allegato i riassunto delle caratteristiche del prodotto

ALLEGATO I
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
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1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali
2.
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa contiene 2 mg di buprenorfina (come buprenorfina cloridrato) e 0,5 mg di naloxone (come
naloxone cloridrato diidrato).
Eccipienti:
lattosio 42 mg
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3.
FORMA FARMACEUTICA
Compressa sublinguale
Compresse esagonali bianche biconvesse, con il simbolo di una spada incisa su di un lato e “N2” sul
lato opposto.
4.
INFORMAZIONI CLINICHE
4.1
Indicazioni terapeutiche
Trattamento sostitutivo nella dipendenza da oppioidi, nell’ambito di un trattamento medico, sociale e
psicologico. Il ruolo del componente naloxone è quello di scoraggiarne l’uso improprio per via
endovenosa. L’uso del farmaco è indicato in adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni che
abbiano dato il proprio consenso al trattamento della loro situazione di tossicodipendenza.
4.2
Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento deve avvenire sotto la supervisione di un medico esperto nella cura di dipendenza
da oppioidi.
Ogni compressa sublinguale di Suboxone contiene buprenorfina e naloxone. Suboxone contenente
2 mg di buprenorfina e 0,5 mg di naloxone è definito come “2 mg” compresse.
Il medico deve avvertire i pazienti che la via sublinguale rappresenta l'unico metodo di
somministrazione efficace e sicuro di questo farmaco (vedere paragrafo 4.4). Le compresse sublinguali
di Suboxone devono essere tenute sotto la lingua fino a completa dissoluzione, che normalmente
richiede da 5 a 10 minuti. Il dosaggio si ottiene utilizzando le compresse sublinguali di Suboxone
2 mg/0,5 mg e Suboxone 8 mg/2 mg, che possono essere assunte in un’unica somministrazione o in
somministrazioni successive, con l’assunzione della compressa seguente immediatamente dopo la
dissoluzione della prima.
Adulti:
Prima di iniziare la terapia si raccomanda l’esecuzione dei test di base della funzionalità epatica e
dell’epatite virale. I pazienti positivi all’epatite virale, sottoposti a trattamento concomitante con altri
medicinali (vedere paragrafo 4.5) e/o affetti da disfunzione epatica sono a rischio di accelerazione di
danni epatici. Si raccomanda un regolare monitoraggio della funzionalità epatica (vedere paragrafo
4.4).
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Fase di induzione:
Prima dell’induzione al trattamento è necessario prendere in considerazione il tipo di dipendenza da
oppioidi (ad esempio oppioide a lunga o breve durata d’azione), il lasso di tempo trascorso dall’ultima
assunzione di oppioidi e il grado di dipendenza da dette sostanze. Al fine di evitare la precipitazione dei
sintomi di astinenza, la terapia di induzione con Suboxone o compresse di sola buprenorfina deve essere
intrapresa solo in presenza di sintomi oggettivi e chiari di astinenza.
Terapia iniziale:
Il dosaggio iniziale consigliato corrisponde a una o due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse
sublinguali. Un’ulteriore dosaggio di una o due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg può essere
somministrato il primo giorno, in base alle esigenze specifiche del paziente.
Soggetti dipendenti da oppioidi non in astinenza: All’inizio del trattamento il primo dosaggio di
Suboxone deve essere somministrato al comparire dei sintomi di astinenza, ma non prima che siano
trascorse almeno 6 ore dall’ultima assunzione di oppioidi da parte del paziente (ad esempio eroina;
oppioidi a breve durata d'azione).
Soggetti in trattamento con metadone: Prima dell’inizio della terapia con Suboxone è necessario
ridurre il dosaggio di metadone fino a un massimo di 30 mg/die. Il primo dosaggio di Suboxone deve
essere assunto al comparire dei sintomi di astinenza, ma non prima che siano trascorse almeno 24 ore
dall’ultima assunzione di metadone da parte del paziente. La buprenorfina può causare la
precipitazione dei sintomi di astinenza in pazienti con dipendenza da metadone.
Aggiustamento della posologia e mantenimento: Il dosaggio di Suboxone deve essere
progressivamente aumentato in base alla risposta clinica del singolo paziente e non deve eccedere il
dosaggio giornaliero di 24 mg. Il dosaggio viene ottimizzato in base a una successiva valutazione delle
condizioni cliniche e psicologiche del paziente e deve essere raggiunto con combinazione delle
compresse da 2-8 mg.
Durante la fase iniziale del trattamento, si consiglia la somministrazione di buprenorfina a frequenza
giornaliera. Raggiunta la stabilizzazione, è possibile fornire ai pazienti ritenuti affidabili una quantità
di Suboxone sufficiente al trattamento di più giorni. Si raccomanda che la quantità di Suboxone sia
limitata a 7 giorni o in accordo a quanto in vigore a livello locale.
Somministrazione a giorni alterni: Una volta raggiunto un livello di stabilizzazione soddisfacente è
possibile diminuire la frequenza di dosaggio di Suboxone, somministrando al paziente a giorni alterni
un dosaggio corrispondente al doppio del dosaggio giornaliero calibrato su base individuale. Ad
esempio, a un paziente trattato abitualmente con un dosaggio giornaliero di 8 mg possono essere
somministrati 16 mg a giorni alterni, con sospensione del trattamento nei giorni interposti. Il dosaggio
giornaliero non dovrà in ogni caso superare i 24 mg. In alcuni pazienti, dopo il raggiungimento di un
soddisfacente livello di stabilizzazione, è possibile diminuire la frequenza del dosaggio di Suboxone
fino a 3 volte a settimana (ad esempio lunedì, mercoledì e venerdì). I dosaggi di lunedì e mercoledì
devono corrispondere al doppio e quello del venerdì al triplo del dosaggio giornaliero calibrato su base
individuale, con sospensione del trattamento nei giorni interposti. Il dosaggio giornaliero non dovrà in
ogni caso superare i 24 mg. Il suddetto regime potrebbe non essere adeguato per quei pazienti che
necessitino di dosaggi giornalieri > 8 mg/die.
Riduzione del dosaggio e termine del trattamento: Dopo aver raggiunto un soddisfacente livello di
stabilizzazione e previo consenso del paziente, è possibile ridurre gradualmente il dosaggio a una dose
di mantenimento inferiore; in casi particolarmente favorevoli è possibile interrompere il trattamento.
La disponibilità delle compresse sublinguali in dosaggi da 2 mg e da 8 mg consente una diminuzione
del dosaggio. Per i pazienti che necessitino di dosaggi inferiori di buprenorfina, si possono utilizzare
compresse sublinguali di buprenorfina da 0,4 mg. Si consiglia il monitoraggio dei pazienti al termine
del trattamento, a causa della possibilità di ricadute.
Persone anziane:
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Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso in persone anziane.
Bambini:
L’uso di Suboxone non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 15 anni di età a causa della
mancanza di dati sulla sicurezza e sull’efficacia.
Pazienti con funzionalità epatica ridotta:
Gli effetti dell’insufficienza epatica sulla farmacocinetica di buprenorfina e naloxone non sono noti.
Poiché entrambi i principi attivi vengono largamente metabolizzati, si prevedono livelli plasmatici
superiori in pazienti affetti da insufficienza epatica moderata e grave. Non è noto se entrambi i principi
attivi siano interessati dal fenomeno in uguale misura.
Essendo la farmacocinetica di Suboxone soggetta ad alterazioni in pazienti affetti da insufficienza
epatica, si raccomanda una terapia iniziale a basse dosi e un'attenta calibrazione dei dosaggi in pazienti
con insufficienza epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti con funzionalità renale ridotta:
Non è necessario modificare il dosaggio di Suboxone somministrato a pazienti affetti da insufficienza
renale. Si raccomanda cautela nel dosaggio in pazienti con grave insufficienza renale
(CLcr < 30 ml/min) (vedere paragrafo 5.2).
4.3
Controindicazioni
Suboxone è controindicato nei seguenti casi:
•
ipersensibilità a buprenorfina, a naloxone o a uno qualsiasi degli eccipienti,
•
grave insufficienza respiratoria,
•
grave insufficienza epatica,
•
alcoolismo acuto o delirium tremens.
4.4
Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Data la mancanza di dati negli adolescenti (15-<18 anni), Suboxone deve essere utilizzato con cautela
nei pazienti di questa età.
Si devono attentamente monitorare i pazienti durante il periodo di passaggio da buprenorfina o
metadone a Suboxone poiché sono stati riportati sintomi di astinenza.
Diversione:
Con diversione si intende l’introduzione di buprenorfina sul mercato illegale da parte di pazienti o di
individui che abbiano ottenuto il farmaco sottraendolo illecitamente a pazienti o farmacie. Il fenomeno
della diversione può portare alla dipendenza di nuovi soggetti che utilizzino la buprenorfina come
principale sostanza stupefacente, con il rischio di overdose, diffusione di infezioni virali a trasmissione
ematica, depressione respiratoria e danni epatici. Si ritiene che il Suboxone sia meno soggetto a
diversione per uso endovenoso, grazie alla presenza del naloxone nella composizione delle compresse,
che precipita i sintomi di astinenza in individui dipendenti da eroina, metadone o altre sostanze
agoniste pure.
Sindrome di astinenza precipitata:
Iniziando un trattamento a base di buprenorfina, il medico deve essere consapevole delle proprietà di
agonista oppioide parziale della buprenorfina e del fatto che la sostanza possa causare una
precipitazione dei sintomi di astinenza in pazienti dipendenti da oppioidi, in modo particolare nel caso
in cui la somministrazione avvenga a meno di 6 ore dall’assunzione dell’ultima dose di eroina o di
altro oppioide a breve durata d’azione, o prima che siano trascorse 24 ore dall’assunzione dell’ultimo
dosaggio di metadone (vedere paragrafo 4.2). Diversamente, i sintomi di astinenza possono essere
anche associati a dosaggio subottimale.
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Il rischio di gravi effetti indesiderati, quali overdose o abbandono del trattamento, è maggiore in
pazienti sottoposti a sottodosaggio che perseverino nell’automedicazione dei sintomi di astinenza con
oppioidi, alcool o altri sedativi ipnotici, in modo particolare benzodiazepine.
Dipendenza:
La buprenorfina è un agonista parziale che si lega ai recettori mu-oppioidi del cervello e la sua
somministrazione cronica determina dipendenza di tipo oppioide.
La sospensione del trattamento può causare una sindrome di astinenza che può non essere immediata.
Suboxone può causare sonnolenza, in modo particolare se assunto in concomitanza con alcool o
farmaci depressivi del sistema nervoso centrale (quali tranquillanti, sedativi o ipnotici) (vedere
paragrafo 4.5).
Gli studi condotti sugli animali, così come l’esperienza clinica, hanno dimostrato che la buprenorfina
può provocare dipendenza, ma di livello inferiore rispetto alla morfina.
Depressione respiratoria:
Sono stati segnalati alcuni casi di decesso in seguito a depressione respiratoria, in modo particolare nel
caso in cui la buprenorfina sia stata usata in combinazione con benzodiazepine (vedere paragrafo 4.5)
o non in accordo con la prescrizione medica.
Sono stati segnalati casi di decesso in associazione alla somministrazione concomitante di
buprenorfina e altri depressivi, come alcool e altri oppioidi.
Epatite ed eventi epatici:
Sono stati segnalati casi di gravi danni epatici in soggetti dipendenti da oppiacei, tanto nelle
sperimentazioni cliniche quanto nelle segnalazioni post marketing relative agli eventi avversi. Lo
spettro delle anomalie varia dall’aumento transitorio asintomatico delle transaminasi epatiche
all’insufficienza epatica, alla necrosi epatica, alla sindrome epatorenale e all’encefalopatia epatica. In
molti casi la presenza di preesistenti anomalie degli enzimi epatici, infezioni da virus dell’epatite B o
C, l’uso concomitante di altri farmaci potenzialmente epatotossici, e la contemporanea assunzione di
droghe per via endovenosa possono avere un ruolo causale o contributivo. La presenza dei suddetti
fattori deve essere presa in considerazione prima di prescrivere Suboxone e durante il trattamento.
Qualora si sospetti un evento epatico è necessario condurre un’ulteriore valutazione biologica ed
eziologia. In base ai risultati si può decidere di sospendere con cautela la somministrazione del
prodotto, onde prevenire la comparsa di sintomi astinenziali e un nuovo ricorso all’uso di sostanze
stupefacenti. Qualora si decida di continuare il trattamento farmacologico, si deve monitorare
attentamente la funzionalità epatica.
La buprenorfina è un oppioide e come tale può attenuare il dolore, sintomo di una patologia.
Gli atleti devono essere informati del fatto che la buprenorfina può causare una reazione positiva ai
test anti-doping.
Come per altri oppioidi, si richiede la massima cautela in pazienti che assumano buprenorfina e
presentino lesioni al capo, aumento della pressione intracranica, ipotensione, ipertrofia prostatica o
stenosi uretrale.
Questo farmaco deve essere utilizzato con cautela in pazienti affetti da: asma o insufficienza
respiratoria (sono stati segnalati casi di depressione respiratoria in relazione a buprenorfina);
insufficienza renale (il 30 % del dosaggio somministrato viene eliminato per via renale; per questo
l’eliminazione renale potrebbe essere prolungata); insufficienza epatica (il metabolismo epatico della
buprenorfina può risultare alterato) (vedere paragrafo 4.3).
I farmaci che inibiscono l’enzima CYP3A4 possono determinare un aumento delle concentrazioni di
buprenorfina. Ciò potrebbe richiedere una riduzione del dosaggio di Suboxone. I dosaggi dei pazienti
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già sottoposti a trattamento con inibitori dell’enzima CYP3A4 devono essere calibrati con cautela,
poiché un dosaggio inferiore potrebbe essere sufficiente per detti pazienti (vedere paragrafo 4.5).
