SENTIERI BAROCCHI
-future baroque"Sentieri Barocchi" è un progetto di sperimentazione culturale, estetica e performativa che si snoda
attraverso una serie di eventi live, di workshop, di brevi residenze artistiche. Un percorso allestito
tra i complessi monumentali più suggestivi dell'Irpinia, che ruota intorno all'immaginario
dell'universo barocco, alla ricerca di connessioni inattese tra estetica delle nuove tecnologie e
sensibilità barocca, tra le forme variegate delle arti elettroniche ed una stagione in cui la cultura
occidentale sperimenta per la prima volta la definizione di uno spazio nuovo che "mostra ormai
caratteri incomparabili con quelli del mondo antico, conosce possibilità e prospettive prima del tutto
ignorate" ed in cui "si passa [...] all'esaltazione dell'«ingegno» nella sua più totale libertà” (Giulio
Ferroni).
Programma
31 maggio Lioni
ore 18.00 aula consiliare del comune
CONVEGNO SULLO SVILUPPO TURISTICO IN IRPINIA.
Ore 21.00 anfiteatro comunale
Concerto del QUARTETTO VIAN
2 giugno - Forino
Location: giardini di Villa Parisi
Dalle ore 19.00
- ELECTRO LOUNGE aperitivo con selezione musicale a cura di EMMA PITRÉ (AV) + GAMINO
(AV)
Dalle ore 19.00 - alle 21.00
- INTERLUDI DI FRAMMENTI BAROCCHI a cura di ILARIO PASTORE (BN)
Dalle ore 21.00
- Esibizione Live di PEAK (It/De) + OBSIL e MICHEL RIGATI(SI)+ AUTOBAM + MARINA
MULOPULOS (LI)
visuals: SELFISH (FI) + KYKOLPS (AV)
13 giugno - Frigento
Location: centro storico
Dalle ore 21.00
- Installazioni video nei cortili privati del centro a cura di giovani artisti campani
Dalle ore 21.00
- Esibizione live dei BLACK ERA (NA) + PARA (NA) + JAMBASSA (AV)
18 giugno - S.Angelo dei Lombardi
Location: castello degli Imperiale
Dalle ore 21.00
- Esibizioni su main stage, - PHILIP JECK(UK), BIOSPHERE (NO),
HILDUR GUDNADOTTIR (IS) + ADAM WILTZIE (U.S.A.)
- Installazioni audio/video + installazioni interattive - Strata I e II, di QUAYOLA (UK), De
Rerum Naturae , di ANTONELLO MATARAZZO (IT)
- Proiezioni architetturali
19 giugno Montella
Location: Convento di San Francesco a Folloni
Dalle ore 21.00
-Esibizioni su main stage, - RETINA.IT (IT) + ALLIEVI CONSERVATORIO DI MUSICA CIMAROSA
(IT), MURCOF (MEX), THOMAS FHELMANN (DE)
-Installazioni audio/video + installazioni interattive - Strata I e II, di QUAYOLA (UK), De
Rerum Naturae , di ANTONELLO MATARAZZO (IT)
-Proiezioni architetturali
16-23 giugno Avellino, S. Angelo dei Lombardi, Montella, Cairano
Location: Varie
- workshop “ Dal videoclip alla musica visuale “
- workshow: esibizione del lavori realizzati durante il workshop (23 giugno Cairano)
- performance audio/video GIVAL (IT) + KYKLOPS (IT) (23 giugno Cairano)
SCHEDE ARTISTI
Biosphere
Geir Jenssen nasce nel 1964 a Tromso in Norvegia. Dopo varie esperienze artistiche in
collaborazioni con altri artisti, nel 1990 intraprende il percorso solista attraverso il progetto
Biosphere. Jenssen si è dedicato alla costruzione di un universo sonoro che racchiude emozioni
differenti e suoni che si dilatano in un rapporto rinnovato nello spazio e nel tempo. Nel suo
percorso artistico ci sono anche dei lavori su composizioni di altri autori, come il pioniere della
musica elettronica norvegese Arne Nordheim e Claude Debussy, le cui registrazioni su vinile di
composizioni per orchestra sono il punto di partenza per “Shenzhou” del 2002, fino ad “Autour de
la Lune” ispirato al libro di Jules Verne “Dalla Terra alla Luna”, un viaggio immaginario in cui si è
circondati da frequenze pulsanti e bassi avvolgenti. Per “sentieri barocchi” l'artista proporrà
una sua personale interpretazione del tema della rassegna.
