LICEO SCIENTIFICO “N. TRON” – SCHIO PROGRAMMAZIONE DI FISICA CLASSE 4LC INDIRIZZO SECONDA LINGUA COMUNITARIA A.S. 2016/2017 INDICE A) Linee generali e competenze B) Obiettivi specifici di apprendimento e abilità di processo C) Modalità di verifica D) Metodi e strumenti E) Programmazione classe IV: contenuti, obiettivi e obiettivi minimi (per PEI e PDP) A) LINEE GENERALI E COMPETENZE La stesura della programmazione didattica di dipartimento per il secondo biennio del liceo scientifico tiene conto delle indicazioni del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006 e del DM 139 del 22 agosto 2007, che le fa proprie, e coniuga i saperi in termini di conoscenze, abilità/capacità e competenze. “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. “Abilità”: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). “Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. Lo studente, durante il suo percorso liceale deve apprendere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e del nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è sviluppata. In particolare, lo studente deve acquisire le seguenti competenze: osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione; fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive. Nel corso del secondo biennio il percorso didattico da maggiore rilievo all'impianto teorico (Le leggi della fisica) ed alla sintesi formale (Strumenti e modelli matematici), con l'obiettivo di formulare e risolvere problemi più impegnativi di quelli affrontati nel biennio, tratti anche dall'esperienza quotidiana, sottolineando la natura quantitativa e predittiva delle leggi fisiche. L'attività sperimentale consentirà allo studente di discutere e costruire concetti, progettare e condurre osservazioni e misure, confrontare esperimenti e teorie. Il dipartimento di fisica, per quanto possibile, in collaborazione con altri insegnanti (in particolare con quelli di matematica, scienze, storia e filosofia) promuoverà collaborazioni tra il Liceo Tron e Università, enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro. B) OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E ABILITA' DI PROCESSO La definizione degli Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) per la fisica intende fornire un quadro di riferimento per lo sviluppo coerente di conoscenze e abilità che coniughino gli aspetti cognitivi con quelli più specificamente culturali della disciplina: da un lato la disciplina come strumento di conoscenza scientifica della realtà, dall’altro l’analisi di come la fisica si colloca all'interno del pensiero scientifico e di come, interagendo e integrandosi con altre forme di pensiero (matematico, filosofico, tecnologico, …) contribuisce all'evoluzione storica delle idee. La presentazione degli OSA è fatta ripartendoli in quattro aree fenomenologiche (Fenomeni Meccanici, Fenomeni Termici, Fenomeni Elettromagnetici, Fenomeni Luminosi), un’area che descrive conoscenze e abilità legate alle procedure e agli strumenti della indagine scientifica (Strumenti, Modelli e Procedure), un’area che descrive concetti e applicazioni della fisica all’astronomia ed all’astrofisica (Terra e Universo) ed un’area che presenta il percorso di conoscenza della materia dalle sue proprietà macroscopiche alla sua struttura microscopica (Struttura della Materia, Particelle e Campi). L’ordine di presentazione non è legato all’ordine in cui gli argomenti verranno proposti in classe dal docente. ABILITA' DI PROCESSO I contenuti di questa tabella indicano abilità di processo che devono accompagnare gli studenti lungo tutto il percorso in fisica. Non sono relativi ad un unico periodo, ma distribuiti lungo tutto l’arco del 1° e 2° biennio. Conoscenze Abilità Esplorare, misurare, comunicare, interpretare - Il metodo sperimentale: osservare, formulare ipotesi, sperimentare, interpretare, formulare leggi. - La definizione operativa delle grandezze fisiche: grandezze scalari e vettoriali; grandezze intensive ed estensive. - Unità di misura e dimensionalità delle grandezze fisiche. Il sistema internazionale di misura (SI). - Leggi fenomenologiche e leggi teoriche. - Formulazione di modelli descrittivi ed interpretativi. - Procedure di utilizzazione di fogli elettronici e altri strumenti