distanze d’installazione degli interruttori scatolati Tmax T, SACE Tmax XT Distanza minima tra due interruttori affiancati Tmax T SACE Tmax XT © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 92 Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Distanze d’installazione degli interruttori scatolati Tmax T, SACE Tmax XT Distanza minima tra due interruttori sovrapposti Tmax T SACE Tmax XT © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 93 Indicazioni per l’installazione degli interruttori in quadro Distanze Emax X1 © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 94 d’installazione degli interruttori Emax ed Emax X1 Emax E1÷ E6 Verifiche individuali e certificazione del quadro Il costruttore originale offre un sistema di quadri a Norme CEI EN che non richiedono ulteriori prove di laboratorio o verifiche ma le sole prove individuali (collaudo del quadro). Per ottenere ciò è necessario utilizzare le carpenterie (con i relativi accessori), gli interruttori (modulari, scatolati e aperti) e i sistemi di distribuzione rispettando i criteri di scelta e le istruzioni di montaggio fornite dal costruttore originale. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 95 Verifiche individuali e certificazione del quadro Verifiche Individuali (Collaudo del quadro) A cura del costruttore del quadro, devono essere effettuate su tutti i quadri al termine dell’assemblaggio e del cablaggio. 1) Verifiche di costruzione Grado di protezione IP dell’involucro Distanze d’isolamento in aria e superficiali Protezione contro la scossa elettrica ed integrità dei circuiti di protezione Installazione Circuiti degli apparecchi di manovra e dei componenti elettrici interni e collegamenti Terminali per conduttori esterni Funzionamento meccanico 2) Verifiche di prestazione Proprietà dielettriche Cablaggio © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 96 e funzionamento Verifiche individuali e certificazione del quadro Proprietà Verifica dielettriche individuale con tensione applicata Si applica, per 1s, la tensione di prova alla frequenza di esercizio, con il valore efficace definito dalla norma. Tabella © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 97 8: Circuiti principali Tabella 9: Circuiti ausiliari Verifiche individuali e certificazione del quadro Proprietà Prova dielettriche con tensione applicata La tensione si applica: - tra i poli del circuito principale collegati insieme (compresi i circuiti di comando e ausiliari collegati al circuito principale) e l’involucro messo a terra (con tutti gli apparecchi di protezione e manovra in posizione di chiuso); - tra ciascun polo del circuito principale e tutti gli altri poli collegati tra loro e con l’involucro messo a terra (con tutti gli apparecchi di protezione e manovra in posizione di chiuso). - tra ciascun circuito ausiliario non collegato al circuito principale e: - il circuito principale; - gli altri circuiti; - l’involucro messo a terra. La prova è superata se non si verifica nessuna scarica superficiale. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 98 Verifiche individuali e certificazione del quadro Proprietà Verifica dielettriche individuale della resistenza d’isolamento In alternativa alla prova di tensione applicata, limitatamente ai quadri fino a 250 A, è sufficiente la misura di un’opportuna resistenza elettrica d’isolamento. Si applica, tra i circuiti e la massa, una tensione di 500 V c.c e l’esito è positivo se, per ciascun circuito provato, la resistenza d’isolamento è almeno di 1000 Ω/V, riferiti alla tensione nominale verso terra di ciascun circuito. Es: R Un = 415 V (Uo = 240 V) = 1000 × 240 = 240 kΩ © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 99 Verifiche individuali e certificazione del quadro Distanze d’isolamento in aria Se le effettive distanze d’isolamento in aria sono: minori dei valori indicati in Tab.1, si deve fare la prova di tenuta all’impulso di tensione; uguali o maggiori dei valori definiti in Tab.1 (ma inferiori a 1,5 volte), la verifica si deve eseguire con una misura fisica; uguali o maggiori di 1,5 volte i valori indicati in Tab.1, la verifica si deve eseguire con un esame a vista. Tab 1 © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 100 Verifiche individuali e certificazione del quadro Rispondenza In alle Norme CEI EN 61439 accordo alle norme tecniche il costruttore deve: Apporre una targa che riporta: Nome o marchio di fabbrica del costruttore; Numero Data di matricola del quadro; di costruzione; Specifica Allegare Norma tecnica di riferimento (61439-X). la documentazione tecnica specifica che riporta le caratteristiche e le prestazioni nominali del quadro (dati di targa) e le istruzioni per l’installazione, l’uso e la manutenzione del quadro. © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 101 Verifiche individuali e certificazione del quadro Documentazione Ai finale fini giuridici il costruttore del quadro deve: realizzare marcare il quadro a regola d’arte; il quadro CE (per forniture in Europa) in modo visibile e leggibile; mettere la targa col suo nome e la matricola sul quadro; allegare i manuali d’uso e manutenzione del quadro e dei componenti; redigere e conservare, per almeno 10 anni, la dichiarazione di conformità e il fascicolo tecnico. Anche se non richiesto dalle leggi e dalle norme, fornisce al committente il certificato di collaudo © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 102 Domande ? © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 103 © ABB Group 19 luglio 2010 | Slide 104