EIB
PS
UPS
SISTEMA
STARTEC
CHECK
NET
BASIC
www.gewiss.com
a
1 EDIZIONE
> SERVIZI ON-LINE > COMMERCIALE > PRODOTTI > FORMAZIONE > TECNICO >
06
SISTEMI D’EMERGENZA - STARTEC
Normative, progettazione e installazione
GEWISS S.P.A. - I - 24069 CENATE SOTTO - Via A. Volta, 1 (Bergamo) - Italy
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MANUALI DIDATTICI
TRAINING LIBRARY
20 08
IL GRUPPO GEWISS
FRANCE
GEWISS FRANCE - LES ULIS
GEWISS è una realtà internazionale leader nella produzione di sistemi
e componenti per le installazioni elettriche di bassa tensione.
Lo sviluppo come costante della gestione ha permesso a GEWISS
GERMANY
di affermarsi come interlocutore di riferimento per il mercato
GEW
EWIS
EWI
ISS
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elettrotecnico nella produzione di soluzioni per la domotica, l’energia
e l’illuminotecnica.
Oggi è presente in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna,
UNITED KINGDOM
GEWISS U.K. - CHIPPENHAM
Portogallo, India, Cina, Russia, Turchia, Romania, Cile, Emirati Arabi e in
altri 80 paesi nel mondo.
SPAIN
GEWISS IBÉRICA - MADRID
PORTUGAL
GEWISS PORTUGAL - PENAFIEL
CHINA
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EC
CT
CTRICAL DEVICES - SUZHOU
INDIA
C&S
C&
&S GEWISS INDIA - NEW DELHI
RUSSIA
GEWISS RUSSIA - MOSCOW
TURKEY
GEW
EWISS ISTANBUL - ISTANBUL
ROMANIA
WISS ROMANIA - BUCAREST
CHILE
GEW
WIIISS
SS CHILE
LEE - SANTIAGO DE CHILE
UAE
GEWISS GULF - DUBAI
SEDE CENTRALE GEWISS - CENATE SOTTO (BG) - ITALY
Indice
INTRODUZIONE
4
ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA
6
ILLUMINAZIONE
DI SICUREZZA
7
ILLUMINAZIONE
DI RISERVA
7
TIPOLOGIE
8
DI ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
ILLUMINAZIONE
DELLE VIE DI ESODO
ILLUMINAZIONE
ANTIPANICO
10
ILLUMINAZIONE
AREE AD ALTO RISCHIO
10
SEGNALETICA
LOCALI
12
DI SICUREZZA
PITTOGRAMMI
VISIBILITÀ
8
12
NORMALIZZATI
12
DEI SEGNALI
E TIPOLOGIA DI IMPIANTI IN CUI È PREVISTA L’ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
ALBERGHI
CON PIÙ DI
ASCENSORI
25
14
POSTI LETTO
14
E MONTACARICHI
EDIFICI
14
IMPIANTI
14
SPORTIVI
PUBBLICO
LOCALI
SPETTACOLO
14
AD USO MEDICO
15
LUOGHI
15
DI LAVORO
METROPOLITANE
15
MUSEI –
15
BIBLIOTECHE
PREVENZIONE
15
INCENDI
SCUOLE
15
SETTORE
15
NAVALE
APPARECCHI
PER L’ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA
-LA
GAMMA STARTEC-
19
APPARECCHIO
DI EMERGENZA AUTONOMO
21
APPARECCHIO
DI EMERGENZA AUTONOMO BASE
22
APPARECCHIO
DI EMERGENZA AUTONOMO CON AUTODIAGNOSI
22
APPARECCHIO
DI EMERGENZA AUTONOMO CON SISTEMA DI DIAGNOSI CENTRALIZZATA
24
IL
TELECONTROLLO DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA
KIT
24
STARTEC
NET
26
STARTEC
EIB
40
APPARECCHI
DI EMERGENZA AD ALIMENTAZIONE CENTRALIZZATA
DI EMERGENZA
CRITERI
2
14
DI SCELTA
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
45
46
47
GRUPPI
LA
DI CONTINUITÀ
POTENZA DEL CARICO
DIMENSIONAMENTO
REGOLE
PER LA POSATURA DEI CAVI DI POTENZA E DI SEGNALE
DIMENSIONAMENTO
PRESCRIZIONI
DEI CAVI
DEL NEUTRO
SULL’AMBIENTE DI INSTALLAZIONE
49
54
55
55
56
56
L’AUTONOMIA
56
IL
TEMPO DI INTERVENTO
56
IL
RIFASAMENTO
57
R.E.P.O (REMOTE
EMERGENCY POWER OFF)
57
MANUTENZIONE -
UPS
57
SENSORE
LAMPADA
57
PROGETTAZIONE
59
VERIFICHE
61
E MANUTENZIONE
VERIFICA
DI FUNZIONAMENTO
62
VERIFICA
DELL’AUTONOMIA
62
VERIFICA
GENERALE
63
IL
I
REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI
COSTI DELLA MANUTENZIONE
GLOSSARIO
AVVERTENZE
64
65
66
IMPORTANTI
MODIFICHE
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
69
69
3
Introduzione
Il presente manuale si rivolge a tutti gli operatori del settore elettrotecnico, progettisti,
installatori e tutti coloro che vendono e promuovono sistemi di illuminazione d’emergenza con
lo scopo di fare chiarezza sugli aspetti tecnico normativi specifici del settore ed in particolare
sulle caratteristiche peculiari dell’offerta Gewiss.
SICUREZZA
AFFIDABILITÀ
INNOVAZIONE
GAMMA
4
E’ il primo requisito richiesto ad un apparecchio
io di
illuminazione d’emergenza.
La gamma Startec ne assicura il rispetto grazie
anche all’utilizzo delle più evolute tecnologie
presenti sul mercato
Sinonimo
nonimo di qualità, garantita da una
particolare
articolare atten
attenzione
ione in fase progett
progettuale
ale ma
confermata dai controlli eseguiti sul 100% della
produzione.
Gewiss non fornisce alcuna plafoniera
d’emergenza se prima non ha superato i severi
test di fine linea previsti dal piano qualitativo
aziendale.
Innovazione come costante di gestione aziendale. E’
questo il segreto di un’azienda che propone prodotti
sempre nuovi e conformi alle crescenti esigenze del
mercato.
Gewiss nella propria offerta di plafoniere d’emergenza
a gestione centralizzata è l’unica a proporre soluzioni
che utilizzano protocolli di comunicazione standard di
di tipo LONTALK ed EIB.
Le plafoniere possono perciò essere direttamente integrate nei più
evoluti sistemi di Building Automation.
omation.
Con l’aggiunta dei gruppi soccorritori di tipo UPS, Gewiss
propone al mercato soluzioni tecniche che offrono una risposta per
le esigenza dell’illuminazione di emergenza centralizzata.
Ogni singola richiesta del committente trova una risposta adeguata
all’interno della gamma di prodotti Gewiss.
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
SUPPORTO
TECNICO
PROGETTO
L’offerta Gewiss non si limita alle sole plafoniere
d’emergenza presenti a catalogo, ma si
compone anche di servizi tecnici pre-vendita e
post-vendita offerti a titolo gratuito.
Progettazione illuminotecnica in conformità alle
vigenti normative e soprattutto, per i sistemi più
evoluti, messa in servizio ed inizializzazione
dell’impianto. (Per usufruire di questo servizio
è necessario rivolgersi a Gewiss per accordare
modalità e tempi).
Quando l‘architettura degli ambienti si caratterizza per complessità e massimi sono i requisiti
che devono essere rispettati per la loro illuminazione, la luce deve essere valutata come fattore
di sicurezza globale.
La luce è una materia da specialisti e l’illuminazione d’emergenza lo è in modo particolare.
Una buona illuminazione d’emergenza nasce dalla consapevolezza e dalla conoscenza
progettuale di chi ha la capacità di poterla gestire.
Le singole particolarità degli ambienti, le richieste
individuali e quelle normative si devono unire
in un’unica concezione al fine di ottenere un
risultato altamente funzionale.
Illuminazione ambiente
di lavoro
Gewiss dispone di una consolidata esperienza
progettuale unita ad una gamma prodotti
altamente innovativa ed è in grado di rispondere
appieno alle sempre crescenti esigenze del
mercato.
Partendo dalla consulenza progettuale fino alla messa in servizio degli impianti più evoluti,
Gewiss offre ai propri clienti professionalità e soluzioni illuminotecniche innovative.
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
5
Illuminazione d’emergenza
Quando l’illuminazione ordinaria viene a mancare in un ambiente od in un edificio frequentato
dal pubblico, generalmente le leggi e le norme richiedono che immediatamente sia fornita
un’illuminazione ausiliaria. L’illuminazione di emergenza viene suddivisa in illuminazione di
sicurezza e illuminazione di riserva.
ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA
UNI EN1838 - Marzo 2000
ILLUMINAZIONE
DI SICUREZZA
A
Garantisce l’evacuazione
delle persone in sicurezza
ed il termine dei processi
pericolosi in corso
ILLUMINAZIONE
ANTIPANICO
A1 Evita che insorga il
panico nelle persone
e permette loro di
raggiungere il luogo
dove le vie di esodo
possono essere ben
individuate
6
ILLUMINAZIONE
DI RISERVA
B Consente il proseguimento
della normale attività
lavorativa al mancare
dell’illuminazione ordinaria
ILLUMINAZIONE VIE
DI ESODO E USCITE
DI EMERGENZA
A2 Segnala le vie di esodo
e rende identificabili le
vie di sfollamento, gli
allarmi e le attrezzature
antincendio.
ILLUMINAZIONE AREE
AD ALTO RISCHIO
A3 Garantisce alle
persone coinvolte in
operazioni pericolose
di attuare le procedure
di messa in sicurezza
di macchinari o
impianti
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
ILLUMINAZIONE
DI SICUREZZA
ILLUMINAZIONE
DI RISERVA
È quella parte di illuminazione destinata ad evidenziare i mezzi di evacuazione ed a garantire
che possano essere sempre individuati ed utilizzati con sicurezza, quando risulta necessaria
l’illuminazione ordinaria o quella di emergenza.
È quella parte di illuminazione che consente di continuare o terminare in sicurezza
l’attività ordinaria.
Qual ora l’illuminazione di riserva venga utilizzata con funzioni di sicurezza, essa deve
essere conforme ai requisiti della norma EN1838. Se si utilizza un livello di illuminazione di
riserva inferiore rispetto a quello di illuminazione normale esso deve essere utilizzato solo per
chiudere o terminare l’attività in corso.
In particolare nell’individuazione degli ambienti a maggior rischio in caso di incendio, resta
necessario consultare il D.lgs 626/94 e il D.M. 10-03-1998 oltre che ai paragrafi 751 e 752
della CEI 64-8 parte 7. In particolare quest’ultima fa riferimento alle modalità di suddivisione
dei circuiti elettrici dell’impianto di illuminazione d’emergenza autonomo o centralizzato, ai
tempi di intervento dello stesso, agli ambienti di installazione dei gruppi di alimentazione
centralizzati d’emergenza, alle modalità ripartizione delle lampade nei luoghi accessibili al
pubblico ecc…
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
7
Tipologie di illuminazione di sicurezza
ILLUMINAZIONE
DELLE VIE DI ESODO
L’illuminazione delle vie di esodo deve garantire una sicura uscita dall’edificio attraverso
vie di fuga opportunamente segnalate ed individuabili con assoluta certezza; deve essere
assicurata inoltre la pronta identificazione degli allarmi e delle attrezzature antincendio lungo
le vie di uscita. È fondamentale che la via di fuga ottimale sia inequivocabilmente segnalata,
permettendo veloci e sicure evacuazioni degli ambienti e degli edifici.
L’efficienza delle segnalazioni dipende essenzialmente dalle dimensioni, dal colore, dalla
posizione e dalla visibilità del segnale. La segnalazione deve essere formata da pittogrammi
di colore bianco su fondo verde. I pittogrammi devono rappresentare un uomo, la direzione
di percorrenza indicata da una freccia ed un rettangolo bianco indicante la porta di
emergenza.
Illuminazione prevista per evitare l’insorgere del panico in zone particolarmente ampie ed in
quelle attraversate dalle vie di esodo.
L’illuminazione orizzontale al suolo non deve essere minore di 0,5 Lux sull’intera area non
coperta, con esclusione di una fascia di 0,5 m sul perimetro dell’area stessa.
Il rapporto tra illuminamento massimo e minimo non deve essere maggiore di 40:1.
Per le vie di esodo di larghezza fino a 2 m, l’illuminamento orizzontale al suolo lungo la linea
centrale della via di esodo, non deve essere minore di 1 Lux e la fascia centrale di larghezza
pari ad almeno la metà della via di esodo deve avere un’illuminamento non inferiore al 50%
del valore precedente.
Il rapporto tra illuminamento massimo e minimo sulla linea centrale della via di esodo non
deve essere maggiore di 40:1.
Nota: Vie di esodo di
larghezza superiore a 2 m
devono essere considerate
come insieme di percorsi
h>2
1 lux
> 0,5 lux
di larghezza pari a 2 m,
oppure essere fornite di
illuminazione anti panico
1m
> 0,5 lux
L’abbagliamento debilitante deve essere contenuto, limitando l’intensità luminosa degli
apparecchi di illuminazione all’interno del campo visivo. Per vie di esodo situate su uno stesso
piano, l’intensità luminosa degli apparecchi di illuminazione nell’area compresa tra 60° e 90°
(rispetto alla verticale per qualunque angolo di osservazione), non deve essere maggiore dei
valori riportati nel prospetto di seguito indicato.
