Pagina 54 ASTRONOMIA NOVA n. 13, maggio 2012 L. Franco, P. Bacci, 2012 EG5 L’ASTEROIDE NEA 2012 EG5 Lorenzo Franco e Paolo Bacci L‘Osservatorio astronomico di San Marcello Pistoiese L'asteroide NEA (Near Earth Asteroid, http:// it.wikipedia.org/wiki/Oggetto_near-Earth ) 2012 EG5 è stato scoperto il 13 marzo 2012 dal telescopio PanSTARRS 1, Haleakala nelle Hawaii. Si tratta di un asteroide di tipo Apollo (http://it.wikipedia.org/wiki/ Asteroide_Apollo), con un diametro inferiore ai 100 metri, che al momento della scoperta si trovava a circa 36 volte la distanza Terra-Luna. L'asteroide è stato subito classificato come un potenziale impattore virtuale dal JPL Sentry e dal NEODyS di Pisa. Le osservazioni astrometriche pervenute al Minor Planet Center nei giorni successivi hanno permesso di determinare con maggiore precisione l'orbita, scongiurando così ogni immediata possibilità di impatto. L'asteroide sarebbe comunque passato molto vicino alla Terra il 1° Aprile, ad una distanza di poco superiore alla metà della distanza Terra-Luna (Fig. 1); infatti il 4 aprile era stata programmata la sua osservazione radar attraverso il radiotelescopio di Goldstone, ma purtroppo senza alcun risultato. L'asteroide è stato osservato con il telescopio dell'osservatorio di San Marcello Pistoiese - MPC 104 da Paolo Bacci, Luciano Tesi, Giancarlo Fagioli, Simone Vergari, nei giorni 21, 27 e 30 marzo. In particolare in quest'ultima data sono state effettuate alcune sessioni osservative finalizzate alla fotometria per cercare di determinare il periodo di rotazione dell'oggetto. Nel corso della sessione osservativa del 30 Marzo sono state acquisite un totale di 479 immagini non filtrate da 15 secondi di esposizione su un intervallo temporale di 2.5 ore. Tutte le immagini sono state riprese con il telescopio principale da 0.6 m ed una camera CCD Apogee Alta 1024 x 1024 con un campo di vista di 35x35 minuti d'arco ed un campionamento di 2 secondi d'arco per pixel. Nonostante l'ampio campo inquadrato è stato necessario spostare più volte l'inquadratura per seguire l'oggetto che si muoveva velocemente (Fig. 2). Le immagini calibrate (con dark e flat) sono state analizzate nei giorni successivi da Lorenzo Franco con MPO Canopus (Fig. 3). L'analisi dei dati fotometrici, nonostante il basso segnale rumore dovuto al breve tempo di esposizione ed alla bassa luminosità dell'asteroide, hanno permesso comunque di determinare con buona precisione un periodo di rotazione molto veloce di P = 0.2924 ± 0.0002 h (poco più di 17 minuti). L. Franco, P. Bacci, 2012 EG5 ASTRONOMIA NOVA n. 13, maggio 2012 Pagina 55 Fig. 1. Il Period Spectrum (Fig. 4) mostra il risultato della ricerca del periodo, dove il valore più probabile corrisponde a quello con l'errore RMS più basso. Il grafico in Fig. 5 mostra la curva di luce completa ottenuta dalle tre sessioni osservative messe in fase. L'ampiezza della variazione luminosa è risultata di 0.42 ± 0.01 mag. Il risultato originale ottenuto da questo lavoro è stato sottomesso per la pubblicazione sul prossimo numero del Minor Planet Bulletin. Fig. 2. La traccia lasciata dall'asteroide durante il suo veloce movimento Fig. 3. La sessione fotometrica con MPO Canopus. In primo piano il tool Comp Star Selector che permette di scegliere le stelle di confronto, selezionandole tra quelle con colore simile a quello Solare. Pagina 56 ASTRONOMIA NOVA n. 13, maggio 2012 L. Franco, P. Bacci, 2012 EG5 Fig. 4. Il grafico mostra il risultato della ricerca del periodo. Il valore più probabile è quello con l'errore RMS più basso. Fig. 5. Curva di fase che mostra due massimi e due minimi di profondità diversa. L'ampiezza della curva di luce A = 0.42 ± 0.01 magnitudini. Una raffigurazione artistica dell‘asteroide 2012 EG5. Paolo Bacci, nato nel 1968, astrofilo sin dall'adolescenza, quando si associò al GAMP Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese, e si occupava dell'osservazione visuale di meteore e stelle variabili. Successivamente è entrato a far parte