Come accade con la morfina, l’uso concomitante di inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) può
provocare un’esacerbazione degli effetti di altri oppioidi.
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, sindrome di Lapp da deficit di lattasi
e con sindrome di malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.
4.5
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Suboxone non deve essere assunto con:
•
bevande alcoliche o medicinali contenenti alcool, poiché l’alcool aumenta l’effetto sedativo
della buprenorfina (vedere paragrafo 4.7).
Suboxone deve essere assunto con cautela insieme a:
•
benzodiazepine: questa associazione può provocare depressione respiratoria di origine centrale
con conseguenze fatali. Pertanto i dosaggi devono essere limitati e la suddetta combinazione
deve essere evitata qualora sussista il pericolo di uso scorretto (vedere paragrafo 4.4).
•
altri farmaci ad azione depressiva del sistema nervoso centrale, altri derivati dell’oppio (ad
esempio metadone, analgesici e sedativi della tosse), alcuni antidepressivi, sedativi antagonisti
dei recettori H1, barbiturici, ansiolitici diversi dalle benzodiazepine, neurolettici, clonidina e
sostanze correlate: dette associazioni aumentano la depressione del sistema nervoso centrale. Il
ridotto livello di attenzione può rendere pericoloso l’uso di auto e macchinari.
•
inibitori dell’enzima CYP3A4: uno studio di interazione tra buprenorfina e ketoconazolo (un
potente inibitore del CYP3A4), ha evidenziato un aumento sia del Cmax sia dell'AUC (area sotto
la curva) di buprenorfina (rispettivamente 70 % and 50 % circa) e, in misura leggermente
inferiore, di norbuprenorfina. I pazienti in trattamento con Suboxone devono essere
attentamente monitorati e potrebbero necessitare di una riduzione del dosaggio, qualora potenti
farmaci inibitori del CYP3A4 (ad esempio inibitori delle proteasi quali ritonavir, nelfinavir o
indinavir o azoli antifungini quali ketoconazolo o itraconazolo) vengano somministrati in
concomitanza.
•
induttori dell’enzima CYP3A4: l’interazione di buprenorfina con induttori del CYP3A4 non è
stata studiata. Pertanto si raccomanda che i pazienti sottoposti a terapia con Suboxone siano
attentamente monitorati se trattati in concomitanza con induttori enzimatici (ad esempio,
fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, rifampicina).
Al momento non sono state osservate interazioni degne di nota con la cocaina, l’agente più
frequentemente utilizzato dai soggetti poliabusatori, in associazione con gli oppioidi.
4.6
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: E’ disponibile solo un numero molto limitato di dati riguardanti l’uso di
buprenorfina/naloxone sulle donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una
tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
Verso il termine della gravidanza, dosi elevate di buprenorfina possono indurre depressione
respiratoria nei neonati anche dopo un breve periodo di somministrazione. La somministrazione a
lungo termine di buprenorfina durante gli ultimi tre mesi di gravidanza può determinare una sindrome
di astinenza nel neonato.
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Suboxone non deve essere usato durante la gravidanza. Se è opinione del prescrittore la necessità di
una terapia in gravidanza, si può prendere in considerazione l’uso di buprenorfina in accordo a quanto
approvato a livello locale.
Nel caso in cui si istauri una gravidanza durante il trattamento con Suboxone, la madre e il feto
devono essere strettamente monitorati e si deve passare al trattamento con buprenorfina qualora sia
richiesto un ulteriore trattamento.
Allattamento: non è noto se il naloxone venga escreto nel latte materno umano. Buprenorfina e i suoi
metaboliti sono escreti nel latte materno umano. Si è scoperto che buprenorfina inibisce l’allattamento
nei ratti. Pertanto è necessario interrompere il trattamento con Suboxone durante l’allattamento.
4.7
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
In generale, Suboxone ha un’influenza da lieve a moderata sulla capacità di guidare veicoli nel
traffico, usare macchinari o nell’esecuzione di altre attività pericolose. Suboxone può determinare
sonnolenza, capogiri o diminuzione dei livelli di attenzione, in modo particolare quando assunto
insieme ad alcool o depressori del sistema nervoso centrale. Pertanto si deve usare cautela quando si
eseguono le attività sopra descritte (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
4.8
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente nel corso della sperimentazione clinica di
Suboxone sono stati quelli legati ai sintomi di astinenza (ad esempio dolori addominali, diarrea, dolori
muscolari, ansietà, sudorazione).
In uno studio clinico pre-registrativo di Suboxone, 342 pazienti su 472 (72.5 %) hanno segnalato
reazioni avverse correlate al trattamento. Le suddette reazioni sono elencate nella Tabella 1, ordinate
in base a sistema, classe di organo e frequenza (molto comune (> 1/10), comune (> 1/100, < 1/10), non
comune (> 1/1.000 ≤ 1/100)).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente
di gravità.
Tabella 1: Effetti indesiderati correlati al trattamento segnalati nello studio clinico pre-registrativo
di Suboxone (≥ 0,1% dei pazienti trattati con Suboxone)
Infezioni e infestazioni
Comune: Infezione
Non comune: Vaginite
Alterazioni del sangue e sistema
linfatico
Non comune: Anemia, trombocitopenia, leucopenia, linfoadenopatia, leucocitosi
Alterazioni del sistema immunitario
Non comune: Reazione allergica
Alterazioni del metabolismo e della
nutrizione
Comune: Edema periferico, diminuzione di peso
Non comune: Iperglicemia, iperlipemia, ipoglicemia
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Disturbi psichiatrici
Comune: Ansietà, nervosismo, depressione, calo della libido, pensieri
anomali
Non comune: Tossicodipendenza, amnesia, ostilità, disturbi del linguaggio,
spersonalizzazione, attività onirica anomala, apatia, euforia
Alterazioni del sistema nervoso
Molto comune: Insonnia
Comune: Sonnolenza, vertigini, parestesia, ipertonia
Non comune: Convulsioni, agitazione, tremore, ipercinesia
Disturbi oculari
Comune: Disturbi della lacrimazione, ambliopia
Non comune: Miosi, congiuntivite
Alterazioni cardiache
Non comune: Infarto al miocardio, angina pectoris, palpitazioni, tachicardia,
bradicardia
Alterazioni del sistema vascolare
Comune: Vasodilatazione, ipertensione, emicrania
Non comune: Ipotensione, colpo di calore
Alterazioni dell’apparato
respiratorio, del torace e del
mediastino
Comune: Rinite, faringite, aumento della tosse
Non comune: Dispnea, asma, sbadiglio
Alterazioni dell’apparato
gastrointestinale
Molto comune: Stipsi, nausea
Comune: Vomito, dispepsia, diarrea, anoressia, flatulenza
Non comune: Stomatite ulcerativa, discolorazione della lingua
Alterazioni del sistema epatobiliare
Comune: Anomalie della funzionalità epatica
Alterazioni della cute e del tessuto
sottocutaneo
Molto comune: Sudorazione
Comune: Rash, prurito, orticaria
Non comune: Dermatite esfoliativa, acne, noduli cutanei, alopecia, secchezza
della cute
Alterazione dell’apparato
muscoloscheletrico e tessuto
connettivo
Comune: Artralgia, mialgia, crampi agli arti inferiori
Non comune: Artrite
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Alterazioni renali e delle vie
urinarie
Comune: Albuminuria anomalia urinaria
Non comune: Ematuria, calcolosi renale, aumento della creatinina, infezioni
delle vie urinarie, disuria, ritenzione urinaria
Disordini del sistema riproduttivo
e della mammella
Non comune: Impotenza, amenorrea, eiaculazione anormale, menorragia,
metrorragia
Disordini generali
Molto comune: Sindrome di astinenza, cefalea
Comune: Astenia, febbre, sindrome influenzale, senso di malessere, lesioni
accidentali, brividi, dolori al petto, dolori addominali, mal di
schiena, algia
Lesioni, avvelenamento e
complicazioni di procedure
terapeutiche
Non comune: Ipotermia
L’uso della sola buprenorfina nel trattamento della dipendenza da oppiacei è stato associato ai seguenti
sintomi (> 1 %): stipsi, cefalea, insonnia, astenia, sonnolenza, nausea e vomito, svenimento e capogiri,
ipotensione ortostatica e sudorazione. Altri effetti indesiderati (< 0,1 %) sono stati segnalati in
associazione alla sola buprenorfina. Questi sono:
•
depressione respiratoria (vedere paragrafi 4.4 e 4.5),
•
necrosi epatica ed epatite (vedere paragrafo 4.4),
•
allucinazioni,
•
casi di broncospasmo, edema angioneurotico e shock anafilattico.
In caso di assunzione scorretta per via endovenosa sono state segnalate reazioni locali, alcune volte
settiche, ed epatiti acute potenzialmente gravi (vedere paragrafo 4.4).
Nei pazienti che presentino una tossicodipendenza marcata, la somministrazione iniziale di
buprenorfina può produrre un effetto di astinenza simile a quello associato a naloxone.
E’ stato riportato aborto spontaneo durante l’assunzione sia di buprenorfina sia di buprenorfinanaloxone. Non è possibile stabilire una relazione causale poiché i casi di aborto spontaneo tipicamente
coinvolgono altri farmaci o fattori di rischio (vedere paragrafo 4.6).
E’ stata riportata una sindrome di astinenza neonatale fra i neonati di donne che avevano assunto
buprenorfina durante la gravidanza. La sindrome può essere più lieve e più protratta di quella
determinata da agonisti completi a breve durata d’azione dei recettori µ degli oppioidi. La natura della
sindrome può variare a seconda della storia di abuso della madre (vedere paragrafo 4.6).
4.9
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio è necessario intraprendere misure generali di supporto, prestando particolare
attenzione allo status respiratorio e cardiaco del paziente. Il principale sintomo che richiede intervento
è la depressione respiratoria, che potrebbe evolvere fino all’arresto respiratorio e alla morte. In caso di
vomito se ne deve prevenire l’aspirazione da parte del paziente.
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Trattamento: Procedere al trattamento sintomatico della depressione respiratoria e adottare le misure
generali di terapia intensiva. E' necessario garantire la pervietà delle vie aeree e il controllo della
ventilazione. Il paziente deve essere trasferito in una struttura dove sia presente un’unità di
rianimazione.
E’ consigliato l’uso di un antagonista degli oppioidi (ad esempio naloxone), nonostante il modesto
effetto che potrebbe avere nel contrastare i sintomi respiratori della buprenorfina, rispetto a quello
esercitato nei confronti di altri agonisti pieni degli oppioidi.
La lunga durata d’azione di Suboxone deve essere presa in considerazione per determinare la durata
del trattamento e il tipo di controllo medico necessario per contrastare gli effetti di un sovradosaggio.
5.
PROPRIETÁ FARMACOLOGICHE
5.1
Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: farmaci usati nella dipendenza da oppioidi, codice ATC: N07B C51.
Meccanismo d’azione:
La buprenorfina è un agonista/antagonista oppioide parziale che si lega ai recettori µ (mu) e k (kappa)
del cervello. La sua attività nella terapia di mantenimento è attribuibile al suo legame reversibile in
modo lento con il recettore µ che, in un periodo prolungato, potrebbe minimizzare la necessità di
oppioidi illegali nei pazienti tossicodipendenti.
Effetti tetto da agonista oppioide sono stati riscontrati nel corso di studi di farmacologia clinica
condotti in soggetti con dipendenza da oppioidi.
Il naloxone è un antagonista dei recettori oppioidi µ (mu). Se somministrato per via orale o per via
sublinguale nelle dosi consuete a pazienti in astinenza da oppioidi, il naloxone manifesta effetto
farmacologico scarso o nullo, a causa del suo metabolismo di primo passaggio quasi totale.
Comunque, se somministrato per via endovenosa a soggetti dipendenti da sostanze oppioidi, la
presenza del naloxone in Suboxone produce un marcato antagonistico oppioide e astinenza, agendo in
questo modo da deterrente per l’abuso per via endovenosa.
Efficacia clinica:
I dati di efficacia e sicurezza di Suboxone derivano principalmente da uno studio clinico della durata
di un anno, composto da uno studio randomizzato in doppio cieco di 4 settimane, condotto con
compresse di Suboxone, buprenorfina e placebo, seguito da uno studio di sicurezza di 48 settimane su
Suboxone. Nel corso dello studio, 326 soggetti con dipendenza da eroina sono stati randomizzati a
16 mg/die di Suboxone, a 16 mg/die di buprenorfina o a placebo. Il dosaggio iniziale somministrato ai
soggetti randomizzati a uno dei trattamenti attivi corrispondeva a una compressa da 8 mg di
buprenorfina il giorno 1, seguita da 16 mg (due compresse da 8 mg) di buprenorfina il giorno 2. Dal
giorno 3 la terapia dei soggetti randomizzati a Suboxone prevedeva il passaggio alla compressa
combinata. I soggetti sono stati sottoposti a osservazione quotidiana in clinica (da lunedì a venerdì) per
le valutazioni relative a dosaggio ed efficacia. Per i fine settimana venivano fornite dosi da portare a
casa. Obiettivo principale dello studio era la valutazione dell'efficacia individuale di buprenorfina e
Suboxone verso placebo. La percentuale di campioni di urina, raccolti con frequenza trisettimanale,
risultati negativi per gli oppioidi estranei allo studio si è dimostrata statisticamente superiore sia per
Suboxone verso placebo (p < 0,0001) sia per buprenorfina verso placebo (p < 0,0001).