Per tutte le altre vie di esodo ed aree i valori non devono essere superati per qualunque angolo
di osservazione.
8
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
Zona di abbagliamento –
vie di esodo orizzontali
Zona di abbagliamento –
vie di esodo su piani diversi
60° 60°
60°
60° 60°
60°
Limiti di abbagliamento debilitante
ALTEZZA
DI INSTALLAZIONE
RISPETTO AL
SUOLO
INTENSITÀ
LUMINOSA MASSIMA IMAX PER ILLUMINAZIONE
DELLE VIE DI ESODO ED ANTIPANICO
h< 2,5 m
500 cd
2,5≤ h <3,0
900 cd
3,0≤ h <3,5
1600 cd
3,5≤ h <4,0
2500 cd
4,0≤ h <3,5
3500 cd
h≥ 4,5
5000 cd
Il valore minimo di indice di resa cromatica deve essere Ra 40.
La durata minima dell’autonomia deve essere pari ad almeno 1 h.
Il 50% dell’illuminamente richiesto deve essere fornito in un tempo minimo di 5 s e
l’illuminamento completo entro 60 s.
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
9
Tipologie di illuminazione di sicurezza
ILLUMINAZIONE
Illuminazione prevista per evitare l’insorgere del panico in zone particolarmente ampie ed in
quelle attraversate dalle vie di esodo.
Anche in questo caso è opportuno che l’illuminamento non sia inferiore a 0,5 Lux.
Per quanto riguarda i problemi relativi all’abbagliamento valgono le stesse considerazioni
fatte per l’illuminazione delle vie di
esodo.
0,5 m
Il valore minimo di indice di resa
cromatica deve essere Ra 40.
La durata minima dell’autonomia
deve essere pari ad almeno 1 h.
Il 50% dell’illuminamento richiesto deve
>0,5 lux
essere fornito in un tempo minimo di 5 s
0,5
m
e l’illuminamento completo entro 60 s.
ANTIPANICO
ILLUMINAZIONE
AREE
AD ALTO RISCHIO
10
Illuminazione che consenta un’adeguata procedura di sicurezza agli operatori coinvolti in
processi potenzialmente pericolosi.
Nelle aree ad alto rischio l’illuminamento mantenuto sul piano di riferimento non deve essere
inferiore al 10% dell’illuminamento previsto per l’attività ordinaria, esso non deve comunque
essere minore di 15 Lux.
L’abbagliamento debilitante deve essere contenuto, limitando l’intensità luminosa degli
apparecchi di illuminazione all’interno del campo visivo.
Questa, nell’area compresa tra 60° e 90° rispetto alla verticale qualunque angolo di
osservazione non deve essere maggiore dei valori riportati nel prospetto di seguito riportato.
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
Zona di abbagliamento –
vie di esodo orizzontali
Zona di abbagliamento –
vie di esodo su piani diversi
60° 60°
60°
60° 60°
60°
Limiti di abbagliamento debilitante
ALTEZZA
DI INSTALLAZIONE
RISPETTO AL SUOLO
INTENSITÀ
LUMINOSA MASSIMA
I
MAX PER ILLUMINAZIONE
DELLE AREE AD ALTO RISCHIO
h< 2,5 m
1000 cd
2,5≤ h <3,0
1800 cd
3,0≤ h <3,5
3200 cd
3,5≤ h <4,0
5000 cd
4,0≤ h <3,5
7000 cd
h≥ 4,5
10000 cd
Il valore minimo di indice di resa cromatica deve essere Ra 40.
La durata minima dell’autonomia deve essere pari al tempo in cui esiste il rischio per le
persone.
L’illuminazione della aree ad alto rischio deve essere di tipo permanente o raggiungere la sua
massima efficienza in un tempo pari a 0,5 s.
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
11
Segnaletica di sicurezza
PITTOGRAMMI
È fondamentale che la via di fuga ottimale sia inequivocabilmente segnalata, permettendo
veloci e sicure evacuazioni degli ambienti e degli edifici.
L’efficienza delle segnalazioni dipende essenzialmente dalle dimensioni, dal colore, dalla
posizione e dalla visibilità del segnale.
Le norme europee hanno stabilito che il formato composto da parole, come ad esempio
“USCITA Dl SICUREZZA”, sia ormai da considerarsi obsoleto, pronunciandosi a favore di
pittogrammi che presentano una segnalazione formata da disegni di colore bianco su fondo
verde simili a quelli sotto riportati. Questi disegni fanno riferimento, per il loro formato, alle
norme UNI 7546 ed alle direttive CEE 92/58 introdotte il 24 giugno 1992.
NORMALIZZATI
VISIBILITÀ
DEI SEGNALI
È importante assicurarsi che i segnali destinati alla segnalazione delle vie di esodo siano visibili
da ogni punto, ciò dipende, oltre che dalla posizione del segnale, anche dalle dimensioni dello
stesso. A questo scopo le normative forniscono la seguente formula:
d=sxp
p rappresenta l’altezza del pittogramma
s rappresenta un coefficente di visibilità che dipente dal modo “di illuminazione” del segnale
pari a 100 se è illuminato esternamente, 200 se è illuminato internamente.
p
d
N.B. Il D.L. 493/96 attualmente in vigore in Italia richiede, solo per i cartelli illuminati dall’esterno,
l’applicazione di una formula diversa per determinare la massima distanza di visibilità:
A>L2/2000 ove A rappresenta la superficie del cartello espressa in mq. ed L è la distanza
misurata in metri.
Gli apparecchi di illuminazione e segnaletici dovranno essere ubicati almeno nei punti
obbligatori previsti dalla legislazione vigente. Ai fini di una buona visibilità in caso di
evacuazione è richiesta l’illuminazione dell’intero spazio.
Nel caso in cui un’uscita di sicurezza non sia di immediata riconoscibilità, è necessario
utilizzare un segnale direzionale illuminato (o una serie di segnali) per facilitare l’avanzamento
delle persone verso le uscite di emergenza.
12
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
*Nota: Per “vicino” si
intende una distanza
inferiore a 2 m misurata
orizzontalmente
Per fornire un illuminamento adeguato, un apparecchio di illuminazione di sicurezza conforme
alla EN60598-2-22 deve essere posizionato in prossimità di ogni porta di uscita e, dove
necessario, evidenziare potenziali pericoli o le attrezzature di sicurezza, cioè almeno nei
seguenti punti:
a) ad ogni uscita di emergenza
b) vicino* ad ogni scala in modo che ogni rampa sia illuminata direttamente
c) vicino* ad ogni cambio di livello del pavimento
d) sul segnale di uscita
e) vicino* ad ogni cambio di direzione
f) vicino* ad ogni diramazione di corridoi
g) vicino* ad ogni allarme antincendio
h) vicino* ad ogni attrezzatura antincendio
i) all’esterno di ogni uscita
j) vicino* alla cassetta del pronto soccorso
Di seguito riportiamo alcuni esempi tipici dove è necessaria la presenza di apparecchi di
segnalazione o di illuminazione d’emergenza.
A) Uscita di emergenza
EXIT
B) Scala
C) Cambio di livello pavimento
D) Segnale di uscita
E) Cambio di direzione
F) Diramazione di corridoi
G) Allarme antincendio
H) Attrezzatura antincendio
I) Uscita
L) Cassetta di pronto soccorso
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
13
Locali e tipologia di impianti in cui e’ prevista l’illuminazione di sicurezza
Oltre alle disposizioni della normativa europea EN1838 precedentemente elencate esistono
delle legislazioni nazionali più restrittive rispetto ai requisiti minimi previsti dalla legge
europea. In questo caso devono essere applicate le prescrizioni più severe nella progettazione
dei vari impianti di illuminazione d’emergenza.
Nel seguito sono elencati a titolo di esempio alcuni ambienti in cui l’illuminazione di sicurezza
risulta obbligatoria o comunque consigliata dalle norme tecniche. In relazione all’ambiente
specifico, sono anche stati elencati i relativi decreti, leggi, norme tecniche ed i principali
requisiti richiesti.
Alberghi con piu’
di 25 posti letto
Alberghi, motel, villaggi, affittacamere, case per vacanze, agriturismo, ostelli, rifugi alpini, residence
DM 9/4/1994: alimentazione di sicurezza ad interruzione breve (< 0.5 sec); tempo di ricarica
12h; autonomia 1h; illuminamento non inferiore a 5 Lux.
Ascensori
e montacarichi
Norma UNI EN 81-1 ; UNI EN 81-2: alimentazione di emergenza sufficiente per una lampada
da 1 W, per almeno 1h.
D.P.R. 31-05-1999 n. 162
Edifici
Di civile abitazione con altezza superiore a 32 m; a destinazione prevalentemente residenziale
ristoranti, magazzini, banche; abitazioni, uffici, negozi, magazzini; parcheggi sotterranei o in
locali chiusi con più di 300 autoveicoli; locali per esposizioni e/o vendita di oltre 400 m2.
DM 16/5/1987 n. 246: llluminazione di sicurezza affidabile e segnalazione delle vie di
esodo in edifici con altezza superiore a 32 m.
Norma CEI 64-50: è opportuna l’illuminazione di sicurezza con autonomia di almeno 1h.
DM 1/2/1986: illuminazione di sicurezza ad intervento immediato, con illuminamento di 5
Lux minimi per le operazioni di sfollamento.
Norma CEI 64-50: illluminazione di sicurezza affidabile per la segnalazione delle vie di
esodo, che per durata e livello di illuminamento consenta un adeguato sfollamento
DM 8/3/1985.
Impianti sportivi
DM 18/03/1986: alimentazione di sicurezza ad interruzione breve (< 0.5 sec); tempo di
ricarica 12h; |’autonomia 1h; illuminamento non inferiore a 5 Lux.
UNI 9316 - aprile 1989: Si deve mantenere il 10% del livello di illuminamento medio sul
campo da gioco e nei tratti iniziali delle vie di uscita.
Pubblico spettacolo
Teatri, cinematografi, sale per concerti o da ballo, per esposizioni, conferenze o riunioni di
pubblico spettacolo in genere.
DM 19/08/96: illuminazione di emergenza entro un tempo breve (< 0.5 sec) con indicazione
delle vie di esodo; illuminamento di 2 Lux in tutti gli ambienti con presenza di pubblico e 5 Lux
sulle uscite e nelle scale; ricarica completa in 12h, autonomia di almeno 1h.
Norma CEI 64/8 terza ed.
Norma CEI 64/50
Circolare n. 26/1951
R.D. 7/11/42, n. 1564
Circolare n. 79 - 27/8/71
14
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
Locali ad uso medico
Ospedali, case di cura e simili con oltre 25 posti letto; case di cura private; costruzioni
ospedaliere.
n Norma CEI 64-4 fasc 1438: Alimentazione di sicurezza ad interruzione media o breve (es.
Iampade scialitiche); tempo di ricarica 6h; autonomia 3h; 1h in caso di presenza di gruppo
elettrogeno.
n DM 8/3/1985: L’illuminazione di sicurezza deve garantire un’affidabile segnalazione delle
vie di esodo, che per durata e livello di illuminamento consenta un adeguato sfollamento.
n DM 5/8/1977: Automatica ed immediata disponibilità di alimentazione di emergenza per
i servizi essenziali, nonché un minimo di illuminazione negli altri ambienti.
DM 18/09/02 prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle
strutture sanitarie pubbliche e private.
Luoghi di lavoro
Con più di 100 persone; dove vi siano esplosivi o materiali infiammabili; dove l’abbandono
immediato sia di pregiudizio per la sicurezza delle persone o degli impianti; pubblico e
privato; in cui si trasforma energia elettrica; in sotterraneo; con batterie al piombo.
DPR 27/4/1955 n. 547: llluminazione di emergenza con la presenza di oltre 100 lavoratori;
in caso di pericolo per l’abbandono immediato di macchine e apparecchi e quando si
lavorano sostanze pericolose.
DL 19/9/1994, n. 626: llluminazione di sicurezza di intensità sufficiente nelle uscite di
emergenza che richiedono illuminazione artificiale e dove i lavoratori sono particolarmente
esposti a rischio.
DPR24/4/1955 n. 547
DL19/91994 n. 626
DPR 20/3/1956 n. 320
Norma CEI 21-6 fasc 1434
Metropolitane
DM 11/1/1988: llluminazione di sicurezza ad intervento automatico entro 3”; illuminamento
medio di 5 Lux.
Musei – biblioteche
DPR 20/05/92 n. 569: negli ambienti dove è prevista la presenza di pubblico, I’illuminazione
di sicurezza deve garantire un’affidabile illuminazione delle vie di esodo e delle uscite, per il
tempo necessario a consentire I’evacuazione delle persone.
DPR 30/06/95 n. 418
Prevenzione incendi
Locali per esposizione e/o vendita ingrosso o dettaglio con superficie lorda superiore 400 mq;
aziende e uffici con oltre 500 addetti; teatri di posa per riprese cinematografiche e televisive;
stab. sviluppo/stampa pellicole cinematografiche.
DM 8/3/1985: l’illuminazione di sicurezza deve garantire un’affidabile segnalazione delle
vie di esodo, che per durata e livello di illuminamento consenta un adeguato sfollamento.
