GIUSEPPE TROMBETTA IL FUMO DI TABACCO NEL PAZIENTE PSICHIATRICO PROBLEMATICHE TERAPEUTICHE Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche INTRODUZIONE • L’ASSUNZIONE CRONICA DI NICOTINA INDUCE UNA SERIE DI EFFETTI COGNITIVI E COMPORTAMENTALI. • IN CORSO DI PATOLOGIE MENTALI TALI EFFETTI RISULTANO STRETTAMENTE CONNESSI AI MECCANISMI FISIOPATOLOGICI DEI DISTURBI E NE POSSONO CONDIZIONARE IL DECORSO E LE MANIFESTAZIONI CLINICHE • L’INCIDENZA DI TABAGISMO NEI SOGGETTI AFFETTI DA PATOLOGIE PSICHIATRICHE E’ DA DUE A QUATTRO VOLTE MAGGIORE CHE NELLA POPOLAZIONE GENERALE (20-35%) ED E’ ASSOCIATA CON LA SEVERITA’ DEI SINTOMI • CIRCA IL 60% DEI FUMATORI CRONICI NEGLI USA HA UNA PREGRESSA STORIA PSICHIATRICA CON ALMENO UNA DIAGNOSI DI ASSE1 O UNA CONDIZIONE DI ASSE2 NELLA LORO VITA Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche INTRODUZIONE • FATTORI GENETICI SONO ALLA BASE SIA DELLA DIPENDENZA DA NICOTINA CHE DI PATOLOGIE COME LA DEPRESSIONE E LA SCHIZOFRENIA, IN CUI VI E’ LA MAGGIORE INCIDENZA DI TABAGISMO • L’IPOTESI DELLA SELF-MEDICATION E’ SOSTENUTA DALLA NORMALIZZAZIONE DEI SOFT NEUROLOGICAL SIGNS (PPI, MOVIMENTI SACCADICI ED ANORMALITA’ EEG) INDOTTA DALL’ASSUNZIONE DI NICOTINA • L’ASTINENZA DA NICOTINA INCREMENTA I LIVELLI PLASMATICI DEI FARMACI ED AUMENTARE IL RISCHIO DI EVENTI AVVERSI • I PROTOCOLLI DI TRATTAMENTO DEI SOGGETTI FUMATORI AFFETTI DA PATOLOGIE MENTALI DI BASANO SIA SU INTERVENTI FARMACOLOGICI CHE SU INTERVENTI PSICOTERAPICI L’insorgenza ed il decorso molte patologie sono influenzati da fattori ambientali che interagiscono con la componente genetica Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche Interazione geni-ambiente STRESSORS AMBIENTALI, NUTRIZIONE, STILE DI VITA RISPOSTA METABOLICA , FATTORI DI SUSCETTIBILITA’ GENETICA Geni ed ambiente trovano una naturale convergenza nel concetto di endofenotipo, cioè di un tratto quantitativo che riflette tratti intermedi tra geni predisponenti ed espressione sintomatologica di un determinato disturbo. Il tabagismo può essere considerato un induttore di taluni aspetti sintomatologici e comportamentali nel contesto di alcuni disordini psichici Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche • • • TABAGISMO ED EFFETTI DELLA NICOTINA SUL SNC INDUCE UN USO COMPULSIVO HA EFFETTI PSICOATTIVI PROMUOVE UN RINFORZO COMPORTAMENTALE POSITIVO ATTRAVERSO MECCANISMI NEUROBIOLOGICI DI GRATIFICAZIONE nicotinic acetylcholine receptors (nAChRs) 9 subunità a (da a2 a a10) e 3 subunità b (da b2 a b4 ) Le sottopopolazioni recettoriali più diffuse sono a4b2 a7 e a3b4 la sottopopolazione a4b2 è la più diffusa nel cervello umano e media la dipendenza da nicotina Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche NICOTINA DOPAMINA piacere, effetto anoressizzante NORADRENALINA attenzione, effetto anoressizzante ACETILCOLINA attenzione, incremento dei processi cognitivi GLUTAMMATO apprendimento, memoria SEROTONINA modulazione dell’umore, effetto anoressizzante BETA-ENDORFINE riduzione dell’ansia e della tensione emotiva GABA riduzione dell’ansia e della tensione emotiva La nicotina modula principalmente i livelli di dopamina e noradrenalina nel sistema mesolimbico, ma svolge anche attività farmacologica su altre aree cerebrali Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche IL CRAVING Esperienza soggettiva di forte intensità che spinge l’individuo verso l’ottenimento di un target desiderato così da proverne gli effetti gratificanti: questo desiderio impulsivo sostiene il comportamento di addiction finalizzato alla fruizione dell’oggetto desiderato Marlatt G.A., 1987 Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche IL CRAVING la corteccia prefrontale (PFC) nei primati è suddivisa in tre regioni: laterale (dorso-mediale), mediale (cingolato anteriore) ed orbitale (orbito-frontale) Corteccia cingolata Reward System I processi di craving da tabacco vengono elicitati da stimoli afferenti a specifiche regioni: IPOTALAMO NUCLEO SOPRACHIASMATICO • giro del cingolo e corteccia cingolata ventrale anteriore • Corteccia prefrontale mediale superiore destra e superiore sinistra la corteccia cingolata anteriore è coinvolta nella regolazione affettiva e nella risposta motivazionale ai drug-related cues Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche Effetti farmacologici • La nicotina è uno dei più potenti alcaloidi conosciuti, la sua emivita plasmatica è di circa due ore • 60 mg possono causare effetti altamente tossici nell’adulto Un fumatore di 20 sigarette /die ne assume circa 16 mg • Gli effetti «attivanti» (attenzione, performance psicomotoria, modulazione timica e riduzione dell’ansia) – propri anche di altri alcaloidi – sono alla base del rinforzo positivo comportamentale • L’attività farmacologica della nicotina è anche alla base del suo ruolo nel contesto di alcuni disordini psichici Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche COMORBIDITA’ TRA FUMO E DISTURBI PSICHIATRICI • INTERFERENZA DELLA NICOTINA SUL FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI NEUROTRASMETTITORIALI ED EFFETTI NEUROENDOCRINI • DUE DISTINTE AREE DI STUDIO: • TABAGISMO E COMORBIDITA’ PSICHIATRICA (IN PARTICOLARE SCHIZOFRENIA E DISTURBI DEPRESSIVI) INTERAZIONE DELLE CONDOTTE TOSSICOMANICHE (ALCOOL E NICOTINA) NELL’ESPRESSIVITA’ SINTOMATOLOGICA • Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche TABAGISMO E PERSONALITA’ Tre dimensioni personologiche predominanti nel tabagismo, in accordo con il modello teoretico di Eysenck nel 1967: Estroversione – elevata interazione con le determinanti sociali ed ambientali Neuroticismo – elevata vulnerabilità a stressors ambientali per ridotta capacità dei meccanismi di autoregolazione nella risposta allo stress Psicoticismo: impulsività e tendenza al discontrollo comportamentale e «seeking behaviour» Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche TABAGISMO E DISTURBI DEPRESSIVI • FREQUENTE COMORBIDITA’ E MAGGIORE RICORRENZA DI RELAPSES DURANTE I PERIODI DI ASTINENZA RISPETTO AI SOGGETTI CON D.D. NON FUMATORI • TABAGISMO COME AUTOMEDICAZIONE: LA NICOTINA POTREBBE AGIRE COME MODULATORE DEI SISTEMI 5-HT-ERGICI E DA-ERGICI COINVOLTI NELLA REGOLAZIONE TIMICA • FATTORI GENETICI E PSICOSOCIALI POTREBBERO PREDISPORRE ALL’ESPRESSIONE ENDOFENOTIPICA SIA DEL TABAGISMO CHE DEI D.D. • FARMACI AD SPESSO USATI NEL TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA, IN PARTICOLARE IL BUPROPIONE • TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche TABAGISMO E DISTURBI DELLO SPETTRO ANSIOSO • MINORE RICORRENZA DI COMORBIDITA’ IN RELAZIONE AL GAD O ANSIA LIBERA • IL TASSO DI PREVALENZA DEL TABAGISMO NEI SOGGETTI CON DOC E’ MINORE SE CONFRONTATO CON LA POPOLAZIONE GENERALE O ALTRE PATOLOGIE PSICHIATRICHE • NEL DOC VI E’ UNA MAGGIORE ATTIVITA’ METABOLICA CORTICOFRONTALE (IPERFRONTALISMO) IN CONTRASTO CON QUANTO AVVIENE NEI DISTURBI SCHIZOFRENICI • MAGGIORE PREVELENZA DEL TABAGISMO NEI SOGGETTI SCHIZOFRENICI E MINORE NEL DOC • EFFETTI NEUROCHIMICI DELLA NICOTINA SULLA PFC CON INCREMENTO DELL’ATTIVITA’ METABOLICA NEI SOGGETTI SCHIZOFRENICI • PEGGIORAMENTO DELLA SINTOMATOLOGIA OSSESSIVA NEL DOC A SEGUITO DI UNA ACCENTUAZIONE DELL’ IPERFRONTALISMO NEL DISTURBO • RELAZIONE TRA TABAGISMO E DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO (DAP) CON MAGGIORE RISCHIO DI INSORGENZA DOPO ASSUNZIONE DI NICOTINA Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche TABAGISMO E SCHIZOFRENIA • MAGGIORE PREVALENZA DI TABAGISMO NEI SOGGETTI SCHIZOFRENICI RISPETTO ALLA POPOLAZIONE GENERALE OD ALTRE CONDIZIONI PSICHIATRICHE • IPOTESI DELL’ASSUNZIONE DI TABACCO COME AUTOMEDICAZIONE, CON