PIGNATARO MAGGIORE 130 alunni della Media “MARTONE” alle scuderie del QUIRINALE A ROMA per la mostra su VERMEER e l’arte olandese. (di Paolo Mesolella) Centotrenta alunni delle classi seconde e terze della Scuola Media “Martone” di Pignataro, domani, 30 novembre, partiranno per Roma per osservare la bellissima mostra di Vermeer allestita presso le Scuderie del Quirinale. La mostra, intitolata “Vermeer, il secolo d'oro dell'arte olandese”, offre ai giovani alunni la prima grande esposizione mai realizzata e dedicata in Italia al più grande esponente della pittura olandese del XVII secolo, probabilmente uno dei pittori più amati dal grande pubblico. La mostra, oltre a presentare 32 opere del pittore fiammingo (che in vita ne ha realizzate solo 45), presenta anche cinquanta opere di artisti olandesi suoi contemporanei. Gli alunni di Pignataro Maggiore, quindi, potranno non solo familiarizzare con questo genio della pittura (la cui vita è ancora avvolta nel mistero, a cominciare dalla sua nascita tuttora sconosciuta), ma anche capire come l'opera del grande maestro di Delft abbia influenzato gli artisti attivi nella sua città natale e nei vicini centri di Amsterdam e Leida. Oltre ai capolavori di Vermeer, come la celebre “Stradina di Delft” e “La lattaia”, esposte ad Amsterdam, “L'Astronomo” e “La merlettaia” esposte a Parigi, “La fantesca”, “La giovane donna” e il “Soldato con ragazza” esposte a New York, “La ragazza con l'orecchino di perla”, Diana e le Ninfe” esposte all'Aia, nella mostra sono esposte anche opere di Carel Fabritius, uno degli artisti più famosi dell'epoca, morto durante l'esplosione della polveriera che distrusse la città di Delft, Pieter de Hooch e Emmanuel de Witte, insieme ad altri artisti del tempo, oggi meno conosciuti. Il gruppo di alunni, preparato dalla prof.ssa di Storia dell'arte Filomena Bevilacqua, sarà guidato anche dai professori Caimano Giovanna, Lagnese Teresa, Pettrone Angela, Prencipe Valeria, Bovenzi Giovannina, Pezzulo Carmela, Pezzulo Pietro e Nacca Renato. “Il carattere specifico dei quadri di Vermeer – ha spiegato la prof.ssa Bevilacqua – riflette la cultura borghese dell'Olanda del XVII sec.: la famiglia, i gesti e i momenti della vita quotidiana, la lettura e la corrispondenza privata, il corteggiamento, la musica, la scienza, e poi vedute di città, squarci di un mondo silenzioso ed operoso, pieni di tenerezza”. Temi cari ad un grande pittore che non ebbe molta fortuna in vita al punto da morire sommerso dai debiti a soli 43 anni.