FACOLTA’ DI INGEGNERIA – A.A. 2011/12 – 2013/14 CLASSE L-9 – INGEGNERIA INDUSTRIALE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA ELENCO SCHEDE DI TRASPARENZA DEGLI INSEGNAMENTI. SCHEDE DI TRASPARENZA DEGLI INSEGNAMENTI DI PRIMO ANNO: ANALISI MATEMATICA CHIMICA DISEGNO ASSISTITO DA CALCOLATORE FISICA I FISICA II GEOMETRIA TECNOLOGIE GENERALI DEI MATERIALI SCHEDE DI TRASPARENZA DEGLI INSEGNAMENTI DI SECONDO ANNO: COMPLEMENTI DI MECCANICA APPLICATA COSTRUZIONE DI MACCHINE ELETTROTECNICA FISICA TECNICA FONDAMENTI DI MECCANICA APPLICATA MODELLAZIONE GEOMETRICA DELLE MACCHINE SCIENZA DELLE COSTRUZIONI SCHEDE DI TRASPARENZA DEGLI INSEGNAMENTI DI TERZO ANNO: AERODINAMICA COSTRUZIONI AEROSPAZIALI IMPIANTI MECCANICI MACCHINE MECCANICA DEI FLUIDI MISURE MECCANICHE E TERMICHE TECNOLOGIA MECCANICA FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI INGEGNERIA 2011/12 Ingegneria Meccanica Analisi Matematica Di base Matematica, informatica e statistica 01238 NO MAT/05 Tullio Amaducci Docente a contratto Università di Palermo 12 200 100 Nessuna I Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula Facoltativa Prova Scritta, con discussione. Voto in trentesimi Primo semestre, Secondo semestre Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Da definire RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente al termine del corso dovrà acquisire le conoscenze degli argomenti svolti e appropriate tecniche di calcolo che permettono di risolvere efficacemente diversi problemi di analisi. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente dovrà essere in grado di utilizzare i metodi e gli strumenti concettuali relativi: al calcolo infinitesimale ed integrale, con particolare riguardo alla utilizzazione delle serie numeriche, dei limiti di funzioni, delle derivate e degli integrali. Lo studente dovrà, inoltre, essere in grado di utilizzare i metodi e gli strumenti concettuali relativi: 1) al calcolo infinitesimale ed integrale per le funzioni di più variabili; 2) allo studio e alla utilizzazione delle serie di potenze, delle equazioni differenziali e delle forme differenziali lineari. Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di valutare la difficoltà di un problema, sapendo scegliere le strategie più semplici per affrontare e risolvere i problemi tipici dell’analisi, in particolare semplici problemi di ottimizzazione e problemi modellizzati da equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. Abilità comunicative Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti i contenuti del corso. Saprà esporre ed analizzare, criticamente, le tematiche riguardanti l’enunciato di un teorema. Capacità d’apprendimento Lo studente avrà appreso le interazioni tra i metodi studiati nel corso e sarà capace di effettuare i collegamenti tra i vari argomenti. OBIETTIVI FORMATIVI La conoscenza adeguata degli aspetti metodologici-operativi relativi agli argomenti oggetto del corso e la capacità di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria. ORE FRONTALI 50 40 35 30 TESTI LEZIONI FRONTALI L’insieme R dei reali Successioni numeriche reali: limite di una successione. Limiti notevoli. Serie numeriche reali: condizione necessaria e principali criteri di convergenza. Convergenza assoluta. Serie a segni alterni e criterio di Leibniz. Elementi di topologia. Intorni, aperti, chiusi. Punti di accumulazione, frontiera. Calcolo differenziale per funzioni reali di una variabile reale: limiti e continuità, differenziabilità , derivate. Serie di Taylor. Studio di una funzione: dominio, positività, limiti, asintoti, punti stazionari, massimi e minimi locali e assoluti, flessi. Integrabilità secondo Riemann, integrale definito. Il problema della primitiva, integrale indefinito. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Metodi di integrazione. Integrali generalizzati. Serie di potenze Topologia in Rn . Generalità sulle funzioni a valori reali di più variabili reali Calcolo differenziale. Ottimizzazione Equazioni differenziali ordinarie Integrali curvilinei e forme differenziali lineari Integrali multipli ESERCITAZIONI Successioni numeriche reali: limite di una successione. Serie numeriche reali: condizione necessaria e principali criteri di convergenza. Convergenza assoluta. Serie a segni alterni e criterio di Leibniz. Calcolo differenziale per funzioni reali di una variabile reale: limiti e continuità, differenziabilità , derivate. Serie di Taylor. Studio di una funzione: dominio, positività, limiti, asintoti, punti stazionari, massimi e minimi locali e assoluti, flessi. Integrabilità secondo Riemann, integrale definito. Il problema della primitiva, integrale indefinito. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Tecniche elementari di integrazione.Integrazione generalizzata. Serie di potenze Topologia in Rn . Generalità sulle funzioni a valori reali di più variabili reali Calcolo differenziale. Ottimizzazione Equazioni differenziali ordinarie Integrali curvilinei e forme differenziali lineari Integrali multipli Tullio Amaducci-Francesco Fileccia-Pietro Pepe:Matematica I per CONSIGLIATI bienni universitari.Il Cigno edizioni Roma. P.Marcellini-C.Sbordone: Elementi di analisi matematica uno.Liguori Editore Bramanti-Pagani-Salsa: MATEMATICA-Calcolo infinitesimale e algebra lineare.ZANICHELLI P.Marcellini-C.Sbordone: Elementi di analisi matematica due.Liguori editore S.Salsa-A.Squellati: Esercizi di matematica,vol 2.ZANICHELLI FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Ingegneria 2011/2012 Ingegneria Meccanica Chimica Di Base Fisica e chimica 01788 NO Chim/07 Nome e Cognome: Clelia Dispenza Qualifica: Ricercatrice Università di appartenza: Palermo 9 135 90 Nessuna I Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula Facoltativa Prova scritta, seguita da prova orale facoltativa Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lunedì e venerdì dalle 13:00 alle 14:00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI • Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti la struttura della materia, i principi che regolano le sue trasformazioni chimico-fisiche (trasformazioni di fase, reazioni chimiche ecc..) e le variazioni di energia che sempre le accompagnano. In particolare, lo studente sarà in grado di comprendere i principi fondamentali della struttura atomica e del legame chimico. Sarà inoltre in grado di valutare l’influenza dei parametri operativi (quali ad esempio temperatura e pressione) sulle reazioni chimiche. • Capacità di applicare conoscenze e comprensione: Lo studente sarà in grado di utilizzare gli strumenti relativi alla conoscenza della struttura della materia per correlare in modo qualitativo le sue proprietà (temperatura di fusione e di ebollizione, tensione di vapore ecc.) con la struttura. Inoltre, sarà in grado di indicare qualitativamente le condizioni di processo ottimali per la conduzione di una reazione chimica in base alla natura degli obiettivi da perseguire (sintesi di un prodotto, produzione di energia, etc.). • Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di valutare autonomamente: - la validità ed i limiti di approssimazione dei modelli interpretativi della struttura della materia; - gli ambiti di utilizzo dei principi della termodinamica e della cinetica ai fini della conduzione delle reazioni chimiche. • Abilità comunicative: Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso. Sarò in grado di sostenere conversazioni su tematiche relative agli aspetti fondamentali della disciplina (struttura atomica, molecolare termodinamica e cinetica delle reazioni chimiche) facendo ricorso ad una terminologia scientifica adeguata, e agli strumenti della rappresentazione matematica dei principali fenomeni descritti. • Capacità d’apprendimento: Lo studente avrà appreso i principi fondamentali della struttura della materia e della conduzione delle reazioni chimiche. Avrà compreso la differenza tra un approccio fenomenologico e un approccio microscopico/modellistico allo studio delle proprietà della materia, delle sue trasformazioni chimiche e delle connesse variazioni dell’energia. Queste conoscenze contribuiranno alla formazione del suo bagaglio di conoscenza delle discipline fenomenologiche (fisiche e chimiche) e questo gli consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia e discernimento OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di Chimica si propone di fornire agli studenti: - le conoscenze fondamentali della struttura della materia - i principi termodinamici e cinetici relativi alla sua trasformazione, con particolare riferimento ai sistemi ideali ORE FRONTALI 4 1 1 3 6 6 6 8 LEZIONI FRONTALI Elementi, composti, miscele, molecole, atomi, ioni. Mole, Reazioni chimiche: calcoli stechiometrici. Sistema termodinamico, funzioni di stato ed equazioni di stato; sistemi omogenei ed eterogenei, definizione di fase. Unità di misura delle concentrazioni dei sistemi omogenei: molarità, molalità, frazione molare, percentuale in peso ed in volume. Sistemi gassosi. Gas ideali: equazione di stato. Cenni di teoria cinetica dei gas, distribuzione delle velocità molecolari. Gas reali: equazione di Van der Waals. Primo principio della termodinamica e termochimica; funzioni di stato energia interna ed entalpia. Trasformazioni esotermiche ed endotermiche. Secondo principio della termodinamica ed equilibrio chimico; funzioni di stato entropia, entalpia libera ed energia libera. Condizioni standard. Costante di equilibrio per reazioni in sistemi omogenei ideali. Principio di Le Châtelier. Costante di equilibrio per reazioni eterogenee. Passaggi di stato – Equilibrio liquido-vapore: tensione di vapore di un liquido. Ebollizione di un liquido. Equilibri solido-liquido e solido-vapore. Diagrammi di stato. Modello atomico di Bohr per l’atomo di idrogeno. Cenni di meccanica ondulatoria. Equazione di Schrodinger. Orbitali atomici per l’atomo di idrogeno e per sistemi polielettronici. Configurazione degli elementi e tavola 10 1 10 periodica. Proprietà periodiche: energia di ionizzazione, affinità elettronica Legame chimico – Legame ionico. Legame covalente: modello della sovrapposizione degli orbitali di valenza. Legame sigma e pigreca. Legame covalente omopolare e eteropolare; elettronegatività. Legame dativo. Geometria molecolare ed orbitali ibridi. Cenni agli orbitali molecolari. Forze di Van der Waals. Legame di idrogeno. Legame metallico. Lo stato solido – Solidi amorfi e solidi cristallini. Tipi di solidi cristallini: ionici, molecolari, metallici, macromolecolari. Equilibri in soluzione - Tipi di soluzioni: solubilità e soluzioni sature. Solubilità dei gas nei liquidi: legge di Henry. Equilibri acido-base in soluzione acquosa. Correlazioni proprietà acido-base struttura molecolare. Equilibri di solubilità. Proprietà colligative delle soluzioni. 6 Reazioni di ossido riduzione ed elettrochimica – Numero di ossidazione. Coppie coniugate redox. Pile, semielementi galvanici, potenziali standard di riduzione e criteri per stabilire la forza ossidante o riducente di una coppia redox. Legge di Nernst. Cenni di elettrolisi in sali fusi e leggi di Faraday. 3 Cinetica chimica – Reazioni omogenee. Velocità di reazione, ordine di reazione, meccanismo di reazione e stato cineticamente determinante. Influenza della temperatura sulla velocità di reazione; relazione di Arrhenius. Catalizzatori. La tavola periodica degli elementi, descrizione dei gruppi. Idruri. Ossidi basici, acidi ed anfoteri. Acidi inorganici più comuni. Sali. 2 1 3 2 2 3 3 6 3 Cenni di chimica organica ESERCITAZIONI Elementi, composti, miscele, molecole, atomi, ioni. Mole, Reazioni chimiche: calcoli stechiometrici. Unità di misura delle concentrazioni dei sistemi omogenei: molarità, molalità, frazione molare, percentuale in peso ed in volume. Sistemi gassosi. Gas ideali: equazione di stato. Cenni di teoria cinetica dei gas, distribuzione delle velocità molecolari. Gas reali: equazione di Van der Waals. Primo principio della termodinamica e termochimica; funzioni di stato energia interna ed entalpia. Trasformazioni esotermiche ed endotermiche. Secondo principio della termodinamica ed equilibrio chimico; funzioni di stato entropia, entalpia libera ed energia libera. Condizioni standard. Costante di equilibrio per reazioni in sistemi omogenei ideali. Principio di Le Châtelier. Costante di equilibrio per reazioni eterogenee. Equilibri in soluzione - Tipi di soluzioni: solubilità e soluzioni sature. Solubilità dei gas nei liquidi: legge di Henry. Equilibri acido-base in soluzione acquosa. Correlazioni proprietà acido-base struttura molecolare. Equilibri di solubilità. Proprietà colligative delle soluzioni. Reazioni di ossido riduzione ed elettrochimica – Numero di ossidazione. Coppie coniugate redox. Pile, semielementi galvanici, potenziali standard di riduzione e criteri per stabilire la forza ossidante o riducente di una coppia redox. Legge di Nernst. Cenni di elettrolisi in sali fusi e leggi di Faraday. TESTI CONSIGLIATI • • Silvestroni “Fondamenti di Chimica” ed. Veschi Oxtoby, Nachtrieb “Chimica moderna” ed. Edises FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI INGEGNERIA 2011-2012 Ingegneria Meccanica Disegno Assistito da Calcolatore Caratterizzante Ingegneria Meccanica 02605 NO ING-IND/15 Vincenzo Nigrelli P.O. Università Palermo 9 115 110 Nessuna I Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula Facoltativa Prova grafica e prova orale Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Mercoledì 10-12 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente, al termine del corso, avrà conoscenza delle problematiche inerenti la rappresentazione e la quotatura di elementi singoli o assemblati e conoscenza delle loro modalità di collegamento. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente sarà in grado di effettuare il disegno, anche mediante l’impiego del computer, di elementi singoli o assemblati. Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di interpretare il corretto funzionamento dei componenti rappresentati. Abilità comunicative Lo studente acquisirà capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso. Capacità d’apprendimento Lo studente avrà appreso le interazioni tra i diversi componenti di un complessivo e questo gli consentirà di proseguire gli studi con maggiore autonomia e discernimento. OBIETTIVI FORMATIVI Lo studente, al termine del corso, avrà conoscenza delle problematiche inerenti la rappresentazione e la quotatura di elementi singoli o assemblati. Conoscerà le modalità di collegamento dei diversi elementi. Lo studente sarà in grado di effettuare il disegno, anche mediante l’impiego del computer, dei complessivi e di interpretarne il corretto funzionamento. ORE FRONTALI 4 9 8 7 5 7 1 15 Totali 56 9 9 9 6 6 15 Totali 54 TESTI CONSIGLIATI LEZIONI FRONTALI Generalità: il disegno tecnico; norme generali e strumenti per il disegno tecnico; uso ed applicazioni delle linee unificate. Proiezioni: parallele ortogonali ed oblique, del Monge. Il metodo di proiezione europeo. Sezioni: norme; modalità di sezionamento; tratteggio; convenzioni. Quotatura: norme; sistemi e convenzioni. Intersezioni e compenetrazioni Tolleranze di lavorazione Rugosità Collegamenti ESERCITAZIONI Proiezioni: parallele ortogonali ed oblique, del Monge. Il metodo di proiezione europeo. Sezioni: norme; modalità di sezionamento; tratteggio; convenzioni. Quotatura: norme; sistemi e convenzioni. Intersezioni e compenetrazioni Tolleranze di lavorazione Collegamenti CHIRONE - TORNINCASA, Disegno tecnico industriale, Il capitello, voll. I-II, ultima edizione. Norme UNI – Disegno Tecnico: - Principi e applicazioni generali di disegno meccanico e industriale; - organi meccanici; - specificazioni dimensionali e geometriche di disegno meccanico e industriale; schemi simboli e tolleranze di disegno meccanico e industriale; UNI, Milano, ultima edizione FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI INGEGNERIA 2011/2012 Ingegneria Meccanica FISICA I Di base FISICA e CHIMICA 03295 NO FIS/03 SAVERIO BIVONA Professore Associato Università degli Studi di Palermo 9 135 90 Nessuna I Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali. Esercitazioni in aula. Facoltativa Prova Orale. Prova Scritta. Voto in trentesimi. Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Martedì dalle ore 14 alle ore 16 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente, al termine del Corso, avrà conoscenza delle leggi fondamentali della meccanica classica del punto materiale e dei sistemi, e una conoscenza di base della meccanica dei fluidi e della termodinamica. Sarà in grado di enunciare le leggi fondamentali della meccanica e della termodinamica e di interpretare correttamente le equazioni matematiche che le descrivono Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente sarà in grado di schematizzare i fenomeni fisici studiati e di applicare le leggi fisiche allo studio dei modelli fisici usati per la loro descrizione Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di correlare i dati osservativi relativi ai fenomeni studiati, riconoscendo le leggi che li governano; sarà in grado di valutare criticamente i risultati qualitativi e quantitativi ottenuti dall’uso delle equazioni che descrivono i processi fisici coinvolti. Abilità comunicative Lo studente avrà acquisto la capacità di esporre con coerenza e proprietà di linguaggio le problematiche inerenti gli argomenti del corso, sapendo cogliere le connessioni con gli argomenti trattati nei corsi frequentati in precedenza o nello stesso semestre Capacità d’apprendimento Lo studente avrà appreso le leggi fondamentali della meccanica e della termodinamica, e le metodologie tipiche delle scienze fisiche da applicare alle problematiche dell’ingegneria, in modo critico ed autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI Conoscenza delle leggi fondamentali della meccanica classica del punto materiale e dei sistemi; conoscenza di base della meccanica dei fluidi e della termodinamica. Capacità dello studente di enunciare le leggi fondamentali della meccanica e della termodinamica e di interpretare correttamente le equazioni matematiche che le descrivono ORE FRONTALI 2 2 6 12 10 7 3 2 2 2 6 1 4 6 8 6 2 1 2 2 4 TESTI CONSIGLIATI LEZIONI FRONTALI Metodo scientifico, sistemi di unità di misura. Algebra vettoriale Cinematica del punto materiale Dinamica del punto materiale Dinamica dei sistemi Dinamica del corpo rigido Meccanica dei fluidi Calorimetria Primo principio della termodinamica Teoria cinetica dei gas Secondo principio della termodinamica ed Entropia ESERCITAZIONI Algebra vettoriale Cinematica del punto materiale Dinamica del punto materiale Dinamica dei sistemi Dinamica del corpo rigido Meccanica dei fluidi Calorimetria Primo principio della termodinamica Teoria cinetica dei gas Secondo principio della termodinamica ed Entropia • Mazzoldi-Nigro-Voci, FISICA vol.I, seconda edizione EdiSESNapoli • Halliday-Resnick-Krane, FISICA vol.I, Editrice Ambrosiana-Milano FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Ingegneria 2011/2012 Ingegneria Meccanica Fisica II di base Fisica e chimica 07870 NO FIS/01 Dominique Persano Adorno Ricercatore confermato Università di Palermo 6 90 60 Fisica I Primo Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, esercitazioni in aula Facoltativa Prova scritta e prova orale Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente avrà appreso come costruire un modello fisico per la descrizione dei fenomeni in cui sono coinvolte forze elettriche e magnetiche. In particolare, al termine del Corso lo studente avrà conoscenza delle problematiche riguardanti l’elettrostatica: concetto di carica, campo elettrico, potenziale elettrostatico, legge di Coulomb, teorema di Gauss, energia del campo elettrostatico, dipolo elettrico, condensatori e dielettrici; avrà compreso l’importanza delle leggi di Kirchhoff per lo studio dei circuiti elettrici; avrà inoltre conoscenza delle problematiche riguardanti il magnetismo: campo magnetico, forza di Lorentz, teorema della circuitazione di Ampère, legge di Biot-Savart, induzione elettromagnetica (legge di Faraday-Lenz), energia di un campo magnetico, diamagnetismo, paramagnetismo e ferromagnetismo. Lo studente avrà infine compreso l’importanza delle equazioni di Maxwell come strumento essenziale per la descrizione e la quantificazione di ogni fenomeno elettrico e/o magnetico osservabile in fisica classica. In particolare, attraverso lo studio delle onde elettromagnetiche e della loro equazione, direttamente ottenuta da quelle di Maxwell, lo studente avrà compreso la natura elettromagnetica della luce e delle onde radio. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente avrà acquisito la capacità di individuare le simmetrie in un problema fisico, di schematizzare i fenomeni elettromagnetici per una loro descrizione quantitativa e di descrivere un fenomeno elettromagnetico tramite le equazioni di Maxwell; saprà individuare le variabili e le incognite necessarie alla costruzione di un modello fisico; avrà inoltre affinato le capacità di utilizzo delle leggi dell’elettromagnetismo con applicazioni a situazioni concrete; saprà risolvere semplici problemi, riguardanti fenomeni elettrici e magnetici, utilizzando argomenti di simmetria, il principio di sovrapposizione ed i principî di conservazione; sarà in grado di utilizzare le equazioni di Maxwell per la formulazione e la risoluzione di problemi relativi a fenomeni elettromagnetici; saprà infine studiare semplici circuiti in corrente continua e alternata. Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di stabilire se in un dato problema va utilizzato un approccio “dinamico” (analisi del sistema in termini di forze elettriche e magnetiche) o, diversamente, un approccio “energetico” (analisi del sistema attraverso l’applicazione del principio di conservazione dell’energia), valutando come possano essere applicate le leggi espresse dalle equazioni di Maxwell; lo studente saprà quindi comprendere i risultati ottenuti in un problema di elettromagnetismo, cercando di ricondurre i sistemi analizzati a casi concreti. Abilità comunicative Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche riguardanti l’oggetto del corso. Sarà in grado di sostenere conversazioni su argomenti di Elettromagnetismo, riferendosi ai principî e alle leggi su cui esso si fonda e facendo considerazioni qualitative su specifici problemi; ad esempio, in una discussione su due spire in moto l’una rispetto all’altra, saprà indicare quali forze sono presenti, l’origine di tali forze e il loro effetto su ciascuna spira. Capacità d’apprendimento Lo studente avrà acquisito e affinato le capacità di consultare libri e riviste scientifiche. Ciò gli consentirà di comprendere meglio gli argomenti affrontati durante il corso, trovando applicazioni concrete delle leggi e dei principî studiati in Elettromagnetismo. Questo permetterà allo studente di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore indipendenza intellettuale ed accresciute capacità nell’operare valutazioni e nel prendere decisioni. OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivi formativi sono lo studio dei fenomeni in cui sono presenti forze elettriche e forze magnetiche dovute a correnti stazionarie, la costruzione di un adeguato modello fisico e la capacità di applicare le leggi di Coulomb, di Gauss e di Ampère a casi specifici. L’utilizzo dei principî di conservazione, delle leggi dell’elettrostatica e della legge di Ampère rappresenta un obiettivo fondamentale non soltanto per capire il significato di carica, di campo elettrico, di corrente elettrica e di campo magnetico, ma anche per comprendere il ruolo svolto da queste grandezze nel funzionamento del mondo reale. Verrà inoltre introdotto il concetto di potenziale elettrostatico, con l’obiettivo di fornire allo studente uno strumento concettuale essenziale per la descrizione di un sistema elettrostatico in termini di variazioni di energia. Lo studente imparerà ad affrontare situazioni fisiche in cui siano presenti cariche ferme o correnti stazionarie, a descrivere qualitativamente che cosa sta accadendo nel sistema considerato, a scegliere il modo corretto per analizzare quantitativamente la dinamica del sistema attraverso l’applicazione di leggi e principi e a risolvere, infine, le equazioni per trovare la soluzione matematica del problema posto. A questo seguirà un confronto tra l’aspetto fisico del problema e la descrizione matematica ottenuta. Ulteriori obiettivi formativi sono lo studio e la comprensione dei fenomeni e delle leggi connesse a campi elettrici e magnetici variabili nel tempo. Attraverso lo studio dell’induzione elettromagnetica (legge di Faraday-Lenz) e delle correnti di spostamento (legge dell’induzione di Maxwell) lo studente saprà trattare sistemi in cui sono presenti campi variabili nel tempo e nello spazio, comprendendo la natura elettromagnetica della luce e delle onde radio e imparando a descrivere qualitativamente i fenomeni presenti in un dato sistema. Infine, scegliendo gli strumenti opportuni per analizzare quantitativamente la dinamica del sistema sarà in grado di risolvere le equazioni per ottenere la soluzione matematica del problema posto. Il confronto tra l’aspetto fisico del problema, discusso qualitativamente, e la descrizione matematica ottenuta permetterà allo studente di avere una comprensione completa del fenomeno considerato. ORE FRONTALI 2 3 3 5 2 3 3 3 LEZIONI FRONTALI Carica elettrica. Conduttori e isolanti. Legge di Coulomb. Principio di conservazione della carica. Il campo elettrico. Linee di forza e loro significato. Campo generato da una singola carica puntiforme. Campo elettrico generato da un dipolo elettrico. Campo elettrico generato da una distribuzione lineare di carica e da un disco con distribuzione omogenea di carica. Carica elettrica in un campo elettrico. Dipolo elettrico in un campo elettrico: momento torcente sul dipolo ed energia potenziale del dipolo all’interno del campo. Grandezze vettoriali e concetto di flusso attraverso una superficie. Flusso del campo elettrico e legge di Gauss. Relazione tra legge di Gauss e legge di Coulomb. Distribuzione della carica su un conduttore isolato. Legge di Gauss in condizioni di simmetria sferica, cilindrica e piana. Campo elettrico generato da una lamina isolante e da due lamine conduttrici. Energia potenziale elettrica di un sistema di cariche. Il potenziale elettrico: concetto e significato fisico. Superfici equipotenziali. Lo zero del potenziale: suo significato e sua importanza per il calcolo del potenziale nei diversi punti dello spazio. Potenziale dovuto a una carica puntiforme. Potenziale dovuto a un sistema di cariche. Potenziale dovuto a un dipolo elettrico. Potenziale dovuto a una distribuzione continua di carica. Calcolo del campo elettrico dato il potenziale. Energia potenziale elettrica dato il potenziale: il caso di un sistema di cariche. Potenziale elettrico di un conduttore carico isolato. Capacità elettrica. Il condensatore. Relazione tra capacità e carica elettrica su un condensatore. Calcolo della capacità elettrica per un condensatore piano, sferico e cilindrico. Condensatori in serie e in parallelo. Energia immagazzinata tra le facce di un condensatore piano. Energia immagazzinata in un campo elettrico: densità di energia elettrica. Definizione di dielettrico e sue caratteristiche. Condensatore con dielettrico. La legge di Gauss il presenza di un dilettrico. Corrente elettrica. Densità di corrente e velocità di deriva: l’aspetto microscopico. Resistività e resistenza elettrica. Conducibilità elettrica: relazione tra campo elettrico e densità di corrente prodotta. Calcolo della resistenza nota la resistività. Dipendenza della resistenza dalla temperatura. Legge di Ohm: l’aspetto fenomenologico e quello microscopico. Potenza nei circuiti elettrici. Forza elettromotrice. Calcolo della corrente in un circuito elementare (a maglia singola) applicando il principio di conservazione