Osservatorio Fertilizzanti

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Gennaio
2014
Osservatorio Fertilizzanti
Frisio D. G., Casati D., Ferrazzi G.
Osservatorio Economico Colture Vegetali -
Dipartimento di Economia Management e
Metodi Quantitativi - Università degli Studi
di Milano
30/01/2014
Osservatorio Fertilizzanti
Aggiornamento 1– Gennaio 2014
Osservatorio Fertilizzanti
è un rapporto elaborato con cadenza
semestrale e aggiornamenti
trimestrali da un gruppo di lavoro
costituito all’interno del Dipartimento
di Economia, Management e Metodi
Quantitativi, Sezione di Economia
Agraria e Agroalimentare
dell’Università degli Studi di Milano
nell’ambito di un progetto di ricerca
sul settore dei mezzi di produzione per
l’agricoltura sviluppato
congiuntamente ad Assofertilizzanti.
Autori:
Dario Gianfranco Frisio, docente
dell’Università degli Studi di Milano,
già Direttore del Dipartimento di
Economia Agraria, Agroalimentare e
Ambientale, Presidente della Facoltà
di Scienze Agrarie e Alimentari. Autore
di studi di Economia delle produzioni
agricole e alimentari, di Politica
agraria e sull’innovazione in
agricoltura.
Dario Casati, docente di materie
economico agrarie all’Università degli
Studi di Milano, già Prorettore Vicario
della stessa Università e, in
precedenza, Preside della Facoltà di
Agraria. Autore di studi di Economia
delle produzioni agricole e alimentari,
di Politica agraria e sull’innovazione in
agricoltura.
Giovanni Ferrazzi, ricercatore
universitario e professore aggregato di
Economia e gestione delle imprese
presso l'Università degli Studi di
Milano. Autore di studi in ambito
Economico agrario ed agroindustriale
e di numerosi saggi ed articoli a
carattere scientifico e divulgativo in
materia.
Indice
1. Previsioni economiche
2. Materie prime
3. Materie prime agricole
4. L’economia agricola nei prossimi mesi
5. I fertilizzanti
1. Previsioni economiche:
Ripresa economica alle porte, ma stenta ad affermarsi
A gennaio 2014 le precedenti stime sulla crescita del Pil mondiale nel 2013 sono state confermate a un
tasso del 3,0% come risultato dell’1,3% dei paesi sviluppati e del 4,7% di emergenti e PVS . Le previsioni
2014 sono state riviste in aumento dello 0,2% nelle economie sviluppate e dello 0,1% nel totale mondo.
Invariate al 3.9% quelle 2015, ma riviste in calo del 0,2% nei paesi sviluppati (2,3%) e al rialzo dello 0,1%
negli altri (5,4%) che si confermano il volano dell’economia (tab.1).
Tab. 1 - PIL e commercio internazionale 2013-2015 (variazioni percentuali)
Prodotto interno lordo
Commercio mondiale (import)
Differenza da
ottobre 2013
Proiezioni
Proiezioni
Differenza da
ottobre 2013
2013
2014
2015
2014
2015
2013
2014
2015
2014
2015
Economie sviluppate
1,3
2,2
2,3
0,2
-0,2
1,4
3,4
4,1
-0,7
-0,5
Economie emergenti e PVS
4,7
5,1
5,4
0,0
0,1
5,3
5,9
6,5
0,0
-0,2
Totale Mondo
3,0
3,7
3,9
0,1
0,0
2,7
4,5
5,2
-0,5
-0,3
Fonte: Elaborazioni DEM M su dati FM I
Segnali meno positivi vengono dal commercio mondiale che nel 2013 è fermo a 2,7% di incremento mentre
le previsioni 2014 e 2015 sono riviste al ribasso dello 0,7% e dello 0,5% nelle economie sviluppate e a livello
mondiale dello 0,5% e 0,3%, segnale di un recupero della domanda interna ma con minori effetti sugli
scambi. Stime e previsioni sui prezzi sono rimaste pressoché invariate, salvo un calo dello 0,1% nel 2013
nelle sviluppate, con un divario fra economie sviluppate e PVS pari a circa 4 punti percentuali nel 2013 e a
2,5 nelle previsioni 2014/15.
