Anno accademico 1970-1971 Dissertazione: Esporre brevemente, motivando la risposta, qualche notevole proprietà che distingue i numeri razionali tra i numeri reali. 1) Dimostrare che se due triangoli isosceli hanno la stessa altezza (rispetto alla base) e la stessa mediana rispetto al lato, essi sono uguali. Indicare una costruzione del triangolo, dati i due segmenti altezza e mediana, oppure determinare i lati del triangolo sapendo che l’altezza misura 2 ππ e la mediana 2√5 ππ. Si chiama mediana di un triangolo relativa ad un lato quel segmento che unisce il punto medio del lato con il vertice opposto. Poiché un triangolo ha tre lati, le mediane di un triangolo saranno sempre tre. In qualsiasi triangolo le tre mediane si incontrano in un unico punto detto baricentro, che è sempre interno al triangolo. Il baricentro divide ogni mediana in due parti di cui una è il doppio dell’altra. Un triangolo si dice isoscele, dal greco isos uguale e skelos gamba, se e solo se ha due lati congruenti, ossia aventi la stessa lunghezza. In questo caso le mediane relative ai due lati obliqui uguali saranno uguali e la mediana relativa alla base coincide anche con l’altezza e la bisettrice. Si consideri un triangolo π΄π΅πΆ, isoscele sulla base π = π΅πΆ. Detti πΏ = π΄π΅ = π΄πΆ i due lati obliqui, sussistono le seguenti formule per le lunghezze delle mediane (πππππ‘πππ indica la mediana relativa al lato opposto al vertice) 1 ππ΄ = √2(π΄πΆ 2 + π΄π΅2 ) − π΅πΆ 2 , 2 1 ππ΅ = √2(π΅πΆ 2 + π΄π΅2 ) − π΄πΆ 2 , 2 1 2 2) 2 { ππΆ = 2 √2(π΄πΆ + π΅πΆ − π΄π΅ . Queste formule generali, nel caso del triangolo isoscele, detta β = ππ΄ l’altezza relativa alla base π΅πΆ e posto π = ππ΅ = ππΆ , diventano 2 1 β = √4πΏ2 − π 2 , 2 { 1 1 π = √2(π2 + πΏ2 ) − πΏ2 = √2π2 + πΏ2 . 2 2 Da esse si ricavano facilmente le lunghezze della base e del lato obliquo 2 π = √4π2 − β2 , 3 { 2 πΏ = √π2 + 2β2 . 3 Le due ultime relazioni riportate mostrano con chiarezza che, se due triangoli isosceli hanno la mediana relativa alla base e quella ad uno dei lati obliqui uguali, essi sono congruenti. Inoltre, si deduce che deve essere β < 2π. Per la costruzione geometrica, calcolata la base, si disegna la base, poi l’asse di questo segmento e su questo asse si riporta l’altezza, a partire dal segmento di base. Non resta che congiungere l’estremo dell’altezza con i due estremi della base. Infine, adoperando i dati assegnati, cioè β = 2 ππ e π = 2√5 ππ, si trova che 2 π = √80 − 4 = 4√2 ππ , 3 { 2 4 πΏ = √π2 + 2β2 = √7 ππ . 3 3 3 2) Dire se i seguenti due problemi sono equivalenti (cioè se ogni soluzione dell’uno è anche soluzione dell’altro); in caso negativo, modificare il secondo in modo da stabilirne l’equivalenza col primo. (I) Determinare il raggio di base π₯ e l’apotema π¦ di un cono circolare retto, sapendo che la loro somma è π e che l’area della superficie totale del cono è πππ2 (π > 0). (II) Determinare le soluzioni del sistema: π₯+π¦ =π, π₯ 2 + π₯π¦ = ππ2 , π₯ >0, π¦ >0, 1 π< . 2 Si rammenta, anzitutto, le principali formule per i cono circolare retto ππ΅ = ππ 2 , ππΏ = ππ(π + π) , π = π 2 π β. 3 Con le formule riportate si conclude che i due problemi assegnati sono gli stessi. In particolare, la seconda relazione discende dalla prima, dato che 4 1 π₯ 2 + π₯π¦ = π₯(π₯ + π¦) = ππ₯ ≤ π2 , 2 osservando che nella somma π₯ + π¦ l’addendo più grande è certamente π¦, che è ipotenusa in un triangolo rettangolo. Stabilita l’uguaglianza tra i punti (I) e (II), la soluzione del sistema è semplice ed immediata π₯ = ππ , π¦ = π(1 − π) . Il cono gelato venne inventato nel 1903 da un italiano, Italo Marchioni, originario del Cadore, che lo brevettò a Washington D.C. e si tratta di uno dei prodotti di food design italiani più importanti ed è famoso in tutto il mondo. Come dice lo stesso nome, la forma è quella di un cono che in Geometria è un solido di rotazione che si ottiene ruotando un triangolo rettangolo intorno a uno dei suoi cateti. L’asse del cono è il cateto intorno a cui il solido è costruito; la base del cono è il cerchio ottenuto dalla rotazione dell'altro cateto. Il vertice del cono è, infine, il punto dell'asse opposto a quello dell’intersezione con la sua base. In Matematica un cono può essere considerato come una piramide di base circolare. Il centro di massa di un cono di densità uniforme è sull’asse ad altezza β/4 partendo