Scuole
Edifici e locali adibiti a scuole; scuole di ogni ordine grado e tipo, collegi, accademie e simili
per oltre 100 persone presenti
DM 26/8/1992: l’illuminazione di sicurezza con tempo di ricarica 12 h, autonomia 30’;
illuminamento non inferiore a 5 Lux
DM 8/3/1985
Settore navale
SOLAS 74 (83): grado di protezione IP65; autonomia 3 h; costruzione resistente alle vibrazioni
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
15
Locali e tipologia di impianti in cui e’ prevista l’illuminazione di sicurezza
LUOGHI
ALBERGHI
• Alberghi, motel,
villaggi, affittacamere,
case per vacanze,
agriturismo, ostelli,
rifugi alpini,
residence
EDIFICI
• di civile abitazione
con altezza superiore
a 32 metri
• a destinazione
prevalentemente
residenziale: ristoranti,
magazzini, banche
• abitazioni, uffici,
negozi, magazzini
• Parcheggi sotterranei o
in locali chiusi con più
di 300 autoveicoli
• Locali per esposizioni
e/o vendita di oltre
400 m2
NORME
REQUISITI
REQUISITI
E LEGGI
VIGENTI
NORMATIVI
DM 9/4/94
DL 14/08/96, n.493
DM 16/5/87, n.246
Norma CEI 64-50
DM 1/2/86
Norma CEI 64-50
DM 8/3/85
DL 14/08/96, n.493
IMPIANTI SPORTIVI
DM 18/03/96
IMPIANTI SPORTIVI
CON RIPRESE
TELEVISIVE
UNI 9316 / 1989
DL 14/08/96, n.493
LOCALI DI PUBBLICO
SPETTACOLO
• Teatri, cinematografi,
sale per concerti
o da ballo,
per esposizioni,
conferenze o riunioni
di pubblico
spettacolo in genere
DM 19/08/96
Norma CEI 64/8 IVed.
Norma CEI 64/50
Circolare n.16 / 51
Regio Decr. 7/11/42,
n.1564
Circolare n.79 27/8/71
DL 14/08/96, n.493
MUSEI, GALLERIE,
ESPOSIZIONI E
MOSTRE
DPR 20/05/92 n°569
BIBLIOTECHE, ARCHIVI
DPR 30/06/95 n°418
DL 14/08/96, n.493
16
STARTEC
BASE
Alimentazione di
sicurezza ad interruzione
breve (< 0.5 sec);
tempo di ricarica
12h; autonomia 1h;
illuminamento non
inferiore a 5 Lux.
Illuminazione di sicurezza
affidabile e segnalazione
delle vie di esodo in edifici
con altezza superiore
a 32 m. E’ opportuna
l’illuminazione di sicurezza
con autonomia di almeno
1h. Illuminazione di
sicurezza ad intervento
immediato, con
illuminamento di 5 Lux
minimi per le operazioni di
sfollamento
Illuminazione di
sicurezza affidabile per
la segnalazione delle vie
di esodo, che per durata
e livello di illuminamento
consenta un adeguato
sfollamento
Alimentazione di sicurezza
ad interruzione breve
(< 0.5 sec); tempo di ricarica
12h; autonomia 1h;
illuminamento non inferiore
a 5 Lux.
Si deve mantenere il 10%
del livello di illuminamento
medio sul campo da gioco
e nei tratti iniziali delle vie
di uscita
DIAGNOSI
CENTRAL.
ALIMENT.
CENTRAL.
Startec NET
Startec EIB
Oltre 20 punti
luce
Illumin.di
riserva
Startec GSE+
UPS
Startec NET
Startec EIB
Oltre 20 punti
luce
Illumin.
di riserva
Startec GSE+
UPS
Startec NET
Startec EIB
Oltre 20 punti
luce
Illumin.
di riserva
Startec GSE+
UPS
Startec Check
Fino a 20
punti luce
Startec NET
Startec EIB
Oltre 20
punti luce
Illumin.di
riserva
Startec GSE+
UPS
Startec Check
Fino a 20
punti luce
Startec NET
Startec EIB
Oltre 20 punti
luce
Startec Check
Fino a 20
punti luce
Startec Flat
Startec basic
Tempo di ricarica:
24h per
l’autonomia
dichiarata
(CEI EN
60598-2-22)
Illuminamento
minimo:
2 Lux zone
antipanico;
5 Lux vie di esodo,
porte e scale;
(come da
deviazione
nazionale della
norma EN 1838)
Tempo di
intervento: <0,5 sec
Illuminazione di Emergenza entro un tempo breve
(< 0.5 sec) con indicazione
delle vie di esodo;
illuminamento di 2 Lux
in tutti gli ambienti con
presenza
di pubblico e 5 Lux sulle
uscite e nelle scale;
ricarica completa in 12h,
autonomia di almeno 1h
Negli ambienti dove è
prevista la presenza di
pubblico, l’illuminazione
di sicurezza deve
garantire un’affidabile
illuminazione delle vie
di esodo e delle uscite,
per il tempo necessario
a consentire lo sfollamento
delle persone
AUTO
DIAGNOSI
Startec Flat
Startec basic
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
LUOGHI
NORME
REQUISITI
REQUISITI
E LEGGI
VIGENTI
NORMATIVI
DM 11/1/88
DL 14/08/96, n.493
Illuminazione di
sicurezza ad intervento
automatico entro 3 sec.
illuminamento medio
di 5 Lux
PREVENZIONE
INCENDI
• Locali per esposizione
e/o vendita all’ingrosso o al dettaglio
con superficie lorda
superiore 400 mq
• Aziende e uffici nei
quali siano occupati
oltre 500 addetti
• Teatri di posa per
le riprese
cinematografiche
e televisive
• Stabilimenti per
sviluppo e stampa
di pellicole
cinematografiche
DM 8/3/85
DL 14/08/96, n.493
L’illuminazione
di sicurezza deve
garantire un’affidabile
segnalazione delle
vie di esodo, che
per durata e livello
di illuminamento
consenta un adeguato
sfollamento
SCUOLE
• Edifici e locali adibiti a
scuole
• Scuole di ogni ordine
grado e tipo, collegi,
accademie e simili
per oltre 100 persone
presenti
DM 26/8/92
DM 8/3/85
DL 14/08/96, n.493
Illuminazione di
sicurezza con tempo di
ricarica
12h, autonomia 30’;
illuminamento non
inferiore a 5 Lux
SETTORE NAVALE
DPR 29/3/93 n°188
SOLAS 74 (83)
DL 14/08/96, n.493
Grado di protezione
IP65; autonomia 3h;
costruzione resistente
alle vibrazioni.
METROPOLITANE
LUOGHI DI LAVORO
• luogo di lavoro pubblico
e privato
• con più di 100 persone
• dove vi siano esplosivi o
materiali infiammabili
• dove l’abbandono
immediato sia di
pregiudizio per la
sicurezza delle persone
o degli impianti
• in cui si trasforma
energia elettrica
• in sotterraneo con
batterie al piombo
D.M. 10/3/98
DL 19/9/94, n.626
DPR 27/4/55, n.547
DPR 20/3/56, n°.320
DM 12/03/59
Norma CEI 21-6
fasc. 1434
DL 14/08/96, n.493
Illuminazione di
sicurezza con tempo di
ricarica
12h, autonomia 30’;
illuminamento non
inferiore a 5 Lux
STARTEC
BASE
Tempo di ricarica:
24h per l’autonomia
dichiarata
(CEI EN 60598-2-22)
Illuminamento minimo:
2 Lux zone antipanico;
5 Lux vie di esodo, porte
e scale;
(come da deviazione
nazionale della norma EN
1838)
Tempo di intervento:
<0,5 sec
Startec basic
IP65
Tempo di ricarica:
24h per l’autonomia dichiarata
(CEI EN 60598-2-22)
Illuminamento minimo:
2 Lux zone antipanico;
5 Lux vie di esodo, porte
e scale;
(come da deviazione nazio
nale della norma EN 1838)
Tempo di intervento: <0,5 sec
AUTO
DIAGNOSI
DIAGNOSI
CENTRAL.
ALIMENT.
CENTRAL.
Startec NET
Startec EIB
Oltre 20 punti
luce
Illumin.di
riserva
Startec
GSE+ UPS
Startec Check
Fino a 20
punti luce
Startec NET
Startec EIB
Oltre 20 punti
luce
Illumin.di
riserva
Startec
GSE+ UPS
Startec Check
Fino a 20
punti luce
Startec NET
Startec EIB
Oltre 20 punti
luce
Startec Check
IP65
Fino a 20
punti luce
Startec NET
IP65 Startec
EIB IP65
Oltre 20 punti
luce
Startec Check
Fino a 20
punti luce
Illumin.di
riserva
Startec GSE
IP65+ UPS
Startec NET
Startec EIB
Oltre 20 punti
luce
Requisiti particolari
“Aree ad alto rischio”
Illuminamento minimo:
10% di quello nominale con
un minimo di 15 Lux;
Tempo di intervento:
flusso nominale entro 0,5 sec
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
17
Locali e tipologia di impianti in cui e’ prevista l’illuminazione di sicurezza
LUOGHI
LOCALI PER USO
MEDICO
• Ospedali, case di cura
e simili con oltre 25
posti letto
• Case di cura private
• Costruzioni ospedaliere
ASCENSORI E
MONTACARICHI
18
NORME
REQUISITI
REQUISITI
E LEGGI
VIGENTI
NORMATIVI
Norma CEI 64-4 fasc.
3748C .
DM 8/3/85
DM 5/8/77
DDF 29/7/39
DL 14/08/96, n.493
DM 18/9/02
UNI EN 81-1 07/87
DM 14/6/89
Alimentazione di sicurezza
ad interruzione media o breve
(es. lampade scialitiche); tempo
di ricarica 6h; autonomia 3h;
1h in caso di presenza
di gruppo elettrogeno.
L’illuminazione di sicurezza
deve garantire un’affidabile
segnalazione delle vie
di esodo, che per durata e livello
di illuminamento consenta
un adeguato sfollamento.
Automatica ed immediata
disponibilità di alimentazione di
emergenza per i servizi
essenziali, nonché un minimo di
illuminazione negli altri ambienti
Alimentazione di emergenza
sufficiente per una lampada
da 1W, per almeno 1h
STARTEC
BASE
Tempo di ricarica:
24h per l’autonomia
dichiarata
(CEI EN 60598-2-22)
Illuminamento minimo:
2 Lux zone antipanico;
5 Lux vie di esodo,
porte e scale;
(come da deviazione
nazionale del Pr. EN
1838)
Tempo di intervento:
<0,5 sec
AUTO
DIAGNOSI
DIAGNOSI
CENTRAL.
Startec NET
Startec EIB
ALIMENT.
CENTRAL.
Illumin.di
riserva
Startec
GSE+ UPS
Requisiti particolari
“Alimentazione dei
servizi di sicurezza
vitali per la salute dei
pazienti”
Tempo di ricarica: 6h
Autonomia: 3h
(1h in caso di presenza
del gruppo elettrogeno)
Tempo di intervento:
<0,5 sec
Per Ascensori e monta
carichi
Lampada:
Min. 1W
Startec Basic
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
-La gamma STARTEC-
Plafoniere di emergenza
tradizionali
Plafoniere di emergenza
con autodiagnosi
Plafoniere di emergenza
con diagnosi
centralizzata
Plafoniere di emergenza
per alimentazione
centralizzata
STARTEC FLAT
STARTEC BASIC
STARTEC
CHECK
STARTEC NET
STARTEC EIB
STARTEC
GSE
Plafoniere d’emergenza
autonome ad ottica
simmetrica ed
asimmetrica per
installazione a parete
soffitto ed incasso con
grado di protezione IP40
o IP65.
Plafoniere d’emergenza
autonome dotate di
sistemi di diagnosi
locale. Le plafoniere
eseguono in autonomia
test funzionali (tubo /
batteria).
Il sistema si completa
di telecomandi per la
forzatura, il sincronismo
e l’inibizione dei test.
Plafoniere d’emergenza
autonome dotate di
sistemi di comunicazione
su protocollo LONTALK
ed EIB per la
centralizzazione delle
informazioni necessarie
alla verifica del proprio
stato di funzionamento.
A completamento, solo
per Startec NET, sono
disponibili le centrali di
gestione.
Plafoniere d’emergenza
per alimentazione
centralizzata.
Le plafoniere possono
essere alimentate sia in
corrente continua che
alternata con range di
tensione compresi tra
200 – 250 Vcc
230 – 240 Vac.
Disponibili con grado di
protezione IP40 o IP65
per lampade fluorescenti
di potenza 8-11-24W.
Test manuali e controlli
da eseguire verificando
ogni singola lampada
durante l’esecuzione
degli stessi.
Test automatici, controlli
da eseguire verificando
il LED di ogni singola
plafoniera.
Test e controlli
automatizzati dalle
centrali di gestione
impianto, possibilità di
stampa risultati su carta.
Alimentazione da UPS
della serie Startec.
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
19
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
-La gamma STARTEC-
IP40
PARETE / PLAFONE
NP
FAMIGLIA
6W
8W
BANDIERA
BANDIERA
PALFONE
PARETE
P
P
P
11W
24W
8W
11W
24W
11W
11W
BANDIERA
BANDIERA
LED
A LED
CON FARETTO
P
P
Corpo
Bianco
Corpo
Grigio
Titamio
9W
9W
P
P
Corpo
Bianco
Corpo
Grigio
Titamio
9W+ 9W FAR. 9W+ 9W FAR.
