“Siamo orgogliosi perché pur in tempi ristrettissimi abbiamo allestito produzioni
molto belle”. Sono le parole dei tre registi Gabriele Lavia, Cesare Lievi e Carlo
Cerciello, insieme a quelle del commissario straordinario della Fondazione Inda Pier
Francesco Pinelli, ad alzare il sipario su una stagione che promette ancora una volta
di regalare grandi emozioni. Il cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche
vedrà in scena Elettra di Sofocle e Alcesti di Euripide sino al 19 giugno e Fedra di
Seneca dal 23 al 26 giugno. Poi gli spettacoli saranno portati in tournée con l’opera
latina che sarà messa in scena sicuramente a Taormina e probabilmente in altri teatri
di pietra siciliani ed Elettra che invece approderà al Teatro romano di Ostia antica.
“La forza dell’Inda non sta solo nella capacità di produrre spettacoli di altissimo
livello – ha dichiarato il commissario Pinelli – ma anche in un connubio
particolarissimo assolutamente unico con un monumento unico e straordinario.
Quest’anno è stato molto particolare perché tutto è partito in forte ritardo e per noi è
stato come scalare il Mortirolo, adesso però vediamo la vetta davanti a noi e io sono
soddisfatto del lavoro fatto fino a questo momento insieme a tutto il personale della
Fondazione”. Elettra di Sofocle, l’opera che aprirà la stagione 2016, è stata affidata a
Gabriele Lavia che ritorna a Siracusa a distanza di 16 anni dal trionfo con Edipo Re
messo in scena nel 2000. “Siamo stati interpellati e chiamati a viva voce da queste
antiche parole – ha dichiarato il regista -. Mi piace sottolineare come la città di
Siracusa viva in gran parte del Teatro Greco. Siracusa senza il Teatro Greco non è più
Siracusa”. Sarà invece un debutto alle rappresentazioni classiche quello di Cesare
Lievi, regista di Alcesti, e Carlo Cerciello che invece dirigerà Fedra. “Il Teatro Greco
– ha detto Lievi – è un luogo fondante della nostra realtà. E’ qui che il teatro ha
mostrato la sua maggiore necessità, in nessun’altro luogo l’attore ha un rapporto così
forte con il pubblico. Mi piace anche sottolineare come il cuore della Fondazione
Inda siano gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico”. “Noi siamo degli
artigiani – ha dichiarato Cerciello – e sperimentiamo. Quella del teatro di pietra è una
esperienza assolutamente nuova e penso che l’idea faccia tremare i polsi. Fedra è una
tragedia delle passioni e delle contraddizioni umane e ritengo mi sia particolarmente
congeniale”. La stagione 2016, come sottolineato dal commissario straordinario
Pinelli, vedrà ancora una volta la Fondazione Inda impegnata in molte attività, prima
fra tutte la ventiduesima edizione del Festival internazionale del teatro classico dei
giovani a Palazzolo, manifestazione che quest’anno compirà 25 anni di vita. “Penso
sia una iniziativa indovinatissima – ha dichiarato Pinelli – che coinvolge migliaia di
studenti da tutta Italia e dall’estero”. Tra le altre iniziative anche la mostra Inda retrò,
incentrata quest’anno sulle figure femminili e allestita al museo archeologico Paolo
Orsi. L’esposizione sarà inaugurata il 18 maggio, in occasione della Giornata
internazionale dei musei, e rimarrà aperta al pubblico fino al 26 giugno. Tante anche
le attività con gli istituti scolastici, dalla mostra di elaborati degli studenti del liceo
artistico Gagini che sarà ospitata a Palazzo Greco sino al 26 giugno al laboratorio di
traduzione dal greco che ha coinvolto i ragazzi del liceo classico Quintiliano.
“Quest’anno – ha aggiunto Pinelli – è prevista anche la manifestazione “Dopo teatro”
che vedrà la Fondazione organizzare una serie di spettacoli nella nostra sede di
Palazzo Greco e al museo Paolo Orsi”. Il commissario Pinelli ha poi voluto
evidenziare il grande impegno messo anche nel miglioramento dei processi
gestionali. “Stiamo impostando le basi per un futuro migliore – ha aggiunto Pinelli -.
E in questo percorso mi piace sottolineare che l’Inda si è dotato di un codice di
comportamento che abbiamo sottoscritto noi e che dovrà sottoscrivere chi vorrà
cooperare con la Fondazione”. Nel corso della conferenza di presentazione della
stagione è stato ricordato l’avvocato Enrico Di Luciano, fondatore e storico
presidente dell’associazione Amici dell’Inda, morto di recente. A illustrare le
iniziative in ricordo di Di Luciano è stato Giuseppe Piccione, nuovo presidente
dell’associazione. “Faremo una pubblicazione con tutti gli scritti sul teatro di Enrico
Di Luciano – ha spiegato Piccione -. Poi abbiamo deciso di premiare un attore
esordiente in scena quest’anno e di assegnare, il prossimo anno, una borsa di studio a
uno dei ragazzi della Scuola di teatro dell’Inda”. A chiudere la conferenza il
commissario Pinelli. “Ora vogliamo andare in scena – ha concluso -, lasciare lo
spazio e la parola agli artisti ed offrire ancora una volta esperienze ed emozioni
difficili da dimenticare. Invito tutto il pubblico di ogni provenienza ed in particolare
quello italiano, siciliano e siracusano a sostenerci: preparatevi ad acquistare il
biglietto e venire a teatro per ascoltarci, per meditare sulle parole che attraverso
l’Inda vengono trasmesse immutate attraverso il vortice del tempo. La vostra
presenza, il vostro supporto, i vostri applausi ed anche le vostre critiche costruttive, ci
aiuteranno a crescere ancora” .