In uno studio in doppio cieco, a gruppi paralleli, con mascheramento della forma farmaceutica
(double-dummy) che metteva a confronto una soluzione etanolica di buprenorfina con un agonista
pieno, 162 soggetti sono stati randomizzati a 8 mg/die di soluzione etanolica sublinguale di
buprenorfina (dosaggio approssimativamente paragonabile ad un dosaggio da 12 mg/die di Suboxone)
o a due dosaggi relativamente bassi dell’agonista pieno (controllo attivo), uno dei quali
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sufficientemente basso da servire come alternativa al placebo. Lo studio è stato suddiviso in una fase
induttiva della durata da 3 a 10 giorni, una fase di mantenimento di 16 settimane e una fase di
disintossicazione di 7 settimane. A partire dal giorno 3, la buprenorfina è stata calibrata al dosaggio di
mantenimento; i dosaggi dell’agonista pieno (controllo attivo) hanno subito una calibrazione più
graduale. Sulla base del tasso di ritenzione in trattamento e della percentuale di campioni di urina
negativi per gli oppioidi estranei allo studio, con frequenza trisettimanale, la buprenorfina si è
dimostrata più efficace del basso dosaggio del controllo nel mantenere in trattamento i soggetti
dipendenti da eroina e nel ridurre il loro consumo di oppioidi durante la terapia. L’efficacia della
buprenorfina al dosaggio di 8 mg/die si è dimostrata simile a quella del dosaggio moderato di agonista
pieno (controllo attivo), ma non è stato possibile dimostrarne l’equivalenza.
5.2
Proprietà farmacocinetiche
Buprenorfina
Assorbimento:
La buprenorfina, se somministrata per via orale, è sottoposta ad una metabolizzazione di primo
passaggio con N-dealchilazione e glucuronoconiugazione a livello epatico e dell’intestino tenue. L’uso
di questo farmaco per via orale è quindi inappropriato.
Le concentrazioni plasmatiche di picco si raggiungono dopo 90 minuti dalla somministrazione
sublinguale. I livelli plasmatici di buprenorfina sono aumentati con la somministrazione sublinguale di
Suboxone. Entrambe le concentrazioni Cmax e AUC di buprenorfina sono aumentate all’aumentare del
dosaggio (nell’intervallo di 4-16 mg), anche se l’incremento è stato proporzionalmente inferiore a
quello del dosaggio.
Suboxone 4 mg
Suboxone 8 mg
Suboxone 16 mg
Cmax · ng/ml
1,84 (39)
3,0 (51)
5,95 (38)
AUC0-48
ora · ng/ml
12,52 (35)
20,22 (43)
34,89 (33)
Parametro farmacocinetico
Distribuzione:
L’assorbimento di buprenorfina è seguito da una rapida fase di distribuzione (caratterizzata da
un’emivita compresa tra 2 e 5 ore).
Metabolismo ed eliminazione:
La buprenorfina è metabolizzata per 14-N-dealchilazione e glucuronoconiugazione della molecola di
partenza e del metabolita dealchilato. I dati clinici confermano come il CYP3A4 sia responsabile del
processo di N-dealchilazione della buprenorfina. La N-dealchilbuprenorfina è un agonista oppioide dei
recettori µ (mu) con debole attività intrinseca.
L’eliminazione di buprenorfina è bi- o tri-esponenziale, con una emivita media di eliminazione dal
plasma di 32 ore.
La buprenorfina viene essenzialmente eliminata nelle feci per escrezione biliare dei metaboliti
glicuronoconiugati (70 %), mentre la parte restante viene eliminata con le urine.
Naloxone
Assorbimento e distribuzione:
La distribuzione del naloxone somministrato per via endovenosa avviene rapidamente (emivita di
distribuzione ~ 4 minuti). In seguito a somministrazione per via orale il naloxone compare nel plasma
solo in deboli tracce; nel caso di somministrazione sublinguale di Suboxone le concentrazioni di
naloxone nel plasma sono basse e destinate a diminuire rapidamente.
11/52
Metabolismo ed eliminazione:
Il medicinale è metabolizzato a livello epatico, fondamentalmente per glucuronoconiugazione, e viene
escreto nelle urine. Il naloxone presenta una emivita media di eliminazione dal plasma di 1,2 ore.
Categorie speciali:
Anziani: Non vi sono dati riguardanti la farmacocinetica in pazienti anziani.
Problemi renali: L’eliminazione per via renale svolge un ruolo relativamente modesto (~30 %) nella
clearance complessiva di Suboxone. Non si richiede una modificazione del dosaggio basata sulla
funzionalità renale, ma si raccomanda comunque cautela nel dosaggio su soggetti affetti da gravi
problemi renali.
Problemi epatici: L’eliminazione per via epatica svolge un ruolo piuttosto importante (~70 %) nella
clearance complessiva di Suboxone e l’azione della buprenorfina potrebbe risultare prolungata in
soggetti con clearance epatica compromessa. Nei pazienti affetti da disfunzione epatica da lieve a
moderata sarà opportuno impiegare dosi iniziali di Suboxone inferiori e procedere con cautela alla
calibrazione del dosaggio. L’uso di Suboxone è controindicato in pazienti affetti da grave disfunzione
epatica (vedere paragrafo 4.3).
5.3
Dati preclinici di sicurezza
L’associazione di buprenorfina e naloxone è stata valutata in studi di tossicità animale, in acuto e a dosi
ripetute (fino a 90 giorni nei ratti). Non è stato osservato nessun aumento sinergico di tossicità. Gli effetti
indesiderati erano basati sull’attività farmacologica conosciuta delle sostanze agoniste o antagoniste degli
oppioidi.
La combinazione (4:1) di buprenorfina cloridrato e naloxone cloridrato non ha mostrato attività
mutagena nel test di mutazione batterica (test di Ames), o clastogenica, nel test citogenico in vitro su
linfociti umani o nel test del micronucleo del ratto per via endovenosa.
Gli studi di tossicità riproduttiva e dello sviluppo, a seguito di somministrazione orale di buprenorfina:
naloxone (rapporto 1:1) indicavano che l’embrioletalità si verificava in ratti in presenza di tossicità
materna a tutti i dosaggi. La dose più bassa che è stata studiata rappresentava esposizioni multiple di
1 volta per buprenorfina e di 5 volte per naloxone, della massima dose terapeutica umana calcolata
come mg/m2. La somministrazione di dosi tossiche alla madre non ha avuto conseguenze di tossicità
evolutiva nei conigli. Inoltre non è stata osservata teratogenicità in ratti e conigli. Non è stato condotto
alcuno studio peri-postnatale con Suboxone; tuttavia la somministrazione orale materna di elevate dosi
di buprenorfina durante la gestazione e la lattazione ha avuto come conseguenze parto difficoltoso
(possibile risultanza dell’effetto sedativo della buprenorfina), elevata mortalità neonatale e lieve
ritardo nello sviluppo di alcune funzioni neurologiche (riflesso di raddrizzamento superficiale e
reazione di trasalimento) in ratti allo stadio neonatale.
La somministrazione con gli alimenti di Suboxone in quantità pari o superiori a 500 ppm ha
determinato nei ratti un calo di fertilità, dimostrata da una riduzione dei tassi di concepimento
femminile. Una quantità negli alimenti di 100 ppm (esposizione a buprenorfina pari a circa 2,4 volte i
dosaggi umani di 24 mg di Suboxone, basata sull’AUC, i livelli plasmatici di naloxone erano inferiori
al limite di rilevazione nei ratti) non ha prodotto effetti negativi sulla fertilità.
Uno studio di carcinogenicità con Suboxone è stato condotto sui ratti con dosaggi di 7, 30 e
120 mg/kg/die, con multipli di esposizione da 3 a 75 volte, basati su un dosaggio sublinguale
giornaliero umano di 16 mg, calcolato su base mg/m². Un aumento significativo a livello statistico
nell’incidenza di adenomi benigni nelle cellule del tessuto interstiziale dei testicoli (cellule di Leydig)
è stato osservato in tutti i gruppi di dosaggio.
12/52
6.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1
Elenco degli eccipienti
Lattosio monoidrato,
Mannitolo,
Amido di mais,
Povidone K 30,
Acido citrico anidro,
Sodio citrato,
Magnesio stearato,
Acesulfame potassio,
Aroma naturale di limone e lime.
6.2
Incompatibilità
Non pertinente.
6.3
Periodo di validità
3 anni
6.4
Precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
6.5
Natura e contenuto del contenitore
7 compresse in blister Nylon/Alluminio/PVC.
28 compresse in blister Nylon/Alluminio/PVC.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6
Precauzioni particolari per lo smaltimento
I medicinali non utilizzati non devono essere smaltiti attraverso le acque di scarico o il sistema
fognario municipale. Si deve istruire il paziente affinché li consegni al farmacista o gli chieda
consiglio per uno smaltimento in accordo con la normativa nazionale. Queste misure contribuiranno
alla tutela ambientale.
7.
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
SP Europe
Rue de Stalle, 73
B-1180 Bruxelles
Belgio
8.
NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE (DELLE AUTORIZZAZIONI)
ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
9.
DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
13/52
10.
DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia
Europea dei Medicinali (EMEA): http://www.emea.eu.int/>
14/52
1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali
2.
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa contiene 8 mg di buprenorfina (come buprenorfina cloridrato) e 2 mg di naloxone (come
naloxone cloridrato diidrato).
Eccipienti:
lattosio 168 mg
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3.
FORMA FARMACEUTICA
Compressa sublinguale
Compresse esagonali bianche biconvesse, con il simbolo di una spada incisa su di un lato e “N2” sul
lato opposto.
4.
INFORMAZIONI CLINICHE
4.1
Indicazioni terapeutiche
Trattamento sostitutivo nella dipendenza da oppioidi, nell’ambito di un trattamento medico, sociale e
psicologico. Il ruolo del componente naloxone è quello di scoraggiarne l’uso improprio per via
endovenosa. L’uso del farmaco è indicato in adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni che
abbiano dato il proprio consenso al trattamento della loro situazione di tossicodipendenza.
4.2
Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento deve avvenire sotto la supervisione di un medico esperto nella cura di dipendenza
da oppioidi.
Ogni compressa sublinguale di Suboxone contiene buprenorfina e naloxone. Suboxone contenente
8 mg di buprenorfina e 2 mg di naloxone è definito come “8 mg” compresse.
Il medico deve avvertire i pazienti che la via sublinguale rappresenta l'unico metodo di
somministrazione efficace e sicuro di questo farmaco (vedere paragrafo 4.4). Le compresse sublinguali
di Suboxone devono essere tenute sotto la lingua fino a completa dissoluzione, che normalmente
richiede da 5 a 10 minuti. Il dosaggio si ottiene utilizzando le compresse sublinguali di Suboxone
2 mg/0,5 mg e Suboxone 8 mg/2 mg, che possono essere assunte in un’unica somministrazione o in
somministrazioni successive, con l’assunzione della compressa seguente immediatamente dopo la
dissoluzione della prima.
Adulti:
Prima di iniziare la terapia si raccomanda l’esecuzione dei test di base della funzionalità epatica e
dell’epatite virale. I pazienti positivi all’epatite virale, sottoposti a trattamento concomitante con altri
medicinali (vedere paragrafo 4.5) e/o affetti da disfunzione epatica sono a rischio di accelerazione di
danni epatici. Si raccomanda un regolare monitoraggio della funzionalità epatica (vedere paragrafo
4.4).
15/52
Fase di induzione:
Prima dell’induzione al trattamento è necessario prendere in considerazione il tipo di dipendenza da
oppioidi (ad esempio oppioide a lunga o breve durata d’azione), il lasso di tempo trascorso dall’ultima
assunzione di oppioidi e il grado di dipendenza da dette sostanze. Al fine di evitare la precipitazione dei
sintomi di astinenza, la terapia di induzione con Suboxone o compresse di sola buprenorfina deve essere
intrapresa solo in presenza di sintomi oggettivi e chiari di astinenza.
Terapia iniziale:
Il dosaggio iniziale consigliato corrisponde a una o due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse
sublinguali. Un’ulteriore dosaggio di una o due compresse di Suboxone 2 mg/0,5 mg può essere
somministrato il primo giorno, in base alle esigenze specifiche del paziente.
Soggetti dipendenti da oppioidi non in astinenza: All’inizio del trattamento il primo dosaggio di
Suboxone deve essere somministrato al comparire dei sintomi di astinenza, ma non prima che siano
trascorse almeno 6 ore dall’ultima assunzione di oppioidi da parte del paziente (ad esempio eroina;
oppioidi a breve durata d'azione).
Soggetti in trattamento con metadone: Prima dell’inizio della terapia con Suboxone è necessario
ridurre il dosaggio di metadone fino a un massimo di 30 mg/die. Il primo dosaggio di Suboxone deve
essere assunto al comparire dei sintomi di astinenza, ma non prima che siano trascorse almeno 24 ore
dall’ultima assunzione di metadone da parte del paziente. La buprenorfina può causare la
precipitazione dei sintomi di astinenza in pazienti con dipendenza da metadone.
Aggiustamento della posologia e mantenimento: Il dosaggio di Suboxone deve essere
progressivamente aumentato in base alla risposta clinica del singolo paziente e non deve eccedere il
dosaggio giornaliero di 24 mg. Il dosaggio viene ottimizzato in base a una successiva valutazione delle
condizioni cliniche e psicologiche del paziente e deve essere raggiunto con combinazione delle
compresse da 2-8 mg.
Durante la fase iniziale del trattamento, si consiglia la somministrazione di buprenorfina a frequenza
giornaliera. Raggiunta la stabilizzazione, è possibile fornire ai pazienti ritenuti affidabili una quantità
di Suboxone sufficiente al trattamento di più giorni. Si raccomanda che la quantità di Suboxone sia
limitata a 7 giorni o in accordo a quanto in vigore a livello locale.