dell’energia o utilizzando il metodo del potenziale. Altri circuiti a maglia singola. Resistenze in serie. Differenza di potenziale tra due punti di un circuito. Relazione tra potenza, potenziale e forza elettromotrice di un circuito. Circuiti a più maglie. Resistenze in parallelo. Circuiti RC. Carica e scarica di un condensatore. Magnetismo naturale e definizione di campo magnetico: legge di Lorentz. Linee di campo magnetico. Effetto Hall. Carica in moto circolare. Cariche in 3 3 3 3 4 2 3 3 3 3 3 moto su traiettorie elicoidali: il ciclotrone. Forza magnetica agente su un filo percorso da corrente. Momento torcente su una spira percorsa da corrente. Momento di dipolo magnetico. Campi magnetici generati da corrente: legge di Biot-Savart. Forza tra due conduttori paralleli. Legge di Ampère. Campo magnetico generato da un lungo filo rettilineo percorso da corrente. Campi magnetici generati da solenoide e toroide. Dipolo magnetico generato da bobina percorsa da corrente. Esperimenti sull’induzione elettromagnetica: legge di Faraday e legge di Lenz. Induzione elettromagnetica e bilanci energetici. Flusso di campo magnetico e induttanza. Autoinduzione. Circuiti RL. Energia immagazzinata in un campo magnetico. Mutua induttanza. Circuito LC: analisi del circuito e analogia con l’oscillatore meccanico. Circuito RLC e oscillazioni smorzate: analogia col caso meccanico. Circuito RLC in presenza di corrente alternata: oscillazioni forzate e risonanza. Il trasformatore. Legge di Gauss per il magnetismo. Corrente di spostamento e legge dell’induzione di Maxwell. Generalizzazione della legge di Ampère: legge di Ampère-Maxwell. Momento di dipolo magnetico di spin e orbitale. Diamagnetismo, paramagnetismo e ferromagnetismo. Le equazioni di Maxwell. La luce come fenomeno ondulatorio. Onde elettromagnetiche e loro equazione ottenuta a partire dalle equazioni di Maxwell. Energia trasportata da un’onda elettromagnetica e vettore di Poynting. Pressione di radiazione. Polarizzazione di un’onda e luce polarizzata. Riflessione e rifrazione. Dipendenza dell’indice di rifrazione dalla lunghezza d’onda e dispersione cromatica. Riflessione totale e polarizzazione per riflessione (legge di Brewster). ESERCITAZIONI Esercizi su legge di Coulomb e legge di Gauss: calcolo di campo elettrico e flusso di campo elettrico nei casi di cariche puntiformi e di cariche a distribuzione continua. Esercizi sui conduttori. Calcolo della distribuzione di carica, del campo elettrico e del potenziale. Campi generati da particolari distribuzioni di carica (lineare, omogenea su superficie piana, omogenea su superficie sferica, omogenea e non omogenea all’interno di volume sferico, omogenea su superficie cilindrica). Esercizi sui condensatori: calcolo della carica presente su un condensatore, calcolo del campo elettrico e della differenza di potenziale tra le facce di condensatori di diverso tipo (a facce piane, sferico, cilindrico). Esercizi sui dielettrici: calcolo di campo elettrico e differenza di potenziale. Esercizi sulla variazione della capacità di un condensatore in presenza di un dielettrico. Calcolo dell’energia elettrostatica nel vuoto e in un dielettrico. Esercizi sui circuiti in corrente continua. Applicazioni della legge di Ohm e delle leggi di Kirchhoff. Calcolo della potenza all’interno di circuiti elettrici. Studio del circuito RC in varie condizioni. Esercizi su legge di Biot-Savart e legge di Ampère. Calcolo del campo magnetico generato da corrente in varie condizioni. Esercizi su campo magnetico e correnti in solenoidi e toroidi. Esercizi su dipoli magnetici (spire e bobine percorse da corrente). Esercizi sulla legge di induzione magnetica di Faraday: campi elettrici indotti 3 da variazioni di flusso magnetico. Esercizi su campi magnetici, bobine e induttanza. Esercizi sul circuito RL. Calcolo dell’energia immagazzinata in un campo magnetico in vari sistemi. Esercizi su circuiti LC (oscillazioni) e RLC (oscillazioni smorzate e forzate). Calcolo della potenza in circuiti a corrente alternata. Esercizi sulle onde elettromagnetiche: calcolo di campo elettrico, campo magnetico, ampiezza dell’onda e vettore di Poynting e della pressione di radiazione in varie condizioni. Esercizi su riflessione e rifrazione della luce. 1 - D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, Fondamenti di Fisica: Elettrologia, TESTI Magnetismo, Ottica (vol. 2), Casa Editrice Ambrosiana, VI edizione, Milano. CONSIGLIATI 2 - R. A. Serway, R. J. Beichner, Fisica per Scienze e Ingegneria (vol. 2), EdiSES, III edizione, Napoli. 3 - P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci, Elementi di Fisica, Elettromagnetismo, EdiSES, Napoli, II edizione FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI INGEGNERIA 2011/12 Ingegneria Meccanica Geometria Di base Matematica, informatica e statistica 03675 NO MAT/03 Francesco Russo Professore a contratto Università degli Studi di Palermo 6 90 60 Nessuna Primo Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali ed esercitazioni in aula Facoltativa Prova scritta e prova orale Voto in trentesimi Secondo semestre Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Giovedì e Venerdì dalle 11 alle 13. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente deve essere in grado di comprendere quelle nozioni matematiche di base che gli saranno indispensabili per la carriera di ingegnere Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Si vuole destare la capacità di modellizzare o quantomeno l'osservazione matematica. Autonomia di giudizio: Lo studente dovrà essere in grado di discernere le nozioni impartite, quando si presentino in contesti differenti. Abilità comunicative: Ci si aspetta la formalizzazione matematica e la dimestichezza con il linguaggio algebrico-geometrico. Capacità d’apprendimento: L'apprendimento della materia sarà verificato mediante una prova scritta, che sarà strutturata in modo da appurare che lo studente abbia fatto proprie le nozioni essenziali della disciplina. OBIETTIVI FORMATIVI La conoscenza adeguata degli aspetti metodologici-operativi relativi agli argomenti oggetto del corso e la capacità di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria. ORE FRONTALI 8 10 5 10 5 10 10 2 GEOMETRIA LEZIONI FRONTALI Elementi di teoria degli insiemi, funzioni iniettive e suriettive, operazioni binarie interne Strutture algebriche, spazi vettoriali, operazioni tra vettori, dimensioni di sottospazi Esercitazioni Studio del rango e del determinante e strutture vettoriali ad essi associati Esercitazioni Algebra lineare di sistemi, matrici e sottospazi e relativi problemi di calcolo Esercitazioni Conclusioni di natura applicativa ESERCITAZIONI TESTI CONSIGLIATI Titolo: Lezioni di geometria vol. I Autori: Rosa Esposito, Assunta Russo Editore: Liguori Luogo: Napoli Anno: 1998 Titolo: Algebra lineare- Terza edizione riveduta e corretta Autori: Seymour Lipschutz, Marc Lipson Anno: 2003 Luogo: Roma Collana: Schaum's FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Ingegneria 2011/2012 Ingegneria Meccanica Tecnologie Generali dei Materiali Caratterizzante Ingegneria Meccanica 07353 NO ING-IND/16 Roberto Riccobono Prof. Ordinario Università di Palermo 6 90 60 Nessuna Primo Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula, Esercitazioni in laboratorio, eventuali seminari Facoltativa Prova Orale, Prova Scritta Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Giorni e orari di ricevimento: Mar., Mer., Giov., 10,00-12,00 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: Conoscere e comprendere il comportamento meccanico, fisico e chimico dei materiali metallici di maggior impiego nel campo dell’ingegneria meccanica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Scegliere il materiale metallico più idoneo per le principali applicazioni nella produzione di componenti meccanici. Autonomia di giudizio. Essere in grado di indicare e/o effettuare le principali prove, esami ed analisi da eseguire sui metalli e sulle leghe metalliche più frequentemente utilizzati e valutarne i risultati. Abilità comunicative: Predisporre relazioni, fornire pareri ed esporre concetti sulle competenze acquisite oggetto degli argomenti di studio. Capacità d’apprendimento: Allenamento alla ricerca di informazioni, aggiornamenti, innovazioni introdotte etc., attraverso il web o pubblicazioni specifiche sugli argomenti utilizzati ai fini professionali. OBIETTIVI FORMATIVI Il corso ha il fine di fornire le conoscenze di base dei materiali metallici di più largo impiego in campo ingegneristico. A tale scopo, viene inizialmente descritta la struttura dei cristalli metallici al fine di dedurre il comportamento meccanico degli stessi. Vengono quindi esaminati i fenomeni di alligazione e solidificazione delle leghe metalliche con lo scopo di individuare le strutture presenti nelle stesse e le modifiche che tali strutture possono subire per effetto di trattamenti termici e meccanici. Vengono inoltre individuate le caratteristiche e le proprietà dei materiali metallici attraverso prove, analisi ed esami condotti sugli stessi. ORE FRONTALI 6 5 10 7 14 6 12 TESTI CONSIGLIATI LEZIONI FRONTALI Le principali proprietà fisiche, chimiche e meccaniche dei materiali metallici. Lo stato metallico: i reticoli cristallini più diffusi; notazione cristallografica ed indici di Miller. I difetti reticolari, la deformazione per scorrimento e per geminazione, l’incrudimento e l’effetto Bauschinger. I diagrammi di stato delle leghe binarie di maggior impiego, le trasformazioni e l’allotropia, le strutture di solidificazione e la segregazione. Le ghise e gli acciai: classificazione e simboleggiatura UNI; i vari tipi di ghisa e di acciaio e i loro trattamenti termici, meccanici e termo-chimici. Le leghe del rame e dell’alluminio. ESERCITAZIONI Le principali prove meccaniche e tecnologiche, esami ed analisi dei materiali metallici. A. Barcellona “Tecnologie Generali dei Materiali” Ed. EVenus F. Caiazzo, V. Sergi “Tecnologie generali dei materiali” CUES William D. Callister, Jr “Scienza e Ingegneria dei materiali- Una introduzione” EdiSES Alberto Cigada (a cura di): "Struttura e proprietà dei materiali metallici" CittàStudi. Appunti alle lezioni FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI INGEGNERIA 2012/13 Ingegneria Meccanica Complementi di Meccanica Applicata Affine Attività formative affini o integrative 10974 NO ING-IND/13 Marco Cammalleri Ricercatore Università di Palermo 6 90 60 Fondamenti di Meccanica Applicata 2 Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula, Esercitazioni in laboratorio Facoltativa Prova Orale - Esercitazioni obbligatorie o prova scritta. Voto in trentesimi Secondo semestre Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Dal lun. al ven. previa prenotazione via email RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente acquisirà la conoscenza delle leggi e dei principi che governano la dinamica delle macchine e dei meccanismi. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito conoscenze e metodologie adeguate per affrontare e risolvere in maniera esaustiva l’analisi della trasmissione delle forze in un qualunque meccanismo reale. Autonomia di giudizio Lo studente, alla fine del corso, posto di fronte ad una scelta progettuale, sarà in grado di scegliere il sistema di trasmissione meccanica più idoneo in funzione della specifica applicazione e del contesto nel quale è inserita, selezionando di volta in volta tra sistemi articolati, camme, ingranaggi, trasmissioni a cinghia o catena, freni e frizioni. Abilità comunicative Lo studente sarà in grado di sostenere con rigore e proprietà di linguaggio discussioni riguardanti la meccanica funzionale delle macchine ed i problemi tipici della meccanica applicata. Capacità d’apprendimento Lo studente, avendo appreso le leggi che governano la dinamica di un meccanismo ed il modo appropriato di costruirne il modello matematico, avrà il bagaglio culturale sufficiente per affrontare con autonomia e discernimento i problemi di analisi e progettazione. OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente una metodologia che gli consenta di ridurre a schema una qualsiasi macchina reale e di effettuarne lo studio in condizioni di equilibrio cineto-statico, di equilibrio dinamico e di transitorio. ORE FRONTALI 10 5 12 4 6 8 4 LEZIONI FRONTALI Ingranaggi. Forze scambiate in condizioni reali nelle ruote di frizione e negli imbocchi dentati a denti diritti: equilibrio e rendimento. Ruote dentate cilindriche a denti elicoidali: genesi dei denti, proporzionamento modulare normale e ribassato, analisi delle forze scambiate tra i denti, minimo numero di denti. Dentature corrette senza e con variazione di interasse: determinazione della linea di ingranamento, calcolo dello spessore del dente, del passo, dell’angolo di pressione e dell’interasse di lavoro e di taglio. Ruote dentate coniche a denti diritti: genesi dei profili, dati geometrici caratteristici, forze scambiate, minimo numero di denti. Vite senza fine-ruota elicoidale: rapporti di trasmissione, forze scambiate, rendimento ed impuntamento. Rotismi epicicloidali a tre ed a quattro ruote, equilibrio esterno ed interno, rendimento, funzione cinematica e dinamica dei satelliti, analisi comparata del comportamento di un R.E. e di un rotismo ordinario a tre alberi. Differenziale Torsen. Azioni nei contatti di combaciamento - Ipotesi del Reye e teoria dell’usura: distribuzione delle pressioni al contatto. Perno spingente a testa piana ed a testa conica, freni a disco con moto di accostamento traslatorio, freni a tamburo ad accostamento rigido e semilibero. Efficacia frenante e indice di regolarità:confronto tra i diversi tipi d freno. Frizioni piane monodisco e multi disco. Sincronizzatori. I flessibili - Classificazione delle cinghie. Equilibrio dei flessibili: azioni scambiate tra rigido e flessibile; arco ozioso e arco di scorrimento; legge di Eulero. Trasmissione del moto con flessibili; Rendimento cinematico. Sistemi di forzamento: supporto oscillante, rullo tenditore, forzamento iniziale. Limitatori di coppia. Trasmissione di potenza con più di una puleggia condotta. Freno a nastro ordinario e differenziale. Meccanica delle cinghie trapezoidali: equazioni di equilibrio indefinite e penetrazione radiale, coefficiente di attrito equivalente, determinazione delle condizioni limite di scorrimento. Trasmissione del moto con catene: struttura e funzionamento della catena Zobel. Classificazione delle funi. Perdite per imperfetta flessibilità. Analisi cinetostatica ed energetica degli impianti di sollevamento: carrucole fissa e mobile, paranco esponenziale, paranco ordinario, paranco di Weston; argano. Cinetostatica analitica – determinazione analitica delle equazioni di moto e di equilibrio cinetostatico in condizioni ideali del manovellismo di spinta centrato, della guida di Fairbairn, del glifo rotante e del quadrilatero articolato. Dinamica applicata – Equazione dell'energia: energia cinetica, regimi di funzionamento delle macchine. Analisi dinamica diretta: studio dei transitori mediante l’approccio energetico e la riduzione dinamica dei sistemi. Irregolarità del moto delle macchine a regime periodico e problema del volano. Caratteristica meccanica delle macchine: accoppiamento diretto motore utilizzatore, mediante riduttore o mediante frizione. Equilibrio longitudinale di un veicolo: risoluzione analitica. Vibrazioni meccaniche – Identificazione del problema e costruzione del modello. Vibrazioni libere: frequenza naturale, fattore di smorzamento, risposta del sistema. Identificazione sperimentale di un sistema ad 1gdl. Vibrazioni forzate: forzante sinusoidale, inerziale e periodica generica. Risposta del sistema: ampiezza e fase. Riduzione di combinazioni di molle. Vibrazioni torsionali. Vibrazioni flessionali, Vibrazioni su supporto mobile. Isolamento dalle vibrazioni. Accelerometro e sismografo. ESERCITAZIONI Calcolo di un imbocco dentato a denti elicolidali con correzione della dentatura e sua rappresentazione grafica. Progettazione ed analisi di un riduttore epicicloidale. 