1 T70 [Notturno] da G. d’Annunzio, Prose di romanzi, a cura di E. Raimondi, Mondadori, Milano. 5 10 15 20 25 30 35 Gabriele d’Annunzio Sensazioni e allucinazioni • un pulviscolo di sensazioni senza «nessuna legge stabile» • atmosfera onirica La breve prosa che segue fa parte della Seconda Offerta, in cui il presente, con le sue allucinazioni oniriche, ha maggior spazio. Caratteristica del brano è la rinuncia a organizzare la materia narrativa, la frantumazione delle sensazioni, il conseguente impressionismo. Ma in esso d’Annunzio sembra d’altra parte anticipare il surrealismo, nello sforzo di rendere le immagini che il delirio dell’immobilità coatta e della malattia proietta sul fondo dell’occhio. Oggi il dèmone1 ha spento i fuochi,2 e ha inventato un nuovo supplizio. L’infermiera entra e dice: «Tutti i giacinti sono caduti sotto l’acquazzone. Son tutti per terra». Mi rammarico. Ella soggiunse: «A raccogliere i più belli mi si sono invescate3 le dita. Dai gambi rotti fila un umore che si attacca alle mani». Soggiunge ancóra: «Ma ci sono altri bulbi che gìttano.4 Ce ne sono molti. Saranno anche più belli. Ne ho visto uno che ha messo fuori il capo d’un fiore doppio violetto, così scuro che sembra nero. E le pecchie5 ronzano. M’inseguivano, dianzi. Perché i giacinti più scuri odorano più forte?». Un nulla mi turba e mi sconvolge. In certe ore sembra che tutte le relazioni e tutti i rapporti cèssino nel mio spirito senza lasciare ombra di vestigio.6 Divento una materia non governata da nessuna legge stabile, soggetta a trasmutamenti subitanei che spossano o esaltano il corpo quasi direi transustanziato.7 Sento circolare nella sfera dell’occhio le forze più varie e più discordi. Il flusso e il riflusso primaverile mi attraversano come una vicenda di maree cariche di orrori e di tesori innaturalmente accelerata. La donna s’accosta. Odora di giardino grondante. Le chiedo se abbia tuttavia fra le dita il vischio dei giacinti. «Oh no!» rispose con una voce sùbita8 e vivida come il rossore. E lievemente mi sfascia e mi cambia la compressa9 che s’è disseccata sopra la bolla d’acqua salsa. Poi s’allontana. Richiude l’uscio. La sento discendere la scala. Un’angoscia misteriosa si gonfia dentro di me; si deforma a poco a poco, e affluisce verso l’occhio che sembra urtato dal battito atroce della mia nuca. Dove sono i giacinti rotti e raccolti? La stanza si empie d’un profumo delirante. L’angoscia divampa come la follia. Dal bulbo dell’occhio, con una fitta improvvisa, rompe il giacinto violetto. Serro i denti. Sento le barbe10 aggrovigliate nel cervello. Sento distinte le membrane e le squame carnose. Il gambo s’allunga. Il fiore si compisce,11 s’infoltisce, s’appesantisce. È cupo, è quasi nero. Lo vedo. Chi me l’ha scerpato?12 Ho paura del mio grido folle. L’umore vischioso impiastra la compressa, mi cola giù per la gota. Il nero rispunta, con una fitta più acuta. Rinasce e si stronca e m’invesca. E io grido. Rigitta,13 ancóra, si spezza ancóra. 1 il dèmone: il caso che tortura il protagonista come secondo una volontà diabolica. 2 ha spento i fuochi: ha placato il bruciore [all’occhio]. 3 invescate: invischiate. 4 gìttano: buttano, cioè “spuntano”. Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese 5 le pecchie: le api. 6 ombra di vestigio: la minima traccia. 7 transustanziato: trasformato in altro, cioè “scorporato” (con accezione anche religiosa). 8 sùbita: improvvisa. 9 la compressa: cioè la medicazione di garza dell’occhio. 10 le barbe: le radici. 11 si compisce: cresce. 12 scerpato: strappato. 13 Rigitta: ributta, cioè “spunta” (soggetto è il fiore). il nuovo LA SCRITTURA E L’INTERPRETAZIONE - EDIZIONE ROSSA [G. B. PALUMBO EDITORE] 2 T70 Gabriele d’Annunzio ~ Sensazioni e allucinazioni Esercizi ANALIZZARE INTERPRETARE E APPROFONDIRE 1 Mostra come il rapporto con la realtà sia interamente mediato da sensazioni uditive e olfattive. 2 Documenta la frantumazione del soggetto nel magma delle percezioni fisiche. 3 Caratterizza il trapasso dalle sensazioni fisiche alle fantasie allucinate e surreali. Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese 4 La metamorfosi vegetale assume in questo testo un significato diverso da quello che ha nell’Alcyone: precisane i contenuti. 5 Evidenzia i caratteri della prosa del Notturno che la avvicinano ai movimenti di avanguardia. il nuovo LA SCRITTURA E L’INTERPRETAZIONE - EDIZIONE ROSSA [G. B. PALUMBO EDITORE]