Somministrazione a giorni alterni: Una volta raggiunto un livello di stabilizzazione soddisfacente è
possibile diminuire la frequenza di dosaggio di Suboxone, somministrando al paziente a giorni alterni
un dosaggio corrispondente al doppio del dosaggio giornaliero calibrato su base individuale. Ad
esempio, a un paziente trattato abitualmente con un dosaggio giornaliero di 8 mg possono essere
somministrati 16 mg a giorni alterni, con sospensione del trattamento nei giorni interposti. Il dosaggio
giornaliero non dovrà in ogni caso superare i 24 mg. In alcuni pazienti, dopo il raggiungimento di un
soddisfacente livello di stabilizzazione, è possibile diminuire la frequenza del dosaggio di Suboxone
fino a 3 volte a settimana (ad esempio lunedì, mercoledì e venerdì). I dosaggi di lunedì e mercoledì
devono corrispondere al doppio e quello del venerdì al triplo del dosaggio giornaliero calibrato su base
individuale, con sospensione del trattamento nei giorni interposti. Il dosaggio giornaliero non dovrà in
ogni caso superare i 24 mg. Il suddetto regime potrebbe non essere adeguato per quei pazienti che
necessitino di dosaggi giornalieri > 8 mg/die.
Riduzione del dosaggio e termine del trattamento: Dopo aver raggiunto un soddisfacente livello di
stabilizzazione e previo consenso del paziente, è possibile ridurre gradualmente il dosaggio a una dose
di mantenimento inferiore; in casi particolarmente favorevoli è possibile interrompere il trattamento.
La disponibilità delle compresse sublinguali in dosaggi da 2 mg e da 8 mg consente una diminuzione
del dosaggio. Per i pazienti che necessitino di dosaggi inferiori di buprenorfina, si possono utilizzare
compresse sublinguali di buprenorfina da 0,4 mg. Si consiglia il monitoraggio dei pazienti al termine
del trattamento, a causa della possibilità di ricadute.
Persone anziane:
16/52
Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso in persone anziane.
Bambini:
L’uso di Suboxone non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 15 anni di età a causa della
mancanza di dati sulla sicurezza e sull’efficacia.
Pazienti con funzionalità epatica ridotta:
Gli effetti dell’insufficienza epatica sulla farmacocinetica di buprenorfina e naloxone non sono noti.
Poiché entrambi i principi attivi vengono largamente metabolizzati, si prevedono livelli plasmatici
superiori in pazienti affetti da insufficienza epatica moderata e grave. Non è noto se entrambi i principi
attivi siano interessati dal fenomeno in uguale misura.
Essendo la farmacocinetica di Suboxone soggetta ad alterazioni in pazienti affetti da insufficienza
epatica, si raccomanda una terapia iniziale a basse dosi e un'attenta calibrazione dei dosaggi in pazienti
con insufficienza epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti con funzionalità renale ridotta:
Non è necessario modificare il dosaggio di Suboxone somministrato a pazienti affetti da insufficienza
renale. Si raccomanda cautela nel dosaggio in pazienti con grave insufficienza renale
(CLcr < 30 ml/min) (vedere paragrafo 5.2).
4.3
Controindicazioni
Suboxone è controindicato nei seguenti casi:
•
ipersensibilità a buprenorfina, al naloxone o a uno qualsiasi degli eccipienti,
•
grave insufficienza respiratoria,
•
grave insufficienza epatica,
•
alcoolismo acuto o delirium tremens.
4.4
Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Data la mancanza di dati negli adolescenti (15-<18 anni), Suboxone deve essere utilizzato con cautela
nei pazienti di questa età.
Si devono attentamente monitorare i pazienti durante il periodo di passaggio da buprenorfina o
metadone a Suboxone poiché sono stati riportati sintomi di astinenza.
Diversione:
Con diversione si intende l’introduzione di buprenorfina sul mercato illegale da parte di pazienti o di
individui che abbiano ottenuto il farmaco sottraendolo illecitamente a pazienti o farmacie. Il fenomeno
della diversione può portare alla dipendenza di nuovi soggetti che utilizzino la buprenorfina come
principale sostanza stupefacente, con il rischio di overdose, diffusione di infezioni virali a trasmissione
ematica, depressione respiratoria e danni epatici. Si ritiene che il Suboxone sia meno soggetto a
diversione per uso endovenoso, grazie alla presenza del naloxone nella composizione delle compresse,
che precipita i sintomi di astinenza in individui dipendenti da eroina, metadone o altre sostanze
agoniste pure.
Sindrome di astinenza precipitata:
Iniziando un trattamento a base di buprenorfina, il medico deve essere consapevole delle proprietà di
agonista oppioide parziale della buprenorfina e del fatto che la sostanza possa causare una
precipitazione dei sintomi di astinenza in pazienti dipendenti da oppioidi, in modo particolare nel caso
in cui la somministrazione avvenga a meno di 6 ore dall’assunzione dell’ultima dose di eroina o di
altro oppioide a breve durata d’azione, o prima che siano trascorse 24 ore dall’assunzione dell’ultimo
dosaggio di metadone (vedere paragrafo 4.2). Diversamente, i sintomi di astinenza possono essere
anche associati a dosaggio subottimale.
17/52
Il rischio di gravi effetti indesiderati, quali overdose o abbandono del trattamento, è maggiore in
pazienti sottoposti a sottodosaggio che perseverino nell’automedicazione dei sintomi di astinenza con
oppioidi, alcool o altri sedativi ipnotici, in modo particolare benzodiazepine.
Dipendenza:
La buprenorfina è un agonista parziale che si lega ai recettori mu-oppioidi del cervello e la sua
somministrazione cronica determina dipendenza di tipo oppioide.
La sospensione del trattamento può causare una sindrome di astinenza che può non essere immediata.
Suboxone può causare sonnolenza, in modo particolare se assunto in concomitanza con alcool o
farmaci depressivi del sistema nervoso centrale (quali tranquillanti, sedativi o ipnotici) (vedere
paragrafo 4.5).
Gli studi condotti sugli animali, così come l’esperienza clinica, hanno dimostrato che la buprenorfina
può provocare dipendenza, ma di livello inferiore rispetto alla morfina.
Depressione respiratoria:
Sono stati segnalati alcuni casi di decesso in seguito a depressione respiratoria, in modo particolare nel
caso in cui la buprenorfina sia stata usata in combinazione con benzodiazepine (vedere paragrafo 4.5)
o non in accordo con la prescrizione medica.
Sono stati segnalati casi di decesso in associazione alla somministrazione concomitante di
buprenorfina e altri depressivi, come alcool e altri oppioidi.
Epatite ed eventi epatici:
Sono stati segnalati casi di gravi danni epatici in soggetti dipendenti da oppiacei, tanto nelle
sperimentazioni cliniche quanto nelle segnalazioni post marketing relative agli eventi avversi. Lo
spettro delle anomalie varia dall’aumento transitorio asintomatico delle transaminasi epatiche
all’insufficienza epatica, alla necrosi epatica, alla sindrome epatorenale e all’encefalopatia epatica. In
molti casi la presenza di preesistenti anomalie degli enzimi epatici, infezioni da virus dell’epatite B o
C, l’uso concomitante di altri farmaci potenzialmente epatotossici, e la contemporanea assunzione di
droghe per via endovenosa possono avere un ruolo causale o contributivo. La presenza dei suddetti
fattori deve essere presa in considerazione prima di prescrivere Suboxone e durante il trattamento.
Qualora si sospetti un evento epatico è necessario condurre un’ulteriore valutazione biologica ed
eziologia. In base ai risultati si può decidere di sospendere con cautela la somministrazione del
prodotto, onde prevenire la comparsa di sintomi astinenziali e un nuovo ricorso all’uso di sostanze
stupefacenti. Qualora si decida di continuare il trattamento farmacologico, si deve monitorare
attentamente la funzionalità epatica.
La buprenorfina è un oppioide e come tale può attenuare il dolore, sintomo di una patologia.
Gli atleti devono essere informati del fatto che la buprenorfina può causare una reazione positiva ai
test anti-doping.
Come per altri oppioidi, si richiede la massima cautela in pazienti che assumano buprenorfina e
presentino lesioni al capo, aumento della pressione intracranica, ipotensione, ipertrofia prostatica o
stenosi uretrale.
Questo farmaco deve essere utilizzato con cautela in pazienti affetti da: asma o insufficienza
respiratoria (sono stati segnalati casi di depressione respiratoria in relazione a buprenorfina);
insufficienza renale (il 30 % del dosaggio somministrato viene eliminato per via renale; per questo
l’eliminazione renale potrebbe essere prolungata); insufficienza epatica (il metabolismo epatico della
buprenorfina può risultare alterato) (vedere paragrafo 4.3).
I farmaci che inibiscono l’enzima CYP3A4 possono determinare un aumento delle concentrazioni di
buprenorfina. Ciò potrebbe richiedere una riduzione del dosaggio di Suboxone. I dosaggi dei pazienti
18/52
già sottoposti a trattamento con inibitori dell’enzima CYP3A4 devono essere calibrati con cautela,
poiché un dosaggio inferiore potrebbe essere sufficiente per detti pazienti (vedere paragrafo 4.5).
Come accade con la morfina, l’uso concomitante di inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) può
provocare un’esacerbazione degli effetti di altri oppioidi.
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, sindrome di Lapp da deficit di lattasi
e con sindrome di malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.
4.5
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Suboxone non deve essere assunto con:
•
bevande alcoliche o medicinali contenenti alcool, poiché l’alcool aumenta l’effetto sedativo
della buprenorfina (vedere paragrafo 4.7).
Suboxone deve essere assunto con cautela insieme a:
•
benzodiazepine: questa associazione può provocare depressione respiratoria di origine centrale
con conseguenze fatali. Pertanto i dosaggi devono essere limitati e la suddetta combinazione
deve essere evitata qualora sussista il pericolo di uso scorretto (vedere paragrafo 4.4).
•
altri farmaci ad azione depressiva del sistema nervoso centrale, altri derivati dell’oppio (ad
esempio metadone, analgesici e sedativi della tosse), alcuni antidepressivi, sedativi antagonisti
dei recettori H1, barbiturici, ansiolitici diversi dalle benzodiazepine, neurolettici, clonidina e
sostanze correlate: dette associazioni aumentano la depressione del sistema nervoso centrale. Il
ridotto livello di attenzione può rendere pericoloso l’uso di auto e macchinari.
•
inibitori dell’enzima CYP3A4: uno studio di interazione tra buprenorfina e ketoconazolo (un
potente inibitore del CYP3A4), ha evidenziato un aumento sia del Cmax sia dell'AUC (area sotto
la curva) di buprenorfina (rispettivamente 70 % and 50 % circa) e, in misura leggermente
inferiore, di norbuprenorfina. I pazienti in trattamento con Suboxone devono essere
attentamente monitorati e potrebbero necessitare di una riduzione del dosaggio, qualora potenti
farmaci inibitori del CYP3A4 (ad esempio inibitori delle proteasi quali ritonavir, nelfinavir o
indinavir o azoli antifungini quali ketoconazolo o itraconazolo) vengano somministrati in
concomitanza.
•
induttori dell’enzima CYP3A4: l’interazione di buprenorfina con induttori del CYP3A4 non è
stata studiata. Pertanto si raccomanda che i pazienti sottoposti a terapia con Suboxone siano
attentamente monitorati se trattati in concomitanza con induttori enzimatici (ad esempio,
fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, rifampicina).
Al momento non sono state osservate interazioni degne di nota con la cocaina, l’agente più
frequentemente utilizzato dai soggetti poliabusatori, in associazione con gli oppioidi.
4.6
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: E’ disponibile solo un numero molto limitato di dati riguardanti l’uso di
buprenorfina/naloxone sulle donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una
tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
Verso il termine della gravidanza, dosi elevate di buprenorfina possono indurre depressione
respiratoria nei neonati anche dopo un breve periodo di somministrazione. La somministrazione a
lungo termine di buprenorfina durante gli ultimi tre mesi di gravidanza può determinare una sindrome
di astinenza nel neonato.
19/52
Suboxone non deve essere usato durante la gravidanza. Se è opinione del prescrittore la necessità di
una terapia in gravidanza, si può prendere in considerazione l’uso di buprenorfina in accordo a quanto
approvato a livello locale.
Nel caso in cui si istauri una gravidanza durante il trattamento con Suboxone, la madre e il feto
devono essere strettamente monitorati e si deve passare al trattamento con buprenorfina qualora sia
richiesto un ulteriore trattamento.
Allattamento: non è noto se il naloxone venga escreto nel latte materno umano. Buprenorfina e i suoi
metaboliti sono escreti nel latte materno umano. Si è scoperto che buprenorfina inibisce l’allattamento
nei ratti. Pertanto è necessario interrompere il trattamento con Suboxone durante l’allattamento.
4.7
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
In generale, Suboxone ha un’influenza da lieve a moderata sulla capacità di guidare veicoli nel
traffico, usare macchinari o nell’esecuzione di altre attività pericolose. Suboxone può determinare
sonnolenza, capogiri o diminuzione dei livelli di attenzione, in modo particolare quando assunto
insieme ad alcool o depressori del sistema nervoso centrale. Pertanto si deve usare cautela quando si
eseguono le attività sopra descritte (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
4.8
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente nel corso della sperimentazione clinica di
Suboxone sono stati quelli legati ai sintomi di astinenza (ad esempio dolori addominali, diarrea, dolori
muscolari, ansietà, sudorazione).
In uno studio clinico pre-registrativo di Suboxone, 342 pazienti su 472 (72.5 %) hanno segnalato
reazioni avverse correlate al trattamento. Le suddette reazioni sono elencate nella Tabella 1, ordinate
in base a sistema, classe di organo e frequenza (molto comune (> 1/10), comune (> 1/100, < 1/10), non
comune (> 1/1.000 ≤ 1/100)).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente
di gravità.