dell'AAAV Associazione Astrofili Alta Valdera, dove si occupa di asteroidi e comete. Osserva da: Capannoli (PI), Osservatorio ―G. Galilei‖ Centro Astronomico Libbiano Peccioli (PI), San Marcello Pistoiese (PT). Il suo sito www. backman.altervista.org Lorenzo Franco, nato a Monte S. Angelo (FG), è appassionato di Astronomia da sempre, tanto da conseguire la Laurea in Astronomia presso l'Università di Bologna. Vive e lavora a Roma nel settore dell' Information Tecnology di una Banca. Dal 2005 si dedica nel tempo libero all'osservazione di asteroidi e comete ed alla ricerca scientifica amatoriale, collabora con la Sezione Stelle Variabili dell'UAI. L. Franco, Fotometria ASTRONOMIA NOVA n. 13, maggio 2012 Pagina 57 FOTOMETRIA DI ASTEROIDI E STELLE VARIABILI Un’invito all’osservazione Lorenzo Franco Asteroide 1269 Rollandia 1269 Rollandia è un asteroide di fascia principale, scoperto il 20 settembre 1930 da G. Neujmin a Simeis in Crimea (Ucraina), con un diametro di circa 100 km. Le sue principali caratteristiche sono consultabili sul sito JPL Small-Body Database Browser all'indirizzo: http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=rollandia&orb=1 L'asteroide è stato osservato da A. Ferrero, L. Franco e R. Zambelli in sei diverse sessioni osservative che hanno permesso di ottenere una prima stima del periodo di rotazione P = 16.40 +/- 0.01h con un' ampiezza della curva di luce A = 0.05 mag. Sarebbe necessaria qualche altra sessione osservativa per poter confermare con maggiore certezza il periodo di rotazione. Vi invito pertanto ad osservare 1269 Rollandia! La tecnica osservativa è ampiamente descritta nel mio articolo: http://www.eanweb.com/2012/fotometriadelle-stelle-variabili-come-si-realizza-una-curva-diluce/ Stelle Variabili A maggio sono osservabili le seguenti stelle variabili pulsanti, che rientrano anche nel programma osservativo della sezione stelle variabili SSV-UAI-GRAV. RS Boo (fig. 1) Variabile pulsante di magnitudine: 9.69 - 10.84 V con un periodo di 0.3773 d (circa 9.06 h). La cartina di riferimento e la magnitudine delle stelle di c o n f r o n t o s i t r o v a n o s u : Pagina 58 ASTRONOMIA NOVA n. 13, maggio 2012 L. Franco, Fotometria ST Boo (fig. 4) variabile pulsante di magnitudine 10.49 - 11.41 V con un periodo di 0.6223 d (circa 14.9 h). La cartina di riferimento e la magnitudine delle stelle di c o n f r o n t o s i t r o v a n o s u : http://stellevariabili.uai.it/images/6/6e/ S T _ B o o _ E _ c h a r t . p n g http://stellevariabili.uai.it/images/9/94/ ST_Boo_field_photometry.pdf Fig. 1. Curva di luce di RS Boo, in ascissa la fase. Il grafico è tratto da: A. Nagy, “Studies on amplitude modulated RR Lyrae Stars. II. RS Bootes”, http://adsabs.harvard.edu/ abs/1998A%26A...339..440N http://stellevariabili.uai.it/images/2/29/ R S _ B o o _ E _ c h a r t . p n g http://stellevariabili.uai.it/images/e/e5/ RS_Boo_field_photometry.pdf SW Boo (fig. 2) variabile pulsante di magnitudine 11.76 - 12.88 V con un periodo di 0.5135 d (circa 12.3 h). La cartina di riferimento e la magnitudine delle stelle di c o n f r o n t o s i t r o v a n o s u : http://stellevariabili.uai.it/images/f/fe/ S W _ B o o _ E _ c h a r t . p n g http://stellevariabili.uai.it/images/1/1c/ S W _ B o o _ f i e l d _ p h o t o m e t r y . p d f TV Boo (fig. 3) variabile pulsante di magnitudine 10.71 - 11.30 V con un periodo di 0.3126 d (circa 7.5 h). La cartina di riferimento e la magnitudine delle stelle di c o n f r o n t o s i t r o v a n o s u : http://stellevariabili.uai.it/images/8/80/ T V _ B o o _ E _ c h a r t . p n g http://stellevariabili.uai.it/images/b/b3/ T V _ B o o _ f i e l d _ p h o t o m e t r y . p d f Fig. 2. Curva di luce di SW Boo, ottenuta da A.D. Bonov a Budapest nel 1955, http:// adsabs.harvard.edu/ abs/1955CoKon..38....1B Fig. 3. Osservazione di un periodo principale di TV Boo, dal sito: http://www.univie.ac.at/tops/blazhko/Winter.html Fig. 4. Curva di luce di ST Boo, tratta da: http:// adsabs.harvard.edu/abs/1993A%26AS..101..195P