La rete sismo-acustica installata dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze consiste attualmente in: - 4 stazioni sismo-acustiche radiotrasmesse presso il COA di Stromboli (STR, SCI, ROC SAS). Tra queste le stazioni ROC e SAS sono dotate di radiometro OMEGA, con 15° di apertura angolare, per il monitoraggio termico della terrazza craterica. - 1 array infrasonico, composto da 5 elementi disposti in area sommitale secondo una geometria ad L, radiotrasmesso presso il COA di Stromboli (IAR). - 1 stazione sismo-acustica in acquisizione remota (LSC). In seguito all’esplosione del 05/04/03 delle 09:13 la stazione SAS non è attualmente funzionante. La stazione LSC prima in remoto viene ora teletrasmessa presso il COA inoltre, in seguito al violento nubifragio abbattutosi su Stromboli il 19/06/03 sono stati gravemente danneggiati l’array infrasonico, la stazione sismo-acustica STR ed il sensore di pressione assoluta installato alla stazione LSC. In particolare sono andati persi completamente 3 elementi dell’array e tutto il sistema di digitalizzazione e trasmissione dati . Elaborazione dati Nella giornata odierna l’attività registrata dalle stazioni sismo-acustiche mostra le seguenti caratteristiche: Il numero di eventi VLP calcolato su 24 ore, dalle 12:00 (GMT) del giorno 04/06 alle 12:00 del 05/07 è aumentato rispetto alle 24 ore precedenti, con una media oraria di 19.4. L’ampiezza dei segnali VLP è diminuita relativamente alle 24 ore precedenti, confermando una diminuzione delle ampiezze VLP a partire dal giorno 01/07. L’attività sismica è anche oggi caratterizata da eventi con elevata ampiezza in velocità, di breve durata, e contenuto spettrale particolarmente ricco in alte frequenze (3-5 Hz) relativamente alle basse, non correlati con transienti termici e/o infrasonici. Gli stessi presentano una particolare forma d’onda che vede un’iniziale fase ad elevata frequenza (1-2 Hz) seguita da un oscillazione a lungo periodo (≈ 0.1 Hz). Tali eventi, mai registrati precedentemente all’inizio della crisi, hanno caratterizzato l’attività sismica in modo particolare tra il 23/1 ed il 4/2 (vedi rapporto), e sono da attribuire a fenomeni di fratturazione (messa inoltre in evidenza dalla presenza di fasi S) con coinvolgimento di fluidi. Il tremore sismico è diminuito rispetto alle 24 ore precedenti, pur rimanendo su valori elevati relativamente al trand a lungo periodo. Parallelamente, si registra una diminuzione dell’attività di puffing infrasonico, ed un aumento dell’ampiezza dei transienti infrasonici associati agli esplosion-quakes. L’andamento del tremore sismico e dell’attività infrasonica indicano un forte e intenso degassamento impulsivo dai crateri, caratteristico dell’attività vulcanica a partire dal 24/6. Le esplosioni con emissione di materiale dai crateri rilevate dal radiometro posto alla stazione ROC sono 20, inferiori rispetto alle 24 ore precedenti, 2 delle quali hanno avuto una intensa energia termica (25 °F) e una forma tipica delle esplosioni con emissione di scorie dai crateri. Il numero di queste esplosioni appare in diminuzione relativamente alle 48 ore precedenti. I tempi di ritardo risultano analoghi a quelli registrati nelle 24 ore precedenti - infrasonico-termico, tra 1.0 e 5.0 secondi - sismico-infrasonico, tra 3.0 e 4.0 secondi Tali tempi di ritardo sono congruenti con uno stazionamento alto della colonna magmatica. I dati sismo-acustici e termici confermano una intensa attività vulcanica ai crateri.