FAM Serie 28: Soluzioni C. Ferrari Esercizio 1 Flusso del campo elettrico Calcoliamo il flusso totale sommando il flusso attraverso le 6 facce del cubo. Vista ~ possono la direzione del campo elettrico unicamente sulle facce perpendicolari ad E ~ dare un contributo non nullo, infatti sulle altre E · ~n = 0. ~ =E ~ · ~n(x = a)a2 + E ~ · ~n(x = 0)a2 = Ca2 − Ca2 = 0, 1. In questo caso ΦS (E) quindi dal teorema di Gauss qS = 0. 2. Il campo elettrico non è costante, ma sulle facce perpendicolari all’asse x è costante quindi ~ = E(x ~ = a) · ~n(x = a)a2 + E(x ~ = 0) · ~n(x = 0)a2 = Ca3 . ΦS (E) quindi dal teorema di Gauss qS = ε0 Ca3 . Esercizio 2 Teorema di Gauss 1. Per ragioni di simmetria il campo elettrico è perpendicolare al piano, consideriamo la figura qui sotto (in cui si considera σ > 0) σ superficie gaussiana S ~ E ~n r Se A indica l’area di base del cilindro il flusso del campo elettrico è dato da ΦS (E) = E(r)A + E(r)A e si ha qS = Aσ da cui grazie al teorema di Gauss E(r) = 1 σ . 2ε0 2. In questo caso utilizzando il principio di sovrapposizione lineare si ottiene un campo uniforme tra i piani σ E= ε0 come nella figura seguente ~ E ~ = ~0 E ~ = ~0 E +σ −σ 3. Per ragioni di simmetria il campo elettrico è perpendicolare al filo, consideriamo la figura qui sotto (in cui si considera λ > 0) il flusso del campo elettrico r superficie gaussiana S h ~ E λ è dato da ΦS (E) = Z E(r) dσ = E(r)2πrh Slaterale e si ha qS = hλ da cui grazie al teorema di Gauss E(r) = λ 2πε0 r l’itensità del campo elettrico decresce come 1/r. 4. Per ragioni di simmetria il campo elettrico è radiale, la superficie gaussiana imposta dalla simmetria è una sfera di raggio r. (a) Il flusso del campo elettrico vale (caso q > 0) I ~ ΦS (E) = E(r) dσ = 4πr 2 E(r) S e qS = ( 2 q 0 se r ≥ R se r < R da cui E(r) = Graficamente si ottiene 1 q 4πε0 r 2 0 se r ≥ R se r < R E(r) r R ~ = 4πr 2 E(r) e (b) In questo caso ΦS (E) ( q qS = qr 3 /R3 da cui 1 q 4πε0 r 2 E(r) = 1 q3 r 4πε0 R se r ≥ R se r < R se r ≥ R se r < R Graficamente si ottiene E(r) r R Si ottiene cosı̀ l’importante risultato: una distribuzione uniforme a simmetria sferica in una regione di raggio R si comporta per r > R come una carica puntuale posta al centro della regione sferica. 3 Esercizio 3 Fulmini Sebbene la colonna non sia rettilinea né infinitamente lunga, si può considerare approssimativamente una carica lineare rettilinea infinita e poiché essa contiene una ~ si dirige radialmente verso l’interno. carica netta negativa, il campo elettrico E La superficie della colonna di carica deve essere a una distanza dall’asse in cui ~ è di 3 · 106 N/C, perché le molecole dell’aria entro questo raggio l’intensità di E si ionizzano mentre quelle un po’ più all’esterno non si ionizzano. Utilizzando il risultato dell’esercizio precedente si trova che il raggio della colonna è r= λ = 6m . 