Tabella 1: Effetti indesiderati correlati al trattamento segnalati nello studio clinico pre-registrativo
di Suboxone (≥ 0,1% dei pazienti trattati con Suboxone)
Infezioni e infestazioni
Comune: Infezione
Non comune: Vaginite
Alterazioni del sangue e sistema
linfatico
Non comune: Anemia, trombocitopenia, leucopenia, linfoadenopatia, leucocitosi
Alterazioni del sistema immunitario
Non comune: Reazione allergica
Alterazioni del metabolismo e della
nutrizione
Comune: Edema periferico, diminuzione di peso
Non comune: Iperglicemia, iperlipemia, ipoglicemia
20/52
Disturbi psichiatrici
Comune: Ansietà, nervosismo, depressione, calo della libido, pensieri
anomali
Non comune: Tossicodipendenza, amnesia, ostilità, disturbi del linguaggio,
spersonalizzazione, attività onirica anomala, apatia, euforia
Alterazioni del sistema nervoso
Molto comune: Insonnia
Comune: Sonnolenza, vertigini, parestesia, ipertonia
Non comune: Convulsioni, agitazione, tremore, ipercinesia
Disturbi oculari
Comune: Disturbi della lacrimazione, ambliopia
Non comune: Miosi, congiuntivite
Alterazioni cardiache
Non comune: Infarto al miocardio, angina pectoris, palpitazioni, tachicardia,
bradicardia
Alterazioni del sistema vascolare
Comune: Vasodilatazione, ipertensione, emicrania
Non comune: Ipotensione, colpo di calore
Alterazioni dell’apparato
respiratorio, del torace e del
mediastino
Comune: Rinite, faringite, aumento della tosse
Non comune: Dispnea, asma, sbadiglio
Alterazioni dell’apparato
gastrointestinale
Molto comune: Stipsi, nausea
Comune: Vomito, dispepsia, diarrea, anoressia, flatulenza
Non comune: Stomatite ulcerativa, discolorazione della lingua
Alterazioni del sistema epatobiliare
Comune: Anomalie della funzionalità epatica
Alterazioni della cute e del tessuto
sottocutaneo
Molto comune: Sudorazione
Comune: Rash, prurito, orticaria
Non comune: Dermatite esfoliativa, acne, noduli cutanei, alopecia, secchezza
della cute
Alterazione dell’apparato
muscoloscheletrico e tessuto
connettivo
Comune: Artralgia, mialgia, crampi agli arti inferiori
Non comune: Artrite
21/52
Alterazioni renali e delle vie
urinarie
Comune: Albuminuria anomalia urinaria
Non comune: Ematuria, calcolosi renale, aumento della creatinina, infezioni
delle vie urinarie, disuria, ritenzione urinaria
Disordini del sistema riproduttivo
e della mammella
Non comune: Impotenza, amenorrea, eiaculazione anormale, menorragia,
metrorragia
Disordini generali
Molto comune: Sindrome di astinenza, cefalea
Comune: Astenia, febbre, sindrome influenzale, senso di malessere, lesioni
accidentali, brividi, dolori al petto, dolori addominali, mal di
schiena, algia
Lesioni, avvelenamento e
complicazioni di procedure
terapeutiche
Non comune: Ipotermia
L’uso della sola buprenorfina nel trattamento della dipendenza da oppiacei è stato associato ai seguenti
sintomi (> 1 %): stipsi, cefalea, insonnia, astenia, sonnolenza, nausea e vomito, svenimento e capogiri,
ipotensione ortostatica e sudorazione. Altri effetti indesiderati (< 0,1 %) sono stati segnalati in
associazione alla sola buprenorfina. Questi sono:
•
depressione respiratoria (vedere paragrafi 4.4 e 4.5),
•
necrosi epatica ed epatite (vedere paragrafo 4.4),
•
allucinazioni,
•
casi di broncospasmo, edema angioneurotico e shock anafilattico.
In caso di assunzione scorretta per via endovenosa sono state segnalate reazioni locali, alcune volte
settiche, ed epatiti acute potenzialmente gravi (vedere paragrafo 4.4).
Nei pazienti che presentino una tossicodipendenza marcata, la somministrazione iniziale di
buprenorfina può produrre un effetto di astinenza simile a quello associato a naloxone.
E’ stato riportato aborto spontaneo durante l’assunzione sia di buprenorfina sia di buprenorfinanaloxone. Non è possibile stabilire una relazione causale poiché i casi di aborto spontaneo tipicamente
coinvolgono altri farmaci o fattori di rischio (vedere paragrafo 4.6).
E’ stata riportata una sindrome di astinenza neonatale fra i neonati di donne che avevano assunto
buprenorfina durante la gravidanza. La sindrome può essere più lieve e più protratta di quella
determinata da agonisti completi a breve durata d’azione dei recettori µ degli oppioidi. La natura della
sindrome può variare a seconda della storia di abuso della madre (vedere paragrafo 4.6).
4.9
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio è necessario intraprendere misure generali di supporto, prestando particolare
attenzione allo status respiratorio e cardiaco del paziente. Il principale sintomo che richiede intervento
è la depressione respiratoria, che potrebbe evolvere fino all’arresto respiratorio e alla morte. In caso di
vomito se ne deve prevenire l’aspirazione da parte del paziente.
22/52
Trattamento: Procedere al trattamento sintomatico della depressione respiratoria e adottare le misure
generali di terapia intensiva. E' necessario garantire la pervietà delle vie aeree e il controllo della
ventilazione. Il paziente deve essere trasferito in una struttura dove sia presente un’unità di
rianimazione.
E’ consigliato l’uso di un antagonista degli oppioidi (ad esempio naloxone), nonostante il modesto
effetto che potrebbe avere nel contrastare i sintomi respiratori della buprenorfina, rispetto a quello
esercitato nei confronti di altri agonisti pieni degli oppioidi.
La lunga durata d’azione di Suboxone deve essere presa in considerazione per determinare la durata
del trattamento e il tipo di controllo medico necessario per contrastare gli effetti di un sovradosaggio.
5.
PROPRIETÁ FARMACOLOGICHE
5.1
Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: farmaci usati nella dipendenza da oppioidi, codice ATC: N07B C51.
Meccanismo d’azione:
La buprenorfina è un agonista/antagonista oppioide parziale che si lega ai recettori µ (mu) e k (kappa)
del cervello. La sua attività nella terapia di mantenimento è attribuibile al suo legame reversibile in
modo lento con il recettore µ che, in un periodo prolungato, potrebbe minimizzare la necessità di
oppioidi illegali nei pazienti tossicodipendenti.
Effetti tetto da agonista oppioide sono stati riscontrati nel corso di studi di farmacologia clinica
condotti in soggetti con dipendenza da oppioidi.
Il naloxone è un antagonista dei recettori oppioidi µ (mu). Se somministrato per via orale o per via
sublinguale nelle dosi consuete a pazienti in astinenza da oppioidi, il naloxone manifesta effetto
farmacologico scarso o nullo, a causa del suo metabolismo di primo passaggio quasi totale.
Comunque, se somministrato per via endovenosa a soggetti dipendenti da sostanze oppioidi, la
presenza del naloxone in Suboxone produce un marcato antagonistico oppioide e astinenza, agendo in
questo modo da deterrente per l’abuso per via endovenosa.
Efficacia clinica:
I dati di efficacia e sicurezza di Suboxone derivano principalmente da uno studio clinico della durata
di un anno, composto da uno studio randomizzato in doppio cieco di 4 settimane, condotto con
compresse di Suboxone, buprenorfina e placebo, seguito da uno studio di sicurezza di 48 settimane su
Suboxone. Nel corso dello studio, 326 soggetti con dipendenza da eroina sono stati randomizzati a
16 mg/die di Suboxone, a 16 mg/die di buprenorfina o a placebo. Il dosaggio iniziale somministrato ai
soggetti randomizzati a uno dei trattamenti attivi corrispondeva a una compressa da 8 mg di
buprenorfina il giorno 1, seguita da 16 mg (due compresse da 8 mg) di buprenorfina il giorno 2. Dal
giorno 3 la terapia dei soggetti randomizzati a Suboxone prevedeva il passaggio alla compressa
combinata. I soggetti sono stati sottoposti a osservazione quotidiana in clinica (da lunedì a venerdì) per
le valutazioni relative a dosaggio ed efficacia. Per i fine settimana venivano fornite dosi da portare a
casa. Obiettivo principale dello studio era la valutazione dell'efficacia individuale di buprenorfina e
Suboxone verso placebo. La percentuale di campioni di urina, raccolti con frequenza trisettimanale,
risultati negativi per gli oppioidi estranei allo studio si è dimostrata statisticamente superiore sia per
Suboxone verso placebo (p < 0,0001) sia per buprenorfina verso placebo (p < 0,0001).
In uno studio in doppio cieco, a gruppi paralleli, con mascheramento della forma farmaceutica
(double-dummy) che metteva a confronto una soluzione etanolica di buprenorfina con un agonista
pieno, 162 soggetti sono stati randomizzati a 8 mg/die di soluzione etanolica sublinguale di
buprenorfina (dosaggio approssimativamente paragonabile ad un dosaggio da 12 mg/die di Suboxone)
o a due dosaggi relativamente bassi dell’agonista pieno (controllo attivo), uno dei quali
23/52
sufficientemente basso da servire come alternativa al placebo. Lo studio è stato suddiviso in una fase
induttiva della durata da 3 a 10 giorni, una fase di mantenimento di 16 settimane e una fase di
disintossicazione di 7 settimane. A partire dal giorno 3, la buprenorfina è stata calibrata al dosaggio di
mantenimento; i dosaggi dell’agonista pieno (controllo attivo) hanno subito una calibrazione più
graduale. Sulla base del tasso di ritenzione in trattamento e della percentuale di campioni di urina
negativi per gli oppioidi estranei allo studio, con frequenza trisettimanale, la buprenorfina si è
dimostrata più efficace del basso dosaggio del controllo nel mantenere in trattamento i soggetti
dipendenti da eroina e nel ridurre il loro consumo di oppioidi durante la terapia. L’efficacia della
buprenorfina al dosaggio di 8 mg/die si è dimostrata simile a quella del dosaggio moderato di agonista
pieno (controllo attivo), ma non è stato possibile dimostrarne l’equivalenza.
5.2
Proprietà farmacocinetiche
Buprenorfina
Assorbimento:
La buprenorfina, se somministrata per via orale, è sottoposta ad una metabolizzazione di primo
passaggio con N-dealchilazione e glucuronoconiugazione a livello epatico e dell’intestino tenue. L’uso
di questo farmaco per via orale è quindi inappropriato.
Le concentrazioni plasmatiche di picco si raggiungono dopo 90 minuti dalla somministrazione
sublinguale. I livelli plasmatici di buprenorfina sono aumentati con la somministrazione sublinguale di
Suboxone. Entrambe le concentrazioni Cmax e AUC di buprenorfina sono aumentate all’aumentare del
dosaggio (nell’intervallo di 4-16 mg), anche se l’incremento è stato proporzionalmente inferiore a
quello del dosaggio.
Suboxone 4 mg
Suboxone 8 mg
Suboxone 16 mg
Cmax · ng/ml
1,84 (39)
3,0 (51)
5,95 (38)
AUC0-48
ora · ng/ml
12,52 (35)
20,22 (43)
34,89 (33)
Parametro farmacocinetico
Distribuzione:
L’assorbimento di buprenorfina è seguito da una rapida fase di distribuzione (caratterizzata da
un’emivita compresa tra 2 e 5 ore).
Metabolismo ed eliminazione:
La buprenorfina è metabolizzata per 14-N-dealchilazione e glicuronoconiugazione della molecola di
partenza e del metabolita dealchilato. I dati clinici confermano come il CYP3A4 sia responsabile del
processo di N-dealchilazione della buprenorfina. La N-dealchilbuprenorfina è un agonista oppioide dei
recettori µ (mu) con debole attività intrinseca.
L’eliminazione di buprenorfina è bi- o tri-esponenziale, con una emivita media di eliminazione dal
plasma di 32 ore.
La buprenorfina viene essenzialmente eliminata nelle feci per escrezione biliare dei metaboliti
glucuronoconiugati (70 %), mentre la parte restante viene eliminata con le urine.
Naloxone
Assorbimento e distribuzione:
La distribuzione del naloxone somministrato per via endovenosa avviene rapidamente (emivita di
distribuzione ~ 4 minuti). In seguito a somministrazione per via orale il naloxone compare nel plasma
solo in deboli tracce; nel caso di somministrazione sublinguale di Suboxone le concentrazioni di
naloxone nel plasma sono basse e destinate a diminuire rapidamente.
Metabolismo ed eliminazione:
24/52
Il medicinale è metabolizzato a livello epatico, fondamentalmente per glucuronoconiugazione, e viene
escreto nelle urine. Il naloxone presenta una emivita media di eliminazione dal plasma di 1,2 ore.
Categorie speciali:
Anziani: Non vi sono dati riguardanti la farmacocinetica in pazienti anziani.
Problemi renali: L’eliminazione per via renale svolge un ruolo relativamente modesto (~30 %) nella
clearance complessiva di Suboxone. Non si richiede una modificazione del dosaggio basata sulla
funzionalità renale, ma si raccomanda comunque cautela nel dosaggio su soggetti affetti da gravi
problemi renali.
Problemi epatici: L’eliminazione per via epatica svolge un ruolo piuttosto importante (~70 %) nella
clearance complessiva di Suboxone e l’azione della buprenorfina potrebbe risultare prolungata in
soggetti con clearance epatica compromessa. Nei pazienti affetti da disfunzione epatica da lieve a
moderata sarà opportuno impiegare dosi iniziali di Suboxone inferiori e procedere con cautela alla
calibrazione del dosaggio. L’uso di Suboxone è controindicato in pazienti affetti da grave disfunzione
epatica (vedere paragrafo 4.3).
