TUNISIA Informazioni Generali Superficie 162.155 Km2 Capitale Tunisi (728.000 abitanti). Altre città principali Arianna (153.000 ab.); Sfax (271.000 ab.); Gabes (116.000 ab.); Sousse (173.000 ab.); Kairouan (118.000 ab.); Bizerte (114.000). Popolazione 9.930.000 abitanti, luglio 2004 - Istituto Nazionale di Statistica (densità 60,4 ab. per km2). 10.100.000 abitanti , luglio 2005 - stima del FMI Lingua La lingua ufficiale è l’arabo. Particolarmente diffuso il francese. Mentre, di minor rilievo risulta l’uso dell’inglese. Religione Musulmani (99%) Moneta L’unità monetaria della Tunisia è il Dinaro Tunisino (TND), diviso in 1.000 millimes. Il tasso di cambio ufficiale del Dinaro Tunisino a novembre 2008 è di 1.76497 TND per 1 euro. Il tasso di cambio annuale per il 2007 è di 1.75148 TND per 1 euro. Principali indicatori economici 2007a PIL PIL nominale in (milioni di US$) PIL nominale (milioni di TD) Crescita reale del PIL (%) Spesa sul PIL (% reale) Consumi privati Consumi pubblici Investimenti lordi fissi Export di beni e servizi Import di beni e servizi Origine del PIL (% reale) Agricultura Industria Servizi Demografia e reddito Popolazione (mln) PIL pro-capite (US$ a PPA) Tasso di disoccupazione (media %) Indicatori fiscali (% del PIL) Entrate del settore statale Spese del settore statale Saldo del bilancio statale Debito pubblico Prezzi e indicatori finanziari Tasso di cambio TD -US$ (fine periodo) Tasso di cambio TD -€ (fine periodo) Prezzi al consumo (fine periodo; %) 2008b 2009c 2010c 35,009 39,558 39,343 40,374 44,861 47,905 50,450 52,737 6.3 4.7 4.0 4.5 5.5 4.7 4.3 4.8 4.3 4.3 4.4 4.3 4.8 5.4 4.3 5.2 7.2 5.5 4.0 4.8 5.3 5.6 4.5 5.4 2.1 3.0 3.0 3.5 7.2 4.5 2.0 3.5 6.7 6.0 5.1 5.5 10.3 10.4 10.5 10.7 7,344 7,855 8,325 8,792 14.1 14.0 13.8 13.8 24.2 24.4 24.7 25.3 27.1 27.9 28.2 28.7 -2.9 -3.5 -3.5 -3.4 55.4 53.1 51.1 50.2 1.28 1.21 1.28 1.31 1.75 1.80 1.74 1.72 3.1 5.0 3.8 2.9 Tasso di interesse sui prestiti (media; %) Partite correnti (US$ mln) Bilancia commerciale Merci: export fob Merci: import fob Bilancia dei servizi Bilancia dei redditi Saldo del conto dei trasferimenti Saldo delle partite correnti 5.2 5.2 5.1 5.4 -2,876 -3,305 -3,207 -3,205 21,297 15,148 19,695 19,902 -18,024 -23,001 -23,109 -24,502 2,106 2,249 2,336 2,383 -1,753 -1,780 -1,840 -1,780 1,618 1,843 1,893 1,936 -905 -993 -818 -666 7,854 8,875 9,673 10,254 Riserve internazionali (US$ mln) Totale delle Riserve internazionali a Attuale. b Stime Economist Intelligence Unit. . Fonte: IMF, International Financial Statistics. c Previsioni Economist Intelligence Unit Rischio paese La SACE colloca la Tunisia nella categoria OCSE 3 su 7 (dove 0 rappresenta il rischio minore e 7 il rischio massimo). Condizioni di Assicurabilità: Nessuna Restrizione (apertura per tutti i tipi di operazione). Aggiornamento: novembre 2008. Prospettive future La Tunisia continuerà ad essere caratterizzata dalla stabilità politica, sotto la guida del presidente Ben Ali. L’economia continuerà a registrare una performance positiva, grazie anche alle adeguate misure di politica economica attuate negli ultimi anni; anche se desta una certa preoccupazione il marcato aumento del tasso di inflazione. Gli obiettivi principali restano la riduzione del debito estero e l’innalzamento degli standard di vita della popolazione. L'XI° programma nazionale di sviluppo (2007-2011) punta al rafforzamento delle precedenti azioni governative ed al raggiungimento del programma elettorale del 2004. Le priorità del piano sono