Ospiti casuali - AcquariOnLine

Acquariforum
Ospiti casuali
Inviato da MisterG
venerdì 06 luglio 2007
Ultimo aggiornamento venerdì 06 luglio 2007
Molte specie di invertebrati anche di piccolissime dimensioni fanno parte seppur casualmente dei nostri acquari, sono
ospiti indesiderati, immessi in acquario attraverso le uova oppure con le microscopiche larve. Alcune specie sono fonte di
cibo per molte specie di pesci, mentre altre ancora possono diventare dannose a causa del parassitismo verso altri
ospiti, non mancano i predatori e simbionti.
Descrivo alcune specie che più facilmente troviamo nell’acquario o nel laghetto.
ANELLIDI
L'importante phylum degli Anellidi o vermi segmentati, comprende rappresentanti marini, d’acque dolci e terrestri.
Gli Anellidi comprendono tre grandi classi: Policheti, Clitellati e Aeolosomati e contano circa 70.000 specie.
La maggior parte possiede corpi cilindrici, molli, con un intestino che decorre dalla bocca situata anteriormente all'ano in
posizione posteriore.
I Policheti sono quasi esclusivamente anellidi marini e si dividono in erranti e sedentari.
I Clitellati si suddividono a loro volta in tre sottoclassi: Oligocheti (lombrichi e tubifex), Irudinei (sanguisughe) e
Branchiobdellidi (ectosimbionti di crostacei).
Sottoclasse Oligocheti
Con il corpo diviso in segmenti,in massima parte detritivori e presenti in molti ambienti d'acqua dolce.
Molto resistenti a livelli di inquinamento elevato tanto da diventare unici metazoi presenti
Tubifex (oligocheti): sono vermi che vivono nel substrato di ambienti acquatici.
Spesso provengono da luoghi nei quali hanno assorbito agenti patogeni o sostanze inorganiche che possono risultare
dannose per i pesci.
Altro Oligocheta che casualmente ritroviamo nelle nostre vasche è il Lumbricillus, mentre comuni in stagni e laghetti ma
anche in acquario sono: il Lumbriculus variegatus e l'Eiseniella tetraeda, presenti nel substrato del fondale e fra le radici
di piante acquatiche.
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Sottoclasse Irudinei
Muniti di due ventose e con il corpo suddiviso in segmenti e anelli. Vivono in acque correnti o stagnanti, con folta
vegetazione e fondo compatto.
Molto resistenti all'inquinamento e in massima parte ectoparassiti ematofagi, ma non mancano specie a vita libera
(Helobdella) e specie predatrici di piccoli invertebrati.
Famosa per scopi terapeutici nel passato è la Hirudo medicinalis.
Sanguisughe (irudinei):Casualmente cercando sassi legni e piante spontanee per i nostri acquari possono essere
introdotte delle sanguisughe.
Nelle nostre acque la sanguisuga più comune è la Piscicola geometra, dimensioni dai due ai sei-sette cm,per cui risulta
abbastanza visibile sul corpo del pesce, in genere per staccare la sanguisuga dal corpo del pesce è sufficiente un bagno
con acqua e sale.
La classe Aeolosomati comprende Anellidi di piccolissime dimensioni.
Un tempo ritenuti Oligocheti molto primitivi attualmente sono considerati come classe propria.
Si tratta di Anellidi presenti in acque dolci e salmastre, molto comuni tra i detriti organici e spesso anche negli acquari,
lunghi dai 2 ai 5 mm con aspetto filiforme (Aeolosoma variegatum ).
sanguisuga
NEMATODI (Aschelminti o Pseudocelomati)
I nematodi, anche denominati ascaridi (9.000 specie), si presentano universalmente in tutte le piante e in tutti gli animali
(uomo compreso) come parassiti.
Possono infettare tutti gli organi dell'ospite, causando la perdita della funzione specifica dell’organo colpito. Le
forme parassitarie costituiscono la maggior parte dei nematodi.
Non mancano le specie libere presenti in ecosistemi acquatici e terrestri,dove vivono alimentandosi con altri nematodi e
altri metazoi (nematodi predatori), oltre a materia vegetale sulle alghe e sui funghi
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Molti nematodi d'acqua dolce e marini vivono sui fondali, alimentandosi di particelle del substrato dove trovano la materia
organica in decadimento.
Includono forme che variano da qualche mm a qualche cm, con corpo filiforme e allungato e sessi separati, sono
comunemente distinti dagli Anellidi e resistono spesso ad condizioni ambientali estreme.