5.3
Dati preclinici di sicurezza
L’associazione di buprenorfina e naloxone è stata valutata in studi di tossicità animale, in acuto e a dosi
ripetute (fino a 90 giorni nei ratti). Non è stato osservato nessun aumento sinergico di tossicità. Gli effetti
indesiderati erano basati sull’attività farmacologica conosciuta delle sostanze agoniste o antagoniste degli
oppioidi.
La combinazione (4:1) di buprenorfina cloridrato e naloxone cloridrato non ha mostrato attività
mutagena nel test di mutazione batterica (test di Ames), o clastogenica, nel test citogenico in vitro su
linfociti umani o nel test del micronucleo del ratto per via endovenosa.
Gli studi di tossicità riproduttiva e dello sviluppo, a seguito di somministrazione orale di buprenorfina:
naloxone (rapporto 1:1) indicavano che l’embrioletalità si verificava in ratti in presenza di tossicità
materna a tutti i dosaggi. La dose più bassa che è stata studiata rappresentava esposizioni multiple di
1 volta per buprenorfina e di 5 volte per naloxone, della massima dose terapeutica umana calcolata
come mg/m2. La somministrazione di dosi tossiche alla madre non ha avuto conseguenze di tossicità
evolutiva nei conigli. Inoltre non è stata osservata teratogenicità in ratti e conigli. Non è stato condotto
alcuno studio peri-postnatale con Suboxone; tuttavia la somministrazione orale materna di elevate dosi
di buprenorfina durante la gestazione e la lattazione ha avuto come conseguenze parto difficoltoso
(possibile risultanza dell’effetto sedativo della buprenorfina), elevata mortalità neonatale e lieve
ritardo nello sviluppo di alcune funzioni neurologiche (riflesso di raddrizzamento superficiale e
reazione di trasalimento) in ratti allo stadio neonatale.
La somministrazione con gli alimenti di Suboxone in quantità pari o superiori a 500 ppm ha
determinato nei ratti un calo di fertilità, dimostrata da una riduzione dei tassi di concepimento
femminile. Una quantità negli alimenti di 100 ppm (esposizione a buprenorfina pari a circa 2,4 volte i
dosaggi umani di 24 mg di Suboxone, basata sull’AUC, i livelli plasmatici di naloxone erano inferiori
al limite di rilevazione nei ratti) non ha prodotto effetti negativi sulla fertilità.
Uno studio di carcinogenicità con Suboxone è stato condotto sui ratti con dosaggi di 7, 30 e
120 mg/kg/die, con multipli di esposizione da 3 a 75 volte, basati su un dosaggio sublinguale
giornaliero umano di 16 mg, calcolato su base mg/m². Un aumento significativo a livello statistico
nell’incidenza di adenomi benigni nelle cellule del tessuto interstiziale dei testicoli (cellule di Leydig)
è stato osservato in tutti i gruppi di dosaggio.
6.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
25/52
6.1
Elenco degli eccipienti
Lattosio monoidrato,
Mannitolo,
Amido di mais,
Povidone K 30,
Acido citrico anidro,
Sodio citrato,
Magnesio stearato,
Acesulfame potassio,
Aroma naturale di limone e lime.
6.2
Incompatibilità
Non pertinente.
6.3
Periodo di validità
3 anni
6.4
Precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
6.5
Natura e contenuto del contenitore
7 compresse in blister Nylon/Alluminio/PVC.
28 compresse in blister Nylon/Alluminio/PVC.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6
Precauzioni particolari per lo smaltimento
I medicinali non utilizzati non devono essere smaltiti attraverso le acque di scarico o il sistema
fognario municipale. Si deve istruire il paziente affinché li consegnial farmacista o gli chieda consiglio
per uno smaltimento in accordo con la normativa nazionale. Queste misure contribuiranno alla tutela
ambientale.
7.
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
SP Europe
Rue de Stalle, 73
B-1180 Bruxelles
Belgio
8.
NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE (DELLE AUTORIZZAZIONI)
ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
9.
DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
26/52
10.
DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia
Europea dei Medicinali (EMEA): http://www.emea.eu.int/>
27/52
ALLEGATO II
A.
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZIONE
RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI
B.
CONDIZIONI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE
IN COMMERCIO
28/52
A.
TITOLARE(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZIONE RESPONSABILE(I)
DEL RILASCIO DEI LOTTI
Nome ed indirizzo dei produttori responsabili del rilascio dei lotti
Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd
Dansom Lane
Hull, East Yorkshire
HU8 7DS
Regno Unito
B.
CONDIZIONI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
•
CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E DI UTILIZZAZIONE IMPOSTE
AL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
Medicinale soggetto a prescrizione medica speciale e limitativa (Vedere Allegato I: Riassunto delle
Caratteristiche del Prodotto, paragrafo 4.2).
Il trattamento sostitutivo nella dipendenza da oppioidi è da intendersi per l’utilizzo in adulti e
adolescenti di età superiore ai 15 anni che abbiano dato il proprio consenso al trattamento della loro
situazione di tossicodipendenza nell’ambito di un trattamento medico, sociale e psicologico, sotto la
supervisione di un medico esperto nella cura di dipendenza da oppioidi.
•
CONDIZIONI O RESTRIZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED
EFFICACE DEL MEDICINALE
Non pertinente.
•
ALTRE CONDIZIONI
Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve assicurare che il sistema di
farmacovigilanza sia in vigore e funzionante prima che il prodotto sia commercializzato e fintanto che
il prodotto in commercio rimane in uso.
Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio si impegna ad eseguire gli studi e le attività
di farmacovigilanza supplementari descritte nel Piano di Farmacovigilanza.
Si deve fornire un piano di gestione del rischio secondo la linea guida del Comitato per i medicinali
per uso umano (CHMP) riguardo i sistemi di gestione del rischio per i medicinale ad uso umano.
29/52
ALLEGATO III
ETICHETTATURA E FOGLIO ILLUSTRATIVO
30/52
A. ETICHETTATURA
31/52
INFORMAZIONI DA APPORRE SULL’IMBALLAGGIO ESTERNO
CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 2 MG
1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali
buprenorfina / naloxone
2.
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa sublinguale contiene 2 mg di buprenorfina come buprenorfina cloridrato e 0,5 mg di
naloxone come naloxone cloridrato diidrato.
3.
ELENCO DEGLI ECCIPIENTI
Contiene lattosio monoidrato.
Per ulteriori informazioni vedere il foglio illustrativo.
4.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
7 compresse sublinguali
28 compresse sublinguali
5.
MODO E VIA DI SOMMINISTRAZIONE
Uso sublinguale
Non inghiottire.
Tenere la compressa sotto la lingua fino a completa dissoluzione.
Leggere il foglio illustrativo prima dell’uso.
6.
AVVERTENZA PARTICOLARE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE
FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI
Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
7.
ALTRA(E) AVVERTENZA(E) PARTICOLARE(I), SE NECESSARIO
8.
DATA DI SCADENZA
Scad.
9.
PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE
32/52
10.
PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE NON
UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE, SE
NECESSARIO
11.
NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE
ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
SP Europe
Rue de Stalle 73
B-1180 Bruxelles, Belgio
12.
NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE(DELLE AUTORIZZAZIONI)
ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/0/00/000/000
13.
NUMERO DI LOTTO
Lotto
14.
CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA
Medicinale soggetto a prescrizione medica.
15.
ISTRUZIONI PER L’USO
16.
INFORMAZIONI IN BRAILLE
Suboxone 2 mg/0,5 mg
33/52
INFORMAZIONI DA APPORRE SULL'IMBALLAGGIO ESTERNO
CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 8 MG
1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali
buprenorfina / naloxone
2.
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa sublinguale contiene 8 mg di buprenorfina come buprenorfina cloridrato e 2 mg di
naloxone come naloxone cloridrato diidrato.
3.
ELENCO DEGLI ECCIPIENTI
Contiene lattosio monoidrato.
Per ulteriori informazioni vedere il foglio illustrativo.
4.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
7 compresse sublinguali
28 compresse sublinguali
5.
MODO E VIA DI SOMMINISTRAZIONE
Uso sublinguale.
Non inghiottire.
Tenere la compressa sotto la lingua fino a completa dissoluzione.
Leggere il foglio illustrativo prima dell’uso.
6.
AVVERTENZA PARTICOLARE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE
FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI
Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
7.
ALTRA(E) AVVERTENZA(E) PARTICOLARE(I), SE NECESSARIO
8.
DATA DI SCADENZA
Scad.
9.
PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE
34/52
10.
PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE NON
UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE, SE
NECESSARIO
11.
NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE
ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
SP Europe
Rue de Stalle 73
B-1180 Bruxelles, Belgio
12.
NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE(DELLE AUTORIZZAZIONI)
ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/0/00/000/000
13.
NUMERO DI LOTTO
Lotto
14.
CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA
Medicinale soggetto a prescrizione medica.
15.
INSTRUZIONI PER L’USO
16.
INFORMAZIONI IN BRAILLE
Suboxone 8 mg/2 mg
35/52
INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SU BLISTER O STRIP
CONFEZIONE DA 7 E 28 COMPRESSE DA 2 MG
1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali
buprenorfina / naloxone
2.
NOME DEL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN
COMMERCIO
SP Europe
3.
DATA DI SCADENZA
EXP
4.
NUMERO DI LOTTO
Lot.
5.
ALTRO
36/52
INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SU BLISTER O STRIP
CONFEZIONE DA 7 e 28 COMPRESSE DA 8 MG
1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali
buprenorfina / naloxone
2.
NOME DEL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN
COMMERCIO
SP Europe
3.
DATA DI SCADENZA
EXP
4.
NUMERO DI LOTTO
Lot.
5.
ALTRO
37/52
B. FOGLIO ILLUSTRATIVO
38/52
FOGLIO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER L'UTILIZZATORE
Suboxone 2 mg/0,5 mg compresse sublinguali
buprenorfina / naloxone
Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale.
Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
Se ha qualsiasi dubbio si rivolga al medico o al farmacista.
Questo medicinale è stato prescritto per lei personalmente. Non lo dia mai ad altri. Infatti, per
altri individui questo medicinale potrebbe essere pericoloso, anche se i loro sintomi sono uguali
ai suoi.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto
indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista.
Contenuto di questo foglio:
1.
Che cos’è Suboxone e a che cosa serve
2.
Prima di prendere Suboxone
3.
Come prendere Suboxone
4.
Possibile effetti indesiderati
5
Come conservare Suboxone
6.
Altre informazioni
1.
CHE COS’È SUBOXONE E A CHE COSA SERVE
Farmaco usato nel trattamento della dipendenza da oppioidi.
Suboxone è parte di un programma di trattamento medico, sociale e psicologico indirizzato a pazienti
dipendenti da sostanze stupefacenti oppioidi (narcotici). Il trattamento viene prescritto e monitorato da
medici specialisti nella cura di dipendenza da oppioidi.
Suboxone compresse sublinguali è indicato per il trattamento di adulti e adolescenti di età superiore a
15 anni.
2.
PRIMA DI PRENDERE SUBOXONE
Non prenda Suboxone
se è allergico (ipersensibile) alla buprenorfina, al naloxone o ad uno qualsiasi degli altri
eccipienti di Suboxone,
se soffre di gravi problemi respiratori,
se presenta gravi problemi epatici,
se si trova in stato di ebbrezza provocato dall’alcool o è affetto da delirium tremens
Faccia attenzione con Suboxone soprattutto
Alcuni soggetti sono deceduti in seguito a insufficienza respiratoria (impossibilità a respirare) per aver
usato la buprenorfina in modo scorretto o per averla assunta in associazione con altri farmaci ad azione
depressiva sul sistema nervoso centrale, quali alcool, benzodiazepine (tranquillanti), o altri oppioidi.
Casi di danno epatico acuto (problemi al fegato) sono stati segnalati in caso di uso scorretto,
soprattutto per via endovenosa e a dosi elevate. Questi danni possono essere dovuti a condizioni
particolari, quali infezioni virali (epatite C cronica), abuso di sostanze alcoliche, anoressia, o
associazione di farmaci (ad esempio: analoghi nucleosidici antiretrovirali, acido acetilsalicilico
(aspirina), amiodarone, isoniazide, valproato). Se avverte sintomi di grave affaticamento, prurito, se la
39/52
sua pelle o i suoi occhi assumono una colorazione gialla, lo comunichi immediatamente al medico, in
modo da poter ricevere l’adeguato trattamento.
Questo medicinale può provocare sintomi di astinenza se preso entro sei ore dall'ultima assunzione di
narcotico (ad esempio morfina, eroina) o a meno di 24 ore dall'ultimo uso di metadone.
Questo medicinale può portare sonnolenza, che può essere aumentata dall’alcool o da farmaci
ansiolitici.
Informi il medico in caso di:
recenti lesioni al capo o malattie cerebrali,
diminuzione della pressione sanguigna,
negli uomini: alterazioni urinarie (soprattutto in caso di ingrossamento della prostata).
Questo medicinale può mascherare i dolori sintomo di eventuali patologie. Non dimentichi di
informare il medico nel caso in cui assuma questo medicinale.
Questo medicinale può causare improvvisi cali di pressione, che possono provocare capogiri se ci si
alza troppo rapidamente dalla posizione seduta o sdraiata.
Questo medicinale può causare dipendenza.
Gli atleti devono essere informati del fatto che questo medicinale a causa del principio attivo in esso
presente, può provocare una reazione positiva ai test anti-doping.
Informi il medico nel caso di:
asma o altri problemi respiratori,
malattie renali,
malattie del fegato.
Assunzione di Suboxone con altri medicinali
L’assunzione di altri medicinali può aumentare gli effetti indesiderati della buprenorfina, pertanto l'uso
di detti farmaci deve essere attentamente monitorato:
•
tranquillanti
•
ansiolitici
•
anti-depressivi
•
benzodiazepine
•
alcuni farmaci utilizzati per trattare la pressione alta
Se il medico le prescrive benzodiazepine, non assuma un dosaggio superiore a quello indicato.