Murcof
Fernando Corona, in arte Murcof, è un esponente della scena elettronica messicana. Nato a
Tijuana, con un passato dedicato a studi in Analisi dei Sistemi e Programmazione, Murcof ha
intrapreso la strada della sintesi tra i ritmi digitali della tecno minimale e i suoni dell’esecuzione
orchestrale, campionati e ricontestualizzati attraverso l’uso di macchine e software.
Nei suoi ultimi lavori la sua sfida è quella di utilizzare registrazioni di strumenti tradizionali del XVII
secolo suonati da musicisti di estrazione classica. Il Barocco di Murcof è tanto quello del
contrappunto, della fuga e delle cantate, di Monteverdi, Händel e Purcell(le fedeli riletture di
Louis XIV’s Demons, A Lesson To The Future, Spring In The Artificial Garden), quanto
quello della “piega” bouleziana e deleuziana. Barocco come dispiegamento infinito,
ripiegamento della materia e piega dell’anima. Barocco come anamorfosi di passato e
presente, Barocco come involuzione ed evoluzione.
Quayola
Il lavoro di Quayola colpisce da sempre per il rigore formale a livello grafico e video, per quello
spirito di visionarietà urbana che caratterizza tutti i suoi lavori, per un livello di coerenza che non
corre il rischio di diventare monotonia ma che al contrario sembra gettare dei ponti anche per chi
non è particolarmente avvezzo all'ultrasperimentalismo dei new media.
Attraverso la fusione di fotografie e grafica digitale, STRATA, sua ultima opera, investiga le
icone dell’ architettura rinascimentale e barocca romana, sperimentando la metamorfosi del
loro aspetto originario.
L'architettura sacra, icona per eccellenza, si sfalda nel sabba elettronico di Quayola. Il capriccio
barocco e l'armonia rinascimentale si fondono nel montaggio, che scorre in sintonia con i suoni del
livornese Autobam, di Mira Calix, dei Plaid. Bit e note, angeli affrescati e geometrie pure si
incontrano al confine tra l'esperienza e l'estasi onirica. Stampati nella memoria collettiva, scorci e
vedute si sfaldano in stalattiti colorate, al ritmo ipnotico della musica. Gli stimoli multisensoriali
avvolgono lo spettatore: come un mantra, lo guidano alla scoperta di nuovi orizzonti estetici.
Philip Jeck
Philip Jeck ha iniziato a lavorare con i giradischi e l'elettronica nei primi anni '80, producendo sia
colonne sonore per molte compagnie teatrali e di danza, sia lavori per la sua attività solista. Il suo
lavoro più conosciuto e “Vinyl Requiem” (con Lol Sargent): una performance per 180 dischi degli
anni '50 e '60, con cui ha vinto “Time Out Awards” nel 1993. Nel corso degli ultimi anni è tornato
all'arte visuale e a proporre installazioni usando da 6 a 80 giradischi come “Off The Record” per
Sonic Boom alla Hayward Gallery, Londra (2000). Philip Jeck lavora con vecchi dischi e
giradischi recuperati da rigattieri, piegandoli al proprio scopo e facendoli suonare per
davvero come strumenti musicali, creando in questo modo un linguaggio intenso e
personale che si evolve ad ogni sovrapposizione di un nuovo disco. Alcuni dei dischi che
Philip Jeck porterà con sé per la performance del 18 giugno sono edizioni datate di musica
del '700.
Retina.it + Allievi del conservatorio D. Cimarosa
I Retina sono un duo napoletano formatosi nella metà degli anni ’90, reduci di quell’esperienza
chiamata Napolitan Techno e grazie al loro interesse per la ricerca e la sperimentazione,
oltrepassano i confini nazionali e incidono dischi per etichette del calibro della statunitense Hefty,
attualmente rappresentano uno dei progetti più longevi e rispettati, internazionalmente parlando,
della scena elettronica nazionale.
Nell'estate 2009, in occasione della prima edizione del festival internazionale di arte elettronica
FLUSSI (www.flussi.eu), i Retina, insieme agli allievi della classe di musica elettronica del
conservatorio di Avellino, coordinati dal Maestro Damiano Meacci (muscista, ricercatore, esperto
di live electronics e collaboratore del centro Tempo Reale fondato da Luciano Berio) iniziano una
collaborazione con il duo di artisti partenopei.