Tab. 2 - Evoluzione del prodotto lordo mondiale (variazioni percentuali)
Proiezioni
Economie sviluppate
Usa
Area Euro
Italia
Economie emergenti e PVS
Europa Centro-orientale
Comunità degli Stati Indipendenti
Russia
Cina
India
Totale Mondo
Differenza da ottobre 2013
2013
2014
2015
2014
2015
1,3
2,2
2,3
0,2
-0,2
1,9
2,8
3,0
0,2
-0,4
-0,4
1,0
1,4
0,1
0,1
-1,8
0,6
1,1
-0,1
0,1
4,7
5,1
5,4
0,0
0,1
2,5
2,8
3,1
0,1
-0,2
2,1
2,6
3,1
-0,8
-0,7
1,5
2,0
2,5
-1,0
-1,0
7,7
7,5
7,3
0,3
0,2
4,4
5,4
6,4
0,2
0,1
3,0
3,7
3,9
0,1
0,0
Fonte: Elaborazioni DEM M su dati FM I
L’evoluzione del Pil mondiale per aree (tab.2) conferma nel 2013 un mondo a tre velocità: a) Europa (area
euro e Italia in particolare) divisa fra segno negativo e incrementi attorno al 2% nei paesi emergenti e
Russia; b) Stati Uniti all’1,9%; c) Asia in crescita fra 4,4% in India e 7,7% in Cina. Le previsioni 2014 e 2015
rispecchiano quelle già disponibili con una lenta ripresa globale, sempre con le tre velocità e la previsione
per l’Italia corretta al ribasso dello 0,1% nel 2014 recuperato nel 2015. Crescono gli Usa, in calo le
economie dell’est europeo.
2. Materie prime: posizionamento prudente in vista della ripresa?
I prezzi delle materie prime nel 2013 (fig.1) confermano una generalizzata tendenza al ribasso con minimi a
novembre per l’energia e fra novembre/dicembre per fertilizzanti e prodotti agricoli, specie per i cereali a
dicembre. Le previsioni disponibili indicano un’iniziale ripresa dei prezzi agricoli agli inizi del 2014, poi
superata dai buoni raccolti attesi in tutto il mondo, e in relazione a ciò anche dei fertilizzanti in misura più
modesta. Prosegue il trend debole dell’energia in attesa di incrementi di domanda legati alla ripresa. Deboli
anche i prodotti alimentari con domanda che deve ancora esprimersi in crescita. Cali generalizzati nel 2015.
Fig. 1 - Indici dei prezzi dei principali gruppi di commodities
Energia
Prodotti Agricoli
Cereali
Fertilizzanti
Prodotti alimentari
150
*2014-2015
previsioni
WorldBank
(Gennaio 2014)
2010=100
140
130
120
110
100
2015*
2014*
dic-13
nov-13
ott-13
set-13
ago-13
lug-13
giu-13
mag-13
apr-13
mar-13
feb-13
gen-13
90
Fonte: Elaborazioni OECV-DEMM UNIMI su dati WorldBank
3. Materie prime agricole: produzioni e domanda in crescita, stock stabili
Le produzioni delle principali commodity agricole (tab.3) sono in crescita nelle stime dell’annata 2012/13,
secondo le previsioni anche per la soia, e nelle previsioni per l’annata in corso. Nel 2013/14 aumentano le
previsioni di produzione di frumento, mais e soia, tutte superiori alla produzione dell’annata precedente;
anche il riso supera il 2012/13, ma l’outlook è stabile. In ripresa la domanda di frumento e mais, stabile
quella di soia e riso, entrambe superiori ai dati del 2012/13. In lieve incremento gli stock di tutte le
commodity agricole, con effetto sul rapporto stock/consumo, tranne che per il riso: stazionario.
Tab. 3 - Il mercato mondiale delle principali commodities agricole in sintesi
FRUMENTO
Stime
(mi l i oni tonnel l a te)
2012/13
Produzione
Commercio
Consumo
Stocks
Stocks/Consumo
656
138
679
176
26%
Previsioni 2013/14
dic-13
711
157
704
183
26%
gen-14
713
159
703
185
26%
RISO
Stime
(mi l i oni tonnel l a te)
2012/13
Produzione
Commercio
Consumo
Stocks
Stocks/Consumo
470
39
467
107
23%
Previsioni 2013/14
dic-13
471
40
473
104
22%
gen-14
471
40
473
105
22%
(segue)
(segue Tab. 3)
MAIS
Stime
(mi l i oni tonnel l a te)
2012/13
Produzione
Commercio
Consumo
Stocks
Stocks/Consumo
863
95
863
133
15%
Previsioni 2013/14
dic-13
964
112
937
162
17%
gen-14
967
111
940
160
17%
SOIA
Stime
(mi l i oni tonnel l a te)
2012/13
Produzione
Commercio
Consumo
Stocks
Stocks/Consumo
268
100
258
61
23%
Previsioni 2013/14
dic-13
285
109
271
71
26%
gen-14
287
109
271
72
27%
Fonte: Elaborazioni OECV-DEM M UNIM I su dati USDA
4. L’economia agricola nei prossimi mesi:
previsioni stabili per le produzioni e
l’impiego dei fattori
La dinamica dei rapporti di prezzo fra le principali commodity costituisce un indicatore di scelta fra le
produzioni alternative fra loro (fig.2). Sulla base dei rapporti di prezzo degli ultimi mesi il confronto
soia/mais indica che la situazione potenziale è migliore per la soia che si è avvicinata a un rapporto 3:1, la
scelta rimane legata alle rispettive rese unitarie e alla dinamica della domanda che sembra in maggiore
espansione per il mais. Il rapporto frumento duro/mais ha visto il duro favorito per tutto l’anno, ma
sembra in via di deterioramento all’inizio 2014 anche per l’abbondante produzione di frumento e le
previsioni sulla domanda del mais per diversi usi, nonostante la grande risposta Usa e dei paesi del bacino
del Mar Nero. In calo il riso rispetto al tenero con una ripresa da novembre 2013.