2 3 2 2 2 TESTI CONSIGLIATI Calcolo di un freno a tamburo e di un freno a disco. Applicazione dei concetti teorici inerenti l’utilizzo degli organi flessibili al calcolo di una trasmissione di potenza ed un impianto di sollevamento. Implementazione al calcolatore delle relazioni cinetostatiche dei principali meccanismi. Studio del transitorio di avviamento di una macchina elevatrice. Identificazione sperimentale delle grandezze di interesse per un sistema meccanico in moto vibratorio ad 1 gdl. * R. Monastero: "Appunti per il corso di Elementi di Meccanica Teorica ed Applicata" * R. Monastero: "Appunti per il corso di Meccanica Applicata alle Macchine" * G. Belforte, Meccanica Applicata alle Macchine, Ed. Giorgio Torino, 1993 * C. Ferraresi, T.Raparelli: "Meccanica Applicata" CLUT, 1997 * E. Funaioli, A. Maggiore, U. Meneghetti: “Fondamenti di Meccanica delle Meccanica delle Macchine”, Patron Editore 2005. * V. Cossalter: “Meccanica Applicata alle Macchine” Edizioni Progetto, 2004 * Slide ed animazioni a cura del docente. FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Ingegneria 2012-13 Ingegneria Meccanica Costruzione di Macchine Caratterizzante Ingegneria meccanica 02227 NO ING-IND/14 ANTONINO PASTA P.O. UNIV. PALERMO 9 119 106 Scienza delle Costruzioni II Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula Obbligatoria Prova Orale, Prova Scritta Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Martedì 10-13 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): • Gli studenti al termine del Corso devono dimostrare conoscenze e capacità di comprensione nel campo di studi di livello post secondario che riguardano la progettazione dei componenti meccanici ad un livello che, caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati, include anche la conoscenza di alcuni temi particolari. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): • Devono essere capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale nel campo della progettazione dei componenti meccanici, e devono possedere competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi di resistenza di componenti meccanici; Autonomia di giudizio (making judgements) • Abbiano la capacità di raccogliere e interpretare i dati (normalmente nel proprio campo di studio) ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi; Abilità comunicative (communication skills) Sappiano comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti; Capacità di apprendere (learning skills) • Abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia. Prerequisiti: Elementi di base per lo studio del dimensionamento dei componenti meccanici e di meccanismi semplici sono impartiti nei corsi di Fisica, Scienza delle Costruzioni, Disegno assistito da calcolatore , Modellazione geometrica delle Macchine. Opportune anche le conoscenze di base della Meccanica Applicata. OBIETTIVI FORMATIVI Gli studenti al termine del Corso devono dimostrare conoscenze e capacità di comprensione nel campo di studi di livello post secondario che riguardano la progettazione dei componenti meccanici ad un livello che, caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati, include anche la conoscenza di alcuni temi particolari. ORE FRONTALI 14 18 12 LEZIONI FRONTALI RICHIAMI DI MECCANICA DEL CONTINUO: tipi di rottura - teorie di resistenza per la verifica degli elementi delle macchine - sollecitazioni ammissibili - concentrazione di tensione - tensioni residue - casi di sovrasollecitazione - coeff. di concentrazione di tensione sperimentale statico - metodi sperimentali (fotoelasticità, estensimetri, moirè) e numerici (elementi finiti) - coefficienti di collaborazione statica meccanica della frattura - verifica degli elementi di macchine in condizioni particolari (creep, corrosione ecc.); RESISTENZA A FATICA: aspetto della frattura - macchine e provini nelle prove di fatica - meccanismo di formazione e propagazione della cricca di fatica - curva di Wohler rapporto di fatica - curve di fatica per i tipi di sollecitazione - fattori che influenzano la resistenza a fatica (finitura superficiale, effetto scala, concentrazione di tensione e sensibilità all'intaglio, tensioni residue, condizioni ambientali) - analisi statistica - fatica pulsatoria ed alternata non simmetrica - diagrammi di Smith e di Haigh - previsione di resistenza a termine - resistenza per sollecitazioni composte - fatica a basso numero di cicli - legge di Paris per la propagazione delle cricche. COLLEGAMENTI: ELEMENTI FILETTATI - determinazione della forza di serraggio rendimento delle viti - sollecitazioni sui filetti - precarico ed effetto guarnizione - mezzi per migliorare la resistenza a fatica. CHIODATURE - verifica per sollecitazione di taglio - condizioni di equiresistenza nei giunti - normativa per il dimensionamento. SALDATURE - stato tensionale nei cordoni di testa e di angolo dimensionamento per sollecitazione statica - dimensionamento a fatica - cordoni soggetti a flessione e torsione; 26 ELEMENTI DELLE MACCHINE MOLLE - classificazione - curva caratteristica, energia elastica e rendimento - stato tensionale e di deformazione nelle molle ad elica cilindrica - esempio di ottimizzazione di progetto - molle a balestra; ALBERI - determinazione della resistenza a fatica (normativa, metodo di Soderberg e von Mises) - calcolo della deformata (soluzione classica, analogia di Mohr, uso di un programma di calcolo) - velocità critiche flessionali e torsionali; CILINDRI DI GROSSO SPESSORE - equazioni di equilibrio e congruenza - forzamento con interferenza - autocerchiatura e cerchiatura dimensionamento dei fondi; DISCHI ROTANTI - equazioni di equilibrio - disco di spessore costante disco di uniforme resistenza - disco a spessore variabile; CUSCINETTI A ROTOLAMENTO - teoria di Hertz - coeff. di attrito carico radiale equivalente - determinazione della vita a fatica dei cuscinetti; RUOTE DENTATE - dimensionamento a flessione del dente - fattore geometrico e fattori caratteristici - carico dinamico - dimensionamento a pressione specifica. Tot 70 ESERCITAZIONI 6 12 6 12 Tot 36 TESTI CONSIGLIATI Meccanica del continuo Fatica Collegamenti Elementi di Macchine - J.E. Shigley, C.R. Mischke, R. G. Budynas, Progetto e Costruzione di Macchine, McGraw-Hill; - Dispense del corso a cura del Prof. Antonino Pasta; - Dispense a cura del Prof. Gianni Petrucci; - Dispensa a cura dell'Ing Gaetano Restivo e dell'Ing. Nino Siddiolo: Cilindri di grosso spessore e dischi rotanti. - R. Giovannozzi, Costruzione di Macchine, Vol I e Vol II, Patron. FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ INGEGNERIA 2012-2013 INGEGNERIA MECCANICA ELETTROTECNICA Affine Ingegneria elettrica 02965 NO ING-IND/31 Maria Luisa Di Silvestre R.C. - ING-IND/31 Università di Palermo 9 135 90 Corso di analisi matematica. Fisica generale: elettrologia e campi magnetici, con particolare riferimento ai seguenti argomenti: • Il campo elettrostatico e le proprietà dei vettori D ed E; • Il campo magnetostatico e le proprietà dei vettori B e H; • Il campo di corrente nei circuiti e i principi di Kirchhoff; • I fenomeni di induzione, la legge di Faraday Lenz, i mutui accoppiamenti. ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE II TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Voto in trentesimi Primo semestre Come previsto da orario delle lezioni di facoltà (consultare il sito: www.ingegneria.unipa.it) Lezioni frontali; esercitazioni in aula Facoltativa Prova Scritta (svolgimento di esercizi e/o test) e Prova Orale Come previsto da orario delle lezioni di facoltà (consultare il sito: www.ingegneria.unipa.it) Martedì Ore 9-11 + qualunque altro giorno (previo appuntamento telefonico o via posta elettronica) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Lo studente al termine del Corso avrà maturato la conoscenza delle problematiche di base dell'ingegneria elettrica connesse alle applicazioni elettriche industriali di potenza; avrà acquisito le indispensabili conoscenze di base per la modellazione dei fenomeni elettromagnetici mediante schemi circuitali e sarà in grado di affrontare il problema della loro risoluzione con adeguati strumenti di analisi. Avrà avuto modo di acquisire nozioni essenziali su caratteristiche e proprietà di materiali magnetici e loro impiego nei circuiti magnetici, appreso i principi di funzionamento di circuiti e macchine elettriche di più comune impiego (trasformatori e macchine asincrone, circuiti raddrizzatori); avrà acquisito sensibilità nei riguardi dei problemi della sicurezza elettrica e conoscenza dei criteri di protezione delle persone dai pericoli dell’elettricità. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Lo studente sarà in grado di analizzare e di comprendere il funzionamento dei componenti e dei circuiti lineari, stabilendo inoltre i necessari legami con l’analisi matematica e i concetti dell’elettromagnetismo. Lo studente sarà in grado di distinguere gli strumenti migliori per condurre l’analisi e la sintesi di semplici reti elettriche lineari, in regime stazionario e sinusoidale. Avrà la capacità di sapere leggere uno schema di rete elettrica ed avrà acquisito i criteri di massima per il progetto e la verifica delle reti elettriche, nonché i criteri di scelta e di impiego di macchine quali trasformatori per usi industriali o civili. Autonomia di giudizio (making judgements) Lo studente potrà procedere autonomamente all’analisi e alla progettazione di reti elettriche di struttura semplice in bassa tensione, in corrente continua e alternata sinusoidale. Sarà in grado di eseguire la scelta e gestire l’esercizio di un trasformatore e del motore asincrono per usi industriali o civili. Avrà inoltre acquisito sensibilità nei riguardi dei problemi della sicurezza elettrica e conoscenza dei criteri di protezione delle persone dai pericoli dell’elettricità. Abilità comunicative (communication skills) Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso con terminologia tecnica adeguata, nonché di esprimere e offrire soluzioni, seppure standard, riguardo ai problemi di analisi dei circuiti elettrici e alle problematiche di impiantistica elettrica più comuni, acquisendo la capacità di dialogare e collaborare con ingegneri e tecnici anche di diverso settore di laurea. Capacità d’apprendimento (learning skills) Lo studente avrà le basi metodologiche per affrontare aspetti di impiantistica elettrica e di sicurezza elettrica (anche non direttamente presi in considerazione durante il corso di studi universitario), e avrà acquisito le abilità necessarie per proseguire con maggiore autonomia il proprio percorso formativo, riuscendo ad applicare in contesti lavorativi le conoscenze maturate. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il corso si propone di fornire le conoscenze dei principi fondamentali delle scienze elettriche e di elementi di impiantistica, in maniera adeguata alle esigenze di una moderna formazione dell’ingegnere. Il corso è quindi rivolto ai seguenti obiettivi formativi: • conoscenza degli elementi costitutivi di un sistema elettrico di potenza, monofase o trifase, e capacità di valutarne le funzioni; • capacità di soluzione di semplici circuiti in corrente continua e alternata sinusoidale, anche trifase; bilanci di potenza; • conoscenza delle proprietà principali di macchine asincrone e trasformatori, al fine di poterne valutare le condizioni di impiego e di saperne affrontare la scelta per usi industriali o civili; • capacità di dimensionare linee elettriche di distribuzione radiali in bassa tensione e reti di utenza; • sensibilizzazione ai problemi della sicurezza elettrica e conoscenza dei principali metodi di protezione delle persone dai rischi dell’elettricità. ORE FRONTALI 2 1 LEZIONI FRONTALI Introduzione al corso: obiettivi e sua articolazione. Grandezze elettriche, fenomeni di conduzione nei metalli, nei dielettrici reali, nelle soluzioni, nei gas. Campo elettrico colombiano, campo di corrente, campo magnetico. Ipotesi di validità dei circuiti a parametri concentrati. I circuiti come modelli. Elementi di topologia delle reti elettriche e principi di Kirchhoff, 2 4 3 2 2 8 4 6 4 6 6 2 6 Bipoli fondamentali. Modelli e proprietà. Caratterizzazione di bipoli e multiporte attivi e passivi e loro relazioni costitutive. I generatori di forza elettromotrice, Energia, potenza, passività Analisi delle reti elettriche lineari resistive in regime stazionario. Metodi generali e teoremi relativi ai circuiti; trasformazioni equivalenti. Analisi delle reti elettriche lineari in regime sinusoidale. Rappresentazione delle grandezze sinusoidali mediante fasori. Equazioni costitutive simboliche. Estensione delle proprietà, dei principi, dei teoremi e dei metodi di analisi delle reti elettriche in termini fasoriali Potenza in regime sinusoidale. Tecniche di analisi delle reti trifasi in regime sinusoidale. Proprietà magnetiche della materia. I materiali ferromagnetici, i circuiti magnetici e le loro applicazioni in campo elettrico. Il trasformatore: principi di funzionamento, criteri di scelta e problemi di esercizio Circuiti raddrizzatori: dispositivi elettronici a semiconduttore; ponti monofasi e trifasi. Il motore asincrono: principi di funzionamento, criteri di scelta e problemi di esercizio. Generalità sul sistema elettrico di potenza con particolare riferimento alla reti in bassa tensione. Criteri e metodi di dimensionamento e verifica di linee elettriche di distribuzione in bassa tensione, in cavo e aeree. Aspetti tecnici ed economici del rifasamento I pericoli dell’elettricità per l’uomo; i sistemi di protezione in bassa tensione secondo la normativa tecnica e di legge. Totale: 58 ESERCITAZIONI 8 6 4 6 8 Analisi delle reti elettriche in regime stazionario e sinusoidale. Applicazione dei principi di Kirchhoff, del teorema di Thevenin-Norton, dei metodi sistematici di risoluzione. Analisi dei circuiti trifase. Circuiti magnetici Esercizi applicativi sull’impiego di trasformatore e macchina asincrona; criteri di scelta e problemi di esercizio. Criteri e metodi di dimensionamento e verifica delle linee elettriche di distribuzione in bassa tensione, in cavo e aeree. Totale: 32 TESTI CONSIGLIATI Testi di Riferimento: - G. Fabricatore: Elettrotecnica e applicazioni. Ed. Liguori – Napoli 2001 - M. Mauri: Esercizi di elettrotecnica e macchine elettriche – Esculapio, 2008 - S. Bobbio: Esercizi di elettrotecnica. CUEN, Napoli, 1995. - Schede riassuntive e caratteristiche commerciali fornite a corredo delle lezioni ed esercitazioni. Riferimenti bibliografici di consultazione: - M. Guarnieri, A, Stella: Principi ed applicazioni di elettrotecnica. Ed. Progetto Padova, 2004 - L. Merigliano: "Lezioni di Elettrotecnica", vol. 1 e 2 . Ed. Cleup ,Padova - G. Rizzoni: Elettrotecnica. Principi e applicazioni. McGraw-Hill FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE (LEZIONI FRONTALI) DOCENTE COINVOLTO (ESERCITAZIONI) CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Ingegneria 2012/2013 Ingegneria Meccanica Fisica Tecnica Caratterizzante Ingegneria Energetica 03318 NO ING-IND/10 Ennio Cardona Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo Antonio Piacentino Ricercatore Universitario Università degli Studi di Palermo 9 117 108 Nessuna (necessaria conoscenza di Fisica I ed Analisi Matematica) II Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula Facoltativa Prova Orale, Prova in itinere (Facoltativa) Voto in trentesimi Secondo semestre Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Tutti i giorni su appuntamento RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente al termine del corso avrà conoscenza delle tematiche relative alla termodinamica applicata ed alla trasmissione del calore. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente sarà in grado di applicare i principi della termodinamica e della trasmissione del calore a problemi ingegneristici semplici. Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di interpretare il corretto significato dei principi termodinamici e le modalità di utilizzazione della trasmissione del calore. Abilità comunicative Lo studente acquisirà la capacità di rapportarsi con altre figure professionali sui temi dell’utilizzazione del calore, alla luce dei principi termodinamici. Capacità d’apprendimento Lo studente avrà appreso le nozioni fondamentali che consentiranno la successiva applicazione dei principi studiati alle macchine ed impianti termici. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 Al termine del corso lo studente sarà in grado di svolgere al meglio tutte le attività sopra meglio descritte. MODULO 1 ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI 8 10 Le proprietà termodinamiche delle sostanze pure Il primo principio della termodinamica: i sistemi chiusi ed i volumi di controllo Il secondo principio della termodinamica L’entropia Cicli diretti e cicli inversi Miscele gas-vapore e condizionamento dell’aria La conduzione termica in regime stazionario La convezione forzata e naturale La trasmissione del calore per irraggiamento Gli scambiatori di calore 10 10 8 6 6 6 4 2 OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 Al termine del corso lo studente sarà in grado di svolgere al meglio tutte le attività sopra meglio descritte. MODULO 2 ORE FRONTALI Esercitazioni ESERCITAZIONI 6 6 Le proprietà termodinamiche delle sostanze pure Il primo principio della termodinamica: i sistemi chiusi ed i volumi di controllo Il secondo principio della termodinamica L’entropia Cicli diretti e cicli inversi Miscele gas-vapore e condizionamento dell’aria La conduzione termica in regime stazionario Gli scambiatori di calore 6 6 6 3 3 2 TESTI CONSIGLIATI • • • Y.A.Cengel: “Termodinamica e trasmissione del calore” – McGrawHill Esercitazioni e dati per la Fisica Tecnica, disponibili presso la Biblioteca del DEN – Palermo Dispense a cura del docente FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Ingegneria 2012-13 Ingegneria Meccanica Fondamenti di meccanica applicata Caratterizzante Ingegneria Meccanica 03490 NO ING-IND/13 Riccardo MONASTERO Professore Associato Università di Palermo 6 90 60 Suggerite: “Calcolo I”, “Calcolo II”, “Fisica I” e “Disegno assistito da calcolatore” 2° Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula 4 ore di lezione e 3 ore di esercitazioni settimanali Prova orale Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lunedì, Mercoledì e Venerdì ore 12-13 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione • Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito conoscenze e metodologie adeguate per affrontare e risolvere i problemi classici della meccanica dei sistemi. Capacità di applicare conoscenza e comprensione • Lo studente avrà acquisito conoscenze e metodologie per analizzare e risolvere in modo corretto i casi più semplici dei problemi tipici della meccanica applicata. Autonomia di giudizio • Lo studente sarà in grado di individuare il modo corretto di affrontare la risoluzione di un problema di cinematica e/o dinamica nel campo delle macchine e dei meccanismi piani. Abilità comunicative • Lo studente avrà acquisito conoscenze e metodologie per essere in grado di analizzare, risolvere e descrivere in modo critico e corretto i problemi classici della meccanica delle macchine. Capacità d’apprendimento • Lo studente avrà appreso le leggi fondamentali della meccanica e la loro traduzione in fatti operativi per la risoluzione dei problemi della meccanica applicata, essendo quindi in grado di affrontare con sufficiente autonomia e discernimento i successivi studi ingegneristici. OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso si propone di mettere lo studente in grado di padroneggiare soluzioni e metodi risolutivi di problemi di cinematica applicata e di equilibrio di sistemi semplici, ritrovando in termini applicativi e puntuali le leggi fondamentali della meccanica. ORE FRONTALI 2 4 6 4 6 7 2 6 3 LEZIONI FRONTALI Vettori – Composizione, scomposizione e prodotti di vettori, asse centrale, centro, sistemi equilibrati, campi vettoriali. Nozioni fondamentali di cinematica – Cinematica del punto, moti centrali. Moti rigidi piani, sferici ed elicoidali. Moti relativi. Sistemi vincolati. Meccanismi piani - Contatti, catene cinematiche, meccanismi, velocità ed accelerazioni, polari e profili coniugati, moti composti, meccanismi articolati, Meccanismi con coppie superiori - Problemi di analisi dei meccanismi piani con coppie superiori Ruote dentate – Genesi dei profili e trasmissione del moto Principi della meccanica ed applicazioni - Leggi di Newton, lavoro, potenza, potenziale. Principio dei lavori virtuali. Applicazioni. Statica – Le leggi e l’analisi dell’equilibrio dei meccanismi piani. Determinazione delle reazioni vincolari. Geometria e cinematica delle masse - Baricentri, momenti e tensore d'inerzia, giroscopi. Quantità di moto, momento della quantità di moto, energia cinetica. Trasmissione della potenza meccanica – Perdite e rendimento. Applicazioni Tot. 40 Tot. 20 TESTI CONSIGLIATI ESERCITAZIONI Utilizzo del metodo grafico-analitico per la ricerca e l’analisi numerica dei problemi proposti, relativi ai diversi argomenti trattati. 1) R. Monastero, "Appunti per il Corso di Elementi di meccanica teorica ed applicata", 2) R. Monastero,"Appunti per il Corso di Meccanica applicata alle macchine", (reperibili in rete all'indirizzo: http://www.dima.unipa.it/) 3) C. Ferrari, A. Romiti, "Meccanica Applicata alle Macchine", UTET, Torino. Facoltà Anno Accademico Corso Di Laurea Insegnamento Tipo Di Attività Ambito Disciplinare Codice Insegnamento Articolazione In Moduli Numero Moduli Settori Scientifico Disciplinari Docenti Responsabili Cfu Numero di ore riservate allo Studio Personale Numero di ore riservate alle Attività Didattiche Assistite Propedeuticità Anno Di Corso Sede Di Svolgimento Delle Lezioni Organizzazione Della Didattica Modalità Di Frequenza Metodi Di Valutazione Tipo Di Valutazione Periodo Delle Lezioni Calendario Delle Attività Didattiche Orario Di Ricevimento Degli Studenti Ingegneria 2012-13 Ingegneria Meccanica Modellazione Geometrica delle Macchine Caratterizzante Ingegneria Meccanica 05273 No ING-IND/15 Vincenzo Nigrelli P.O. Università degli Studi di Palermo Antonino Pasta P.O. Università degli Studi di Palermo 6 85 65 Elementi di Fisica, di Disegno Tecnico Industriale, di Disegno Assistito Secondo Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in laboratorio informatico Facoltativa Prova Grafica + Prova Orale Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Risultati di Apprendimento Attesi Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente al termine del corso avrà conoscenza: delle problematiche inerenti la morfologia degli elementi meccanici più importanti la funzionalità dei medesimi le sollecitazioni e gli equilibri degli elementi meccanici trattati Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente sarà in grado di applicare i concetti appresi nella elaborazione di assemblaggi di elementi meccanici. Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di interpretare correttamente ogni progetto grafico anche relativamente complesso ed operare opportune scelte nella progettazione di assemblaggi di elementi meccanici. Abilità comunicative Lo studente acquisirà la capacità di comunicare, esprimendosi con perfetta proprietà di linguaggio tecnico nell’ambito della composizione meccanica Capacità d’apprendimento Lo studente al termine del Corso avrà appreso le tematiche progettative e le interazioni tra queste e quelle rappresentative che gli consentiranno di proseguire con autonomia gli studi ingegneristici per quanto attiene alle materie costruttive. OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO Il Corso si prefigge di fornire agli allievi le conoscenze necessarie per effettuare la progettazione di massima di complessivi meccanici semplici. L’allievo sarà in grado di effettuare quindi l’esame critico di un assemblato meccanico, individuando le varie problematiche, quali la funzionalità dei singoli componenti, la correttezza delle varie coppie cinematiche, il dimensionamento di massima dei vari elementi anche in relazione alle sollecitazioni cui sono sottoposti, e saprà apportare i necessari correttivi. Ore Frontali 4 16 6 4 6 Lezioni Frontali Concetti fondamentali, centrature ed aggiustaggi, guide prismatiche, guide a coda di rondine, equilibrio delle forze Collegamenti meccanici; concetti generali; collegamenti fissi e smontabili; classificazione dei vari tipi di collegamento utilizzati nel campo meccanico. Collegamenti filettati; caratteristiche geometriche delle filettature; sistemi di filettatura: metrica, Withworth, GAS, denti di sega, trapezia; filiere e maschi a filettare; collegamento con vite mordente, con bullone, con prigioniero, con vite calibrata, con bullone e bussola, loro dimensionamento; equilibrio di una coppia elicoidale; rendimento di una filettatura; determinazione della coppia di serraggio; autosvitamento e svitamento spontaneo; mezzi che impediscono lo svitamento spontaneo e studio del loro equilibrio. Giunti chiodati; chiodatura a caldo ed a freddo; tipi di chiodi; il fenomeno della tempera; tipi di giunti chiodati, di forza ed ermetici; equilibrio di un giunto chiodato. Giunti saldati; saldature per fusione, per pressione, saldobrasature, brasature; tipi di giunti saldati; preparazione degli elementi da collegare mediante saldatura, sollecitazioni nei giunti chiodati. Accoppiamenti albero-mozzo: accoppiamenti con chiavette; varie tipologie di accoppiamenti con chiavette; equilibrio longitudinale e trasversale di chiavetta incassata, momento massimo trasmissibile; accoppiamenti con linguette; accoppiamenti con alberi scanalati, vari tipologie di centraggio. Cuscinetti: cuscinetti a strisciamento ed a rotolamento; concetto di attrito radente e di attrito volvente; cuscinetti radiali, cuscinetti assiali, cuscinetti obliqui; cuscinetti rigidi, orientabili