l'accelerazione della crescita economica, intorno al 6,5% all'anno e la creazione di posti di lavoro, soprattutto per i giovani diplomati, riducendo il tasso di disoccupazione dal 14,39% nel 2005 al 10%-11% nel 2011. Le prospettive economiche di medio termine sono ottimistiche. Tuttavia la Tunisia ha di fronte due grandi sfide: - con l'apertura dei mercati europei dal 1° gennaio 2008, la prima sfida è la competitività della propria economia rispetto ai Paesi europei. Malgrado le recenti riforme, il settore produttivo resta in mano allo Stato e la concorrenza, europea o dell'est europeo, o ancora asiatica, si intensificherà, soprattutto nel settore tessile; - la seconda sfida è l'occupazione, con un tasso di disoccupazione molto elevato e l'arrivo sul mercato del lavoro di un numero considerevole di donne e di diplomati. Anche in presenza di uno sviluppo economico e sociale e del livello di crescita relativamente elevato, l'economia tunisina è ancora vulnerabile, sia a causa della scarsa elasticità del mercato del lavoro, sia per l'insufficienza degli investimenti privati, sia per l'eccessiva dipendenza dalle condizioni climatiche. In questo contesto, sono necessarie delle riforme e nuove misure nel nuovo piano governativo del 2007-2011, di cui alcune sono in corso di realizzazione: il miglioramento dell'ambiente degli affari (rispetto ad altri paesi con il medesimo sviluppo economico, il tasso degli investimenti privati, nonché gli investimenti esteri diretti, restano deboli); il rafforzamento del sistema bancario e finanziario; la crescita della liberalizzazione dell'economia (promozione degli investimenti e delle iniziative private); la razionalizzazione del consumo di energia. Altri obiettivi riguardano il miglioramento della produttività ed un adeguamento delle infrastrutture. Il Governo ha comunque intenzione di procedere con cautela riguardo alla riforma fiscale al fine di evitare agitazioni sociali. Dal punto di vista dei settori economici produttivi, nel 2008-2009 l’industria dovrebbe realizzare una crescita più robusta, grazie in particolare agli insediamenti industriali più recenti nei settori della meccanica e nel settore elettrico, che bilanceranno la debolezza dell’industria tessile. Il nuovo rafforzamento delle vicine economie europee dovrebbe inoltre avere effetti benefici sulla crescita tunisina. Il turismo, terzo settore economico di assorbimento della forza lavoro del Paese, dovrebbe continuare a crescere. Già in passato la bilancia commerciale del Paese ha assistito a notevoli miglioramenti e nel corso del biennio 2009-2010 sono previsti ulteriori progressi. Sono previsti aumenti nel settore delle esportazioni, così come in quello delle importazioni. E’ previsto che nel prossimo biennio aumenti considerevolmente la crescita della domanda europea nei confronti dei manufatti tunisini. Il Fondo Monetario Internazionale, che si dichiara generalmente soddisfatto delle performance macroeconomiche del governo tunisino, esorta il governo a una prudenza fiscale e monetaria ed allo stesso tempo a sveltire i tempi di attuazione delle riforme strutturali. Il Fondo Monetario resta inoltre in attesa di registrare un’ulteriore liberalizzazione dei prezzi interni tunisini e del commercio multilaterale, ma soprattutto sottolinea al governo tunisino l’importanza di avviare una riduzione del costo del pubblico impiego. In particolare, il Fondo Monetario ritiene che il processo di aggiustamento fiscale potrebbe essere meglio realizzato attraverso l’accelerazione delle privatizzazioni e il riconoscimento al settore privato di un ruolo più vasto nella fornitura di pubblici servizi. 