L’assunzione di questo farmaco in associazione con benzodiazepine (farmaci usati nel trattamento
dell’ansia o dei disturbi del sonno) può essere causa di morte per insufficienza respiratoria.
I seguenti medicinali possono aumentare la concentrazione ematica di buprenorfina, pertanto il loro
uso in concomitanza con Suboxone deve essere attentamente controllato e in alcuni casi può richiedere
una riduzione del dosaggio da parte del medico:
•
anti-retrovirali (ritonavir, nelfinavir, indinavir)
•
ketoconazolo
•
itraconazolo
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro
medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Assunzione di Suboxone con cibi e bevande
Non assuma Suboxone assieme a bevande alcoliche, poiché l’alcool può aumentare la sonnolenza
indotta dal medicinale.
40/52
Gravidanza e allattamento
Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Non deve assumere Suboxone durante la gravidanza. Informi il medico se è in gravidanza o ha
intenzione di restare incinta. Il medico deciderà se lei deve continuare il trattamento con un medicinale
alternativo.
Poiché questo prodotto passa nel suo latte e potrebbe avere effetti negativi sull’allattamento, deve
interrompere l’allattamento durante l’assunzione di Suboxone.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Suboxone può dare sonnolenza. Se avverte stanchezza, non si metta alla guida di veicoli a motore e
non utilizzi macchinari.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti di Suboxone
Suboxone contiene lattosio. Se il medico le ha riscontrato un’intolleranza verso alcuni zuccheri, lo
contatti prima di prendere questo farmaco.
3.
COME PRENDERE SUBOXONE
La via sublinguale rappresenta l'unico metodo efficace di somministrazione del prodotto. Non
inghiotta le compresse.
Tenga la compressa sotto la lingua fino a completa dissoluzione. Questo può richiedere da 5 a
10 minuti.
Assuma il dosaggio una volta al giorno.
Il medico determinerà il dosaggio più appropriato per lei. Durante il trattamento il medico potrà
modificare il dosaggio, in base alla sua risposta. Per ottenere il massimo beneficio dal trattamento con
Suboxone è necessario che comunichi al medico tutti i medicinali che sta assumendo, compresi alcool,
medicinali contenenti alcool, stupefacenti, e qualsiasi altro farmaco prescritto da un altro medico.
Durata del trattamento
La durata del trattamento sarà decisa dal medico su base individuale.
Dopo un periodo di trattamento con esito positivo, il medico può ridurre gradualmente la quantità del
farmaco, fino ad un dosaggio di mantenimento. In base alle sue condizioni, è possibile effettuare
un’ulteriore diminuzione del dosaggio di Suboxone sotto stretto controllo medico, fino a un’eventuale
sospensione.
Non sospenda o modifichi in nessun modo il trattamento senza il consenso del medico.
L’efficacia di questo trattamento dipende:
dal dosaggio,
dalla combinazione con il trattamento medico, psicologico e sociale associato.
Se ha l’impressione che l’effetto di Suboxone sia troppo forte o troppo debole ne parli al medico o al
farmacista.
Se prende più Suboxone di quanto deve
In caso di sovradosaggio di buprenorfina, deve recarsi o farsi portare immediatamente in un centro di
emergenza o presso un ospedale per le cure del caso.
Informi immediatamente il medico.
Se dimentica di prendere Suboxone
Contatti il medico.
41/52
Se interrompe il trattamento con Suboxone
L’interruzione improvvisa del trattamento può causare sintomi di astinenza.
Per ulteriori domande relative all’uso di questo medicinale si rivolga al medico o al farmacista.
4.
POSSIBILI EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, Suboxone può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li
manifestino.
Dopo il primo dosaggio di Suboxone potrebbe avvertire alcuni sintomi di astinenza da oppioidi.
Effetti indesiderati molto comuni (che si verificano in almeno 1 su 10 pazienti) che possono verificarsi
con Suboxone sono: insonnia, stipsi, nausea, sudorazione, mal di testa, sindrome di astinenza.
I più comuni effetti indesiderati (che si manifestano in almeno 1 paziente ogni 100) che possono
verificarsi durante il trattamento con Suboxone sono: perdita di peso, sudorazione (mani e piedi),
stanchezza, sonnolenza, ansietà, nervosismo, formicolio, depressione, calo delle pulsioni sessuali,
spasmi muscolari, pensieri anomali, problemi di lacrimazione, visione sfocata, vampate, aumento della
pressione sanguigna, mal di testa, naso che cola, gola irritata e deglutizione dolorosa, aumento della
tosse, disturbi gastrici, diarrea, anomalie della funzionalità epatica, perdita di appetito, flatulenza,
vomito, eruzione cutanea, prurito, orticaria, dolore, dolori articolari, dolori muscolari, crampi agli arti
inferiori, impotenza, urine anormali, dolori addominali, mal di schiena, debolezza, infezioni, brividi,
dolori al petto, febbre, sindrome influenzale, sensazione di malessere generalizzato, lesioni accidentali,
svenimento e vertigine, diminuzione della pressione sanguigna nel passaggio dalla posizione sdraiata o
seduta a quella in piedi.
Effetti indesiderati non comuni (che si manifestano almeno in 1 paziente ogni 1.000) del trattamento
con Suboxone sono: rigonfiamento delle ghiandole (linfonodi), agitazione, tremore, sogni anomali,
eccessiva attività muscolare, spersonalizzazione (non sentirsi sé stessi), dipendenza farmacologica,
amnesia (disturbi della memoria), perdita di interesse, esagerata sensazione di benessere, convulsioni,
disturbi del linguaggio, dimensioni ridotte della pupilla, problemi di minzione, congiuntivite,
accelerazione o rallentamento del battito cardiaco, bassa pressione sanguigna, palpitazioni, infarto al
miocardio (attacco cardiaco), respiro corto, asma, sbadiglio, dolori e infiammazioni orali,
discolorazione della lingua, acne, noduli cutanei, caduta dei capelli, secchezza o desquamazione
cutanea, infiammazione articolare, infezioni delle vie urinarie, presenza di sangue nelle urine,
eiaculazione anomala, problemi mestruali o vaginali, calcoli renali, sensibilità al caldo e al freddo,
reazioni allergiche, sentimenti di ostilità.
Effetti indesiderati comparsi raramente (almeno in 1 paziente ogni 10.000) in concomitanza all’uso
della sola buprenorfina:
depressione respiratoria (gravi difficoltà a respirare) - vedere “Faccia attenzione con Suboxone
soprattutto”,
problemi al fegato con o senza itterizia – vedere “Faccia attenzione con Suboxone soprattutto”,
allucinazioni.
Un uso scorretto di questo medicinale per iniezione può causare sintomi di astinenza, infezioni, altre
reazioni cutanee e problemi epatici potenzialmente gravi – vedere “Faccia particolare attenzione con
Suboxone soprattutto”.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto
indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista.
42/52
5.
COME CONSERVARE SUBOXONE
Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Non usi Suboxone dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola. La data di scadenza si
riferisce all’ultimo giorno del mese.
Questo medicinale non necessita di particolari condizioni di conservazione.
I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al
farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
6.
ALTRE INFORMAZIONI
Cosa contiene Suboxone
-
I principi attivi sono buprenorfina e naloxone. Ogni compressa contiene 2 mg di buprenorfina
come buprenorfina cloridrato e 0,5 mg di naloxone come naloxone cloridrato diidrato.
Gli eccipienti sono lattosio monoidrato, mannitolo, amido di mais, povidone K30, acido citrico
anidro, sodio citrato, magnesio stearato, acesulfame potassio e aroma naturale di limone e lime.
Descrizione dell’aspetto di Suboxone e contenuto della confezione
Compresse sublinguali, bianche, esagonali e biconvesse, con una spada incisa su di un lato e “N2” sul
lato opposto, in confezioni da 7 e da 28 pezzi.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e produttore
Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio: SP Europe, Rue de Stalle 73, BE-1180
Bruxelles, Belgio.
Produttore: Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd, Dansom Lane, Hull, East Yorkshire HU8 7DS,
Regno Unito.
Per ulteriori informazioni su Suboxone, contatti il rappresentante locale del titolare dell’autorizzazione
all’immissione in commercio:
België/Belgique/Belgien
Rue de Stalle/Stallestraat 73
B-1180 Bruxelles/Brussel/Brüssel
Tél/Tel: + 32-(0)2 370 92 11
Luxembourg/Luxemburg
Rue de Stalle 73
B-1180 Bruxelles/Brüssel
Belgique/Belgien
Tél/Tel: + 32-(0)2 370 92 11
Česká republika
Na Příkopě 25
CZ-110 00 Praha 1
Tel: + 420 221771250
Magyarország
Alkotás u. 53.
H-1123 Budapest
Tel.: + 36 1 457-8500
Danmark
Hvedemarken 12
DK-3520 Farum
Tlf: + 45-44 39 50 00
Malta
168 Christopher Street
MT-VLT02 Valletta
Tel: + 356-21 23 21 75
Deutschland
Thomas-Dehler-Straße 27
Nederland
Maarssenbroeksedijk 4
43/52
D-81737 München
Tel: + 49-(0)89 627 31-0
NL-3542 DN Utrecht
Tel: + 31-(0)30 240 88 88
Eesti
Järvevana tee 9
EE-11314 Tallinn
Tel: + 372 654 96 86
Norge
Ankerveien 209
N-1359 Eiksmarka
Tlf: + 47 67 16 64 50
Ελλάδα
Αγίου ∆ηµητρίου 63
GR-174 55 Άλιµος
Tηλ: + 30-210 98 97 300
Österreich
Badener Strasse 23
A-2514 Traiskirchen
Tel: + 43-(0)2252 502-0
España
Km. 36, Ctra. Nacional I
E-28750 San Agustín de Guadalix – Madrid
Tel: + 34-91 848 85 00
Polska
Al. Jerozolimskie 195a
PL-02-222 Warszawa
Tel.: + 48-(0)22 478 41 50
France
92 rue Baudin
F-92300 Levallois-Perret
Tél: + 33-(0)1 41 06 35 00
Portugal
Rua Agualva dos Açores 16
P-2735-557 Agualva-Cacém
Tel: + 351-21 433 93 00
Ireland
Shire Park
Welwyn Garden City
Hertfordshire AL7 1TW
Tel: + 44-(0)1 707 363 636
Slovenija
Dunajska 22
SI-1000 Ljubljana
Tel: + 386 01 3001070
Ísland
Hörgatún 2
IS-210 Garðabær
Sími: + 354 535 70 00
Slovenská republika
Strakova 5
SK-811 01 Bratislava
Tel: + 421 (2) 5920 2712
Italia
Centro Direzionale Milano Due
Palazzo Borromini
I-20090 Segrate (Milano)
Tel: + 39-02 21018.1
Suomi/Finland
PL 3/PB 3
FIN-02201 Espoo/Esbo
Puh/Tel: + 358-(0)20 7570 300
Κύπρος
Οδός Αγίου Νικολάου, 8
CY-1055 Λευκωσία
Τηλ: + 357-22 757188
Sverige
Box 27190
S-102 52 Stockholm
Tel: + 46-(0)8 522 21 500
Latvija
Vāgnera iela 13
Rīga LV-1050
Tel: + 371-7 21 38 25
United Kingdom
Shire Park
Welwyn Garden City
Hertfordshire AL7 1TW - UK
Tel: + 44-(0)1 707 363 636
Lietuva
Kęstučio g. 65/40
LT-08124 Vilnius
Tel. + 370 52 638 446
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Questo foglio è stato approvato l’ultima volta il
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia Europea
dei Medicinali (EMEA) http://www.emea.eu.int/
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FOGLIO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER L'UTILIZZATORE
Suboxone 8 mg/2 mg compresse sublinguali
buprenorfina / naloxone
Ogni compressa sublinguale di Suboxone contiene buprenorfina e naloxone. Suboxone contenente
8 mg di buprenorfina e 2 mg di naloxone è definito come “8 mg” compresse
Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale.
Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
Se ha qualsiasi dubbio si rivolga al medico o al farmacista.
Questo medicinale è stato prescritto per lei personalmente. Non lo dia mai ad altri. Infatti, per
altri individui questo medicinale potrebbe essere pericoloso, anche se i loro sintomi sono uguali
ai suoi.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto
indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista.
Contenuto di questo foglio:
1.
Che cos’è Suboxone e a che cosa serve
2.
Prima di prendere Suboxone
3.
Come prendere Suboxone
4.
Possibile effetti indesiderati
5
Come conservare Suboxone
6.
Altre informazioni
1.
CHE COS’È SUBOXONE E A CHE COSA SERVE
Farmaco usato nel trattamento della dipendenza da oppioidi.
Suboxone è parte di un programma di trattamento medico, sociale e psicologico indirizzato a pazienti
dipendenti da sostanze stupefacenti oppioidi (narcotici). Il trattamento viene prescritto e monitorato da
medici specialisti nella cura di dipendenza da oppioidi.
Suboxone compresse sublinguali è indicato per il trattamento di adulti e adolescenti di età superiore a
15 anni.
2.
PRIMA DI PRENDERE SUBOXONE
Non prenda Suboxone
se è allergico (ipersensibile) alla buprenorfina, al naloxone o ad uno qualsiasi degli altri
eccipienti di Suboxone,
se soffre di gravi problemi respiratori,
se presenta gravi problemi epatici,
se si trova in stato di ebbrezza provocato dall’alcool o è affetto da delirium tremens,
Faccia attenzione con Suboxone soprattutto
Alcuni soggetti sono deceduti in seguito a insufficienza respiratoria (impossibilità a respirare) per aver
usato la buprenorfina in modo scorretto o per averla assunta in associazione con altri farmaci ad azione
depressiva sul sistema nervoso centrale, quali alcool, benzodiazepine (tranquillanti), o altri oppioidi.
