Manzoni senza filtro - Sementerie Artistiche

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Presenta:
Manzoni
senza filtro
Siamo sicuri che un libro si possa solo leggere?
È proprio vero che i Promessi Sposi finiscono bene?
L’innominato era poi davvero un uomo così tutto d’un pezzo?
E manzoni, è realmente così mite o nasconde un’anima
precocemente dark…?
Di e con
Manuela De Meo
Realizzato in collaborazione con
Francesco Niccolini e
Roberto Aldorasi
Presentato in anteprima al
Festival montagne racconta
di Trento
CHE COSA
Un monologo di narrazione che alterna
la lettura “animata” di alcuni passaggi
originali a momenti di raccordo
riscritti nel rispetto dello stile e della
struttura del testo ma che permettono
di attraversare l’intero romanzo in 50
minuti. L’obiettivo è quello di mettere
in luce la varietà stilistica, il ritmo, e la
visione politicamente cinica e disincantata
contenuta nei Promessi Sposi, spesso
shiacciati dall’etichetta di romanzo
“mattone” che si studia a scuola.
PER CHI
Il monologo è adatto a tutti, ma
soprattutto è rivolto ai ragazzi delle
scuole superiori che stanno affrontando
lo studio del testo, per poter dar loro
una chiave inaspettata del romanzo e
avvicinarli all’apprezzamento di un’opera
incredibilmente varia.
Una ipotesi per le scuole è quella di
presentare il pezzo direttamente nelle
classi senza spostare gli alunni in una
aula magna o in una palestra rendendo
dispersiva l’atmosfera. L’idea è quella
di sfruttare le quattro o cinque ore
della mattina per presentare altrettante
repliche in differenti classi.
di vita, facendosi largo, millantando
sicurezza, tra la folla inferocita); oppure
immagini metaforiche fantasiose, per
non parlare della descrizione della notte
da incubo vissuta dall’Innominato prima
della conversione in cui vede sgretolarsi
davanti ai suoi occhi e suo malgrado
tutta l’altezzosità di un personaggio
temuto da tutti.
La seconda scoperta è stata: alcune
vicende sono specchio di una realtà che
non è cambiata attraverso i secoli e le
dinamiche sociali e umane rimangono
intatte nonostanze le circostanze siano
tanto cambiate.
La visione critica di Manzoni è molto
chiara e, dietro un appartente lieto fine,
si staglia un quadro quasi apocalittico
di una Milano devastata dalla peste che
ha potuto dilagarsi tanto a causa della
cecità del potere politico concentrato
nella vittoria della guerra piuttosto
che nella salvaguardia del paese e
della popolazione. La funzione della
tanto centrale Divina Provvidenza
assume allora un tono di speranza
innocente alla quale i poveri e ignoranti
cittadini, che non hanno nessun potere
sociale, hanno il diritto di affidarsi per
cercare un equilibrio nella propria vita
altrimenti gestita da un potere politico
imperscrutabile.
COME
L’esplorazione del linguaggio attorale
sviluppato da Dario Fo nel Mistero Buffo,
mi ha dato la chiave teatrale per rendere
manifesto ciò che anche io ho scoperto
solo dopo diversi anni sui Promessi Sposi:
la comicità e la profondità politica.
Nei 50 minuti di spettacolo si
alternano momenti di relazione
diretta con il pubblico durante le
introduzioni degli episodi, a momenti più
evidentementi teatrali.
Lo spettacolo, che non necessita di
nessun impianto tecnico di audio nè luci,
può essere presentatao in qualsiasi tipo
di spazio. Essendo un’opera di narrazione
la vicinanza del pubblica ne esalta la
fruizione.
L’IDEA DEL PROGETTO
Il progetto è nato dalla rilettura, con
occhi da attrice, del romanzo, a distanza
di una decina d’anni dall’ultima lettura
universitaria.