dalla base. 5 3) Nel piano sono fissati due punti π΄, π΅. Sia π½ una circonferenza dello stesso piano avente centro sull’asse del segmento π΄π΅ e non avente punti in comune con la retta π΄π΅. Determinare, giustificando la risposta, i punti della circonferenza π½ dai quali il segmento π΄π΅ è visto sotto l’angolo massimo e sotto l’angolo minimo. La figura che segue mostra la soluzione del problema in forma sintetica. Minimo π½ π π Massimo πΎ π΄ π΅ π Detto π il generico punto sulla circonferenza π½, la chiave di volta del problema è la circonferenza πΎ che circoscrive il triangolo π΄ππ΅. Essendo secante alla circonferenza π½, incontra l’asse del segmento π΄π΅ in un punto π, interno a quest'ultima. Gli angoli π΄πΜπ΅ e π΄πΜπ΅ sono uguali, perché insistono sullo stesso arco. Quindi, il valore minimo o massimo di π΄πΜπ΅ si avrà in corrispondenza di quello di π΄πΜπ΅, che sono quelli indicati in figura. 6 4) Fissato un intero positivo π, determinare il più piccolo intero π tale che, presi comunque π numeri, una almeno delle seguenti eventualità si verifichi: (a) tra gli π numeri considerati, ve ne sono π uguali; (b) tra gli π numeri considerati, ve ne sono π distinti. Si consideri un insieme π di numeri che non verifica le due proprietà. In π vi sono allora non più di π − 1 tipi diversi di numeri, altrimenti la proprietà (b) sarebbe soddisfatta, e di ciascun tipo ve ne sono non più di π − 1, in caso contrario sarebbe verificata la (a). Dunque, π non può contenere più di (π − 1 )(π − 1 ) = (π − 1)2 elementi. Si osserva però che deve risultare π > (π − 1)2 risultando facile costruire un insieme di (π − 1)2 numeri che non contiene π numeri uguali né contiene π numeri diversi fra loro. Basta prendere π − 1 classi ciascuna contenente π − 1 numeri uguali fra loro, in modo che elementi di classi diverse siano diversi. Ad esempio, si possono utilizzare le classi 1 ,1 ,β―1 , β 2 ,2 ,β―2 , β― β π − 1 ,π − 1 ,β―π − 1 . β π−1 volte π−1 volte π−1 volte In definitiva, il più piccolo m per cui è certamente verificata una delle eventualità (a) e (b) è dato da (π − 1)2 + 1 . 7 5) (In questo esercizio “numero” significa “intero positivo”). È immediato constatare che ogni numero dispari è somma di due numeri consecutivi. Dimostrare, più in generale, che ogni numero avente un divisore dispari maggiore di uno è somma di (più) numeri consecutivi. Vi sono altri numeri aventi questa proprietà? «Dio creò i numeri naturali; tutto il resto è opera dell’uomo» Leopold Kronecker (Legnica, 7 dicembre 1823 – Berlino, 29 dicembre 1891) Se si indica con ππ = 2π + 1 (π ∈ β) , il generico numero dispari, è veramente immediato constatare che ogni numero dispari è somma di due numeri consecutivi, dato che ππ = π + (π + 1) . Ora, il testo chiede di mostrare che ogni numero π = π → π = (2π + 1)π 2π + 1 avente un divisore dispari maggiore di uno è somma di o più numeri consecutivi. Questa tesi è praticamente immediata nel caso in cui π < π e si ottiene rappresentando π come la somma dei 2π + 1 numeri consecutivi π = (π − π) + β― + (π − 1) + π + (π + 1) + β― + (π + π) , 8 ovvero in maniera più formale come la sommatoria π π = ∑ (π − π ) = (2π + 1)π . π =−π Il numero di addendi, cioè il divisore, è dispari (2π + 1) ed in tal modo tutti i termini negativi in π si semplificano con quelli positivi. Nel caso in cui π ≥ π , invece, si può scrivere il numero π si può scrivere come π π= ∑ (π + π) = π + 2ππ = (2π + 1)π . π =−π+1 Dato che le sommatorie precedenti discendono dalle due identità (π + π)(π + π + 1) (π − π)(π − π − 1) − , π<π, 2 2 (2π + 1)π = { (π + π)(π + π + 1) (π − π)(π − π + 1) − , π≥π, 2 2 allora si può dire che i numeri triangolari π ππ = ∑ β = β=1 π(π + 1) , per π > 1 , 2 godono tutti della medesima proprietà, essendo sempre divisibili per un numero dispari ed essendo rappresentabili come somma di interi positivi successivi. Si chiamano triangolari i numeri che, immaginati come palline, possono essere disposti a formare un triangolo equilatero, come mostra la figura che segue. 9 Più in generale, sono detti cortesi i numeri naturali che possono essere rappresentati come somma di due o più interi positivi consecutivi. I numeri non rappresentabili in questo modo sono detti scortesi. Si potrebbe dimostrare che gli unici numeri scortesi sono le potenze di 2. Enrico Bombieri: un grande genio matematico italiano. 10