informatici per la modellizzazione di fenomeni fisici. - Potere predittivo e limiti di validità di un modello. Esplorare, misurare, comunicare, interpretare - Descrivere un fenomeno fisico individuandone le variabili rilevanti. - Predire relazioni tra variabili. - Valutare le caratteristiche degli strumenti di misura: portata, sensibilità, eventuale frequenza di campionamento. - Individuare le caratteristiche di trasduzione di alcuni strumenti. - Individuare la differenza tra metodi di misurazione diretti e indiretti. - Applicare semplici algoritmi per determinare l'incertezza di misure indirette. - Valutare, in situazioni sperimentali diverse, l'attendibilità dei valori misurati: intervallo d'incertezza, precisione. - Leggere e costruire, manualmente e con l’ausilio di strumenti informatici, grafici cartesiani, istogrammi e tabelle a più entrate. - Tracciare, manualmente e con l’ausilio di strumenti informatici, linee di tendenza di dati sperimentali linearizzati, determinando i valori. di coefficienti e intercette e interpretandone i significati fisici. - Usare modelli matematici per descrivere le relazioni tra le variabili coinvolte in un dato fenomeno. - Utilizzare i rapporti incrementali e l’integrazione numerica per elaborare semplici modelli di fenomeni. OBIETTIVI SPECIFICI PER IL 2° BIENNIO 1) FENOMENI MECCANICI Conoscenze Abilità Forza, moto e relatività - Tipi di forze ed equazioni del moto. - Campo gravitazionale come esempio di campo conservativo. - Sistemi di riferimento inerziali e relatività galileiana. - Sistemi di riferimento non inerziali e forze apparenti. - Limiti di applicabilità della relatività galileiana. - Velocità della luce nel vuoto. - Moto rotatorio, momento angolare e sua conservazione. - Energia nel moto rotatorio. Forza, moto e relatività - Esplorare al calcolatore soluzioni di semplici equazioni del moto ottenute con il metodo delle differenze finite. - Applicare le proprietà conservative del campo gravitazionale alla risoluzione di problemi. - Descrivere la differenza tra sistemi inerziali e non inerziali dando esempi degli uni e degli altri. - Distinguere con criteri appropriati le forze apparenti da quelle attribuibili a interazioni. - Spiegare perché i corpi in caduta libera sono in condizione di assenza di peso e perché i satelliti artificiali intorno alla Terra e i pianeti intorno al Sole sono in caduta libera. - - Discutere l’effetto Doppler luminoso e confrontarlo con l’effetto Doppler acustico. - Descrivere e modellizzare fenomeni quotidiani riguardanti la conservazione del momento della quantità di moto e dell’energia meccanica di rotazione. Aspetti storici - L’origine della teoria della relatività ristretta. Oscillatori accoppiati e sistemi continui - Oscillazioni forzate e risonanza. - Aspetti dinamici ed energetici di sistemi di due o più oscillatori accoppiati. - Aspetti dinamici ed energetici della propagazione di onde in sistemi continui. - Comportamenti discreti dei sistemi continui: gli stati stazionari. Aspetti storici - L’importanza storica delle oscillazioni nella fisica. Oscillatori accoppiati e sistemi continui - Determinare sperimentalmente o attraverso un modello, la frequenza propria di un sistema oscillante. - Spiegare la relazione tra l’ampiezza di oscillazioni forzate e la frequenza della sollecitazione applicata. - Esplorare le proprietà cinematiche, dinamiche ed energetiche di semplici sistemi di due oscillatori accoppiati. - Esplorare, con l’aiuto di simulazioni al calcolatore, il comportamento di sistemi di più di due oscillatori accoppiati. - Analizzare la propagazione di onde impulsive in sistemi diversi sia sperimentalmente sia attraverso l’uso di simulazioni al calcolatore. - Descrivere le caratteristiche cinematiche e dinamiche delle onde stazionarie. - Analizzare onde stazionarie di frequenze diverse sia sperimentalmente sia attraverso l’uso di simulazioni al calcolatore. - Descrivere la propagazione delle onde sismiche spiegando l’effetto della struttura interna della Terra. 