La prima grande scoperta è stata: fa
ridere. Si nascondono tra la complessità
della vicenda alcune scene, raccontate
nei particolari più sottili, che mettono in
luce le debolezze di personaggi autoritari
attraverso la loro goffaggine mascherata
e protetta dal potere politico (come
l’arrivo del gran cancelliere Ferrer
durante la rivolta del pane a Milano,
accorso per salvare il vicario in pericolo
Sementerie Artistiche
Spazio agri-culturale di creazione,
formazione e residenza artistica
Tel: 339 60 37 993
E-mail: [email protected]
Web: www.sementerieartistiche.it
Indirizzo:
via Scagliarossa 1174
Crevalcore (BO)
Manzoni
senza filtro
MANUELA DE MEO
Attrice e autrice. Si diploma al corso
attori della Scuola d’Arte Drammatica
Paolo Grassi di Milano nel 2007. Da allora
ha lavorato in diverse produzioni con
registi come Massimo Castri, Marco
Plini, Alessandro Genovesi, César Brie e
Nelson Valente.
Continua la sua formazione attraverso
laboratori con Ariane Mnouckine, Carlo
Boso, Jean-Claude Penchenat, Maria
Consagra, Galin Stoev, Francesco
Niccolini.
Parallelamente alle collaborazioni
con realtà stabili, ha sempre sviluppato
una ricerca nel teatro indipendente
fondando diversi gruppi teatrali tra i
quali Expoi con cui ha creato Il Bagattoludi scenici dalla cultura popolare dove
ha esplorato il linguaggio del grottesco e
della maschera.
Nel 2010 incontra César Brie con il
quale condivide un percorso creativo
per cinque anni creando, insieme alla
compagnia Teatro Presente, cinque
spettacoli tra cui Karamazov, spettacolo
prodotto da ERT – Emilia Romagna
Teatro presentato in Italia e Argentina
durante tre tournée internazionali; ed Il
Vecchio Principe, presentato tra gli altri
anche al Teatro Elfo Puccini di Milano.
Dal 2015 gestisce, insieme a Pietro
Traldi, le Sementerie Artistiche spazio
agri-culturale di creazione, formazione
e residenza artistica a Crevalcore, in
provincia di Bologna, dove organizza
corsi, laboratori residenziali e rassegne
teatrali.
Nel 2015 realizza con Piatro Traldi e
in collaborazione con Ignacio Gómez
Bustamante e Nelson Valente la prima
co-produzione italo argentina tra le
Sementerie Artistiche ed il Banfiled
Teatro Ensamble di Buenos Aires:
Lontano Blu, che debutta al teatro
Picadero della capitale argentina nel
marzo 2016 con grande successo di
pubblico e critica.
FRANCESCO NICCOLINI
Da molti anni lavora, studia e scrive
con e per Marco Paolini e insieme a lui
ha realizzato Il Milione, Appunti Foresti,
Parlamento chimico. Storie di plastica, la
versione televisiva del Vajont e i racconti
di Teatro civico di Report per RAI3. Nel
2011 hanno debuttato con ITIS Galileo
dedicato a Galileo Galilei, di cui ha
realizzato anche la versione francese
insieme al regista Charles Tordiman,
Galileée le mécano.
Ha scritto diversi teasti e spettacoli
teatrali che sono stati rappresentati
in molti paesi dem mondo vincendo
Sementerie Artistiche
Spazio agri-culturale di creazione,
formazione e residenza artistica
numerosi premi. Maggiori informazioni
su www.francesconiccolini.eu
ROBERTO ALDORASI
È un giovane regista formatosi all’Odin
Theatre di Ostelbro, Danimarca, che
collabora da diversi anni con Francesco
Niccolini.
COSTO:
Il costo dello spettacolo è di 500 euro.
L’idea è quella di far pagare un biglietto
di 5 euro a persona e presentare il pezzo
in cinque diverse classi da circa venti
alunni ciascuna. Si potrebbero fare tre
repliche nella stessa mattina unendo i
ragazzi di due classi in una.
Tel: 339 60 37 993
E-mail: [email protected]
Web: www.sementerieartistiche.it
Indirizzo:
via Scagliarossa 1174
Crevalcore (BO)
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