Spettacoli 49 IL GIORNALE DI VICENZA Giovedì 6 Marzo 2014 TEATRO/1. Questaseral’ultima replicaalComunale diThiene ALBERTAZZI EMOZIONI SENZAETÀ L’attoreprotagonista de “Il mercantediVenezia” fa rivivereShylockcon toniprofondieintrospettivi Ovazioniperil “grandevecchio” delteatro italiano Ecco Shylock, protagonista de “Il mercante di Venezia" che ha debuttato martedì al Giorgio Albertazzi scivola in Comunale di Thiene, per la rescena arrivando dal fondo del gia di Giancarlo Marinelli. Un palco, sfiorando lentamente il protagonista diverso da quelmaestoso ponte di pietra e lo che generalmente si può immattoni, che pur nella sua soli- maginare, o già si è visto, nella tudine, assieme ad appena celebre opera di William due tronconi di bitta, ben diShakespeare, che si disegna l'ambientazione vepana attorno alla vineziana dell’opera. cenda drammatica Non c'è il solito applaudi un prestito che so a scena aperta, quel l'usuraio ebreo malvezzo provinciale Shylock chiede gli sia che spesso accopagato con una libglie l'entrata bra di carne in scena del del suo debiprimo attore tore e avvero della prisario. ma attrice. ShylockviLa platea lo sto da Alsaluta tratbertazzi è tenendo il più introfiato, con spettivo, un percetpiù remistibile, eletsivo nella trico briviforma, ma non do che ben nella sostanza, descrive la più macerato sensazione interiormente. causatadalE anche estela presenza riormente di uno degli l'usuraio indiscussi ebreo venezia“senatori” no è pacato e della scemisurato nelna teatrala parola e le. GiorgioAlbertazzi nell'incedere. Paolo Rolli THIENE Sicuramente non solo perché a darvi vita è un attore di 90 anni suonati. E il miracolo sta proprio qui, nell'energia e nella forza recitativa che Giorgio Albertazzi dona al suo Shylock, staccandosi completamente dall'insieme. Ciò non deve essere inteso come un difetto dell'allestimento, bensì come un omaggio al protagonista indiscusso. A Thiene l’altra sera si è visto l’abisso che separa un qualsiasi pur bravo attore della grandezza interpretativa, dalla naturale impostazione di Giorgio Albertazzi. Certo, un paio di battute biascicate ci sono state, così come l’amplificazione con cui si è incrementato il volume vocale del protagonista non ha contribuito ad accrescere la naturalezza. Ma si tratta di inezie, rispetto alla prova offerta. A duettare adeguatamente con Albertazzi è stato Sergio Basile nei panni del mercante Antonio, che non essendo riuscito a onorare il suo debito nei confronti dell’usuraio ebreo, per aiutare economicamente l’amico Bassiano a conquistare la mano di Porzia, rischia di doverlo saldare con la sua propria carne, estrema vendetta di Shylock dopo una vita che tra i due non corre Unintensoprimo piano di GiorgioAlbertazzi nei pannidi Shylock. FOTOSERVIZIO STUDIO STELLA/DONOVAN CISCATO SergioBasile,Antonio Cristina Chinaglia con Francesco Maccarinelli, Mario Scerbo e Diego Maiello TEATRO/2. Unclassico goldonianostasera alMattarello diArzignano Fracuori trepidanti ecommediadell’arte Al Mattarello arriva il Teatro de gli Incamminati con “Gl’Innamorati”. Gioco di rimandi contemporanei ARZIGNANO Un classico goldoniano tra commedia dell’arte e rimandi alla società contemporanea. Andrà in scena oggi alle 21 “Gl’innamorati” di Carlo Goldoni nella versione del Teatro de gli Incamminati. Sul palcoscenico, con la regia di Stefano Artissunch, un cast d’eccezione, composto, tra gli altri, da Isa Barzizza, Micol Pambieri e Stefano Artissunch. Lo spettacolo è inserito all’interno della stagione di prosa del Teatro Mattarello di Arzignano, promossa dal Comune, curata per la parte artistica e organizzativa da Theama Teatro e realizzata in collaborazione con Arteven. Un’immaginediscena de “Gl’Innamorati” La commedia, divertente e romantica, racconta dell’amore tormentato di due giovani fra corteggiamento e seduzione: Eugenia, appartenente alla nobiltà milanese decaduta, e Fulgenzio, rappresentante della ricca classe borghese. Ostacolo alla loro felicità non sono i soliti impedimenti esterni, ma l’orgoglio e la gelosia che l’uno prova nei confronti dell’altra. L’opera, ricca di situazioni comiche tipiche della commedia dell’arte, non solo dispensa critiche alla società ma approfondisce le sfumature psicologiche che ruotano intorno all’inquietudine d’amore dei due protagonisti per poi addentrarsi nel particolare delle trepidazioni delle donne sul rapporto amoroso. Il ritratto della famiglia di Eugenia e CristinaChinaglia hadato vitaal servitoreJob buon sangue. Di grande presenza scenica e veemenza nella recitazione, Basile è stato sicuramente rigoroso nella prova che lo aspettava ponendosi in naturale contrapposizione con Albertazzi. Antonio e Shylock, infatti, sono agli antipodi: l'uno generoso e altruista, amante della compagnia e devoto nell'amicizia, l'altro solitario e sospettoso, misantropo e vendicativo. A unire la diversità di caratteri e a fonderla in una grande prova è stata la levatura dei due interpreti, che anche per impostazione recitativa si sono staccati nettamente dalle altre figure. A creare la coralità attorno ad Albertazzi e Basile, ancorchè