2) FENOMENI TERMICI Conoscenze Abilità Processi termodinamici - Stati e trasformazioni termodinamiche. - Descrizione microscopica dei gas. - Equipartizione dell’energia. - Secondo principio della termodinamica ed entropia. - Cicli termodinamici e rendimento di una macchina termica. - Teoria cinetica dei gas. - Equipartizione dell’energia. - Definizione dell’entropia in termini statistici. Aspetti storici - Sviluppo storico delle idee che hanno portato alla formulazione delle leggi della termodinamica. - Invenzione della macchina a vapore. - La gara verso le basse temperature. Processi termodinamici - Descrivere processi e trasformazioni termodinamiche. - Illustrare il significato microscopico della pressione e della temperatura. - Descrivere e interpretare processi termodinamici mettendo in evidenza la conservazione dell’energia e la sua degradazione. - Descrivere una macchina frigorifera e confrontarne il funzionamento con quello di altre macchine termiche. - Descrivere cicli termodinamici naturali: scambi di energia sulla Terra e della Terra con l’ambiente extraterrestre, fonti di energia, “effetto serra”. - Confrontare e spiegare diagrammi di Maxwell della distribuzione delle velocità molecolari in funzione della temperatura. - Correlare grandezze macroscopiche e microscopiche. - Mettere in relazione la probabilità di uno stato termodinamico con la molteplicità dei suoi microstati. - Correlare lo stato di equilibrio con lo stato di massima probabilità. 3) FENOMENI ELETTROMAGNETICI Conoscenze Abilità Campi e onde elettromagnetiche - Campo elettrico: definizione e proprietà. - Campo magnetico: definizione e proprietà. - Contributo elementare al campo elettrico o magnetico da parte di cariche elettriche. - Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss. - Flusso del campo magnetico. - Moto di particelle cariche in campi elettrici e magnetici. Campi e onde elettromagnetiche - Rappresentare graficamente i vettori di campo elettrico generati da una o più sorgenti puntiformi. - Evidenziare sperimentalmente le tracce delle superfici equipotenziali associate al campo elettrico e verificare le loro relazioni direzionali con le linee del campo. - Descrivere somiglianze e differenze tra campi elettrostatici e campi gravitazionali. - Confrontare le caratteristiche di campi elettrici e magnetici. - Evidenziare sperimentalmente e rappresentare graficamente i vettori di campo magnetico generati da correnti elettriche di semplice geometria. - Applicare il concetto di flusso dei campi elettrici e magnetici per la soluzione di semplici problemi. - Descrivere il moto di cariche elettriche in presenza di campi elettrici e magnetici e la sua applicazione in alcuni dispositivi. Aspetti storici - Lo sviluppo della teoria classica dell’elettromagnetismo. 4) FENOMENI LUMINOSI Conoscenze Abilità Onde luminose e spettri - Fenomeni di diffrazione e interferenza. - Fenomeni di polarizzazione lineare. - Emissione e assorbimento della luce dal punto di vista macroscopico.. Onde luminose e spettri - Osservare e spiegare la diffrazione della luce attraverso fenditure semplici e multiple. - Osservare e spiegare fenomeni d’interferenza della luce prodotte da intercapedini e pellicole sottili. - Spiegare perché la diffrazione e l’interferenza della luce dimostrano la sua natura ondulatoria. - Misurare la frequenza di una luce monocromatica da fenomeni di diffrazione o di interferenza. - Riconoscere nella polarizzazione un indizio a favore della luce come onda trasversale. Aspetti storici - Evoluzione storica delle idee sulla natura della luce. - La misura della velocità della luce. - Interpretare i colori della luce visibile in termini di frequenze e di lunghezze d’onda. 5) TERRA E UNIVERSO Conoscenze Abilità La gravitazione universale e la dinamica del sistema solare - Il moto dei pianeti e la gravitazione universale. - Aspetto predittivo ed esplicativo della meccanica newtoniana in relazione a fenomeni gravitazionali complessi. La gravitazione universale e la dinamica del sistema solare - Applicare la legge di gravitazione universale e i principi di conservazione dell’energia al moto dei pianeti. Aspetti storici - La scoperta di Nettuno. C) MODALITÀ DI VERIFICA La prova orale potrà consistere in interrogazioni tradizionali, discussioni con gli studenti anche a gruppi e dal posto, in somministrazione di questionari. Per mezzo di un colloquio si cercherà di chiarire eventuali dubbi su prove scritte e pratiche e di mettere in luce le modalità