STARTEC
NET
1h
3h
GW 81 304 GW 81 306 GW 81 308 GW 81 312 GW 81 314 GW 81 318 GW 81 322 GW 81 327 GW 81 662 GW 81 664
STARTEC
EIB
1h
GW 81 401 GW 81 403 GW 81 405 GW 81 411 GW 81 413 GW 81 415 GW 81 443 GW 81 444 GW 81 701 GW 81 703 GW 81 711 GW 81 712
3h
GW 81 402 GW 81 404 GW 81 406 GW 81 412 GW 81 414 GW 81 416 GW 81 445 GW 81 446 GW 81 702 GW 81 704
STARTEC
CHECK
1h
GW 80 901 GW 80 903 GW 80 905 GW 80 909 GW 80 911 GW 80 913 GW 80 917 GW 80 921 GW 80 926 GW 81 631 GW 81 633 GW 81 641 GW 81 642
3h
GW 80 902 GW 80 904 GW 80 906 GW 80 910 GW 80 912 GW 80 914 GW 80 918 GW 80 922 GW 80 927 GW 81 632 GW 81 634
STARTEC
FLAT
1h
GW 81 211 GW 81 212
GW 81 218 GW 81 215
3h
GW 81 213
GW 81 216
STARTEC
BASIC
1h
STARTEC GSE
-
GW 81 301 GW 81 303 GW 81 305 GW 81 309 GW 81 311 GW 81 313 GW 81 317 GW 81 321 GW 81 326 GW 81 661 GW 81 663 GW 81 671 GW 81 672
GW 81 219
GW 81 231 GW 80 235 GW 80 233 GW 80 237 GW 80 326
3h
GW 80 236 GW 80 234
GW 80 328 GW 81 261 GW 81 266 GW 81 601 GW 81 603 GW 81 611 GW 81 612
GW 81 262 GW 81 267 GW 81 602 GW 81 604
GW 80 327
GW 81 272 GW 81 277 GW 81 278
GW 81 271
IP40
IP65
INCASSO
INCASSO
4W
STARTEC
NET
STARTEC
EIB
STARTEC
CHECK
6W
8W
P
11W
24W
PARETE / PLAFONE
A LED
NP
FAMIGLIA
BANDIERA
8W
11W
24W
P
P
Corpo
Bianco
Corpo
Grigio
Titamio
9W
9W
NP
6
8
P
24
8
24
1h
GW 81 331 GW 81 333 GW 81 381 GW 81 335 GW 81 336 GW 81 386 GW 81 338 GW 81 681 GW 81 683
GW 81 343 GW 81 345 GW 81 351 GW 81 353
3h
GW 81 334 GW 81 382 GW 81 332 GW 81 337 GW 81 387 GW 81 339 GW 81 682 GW 81 684
GW 81 344 GW 81 346 GW 81 352 GW 81 354
1h
GW 81 461 GW 81 463 GW 81 465 GW 81 471 GW 81 473 GW 81 475 GW 81 721 GW 81 723
GW 81 421 GW 81 425 GW 81 431 GW 81 435
3h
GW 81 462 GW 81 464 GW 81 466 GW 81 472 GW 81 474 GW 81 476 GW 81 722 GW 81 724
GW 81 422 GW 81 426 GW 81 432 GW 81 436
1h
GW 80 931 GW 80 933 GW 80 971 GW 80 935 GW 80 936 GW 80 976 GW 80 938 GW 81 651 GW 81 653
GW 80 943 GW 80 945 GW 80 951 GW 80 953
3h
GW 80 932 GW 80 934 GW 80 972
GW 80 944
GW 80 937 GW 80 977
GW 81 652 GW 81 654
GW 80 952
STARTEC
FLAT
1h
STARTEC
BASIC
1h GW 80 300 GW 81 251 GW 81 253 GW 81 256 GW 81 257 GW 81 255 GW 81 286 GW 81 259 GW 81 621 GW 81 623 GW 81 221 GW 81 222 GW 81 224 GW 81 225 GW 81 227
STARTEC
GSE
20
3h
3h
-
GW 81 254 GW 81 281
GW 81 258 GW 81 287
GW 81 275
GW 81 622 GW 81 624
GW 81 276
GW 81 223
GW 81 226
GW 81 273 GW 81 274
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
APPARECCHIO
DI EMERGENZA
AUTONOMO
La normativa CEI EN60598-2-22 definisce gli apparecchi di illuminazione d’emergenza
autonomi quegli apparecchi di tipo permanente o non permanente nei quali la batteria e i
dispositivi di prova sono incorporati.
Sono apparecchi autonomi tutti gli apparecchi d’emergenza della serie Startec con la sola
eccezione delle versioni GSE che non contengono accumulatori ma la cui accensione in
emergenza è dipendente da una sorgente di alimentazione esterna.
(Vedi gruppi di continuità / UPS).
Sono definiti apparecchi Permanenti tutti quelli in cui le lampade per illuminazione di
emergenza sono accese sia in condizioni normali (presenza rete), sia in condizioni
d’emergenza (alimentazione da batteria).
Sono apparecchi non permanenti invece quelli in cui la sorgente luminosa si accende solo in
caso di mancanza della rete elettrica. Durante il periodo di funzionamento normale (presenza
rete) il tubo fluorescente rimane spento e la batteria in carica.
Tra le varie modalità di funzionamento contemplate dalla normativa è previsto anche il modo
di riposo. Questa modalità di funzionamento è realizzata nel momento in cui, in assenza di
alimentazione elettrica, l’apparecchio d’emergenza viene volutamente spento (può servire in
caso di manutenzione sull’impianto elettrico per salvaguardare la carica degli accumulatori
delle plafoniere autonome d’emergenza).
Nel momento in cui la rete di alimentazione viene ripristinata, automaticamente l’apparecchio
di illuminazione deve ritornare alla modalità di funzionamento nominale (permanente o non
permanente).
Il modo di riposo si differenzia dalla modalità di inibizione a distanza in quanto quest’ultima
viene inviata all’apparecchio autonomo da un dispositivo di comando a distanza quando
è ancora presente la rete elettrica. Durante lo stato di funzionamento normale cioè,
l’apparecchio può essere inibito alla messa in emergenza, ne consegue che nel momento in
cui verrà tolta alimentazione, l’apparecchio non commuterà in modalità emergenza ma si
spegnerà completamente.
Anche per gli apparecchi predisposti per il funzionamento in questa modalità, al ritorno
della tensione di alimentazione dovrà avvenire il ripristino automatico alla modalità di
funzionamento normale.
All’interno della gamma degli apparecchi di emergenza autonomi Startec si distinguono 3
livelli tecnologici:
Apparecchi Base : Startec Basic / Startec Flat
Apparecchi con sistemi di auto diagnosi : Startec Check
Apparecchi con diagnosi centralizzata : Startec NET o Startec EIB.
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
21
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
APPARECCHIO
DI EMERGENZA
AUTONOMO BASE
APPARECCHIO
DI
EMERGENZA AUTONOMO
CON AUTODIAGNOSI
-La gamma STARTEC-
Gli apparecchi Base, svolgono la sola funzione di fornire luce in emergenza, quando cioè
viene a mancare la tensione di alimentazione dalla rete, prendendo l’energia necessaria per
mantenere acceso il tubo fluorescente dagli accumulatori interni alla plafoniera stessa.
Questi apparecchi hanno un’elettronica molto semplificata e non hanno alcuna funzione
diagnostica incorporata. Le operazioni di manutenzione del singolo apparecchio o dell’impianto
devono perciò essere eseguite manualmente, togliendo tensione e verificando l’effettiva
accensione del tubo fluorescente di tutti gli apparecchi installati nell’impianto e verificando che
l’autonomia sia effettivamente rispondente a quella nominale dell’apparecchio.
A questa categoria di apparecchi appartengono le plafoniere d’emergenza della serie Startec
Check.
Questi prodotti oltre a garantire le funzioni basilari richieste ad una plafoniera d’emergenza
(accendersi in caso di blackout) contengono una scheda elettronica a microprocessore che in
modo completamente automatizzato permette l’esecuzione del test di tubo e di batteria della
singola plafoniera. L’esito del test viene poi segnalato all’esterno di ogni singolo apparecchio
tramite l’accensione di un diodo Led colorato con le seguenti modalità:
LED MULTICOLORE
FUNZIONAMENTO REGOLARE
TEST IN CORSO
MALFUNZIONAMENTO TUBO
MALFUNZIONAMENTO BATTERIA
TEST DISABILITATO
Questi test come si diceva vengono eseguiti in modo completamente automatico.
Dalla prima volta che il prodotto viene messo in funzione (messa in tensione del prodotto) il
microprocessore all’interno della scheda elettronica fa partire un orologio ed ogni mese verrà
eseguito il controllo di funzionamento del tubo fluorescente, mentre ogni 6 mesi il controllo
degli accumulatori.
Ogni singolo apparecchio è autonomo nell’esecuzione dei test, questo significa che gli
apparecchi facenti parte di uno stesso impianto potrebbero eseguire i test di tubo e di batteria
in tempi diversi e non sincronizzati tra loro.
Esiste però una possibilità di sincronizzazione dei test di tutti i prodotti facenti parte dello
stesso impianto.
Tramite l’utilizzo dell’apposito telecomando previsto nella gamma Startec Check è infatti
possibile sincronizzare i test dell’impianto (fino a 120 plafoniere per un telecomando), inibire
l’esecuzione dei test programmati oppure forzare l’esecuzione dei test di lampada in tempi
diversi da quelli precedentemente stabiliti.
22
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
Per l’utilizzo del telecomando è necessario seguire semplici regole installative che prevedono il
rispetto della polarità dei cavi di segnale (+ / -) , il numero massimo di plafoniere installabili
ad ogni uscita del telecomando (max 60 su singola linea per un totale di max 120) e la
lunghezza massima del cavo di segnale tra il telecomando e l’ultima delle plafoniere autonome
installate sulla linea (max 600m).
A bordo del telecomando è presente un LED multicolore che ha la funzione di indicare
lo stato di funzionamento dell’impianto. Queste funzionalità vengono sinteticamente di
seguito elencate
LED MULTICOLORE
VERDE FISSO = Linea di comunicazione funzionante
VERDE LAMPEGGIANTE = Forzatura test lampada in corso
COLORI INTERMITTENTI = Sincronismo plafoniere in corso
ROSSO FISSO = Guasto/errore su linea di comunicazione
ROSSO LAMPEGGIANTE = Test disabilitati dall’utente
PULSANTI REST-MODE
Comando su doppio
pulsante ON-OFF per
l’inibizione della lampada.
LED REST-MODE
Led rosso fisso di segnalazione
lampade inibite.
LED VERDE FISSO
Segnalazione
di presenza rete.
PULSANTE SINCRONISMO
Comando di
sincronismo
dei test plafoniera.
PULSANTE ON
di forzatura test
lampada.
PULSANTE OFF
di disabilitazione test.
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SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
23
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
APPARECCHIO
DI
EMERGENZA AUTONOMO
CON SISTEMA DI
DIAGNOSI CENTRALIZZATA
IL
TELECONTROLLO
DEGLI IMPIANTI
DI ILLUMINAZIONE
D’EMERGENZA
-La gamma STARTEC-
A questa categoria di apparecchi appartengono le plafoniere d’emergenza della serie Startec
NET ed EIB.
Questi prodotti oltre a garantire le funzioni basilari richieste ad una plafoniera d’emergenza
(accendersi in caso di blackout) contengono una scheda elettronica a doppio microprocessore
per gestire sia le funzionalità base delle plafoniere d’emergenza sia lo scambio di dati e
comandi sul BUS di comunicazione tra le plafoniere e le centrali di gestione presenti in impianti
che utilizzano questi componenti.
Queste tipologie di prodotti necessitano un approfondimento tecnico indicato di seguito.
Il controllo degli impianti tecnologici su base geografica rappresenta un’esigenza che trova
sempre più riscontro nei vari impianti delle pubbliche amministrazioni, degli ospedali, del
settore terziario e degli impianti tecnologicamente evoluti; il tutto per controllare, in tempo
reale, il funzionamento e garantire così agli utenti un elevato servizio in termini di tempestività
ed efficienza nelle operazioni di manutenzione, ed in alcuni casi addirittura per prevenire
eventuali anomalie.
Il tele controllo degli impianti assicura numerosi vantaggi sia per l’utente finale che per il
gestore del servizio di manutenzione.
L’utente gioverà di un servizio tempestivo nella risoluzione dei problemi, si assicurerà una
notevole riduzione dei costi di manutenzione, una sempre ottimale gestione dei consumi
energetici e la massima trasparenza nel rapporto con il gestore dell’impianto.
Al gestore del servizio di manutenzione il tele controllo permetterà invece l’ottimizzazione delle
risorse del personale addetto alla gestione della manutenzione ordinaria ottimizzando così i
flussi temporali e finalizzando la presenza del personale solo su effettiva necessità.
Il nuovo beneficio nella gestione di impianti dotati di tele controllo è la possibilità di collegarsi
da remoto senza l’utilizzo di software dedicati ma attraverso il browser di quotidiano
utilizzo.
Questo permetterà al gestore/utente di connettersi all’impianto con il proprio personal
computer e controllare da remoto tutte le variabili, modificare i parametri, gestire le utenze, il
tutto a costi estremamente contenuti.
Ovviamente un sistema di questo tipo dovrà essere uno strumento in grado di gestire tutte le
funzionalità dell’impianto.
24
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
Attraverso INTERNET si accede a SISTEMI APERTI ed interoperabili.
La massima funzionalità verrà raggiunta utilizzando prodotti che impiegano tecnologie
STANDARD, prive cioè di BUS proprietario. La loro interoperabilità consentirà di condividere
sul web server le variabili di tutti i sottosistemi facenti parte dell’impianto stesso.
In questo senso Gewiss ha sviluppato la propria gamma di prodotti per l’illuminazione
d’emergenza, e apparecchiature in grado di essere integrate in sistemi a tecnologia
STANDARD.