Le forme libere d’acque dolci in massima parte non costituiscono un pericolo, mentre le forme parassitarie
includono il Camallanus e la Capillaria.
Asella acquatica
ALTRI INVERTEBRATI
Hydra Viridis: Fa parte del pylium Celenterati o Cnidaria, vivono in tutte le acque del mondo, è un piccolo polipo solitario
in genere grande 1 mm, il corpo si attacca con un piede al substrato o ad una pianta mentre in prossimità della bocca
dipartono 5 tentacoli.
Essendo molto piccola spesso non ci si accorge della sua presenza, per questo viene classificato come molto raro in un
acquario.
Si alimenta con detriti e piccolissimi animali planctonici vaganti nell’acqua, oltre a piccole larve di insetti o anfibi,
animale non pericoloso per la fauna ittica adulta.
Vive in simbiosi con alghe microscopiche che determinano la loro colorazione.
Altre hydre che vivono in Italia sono: Attenuata, Oligactis, Vulgaris.
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hydra
Ephydatia Fluviatilis (Porifero): è un spongillide, ossia una piccola spugna d’acqua dolce, assumono la tipica
forma a manicotto intorno a un rametto delle piante.
Si riproduce esclusivamente per via sessuale, mediante il differenziamento di larve ciliate liberamente rilasciate
nell’acqua.
La produzione di larve in dispersione può essere messa in relazione con l'esigenza di colonizzare nuovi substrati in zone
potenzialmente più favorevoli allo sviluppo della giovane spugna.
Altre spugne sono le Spongille (Lacustris e Fragilis).
ephydatia fluviatilis
Gastrotrichi (Aschelminti o Pseudocelomati): i gastrotrichi vivono in massima parte nelle acque dolci.
La maggior parte sono meno che un millimetro di lunghezza, anche se alcuni raggiungono un massimo di 3mm.
Sono coperti di ciglia che vengono usate come mezzo di locomozione. A causa di questo a volte sono confusi con i ciliati
(protozoi).
Il corpo è prolungato e un ventre appiattito, hanno una testa distinta e organi caudali di adesione.
I Gastrotrichi si alimentano di altri micro organismi compresi i batteri e protisti, l'alimento viene risucchiato nella bocca da
un sistema di pompaggio.
In massima parte sono ermafroditi insufficenti (Chaetonotus).
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Chaetonotus
ARTROPODI
Oltre ai già citati animali, per avere una visione più ampia dei abitanti acquatici non possiamo tralasciare gli ospiti
occasionali dei laghetti da giardino e più raramente anche di acquari, fra questi numerosi insetti e crostacei allo stadio
larvale o adulto
Fra gli insetti le larve di numerosi ordini:
Tricotteri, Effemenotteri, Plecotteri, Apterigoti, Neurotteri, Odonati, Coleotteri e Ditteri (Chiromonus plumosus, Culex
pipiens, Ephydra riparia), alcune specie vivono anche nello stadio adulto perennemente nell’acqua.
Fra gli Apterigoti le comunissime pulci d’acqua (Collemboli) animali primitivi, privi di ali, molto piccoli, provvisti di
un organo detto furca con il quale riescono a saltare.
Vivono in genere nel terreno fra l’humus e il muschio, ma non mancano le specie che vivono nella superficie di
stagni, pozze d’acqua, piscine e casualmente acquari.
Difficile liberarsene se non utilizzando pesci appropriati come i caracidi, ciprinidi oppure anfibi. Si riproducono per via
gonocorica o per partenogenesi.
(Podura acquatica, Sminthurides aquaticus, Tetracanthella brachyura, Isotoma antennalis).
culex culex
Chiromonus: si tratta della larva di Chironomus plumosus, simile ad una robusta zanzara, ma facilmente riconoscibile per
le antenne molto sviluppate e fortemente piumate nei maschi.
Le ritroviamo con facilità nei depositi di acque stagnanti, dove nuotano con un buffo movimento fatto di contorcimenti a
forma di otto. Il colore rosso permette una facile identificazione, con l'arrivo del colore rosso la larva si nasconde alla luce
e si infossa nella melma.
Questa specie capace di sfarfallamenti collettivi spettacolari formano nubi di milioni e milioni di individui, per lo più
maschi,una pacchia per tutti i pesci insettivori. La vera predazione avviene in acqua, infatti la larva entra a far parte della
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dieta di un numero elevato di pesci.