di ragionamento seguite dagli alunni nella soluzione di problemi. La prova scritta verterà su esercizi e problemi riguardanti gli argomenti sviluppati, in modo da verificare le conoscenze acquisite, le abilità applicative e le capacità logico-deduttive. A tale scopo, gli esercizi e i problemi proposti non richiederanno solo la semplice applicazione delle formule acquisite, ma anche una rielaborazione personale dell’argomento in modo che l’alunno giunga ad una applicazione consapevole dei concetti appresi. Le relazioni sulle esperienze di laboratorio alle quali gli studenti prenderanno parte in modo diretto o indiretto hanno lo scopo di aiutarli sia a riesaminare le ragioni per cui si è operato in un certo modo, sia a considerare l’effetto delle incertezze nella misura, sia a individuare eventuali cause di errore in modo che le conclusioni alle quali giungono siano significative, sia a rendere la loro comunicazione sempre più puntuale, essenziale ed appropriata. In sede di valutazione si terrà conto anche dei contributi nelle discussioni, del comportamento in laboratorio, del successo nella soluzione di problemi e del grado di partecipazione e di impegno. Altre volte agli studenti sarà richiesto di completare e consegnare delle schede appositamente strutturate per il lavoro che si sta svolgendo in laboratorio. Tali schede, oltre ad essere un valido strumento per verificare la comprensione di quanto i ragazzi stanno eseguendo, hanno lo scopo di indirizzare il loro lavoro e far emergere problematiche che potrebbero, altrimenti, non affiorare. Ulteriori elementi che potranno influenzare la valutazione coinvolgono il grado di partecipazione e di impegno, il contributo nelle discussioni, l’atteggiamento tenuto in laboratorio. Sono previste non più di tre prove scritte per il primo periodo e non più di quattro per il secondo, escluse eventuali verifiche di recupero. Per la valutazione conclusiva del profitto, sia di periodo che dell'anno scolastico, verrà data maggiore importanza agli esiti delle verifiche scritte e dei colloqui orali, visto che le relazioni di laboratorio sono per loro natura frutto di un lavoro cooperativo nel quale è difficile riconoscere il contributo di ognuno. Il dipartimento adotta per le prove orali e scritte la griglia di valutazione allegata al P.T.O.F.. D) METODI E STRUMENTI - Lezioni in classe e appunti integrativi al testo. - Lezioni in laboratorio di informatica e di fisica. - Realizzazione di esperimenti in laboratorio - Realizzazione di esperimenti simulati con applet java. - Visione di filmati didattici sugli argomenti affrontati. - Discussioni sui temi trattati. - Uso del testo. - Uso di strumenti multimediali. - Utilizzo della L.I.M. - Esercizi applicativi in classe e per casa. - Visite d’istruzione. E) NOTE GENERALI SULLA PROGRAMMAZIONE Il programma di inizio anno è presentato in moduli suddivisi in unità la cui numerazione corrisponde a quella dei capitoli nel testo in adozione. Per ciascun modulo vengono presentati anche gli obiettivi minimi ad esso relativi. F) Programmazione classe IV TESTI: Ugo Amaldi “L’Amaldi per i licei scientifici” Ed. Zanichelli Vol.1 “Meccanica e Termologia” e Vol.2 “Principi della Termodinamica, Onde, Campo elettrico”. MODULO 5: La gravitazione. cap. 6 CONOSCENZE Le leggi di Keplero La legge di gravitazione universale Massa e peso Satelliti in orbite circolari L’energia potenziale gravitazionale e la velocità di fuga ABILITA’/CAPACITA’ Differenze tra massa e peso Saper applicare le leggi della dinamica e la legge di gravitazione di Newton al moto dei pianeti e dei satelliti Saper applicare il principio di conservazione dell’energia nella gravitazione COMPETENZE Saper applicare le leggi della dinamica e la legge di gravitazione di Newton per descrivere le leggi di Keplero Saper discutere l’applicazione del principio di conservazione dell’energia meccanica alla gravitazione Conoscere il significato della legge di gravitazione OBIETTIVI MINIMI (PER PEI E PDP) universale e saper mettere in relazione accelerazione di gravità e forza peso. Saper spiegare il legame tra le varie grandezze nel caso del'orbita circolare di un satellite. Comunicare usando in modo appropriato il linguaggio scientifico in maniera essenziale. Contenuti Esperienze