ed oscillanti; classificazione, descrizione, utilizzazione, montaggio; esempi applicativi dei vari tipi trattati. Assi ed alberi: regime degli sforzi; perni portanti e di spinta; estremità d’albero cilindriche e coniche normalizzate; collegamenti albero-mozzo, a sforzo distribuito e localizzato; ad attrito e ad ostacolo; strettoi, bussole coniche di trazione e di compressione Collegamenti forzati a freddo ed a caldo, utilizzazione ed esempi applicativi, momento massimo trasmissibile, sforzi trasmessi al mozzo. Fori da centro: descrizione, utilizzazione, classificazione 3 3 3 Tolleranze: tolleranze dimensionali, tipi di accoppiamento. Sistema ISO di tolleranze e accoppiamenti. Tolleranze geometriche. Molle: classificazione e parametri caratteristici. Molle di flessione, balestre, molle di torsione, di trazione-compressione Giunti per alberi: generalità e classificazione. Giunti rigidi, mobili, elastici, articolati. Totale 45 53633 Laboratorio informatico Sistemi CAD per la progettazione meccanica Collegamenti filettati Collegamenti albero-mozzo per aderenza, accoppiamenti con chiavette, con linguette, con alberi scanalati Cuscinetti Elementi elastici Totale 20 Testi Consigliati G. Niemann – “Elementi di macchine”, Edizioni di Scienza e Tecnica, Milano E. Lombardo: “I cuscinetti volventi” , Dispensa multimediale E. Lombardo: “Le tolleranze dimensionali” , Dispensa multimediale B. Adelfio: "Accoppiamenti ed aggiustaggi, Elementi filettati, Accorgimenti per pezzi lavorati alle macchine utensili" , Dispense. F. Cappello – "Appunti di Modellazione geometrica delle macchine -Pezzi ottenuti per Saldatura, Elementi filettati, Alberi e Assi, Collegamenti AlberoMozzo, Cuscinetti di strisciamento ed a rotolamento, Giunti per Alberi". Dip. di Meccanica dell’Università di Palermo, maggio 2001. Conti G. : “I cuscinetti a rotolamento” , Hoepli, Milano F. Filippi: "Disegno di Macchine", Hoepli, Milano, 1978. FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Ingegneria 2012-13 Ingegneria Meccanica Scienza delle Costruzioni Caratterizzante Ingegneria dei materiali 06313 NO ICAR/08 Mario Di Paola P.O. Università di Palermo 9 135 90 II Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula Obbligatoria Prova Orale, Prova Scritta Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): • Lo studente al termine del corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti il comportamento meccanico dei solidi elastici e della soluzione dei casi di interesse ingegneristico. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): • Lo studente sarà in grado di studiare il comportamento dei solidi elastici, in particolare dei sistemi di travi, sottoposti a sollecitazioni esterne e di individuare le azioni interne più pericolose per la vita utile delle strutture studiate Autonomia di giudizio (making judgements): • Lo studente sarà in grado di interpretare il comportamento meccanico della struttura studiata sotto i carichi di progetto e fare previsioni sulla sua capacità di sopportare i carichi agenti. Abilità comunicative (communication skills): • Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso. Sarà in grado di sostenere conversazioni riguardanti l’aspetto strutturale e la sicurezza dei casi considerati. Capacità di apprendere (learning skills): • Lo studente avrà appreso le conoscenze di base della meccanica dei solidi e sarà in grado di proseguire gli studi ingegneristici includendo gli aspetti relativi alle problematiche strutturali nella sua preparazione. Prerequisiti: Elementi di base per lo studio dei problemi di natura matematica e fisica, impartite nei corsi di Analisi I, II e di Fisica I. Opportune anche le conoscenze di base della Meccanica razionale. OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO Gli studenti al termine del Corso dovranno dimostrare conoscenze e capacità di comprensione nel campo di studi di livello post secondario focalizzate sulle problematiche inerenti il comportamento meccanico di solidi elastici, individuando le azioni interne più pericolose per la durata della struttura. ORE FRONTALI 10 3 15 3 10 6 LEZIONI FRONTALI Statica e cinematica della trave. Caratteristiche e disposizione dei vincoli, La cinematica delle strutture vincolate, La statica delle strutture vincolate, Condizione necessaria di isostaticità, Condizione sufficiente di isostaticità. Equazioni cardinali della statica, Equazioni ausiliarie, Statica grafica, Caratteristiche della sollecitazione, Equazioni indefinite di equilibrio per solidi monodimensionali, Determinazione delle caratteristiche della sollecitazioni per strutture staticamente determinate. Proprietà meccaniche dei materiali: Prova di trazione semplice, Tensione normale, Determinazione del modulo di elasticità longitudinale, Determinazione del coefficiente di Poisson, Prova di torsione in tubi a parete sottile, Tensioni tangenziali, Determinazione del modulo di elasticità trasversale. Analisi dello stato di tensione e deformazione nel continuo di tridimensionale: Vettore tensione, Il continuo di Cauchy, Equazioni indefinite di equilibrio, Reciprocità delle tensioni tangenziali, Componenti speciali di tensione, Tensioni e direzioni principali, Stati di tensione piani e monoassiali, Stato di tensione al variare della terna di riferimento, Cerchi di Mohr. Cinematica della deformazione, Gradiente di spostamento, Deformazione pura e rotazione rigida, Reciprocità degli scorrimenti, Equazioni di compatibilità interna, Deformazioni e direzioni principali, Invarianti dello stato di deformazione, Deformazione volumetrica. Il Problema elastico lineare: Legami tensione deformazione, Legge di Hooke generalizzata, Matrice di rigidezza interna, Matrice di cedibilità interna, Formulazione del Problema elastico, Esistenza ed unicità. Studio della trave di De Saint -Venant: Il solido di De Saint-Venant, Equazioni di Beltrami, Cenni alle equazioni di Navier, Soluzione delle equazioni di Beltrami, Funzione di Prandlt, Analogia della membrana, Torsione nei profili in parete sottile, Torsione in profili scatolari, Teoria di approssimata del taglio alla Jourawsky, Centro di taglio. Teoremi energetici: Identità fondamentale della meccanica, Principio dei lavori virtuali in forma primale, Principio dei lavori virtuali in forma duale, 7 2 2 2 12 3 6 5 3 Teorema della forza unitaria, Teoria tecnica della trave, Teorema della forza unitaria per sistemi a vincoli sovrabbondanti, Teorema di Betti, Teorema di Maxwell, Teorema di Clapeyron, Principio della minima energia potenziale totale, Principio della minima energia potenziale complementare. Studio delle travi inflesse: Geometria dei sistemi piani di masse, Momenti Statici, Baricentro, Momenti d'inerzia, Giratori d'inerzia, Direzioni ed assi principali d'inerzia, Trave di Eulero-Bernulli, L'equazione differenziale della linea elastica, Il metodo delle forze per sistemi di travi inflesse a vincoli sovrabbondanti. Sistemi Reticolari: I sistemi reticolari, Il metodo dell'equilibrio ai nodi, I metodi di analisi strutturale. Stabilità dell'equilibrio elastico: Instabilità Euleriana, Carico di punta, Lunghezza critica, Fattore di snellezza. Criteri di resistenza: Metodo delle tensioni ammissibili, Criterio della massima tensione (Galileo), Criterio della massima dilatazione, Criterio di Beltrami, Criterio di Von-Mises. ESERCITAZIONI Statica e cinematica della trave. Caratteristiche e disposizione dei vincoli, La cinematica delle strutture vincolate, La statica delle strutture vincolate, Condizione necessaria di isostaticità, Condizione sufficiente di isostaticità. Equazioni cardinali della statica, Equazioni ausiliarie, Statica grafica, Caratteristiche della sollecitazione, Equazioni indefinite di equilibrio per solidi monodimensionali, Determinazione delle caratteristiche della sollecitazioni per strutture staticamente determinate. Analisi dello stato di tensione e deformazione nel continuo di tridimensionale: Vettore tensione, Il continuo di Cauchy, Equazioni indefinite di equilibrio, Reciprocità delle tensioni tangenziali, Componenti speciali di tensione, Tensioni e direzioni principali, Stati di tensione piani e monoassiali, Stato di tensione al variare della terna di riferimento, Cerchi di Mohr. Cinematica della deformazione, Gradiente di spostamento, Deformazione pura e rotazione rigida, Reciprocità degli scorrimenti, Equazioni di compatibilità interna, Deformazioni e direzioni principali, Invarianti dello stato di deformazione, Deformazione volumetrica. Studio della trave di De Saint -Venant: Il solido di De Saint-Venant, Equazioni di Beltrami, Cenni alle equazioni di Navier, Soluzione delle equazioni di Beltrami, Funzione di Prandlt, Analogia della membrana, Torsione nei profili in parete sottile, Torsione in profili scatolari, Teoria di approssimata del taglio alla Jourawsky, Centro di taglio. Teoremi energetici: Identità fondamentale della meccanica, Principio dei lavori virtuali in forma primale, Principio dei lavori virtuali in forma duale, Teorema della forza unitaria, Teoria tecnica della trave, Teorema della forza unitaria per sistemi a vincoli sovrabbondanti, Teorema di Betti, Teorema di Maxwell, Teorema di Clapeyron, Principio della minima energia potenziale totale, Principio della minima energia potenziale complementare. Studio delle travi inflesse: Geometria dei sistemi piani di masse, Momenti Statici, Baricentro, Momenti d'inerzia, Giratori d'inerzia, Direzioni ed assi principali d'inerzia, Trave di Eulero-Bernulli, L'equazione differenziale della linea elastica, Il metodo delle forze per sistemi di travi inflesse a vincoli sovrabbondanti. 1 TESTI CONSIGLIATI Criteri di resistenza: Metodo delle tensioni ammissibili, Criterio della massima tensione (Galileo), Criterio della massima dilatazione, Criterio di Beltrami, Criterio di Von-Mises. [1] M. Di Paola, A. Pirrotta: Dispense del corso; Ed. C.O.G.R.A.S. [2] Polizzotto C.: Scienza delle Costruzioni; Ed. C.O.G.R.A.S. [3] Viola E.: Scienza delle costruzioni Vol. I, III; Ed. Pitagora [4] Gambarotta L, Nunziante L., Tralli A.: Scienza delle costruzioni; Ed. McGraw-Hill. FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Ingegneria 2013/2014 Ingegneria Meccanica - Indirizzo Aeronautico Aerodinamica Caratterizzante Ingegneria aerospaziale 01129 NO ING-IND/06 Rosario M. Marretta P.A. Università di Palermo 9 135 90 Analisi Matematica, Fisica 1, Fisica Tecnica 2 Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula Facoltativa Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lun-Ven 10-11 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione dei concetti della meccanica del continuo in campi aerodinamici. Teorie generali della diffusione e produzione di strato limite. Teoria della vorticità. Teoria dei profili alari e delle forze aerodinamiche. Campi di flusso tridimensionali. Polari del velivolo. Cenni di aeroelasticità. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di riconoscere, organizzare e applicare i contenuti della disciplina ai concetti di avamprogetto aerodinamico degli elementi principali un velivolo completo Autonomia di giudizio Essere in grado di valutare le variabili esterne e le specifiche di progetto per adeguarle alla fase di post-design di un corpo aerodinamico complesso Abilità comunicative Capacità di confrontare il proprio bagaglio cognitivo nel contesto sia della ricerca scientifica che nelle applicazioni industriali aerospaziali nonché in quelle nelle quali le tematiche aeronautiche vengono ampiamente e basicamente applicate Capacità d’apprendimento Capacità di critica e di discernimento della letteratura di riferimento. Capacità intellettuale di applicare le metodologie acquisite e tipiche della fluidodinamica a settori di ricerca e/o applicativi di livello superiore OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi della seconda parte saranno quelli di approfondire e correlare gli aspetti matematicofisici della fluidodinamica considerando le azioni esercitate da flussi subsonori su corpi aerodinamici sia in campo di moto 2D e 3D. Verranno forniti i metodi numerici di base per il calcolo aerodinamico di base per gli elementi principali di un velivolo completo. Attraverso la modellazione della nascita e diffusione della vorticità e del suo trasporto si forniranno le nozioni basilari e le applicazioni di progetto per il calcolo della portanza e della resistenza dei profili alari. ORE FRONTALI 1 2 1 4 5 2 4 3 2 4 2 10 TESTI CONSIGLIATI LEZIONI FRONTALI Obiettivi della disciplina e delle basi teoriche Criteri e basi fisico-matematica della meccanica del continuo per gli aeriformi Paradosso di D’Alembert e calcolo potenziale di flussi bidimensionali Strati limite incompressibili – aspetti fisici Nascita, evoluzione e diffusione del meccanismo della vorticità su corpi immersi in corrente fluida Approcci matematici dello strato limite Scomposizione della forza aerodinamica, modelli di Prandtl e di Barman per corpi aerodinamici tridimensionali Caratteristiche dei profili alari: centro aerodinamico, centro di pressione, fuoco, assetti, incidenze e correlazione con la forza aerodinamica Seminario sui metodi BEM applicati a flussi potenziali Tubi di flusso e di corrente, soluzioni singolari di campi aerodinamici, sorgenti, pozzi, doppiette e vortici Modelli applicativi di codici e algoritmi di calcolo alternativi ESERCITAZIONI Calcolo delle performance di un corpo aerodinamico in presenza di scia; Calcolo delle resistenze di profili di corpi aerodinamici; applicazioni di moduli di calcolo ai volumi finiti Katz-Plotkin: Low Speed Aerodynamics, McGraw Hill; Anderson: Fundamentals of Aerodynamics, McGraw Hill; Buresti: Dispense di Fluidodinamica (fornite dal docente) OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi della seconda parte saranno quelli di illustrare gli aspetti dei flussi supersonori e i metodi matematici di approccio nonché l’aspetto fisico della nascita ed evoluzione delle onde d’urto normali e oblique su corpi aerodinamici. Si forniranno le implicazioni di tale flusso