A puro titolo di curiosità; si può dire ancora che le larve di chiromonus sono benemerite della scienza.
Infatti, le loro ghiandole salivari presentano enormi cromosomi, le ecezzionali dimensioni di questi cromosomi hanno
agevolato fondamentali ricerche di genetica.
chironomide
Fra i crostacei: gli Isopodi del genere Asellidi (aselle aquaticum) e fra gli Anfipodi il genere gammaridi (gammarux pulex)
Inoltre: l’Apus cancriformis-crostaceo che sembra abbia origini antichissime, la struttura ricorda quella di alcune
forme fossili. Non è un animale molto frequente, risente moltissimo della distruzione operata dall’uomo del suo
ambiente palustre.
Molto diffusa è invece la Dafnia (Cladoceri): di piccole dimensioni (1mm)Insetti e Crostacei
Ha il corpo corto racchiuso in un carapace che lascia libero il capo e le antenne molto sviluppate che servono per
nuotare. Durante l’estate si possono trovare solo le femmine, che si sviluppano per partenogenesi,mentre in
autunno compaiono anche i maschi, inizia così una riproduzione gonocorica e la successiva deposizione delle uova
resistenti ai freddi invernali fino alla primavera successiva.
I Cyclops e Diaptomus (Copepodi) animaletti poco più grandi di una dafnia, anch’essi provvisti di antenne, nel
periodo della riproduzione le femmine portano appesi ai lati dell’addome 1-2 sacchi contenenti le uova.
Molto presenti anche in stagni e pozze di torbiera
Cladoceri e Copepodi possono formare dei sciami molto estesi e costituiscono un gradito nutrimento per i pesci.
Altri piccoli crostacei (1mm) sono gli Ostracodi facilmente reperibili in acque stagnanti e abbondante vegetazione, si
riproducono per partenogenosi.
In massima parte i piccoli crostacei sono più facilmente reperibili in laghetti e pozze esterne, in acquario la presenza è
sporadica ed occasionale, esclusi i casi di introduzione volontaria
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cyclops
Da non dimenticare che anche molti molluschi gasteropodi sono ospiti indesiderati, animali che verranno trattati in un
articolo specifico
PLANARIE
phylum PLATELMINTI
Organismi acquatici o terrestri, liberi, parassiti o simbionti,vermi piatti.
classi: TURBELLARI, TREMATODI E CESTODI Il 70% dei platelminti sono parassiti e il 30% conducono vita libera.
Nelle classi Trematodi e Cestodi sono presenti solo specie parassite
I Turbellari si dividono nelle sottoclassi Arcoofori e Neoofori in base alla struttura delle gonadi femminili e comprendono
circa 3400 specie raggruppate in 120 famiglie e 630 generi. La prima sottoclasse, comprende le forme più primitive del
gruppo mentre la seconda include le forme più evolute.
Proprio nella seconda sottoclasse (Neoofori) ritroviamo l’ordine dei Tricladi in cui sono comprese le planarie. Si
tratta di organismi scavatori il cui movimento è dovuto all'azione combinata di muscoli e ciglia.
La planaria ha nella zona cefalica due aree fotosensibili, gli ocelli; ha una cavità digerente con una sola apertura sul lato
ventrale, si alimenta di animali morti o molto lenti, quali le amebe, rotiferi, crostacei planctonici. La riproduzione può essere
agamica (frammentazione) o gamica (ermafroditismo) quest'ultima è la più diffusa.
Molte specie esibiscono un elevato potere rigenerativo, potendo formare nuovi individui completi partendo da porzioni del
loro corpo (riproduzione per frammentazione).
Alcune specie di turbellari di acqua dolce sono ectoparassiti di crostacei e testuggini, la maggior parte sono detritivore.
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Nell'acquario d'acqua dolce il rischio di predazione è molto limitato e in genere finiscono in pasto ai pesci. Durante il
giorno si rifugiano sotto i sassi o tra i detriti del substrato
Questi organismi sono riusciti a colonizzare varie nicchie: pozze, laghi, torrenti, stagni, e nelle zone umide che si creano
sulle superfici delle foglie e negli interstizi del suolo, non mancano nelle acque sotterranee.
Negli ambienti marini ritroviamo forme più colorate(aceli e policladi) e facilmente confondibili con i nudibranchi.
Si ringrazia il sito www.ittiofauna.org per la disponibilità del materiale fotografico
Articolo scritto da MisterG
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