Casi di danno epatico acuto (problemi al fegato) sono stati segnalati in caso di uso scorretto,
soprattutto per via endovenosa e a dosi elevate. Questi danni possono essere dovuti a condizioni
particolari, quali infezioni virali (epatite C cronica), abuso di sostanze alcoliche, anoressia, o
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associazione di farmaci (ad esempio: analoghi nucleosidici antiretrovirali, acido acetilsalicilico
(aspirina), amiodarone, isoniazide, valproato). Se avverte sintomi di grave affaticamento, prurito, se la
sua pelle o i suoi occhi assumono una colorazione gialla, lo comunichi immediatamente al medico, in
modo da poter ricevere l’adeguato trattamento.
Questo medicinale può provocare sintomi di astinenza se preso entro sei ore dall'ultima assunzione di
narcotico (ad esempio morfina, eroina) o a meno di 24 ore dall'ultimo uso di metadone.
Questo medicinale può portare sonnolenza, che può essere aumentata dall’alcool o da farmaci
ansiolitici.
Informi il medico in caso di:
recenti lesioni al capo o malattie cerebrali,
diminuzione della pressione sanguigna,
negli uomini: alterazioni urinarie (soprattutto in caso di ingrossamento della prostata).
Questo medicinale può mascherare i dolori sintomo di eventuali patologie. Non dimentichi di
informare il medico nel caso in cui assuma questo medicinale.
Questo medicinale può causare improvvisi cali di pressione, che possono provocare capogiri se ci si
alza troppo rapidamente dalla posizione seduta o sdraiata.
Questo medicinale può causare dipendenza.
Gli atleti devono essere informati del fatto che questo medicinale, a causa del principio attivo in esso
presente, può provocare una reazione positiva ai test anti-doping.
Informi il medico nel caso di:
asma o altri problemi respiratori,
malattie renali,
malattie del fegato epatiche.
Assunzione di Suboxone con altri medicinali
L’assunzione di altri medicinali può aumentare gli effetti indesiderati della buprenorfina, pertanto l'uso
di detti farmaci deve essere attentamente monitorato:
•
tranquillanti
•
ansiolitici
•
anti-depressivi
•
benzodiazepine
•
alcuni farmaci utilizzati per trattare la pressione alta
Se il medico le prescrive benzodiazepine, non assuma un dosaggio superiore a quello indicato.
L’assunzione di questo farmaco in associazione con benzodiazepine (farmaci usati nel trattamento
dell’ansia o dei disturbi del sonno) può essere causa di morte per insufficienza respiratoria.
I seguenti medicinali possono aumentare la concentrazione ematica di buprenorfina, pertanto il loro
uso in concomitanza con Suboxone deve essere attentamente controllato e in alcuni casi può richiedere
una riduzione del dosaggio da parte del medico:
•
anti-retrovirali (ritonavir, nelfinavir, indinavir)
•
ketoconazolo
•
itraconazolo
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro
medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Assunzione di Suboxone con cibi e bevande
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Non assuma Suboxone assieme a bevande alcoliche, poiché l’alcool può aumentare la sonnolenza
indotta dal medicinale.
Gravidanza e allattamento
Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Non deve assumere Suboxone durante la gravidanza. Informi il medico se è in gravidanza o ha
intenzione di restare incinta. Il medico deciderà se lei deve continuare il trattamento con un medicinale
alternativo.
Poiché questo prodotto passa nel suo latte e potrebbe avere effetti negativi sull’allattamento, deve
interrompere l’allattamento durante l’assunzione di Suboxone.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Suboxone può dare sonnolenza. Se avverte stanchezza, non si metta alla guida di veicoli a motore e
non utilizzi macchinari.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti di Suboxone
Suboxone contiene lattosio. Se il medico le ha riscontrato un’intolleranza verso alcuni zuccheri, lo
contatti prima di prendere questo farmaco.
3.
COME PRENDERE SUBOXONE
La via sublinguale rappresenta l'unico metodo efficace di somministrazione del prodotto. Non
inghiotta le compresse.
Tenga la compressa sotto la lingua fino a completa dissoluzione. Questo può richiedere da 5 a
10 minuti.
Assuma il dosaggio una volta al giorno.
Il medico determinerà il dosaggio più appropriato per lei. Durante il trattamento il medico potrà
modificare il dosaggio, in base alla sua risposta. Per ottenere il massimo beneficio dal trattamento con
Suboxone è necessario che comunichi al medico tutti i medicinali che sta assumendo, compresi alcool,
medicinali contenenti alcool, stupefacenti, e qualsiasi altro farmaco prescritto da un altro medico.
Durata del trattamento
La durata del trattamento sarà decisa dal medico su base individuale.
Dopo un periodo di trattamento con esito positivo, il medico può ridurre gradualmente la quantità del
farmaco, fino ad un dosaggio di mantenimento. In base alle sue condizioni, è possibile effettuare
un’ulteriore diminuzione del dosaggio di Suboxone sotto stretto controllo medico, fino a un’eventuale
sospensione.
Non sospenda o modifichi in nessun modo il trattamento senza il consenso del medico.
L’efficacia di questo trattamento dipende:
dal dosaggio,
dalla combinazione con il trattamento medico, psicologico e sociale associato.
Se ha l’impressione che l’effetto di Suboxone sia troppo forte o troppo debole ne parli al medico o al
farmacista.
Se prende più Suboxone di quanto deve
In caso di sovradosaggio di buprenorfina, deve recarsi o farsi portare immediatamente in un centro di
emergenza o presso un ospedale per le cure del caso.
Informi immediatamente il medico.
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Se dimentica di prendere Suboxone
Contatti il medico.
Se interrompe il trattamento con Suboxone
L’interruzione improvvisa del trattamento può causare sintomi di astinenza.
Per ulteriori domande relative all’uso di questo medicinale si rivolga al medico o al farmacista.
4.
POSSIBILI EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, Suboxone può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li
manifestino.
Dopo il primo dosaggio di Suboxone potrebbe avvertire alcuni sintomi di astinenza da oppioidi.
Effetti indesiderati molto comuni (che si verificano in almeno 1 su 10 pazienti) che possono verificarsi
con Suboxone sono: insonnia, stipsi, nausea, sudorazione, mal di testa, sindrome di astinenza.
I più comuni effetti indesiderati (che si manifestano in almeno 1 paziente ogni 100) che possono
verificarsi durante il trattamento con Suboxone sono: perdita di peso, sudorazione (mani e piedi),
stanchezza, sonnolenza, ansietà, nervosismo, formicolio, depressione, calo delle pulsioni sessuali,
spasmi muscolari, pensieri anomali, problemi di lacrimazione, visione sfocata, vampate, aumento della
pressione sanguigna, mal di testa, naso che cola, gola irritata e deglutizione dolorosa, aumento della
tosse, disturbi gastrici, diarrea, anomalie della funzionalità epatica, perdita di appetito, flatulenza,
vomito, eruzione cutanea, prurito, orticaria, dolore, dolori articolari, dolori muscolari, crampi agli arti
inferiori, impotenza, urine anormali, dolori addominali, mal di schiena, debolezza, infezioni, brividi,
dolori al petto, febbre, sindrome influenzale, sensazione di malessere generalizzato, lesioni accidentali,
svenimento e vertigine, diminuzione della pressione sanguigna nel passaggio dalla posizione sdraiata o
seduta a quella in piedi.
Effetti indesiderati non comuni (che si manifestano almeno in 1 paziente ogni 1.000) del trattamento
con Suboxone sono: rigonfiamento delle ghiandole (linfonodi), agitazione, tremore, sogni anomali,
eccessiva attività muscolare, spersonalizzazione (non sentirsi sé stessi), dipendenza farmacologica,
amnesia (disturbi della memoria), perdita di interesse, esagerata sensazione di benessere, convulsioni,
disturbi del linguaggio, dimensioni ridotte della pupilla, problemi di minzione, congiuntivite,
accelerazione o rallentamento del battito cardiaco, bassa pressione sanguigna, palpitazioni, infarto al
miocardio (attacco cardiaco), respiro corto, asma, sbadiglio, dolori e infiammazioni orali,
discolorazione della lingua, acne, noduli cutanei, caduta dei capelli, secchezza o desquamazione
cutanea, infiammazione articolare, infezioni delle vie urinarie, presenza di sangue nelle urine,
eiaculazione anomala, problemi mestruali o vaginali, calcoli renali, sensibilità al caldo e al freddo,
reazioni allergiche, sentimenti di ostilità.
Effetti indesiderati comparsi raramente (almeno in 1 paziente ogni 10.000) in concomitanza all’uso
della sola buprenorfina:
depressione respiratoria (gravi difficoltà a respirare) - vedere “Faccia attenzione con Suboxone
soprattutto”,
problemi al fegato con o senza itterizia – vedere “Faccia attenzione con Suboxone soprattutto”,
allucinazioni.
Un uso scorretto di questo medicinale per iniezione può causare sintomi di astinenza, infezioni, altre
reazioni cutanee e problemi epatici potenzialmente gravi – vedere “Faccia particolare attenzione con
Suboxone soprattutto”.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto
indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista.
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5.
COME CONSERVARE SUBOXONE
Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Non usi Suboxone dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola. La data di scadenza si
riferisce all’ultimo giorno del mese.
Questo medicinale non necessita di particolari condizioni di conservazione.
I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al
farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
6.
ALTRE INFORMAZIONI
Cosa contiene Suboxone
-
I principi attivi sono buprenorfina e naloxone. Ogni compressa contiene 8 mg di buprenorfina
come buprenorfina cloridrato e 2 mg di naloxone come naloxone cloridrato diidrato.
Gli eccipienti sono lattosio monoidrato, mannitolo, amido di mais, povidone K30, acido citrico
anidro, sodio citrato, magnesio stearato, acesulfame potassio e aroma naturale di limone e lime.
Descrizione dell’aspetto di Suboxone e contenuto della confezione
Compresse sublinguali, bianche, esagonali e biconvesse, con una spada incisa su di un lato e “N2” sul
lato opposto, in confezioni da 7 e da 28 pezzi.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e produttore
Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio: SP Europe, Rue de Stalle 73, BE-1180
Bruxelles, Belgio.
Produttore: Reckitt Benckiser Healthcare (UK) Ltd, Dansom Lane, Hull, East Yorkshire HU8 7DS,
Regno Unito.
Per ulteriori informazioni su Suboxone, contatti il rappresentante locale del titolare dell’autorizzazione
all’immissione in commercio:
België/Belgique/Belgien
Rue de Stalle/Stallestraat 73
B-1180 Bruxelles/Brussel/Brüssel
Tél/Tel: + 32-(0)2 370 92 11
Luxembourg/Luxemburg
Rue de Stalle 73
B-1180 Bruxelles/Brüssel
Belgique/Belgien
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Česká republika
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CZ-110 00 Praha 1
Tel: + 420 221771250
Magyarország
Alkotás u. 53.
H-1123 Budapest
Tel.: + 36 1 457-8500
Danmark
Hvedemarken 12
DK-3520 Farum
Tlf: + 45-44 39 50 00
Malta
168 Christopher Street
MT-VLT02 Valletta
Tel: + 356-21 23 21 75
50/52
Deutschland
Thomas-Dehler-Straße 27
D-81737 München
Tel: + 49-(0)89 627 31-0
Nederland
Maarssenbroeksedijk 4
NL-3542 DN Utrecht
Tel: + 31-(0)30 240 88 88
Eesti
Järvevana tee 9
EE-11314 Tallinn
Tel: + 372 654 96 86
Norge
Ankerveien 209
N-1359 Eiksmarka
Tlf: + 47 67 16 64 50
Ελλάδα
Αγίου ∆ηµητρίου 63
GR-174 55 Άλιµος
Tηλ: + 30-210 98 97 300
Österreich
Badener Strasse 23
A-2514 Traiskirchen
Tel: + 43-(0)2252 502-0
España
Km. 36, Ctra. Nacional I
E-28750 San Agustín de Guadalix – Madrid
Tel: + 34-91 848 85 00
Polska
Al. Jerozolimskie 195a
PL-02-222 Warszawa
Tel.: + 48-(0)22 478 41 50
France
92 rue Baudin
F-92300 Levallois-Perret
Tél: + 33-(0)1 41 06 35 00
Portugal
Rua Agualva dos Açores 16
P-2735-557 Agualva-Cacém
Tel: + 351-21 433 93 00
Ireland
Shire Park
Welwyn Garden City
Hertfordshire AL7 1TW
Tel: + 44-(0)1 707 363 636
Slovenija
Dunajska 22
SI-1000 Ljubljana
Tel: + 386 01 3001070
Ísland
Hörgatún 2
IS-210 Garðabær
Sími: + 354 535 70 00
Slovenská republika
Strakova 5
SK-811 01 Bratislava
Tel: + 421 (2) 5920 2712
Italia
Centro Direzionale Milano Due
Palazzo Borromini
I-20090 Segrate (Milano)
Tel: + 39-02 21018.1
Suomi/Finland
PL 3/PB 3
FIN-02201 Espoo/Esbo
Puh/Tel: + 358-(0)20 7570 300
Κύπρος
Οδός Αγίου Νικολάου, 8
CY-1055 Λευκωσία
Τηλ: + 357-22 757188
Sverige
Box 27190
S-102 52 Stockholm
Tel: + 46-(0)8 522 21 500
Latvija
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Rīga LV-1050
Tel: + 371-7 21 38 25
United Kingdom
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Hertfordshire AL7 1TW - UK
Tel: + 44-(0)1 707 363 636
Lietuva
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LT-08124 Vilnius
51/52
Tel. + 370 52 638 446
Questo foglio è stato approvato l’ultima volta il
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia Europea
dei Medicinali (EMEA) http://www.emea.eu.int/
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