2πε0 E Il raggio della parte luminosa di un fulmine è più piccolo, magari soltanto 0,5 m. Sebbene la colonna possa essere soltanto 6 m di raggio, non si creda di essere al sicuro se ci si trova a una distanza maggiore dal punto di impatto del fulmine, perché gli elettroni trasportati dal fulmine si dipartono sul terreno. Queste correnti di terra sono letali. Esercizio 4 Cavi coassiali Per simmetria il campo è perpendicolare all’asse dei cilindri, inoltre se r < a e r > b si ha qS = 0 nel teorema di Gauss, da cui E = 0. Per a < r < b si determina il campo elettrico generato dalla carica qS , che corrisponde alla carica del cavo C2 , come nell’esercizio 2. Esercizio 5 Piano infinito Sappiamo che il campo elettrico prodotto dal piatto è perpendicolare ad esso e induce una forza repulsiva sulla carica q (rispetto al piatto). La sfera è in equilibrio e quindi vale F~p + F~el + T~ = ~0 Tx −T sin θ ~ con T = = . Ty T cos θ Scomponendo sugli assi la condizione di equilibrio si ottiene ( x : qE = T sin θ y : m∗ g = T cos θ da cui m∗ g E = − q tan θ =⇒ E = 2,83 · 102 N/C . Utilizzando la formula derivata nell’esercizio 2 si ottiene σ = 5,01 nC/m2 . 4 Esercizio 6 Circuitazione di E~ ~ = 0 poiché E ~ · ~t = 0. 1. ΓC (E) 2. Caso (a): ~ = ΓA→B (E) Caso (b): Z B ~ · ~t dℓ = E A Z B E dℓ = Ed . A ~ = ~ = ΓA→C (E) ~ +ΓC→B (E) ΓA→B (E) | {z } =0 Z B ~ · ~t dℓ = E C Z B C E cos π4 dℓ = Ed. ~ non dipende dal cammino. ΓA→B (E) 3. Dal punto 2. possiamo scrive ~ = Ed = E ~ · ∆~x ΓA→B (E) con ∆~x = ~xB − ~xA ~ = ϕ(~xA ) − ϕ(~xB ) otteniamo ponendo ΓA→B (E) ~ · ~xB − E ~ · ~xA =⇒ ϕ(~x) = −E ~ · ~x . ϕ(~xA ) − ϕ(~xB ) = E Questo dimostra che il potenziale elettrostatico di un campo elettrico uniforme (= costante) è ~ · ~x ϕ(~x) = −E (Confronta con il potenziale associato al campo gravitazionale ~g che vale −~g ·~x). 4. ∆ϕ = 2,88 kV. Esercizio 7 Alcuni potenziali elettrostatici q ~ x) ≡ E(r) ~ 1.(b) Applicando il gradiente si ottiene: E(~ = k 2 ~er . r 2. Il potenziale elettrico dovuto alle due cariche del dipolo si somma, infatti (utilizzando la linearità del gradiente) ~ tot = E ~+ + E ~ − = −grad ϕ− + (−grad ϕ− ) = −grad (ϕ+ + ϕ− ) = −grad ϕtot E che può essere generalizzato: il potenziale ϕ di un insieme di N cariche è la somma degli N potenziali ϕi generati dalla singole cariche. Possiamo quindi scrivere q(r − r ) q q ϕ(P ) = k r+ − r− = k r−− r+ + e vista l’ipotesi r− − r+ ≈ d cos θ e r+ r− = r 2 da cui ϕ(r,θ) = 5 1 qd cos θ . 4πε0 r 2 3. V = 16,3 µV. 4. Otteniamo 1 Er = 4πε 0 2p cos θ r3 1 Eθ = 4πε 0 p sin θ r3 Esercizio 8 Superfici equipotenziali 1. L’equazione 1 q = costante 4πε0 r è l’equazione di una sfera, quindi le superfici equipotenziali coulombiane sono delle sfere, il campo elettrico essendo radiale è normale alle superfici equipotenziali. 2. L’equazione −E(x + y) = c con c ∈ R da una famiglia di piani (rette nel piano xy) mentre il campo elettrico è dato da 1 ~ =E 1 E 0 che è un vettore nel piano xy a 45◦ dall’asse x, ossia perpendicolare alle superfici equipotenziali. y ~ E x 6