IN MARCIA PER IL CLIMA Quest’anno la priorità associativa di Legambiente è la lotta ai cambiamenti climatici. Partecipando a un campo di volontariato, sia il circolo sia ogni volontario di campo mandano un messaggio forte agli amministratori e agli altri cittadini. I campi di volontariato contribuiscono a migliorare l’efficienza ambientale dei territori e a diffondere stili di vita a bassa emissione di CO2. L’emergenza climatica è una drammatica realtà. Ci stiamo avventurando verso un surriscaldamento del pianeta di oltre 4°C con scenari apocalittici se non interverremo rapidamente. Gli scienziati dell’IPCC, il panel intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici dell’ONU, avvertono che non è più possibile continuare su questa strada. Per evitare la crisi climatica si deve agire entro alcuni anni riducendo le emissioni di gas serra almeno del 95% entro 2050, questo contribuirà a contenere il riscaldamento del pianeta almeno sotto la soglia critica, 2°C. I governi attualmente in carica, pertanto, hanno enormi responsabilità. In assenza di misure efficaci, tra le possibili previsioni per i prossimi decenni sembra inevitabile che tempeste e inondazioni si abbatteranno con sempre maggior intensità sulle zone costiere del mondo provocando lo spostamento di milioni di persone; il riscaldamento del clima modificherà le zone forestali e le zone umide causando danni, a volte irreversibili, all’intero ecosistema; il riscaldamento globale provocherà l'innalzamento del livello dei mari mettendo a rischio le popolazioni costiere; le infiltrazioni di acqua salata a livello costiero dovute all'innalzamento del livello dei mari diminuiranno la qualità e disponibilità di acqua dolce e potabile; le condizioni climatiche, modificate dal caldo e dall’umido, potranno far insorgere nuove forme patologiche ed accelerare la propagazione di malattie infettive come la malaria e la febbre gialla; a causa delle pratiche agricole non sostenibili e della progressiva avanzata dei deserti; numerose aree del nostro pianeta diverranno improduttive ed inospitali a causa delle pratiche agricole non sostenibili e della progressiva avanzata del deserto. Possiamo ancora cambiare rotta e restituire alla future generazioni un mondo ospitale. L’Unione Europea ha un ruolo decisivo nella trattiva internazionale che impegna i Pesi del mondo a una progressiva riduzione dei gas climalteranti. Legambiente si batte affinchè l'Italia e l'UE si facciano promotrici di obiettivi ambiziosi per la riduzione dei gas-serra e di spinta verso una economia low-carbon attraverso target legalmente vincolanti che spingano anche lo sviluppo delle fonti rinnovabili e gli interventi di efficienza energetica. Il 2015 è un anno importante per il futuro del Pianeta: a dicembre, nel prossimo vertice delle Nazioni Unite che avrà luogo a Parigi, si dovrà definire il nuovo accordo internazionale sul clima. Una partita non scontata. I governi dovranno assumere impegni significativi per ridurre le emissioni di gas serra, attivare aiuti per le comunità e i territori maggiormente colpiti dall'effetto devastante dei mutamenti climatici, e, non ultimo, definire strategie e investimenti per uno sviluppo senza fonti fossili. L'accordo di Parigi non può fallire. Milioni di persone nel mondo stanno pagando le conseguenze di un sistema economico, di produzione, di consumi insostenibile e ingiusto che va radicalmente cambiato, per salvare il clima del Pianeta, per restituire dignità e speranza alle persone. Facciamo sentire la nostra voce ai potenti del mondo con una grande mobilitazione perchè occorre essere in molti per farci ascoltare dai governi. 100% rinnovabili Possiamo e dobbiamo cambiare modello energetico. Già oggi in Italia le fonti rinnovabili garantiscono oltre il 37% dei consumi elettrici, ma dobbiamo guadagnare terreno verso un modello energetico distribuito, oggi sempre più competitivo, costruito sull'efficienza energetica, il risparmio, l'autoproduzione e lo scambio di energia. Legambiente spinge in questa direzione: cittadini e territori possono essere i protagonisti di un cambiamento epocale, in molti comuni italiani sta già accadendo. Un futuro 100% rinnovabile non è utopia ma una grande opportunità in Italia, in Europa e nel mondo. Una risposta piena di speranza ai drammi determinati dal clima, dalle guerre per il petrolio, dalla crisi ecomonica. Coerenza e consapevolezza nei gesti quotidiani sono il primo passo per cambiare modello energetico Passa all’azione! SOS terra Le conseguenze del riscaldamento globale sono una minaccia sempre più evidente, solo nel 2013 sono stati 22 milioni i profughi a causa dei disastri ambientali. Anche in Italia assistiamo a fenomeni atmosferici di una intensità e frequenza senza precedenti che mettono sotto pressione un territorio già in larga parte a rischio idrogeologico dove gli errori di un'urbanizzazione senza regole mette in pericolo ogni giorno la vita delle persone. Il nostro governo deve cambiare le priorità di interventi e investimenti per mettere in sicurezza le persone e adattare i territori e le città al cambiamento climatico. Stop fonti fossili Per fermare i cambiamenti climatici bisogna gradualmente eliminare l'utilizzo di fonti fossili per produrre energia. La combustione di petrolio, carbone, gas è infatti la causa principale della crescita delle emissioni di gas serra. Malgrado questa evidenza ancora in molti Paesi - tra cui l'Italia – si continua a investire in vecchie e nuove infrastrutture e centrali climalteranti, scandalosamente foraggiate da sussidi pubblici, quando le fonti rinnovabili rappresentano ormai una concreta e sempre più conveniente alternativa. Legambiente si batte per fermare l'estrazione di fonti fossili nel Mediterraneo e nel territorio italiano, per chiudere le centrali a carbone a partire da quelle più inquinanti, per cancellare ogni forma di sussidio alle fonti fossili e ripensare la fiscalità per promuovere innovazione, risparmio energetico, recupero e riciclo dei materiali.