con qualche passaggio di non facilissima interpretazione filologica, sono stati gli altri interpreti della vicenda. Il terzetto di amici, Bassiano, Lorenzo e Graziano, interpretati rispettivamente da Francesco Maccarinelli, Mario Scerbo e Diego Maiello, è stato entusiastico e giovanile contraltare al maturo, pur con differenti sfaccettature, rapporto tra Shylock e Antonio. Così come le parti femminili di Porzia, alla cui mano anela Bassiano, interpretata da Stefania Masala, Jessica, figlia di Shylock che tradirà il padre per amore di Lorenzo, Ivana Lotito e Nerissa, dama di compagnia di Porzia, Vanina Marini, hanno ben sottolineato la diversità dei loro personaggi. Discorso a parte va fatto per il servitore Job, cui ha dato vita la brava Cristina Chinaglia, folletto e trait d’union che però è stato disegnato con tratti forse troppo marcati, degni più di Arlecchino servitore di due padroni che non dell'opera shakespeariana. Un po’ sopra le righe, infine, Francesco Biscione nei multipli panni dei pretendenti alla mano di Porzia e del doge. Tutto passa però in secondo piano rispetto alla memorabile prova offerta dal “grande vecchio” del teatro italiano, che il pubblico vicentino ha gratificato affollando il Comunale in ogni ordine di posti e applaudendo senza riserve alla chiusura del sipario. Stasera si replica alle 20,45. • © RIPRODUZIONERISERVATA RASSEGNA. Dadomani,accantoalla felice esperienzadi “tweeteatro” Fulgenzio è molto simile a quello tipico della società attuale che, con la sua ipocrisia, il suo desiderio di apparire ed il suo consumismo patologico, incoraggia la netta percezione che si stia parlando proprio di noi. Il genio di Goldoni rende possibile l’attualità ed il realismo del testo. La messa in scena procede con il ritmo della preparazione di una festa e lo spettacolo sviluppa una narrazione letteraria e suggestiva dove tutti sono protagonisti con le loro reazioni di fronte al sentimento unico ed immortale dell’amore. Il susseguirsi delle azioni e dei movimenti scenici in uno spazio realistico rendono dinamica l’interpretazione sia fisica che vocale degli attori grazie al sostegno della partitura musicale mozartiana. I biglietti (Intero: 20 o 15 euro; ridotto: 16 o 12 euro; biglietto speciale studenti under 26) potranno essere acquistati o prenotati dalle 16 alle 18.30 allo sportello Informagiovani della Biblioteca. I biglietti invenduti saranno disponibili questa sera a partire dalle 20.30 al botteghino del Teatro Mattarello. È possibile acquistare anche i biglietti online sul sito www.vivaticket.it • Cresceil Fermentoteatrale e alBocciodromo cala il tris Si parte con il reading “Trainspotting”, poi spazio alla poesia di Alda Merini infine ecco “PersonEnote” Alessandra Agosti VICENZA Cresce il... Fermento teatrale al Bocciodromo di via Rossi, a Vicenza. Accanto all'originale e stimolante esperienza del "tweeteatro" che procede a gonfie vele sulla rotta de "I viaggi di Gulliver" di Jonathan Swift (info su www.fermentoforum.it), l'associazione culturale Fermento propone tra marzo e aprile un intrigante tris di serate dedicate a diverse declinazioni del contemporaneo ma con il connubio tra musica e testo quale comune filo conduttore. Si comincia domani sera con il già annunciato "Trainspotting", reading musicale tratto dall'omonimo romanzo dello scozzese Irvine Welsh. Sul pal- co Max Taurino e il chitarrista Luca Peruzzi. La storia è quella di un piccolo gruppo di tossicodipendenti, tra i quali Mark "Rents" Renton, Simon Williamson detto Sick Boy, Francis Begbie detto Franco o Beggar e Daniel Murphy detto Spud. In un continuo alternarsi fra loro, i ragazzi narrano le proprie vicende, in un misto di ironia, comicità e struggimento. Venerdì 28 marzo spazio invece alla poesia di Alda Merini, tra le voci più profonde e significative del Novecento. Molto atteso giungerà a Vicenza "Ci sono notti che non accadono mai", incipit di una poesia dell'artista scomparsa nel 2009 e titolo del concerto poetico che Vasco Mirandola e La Piccola Bottega Baltazar le dedicheranno, ispirandosi anche all'omonimo graphic novel (edito da BeccoGiallo) che la pisana Silvia Rocchi ha, a sua volta, dedicato all'artista. "Le toccanti parole di Alda Me- rini - scrive al riguardo Mirandola - in una fumosa atmosfera da cabaret musicale e la potenza evocativa delle illustrazioni del libro fanno risuonare un contatto intimo con la fragilità e l'inquietudine di questa grande poetessa. Ascoltare le sue poesie è vedere il mondo da un angolo privilegiato". A chiudere il tris di spettacoli, venerdì 18 aprile, con "PersonEnote" tornerà sulla scena Max Taurino, affiancato, oltre che dal chitarrista Peruzzi, da Nicola Filotto al basso e da Luca Nardon alle percussioni. Lo spettacolo è costruito sulla resa scenica di celebri canzoni di cantautori, dei cui testi Taurino cerca di mettere in evidenza la carica poetica e drammaturgica, trasformandoli in brani teatrali veri e propri e dando un inedito rilievo ai personaggi che ne sono protagonisti. Tutti gli appuntamenti iniziano alle 21. Biglietti a 7 euro. • © RIPRODUZIONERISERVATA