L’offerta si compone infatti, oltre alle linee d’emergenza tradizionali, di apparecchi autonomi
per l’illuminazione d’emergenza con sistemi di diagnosi centralizzata che utilizzano protocolli
di comunicazione LONTALK ed EIB.
Startec NET è la gamma di apparecchi d’emergenza che adotta il protocollo di comunicazione
LonTalk.
Startec EIB è la gamma di apparecchi d’emergenza che adotta il protocollo di comunicazione EIB.
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STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
25
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
STARTEC
NET
Plafoniere autonome
d’emergenza per
gestione centralizzata
via BUS LONTALK
-La gamma STARTEC-
Le plafoniere della serie Startec NET contengono una scheda elettronica gestita da 2
microprocessori.
Il primo gestisce la plafoniera in tutte le sue funzionalità,
alità,
garantisce la carica degli accumulatori secondo
do i
parametri stabiliti, garantisce l’accensione del tubo
fluorescente in emergenza l’effettiva esecuzione
ne
dei test periodici riportando localmente l’esito
degli stessi attraverso la segnalazione del LED
multicolore presente sulla plafoniera stessa.
Il secondo microprocessore gestisce il colloquio
con la centrale inviando e ricevendo tutte le
informazioni necessarie alla corretta gestione dell’impianto.
impianto.
Il colloquio avviene su apposito cavo di segnale secondo il protocollo
conforme allo standard LONTALK.
Ogni singola plafoniera autonoma è identificata
in modo univoco da un codice alfanumerico che
è impostato direttamente dal fabbricante e posto
a bordo del microprocessore di trasmissione
dati sul BUS LONTALK.
Il codice delle plafoniere viene inviato
automaticamente sul BUS dati ed acquisito
dal sistema di supervisione impianto in modo
completamente automatico.
Non sono perciò necessarie operazioni di inserimento manuale per l’identificazione del
numero prodotti installati e del codice degli stessi.
Questo codice viene inoltre riportato all’esterno della plafoniera in doppia etichetta.
La prima è posta sul corpo della plafoniera stessa, la seconda invece può essere applicata a
scelta o sul registro di manutenzione o su una mappa grafica dell’impianto, al fine di poter
associare all’apparecchio la corretta ubicazione nell’impianto.
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M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
I VANTAGGI
DELL’INTEGRAZIONE
La possibilità di gestire da un’unica postazione di comando dispositivi di diversa natura
(gestione clima, gestione accessi, gestione allarmi, gestione comandi, lampade d’emergenza
ecc…) e dispositivi di diversi costruttori è realizzabile solo con all’utilizzo di tecnologie
standard.
I vantaggi nell’utilizzo di questi dispositivi sono molteplici:
- Sullo stesso Bus vengono gestite tutte le funzionalità dell’impianto (non è perciò necessario
collegare su diverse linee Bus i vari dispositivi e gestirli singolarmente con software e/o
hardware dedicati, ottenendo conseguentemente un notevole risparmio economico sia
in termini di spesa per il cablaggio dei singoli dispositivi che per l’acquisto dei sistemi di
gestione dedicati).
- Maggior potere contrattuale da parte del cliente in quanto garantito dalla possibilità di
cambiare il fornitore del singolo componente senza per questo rinunciare alla garanzia di
perfetta funzionalità ed integrazione.
- Lo standard tecnologico LON TALK facilita il reperimento dei componenti di ricambio
fornendo al cliente un servizio efficiente. L’utilizzo di una tecnologia standard gli permetterà
la sostituzione del singolo componente senza che questo comporti la necessità di revisione
dell’intero impianto.
Nota: Nell’esempio sopra
riportato è necessario
l’impiego di un software
di gestione, realizzato
appositamente da persone
qualificate, che integri tutti i
componenti dell’impianto.
Con questo tipo di
architettura è possibile
evitare l’utilizzo di centrali
di gestione.
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STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
27
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
STARTEC NEMO DIN
Centrale 9 moduli DIN
per la gestione ed il
controllo di un numero
massimo di 256 nodi
d’emergenza che
utilizzano BUS di tipo
LONTALK
-La gamma STARTEC-
NEMO-DIN è la nuovissima centrale che gestisce e controlla tutte le funzionalità delle plafoniere
autonome d’emergenza della serie Startec NET ed integra le informazioni derivanti dai gruppi
soccorritori della serie Startec UPS e dei sensori lampada LON.
La comunicazione tra centrale e dispositivi in campo, avviene secondo il protocollo BUS
standard LONTALK, mentre la comunicazione tra centrale ed UPS della serie Startec avviene
tramite protocollo MODBUS su porta RS485.
L’utilizzo in campo di un protocollo
o
di comunicazione standard,
permette al prodotto di essere
facilmente integrato all’interno
di impianti misti (controllo
utenze, gestione energia,
sistemi di protezione …), ed è
garanzia di qualità superiore.
La centrale è in grado di
supervisionare un numero massimo
o
di 256 nodi d’emergenza connessi
ssi su
4 linee di segnale separate. Su ogni linea è possibile
collegare fino a 64 nodi (plafoniere
ere o sensori lampada) della serie Startec NET.
La centrale NEMO-DIN è in grado di riconoscere automaticamente tutti i nodi connessi
sull’intero impianto.
I nodi trasmettono il loro codice identificativo
direttamente alla centrale che lo acquisisce e lo
memorizza.
Dalla centrale sarà possibile, tramite l’ausilio di un
PC, associare ai singoli nodi la esatta posizione
nell’impianto.
Tutta la gestione dell’impianto è realizzata tramite
pratici menu successivi, nei quali è possibile navigare
mediante un immediato sistema a 4 tasti Sú/Giú/Ok/
Canc. del tutto simile a quello presente sui telefoni
cellulari.
In pochissimo spazio è possibile installare un sistema di controllo semplice, completo ed
intuitivo, capace di remotizzare tutte le informazioni necessarie alla corretta gestione delle
informazioni d’impianto.
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M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
Con 7 moduli DIN si può installare
l’apposita stampante ad aghi che
permette di riportare in modo
indelebile su carta, tutti i risultati
dei test eseguiti dalle plafoniere ed
archiviarli nell’apposito registro di
manutenzione.
La Stampante ad aghi permette una
stampa indelebile nel tempo, cosa
impossibile con le stampanti termiche,
e, al fine di garantire
l’archiviazione dei listati nel registro di manutenzione con la
certezza di non perdere le informazioni.
La centrale NEMO-DIN permette la gestione di 30 gruppi
logici.
La gestione tramite gruppi logici permette una migliore suddivisione dell’impianto di
illuminazione d’emergenza associando ad ogni gruppo i nodi che devono farne parte (ES:
Gruppo logico 1 composto da tutte le plafoniere installate su un unico piano di un locale,
anche se fisicamente le plafoniere sono allacciate a dorsali BUS separate tra loro).
In questo modo si possono gestire i test dei singoli gruppi logici singolarmente ed ottenere
perciò un’ottimale parzializzazione dell’impianto.
La centrale è inoltre dotata di una memory card (SD) che permette il salvataggio dei dati di
configurazione impianto per non perdere la programmazione a seguito di un blackout elettrico
prolungato.
La memory card inoltre è in grado di archiviare anche il salvataggio dei test eseguiti.
Periodicamente i dati in essa contenuti dovranno essere scaricati nella memoria di un PC per
garantire la miglior conservazione dei dati di manutenzione.
Aggiunta anche la funzione di forzatura del funzionamento in modalità permanente delle
plafoniere che verranno associate ad un gruppo logico. Questa possibilità, se associata
alla programmazione oraria permette di accendere e spegnere in modalità permanente le
plafoniere d’emergenza e poterle utilizzare anche come illuminazione notturna se e dove
richiesto.
Non è prevista la programmazione giornaliera di cicli “on-off” multipli ma di un solo ciclo.
Questo ciclo di accensione e di spegnimento si ripeterà nello stesso modo tutti i giorni della
settimana su tutte le lampade associate al gruppo.
(Nota: si potrà forzare il funzionamento solo per le plafoniere di tipo P.)
E’ possibile ora dalla centrale o dal software di supervisione, eseguire la dimmerazione delle
plafoniere a LED in versione bandiera. Il flusso può essere regolato a piacere dallo 0% al
100%.
Questo permette in alcune applicazioni come cinema e teatri, di ridurre la luminosità degli
apparecchi durante il normale svolgimento dello spettacolo, garantendo comunque, in caso di
emergenza, la commutazione automatica del flusso luminoso al 100% per una facile e sicura
individuazione delle vie d’uscita d’emergenza.
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STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
29
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
-La gamma STARTEC-
Installare il sistema per la supervisione centralizzata Startec NET richiede il rispetto di alcuni
semplici requisiti installativi (lunghezza del cavo di segnale, numero massimo di apparecchi
installabili sulla singola linea, tipologia di cavo bus da utilizzare etc…).
Di seguito vengono riportati gli schemi di principio ed i suggerimenti installativi che
garantiranno il corretto funzionamento dell’impianto.
ARCHITETTURA
DEL SISTEMA
I dispositivi devono essere connessi direttamente alla linea o attraverso derivazioni. Le
derivazioni potranno avere una lunghezza massima diversa a secondo del livello fisico
del bus. Non sono consentiti collegamenti ad anello ed a stella. Per i prodotti standard di
catalogo con mezzo fisico di uscita RS485 è consentito il solo collegamento entra/esci sulle
lampade o derivazioni con stacco massimo di 30-40 cm.
RETE DI COLLEGAMENTO
TRA LE LAMPADE E LA
CENTRALE
NEMO DIN
La Centrale NEMO DIN è fornita con la seguente interfaccia fisica di collegamento con le
lampade:
• RS485 a 39Kbit/s, (Codici di catalogo)
Le Lampade: sono disponibili con la seguente interfaccia fisica di collegamento con la
Centrale:
• RS485 a 39Kbit/s, (Codici di catalogo)
Le caratteristiche fisiche della rete di collegamento tra lampade e centrale sono riportate di
seguito:
TOPOLOGIA
RS-485
30
BUS:
CARATTERISTICHE FISICHE
Mezzo fisico
Velocità
di trasmissione
Topologia
Numero
massimo di nodi
collegabili
Cavo in rame
39,2 Kbit/s
BUS
30 per linea
TOPOLOGIA
RS-485
(39Kbit/s)
A
A
BUS:
ESTENSIONI DELLA RETE E TERMINAZIONI
Lunghezza
massima bus
(senza repeater)
Lunghezza massima
derivazioni
Resistenze di
terminazione ad ogni
estremo del bus
1200 m
0,30 m
120 Ω
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D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
Le lampade d’emergenza Startec NET necessitano, per il corretto funzionamento, di essere
collegate con cavi rispondenti alle specifiche dettate dall’associazione LONMARK. (www.
lonmark.org).
Di seguito vengono riportati riferimenti commerciali per cavi da utilizzarsi con lampade Startec
NET con mezzo fisico di collegamento RS485 (Prodotto GW di catalogo). E’ evidente che cavi
con caratteristiche equivalenti anche se di altre marche andranno altrettanto bene:
CARATTERISTICHE
DEL CAVO
Cavo Belden P/N 9841: cavo EIA-RS485, 24 AWG, N. 1 coppia twistata e schermata
in BELDFOIL + calza in rame stagnato, impedenza 120 Ω, isolamento in polietilene,
guaina in PVC.
Cavo CEAM CPR6003: Cavo 1x2xAWG 24/7 con calza in rame stagnato, impedenza 120 Ω,
guaina in PVC.
Nel collegamento del cavo, non è necessario rispettare alcuna polarità del segnale (“polarity
insensitivity”).
Per maggiori informazioni si consiglia di rivolgersi direttamente al servizio assistenza tecnica
Gewiss divisione Eurolite al N° 035-946111 o richiedere informazioni all’indirizzo e-mail :
[email protected]
COLLEGAMENTO ALLA
SINGOLA NEMO DIN
Ad ogni centrale è possibile collegare fino a 4 linee di comunicazione, per massimo 256
apparecchi d’emergenza.
CONV.
USB/RS232
RS 232
USB
Stampante
Linea 4
Linea 4
Max 64 Lamp.
Max 64 Lamp.
Linea 2
Max 64 Lamp.
Max 64 Lamp.
MAX 256
Max 64 Lamp.
Linea 2
Max 64 Lamp.
MAX 256
Linea 3
Linea 3
Linea 1
Linea 1
Max 64 Lamp.
RS 485 (Modbus)
Max 64 Lamp.
MAX 20 NEMO-DIN
* = Resistenza di terminazione 120 Ω
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SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
31
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
ESPANDIBILITÀ
SISTEMA
-La gamma STARTEC-
E’ possibile collegare tra loro fino a 10 centrali NEMO DIN-plus e gestire così fino ad oltre
2500 plafoniere d’emergenza. La modularità del sistema permette di ampliare gli impianti e
metterli in funzione anche in tempi diversi, garantendo sempre e comunque la sicurezza dei
locali. Ogni centrale gestisce le plafoniere a cui è direttamente collegata. La centrale a cui è
collegata la stampante riceve e stampa l’esito dei test eseguiti su tutto l’impianto.
CONV.
USB/RS232
RS 232
Stampante
USB
USB
Linea 4
Linea 4
Max 64 Lamp
Max 64 Lamp
Linea 3
Max 64 Lamp
Linea 1
Linea 2
Max 64 Lamp
Linea 1
Max 64 Lamp
RS 485 (modbus)
32
Max 64 Lamp
MAX 256
Linea 2
MAX 256
Linea 3
Max 64 Lamp
Max 20 nemo-Din
Max 64 Lamp
* = Resistenza di terminazione 120
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D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
MODULARITÀ
La gestione tramite personal computer, sia locale che remota, può essere applicata anche
ad impianti con più centrali NEMO DIN-Plus. Anche questa configurazione non preclude la
possibilità di gestire l’impianto direttamente dalla centrale NEMO DIN-Plus.