RIDUZIONE DEI SINTOMI DEFICITARI (APATIA, ABULIA, ANEDONIA, APPIATTIMENTO AFFETTIVO) AD OPERA DELLA NICOTINA ED INCREMENTO DEI PROCESSI ATTENTIVI E COGNITIVI • FATTORI PSICOCIALI (ALIENAZIONE ED ISOLAMENTO RELAZIONALE) POSSONO CONCORRERE ALLA PREVALENZA DELLE CONDOTTE ASSUNTIVE Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche TRATTAMENTI FARMACOLOGICI 1. NICOTINE-REPLACEMENT THERAPY (NRT): desensibilizzazione dei recettori nAChRs a4b2 2. AGENTI NON NICOTINICI: BUPROPIONE: WELLBUTRIN; ZYBAN; ELONTRIL bloccante del reuptake di DA e NA con minore attività di blocco sul recettore nicotinico VARENICLINA: CHAMPIX (EU) ; CHANTIX (USA) analogo dell’alcaloide citisina con binding recettoriale ad alta affinità e selettività per il recettore nAChRs a4b2 ,verso cui si comporta da agonista parziale con minore risposta della nicotina (dal 30 al 60%) ma senza i suoi effetti. Mantiene un moderato livello di firing Daergico che riduce il craving ed i sintomi da astinenza. CLONIDINA: agonista a2 adrenergico con effetti ansiolitici e sedativi Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche Agenti non nicotinici 1. Bupropione • Il bupropione è un antidepressivo disassuefazione dal fumo. proposto nella terapia di Il farmaco inibisce la ricaptazione neuronale e potenzia gli effetti della noradrenalina e della dopamina. Non si sa in che modo il bupropione favorisca la capacità dei pazienti di astenersi dal fumo. E' probabile che siano coinvolti i meccanismi noradrenergici e dopaminergici: la dopamina è stata associata agli effetti piacevoli delle sostanze che provocano dipendenza, mentre l''aumentata disponibilità della noradrenalina potrebbe attenuare i sintomi da astinenza. Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche Agenti non nicotinici 1. Bupropione Diversi studi clinici di grandi dimensioni hanno valutato l'efficacia del bupropione nella disassuefazione dalla dipendenza dal fumo di tabacco. L'efficacia del bupropione al dosaggio di 150 mg o 300 mg/die è stata valutata in confronto al placebo o ai cerotti transdermici alla nicotina in studi della durata di 7-9 settimane, in cui erano stati arruolati pazienti che fumavano abitualmente 15 o più sigarette al giorno e con una forte motivazione a smettere. Il bupropione si è rivelato superiore al placebo e alla nicotina transdermica nel mantenere l'astensione da fumo a 4 e 7 settimane dall'inizio del trattamento e, sia a 6 mesi che a 1 anno, le percentuali di astensione da fumo sono risultate significativamente superiori nel gruppo trattato con bupropione rispetto ai gruppi che avevano ricevuto il placebo o la nicotina transdermica (a 6 mesi: 11% con bupropione , 2% con nicotina transdermica, 3% con placebo; a 12 mesi: 10% con bupropione, 2% con nicotina transdermica, 1% con placebo). Il dosaggio di 300 mg/die è rivelato più efficace, rispetto al placebo, sia a breve che a lungo termine. Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche Agenti non nicotinici 1. Bupropione • Gli effetti indesiderati più frequentemente riportati sono : insonnia (oltre 31% dei pazienti) e secchezza della bocca (11%). agitazione, cefalea, ansia, tremore e disturbi gastrointestinali reazioni anafilattoidi crisi comiziali. Il rischio di convulsioni risulta dose-dipendente; alla dose di 300 mg al giorno l'incidenza di convulsioni è stimabile intorno allo 0,1%. reazioni neuropsichiatriche: ideazione di progetti suicidari e, molto raramente, comparsa di sindromi maniacali Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche Agenti non nicotinici 2. Vareniclina • La Vareniclina è un agonista parziale del recettore nicotinico sottotipo α4β2 per l'acetilcolina, agendo secondariamente anche sul sottotipo α3β4 e parzialmente sui sottotipi α3β2 e α6. È inoltre agonista totale dei sottotipi recettoriali α7. • il suo legame produce un effetto sufficiente ad alleviare i sintomi del desiderio compulsivo e dell’astinenza (attività agonista). Dall’altro determina una riduzione degli effetti della gratificazione e del rinforzo dell’abitudine al fumo, impedendo il legame nicotinico ai recettori α4β2 (attività antagonista). Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche Effects of varenicline on smoking cessation in adults with stably treated current or past major depression: a randomized trial. Anthenelli RM, Morris C, Ramey TS, Dubrava SJ, Tsilkos K, Russ C, Yunis C. Ann Intern Med. 2013 Sep 17;159(6):390-400 Varenicline increased smoking cessation in smokers with stably treated current or past depression without exacerbating depression or anxiety. Varenicline, Smoking Cessation, and Neuropsychiatric Adverse Events. Gibbons RD, Mann JJ. Am J Psychiatry. 2013 Sep 13 This analysis revealed no evidence that varenicline is associated with adverse neuropsychiatric events. The evidence supports the superior efficacy of varenicline relative to both placebo and bupropion, indicating considerable benefit without evidence of risk of serious neuropsychiatric adverse events, in individuals with and without a recent history of a psychiatric disorder. Varenicline and Cytisine Diminish the Dysphoric-Like State Associated with Spontaneous Nicotine Withdrawal in Rats. Igari M, Alexander JC, Ji Y, Qi X, Papke RL, Bruijnzeel AW. Neuropsychopharmacology. 2013 Aug 2 The intracranial self-stimulation (ICSS) procedure was used to investigate the effects of these compounds on brain reward function. Elevations in ICSS thresholds reflect a dysphoric state and a lowering of thresholds is indicative of a potentiation of brain reward function. these studies indicate that varenicline and cytisine diminish the dysphoric-like state associated with nicotine withdrawal and may thereby prevent relapse to smoking in humans Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche Effects of varenicline and bupropion sustained-release use plus intensive smoking cessation counseling on prolonged abstinence from smoking and on depression, negative affect, and other symptoms of nicotine withdrawal. Cinciripini PM, Robinson JD, Karam-Hage M, Minnix JA, Lam C, Versace F, Brown VL, Engelmann JM, Wetter DW. JAMA Psychiatry. 2013 May;70(5):522-33. In a community sample, varenicline exerts a robust and favorable effect on smoking cessation relative to placebo and may have a favorable (suppressive) effect on symptoms of depression and other affective measures, with no clear unfavorable effect on neuropsychiatric adverse events. Smoking cessation interventions for smokers with current or past depression. van der Meer RM, Willemsen MC, Smit F, Cuijpers P. Cochrane Database Syst Rev. 2013 Aug 21 Evidence suggests that adding a psychosocial mood management component to a standard smoking cessation intervention increases long-term cessation rates in smokers with both current and past depression when compared with the standard intervention alone. Pooled results from four trials suggest that use of bupropion may increase long-term cessation in smokers with past depression. There was no evidence found for the use of bupropion in smokers with current depression. There was not enough evidence to evaluate the effectiveness of the other antidepressants in smokers with current or past depression. There was also not enough evidence to evaluate the group of trials that investigated interventions without specific mood management components for depression, including NRT and psychosocial interventions. Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche Il fumo di tabacco nel paziente psichiatrico Problematiche terapeutiche GIUSEPPE TROMBETTA IL FUMO DI TABACCO NEL PAZIENTE PSICHIATRICO PROBLEMATICHE TERAPEUTICHE CONCLUSIONE