insegnamento 6

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Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo
Vangelo di Matteo 2,1-12
Eccoci, Gesù. Presenti accanto a Te, per accoglierti. Ci hai chiamato, hai fatto brillare la tua stella
per noi, come la stella dei magi. Ci hai invitato ad accorgerci di Te, ad accoglierti nel mondo. A nome
di tutta l’umanità desideriamo accoglierti, abbiamo visto la tua stella e siamo venuti per adorarti. La
stella che ho visto brillare è la luce della cappellina sempre accesa, è la gioia negli occhi di tante
persone, soprattutto dei giovani, che ti hanno incontrato e desiderano che questo incontro si ripeta
anche per altri. La stella che ho visto sorgere è il desiderio di una vita veramente cristiana, inserita
nella propria Parrocchia, che sento come richiesta pressante, urgente, venire da più parti. La stella
che ho visto sorgere è il rinnovato entusiasmo che ho colto in voi per un autentico cammino di fede
che diventi contagioso anche per altri. E in questo la missione parrocchiale che abbiamo vissuto è
stata una ottima opportunità per molti. Se è vero, come per i Magi, che c’è stato un momento nel
quale non si vedeva più molto bene quella luce, quella stella; hanno dovuto fermarsi e chiedere la
strada, ma poi sono ripartiti con un entusiasmo ancora maggiore, così è stato anche per noi: anche
se abbiamo dovuto sperimentare la difficoltà, l’incertezza del cammino, il pericolo di perdere la
strada, adesso la Luce della Stella sta di fronte a noi chiara, senza ombra di dubbio, per portarci
dritti da Gesù. Il cammino dei Magi quest’anno è il nostro cammino, l’incontro con Gesù è il nostro
incontro che dà un senso vero alla nostra esistenza. “Siamo venuti per adorarlo”: è necessario che
anche noi compiamo questo passo: da Gesù si va anzitutto per adorarlo: cioè per metterci in
ginocchio davanti a Lui e riconoscere che Lui è il più grande, anche se è nato in una mangiatoia, e
noi valiamo in quanto seguiamo soltanto Lui. Siamo venuti per adorarlo, per affidare a Lui tutta la
nostra vita, lasciando che sia Gesù stesso a darci delle indicazioni, dei suggerimenti per camminare
al sicuro, per non perdere la strada. Siamo venuti per adorarlo, e desideriamo farlo anche con
l’iniziativa parrocchiale della Adorazione perpetua: notte e giorno, un giorno dopo l’altro, siamo con
Gesù, riceviamo da Lui forza e sostegno, diventiamo più cristiani. Chi è ammalato di efficientismo
penserà che sia tempo sprecato quello passato in adorazione davanti a Gesù: alcuni dicono che è
meglio impegnarsi concretamente facendo del bene, aiutando i bisognosi, assistendo chi è solo.
Badate bene che costoro si sbagliano: non perché non siano cose importanti e anzi necessarie da
fare, ma perché è sbagliato pensare che sia tempo perso quello impegnato ad adorare il Signore. I
Magi avrebbero potuto restare comodamente a casa loro, avrebbero potuto risparmiare invece di
portare dei regali costosi a Uno sconosciuto nato così distante, ma non l’hanno fatto. Marta era tutta
presa dai molti servizi per accogliere Gesù in casa, ma Maria lo ha accolto mettendosi ai suoi piedi
ad ascoltarlo: è lei che ha scelto la parte migliore, e non le sarà tolta (Lc 10,42). Vi invito a trovare
il tempo per adorare Gesù, anche nelle giornate in cui abbiamo molti impegni e c’è molto da fare: il
Signore non ci farà mancare il tempo necessario, ma ogni cosa verrà meglio perché sarà fatta nel
Suo nome e con la Sua forza. Domandiamo lo Spirito Santo che sia sorgente di vita nelle nostre
famiglie, e allora la nostra vita sarà fino in fondo riuscita, realizzata. Più ci guardiamo attorno e più
vediamo una società che cerca di fare senza Dio, che vuole relegare Gesù al ruolo di Babbo Natale,
buono una volta all’anno per avere la scusa di comprare e vendere qualcosa e poi messo da parte
fino all’anno prossimo. Noi cristiani desideriamo dare con il nostro comportamento un segnale
differente a questa nostra civiltà: non è vero che seguire Gesù ci fa essere meno uomini, ma è vero il
contrario: più resto con Gesù, più mi lascio guidare da Lui nelle scelte quotidiane della mia vita e
più sono realizzato, la mia vita ha un senso, sono in grado di sconfiggere i miei nemici: l’egoismo,
l’odio e la morte. Soltanto Gesù Cristo può fare questo: nessun altro.
Vi auguro un buon santo Natale, ripetendo e rinnovando l’esperienza dei Magi: “Siamo venuti per
adorarlo”.
Approfondimento
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Siamo capaci di adorare Gesù?
Quali doni portiamo al Re del mondo che nasce nella grotta della nostra casa?
Quali frutti porta in noi e nelle persone che incontriamo l’adorazione a Gesù?
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