Frutto di questa collaborazione la performance che prende spunto dal contenuto del Concert de
Bruits di Pierre Schaeffer (Club d’Essai – Radio Televisione Francese – 5 Ottobre 1948) ritrovando
in questo avvenimento un seme comune tra le esperienze dei due gruppi. La performance nasce
dall’idea degli organizzatori del festival Flussi, di mettere insieme l’approccio “viscerale” dei Retina
con l’approccio “accademico” della scuola di musica elettronica del Conservatorio Cimarosa
di Avellino.
La tappa successiva di questa collaborazione tesa alla contaminazione delle pratiche artistiche e
alla fusione di tradizione e sperimentazione, è la performance che avrà luogo a Montella. Con
questa performance si vuole rendere omaggio all'opera del madrigalista Carlo Gesualdo,
innovatore ed eccezionale precursore della musica moderna "onorato e ossequiato dagli
uomini di cultura di mezzo mondo".
Hildur Gudnadòttir + Adam Wiltzie
Hildur è una violoncellista islandese, meglio conosciuta per le sue collaborazioni con i Mùm e con i
Pan Sonic, Adam invece è musicista-compositore e sound engineer, che ha lavorato con
personaggi del calibro di Labradford, Flamine Lips, Mercuri Rev etc. etc.
Stiamo parlando di due personalità importanti della scena indipendente mondiale, la loro
performance sarà caratterizzata da un approccio alla musica “suonata” con strumenti classici quali,
violoncello, piano, chitarra, con una forte commistione con le nuove tecnologie e l’ausilio quindi di
lapotop, loop ed effetti, una performance di altissimo livello suggestivo, che unisce in sé l’incontro
tra il cassico modus compositivo e le innumerevoli sonorità raggiungibili grazie ai nuovi media.
Thomas Fehlmann
Parlare di Thomas significa parlare di tutta la storia della musica elettronica europea, dapprima con
Robert Fripp, poi con i mitologici PALAIS SCHAUMBURG (formazione in cui hanno militato
componenti degli Einstürzende Neubauten ed anche Moritz von Oswald), poi ancora con gli Orb,
poi curatore di varie release per la storica etichetta tedesca TRESOR, ora fa parte di uno dei
network-label più influenti e contaminati della scena elettronica internazionale KOMPAKT, la sua
attività live è inesauribile, in tuor sempre ed in tutto il mondo. Un artista fortemente collocato in una
scena, quella techno, ma con incursioni in esperimenti ambient, con un uso della melodia e delle
ritmiche che in qualche modo richiamano stili e stilemi barocchi, ci proporrà un live in cui
manipolerà questi stili e li piegare al suo.
Antonello Matarazzo
Dal 1990 è impegnato nella ricerca nel campo delle arti visive. Il suo lavoro si colloca nella più
recente tendenza (”Medialismo”) intesa come integrazione dei vari media (fotografia, pittura, video
ecc.). “De rerum naturae: le quattro stagioni” è il titolo della sua installazione, nella quale
sono presenti soluzioni che si rifanno al barocco, come la ridondanza, la complessità e
l’idea illusionistica dello spazio architettonico.
Peak
Co-fondatore della netlabel A Quiet Bump, punto di riferimento per la scena digital dub e
downtempo europea, il suo approccio alla musica è molto legato alle classiche sonorità dub ma
con una fortissima componente “paesaggistica” e roots, il che lo rende un bellissimo ibrido, i suoi
set sono pieni di suggestioni di campagna, che improvvisamente ripiombano nelle metropoli,
contrasti tra corpo e mente. Vive a Berlino ed è uscito un suo 12″ per la Ornaments, nuovissima,
ma già importante label elettronica berlinese dedita alla stampa di musica su vinile in edizioni
limitate.
Obsil + Michel Rigati
Progetto di Giulio Aldinucci, compositore e sound designer senese, “raccomandatoci” dallo staff di
Interferenze, unisce con se gli studi e i lavori per strumenti “tradizionali” alla sua attitudine per la
ricerca e i nuovi software generativi, all’attivo un disco per Disaster by Choice, etichetta
fondamentale della scena ambient ed elettroacustica italiana e non solo, e per la quale a
settembre pubblicherà il suo nuovo lavoro Distances. Ci sarà inoltre con lui il pianista michel
rigati, una performance che unirà musica “suonata” a musica elettronica, il duo è molto
rodato e presenteranno un lavoro ad hoc sul tema del barocco, per sonorità ed attitudini.