Ogni centrale gestisce le plafoniere a cui è direttamente collegata. La centrale a cui è collegata
la stampante riceve e stampa l’esito dei test eseguiti su tutto l’impianto.
VERSO
LA GESTIONE CON PC
USB
Stampante
Linea 4
Linea 4
Max 64 Lamp
Max 64 Lamp
Linea 3
Max 64 Lamp
Linea 2
Max 64 Lamp
Linea 1
MAX 256
Linea 2
MAX 256
Linea 3
Max 64 Lamp
Max 64 Lamp
Linea 1
Max 64 Lamp
RS 485 (modbus)
Max 20 nemo-Din
Max 64 Lamp
* = Resistenza di terminazione 120
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STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
33
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
-La gamma STARTEC-
La gestione tramite personal computer, sia locale che remota, può essere applicata anche ad
impianti con più centrali NEMO DIN-Plus.
Questa configurazione non preclude la possibilità di gestire l’impianto direttamente dalla
centrale NEMO DIN-Plus. Ogni centrale gestisce le plafoniere a cui è direttamente collegata.
La centrale a cui è collegata la stampante riceve e stampa l’esito dei test eseguiti su tutto
l’impianto.
COLLEGAMENTO
REMOTO
Wan
Stampante
Linea USB
Linea 4
Linea 4
Max 64 Lamp
Max 64 Lamp
Linea 3
Max 64 Lamp
Linea 1
Max 64 Lamp
Linea 2
Max 64 Lamp
Linea 1
Max 64 Lamp
RS 485 (modbus)
34
Max 64 Lamp
Max 20 nemo-Din
* = Resistenza di terminazione 120
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D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
MAX 256
Linea 2
MAX 256
Linea 3
Max 64 Lamp
COLLEGAMENTO
ALLA RETE LOCALE
La centrale NEMO DIN-plus, può essere collegata al PC di supervisione anche attraverso la
rete locale (LAN, Local Area Network) attraverso un semplice router Modbus/LAN Ethernet.
Su rete LAN è inoltre possibile gestire la centrale NEMO DIN-plus da qualsiasi PC collegato
utilizzando l’applicativo
MODBUS. Tramite Modbus è possibile riportare sul PC tutte le funzioni della centrale, le
informazioni del display alfanumerico e i vari comandi.
PC di supervisione
(opzionale)
Rete locale
Ethernet
ROUTER
MOBDUS/LAN
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SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
35
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
SOFTWARE
DI GESTIONE:
GW NET-NEMO DIN
-La gamma STARTEC-
Il software GWNET – NEMO DIN può essere installato sul PC di supervisione e consente
di gestire l’impianto d’emergenza mediante una gradevole ed efficiente interfaccia grafica.
Tra le principali funzioni si segnala: importazione di file dwg per la navigazione grafica,
visualizzazione allarmi, indicazioni sullo stato di funzionamento degli apparecchi, selezione
immediata delle lampade che richiedono interventi di manutenzione e diagnosi delle anomalie
e gestione integrata della manutenzione preventiva.
La possibilità di eseguire query secondo vari criteri, in modo da prevenire guasti, permettere
di migliorare le manutenzioni e risparmiare tempo.
Ad esempio si possono impostare criteri di selezione che evidenzino tutte le plafoniere il cui
tubo fluorescente sta funzionando da oltre 10.000 ore. In questo modo, sostituendo il tubo
fluorescente, si evita di portare lo stesso a fine vita, effettuando quindi una manutenzione
anticipata che evita l’insorgere di eventuali allarmi.
36
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
La nuova centrale NEMO DIN- Plus si interfaccia con i nuovi UPS della serie Startec.
Dalla centrale è possibile gestire i test di lampada e di batteria delle plafoniere autonome, i test
di batteria dell’unità UPS ed i test di lampada delle plafoniere tradizionali che sono collegate
al “nodo lampada” e direttamente alimentate all’UPS. Da un solo punto è possibile gestire tutto
l’impianto di illuminazione di emergenza, lanciare i test e visualizzare i risultati, velocizzando
notevolmente le operazioni di manutenzione necessarie al funzionamento dell’impianto.
Linea Lon Talk
RS 485 ModBus
Linea 4
Max 64 Lamp
Linea 3
Max 64 Lamp
Linea 2
Max 64 Lamp
Linea 1
Max 64 Lamp
Alimentazione
Linea Permanente
Linea Lon Talk
Nodo lampada
Nodo lampada
Nodo lampada
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SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
37
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
VOCE
DI CAPITOLATO
CENTRALE
NEMO-DIN
38
-La gamma STARTEC-
Fornitura e posa in opera di una centrale di gestione per plafoniere autonome d’emergenza
da guida DIN con un ingombro complessivo pari a 9 moduli.
La centrale dovrà utilizzare un protocollo di comunicazione a valle verso l’impianto di tipo
LanTalk, e dovrà poter gestire fino a 256 nodi LON (plafoniere autonome o sensore lampada)
suddivisibili sulle 4 linee dedicate. Dovrà essere prevista la possibilità di collegare più centrali
(fino a 20) per permettere un’espansione modulare dell’impianto per un totale oltre 5000 nodi
LON gestibili.
La centrale dovrà prevedere la possibilità di connessione diretta tramite porta USB e convertitore
USB/RS232 ad una stampante ad aghi (su carta comune non termica) anch’essa da guida
DIN. La stampante dovrà stampare l’esito dei test che verranno eseguiti su tutto l’impianto. La
centrale alla quale la stampante risulta fisicamente connessa dovrà fare da centrale “Master”
e gestire la stampa anche delle altre centrali presenti in impianto, al fine di poter associare
un’unica stampante condivisa da tutte le centrali installate.
La centrale dovrà riconoscere automaticamente le plafoniere ad essa collegate senza la
necessità che nessuna operazione di configurazione manuale venga fisicamente eseguita per
l’indirizzamento delle stesse.
La centrale dovrà essere dotata di un display tipo OLED di colore azzurro e di tasti funzione
per la navigazione all’interno dei menu di gestione impianto.
La centrale dovrà prevedere una porta di interfaccia per collegamento diretto ad un
commutatore telefonico per la supervisione remota tramite PC dell’intera installazione. Dovrà
essere prevista una slot per una memory card di tipo SD per il salvataggio automatico di tutti
i dati di impianto (configurazione impianto e test eseguiti).
Dovrà essere possibile la suddivisione dell’impianto in gruppi logici per poter gestire
l’esecuzione dei test su parti di esso garantendo la continuità di servizio in caso di black out
che si verifichi immediatamente dopo l’esecuzione di un test di batteria.
La centrale dovrà prevedere la possibilità di programmazione oraria per cambiare la modalità
di funzionamento delle plafoniere autonome (P./N.P.) che ne siano predisposte inoltre
dovrà essere possibile dimmerare le plafoniere autonome che utilizzano come sorgente di
illuminazione i power LED.
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D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
VOCE
DI CAPITOLATO
PLAFONIERA
STARTEC
NET
Fornitura e posa in opera di apparecchio autonomo di emergenza professionale predisposto
per diagnosi centralizzata. Protocollo comunicazione LON-WORKS. Lampada prevista
di codice identificativo alfanumerico di 12 caratteri. Trasmissione codice identificativo e
riconoscimento automatico dello stesso da parte della centrale di gestione del sistema.
Grado di protezione IP 40/IP65 Classe II conforme alle normative: EN60598-1,
EN60598-2-22, EN60598-2-2, CEI34-21, CEI34-22, CEI34-31.
Caratteristiche:
Corpo: GW PLAST di colore grigio RAL 7035; Resistenza: agli urti 7J; Autoestinguenza: 850°
C secondo norma EN60598-1.
Riflettore: Policarbonato di colore bianco; Resistenza agli urti 7J; Autoestinguenza: 850° C
secondo norma EN60598-1.
Diffusore: Policarbonato trasparente rigato; Stabilizzato ai raggi U.V. Resistenza agli urti 7J;
Autoestinguenza: 850°C secondo norma EN60598-1.
Accumulatori energetici: ricaricabili al Ni-Cd per alte temperature; Portalampada: policarbonato
Morsettiera di alimentazione: policarbonato; Cavi: rigidi isolanti in PVC. Autonomia 1h/3h
ricarica 12h. Accessori in dotazione: raccordo universale: possibilità di connessione con tubo
o canalina da esterno tramite apposito accessorio.
Altre caratteristiche:
Schermo riflettente con diffusore rigato in policarbonato autoestinguente;
Circuito elettronico a microprocessore con regolazione automatica delle soglie di carica e
scarica di accumulatore.
MAN U A L I D I D ATTI C I 2008 > SI
SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
39
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
-La gamma STARTEC-
STARTEC EIB
Plafoniere autonome
d’emergenza per
gestione centralizzata
via BUS EIB
Gewiss è oggi l’unica azienda che propone plafoniere autonome di emergenza per sistemi d
di
gestione centralizzata che utilizzano per comunicare i propri dati delle variabili conformi agli
agl
STANDARD
RD EIB
EIB.
Le plafoniere della serie Startec EIB hanno al loro interno una scheda elettronica gestita da 2
microprocessori.
Il primo gestisce la plafoniera in tutte le sue funzionalità, garantisce la carica degli accumulatori
secondo i parametri stabiliti, garantisce l’accensione del tubo fluorescente in emergenza e
gestisce l’effettiva esecuzione dei test periodici occupandosi anche di riportare localmente
l’esito degli stessi attraverso la segnalazione del Led multicolore presente sulla plafoniera
stessa.
sce il
Il secondo microprocessore gestisce
colloquio con il sistema e invia e riceve tutte le
informazioni necessarie alla corretta gestione
estione
dell’impianto.
Il colloquio avviene su apposito cavo
o di
segnale secondo il protocollo conformee
allo standard EIB (European Installation
BUS) già compatibile con la nascente
norma europea CENELEC EN 50090
frutto del processo di convergenza
KONNEX (KNX).
40
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
INTEGRAZIONE
Analogamente a quanto detto in precedenza per la gamma delle plafoniere d’emergenza
Startec NET, anche la nuovissima gamma Startec EIB è integrabile direttamente all’interno
di sistemi che comprendono dispositivi di diversa natura (gestione clima, gestione accessi,
gestione allarmi, gestione comandi, lampade d’emergenza ecc…) e dispositivi di diversi
costruttori.
I vantaggi nell’utilizzo di questi dispositivi sono molteplici:
- Sullo stesso BUS vengono gestite tutte le funzionalità dell’impianto (non è perciò necessario
collegare su diverse linee BUS i vari dispositivi e gestirli singolarmente con software e/o
hardware dedicati, ottenendo conseguentemente un notevole risparmio economico sia
in termini di spesa per il cablaggio dei singoli dispositivi che per l’acquisto dei sistemi di
gestione dedicati).
- Maggior potere contrattuale da parte del cliente in quanto garantito dalla possibilità di
cambiare il fornitore del singolo componente senza per questo rinunciare alla garanzia di
perfetta funzionalità ed integrazione.
- Non legandosi ad un solo fornitore il cliente si garantisce da eventi futuri che possano
rendere impossibile il reperimento dei componenti di ricambio originali. L’utilizzo di una
tecnologia standard gli permetterà la sostituzione del singolo componente senza che questo
comporti la necessità di revisione dell’intero impianto.
INGRESSI
Interfaccia 4 accessi
Interfaccia analogica
Ingresso binario
INTERFACCIA
RS 232
BUS EIB
USCITE
Attuatore dimmer Attuatore analogico Attuatore generico Attuatore tapparelle
STARTEC EIB
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SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
41
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
CONFIGURAZIONE
-La gamma STARTEC-
Gewiss fornisce nel proprio database GW-EIB tutte le librerie necessarie alla configurazione
dei propri dispositivi EIB anche quelle relative alle plafoniere autonome d’emergenza.
Tramite il software ETS (EIB Tool Software) è possibile, caricando il GW-EIB, configurare i
dispositivi EIB presenti nei cataloghi Lighting e Domotics.
Il LED a tre colori a bordo lampada segnala in modo diretto ed immediato lo stato di
funzionamento della lampada ed eventuali anomalie di funzionamento.
Spento
Mancanza tensione di rete e lampada in emergenza oppure
mancanza tensione di rete e lampada in modo di riposo o
inibizione oppure mancanza tensione di rete e batteria scarica
Verde fisso
Funzionamento normale, nessun guasto, modo di inibizione
disabilitato, batteria in carica
Verde lampeggiante
Test (funzionale o di batteria) in corso di esecuzione
Giallo fisso
Allarme tubo e modo di inibizione non abilitato
Rosso lampeggiante
Funzionamento normale e modo di inibizione abilitato
Rosso fisso
Allarme batteria e modo di inibizione non abilitato
Verde, Rosso, Giallo
Lampada da programmare e rete presente
La lampada EIB è provvista di un secondo LED, di colore rosso, che, acceso, segnala l’ingresso
nello stato di programmazione EIB. L’ingresso in stato di programmazione si ottiene premendo
il tasto di programmazione EIB: a questo punto è
possibile programmare l’indirizzo fisico EIB della
lampada attraverso ETS. All’atto della
programmazione dell’indirizzo fisico, il LED si spegne.