2009 2010 PIL (var.%) 4.0 4.5 Inflazione (%) 3.8 2.9 Esportazioni fob 19.9 21.3 Importazioni fob 23.1 24.5 Bilancia Commerciale (miliardi di US$) Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit : Country Report ottobre 2008 Settori produttivi L`economia tunisina si presenta relativamente diversificata con una spiccata rilevanza dei settori agricolo, manifatturiero, energetico e dei servizi. Gran parte della produzione agricola è destinata alle esportazioni, e il Paese rimane sostanzialmente dipendente dalle importazioni alimentari. Tra i principali produttori di fosfati, la Tunisia produce inoltre piccoli quantitativi di petrolio e di gas. Oltre il 54% del PIL è rappresentato dai servizi, mentre il contributo dell`industria manifatturiera, che comprende l`industria tessile e del cuoio, si aggira intorno al 20%. Di particolare importanza è il contributo del turismo per l`economia del Paese, non solo in termini di incidenza sulla formazione del PIL, ma anche come settore di occupazione. Contributo dei diversi settori alla formazione del PIL (composizione %) Agricoltura e pesca 2005 (%) 13.3 Servizi 54.6 Manifatturiero 19.7 Settori Costruzioni 6.1 Elettricità, gas e acqua 5.6 Altro 0.6 Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit : Country Report ottobre 2008 Interscambio Durante il triennio 2005-2006-2007, l'andamento dell'interscambio Tunisia-Italia è stato piuttosto stabile, facendo registre un saldo sempre positivo. Più precisamente, del valore di Euro 462.927.148 nel 2005, di Euro 488.959.046 nel 2006 e di Euro 582.598.830 nel 2007. Nel 2007, le attività di esportazione hanno fatto registrare un valore inferiore a quanto realizzato durante il 2006. Più precisamente, circa il 5,9% in meno rispetto al 2006. Da un valore pari ad Euro 2.590.025.529 del 2006 si è passati ad un valore pari ad Euro 2.436.488.577 del 2007. Tra i principali prodotti esportati dal nostro Paese vanno menzionati i carburanti per motori, i combustibili minerali e gassosi (escluso gas naturale), i tessuti di filati tipo cotone, i cuoi e le pelli scamosciati, i cuoi e le pelli verniciati o laccati, i cuoi e le pelli artificiali o ricostruiti. In calo anche le attività di importazione, anche se in misura maggiore rispetto all'export, di circa il 11,7%. Nel 2007, si è registrato un valore pari ad Euro 1.853.889.747, inferiore quindi a quanto realizzato nel 2006, di circa Euro 2.101.066.483. Tra i principali prodotti importati nel nostro Paese troviamo gli indumenti esterni, il petrolio greggio e il gas naturale, la biancheria intima e la corsetteria, le calzature, le suole e i tacchi in gomma e in plastica. Interscambio commerciale Interscambio Italia - Tunisia Trend 2006-2007-2008 Esportazioni Importazioni Saldo 2006 valore in € 2.590.025.529 2.101.066.483 488.959.046 2007 valore in € 2.905.513.536 2.454.465.628 451.047.908 Fonte dati Istat Gen-Dic 2008 (agg. giugno 2008) Principali trattati Convenzione per evitare la doppia imposizione Firmata il 16.05.79 e ratificata con Legge n. 388 del 25.05.1981 (S.O. della G.U. n. 202 del 24.07.81) Accordo sulla promozione e la protezione degli investimenti Firmato il 17 ottobre 1985 e ratificato con Legge n. 16 del 02.01.1989 (S.O. della G.U. n. 23 del 28.0189) Informazioni di viaggio Prefisso internazionale 00 216 prefisso per il Paese; 71 Tunisi; 72 Hammamet Fuso orario 1 ora avanti rispetto