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CERTIFICAZIONE REGIONALE
SOCCORRITORE ESECUTORE
TEST TEORICO
Capitolo 2: La Valutazione del Paziente
1

A
B
C
D
2
CON IL TERMINE TESSUTO SI INTENDE:
una parte di corpo priva di cellule
un insieme di cellule con forma e funzioni specifiche
un insieme di cellule con funzioni di rivestimento
un insieme di cellule aspecifiche
A
B
 C
D
CON IL TERMINE APPARATO O SISTEMA SI INTENDE:
un insieme di cellule
un insieme di organi con funzioni differenti
un insieme di organi che concorrono a svolgere una medesima funzione
un insieme di vasi linfatici
A
 B
C
D
IL DIAFRAMMA È’ IL MUSCOLO CHE SEPARA:
la cavità addominale dal bacino
la cavità addominale da quella toracica
la cavità toracica nei due emitoraci
la cavità addominale in quadranti
A
B
 C
D
I CAPILLARI SONO:
le diramazioni terminali delle arterie
le diramazioni terminali delle vene
piccoli vasi sanguigni diramazioni terminali di arterie e vene
vasi propri solo del muscolo cardiaco
A
B
 C
D
QUALE DEI SEGMENTI DELL'ARTO INFERIORE E’ LA PARTE PIÙ' PROSSIMALE AL TRONCO?
la gamba
il piede
la coscia
la caviglia
3
4
5
6
A
B
 C
D
7
A
B
 C
D
LA PICCOLA CIRCOLAZIONE DEL SANGUE:
trasporta il sangue ossigenato dai polmoni ai cuore e dal cuore in periferia a tutto il
corpo
trasporta il sangue non ossigenato ai polmoni e lo stesso sangue anche al fegato
per depurarlo
trasporta il sangue non ossigenato dal cuore ai polmoni e quello ossigenato dai
polmoni al cuore
trasporta il sangue ossigenato ai tessuti periferici del corpo, ad eccezione dei
polmoni, e quello non ossigenato dalla periferia del corpo al cuore
LA GRANDE CIRCOLAZIONE DEL SANGUE:
trasporta il sangue ossigenato in tutti i distretti del corpo umano
trasporta il sangue non ossigenato al cuore, ai polmoni e ai tessuti periferici del
corpo
trasporta il sangue ossigenato ai tessuti periferici del corpo, ad eccezione dei
polmoni, e quello non ossigenato dalla periferia del corpo al cuore
trasporta il sangue non ossigenato dal cuore ai polmoni e quello ossigenato dai
polmoni al cuore
LABORATORIO ANALISI E SVILUPPO “FORMAZIONE SOCCORRITORI” – Agosto 2012
CERTIFICAZIONE REGIONALE
SOCCORRITORE ESECUTORE
TEST TEORICO
Capitolo 2: La Valutazione del Paziente
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A
B
 C
D
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
A
B
C
D
10
 A
B
C
D
11

A
B
C
D
12
LA NORMALE FREQUENZA RESPIRATORIA IN UN SOGGETTO ADULTO È:
18 - 22 atti al minuto
12 - 16 atti al minuto
14 - 28 atti al minuto
5 – 10 atti al minuto
LA NORMALE FREQUENZA CARDIACA IN UN SOGGETTO ADULTO È:
60 - 80 battiti al minuto
40 - 60 battiti al minuto
100 - 110 battiti al minuto
superiore a 130 battiti al minuto
UNA PERSONA SDRAIATA CON IL TORACE E L’ADDOME RIVOLTI VERSI IL TERRENO E’ IN
POSIZIONE:
supina
prona
decubito laterale sinistro
Semi-seduta
A
B
 C
D
QUALE È LA PRIMA COSA DA FARE ALL’ARRIVO SUL LUOGO DELL’EVENTO ?
effettuare il triage
valutare l’A B C D E del paziente
verificare la sicurezza del luogo
verificare la presenza di testimoni
A
B
 C
D
L’ ABCDE PRIMARIO VA ATTUATO:
sempre quando si tratta di pazienti traumatizzati
solo quando ritenuto necessario, a discrezione del soccorritore
sempre, su qualsiasi tipo di paziente
solo se richiesto dalla COEU/SOREU
A
B
 C
D
LA VALUTAZIONE DELLA FREQUENZA CARDIACA IN UN ADULTO COSCIENTE, CON
RESIRO NORMALE E POLSO RADIALE ASSENTE SI EFFETTUA CERCANDO:
il polso brachiale
il polso femorale
il polso carotideo
il polso apicale
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14
15
LA RESPIRAZIONE PERMETTE DI:
eliminare anidride carbonica e ossigeno
eliminare anidride carbonica e scorie del metabolismo
eliminare anidride carbonica e assumere ossigeno
portare anidride carbonica ai globuli rossi
NELL’ABCDE PRIMARIO, IN QUALE ORDINE AVVIENE LA VALUTAZIONE DEI PARAMETRI?
CERTIFICAZIONE REGIONALE
SOCCORRITORE ESECUTORE
TEST TEORICO
Capitolo 2: La Valutazione del Paziente
 A
B
C
D
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A
B
 C
D
coscienza, respiro, circolo, valutazione neurologica, esposizione e protezione del
paziente
respiro, circolo, coscienza, valutazione neurologica ed esposizione e protezione del
paziente
esposizione e protezione del paziente, respiro, circolo, coscienza, valutazione
neurologica
pressione arteriosa, circolo, coscienza, valutazione neurologica ed esposizione e
protezione del paziente
QUALE DEI SEGUENTI E’ UN SEGNO DI SHOCK ?
Polso rallentato
Ipertensione arteriosa
Cute pallida, fredda e sudata
Pupille miotiche
A
B
C
D
I DATI CHE SI RILEVANO APPREZZANDO, GUARDANDO, ASCOLTANTO, PALPANDO IL
PAZIENTE SONO:
sintomi
segni
parametri vitali
l’anamnesi
 A
B
C
D
UN COLORITO DELLA PELLE PARTICOLARMENTE ITTERICO (GIALLO) IN UN PAZIENTE DI
RAZZA CAUCASICA PUÒ INDICARE:
una patologia a carico del fegato
asfissia, ipossia, avvelenamento, attacco cardiaco
shock, anemia, svenimento, attacco cardiaco
ipertensione, scottature, malattia infettiva, avvelenamento da CO
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
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19
A

B
C
D
20
CHE COSA SI INTENDE PER “COLPO D’OCCHIO” ?
Il soccorritore valuta se il torace del paziente si muove
Il soccorritore valuta globalmente e sommariamente la gravità dell’evento mentre
si avvicina
Il soccorritore valuta la risposta pupillare del paziente
Il soccorritore valuta se sul luogo sono presenti tutti i soccorritori
A
 B
C
D
IN QUALE DEI SEGUENTI CASI LA FREQUENZA RESPIRATORIA E’ ALTERATA?
30 atti in un bimbo di 2 mesi
30 atti in un paziente di 18 anni vittima di un trauma della strada
12 atti in un anziano con dolore al torace
20 atti in una donna con dolore addominale
 A
B
C
D
IN UN PAZIENTE CON UNA GRAVE EMORRAGIA INTERNA, I SEGNI E SINTOMI SONO:
Tachipnea, tachicardia, sudorazione
Normalmente non sono apprezzabili sul posto
Solo l’ipotensione primitiva
Non rilevabili con la valutazione primaria
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