I sumeri I Sumeri sono la prima popolazione sedentaria al mondo. Erano rappresentati da un'etnia della Mesopotamia meridionale (l'odierno Iraq sud-orientale), autoctona o stanziatasi in quella regione dal tempo in cui vi migrò (attorno al 4000 a.C.) fino all'ascesa di Babilonia (attorno al 1500 a.C.). Preceduta da una scrittura fondamentalmente figurativa, a base di pittogrammi, la sua successiva stilizzazione condusse alla scrittura cuneiforme e sembra aver preceduto ogni altra forma di scrittura codificata comparendo attorno alla fine del IV millennio a.C. I Sumeri sono la prima popolazione sedentaria al mondo. Erano rappresentati da un'etnia della Mesopotamia meridionale (l'odierno Iraq sud-orientale), autoctona o stanziatasi in quella regione dal tempo in cui vi migrò (attorno al 4000 a.C.) fino all'ascesa di Babilonia (attorno al 1500 a.C.). Preceduta da una scrittura fondamentalmente figurativa, a base di pittogrammi, la sua successiva stilizzazione condusse alla scrittura cuneiforme e sembra aver preceduto ogni altra forma di scrittura codificata comparendo attorno alla fine del IV millennio a.C. Storia dei Sumeri Non è semplice riassumere le vicende storiche che hanno caratterizzato la civiltà sumerica, soprattutto per le fasi più antiche. In primo luogo perché (almeno inizialmente) non è mai esistito un vero e proprio stato sumerico, ma solamente varie città-stato indipendenti che lottavano fra loro, nonostante fossero legate da una base culturale comune; in secondo luogo per la scarsità di fonti archeologiche e testi scritti, oltre alla difficoltà nel condurre gli scavi in luoghi ancora oggi poco sicuri. La condizione delle donne La condizione delle donne di Sumer è quanto mai complessa. Pare fossero riconosciute come persone giuridiche, che potessero possedere e gestire proprietà terriere e intraprendere attività commerciali in proprio. Sono attestati casi di donne scriba e numerose erano le sacerdotesse legate ai grandi santuari cittadini. La carica di en della dea Inanna, di grande prestigio e potere, poteva essere unicamente ricoperta da una donna, spesso una delle figlie del re. Principesse e regnanti godevano della gestione del proprio palazzo e del personale ad esso connesso, avevano una rendita e un sigillo (strumento di potere e burocratico per eccellenza nel mondo sumerico), indice della propria indipendenza economica e giuridica. L'educazione Le scuole sumere, dette edubba (casa delle tavolette), possono essere considerate le prime scuole dell'umanità e compaiono attorno al III millennio a.C. Inizialmente l'istruzione era associata con il “sacerdozio” e lo scopo di queste scuole era quello di fornire scribi capaci di gestire l'amministrazione del Tempio e del Palazzo. Successivamente la situazione mutò, in quanto si formarono scuole al di fuori dei templi e l'insegnamento prese a sua volta un carattere più laico. Queste scuole erano frequentate esclusivamente dai figli delle famiglie ricche che potevano permettersi di sostenere le spese degli studi e la quasi totalità degli scolari erano di sesso maschile. A capo della scuola stava l'ummia, una sorta di moderno preside che veniva anche detto "il padre della scuola". Gli alunni erano detti "i figli della scuola" e vi erano poi i "fratelli maggiori" che erano i professori assistenti che svolgevano le mansioni d'insegnamento. A questi si aggiungevano delle persone addette alla disciplina, che frustavano gli scolari poco disciplinati. Dalle numerose tavolette che sono state ritrovate sappiamo che l'insegnamento era soltanto di tipo pratico: imparare a memoria la grammatica e la complessa pratica della scrittura. Per ottenere questo risultato gli scolari dovevano ricopiare lunghe liste di nomi di piante, animali, pietre ecc. fino a quando non erano in grado di riprodurle con facilità e scioltezza. Gli insegnanti controllavano, quindi, l'esattezza del compito svolto. Nella seconda metà del III millennio a.C. si ravvisa anche un secondo tipo di programma di insegnamento, più letterario e creativo. Questo consisteva nel copiare, imitare e creare testi letterari che riguardavano quasi sempre miti e racconti epici. La scuola sumera era molto dura e pesante: gli allievi venivano obbligati a studiare duramente dall'alba al tramonto a partire dalla prima infanzia fino all'adolescenza.[50] Non sappiamo se erano presenti vacanze, mentre il metodo pedagogico si basava soprattutto su punizioni corporali, come dimostra la presenza degli addetti alla disciplina; gli allievi, dice il maestro in una tavoletta, hanno le orecchie nella schiena. Schiavitù Nella società sumerica sembra fosse molto praticata la schiavitù. Gli schiavi erano più che altro prigionieri di guerra, ma potevano perdere la loro libertà anche cittadini che non saldavano i loro debiti: infatti un uomo che non restituiva un prestito rischiava di diventare schiavo con tutta la sua famiglia. Il figlio di una coppia di schiavi o di una schiava e un uomo libero diventava a sua volta schiavo. Inoltre c'era anche una forma di "interesse": coloro che facevano dei prestiti pretendevano anche gli interessi sessuali.