all’orario del Meridiano di Greenwich; stesso orario del Meridiano rispetto all’Italia (anche in Tunisia vige l'ora legale). Documenti Passaporto o carta d`identità valida per l`espatrio (quest'ultima solo in caso di viaggi organizzati o di prenotazione alberghiera documentata), libretto di navigazione per i marittimi. Per soggiorni fino a tre mesi non occorre visto. E` richiesta la sola compilazione a bordo dell`aereo o della nave di un modulo recante dati anagrafici e motivazioni del viaggio che viene ritirato dalla polizia di frontiera. Formalità valutarie E’ necessario dichiarare su apposito modulo la valuta straniera importata superiore all`equivalente di 1000 dinari (non vi è un limite massimo). E` severamente vietato esportare dinari tunisini. Si sottolinea l`opportunità di rispettare rigorosamente le direttive locali in materia valutaria; si sono infatti lamentati episodi spiacevoli che hanno avuto italiani come protagonisti per non essersi attenuti scrupolosamente alle vigenti normative. Settimana lavorativa UFFICI AMMINISTRATIVI: dal Lunedì al Giovedì dalle ore 8.30 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30; il Venerdì e il Sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00 BANCHE: dal Lunedì al Giovedì dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 2008 valore in € 2.948.273.018 2.328.690.788 619.582.230 14.00 alle ore 17.00; il Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 11.30 e dalle ore 13.00 alle ore 16.00 NEGOZI: dal Lunedì al Venerdì (talvolta anche il Sabato) dalle ore 8.30 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00 Carte di credito Tutte le principali Festività nazionali 1 Gennaio (Capodanno); 20 Marzo (Festa Nazionale - Festa dell’indipendenza) 21 Marzo (Festa della Gioventù) 9 Aprile (Giorno dei martiri) 1° Maggio (Festa del lavoro) 25 Luglio (Festa della Repubblica) 13 agosto (giornata delle donne) Per quanto riguarda le festività islamiche esse variano ogni anno secondo il calendario lunare. Dal momento che il calendario lunare Hijra è più corto di 11 giorni rispetto al calendario Gregoriano, ogni anno le feste islamiche cadono approssimativamente 11 giorni prima dell’anno precedente. Le date precise sono comunque conosciute solo poco prima della loro celebrazione, dal momento che dipendono dalle fasi lunari. Le principali feste islamiche sono: Eid al Fitr anche conosciuta come alEid al-Sagheer – 3 giorni di celebrazioni che segnano la fine del Ramadan-mese del digiuno; Eid Al-Adha, comunemente conosciuta come al-Eid al-Kabeer - la grande festa che commemora l’offerta del profeta Abramo per il sacrificio e che dura quattro giorni alla fine del mese del Hajj -pellegrinaggio alla Mecca; Hijra New Year – Nuovo Anno Islamico; Mawlid al-Nabi - Anniversario della nascita del profeta Maometto; alIsràwàal Mi`raj – la festa che celebra la visita notturna del Profeta Maometto in paradiso. Nel 2006 le principali feste islamiche dovrebbero essere nelle seguenti date: 13 gennaio 2006 (Eid Al-Adha- Festa del sacrificio); 31 gennaio 2006 (Muslim New Year); 11 aprile 2006 (compleanno profeta Mouled); 22-24 ottobre 2006 (Eid Al-Fitr - fine del Ramadan) 7 novembre 2006 (New Era Day). CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO SITO SONO SOGGETTE AD UNA CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ DI BANCA DATI SERVIZI. L’OBIETTIVO PERSEGUITO È QUELLO DI FORNIRE UN’INFORMAZIONE TEMPESTIVA E PRECISA; QUALORA DOVESSERO ESSERE SEGNALATI DEGLI ERRORI I PROVVEDERÀ ALLA LORO CORREZIONE.