Autobam + Selfish + Marina Mulopulos
Autobam è un progetto del musicista italiano Simone Lalli che inizia a consolidarsi nell’ambito della
musica elettronica tra il 1999 e il 2000. Il suo lavoro si concentra sulla produzione di musica
elettronica e sound design. Ha pubblicato I suoi lavori da solista con diverse etichette musicali
(Leerraum (CH), Unlabel (UK) e Beatpick (UK / IT).
Selfish è il video artista con cui collabora abitualmente Simone, le loro performance sono un
concentrato di sincronia audio/video, musica ed immagini in simbiosi.
Per la performance che terranno a Forino, si avvarranno anche di una collaborazione d’eccezione,
Marina Mulopulos, la voce degli Almamegretta. Insieme svilupperanno un idea sulle composizioni e
la musica barocca.
Black Era
Il progetto nasce nel 2004 come sintesi delle diverse esperienze dei tre fondatori, Blob (digits), Dy
darshan (voce), Alfuzz (chitarra)
La musica di Black Era trae suggestione dal suono percussivo dell'abstract hip hop degli anni 90,
ma sommergendolo in tutt'altri ambienti e utilizzando altre logiche compositive. Alla fine del 2005 il
progetto aquietbump.com. una delle netlabel attualmente piu apprezzate e conosciute d'europa.
Nell'ottobre 2009 esce il loro ultimo album, “the mute ep”, un viaggio in suoni acidi e polverosi che
affonda le radici nel dub, nell' amore per il rumore e nei beat enormi, e nel gennaio 2010 la band
annuncia la release di "Proud dead end Ep".
Jambassa
Jambassa è un progetto di musica dub digitale iniziato nell'anno 2000 da Carmine Minichiello e
Raffaele Gargiulo con base in Irpinia. Il sound di Jambassa è digitale pur restando estremamente
caldo, è contemporaneo pur conservando un forte richiamo alla roots music degli anni '70/'80, è
essenziale ma ricco, basato più sulla costruzione del groove che sulla melodia, quindi batteria,
basso e pochi altri elementi.
Da qui nascono spontaneamente collaborazioni e condivisione di esperienze con diversi artisti
italiani e stranieri come Disrupt (DE), Mikey Murka (JA/UK), Volfoniq (FR), Hotdrop (ES), ltd.
Candy (DE), Ranking Forrest (USA), Sardinia Bass Legalize (I), Rankin' Alpha e Dubital (I) ed altri.
Jambassa oltre alle 3 releases ufficiali, Waiting Dragoon (2006), The Roots and the Flowers
(2008), Macchine Parlanti (2009) appare in altre produzioni e compilations con remixes e pezzi
originali.
Para
Musicista e producer napoletano, con i Voaproject, insieme a Luca Moka, sono stati tra i primi
italiani ad uscire per la prestigiosa netlabel spagnola MIGA, la sua vogla di esplorare e sonorità
tipiche del dub in una chiave più elettronica gli fanno prendere una strada da solista, ha all’attivo
vari e.p e rmxs in ambito netaudio, la sua ricerca si basa sugli incastri ritmici e sulle basse
frequenze, inoltre è organizzatore di uno dei festival di musica elettronica più “aternativi” in
campania, XBass festival.
Ilario Pastore
Da quando, bambino, trovò nella cantina del padre un vecchio violino, costruito dal nonno, tra loro
fu un amore a prima vista.
Ilario Pastore, in arte Gival ora è direttore d'orchestra, grazie agli studi svolti a Napoli, ai corsi di
perfezionamento presso la 'Escuela De Musica Antigua' di Barcellona ed ai suoi illustri maestri.
Ha fondato a Benevento 'L'Accademia Musicale degli Aglianici', una scuola aperta a tutti i giovani
musicisti desiderosi di approfondire gli studi di musica classica e la conoscenza della musica
popolare tradizionale.
Ilario Pastore presenta lo spettacolo “Viaggio nelle stagioni di Vivaldi” con l’abile ruolo di
animare il pubblico in un modo tutto nuovo.