di laboratorio Tempi suggerite Misura di g con l'utilizzo di un pendolo Settembre semplice Ottobre Uso di un programma di simulazione (Perseus) dei moti dei corpi celesti. Le leggi di Keplero La legge di gravitazione universale Massa e peso Deduzione delle leggi di Keplero Satelliti in orbite circolari L’energia potenziale gravitazionale e la velocità di fuga MODULO 6: I fluidi. cap. 7 CONOSCENZE Richiami e integrazioni su: La pressione Leggi di Pascal e Stevino Il principio di Archimede e condizioni di galleggiamento L’equazione di continuità L’equazione di Bernoulli Viscosità Caduta in un fluido ABILITA’/CAPACITA’ Saper utilizzare le leggi studiate Saper applicare il principio di Archimede per determinare le condizioni di galleggiamento Saper descrivere, utilizzando le grandezze fisiche introdotte, un fluido in movimento Saper applicare l’equazione di continuità COMPETENZE Saper individuare i modelli introdotti e i loro limiti di validità Saper relazionare sul legame tra l’equazione di Bernoulli e il principio di conservazione dell’energia Saper discutere sul moto di un oggetto in un fluido viscoso Conoscere e saper applicare le leggi fondamentali della meccanica dei fluidi in semplici situazioni statiche e dinamiche. Comunicare usando in modo appropriato il linguaggio scientifico in maniera essenziale. OBIETTIVI MINIMI (PER PEI E PDP) Contenuti La pressione Leggi di Pascal e Stevino Il principio di Archimede e condizioni di galleggiamento Fluidi in movimento Esperienze di laboratorio suggerite La caduta di una sferetta in un fluido viscoso Tempi Ottobre L’equazione di continuità L’equazione di Bernoulli e sue applicazioni Viscosità Caduta in un fluido MODULO 7: Termologia e calore. cap. 8 e 9 CONOSCENZE Temperatura Dilatazione termica Leggi dei gas e del gas perfetto Calore e lavoro Calore specifico Trasmissione del calore ABILITA’/CAPACITA’ Utilizzare formule e concetti per risolvere problemi di termologia, calorimetria e sulle leggi dei gas Saper descrivere il modello del gas perfetto OBIETTIVI MINIMI (PER PEI E PDP) COMPETENZE Saper discutere sul modello del gas perfetto e su i suoi limiti di validità Saper relazionare sul concetto di temperatura e saperlo distinguere da quello di calore. Saper interpretare e rappresentare graficamente una trasformazione Conoscere le differenze tra calore e temperatura. Conoscere le leggi che descrivono il comportamento dei gas perfetti e saperle applicare a semplici problemi. Saper risolvere semplici problemi relativi alla conduzione del calore. Comunicare usando in modo appropriato il linguaggio scientifico in maniera essenziale. Contenuti Le grandezze fondamentali della termologia, il termometro e le scale termometriche, dilatazione lineare e volumica, la mole e il numero di Avogadro Le trasformazioni di un gas Leggi di Gay-Lussac e Boyle Il gas perfetto L’equazione di stato del gas perfetto Calore e lavoro Capacità termica e calore specifico Il calorimetro Conduzione e convezione Irraggiamento Esperienze di laboratorio suggerite La legge di Boyle Misura del calore specifico di alcuni metalli. MODULO 8: Modello microscopico e cambiamenti di stato. Cap. 10, 11 (Vol. 1) Tempi Ottobre Novembre CONOSCENZE Modello cinetico e formula di Joule-Clausius. Velocità quadratica media e temperatura. Terminologia e grandezze che caratterizzano i cambiamenti di stato. ABILITA’/CAPACITA’ Determinare proprietà macroscopiche a partire da quelle microscopiche e viceversa. Saper risolvere problemi di calorimetria in presenza di passaggi di stato. OBIETTIVI MINIMI (PER PEI E PDP) Contenuti COMPETENZE Saper descrivere le proprietà dei gas mediante il modello cinetico. Saper descrivere l’energia interna attraverso il modello microscopico. Descrivere dal punto di vista microscopico i passaggi di stato. Conoscere il modello microscopico del gas perfetto Conoscere il legame tra temperatura, pressione ed energia cinetica media delle particelle costituenti un gas. Conoscere i passaggi di stato e il significato di calore latente Saper descrivere scambi di calore tra corpi in presenza di passaggi di stato. Comunicare usando in modo appropriato il linguaggio scientifico in maniera essenziale. Esperienze di laboratorio suggerite Moto browniano La pressione del gas