nella forma in pianta dei velivoli e delle superfici alari e dei parametri fondamentali di progetto (ali a freccia positiva e negativa, ali a delta e corpi fortemente allungati). Altro obiettivo sarà quello di approfondire l’aerodinamiche di ali rotanti e delle teorie fisico-matematiche per lo studio delle prestazioni di un’elica (trazione, coppia, rendimento e fasi di funzionamento). Il modulo, inoltre, ha come obiettivo quello di illustrare, seppure in maniera accennata, i principi e le leggi dell’aeroacustica di flussi viscosi e turbolenti subsonori e supersonori pervenendo alla dimostrazione della legge dell’ottava potenza di Lighthill e delle implicazioni matematiche per la sua soluzione. Infine, il modulo si propone di fornire agli allievi gli aspetti propedeutici di base per il progetto di corpi aerodinamici e tozzi intesi come corpi elastici approfondendo gli aspetti concernenti il galloping e il vortex shedding. ORE FRONTALI 4 4 3 1 12 3 3 20 TESTI CONSIGLIATI LEZIONI FRONTALI Flussi supersonici: onde d’urto normali, legami pressione-velocità, implicazioni termodinamiche; Parametri geometrico-costruttivi di corpi in regime supersonico: ali a freccia, a delta. Correlazione tra incidenza, freccia e numeri di Mach e di Reynolds Strati limite compressibili (cenni) Vortex breakdown in funzione del dimensionamento di un’ala a delta (cenni) Teoria delle ali rotanti. Teoria impulsiva semplice e generale per l’elica. Parametri geometrici e di progetto ed interazione di questi con le performance in termini di trazione, potenza e rendimento. Fasi e campi di applicazione dell’elica aeronautica. Diagrammi caratteristici e di progetto di un propulsore ad elica Aeroacustica (cenni): leggi e metodi, analogia aerodinamica, sorgente acustica, dipolo e quadripolo. Metodi di approccio matematico per la soluzione della equazione d’onda. Legge di Lighthill e soluzioni di Ffowcs Williams & Hawkings Aeroelasticità (cenni): diagramma di Collar, operatori aeroelastici, divergenza torsionale, problemi di risposta e stabilità aeroelastica statica e dinamica. Corpi tozzi. Numero di Strohual ecorrelazione con il numero di Reynolds. Galloping e Vortex shedding. ESERCITAZIONI Calcolo della geometria palare di un elica aeronautica subsonica poco caricata; dimensionamento di un cockpit aeronautico in volo compressibile e in presenza di strato limite comprimibile e termico Katz-Plotkin: Low Speed Aerodynamics, McGraw Hill; Anderson: Fundamentals of Aerodynamics, McGraw Hill; Buresti: Dispense di Fluidodinamica (fornite dal docente) FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI INGEGNERIA 2013/14 INGEGNERIA MECCANICA INDIRIZZO AEROSPAZIALE Costruzioni Aerospaziali Affine COSTRUZIONI e STRUTTURE AEROSPAZIALI 02232 NO ING-IND/04 Ludovico Tulumello Qualifica Prof Associato Università di appartenenza Palermo 6 90 60 Richieste conoscenze di: Scienza delle Costruzioni, Aerodinamica, Meccanica del Volo III Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula Facoltativa Prova Orale Voto in trentesimi Secondo semestre - Terzo modulo Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Giorni e orari di ricevimento Martedì Giovedì 11-13 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente,in questo corso,acquisirà le conoscenze necessarie ad affrontare una progettazione di primo livello delle strutture fondamentali che costituiscono il velivolo;di tali strutture sarà in grado di procedere al progetto (statico) a robustezza ed alla verifica a deformabilità. Verrà trattata la vita a fatica del velivolo secondo i criteri di safe-life, damagetolerance e durability. Capacità di applicare conoscenza e comprensione • Lo studente avrà acquisito conoscenze e metodologie per analizzare e risolvere problemi tipici della progettazione aeronautica di primo livello. Egli sarà in grado di modellare le principali strutture del velivolo e di effettuare scelte progettuali piu’ vantaggiose Autonomia di giudizio • Lo studente avrà acquisito una metodologia di analisi propria della progettazione ; attraverso tale metodologia egli sarà in grado di affrontare semplici problemi strutturali e prendere adeguate decisioni progettuali. Abilità comunicative • Lo studente sarà in grado di comunicare con competenza e proprietà di linguaggio problematiche di progettazione strutturale avanzata. Capacità d’apprendimento • Lo studente sarà in grado di affrontare in autonomia le problematiche relative alla progettazione delle principali strutture che costituiscono il velivolo. OBIETTIVI FORMATIVI Fornire allo studente gli strumenti e le metodologie necessarie allo studio ed alla progettazione statica di elementi strutturali del Velivolo ORE FRONTALI 5 5 5 10 10 10 10 5 LEZIONI FRONTALI La geometria del velivolo. Descrizione delle principali strutture che costituiscono il velivolo I carichi che agiscono sull’aeroplano. Forze aerodinamiche. Forze di massa,trazioni e spinte dei motori Tipologie strutturali. Strutture a sforzi canalizzati, a guscio ed a semiguscio Le strutture a pareti sottili soggette a torsione Le strutture a pareti sottili soggette a taglio Progetto a robustezza e verifica a deformabilità dell’ala Progetto a robustezza e verifica a deformabilità della fusoliera La fatica strutturale negli aeroplani ESERCITAZIONI Le esercitazioni sono integrate con le lezioni e costituiscono applicazioni degli argomenti trattati TESTI CONSIGLIATI • • • • • E.F. Bruhn – Analysis and design of flight vehicle structures - Tristate Offset Company. M.C.Y. NIU - Airframe Structural Design - Hong Kong Conmilit. G. Santangelo - Corso di costruzioni aeronautiche - Palermo A. Lausetti - L’aeroplano - Levrotto e Bella-Torino L. Tulumello - Valutazione a fatica secondo la normativa USAF Palermo FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE INGEGNERIA 2013-14 INGEGNERIA MECCANICA IMPIANTI MECCANICI Caratterizzante Ingegneria Meccanica 03871 NO CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ 9 123 ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI ING-IND/17 Da designare 102 Tecnologia Meccanica Tecnologie Generale dei Materiali Fisica Tecnica Scienza delle Costruzioni Elettrotecnica III Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula Facoltativa Prova Orale Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Da definire RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente al termine del corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti gli impianti meccanici e i servizi di stabilimento Capacità di applicare conoscenza e comprensione Applicazione di un corretto approccio nonché di realizzare una valutazione critica dei risultati ottenuti. Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di interpretare il corretto modo di funzionamento dei principali servizi di stabilimento ed ottimizzarne il funzionamento Abilità comunicative Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti i servizi di stabilimento. Sarà in grado di sostenere conversazioni su tematiche inerenti argomenti di impianti meccanici Capacità d’apprendimento Lo studente avrà appreso le interazioni tra le tematiche impiantistiche e le problematiche realizzative dei servizi di stabilimento, e questo gli consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia e discernimento OBIETTIVI FORMATIVI Lo studente al termine del corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti gli impianti meccanici e i servizi di stabilimento e sarà in grado di affrontare la progettazione, sia pur di massima, di un servizio di stabilimento industriale ORE FRONTALI 5 5 5 20 5 5 5 5 5 5 5 70 2 2 2 2 10 2 2 2 2 2 2 2 TESTI CONSIGLIATI LEZIONI FRONTALI Elementi di economia per ingegneri Tipologie di impianti Costi di un servizio Il Piping Servizio Calore Servizio vapore Servizio aria in pressione Servizio acqua industriale Servizio combustibili Servizio automazione industriale Servizio elettrico Totale ESERCITAZIONI Elementi di economia per ingegneri Tipologie di impianti Costi di un servizio Il Piping Servizio Calore Servizio vapore Servizio aria in pressione Servizio acqua industriale Servizio combustibili Servizio automazione industriale Servizio elettrico Servizio automazione industriale Servizio elettrico “I servizi di stabilimento” Franco Angeli Editore FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE Ingegneria 2013/2014 Ingegneria Meccanica Macchine Caratterizzante Ingegneria energetica 04798 no CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI 9 135 ING-IND/08 Da designare 90 Fisica , Fisica Tecnica, Meccanica dei fluidi 3° Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula Facoltativa Prova Orale, Prova Scritta Voto in trentesimi Primo semestre Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Da definire RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): • Lo studente al termine del corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti il funzionamento teorico delle macchine a fluido e degli impianti relativi. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): • Lo studente sarà in grado di distinguere l’opportunità di applicare le diverse tipologie di macchina a fluido a concreti casi ingegneristici, distinguendo fra necessità di soluzioni motrici ed operatrici. Autonomia di giudizio (making judgements) • Lo studente sarà in grado di interpretare il corretto modo di funzionamento della macchina prescelta per la singola applicazione, privilegiando di volta in volta soluzioni volumetriche o con turbomacchine. Abilità comunicative (communication skills) • Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso. Sarò in grado di sostenere conversazioni su tematiche energetiche ed impiantistiche, termiche ed idrauliche Capacità di apprendere (learning skills) • Lo studente avrà appreso le interazioni tra le tematiche energetiche e le problematiche realizzative delle macchine, e questo gli consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia e discernimento. OBIETTIVI FORMATIVI Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito conoscenze di base sul modo di funzionare delle macchine a fluido, turbomacchine e macchine volumetriche, sulla capacità e metodologia dello scambio energetico che in esse avviene e sull’opportunità di installazione delle diverse tipologie negli impianti che le utilizzano. Sarà inoltre in grado di destreggiarsi nella scelta della macchina più opportuna per svolgere un determinato servizio, ed avrà gli elementi per prevederne le prestazioni di massima in termini di servizio reso e di rendimento conseguito. LEZIONI ed ESERCITAZIONI FRONTALI Lezioni Argomento (sintetico) Introduzione allo studio delle Macchine a fluido. Turbomacchine e macchine volumetriche. Altre classificazioni. Primo principio della termodinamica; diagrammi di rappresentazione termodinamici, cicli termodinamici diretti e inversi, rendimenti ed efficienze. Arresto isoentropico e grandezze totali. Curve di prestazione del condotto, ugello di De Laval, urti fluidodinamici, portata critica e subsonica. Ottica Lagrangiana ed Euleriana: moto permanente. Evoluzioni politropiche, Impianti a vapore e a gas. Descrizione generale, cicli caratteristici, confronti fra ciclo a gas e a vapore, mezzi per aumentare il rendimento del ciclo Rankine, rigenerazione e cogenerazione. Turbomacchine termiche motrici. Studio unidimensionale dell'espansore, triangoli di velocità, teorema del momento della quantità di moto in versione euleriana. Turbine a vapore, stadi ad azione semplice a salti di velocità e a salti di pressione; stadi a reazione. Condizioni ottime di funzionamento. Organizzazione dell'espansore; funzionamento al di fuori del progetto e regolazione. Impianti cogenerativi e relativa regolazione. Turbomacchine termiche operatrici. Compressione di gas, introduzione e formule per lo studio. Recupero e controrecupero nelle macchine termiche. Lavori e rendimenti. Turbocompressori: studio del funzionamento in similitudine. Mappe di funzionamento: uso delle mappe per la verifica delle prestazioni del compressore ovvero per la scelta della macchina. Regolazione delle macchine: problematica generale ed applicazione ai turbocompressori. Problemi di instabilità di funzionamento: stallo e pompaggio. Turbomacchine idrauliche. Terminologia e grandezze tipiche; turbine idrauliche, valutazione delle prestazioni, funzionamento in similitudine, mappe caratteristiche. Descrizione generale di turbine Pelton, Francis e Kaplan; macchine fluidodinamicamente lente e veloci; applicazioni. Turbopompe: presentazione generale ed analogie con i turbocompressori. Caratteristiche di impiego e problemi particolari: innesco, avviamento e cavitazione. ore Lezioni Eserc. 12 6 14 8 10 6 12 4 Macchine volumetriche. Compressore alternativo: ciclo termodinamico e di lavoro, funzionamento, perdite e valutazione della potenza assorbita. Regolazione della macchina. Altri tipi di compressore volumetrico: compressore a palette e Roots; funzionamento, potenza e regolazione. Abbinamento di due stadi di macchine in serie: determinazione delle condizioni di funzionamento nel caso di macchine volumetriche e/o turbomacchine. TESTI CONSIGLIATI 12 Beccari A. "Macchine" I Volume, Ed. CLUT, Beccari A. "Esercizi di Macchine" Ed, CLUT, Torino 1986 6 Torino 1991 FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI INGEGNERIA 2013/14 Ingegneria Meccanica Meccanica dei Fluidi Affine 04932 NO Icar/01 TULLIO TUCCIARELLI Professore Ordinario 6 90 60 Elementi di base per lo studio dei fenomeni fisici e matematici impartiti nei corsi di Fisica, Analisi, Fisica Tecnica. Opportune anche le conoscenze di base della Meccanica razionale e soprattutto della Meccanica Applicata. III Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali ed esercitazioni con soluzione qualitativa e quantitativa sia individuale che collettiva Facoltativa Prova Orale Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente al termine del corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti la meccanica dei fluidi, il funzionamento di condotte idriche, di macchine idrauliche e degli impianti ad essi relativi. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente sarà in grado di progettare e verificare le condotte di sistemi fluidodinamici, di distinguere le migliori tecniche di progettazione di impianti idroelettrici e di sollevamento e applicarli a concreti casi ingegneristici. Sarà in grado di studiare i fenomeni fisici di fluidi in moto ed in quiete. Autonomia di giudizio Lo studente sarà in grado di interpretare il corretto modo di funzionamento degli impianti idrici per la singola applicazione, analizzando criticamente di volta in volta le eventuali migliori soluzioni di intervento e/o miglioramento. Abilità comunicative Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso. Sarò in grado di sostenere conversazioni su tematiche energetiche ed impiantistiche nell’ambito della meccanica dei fluidi in moto e in quiete. Capacità d’apprendimento Lo studente avrà appreso le interazioni tra le tematiche tipiche dei fluidi in moto e in quiete anche in relazione alla possibilità di utilizzare macchine idrauliche per prelevare o cedere energia alla corrente, e questo gli consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia e discernimento. OBIETTIVI FORMATIVI La conoscenza adeguata degli aspetti metodologici-operativi relativi agli argomenti oggetto del corso e la capacità di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria. Argomento (sintetico) Introduzione allo studio dei Fluidi. I fluidi come sistemi continui. L’elemento fluido. Approccio Lagrangiano e approccio Euleriano. Traiettorie e campi. Le equazioni del moto. Equazioni globali e equazioni locali. Effetti del moto su un elemento fluido. I cambiamenti di configurazioni in un campo di moto. Velocità angolari e di deformazioni nel caso tridimensionale. Significato cinematico di divu. Traiettorie, linee di corrente. Tubi di flusso e correnti. Portata di massa e di volume. L’equazione di continuità in forma indefinita e in un tubo di flusso. Le equazioni del moto dei fluidi. La seconda legge di newton. Il tensore degli sforzi. Il tensore degli sforzi per fluidi incomprimibili newtoniani. La viscosità dinamica e cinematica. Equazioni indefinite dei liquidi viscosi newtoniani (di Navier-Stokes). Le diverse forme delle equazioni indefinite del moto. L’equazione Globale dell’equilibrio dinamico. Idrostatica. Pressioni e piano dei carichi idrostatici – Legge di Stivino. Serbatoi in pressione e in depressione. Spinte su pareti piane. Spinte su pareti curve: il metodo dell’equazione globale e il metodo delle componenti. Strumenti di misura delle pressioni: manometro semplice e differenziale, manometro metallico o di Bourbon. Trasduttori elettrici. Ore dedicate all’argomento Lezioni/Seminari Esercitazioni 3 1 2 1 5 5 Idrodinamica. Applicazioni del teorema di Bernoulli: Efflusso da un serbatoio attraverso una luce a spigolo vivo, attraverso una condotta sboccante nell’atmosfera, condotta tra due serbatoi a quota differente, misura della velocità col tubo di Pitot, misura della portata col Venturimetro, misura della portata con misuratori elettromagnetici e ad ultrasuoni. Moto laminare uniforme nei tubi a sezione circolare. Moti piani. Riepilogo delle distribuzioni di velocità e delle leggi di resistenza nei moti laminari. Moti turbolenti: generalità sulla turbolenza, approccio statistico allo studio della turbolenza, le equazioni di Reynolds, le correnti in regime turbolento. Moto uniforme turbolento nelle condotte in pressione. Confronto dei diagrammi di velocità in moto laminare e turbolento. Influenza della parete sul regime di moto. Distribuzioni degli sforzi in regime turbolento. Le leggi di resistenza. Le leggi di resistenza in regime di tubo liscio. Il profilo di velocità logaritmico di Prandtl. Il profilo di velocità nello strato limite viscoso. Le leggi di resistenza in tubi artificialmente scabri. Le leggi di resistenza nei tubi commerciali. La formula di Colebrook-White. Le formule per il moto di transizione. Le formule pratiche per il moto puramente turbolento. I problemi tecnici del moto uniforme. 4 5 4 1 Corte condotte. Perdite di carico localizzate. Le perdite di carico localizzate: Caratteri qualitativi delle perdite localizzate, Formulazione matematica delle perdite localizzate, Generalizzazione dell’equazione del moto per una condotta semplice e per una condotta complessa, problema di verifica di una condotta, problema di progetto di una condotta. Problema di laboratorio: calcolo della scabrezza assoluta di un materiale. Calcolo della portata mediante la formula di Colebrook-White. Problema di progetto: calcolo del diametro con la formula di Colebrook-White. Condotta complessa a tre rami. Condotta complessa a tre rami con valvola per la regolazione della portata. Verifica di una corta condotta con venturimetro. Calcolo della portata defluente in una condotta tra due serbatoi di quota nota Lunghe condotte. Definizione di lunghe condotte. Influenza del profilo sul funzionamento delle condotte. Vincoli sulle pressioni relative negative. Vincoli sulle pressioni relative positive. Avviamento del moto in una condotta a gravita - necessita’ di innescare il moto. Applicazioni specifiche delle lunghe condotte. Erogazioni o immissioni concentrate ai nodi. Erogazione distribuita lungo il percorso. Condotta formata da rami in parallelo. Il problema dei tre serbatoi. Progetto di una lunga condotta fra due serbatoi. Verifica a tubi nuovi 5 6 4 5 della lunga condotta fra due serbatoi considerata nell’esercizio. Progetto e verifica di una lunga condotta fra due serbatoi, con diametro unico. Verifica di una lunga condotta con spillamento. Verifica di una lunga condotta con un ramo in servizio misto Impianti di sollevamento e idroelettrici. Potenza di una corrente. Principi di funzionamento delle pompe centrifughe. Diagrammi caratteristici di una pompa centrifuga. Principi di funzionamento del sistema condotta – pompa centrifuga. Variazione della curva caratteristica della condotta. Variazione della curva caratteristica della pompa. Funzionamento di più pompe disposte in serie e in parallelo. Pompe centrifughe in parallelo. Pompe centrifughe in serie (pompe multiple). Schema elementare d’impianto di sollevamento: calcolo della potenza della pompa. Schema elementare d’impianto di sollevamento: portata massima sollevabile. Generalità sugli impianti di sollevamento. Turbine ad azione e turbine a reazione. Energia disponibile, energia dissipata, energia utile. Potenza utile ai morsetti dell’alternatore. Rendimento globale dell’utilizzatore. Energia erogata dall’impianto per giorno. Totale TESTI CONSIGLIATI 3 6 30 30 Citrini D., Noseda G. “Idraulica”, Casa Editrice Ambrosiana, 1975 Curto G., Napoli E. “Idraulica, volume primo, Editoriale Bios, 2004 Curto G., Napoli E. “Idraulica, volume secondo, Editoriale Bios, 2006 FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI INGEGNERIA 2013-14 Ingegneria Meccanica Misure meccaniche e termiche Caratterizzante Ingegneria Meccanica 05269 NO ING-IND/12 Leonardo D’Acquisto Prof. associato conf. Università di Palermo 9 125 100 Elettrotecnica, Fisica TERZO Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula, Esercitazioni in laboratorio Facoltativa Prova Orale Voto in trentesimi Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it lu-me-ve 9 - 10 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito capacità di comprensione, conoscenze e metodologie per applicare e risolvere in maniera efficace problematiche di misura di grandezze meccaniche e termiche. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente avrà acquisito conoscenze e metodologie per analizzare e risolvere problemi dell’approccio concettuale applicato alla individuazione e selezione delle tecniche di misura adatte ai problemi incontrati. Autonomia di giudizio Lo studente avrà acquisito la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate. Abilità comunicative Lo studente sarà in grado di comunicare con competenza e proprietà di linguaggio, a interlocutori specialisti e non, le sue conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese a proposito di problematiche connesse all’approccio, alla definizione e sviluppo di un processo di misura. Capacità d’apprendimento Lo studente avrà sviluppato quelle capacità di apprendimento che gli consentiranno di approfondire in autonomia tematiche quali l’ottimizzazione delle risorse impiegate ai fini della riduzione dell’incertezza associata al risultato dell’operazione di misurazione. OBIETTIVI FORMATIVI Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito capacità di comprensione, conoscenze e metodologie per applicare e risolvere in maniera efficace problematiche di misura di grandezze meccaniche e termiche. Sarà in grado di selezionare le metodologie più efficaci per analizzare e risolvere problemi dell’approccio concettuale applicato alla individuazione e selezione delle tecniche di misura adatte ai problemi incontrati. Sarà in grado di comunicare con competenza e proprietà di linguaggio, a interlocutori specialisti e non, le sue conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese a proposito di problematiche connesse all’approccio, alla definizione e sviluppo di un processo di misura, nonché di approfondire in autonomia tematiche quali l’ottimizzazione delle risorse impiegate ai fini della riduzione dell’incertezza associata al risultato dell’operazione di misurazione.. ORE FRONTALI 30 20 14 Tot. 64 12 12 12 LEZIONI FRONTALI Principi delle misure, degli strumenti e dei sistemi di misura Sensori e trasduttori per le misure meccaniche e termiche L’incertezza nelle misure e le misure per la qualita' industriale ESERCITAZIONI Elementi di statistica e valutazione dell’incertezza con applicazioni a casi pratici di procedure di valutazione dell’incertezza. Procedure di taratura di strumentazione di misura per misure meccaniche e termiche Uso di tecniche ottiche ed elettriche per la caratterizzazione sperimentale delle deformazioni superficiali su provini e campioni di materiali. Tot. 36 TESTI CONSIGLIATI - Vallascas R. : Fondamenti di misure meccaniche e termiche Grandezze statiche e sistemi. Editore: HOEPLI , 2008 - Doebelin, Ernest O. - “Strumenti e metodi di misura” – McGraw-Hill, 2004 FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO CORSO DI LAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI DOCENTE RESPONSABILE CFU NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE TIPO DI VALUTAZIONE PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI INGEGNERIA 2013/14 Ingegneria Meccanica Tecnologia Meccanica Caratterizzante Ingegneria Meccanica 07324 NO ING-IND/16 Luigi Cannizzaro Prof. Ordinario Università di Palermo 9 135 90 Prerequisiti: Conoscenza delle proprietà meccaniche dei materiali, conoscenza della meccanica dei solidi e delle macchine, tutti argomenti studiati ed analizzati nei corsi di Fisica, Fisica Tecnica, Scienza delle Costruzioni, Tecnologie generali dei materiali, Costruzione di macchine e Meccanica applicata alle macchine. Opportune anche le conoscenze di base della Meccanica razionale. 3 Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Lezioni frontali, Esercitazioni in aula, Esercitazioni in laboratorio Facoltativa Prova Orale, Prova Scritta Voto in trentesimi Primo semestre Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): · Lo studente al termine del corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti le tecnologie di lavorazione meccanica Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding): · Lo studente sarà in grado di comprendere le più moderne ed avanzate tecnologie di lavorazione meccanica ed ottimizzarne i parametri operativi. Autonomia di giudizio (making judgements) · Lo studente sarà in grado di interpretare il corretto modo di funzionamento delle macchine utensili ed ottimizzarne il funzionamento Abilità comunicative (communication skills) · Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso. Sarò in grado di sostenere conversazioni su tematiche inerenti argomenti di tecnologia meccanica. Capacità di apprendere (learning skills) · Lo studente avrà appreso le interazioni tra le tematiche tecnologiche e le problematiche realizzative delle macchine, e questo gli consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia e discernimento. OBIETTIVI FORMATIVI La conoscenza adeguata degli aspetti metodologici-operativi relativi agli argomenti oggetto del corso e la capacità di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria. ORE FRONTALI 18 21 21 8 12 10 TESTI CONSIGLIATI LEZIONI FRONTALI Tecnologia della fonderia. Materiali utilizzati in fonderia. Tecniche di fonderia tradizionale ed artistica. Macchine ed attrezzature utilizzate in fonderia. Moderne tecniche fusorie. Difetti nei pezzi fusi. Analisi non distruttive. Costi di produzione Lavorazioni per asportazione di truciolo. Principi delle lavorazioni per asportazione di truciolo. Le macchine utensili per asportazione di truciolo. Gli utensili. Costi e tempi di lavorazione. Ottimizzazione dei processi di lavorazione Lavorazioni per deformazione plastica. La teoria di plasticità dei metalli. Metodologie ed analisi delle lavorazioni per deformazione plastica dei metalli. ESERCITAZIONI Tecnologia della fonderia. Materiali utilizzati in fonderia. Tecniche di fonderia tradizionale ed artistica. Macchine ed attrezzature utilizzate in fonderia. Moderne tecniche fusorie. Difetti nei pezzi fusi. Analisi non distruttive. Costi di produzione Lavorazioni per asportazione di truciolo. Principi delle lavorazioni per asportazione di truciolo. Le macchine utensili per asportazione di truciolo. Gli utensili. Costi e tempi di lavorazione. Ottimizzazione dei processi di lavorazione Lavorazioni per deformazione plastica. La teoria di plasticità dei metalli. Metodologie ed analisi delle lavorazioni per deformazione plastica dei metalli. Fabrizio Micari “Processi di formatura dei metalli" Dario Flaccovio Editore Fabrizio Micari “Processi per asportazione di truciolo" Dario Flaccovio Editore