E’ possibile comandare l’accensione e lo spegnimento
del LED via ETS al fine di ottenere una correlazione tra
l’indirizzo fisico e l’apparecchio.
Attraverso la pressione tasto di programmazione e
l’accensione del LED rosso è possibile verificare se il
collegamento al bus KNX/EIB è realizzato correttamente
nte e
la tensione del BUS è presente.
Qualora richiesto, su impianti importanti in termini dii n
numero
mero apparecchi installati Gewiss
fornisce per i propri dispositivi, la messa in servizio e la configurazione impianto (necessario
rivolgersi a Gewiss per accordare modalità e tempi).
42
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
I comandi e le visualizzazione degli esiti gestibili tramite il software sono i seguenti:
COMANDI
Selezione modo funzionamento
Pone la lampada nel modo
di funzionamento desiderato Permanente
o Non Permanente
Esecuzione test funzionale
Lancia l’esecuzione del test funzionale
Esecuzione test batteria
Lancia l’esecuzione del test batteria
Modo inibizione ON/OFF
Attiva /disattiva il modo di inibizione.
Il comando è accettato solo se la tensione
di rete è presente
Modo di riposo
Comanda l’ingresso/uscita della lampada
in/da modo di riposo.
Il comando è accettato solo in emergenza
Reset
Inizializza il programma applicativo.
Ripristino stato
lampada da programmare
Ripristina lo stato in cui la lampada è fornita
quando esce dalla fabbrica.
Utilizzato per test/collaudo
In seguito alla ricezione di un comando viene prodotta dalla lampada una variabile “Esito
esecuzione ultimo comando” che riporta l’esito della effettiva esecuzione del comando
ricevuto. In questo modo si può controllare che la plafoniera abbia effettivamente ricevuto il
comando lanciato via software.
Le informazioni relative al modo di funzionamento, allo stato lampada e gli allarmi sono rese
disponibili via bus KNX/EIB anche attraverso un byte di stato riassuntivo, strutturato nel modo
seguente :
Bit
Bit
Bit
Bit
Bit
Bit
Bit
Bit
0
1
2
3
4
5
6
7
:
:
:
:
:
:
:
:
Modo Permanente / Non Permanente
Allarme tubo
Allarme batteria
Stato : test in corso
Stato : emergenza
Stato : modo di riposo
Stato : basso assorbimento
Stato abilitazione modo inibizione
La plafoniera oltre alle informazioni relative al proprio stato di funzionamento mette a
disposizione sul BUS EIB anche le informazioni relative ai propri dati di targa, Modello (P/N.P.),
potenza lampada, autonomia e i dati relativi alla effettiva carica dell’accumulatore (percentuale
di carica della batteria).
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STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
43
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
VOCE DI CAPITOLATO
STARTEC EIB
44
-La gamma STARTEC-
Fornitura e posa in opera di apparecchio autonomo di emergenza professionale predisposto
per diagnosi centralizzata serie STARTEC-EIB. Protocollo comunicazione conforme agli standard
EIB.
Grado di protezione IP 40 / 65 - Classe II conforme alle normative: EN60598-1,
EN60598-2-22, EN60598-2-2, CEI34-21, CEI34-22, CEI34-31. Caratteristiche:
Corpo: GW PLAST di colore grigio RAL 7035; Resistenza agli urti: 7J; Autoestinguenza: 850° C
secondo norma EN60598-1.
Riflettore: Policarbonato di colore bianco; Resistenza agli urti 7J; Autoestinguenza: 850° C
secondo norma EN60598-1.
Diffusore: Policarbonato trasparente rigato; Stabilizzato ai raggi U.V. Resistenza agli urti 7J;
Autoestinguenza: 850°C secondo norma EN60598-1.
Accumulatori energetici: ricaricabili al Ni-Cd per alte temperature; Portalampada:
policarbonato; Morsettiera di alimentazione: policarbonato; Cavi: rigidi isolanti in PVC.
Autonomia 1h/3h ricarica in 12h.
Accessori in dotazione:
raccordo universale: possibilità di connessione con tubo o canalina da esterno tramite apposito
accessorio.
Altre caratteristiche: Schermo riflettente con diffusore rigato in policarbonato autoestinguente;
Circuito elettronico a microprocessore con regolazione automatica delle soglie di carica e
scarica di accumulatore.
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ERG ENZ A STARTEC
APPARECCHI
DI
EMERGENZA AD
ALIMENTAZIONE
CENTRALIZZATA
La normativa CEI EN60598-2-22 definisci gli apparecchi di illuminazione d’emergenza ad
alimentazione centralizzata come tutti quegli apparecchi di tipo permanente o non permanente
alimentati da un sistema di emergenza di tipo centralizzato, cioè non incorporato all’interno
dell’apparecchio, quali UPS o sistemi di continuità.
Di questa famiglia di prodotti fanno parte tutti gli apparecchi della gamma Startec GSE. La
scheda di alimentazione elettronica incorporata accetta alimentazione sia in corrente continua
che in corrente alternata con i seguenti range di tolleranza : 230-240Vac - 230Vdc.
Questi apparecchi possono essere sempre alimentati o alimentati solo in emergenza (scelta
impiantistica dettata dall’ambiente di installazione).
Quando alimentati hanno la capacità di accendere il tubo fluorescente e mantenerlo acceso
al massimo del suo rendimento.
Essendo infatti la scheda elettronica alimentata alla tensione nominale, sarà in grado di
sfruttare la piena potenza del tubo fluorescente, facendo si che lo stesso emetta tutto il flusso
disponibile.
Questa caratteristica consente al sistema di illuminazione di essere più efficiente se comparato
ad apparecchi autonomi in quanto in questi ultimi, l’efficienza degli accumulatori interni rende
mediamente il 30%-35% del flusso luminoso nominale di lampada.
In un impianto tipo, di conseguenza possono, essere utilizzati molti meno apparecchi di
illuminazione se alimentati con sistemi centralizzati rispetto al numero di apparecchi autonomi
altrimenti necessari per ottenere lo stesso livello di illuminamento.
Di contro i sistemi ad alimentazione centralizzata hanno un’unica fonte di energia comune a
tutti e di conseguenza l’efficienza di tutto l’impianto è dipendente dallo stato di funzionamento
della sorgente di alimentazione.
Se la sorgente non viene mantenuta efficiente nel tempo, si rischia un blackout di tutto
l’impianto.
Nei sistemi autonomi invece l’alimentazione è distribuita all’interno delle singole plafoniere
e di conseguenza in caso di malfunzionamento di un accumulatore, è l’apparecchio stesso
che ne risente e non funziona mentre il resto dell’impianto garantirà l’illuminazione secondo
i parametri di progetto.
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SISTEMI
STEMI D’EMERG
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A STARTEC
45
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
KIT
DI EMERGENZA
-La gamma STARTEC-
Il Kit di emergenza è un dispositivo elettronico dotato di accumulatore che è in grado di
trasformare un apparecchio fluorescente di tipo tradizionale in un apparecchio fluorescente
d’emergenza.
I kit sono progettati ognuno per alimentare diverse tipologie di sorgenti fluorescenti di
diversa potenza nominale, garantendo di conseguenza un certo rendimento percentuale ed
un’autonomia garantita.
A puro titolo d’esempio viene di seguito riportato lo specchietto riassuntivo della tipologia
di tubi fluorescenti alimentabili con il KIT da 32W (versione NET o EIB), le autonomie ed i
rendimenti percentuali garantiti in emergenza.
KIT NET / KIT EIB: versione per tubi fluorescenti fino a 32W
SORGENTE
ATTACCO
ALIMENTAZ.
T8
G13
Trad/Elett.
T5
G5
Elettronica
FSD
2G11
Trad/Elett.
FSD
2G7
Trad/Elett.
FSD
2G10
Trad/Elett.
FSQ
G24q
Trad/Elett.
13
18
26
FSQ
Gx24q
Elettronica
13
18
26
Autonomia
Rendimento
POTENZE
18
14
21
28
18
24
18
24
11
2h 30’ 2h 30’
45%
40%
2h
40%
1h 30’ 1h 30’ 1h 30’ 1h 30’
27%
25%
25%
25%
32
1h
1h
15%
20%
I Kit devono essere integrati all’interno degli apparecchi di illuminazione tradizionali seguendo
degli appositi schemi di collegamento forniti sui cataloghi o sui manuali d’istruzione.
L’operazione di cablaggio, se eseguita dall’installatore, “manomette” il prodotto originale
che, di conseguenza, perde il certificato di conformità CE rilasciato dal costruttore del corpo
illuminante.
E’ perciò consigliabile che l’operazione di cablaggio del KIT venga eseguita direttamente dalla
ditta costruttrice del corpo illuminante, opportunamente addestrata allo scopo, tramite l’invio
degli schemi elettrici di cablaggio da parte dell’azienda fornitrice dei KIT d’emergenza.
In questo modo a seguito del nuovo cablaggio, l’azienda fornitrice del corpo illuminante potrà
rilasciare un nuovo certificato di conformità della direttiva CE.
Qualsiasi altra operazione fatta da altri soggetti compromette la certificazione del prodotto.
Gewiss propone all’interno della propria gamma di emergenza dei KIT tradizionali e dei
Kit intelligenti che si integrano nelle gamme Startec NET e Startec EIB precedentemente
presentate.
46
M ANU ALI D I D ATTI C I 200 8 > SI STEMI D’EM
D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
CRITERI
DI SCELTA
La prima scelta che un progettista deve effettuare in fase di progettazione di un impianto di
illuminazione d’emergenza è relativa alla tecnologia.
La scelta primaria riguarda essenzialmente il tipo di alimentazione che dovranno avere i corpi
illuminanti predisposti all’illuminazione d’emergenza; apparecchi autonomi, apparecchi ad
alimentazione centralizzata o sistemi misti.
Questa scelta non è dettata da alcuna richiesta normativa ma è lasciata semplicemente alla
valutazione tecnico economica ed alle preferenze del singolo progettista nell’utilizzo della
tecnologia più opportuna.
Esistono, infatti, scuole di pensiero per cui a parità di convenienza economica si preferisce
prescrivere sempre l’utilizzo di apparecchi alimentati da gruppi di continuità oppure UPS in
quanto garantiscono una minor problematica manutentiva nella vita dell’impianto.
Altri invece che preferiscono la distribuzione di punti luce autonomi per evitare il pur remoto
rischio di un blackout completo nel caso di malfunzionamento della sorgente di alimentazione
centralizzata.
Eseguita questa scelta si stabilisce l’autonomia che i corpi illuminanti dovranno avere, i
gradi di protezione e la tipologia Permanente o non Permanente (verificando le richieste
normative relative all’ambiente di installazione) e scegliendo di conseguenza componenti
adeguati (siano esse plafoniere autonome che ad alimentazione centralizzata. In questo
secondo caso, le autonomie dovranno essere garantite scegliendo opportunamente il sistema
di alimentazione centralizzato).
Definito il sistema di alimentazione in emergenza ed individuate quali caratteristiche tecniche
debbano avere i corpi illuminanti, si passerà alla scelta della tecnologia da utilizzarsi per
ridurre, se necessario, i costi delle manutenzioni periodiche.
Si può decidere infatti di scegliere dei sistemi di illuminazione tradizionali, che non
gestiscono cioè in automatico i test sui componenti deperibili quali lampada ed accumulatori,
(normalmente questa scelta viene fatta su piccoli impianti con poche plafoniere) oppure si
possono scegliere sistemi più evoluti che garantiscono test automatici di verifica dello stato di
funzionamento delle componenti del sistema.
In questo caso si possono avere diverse possibili scelte in funzione del livello di controllo
richiesto all’impianto e dal sistema di alimentazione precedentemente definito:
Sistemi ad
alimentazione
centralizzata
- La gestione può riguardare il solo controllo dell’unità di alimentazione UPS e dello stato di
carica degli accumulatori in esso contenuti.
- La gestione può riguardare sia lo stato di carica degli accumulatori dell’unità di
alimentazione che lo stato di funzionamento dei tubi fluorescenti delle plafoniere alimentate
in modo centralizzato. Questo tipo di controllo permette una centralizzazione completa
delle informazioni di manutenzione ed è solitamente eseguita tramite appositi dispositivi
fotosensibili che vengono inseriti all’interno delle plafoniere fluorescenti e via BUS,
comunicano lo stato di funzionamento ad una centrale di gestione del sistema.
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SISTEMI
STEMI D’EMERG
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ENZA
A STARTEC
47
Apparecchi per l’illuminazione d’emergenza
Sistemi autonomi
-La gamma STARTEC-
- La gestione può essere fatta localmente utilizzando prodotti dotati di un sistema di auto
diagnosi ed il cui risultato viene successivamente evidenziato all’esterno del prodotto tramite
l’accensione di un Led multicolore (Vedi Startec Check)
- La gestione può essere fatta a livello centralizzato tramite apposite centrali di comando
dalle quali è possibile governare tutte le informazioni riguardanti lo stato di funzionamento
dell’intero impianto d’emergenza. (Vedi Startec NET o Startec EIB).
Riassumendo, per quanto riguarda i criteri di scelta dei prodotti in funzione della tecnologia,
la sempre crescente competitività economica dei sistemi di gestione centralizzata nei confronti
delle plafoniere autonome d’emergenza tradizionali, fa si che si suggeriscano i criteri di scelta
sotto riportati in funzione delle dimensioni dell’impianto.
oltre 40
DIAGNOSI
CENTRALIZZATA
30 - 40
AUTODIAGNOSI
10
Aeroporti
Ospedali
Cinema
multisala
Piccoli centri
commerciali
Uffici di aziende
medie
Biblioteche
Piccoli esercizi
commerciali
BAR
Ambienti ad
uso privato
TRADIZIONALI
ESTENSIONE
IMPIANTO
Per impianti con un basso numero di punti luce per i quali la manutenzione ed il controllo
può essere agevolmente eseguito, si suggerisce l’utilizzo di apparecchi autonomi tradizionali
(Startec Basic – Startec Flat).