perfetto Calore latente di fusione dell’acqua. L’equazione di Joule - Clausius La temperatura dal punto di vista microscopico Analisi qualitativa del modello cinetico dei La velocità quadratica media gas. Distribuzione di Maxwell (solo la descrizione del diagramma N(v) – v) Energia interna Gas, liquidi e solidi Passaggi tra stati di aggregazione Fusione e la solidificazione Vaporizzazione e condensazione Vapore saturo e la sua pressione Condensazione e temperatura critica (fino a pag 409) Tempi Novembre MODULO 9: Principi della termodinamica. cap. 12, 13, 14 CONOSCENZE Energia interna e I principio della termodinamica Trasformazioni dei gas e lavoro termodinamico in esse Le macchine termiche Enunciati del secondo principio Trasformazioni reversibili ed irreversibili Teorema e ciclo di Carnot Entropia ABILITA’/CAPACITA’ Applicare i Principi della termodinamica alle trasformazioni e ai cicli termodinamici. COMPETENZE Distinguere energia interna e quantità di calore Riconoscere le forme di energia e i meccanismi che ne consentono il trasferimento e la trasformazione Interpretare i processi termodinamici in relazione alla conservazione e alla degradazione dell’energia Riuscire a generalizzare la legge di conservazione dell'energia e comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia OBIETTIVI MINIMI (PER PEI E PDP) Conoscere i principi della termodinamica e saper descrivere il funzionamento di una macchina termica in forma schematica. Comunicare usando in modo appropriato il linguaggio scientifico in maniera essenziale. Contenuti Esperienze di laboratorio suggerite Scambi di energia Energia interna di un sistema fisico Principio zero della termodinamica Trasformazioni reali e quasi statiche Lavoro termodinamico Primo principio della termodinamica e sue applicazioni Calori specifici del gas perfetto Trasformazioni adiabatiche Le macchine termiche Enunciati del secondo principio: Kelvin, Clausius e rendimento Trasformazioni reversibili ed irreversibili Teorema e ciclo di Carnot Rendimento del ciclo di Carnot Il motore dell’automobile Il frigorifero e la pompa di calore Diseguaglianza di Clausius Entropia Quarto enunciato del secondo principio L’entropia di un sistema non isolato Il secondo principio dal punto di vista molecolare (cenni) Misura dell'equivalente meccanico della caloria. Tempi Dicembre Gennaio La pompa di calore. MODULO 10: Le onde. cap. 15, 16, 17. CONOSCENZE Definizione e classificazione dei fenomeni ondulatori Rappresentazioni e parametri caratteristici delle onde Fenomeni connessi con la propagazione e l’interferenza delle onde Le onde sonore: generazione e meccanismo di propagazione Caratteri distintivi di un suono Eco, effetto doppler e relative applicazioni ABILITA’/CAPACITA’ Riconoscere i fenomeni ondulatori, distinguendo tra i diversi tipi di onde Riconoscere i fenomeni connessi con la propagazione delle onde sonore e luminose, gli esperimenti che consentono di evidenziarli, applicando appropriatamente le leggi che li governano. COMPETENZE Descrivere l’andamento spaziale e temporale di un’onda utilizzando opportune grandezze e metodi di rappresentazione. Riconoscere forme d’onda risultanti dalla sovrapposizione di onde armoniche di uguale o diversa frequenza. Individuare le relazioni tra caratteristiche delle onde sonore e luminose e le sensazioni fisiologiche che esse producono La luce come onda elettromagnetica I fenomeni connessi alla propagazione della luce Frequenza e colore della luce Lo spettro elettromagnetico Applicazioni delle onde elettromagnetiche. Applicare le conoscenze apprese a dispositivi ottici, elettromagnetici e acustici e per interpretare fenomeni quotidiani . OBIETTIVI MINIMI (PER PEI E PDP) Contenuti Conoscere le caratteristiche dei fenomeni ondulatori e saperli descrivere nei loro aspetti fondamentali Conoscere le onde sonore e le loro principali caratteristiche Conoscere la natura ondulatoria della luce e saper spiegare il fenomeno dell'interferenza. Comunicare usando in modo appropriato il linguaggio scientifico in maniera essenziale. Esperienze di laboratorio suggerite Le onde Fronti d’onda e raggi Le onde periodiche Le onde armoniche riflessione e rifrazione Interferenza L’interferenza in un piano e nello spazio Le onde sonore Le