Con il mistero dell’incarnazione l’Amore ha preso forma umana, un amore senza confini che oggi nella solennità dell’Epifania del Signore si esprime nel suo imprescindibile paradigma: celebriamo con questa Liturgia l’universalità del messaggio di Cristo, venuto per tutte le genti, per tutti i popoli. Quel che accadde a Betlemme quella notte preannuncia la vita pubblica e la missione di Gesù che radunerà le genti e fin sulla croce attirerà a sé tutti gli uomini. Non c’è distinzione, non ci sono corsie preferenziali, né scorciatoie, né pass per arrivare a Lui: la strada è una e percorribile da tutti. Il ribaltarsi della logica umana inizia già qui. Questo diventa dunque il giorno giusto per interrogare la nostra fede, domandarci quale e quanto sia reale il nostro desiderio di Dio. Ma la sentiamo l’urgenza di incontrarlo o ci basta ascoltare di Lui? Ci basta fantasticare sulle belle parole che ha detto o il cuore freme perché quelle parole vivano nel nostro essere? Ci compiacciamo nell’ammirazione dei modelli di santità o siamo disposti a metterci del nostro per un mondo più santo? Fratelli vogliamo che l’esperienza di Dio divenga la nostra esperienza? Non è roba per gli altri, quelli più bravi, più capaci, più santi di noi. E’ per noi! Gesù è per ognuno di noi, individualmente, singolarmente, è di un amore unico per ciascuno dei suoi figli. Universale e singolare: pensate che meraviglia! E fu questa meraviglia a scuotere, affascinare, richiamare tutti i popoli. Un desiderio di guardare faccia a faccia tanta bellezza che mise in moto uomini, donne e da tanto lontano anche i Magi. Da lontano appunto, a suggerirci che non si è mai troppo lontano da Dio per incamminarsi verso di Lui. Ma bisogna desiderarlo. Certo, è necessario scomodarsi, decidere, alzarsi, andare! Ma in fondo, siamo tanto bravi a smuoverci per inseguire i nostri sogni, alimentare le nostre passioni, pronti a tutto per rincorrere la realizzazione dei nostri desideri, approfondire le conoscenze che ci appassionano. Ora è tempo di accrescere il desiderio di Gesù in noi, di nutrire questa esigenza e poi colmarla con l’incontro meraviglioso al quale ci condurrà. E’ esperienza comune e quotidiana: se il cuore non desidera, mille ostacoli lungo il cammino ci sembrano insormontabili, la tentazione di mollare arresterà i nostri passi e vano sarà il nostro andare. Il desiderio cari fratelli muove i passi del nostro vivere! Tutto possiamo fare quando la meta è desiderata, anche l’impossibile. La nostra meta è Gesù e oggi per Lui vogliamo testimoniare che tutto possiamo fare. Vincere la comodità dei nostri egoismi, abbattere l’agio dei nostri interessi, e ancor più gettare la maschera di “irrimediabile peccatore” dietro la quale ci nascondiamo per giustificare il nostro esser fermi sulla via della santità. Gesù è qui per tutti! Ed ecco tra i pastori si fanno largo i Magi dall’oriente, prefigurazione dell’annuncio della Buona Novella ai pagani, giunti per vedere, per cercare, per capire e che alla fine non possono che adorare. E’ dallo stupore per la bellezza che scaturisce l’innamoramento. Ma loro videro la stella brillare e conobbero la strada, potrebbe dire qualcuno. Pensate voi che di stelle non ce ne siano sul vostro cammino? Non sarebbe venuto tra gli uomini Gesù se poi per ognuno dei suoi figli non avesse pensato delle stelle! La sua opera è completa, splendida, perfetta. Ma solo quando gli occhi cercano, possono davvero vedere. La sua luce è ovunque da quando è venuto nel mondo e per ogni vita è preparata una stella, una guida per ogni cuore che desidera. Un evento felice o triste, una parola ascoltata lì per caso, un paesaggio da ammirare, un viaggio, una vacanza, una serata tra amici, un lavoro impegnativo, una canzone e si potrebbe continuare per chissà quanto: la luce è nelle nostre vite sempre, brilla e non si stanca di farlo; la rivelazione di Dio in ogni essere vivente, in ogni cosa è luce e brilla per te. Ed è luce sopra ogni cosa la Parola che meglio dovremmo conoscere e della quale dobbiamo imparare a fidarci di più. Abbiamo riconosciuto la stella, abbiamo camminato come i Magi col cuore pieno di desiderio, giunti adoriamo e apriamo come loro i nostri scrigni: apriamo a Gesù le nostre vite, la ricchezza più grande che possediamo, con tutti i sentimenti, gli affetti e le persone a cui più teniamo. Il Signore saprà accogliere il dono e prendersene cura: il nostro tesoro è nelle mani di Dio! Oggi innamoriamoci di Gesù! Chiediamoci una volta di più “dov’è il nostro Re?”. Cerchiamolo con cuore innamorato e tutto per Lui faremo sospinti dal desiderio dell’incontro, il più straordinario che nella vita si possa sperimentare, l’unico che ci farà provare quella “grandissima gioia” che si accese nell’animo dei Magi, quella gioia che è fonte del buono che c’è in noi. Sia la nostra vita un’adorazione perenne del Cristo tra noi, adorazione dell’Amore, adorazione della Verità. Buona ricerca e buon innamoramento!