6.2. La sala n. 2 : pittori toscani In questa sala non si registrano aggiunte ma l’allestimento risulta profondamente cambiato perché è stata operata una grande selezione nelle opere: delle 27 opere esposte nel 1963, ne restano solo 14 nell’allestimento odierno 1. Alcune opere vengono ora collocate in altre sale. “Interno di stalla” di Pasquini e “Porto di mare” di Follini vengono spostati nell’antisaletta 5 dedicata ai Fontanesiani perché entrambi gli artisti furono allievi di Fontanesi all’Accademia Albertina di Torino. “Le favorite nel parco” di Biseo e due quadretti di Pasini vengono collocati nella prima antisaletta ellittica dedicata agli orientalisti perché hanno un soggetto che rimanda all’Oriente. Molte delle opere ritirate dall’esposizione erano state aggiunte nell’allestimento del 1963 e mancavano nel primo curato dallo stesso Ricci Oddi, che l’allestimento odierno cerca di rispettare il più possibile 2. 1 Fornisco qui l’elenco delle opere esposte: 1) Fattori- Sosta di cavalleria 2) Fattori- Aspettando 3) D’Ancona- Ciociara 4) Boldini- Ritratto di signora Sala 2 (I numeri del disegno corrispondono a quelli dell’elenco) 5) Cabianca- Donne sul ponte a Venezia 6) Cannicci- S. Gemignano 7) Gioli Francesco - Boscaioli 8) Gioli Luigi - Firenze, Piazza S. Trinita 9) Banti- Bimbi al sole 10) Sernesi- Castiglioncello 11) Abbati- Ritratto d’uomo 12) Puccini- Vecchio ponte 13) Signorini- Asinello poppante 14) Lega- Pagliai al sole Il “Ritratto di signora” di Boldini viene mantenuto al centro della parete di fronte alla porta che conduce nel corridoio per non perdere l’immediato confronto con “Place d’Anvers” di Zandomeneghi, posto nella sala 16 al di là del corridoio [Tav. 19]. Ai lati di questo ritratto troviamo, a destra, “Ciociara” di D’Ancona e, a sinistra, “Donne sul ponte” a Venezia di Cabianca e “S. Gemignano” di Cannicci, caratterizzati il primo da una luce diffusa e il secondo da una luce smorzata, quasi spenta. Sull’altra parete, prima della porta che conduce nella sala 3, troviamo i fratelli Gioli con “Boscaioli” di Francesco e “Piazza S. Trinita” di Luigi, che ci offrono, il primo, una veduta della Maremma intrisa di tematiche sociali e, il secondo, una veduta cittadina dal taglio fotografico e brulicante di vita; mentre a sinistra della porta è posta “Bimbi al sole” di Banti . Sull’altra parete, a destra della porta che conduce nel corridoio, troviamo “Castiglioncello” di Sernesi, contraddistinto dalla resa impressionistica della campagna e, soprattutto, del cielo e “Ritratto d’uomo” di Abbati. A sinistra sono posti “Vecchio ponte” di Puccini e l’importante “Asinello poppante” di Signorini, uno dei teorici del movimento dei macchiaioli [Tav. 20]. Sull’ultima parete troviamo altri due protagonisti della “macchia”: Lega con “Pagliai al sole” e Fattori con “Sosta di cavalleria” e “Aspettando”. L’allestimento del 1963 era orchestrato sull’accostamento di opere sovrapposte e opere singole; invece quello attuale dispone i dipinti su un’unica fila per favorire un’esposizione ordinata di semplice fruizione. Grande risalto viene dato al ritratto di Boldini, posto in posizione privilegiata. Anche in questa sala riscontriamo la tendenza a collocare in posizione adiacente le opere dello stesso autore: una parete viene dedicata a Fattori, mentre l’altra ospita i dipinti dei fratelli Gioli. 2 Risultano aggiunte nel 1963 e non più esposte nel 2001: “Lottatori” di Natali, “Pineta” di Panerai, “Paesaggio roccioso” di Giuliano, “Maternità felice” di Latouche, “Vecchietta” di Chahine e “Pittore e frutta” di Ghiglia.