OCEANIA L’Oceania si estende su una vasta area dell’Oceano Pacifico ed è situata in gran parte dell’emisfero australe. Tra i continenti è il meno esteso ed è anche l’ultimo ad essere stato esplorato dagli europei. L’Oceano Pacifico è il principale elemento geografico del continente. Per molti abitanti l’oceano è ancora oggi la principale via di comunicazione e il principale mezzo di sostentamento. Il territorio e l’ambiente Il 90% delle terre emerse dell’Oceania è costituito dall’Australia. Il suo territorio, dalle origini geologiche antichissime, è stato modellato nel corso di milioni di anni: l’opera dell’erosione l’ha reso un tavolato piatto e in buona parte desertico. I rilievi montuosi più importanti sono quelli della Gran Catena Divisoria. Tre grandi isole e tre grandi gruppi insulari Il continente comprende alcune isole di notevole estensione: a est la Nuova Zelanda, a nord la Nuova Guinea e a sudest la Tasmania. I tre principali raggruppamenti in cui rientrano le altre migliaia di isole del continente sono la Micronesia, la Melanesia e la Polinesia. Gli arcipelaghi più importanti sono invece rappresentati dalle isole Salomone, Figi, Vanuatu e Samoa. Grandi rilievi vulcanici Oltre alle Hawaii sono di origine vulcanica anche la Nuova Guinea e la Nuova Zelanda. La Nuova Guinea è attraversata da una catena ininterrotta di montagne e anche la Nuova Zelanda ha un territorio prevalentemente montuoso. Il clima E’ l’Oceano Pacifico a determinare il clima in gran parte del continente. Fa ancora una volta eccezione l’Australia con il suo territorio caratterizzato internamente da un clima continentale, caldo e arido. Altrove, dove invece si risente dell’influsso del mare, il clima è molto caldo e umido vicino all’Equatore, dove le precipitazioni sono consistenti e distribuite lungo tutto l’arco dell’anno. Allontanandosi dall’Equatore, le temperature restano piuttosto elevate ma le precipitazioni sono stagionali e diminuiscono di intensità. Sulle coste meridionali australiane, in Tasmania e Nuova Zelanda prevalgono i climi temperati. Cartina fisica dell’Oceania Popoli e Paesi Il mosaico aborigeno Il popolamento dell’Oceania è avvenuto nel corso di decine di migliaia di anni attraverso molte ondate migratorie. L’Australia è stata raggiunta circa 50.000 anni fa dalla popolazione aborigena. A circa 4.000 anni fa risale l’inizio della colonizzazione della Melanesia che si estese poi alla Micronesia e alla Polinesia, dando vita a una straordinaria mescolanza di culture. L’antichissima cultura degli aborigeni Aborigeno vuol dire “originario del luogo”. Con questa parola si indicano oggi soprattutto le popolazioni che gli europei trovarono al loro arrivo in Australia e Tasmania. Si ritiene che gli aborigeni siano giunti in Australia circa 50.000 anni fa, da quel momento hanno vissuto per migliaia di anni in stretta simbiosi con la natura. L’arrivo degli europei ebbe su di loro effetti drammatici. Decimati dalle violenze e dalle malattie furono cacciati dalle loro terre. Un pezzo d’Europa nel Pacifico La cultura dell’Oceania è mutata profondamente nell’Ottocento con il massiccio insediamento di coloni anglosassoni in Australia e in Nuova Zelanda, dove la maggior parte della popolazione è oggi di origini europee, cristiana e anglofona, che provocò una vera e propria decimazione delle popolazioni native. La minoranza aborigena rappresenta attualmente il 2% della popolazione australiana e parla diversi dialetti; più cospicua è invece in Nuova Zelanda la comunità Maori (15%). Melanesiani, micronesiani, polinesiani Le altre isole del continente sono abitate da popoli di origine asiatica, che si distinguono tra melanesiani, micronesiani e polinesiani. Le 500 lingue diffuse in quest’area fanno parte della famiglia linguistica maleo-polinesiana. Molto diffusi sono anche i pidgin, idiomi