ERBE MAGICHE E PIANTE SIMBOLICHE Il profumo della memoria. Quadretti ricordo nella chiesa di S. Croce (chiesa dei morti) di Canneto 142 Plinio, scrivendo delle piante magiche, affermava che «esse furono per la prima volta rese note alla nostra parte del mondo da Pitagora e Democrito», infatti avevano visitato «i Magi della Persia, dell’Arabia e dell’Etiopia e dell’Egitto» dai quali avevano derivato la loro sapienza riguardo all’uso delle piante e delle erbe. Assicurava inoltre, che alcune erbe portano giovamento al solo calpestarle. Nel Medioevo, una copiosa letteratura documenta l’attribuzione di virtù magiche alle piante. La conoscenza e lo studio delle loro proprietà a fini terapeutici era molto viva nella tradizione monastica. L’orto monastico e il giardino dei semplici diventavano il luogo della coltivazione e dell’applicazione dei misteri e delle proprietà delle piante, da cui sarebbero derivati gli orti botanici. Permane, per tutto l’Ottocento, la simbologia botanica di fiori e piante come linguaggio metaforico per esprimere sentimenti e legami. Un esempio interessante, forse unico in Lombardia, sono le decorazioni floreali di tutte le fogge e materiali dedicate al ricordo dei defunti nella chiesa di Santa Croce (o Chiesa dei Morti) di Canneto Sull’Oglio. Nella tradizione popolare le erbe magiche e salutari erano raccolte nel giorno o nella notte magica di San Giovanni, mentre le formule magiche, i segni e i segreti delle guaritrici (li medeguni) erano tramandati la Vigilia di Natale. Erbe magiche Anemone: usato per allontanare il malocchio Finocchio: usato per sciogliere le fatture ed esorcizzare gli spiriti maligni Ginepro: il succo si riteneva guarisse dal morso delle vipere Lauro: considerata pianta profetica Menta: ritenuta in grado di mettere in fuga i serpenti Ortica: portata come amuleto contro le malattie, si diceva che avesse virtù afrodisiache Ruta: considerata un antidoto contro i veleni e usata per scacciare i demoni Salvia: usata per scacciare gli incubi notturni Sambuco: usato contro i malefici e i serpenti Senape: considerata tramite con lo spirito dei defunti Timo: importante per l’azione sacrificale Verbena: utilizzata per purificare le case, per prevenire le malattie e predire il futuro Paola Maresca Giardini simbolici e piante magiche Ed. A. Pontecorboli, Firenze 2006 A. Cattabiani Florari - Miti leggende e simboli di fiori e piante Ed. Mondadori, 1996 Piante simboliche Alloro: pianta solare Cipresso: simbolo dell’immortalità Crisantemo: immortalità, luce solare Giglio: purezza, bellezza Margherita: fedeltà in amore, rinascita Melograno: amore, fertilità, vita feconda della Chiesa Mirto: sacrificio di Cristo e sua Resurrezione Olmo: simbolo dell’amicizia e della durata dei sentimenti Pervinca: ricordo che si perpetua Quercia: virtù eroica, lealtà e libertà Rosa: candore, innocenza, fioritura spirituale, simbolo di Maria madre del Salvatore Salice: ricordo nostalgico, rimpianto, fecondità della chiesa Viola: amore perfetto Vite: legame affettivo Enrico Del Dosso Erbe e piante magiche Ed. MP Milano 1989 143