caratteristiche del suono Limiti di udibilità Eco Le onde stazionarie Battimenti Effetto Doppler Onde e corpuscoli Irradiamento ed intensità di radiazione Interferenza e diffrazione della luce Colori e lunghezza d’onda Emissione ed assorbimento della luce Caratteristiche generali delle onde (molla lunga e ondoscopio) Tempi Febbraio Marzo Analisi armonica dell’onda sonora (LabPro) Diapason e battimenti Onde stazionarie Dispersione luce bianca da prisma Interferenza e diffrazione con un fascio laser Misura della lunghezza d’onda di luce laser MODULO 11: Campo elettrico. cap. 18, 19, 20, 21. CONOSCENZE Le modalità per caricare un corpo Il fenomeno dell’induzione elettrostatica e della polarizzazione La legge di Coulomb Il principio di sovrapposizione Definizione di campo elettrico Linee del campo elettrico La legge di Gauss ABILITA’/CAPACITA’ Determinare la forza dovuta all’interazione di due o più cariche Determinare il campo elettrico generato da una o più cariche puntiformi e dalle distribuzioni continue di carica di interesse pratico Applicare la conservazione COMPETENZE Eseguire e discutere esperimenti sulle modalità per caricare un corpo Eseguire e interpretare esperimenti in cui si evidenziano fenomeni di induzione e di polarizzazione elettrostatica Determinare il campo elettrico generato da distribuzioni di carica Definizione di energia potenziale e di potenziale elettrico Il legame tra campo elettrico e potenziale Caratteristiche elettriche del conduttore carico in equilibrio elettrostatico; Capacità del condensatore piano; Collegamento di condensatori; Energia immagazzinata in un condensatore Unità di misura. dell’energia per risolvere problemi inerenti il moto di cariche in un campo elettrostatico Saper descrivere le condizioni di equilibrio per conduttori carichi collegati tra loro; Saper ricavare la capacità del condensatore piano; Saper calcolare la capacità equivalente di un sistema di condensatori; Essere in grado di esprimere l’energia immagazzinata in un condensatore e ricavare la densità di energia. OBIETTIVI MINIMI (PER PEI E PDP) applicando la legge di Gauss Giustificare e utilizzare il legame tra campo elettrico e potenziale elettrico Essere in grado di definire la capacità di un condensatore e calcolare la capacità equivalente; Essere in grado di descrivere l’effetto di un dielettrico in un condensatore. Saper spiegare i fenomeni elettrostatici elementari. Saper descrivere la legge di Coulomb e saperla applicare. Conoscere il concetto di campo in generale e saper definire il campo elettrico. Conoscere la legge di Gauss del campo elettrostatico. Saper calcolare il campo elettrico generato da una o più cariche nei casi elementari. Conoscere i concetti di energia potenziale di una carica in un campo elettrico e di potenziale elettrico. Comunicare usando in modo appropriato il linguaggio scientifico in maniera essenziale. Contenuti Elettrizzazione per strofinio Conduttori e isolanti Definizione operativa della carica elettrica Esperimento (cenni) e legge di Coulomb La forza di Coulomb nella materia Elettrizzazione per induzione Vettore campo elettrico Campo elettrostatico della carica puntiforme Le linee del campo elettrico Il flusso di un campo vettoriale Il flusso del campo elettrico e il teorema di Gauss Campo elettrico generato da una distribuzione piana infinita di carica Altri campi elettrici con particolari simmetrie Energia potenziale elettrica Il potenziale elettrico Superfici equipotenziali La deduzione del campo elettrico dal potenziale Circuitazione del campo elettrostatico La distribuzione della carica nei conduttori in Esperienze di laboratorio suggerite Fenomeni elettrostatici elementari Macchine elettrostatiche (Elettroforo di Volta, Van De Graaf, Wimshurt) Gabbia di Faraday Spettri del campo elettrostatico Carica nel conduttore sferico Misura della capacità del condensatore piano. Tempi Aprile Maggio Giugno equilibrio elettrostatico Il campo elettrico e il potenziale in un conduttore all’equilibrio Problema generale dell’elettrostatica La capacità di un conduttore Sfere in equilibrio elettrostatico Il condensatore Condensatori in serie e parallelo Energia immagazzinata in un condensatore Verso le equazioni di Maxwell Schio, 26 ottobre 2016 Firma Maria Cascone