locali risultato di una mescolanza di elementi delle parlate locali e di lingue straniere. In Papua Nuova Guinea un pidgin influenzato dal tedesco si è evoluto in una vera e propria lingua, detta neomelanesiano. Le religioni tradizionali di tipo animistico sono state affiancate da quelle cristiane. Un continente poco popolato La popolazione complessiva dell’Oceania è di circa 34 milioni di abitanti, 24 dei quali vivono tra Australia e Nuova Zelanda. La popolazione della Papua Nuova Guinea ammonta a 6 milioni di abitanti mentre nel resto del continente la popolazione supera di poco i 2 milioni di abitanti. La densità media è di 4 abitanti per km². L’economia L’economia del continente presenta una profonda frattura tra le condizioni di Australia e di Nuova Zelanda rispetto a quelle delle restanti nazioni. Nei primi casi si tratta di Paesi sviluppati, che basano la loro economia su attività diversificate e ben organizzate. L’Australia, che dispone di notevoli risorse minerarie, è l’unico Paese del continente a poter contare su un vero e proprio sistema industriale. L’economia neozelandese è prevalentemente basata su risorse agricole e di allevamento. Molto diverso è il panorama nel resto del continente, dove mancano le condizioni per uno sviluppo industriale e l’agricoltura, la pesca e gli aiuti economici internazionali rappresentano le maggiori fonti di reddito. In diverse isole, quali Hawaii e Figi, negli ultimi decenni si è molto sviluppato il turismo. Negli ultimi vent’anni le relazioni economiche del continente Oceania si sono un po’ “staccate” dall’Europa e dal Nord-America e si sono maggiormente orientate verso il Sud-Est asiatico, da cui provengono anche grandi risorse di forza-lavoro. La Grande Barriera Corallina La Grande Barriera Corallina scorre parallela alla costa australiana per 2.000 km. Il canale marittimo che la separa dal continente è di difficile navigazione a causa degli isolotti e degli scogli di cui è disseminato. Inclusa dal 1981 nel Patrimoni dell’umanità dell’Unesco, la Grande Barriera Corallina costituisce il più vasto deposito di corallo nel mondo e offre l’habitat adatto alla riproduzione di una straordinaria varietà di coralli, pesci e molluschi. Animali unici al mondo Il millenario isolamento dagli altri continenti, unito alle particolari condizioni climatiche, ha determinato la presenza di animali assolutamente originali. Il primo posto spetta al canguro, animale simbolo del paese, seguito da altri marsupiali come il koala e il vombato e da mammiferi autoctoni come l’ornitorinco e l’echidna. L’isola di Tahiti L’isola di Tahiti, situata nell’arcipelago delle Isole della Società, è il centro economico, culturale e politico della Polinesia Francese. L’isola è di origine vulcanica, alta e montuosa, circondata da barriere coralline. La sua capitale è Papeete, che è anche il capoluogo della Polinesia Francese. Meta molto amata dai turisti sopratutto per le sue magnifiche spiagge scure per la sua flora. Sydney Sydney, capitale del Nuovo Galles del Sud, è la più grande e popolosa città australiana. L’area attorno alla città fu abitata dagli aborigeni per decine di millenni. Nel 1788 i primi coloni britannici arrivarono a Sydney e la fondarono come colonia penale. La grande città è divenuta un centro culturale ed economico globale dal momento in cui si smise di trasportarvi criminali. Nel 2000 ha ospitato i Giochi Olimpici. Il simbolo più imponente e conosciuto di Sydney è il teatro dell’opera (Opera House). Il surf Le spiagge australiane sono inoltre perfette per chi vuole dedicarsi ad uno sport estremo come il surf. Le manifestazioni surfistiche in Australia sono momenti di aggregazioni molto sentiti; a due passi da Sydney si svolge il Surfest, ottima occasione per conoscere i migliori surfisti del paese. FERDANI, GENOVESI, SANTONI e PORCIANI 2a