Fig. 2 - Rapporto tra i prezzi delle principali commodities agricole
Fonte: Elaborazioni OECV-DEMM UNIMI su dati WorldBank
Rapporti prezzi fertilizzanti/prezzi agricoli: questo rapporto fra i prezzi dei fertilizzanti ed un indice del
prezzo delle granaglie mostra la convenienza all’impiego dei fertilizzanti e può essere indicativo della
propensione ad incrementi di domanda di fertilizzanti in relazione all’andamento di mercato delle
commodity agricole. Il rapporto (fig.3) mostra nel triennio un trend calante che si deteriora anche nel 2013
e indica un abbassamento in particolare per Dap e urea, meno per il potassio.
Ciò potrebbe
aumentarne la
propensione
all’impiego come
reazione ai bassi
prezzi agricoli per
incrementare le
rese, con una
particolare
convenienza per
quanto riguarda
l’urea.
Fig. 3 - Rapporto di scambio tra prezzi dei principali fertilizzanti e Prezzo indice
granaglie [a]
Fonte: Elaborazioni OECV-DEMM UNIMI su dati WorldBank
Dinamica dei prezzi dei fertilizzanti e dell’energia: il confronto fra urea e gas naturale (fig.4) indica per
tutto il 2013 u na flessione del prezzo dell’urea e una certa stabilità del gas che mostra una risalita nei
mesi invernali.
Anche l’urea
Fig. 4 - Andamento del prezzo dell'urea e del gas naturale
dopo il minimo
di fine estate
tende a risalire
ed è in tensione
sia pure limitata
al cambio
dell’anno.
Fonte: Elaborazioni OECV-DEMM UNIMI su dati WorldBank
5. I fertilizzanti:
trend positivo per l’urea, deboli i fosfatici
Nel periodo ottobre 2012-settembre 2013 il mercato mondiale dei fertilizzanti (tab. 4), rispetto al
corrispondente periodo precedente, presenta una crescita della produzione di urea (6,9%), tale da superare
in valore assoluto il pur consistente incremento dell’export (19,6%) aumentando le scorte. I fosfatici,
invece, mostrano un trend negativo sia per la produzione che per l’export, in particolare , per quanto
riguarda il TSP. Tutto ciò si è tradotto in un calo dei prezzi medi internazionali superiore ai dieci punti
percentuali.
Tab.4 – Mercato mondiale dei principali fertilizzanti ottobre 2012-settembre 2013
Dati in migliaia di tonnellate
PRODUZIONE
CONSUMO INTERNO PRODUTTORI
EXPORT
VARIAZIONE SCORTE
PROPENSIONE EXPORT
PREZZO ($/t)
UREA
DAP
TSP
2012/13
Var. %
2012/13
Var. %
2012/13
66.586
47.833
18.107
+ 646
27,2%
357
6,9%
1,9%
19,6%
13.369
7.487
5.837
+ 45
43,7%
486
-1,5%
10,1%
-14,6%
1.859
651
1.212
-3
65,2%
420
-14,7%
-12,8%
Var. %
-15,1%
-19,4%
-11,1%
-14,3%
Fonte: elaborazioni OECV-DEMM-UNIMI su dati IFA
Il mercato italiano all’importazione nello stesso periodo mostra una variazione tendenziale al ribasso dei
prezzi medi (fig. 5) con la sola eccezione dei composti NPK in rialzo soprattutto negli ultimi due trimestri.
Fig. 5 - Prezzi medi unitari all'importazione dei principali prodotti fertilizzanti (€/t)
Fonte: elaborazioni OECV-DEMM-Unimi su dati Istat
I prezzi medi trimestrali all’importazione calcolati in dollari mostrano un trend molto simile a quello dei
prezzi internazionali (fig. 6) con un differenziale di prezzo pari in media a circa 75 $/t per l’urea, a 29 $/t per
il potassio e a 52 $/t per il DAP. La corrispondenza permane più accentuata nel caso dell’urea in relazione
alla provenienza del prodotto importato e per le stesse ragioni si conferma più discontinua nel caso del
potassio.
Fig. 6 - Prezzi medi unitari all'importazione dei principali prodotti fertilizzanti ($/t) e prezzi medi
internazionali ($/t)
Fonte: elaborazioni OECV-DEMM-Unimi su dati Istat
I quantitativi importati nel terzo trimestre del 2013 sono stati inferiori a quelli del 2012 in particolare per
l’urea (fig. 7), ma ciò appare dipendere dall’incremento registrato nei trimestri precedenti, infatti negli
ultimi quattro trimestri le importazioni sono aumentate complessivamente del 4% per urea e NPK, del 9%
per il potassio e dell’11% per il DAP.
Fig. 7 – Quantità importate dei principali prodotti fertilizzanti (.000 t)
Fonte: elaborazioni OECV-DEMM-Unimi su dati Istat
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