Impianti con un numero di punti luce compreso tra i 20 ed i 30 dislocati in luoghi accessibili e
senza dover perdere troppo tempo in fase di verifica dello stato di funzionamento si suggerisce
l’utilizzo di plafoniere autonome dotate di sistemi di autodiagnosi (Startec Check).
Per impianti con un numero di plafoniere installate superiore a 30-40 per i quali i tempi
della manutenzione e conseguentemente il costo della stessa risulta elevato, si suggerisce
l’utilizzo di sistemi dotati di dispositivi di diagnosi centralizzata (Startec NET – Startec EIB
- Eventualmente completi di sistemi di alimentazione centralizzata della serie Startec UPS e
sensore lampada).
48
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D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
Gruppi di continuità
A completamento del sistema di illuminazione d’emergenza Gewiss propone una gamma
di gruppi soccorritori UPS per impianti di illuminazione ad alimentazione d’emergenza
centralizzata.
Il Gruppo di Continuità funziona da riserva di energia per il sistema di illuminazione,
in caso di black out della rete di alimentazione.
Grazie al tempo di intervento immediato (<10ms in modalità by-pass) il sistema è in
grado di garantire continuità e sicurezza in ambienti pubblici e in tutti quei casi in cui
è fondamentale la continuità dell’illuminazione, ad esempio nei porti, negli aeroporti,
nelle sale operatorie, sulle navi, nei locali pubblici, ecc.
L’utilizzo di sistemi di alimentazione centralizzata permette l’impiego degli apparecchi
di illuminazione ordinaria anche come illuminazione di emergenza, creando però dei
circuiti di alimentazione dedicati: questa applicazione può essere realizzata per siti
industriali ad ampia superficie coperta, ed anche, nei luoghi di particolare interesse
storico ed artistico.
I sistemi ad alimentazione centralizzata presentano un’elevata affidabilità.
La manutenzione del sistema centralizzato risulta sicuramente molto efficiente in quanto
risulta sufficiente monitorare lo stato di funzionamento di un solo dispositivo (accumulatori
del sistema UPS), cosa non possibile ad esempio nei sistemi ad alimentazione distribuita
che necessitano di una verifica puntuale di tutti i prodotti installati.
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SISTEMI
STEMI D’EMERG
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ENZA
A STARTEC
49
Gruppi di continuità
Con l’inserimento dei sistemi di alimentazione centralizzata, Gewiss completa la copertura
impiantistica nel settore dell’illuminazione d’emergenza offrendo al mercato soluzioni miste,
apparecchi autonomi ed apparecchi alimentati in modo centralizzato, completamente integrati.
L
N
Porta USB
Linea bus
Lon Talk
Linea
RS485 Modbus
Sensore Lampada
Plafoniere alimentate da UPS
Sensore Lampada
Plafoniere tradizionali
Da un solo punto di supervisione (centrale di comando o PC di supervisione) è possibile
lanciare i test su tutto l’impianto in modo contemporaneo.
I test di batteria vengono eseguiti dalle plafoniere autonome andando a scaricare
completamente gli accumulatori inseriti all’interno delle plafoniere stesse.
50
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ERG ENZ A STARTEC
Le plafoniere alimentate dall’UPS vengono accese in modo forzato dal nodo lampada inserito
al loro interno (il nodo lampada deve essere inserito in ogni plafoniera alimentata dal sistema
UPS), in questo modo l’UPS eroga energia ed alimenta il carico a pieno regime. L’erogazione
di energia da parte dell’UPS dura qualche minuto, il tempo necessario per ricalcolare la curva
di scarica degli accumulatori e definire di conseguenza l’effettiva autonomia (in questo modo
si evita la completa scarica degli accumulatori).
Le informazioni di autonomia dell’UPS e di tutte le lampade autonome vengono inviate via BUS
(LON o EIB) alla centrale di gestione del sistema che le elabora e segnala eventuali anomalie.
Lo stesso principio vale per il test di “verifica funzionamento tubo fluorescente”. La centrale
lancia il test in modo contemporaneo sulle plafoniere autonome e sulle plafoniere alimentate
dal sistema UPS. I nodi lampada all’interno delle plafoniere, ricevono il comando di test e
forzano l’accensione del tubo fluorescente. Il sensore di luce (fotodiodo) presente nel nodo
lampada, intercetta l’effettiva accensione del tubo e manda un segnale di ritorno alla centrale
di controllo dell’impianto.
Anche in questo caso tutte informazioni relative all’accensione dei tubi fluorescenti delle
plafoniere alimentate da UPS e di tutti i tubi fluorescenti presenti all’interno delle plafoniere
autonome vengono inviate via BUS (LON o EIB) alla centrale di gestione del sistema che le
elabora e segnala eventuali anomalie.
Ovviamente i sistemi UPS possono essere utilizzati anche in impianti non misti dove è richiesto
il solo utilizzo di un sistema di alimentazione centralizzato. In questo caso non esiste l’esigenza
di integrazione con l’impianto autonomo e di conseguenza la gestione delle informazioni può
essere fatta direttamente sull’UPS stesso o utilizzando l’apposito software.
I gruppi di continuità della serie Startec UPS, sono progettati e costruiti in conformità alle
norme IEC/CENELEC della serie IEC EN62040. Questa serie di normative riguarda: sicurezza,
compatibilità elettromagnetica e prestazioni. Con maggiore precisione la serie è suddivisa
secondo la seguente numerazione:
> IEC EN62040-1:
sistemi statici di continuità (UPS): prescrizioni generali e di sicurezza ratificata il 9/12/92
con applicazione obbligatoria dal 15/3/94 La suddetta norma è stata successivamente
suddivisa in due parti
> IEC EN62040-1-1:
sistemi statici di continuità (UPS): prescrizioni generali e di sicurezza utilizzati in aree
accessibili all’operatore
> IEC EN62040-2:
sistemi statici di continuità (UPS): prescrizioni di compatibilità elettromagnetica. Ratificata il
6/3/95 è obbligatoria dal 1/3/99
> IEC EN62040-3
sistemi statici di continuità (UPS): prescrizioni di prestazioni e metodi di prova.
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ENZA
A STARTEC
51
Gruppi di continuità
Le norme di cui sopra rispondono alle definizioni delle seguenti direttive europee:
- 73/23 e 93/68/EC
direttiva di bassa tensione che richiede l’obbligatorietà della marcatura CE dal 1/1/97
- 89/336 e 2004/108/EC
direttiva di compatibilità elettromagnetica con obbligo di marcatura CE dal 1/1/96
Tra le principali caratteristiche tecniche, gli UPS della serie Startec presentano:
- Autonomie fino a 3 h
- Tempo di ricarica delle batterie entro 12 h per garantire un’autonomia pari ad almeno 80%
di quella nominale
- Diagnostica evoluta (verifica continua dei parametri elettrici ed immediata segnalazione in
caso di allarmi)
- Controllo totale a microprocessore per ingombri ridotti ed una affidabilità superiore.
- Utilizzo della tecnologia ad IGBT (Isolated Gate Bipolar Transistor), per ottimizzare le
prestazioni elettriche come il sovraccarico e le dimensioni ridotte.
- Display per il controllo completo dell’apparecchiatura (stati/allarmi/misure/storico eventi)
- Elevata corrente di corto circuito
- Interfaccia di comunicazione evoluta, scheda di interfaccia Multicom per la gestione remota
delle variabili dell’UPS
- Software di supervisione e shut-down Powershield per sistemi operativi Windows 95, 98,
2000, Me, 2003, NT 4.0 work station incluso, XP, Linux, Novell, Mac OS X, 9.x, Linux,
Novell.
- Modalità di funzionamento On Line o By Pass settabile liberamente dall’utente in funzione
delle esigenze del singolo impianto
- Soglia di Minimum by-pass threshold settabile dall’utente utilizzando il software in
dotazione
52
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D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
Raddrizzatore: converte la tensione alternata di ingresso, proveniente dalla rete
elettrica o da una fonte alternativa (gruppo elettrogeno), in tensione continua.
Inverter: converte la tensione continua fornita dal raddrizzatore, in tensione alternata:
in questo modo, la tensione viene ricostruita e risulta filtrata e stabilizzata rispetto alla
tensione d’ingresso.
By-pass: permette la commutazione tra inverter e rete di alimentazione. Nel
funzionamento “On Line” il carico dell’UPS è sempre alimentato dall’inverter e
viene commutato su rete tramite il circuito di by-pass, solo nel caso di guasto. Nel
funzionamento “by-pass” il carico viene alimentato e commutato su inverter solo alla
mancanza rete.
Batterie: servono ad alimentare l’inverter per un tempo richiesto dalla normativa (fino
a 3 h ). Le batterie utilizzate sono al piombo regolate a valvola e non richiedono nè
manutenzione nè un ambiente specifico di installazione, poiché sono a bassissima
emissione di gas.
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ENZA
A STARTEC
53
Gruppi di continuità
LA
Parametro fondamentale per il dimensionamento dell’UPS è la potenza del carico da
alimentare, data dalla somma delle potenze delle singole apparecchiature.
Laddove è possibile, è importante fornire i valori di potenza apparente (in Volt/Ampere) e
il fattore di potenza del carico poiché gli UPS vengono progettati per fornire una potenza
apparente e una potenza attiva (in Watt) nominali.
POTENZA
DEL CARICO
Gewiss propone gli UPS della serie Startec dichiarando i dati di potenza attiva che l’UPS è in
grado di erogare. Questi valori tengono già conto delle correnti di spunto delle varie tipologie
di lampada.
Il progettista elettrico dovrà perciò semplicemente verificare la potenza complessiva del carico
che deve alimentare (tenendo conto del valore reale del cos.fi del carico stesso) e scegliere
all’interno dell’offerta Gewiss la taglia di UPS che garantisce la potenza e l’autonomia a lui
necessaria.
La tabella di seguito riporta a titolo di esempio, in funzione del tipo di carico che deve essere
pilotato, il numero consigliato di tubi fluorescenti che possono essere collegati all’UPS al fine
di garantire il rispetto dell’autonomia nominale.
N
POTENZA
ATTIVA
CODICE GW
AUTONOMIA
TUBI
N
TUBI
N
TUBI
N
TUBI
N
TUBI
N
TUBI
N
TUBI
N
TUBI
N
TUBI
N
TUBI
N
TUBI
6W
8W
11W
18W
20W
24W
36W
40W
55W
58W
65W
COSϕ
COSϕ
COSϕ
COSϕ
COSϕ
COSϕ
COSϕ
COSϕ
COSϕ
COSϕ
COSϕ
0,8
0,8
0,8
0,8
0,8
0,9
0,9
0,9
0,9
0,9
0,9
1500
GW81751
1
190
142
103
63
57
53
35
32
23
22
19
1500
GW81752
3
190
142
103
63
57
53
35
32
23
22
19
2200
GW81753
1
278
209
152
92
83
78
52
47
34
32
28
2200
GW81754
3
278
209
152
92
83
78
52
47
34
32
28
3600
GW81755
1
456
342
248
152
136
128
85
76
55
53
47
3600
GW81756
3
456
342
248
152
136
128
85
76
55
53
47
4500
GW81757
1
570
427
310
190
171
160
106
96
69
66
59
4500
GW81758
3
570
427
310
190
171
160
106
96
69
66
59
54
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D’EMERGENZ
ERG ENZ A STARTEC
DIMENSIONAMENTO
DEI CAVI
Regole per la posatura
dei cavi di potenza
e di segnale
La scelta del tipo di cavo deve tenere conto degli aspetti tecnici, economici e di sicurezza.
Dal punto di vista tecnico i principali fattori che influiscono sulla scelta e sul dimensionamento
del cavo sono la tensione, la corrente (considerando anche la sovracorrente), la temperatura
ambiente e le condizioni di posa a cui il cavo è sottoposto.
Per maggiori chiarimenti per la scelta e il dimensionamento dei cavi si fa riferimento alla
norma CEI Unel. Detta norma definisce le portate dei cavi elettrici utilizzati per installazioni
fisse indicate nella tabella C della CEI 64-8 parte 5.
Ulteriori informazioni possono essere fornite dai manuali specializzati, dai data book dei
costruttori di cavi e dai software applicativi esistenti.
Si rammenta che in generale il cavo deve essere dimensionato in modo che la caduta di
tensione ai suoi capi non sia maggiore del 3% per tensioni alternate (cavi di ingresso/uscita
degli UPS) e dell’1% per tensioni continue (cavi di batteria degli UPS).
Definiamo “di potenza” i cavi in cui transitano tensioni e correnti significative (>15V; >1A).
Definiamo “di segnale”, i cavi in cui transitano tensioni e correnti inferiori a tali valori.
I cavi di potenza sono una fonte maggiore di disturbi elettromagnetici, irradiati e condotti,
rispetto a quelli di segnale, dove, viste le tensioni e correnti in gioco, i disturbi emessi, sono
bassi.
Sono cavi di potenza, i cavi di alimentazione di ingresso, di uscita e di batteria dei sistemi di
continuità.
Sono cavi di segnale, i cavi di collegamento tra l’UPS e le periferiche di comunicazione
(centrale di gestione, sinottico remoto, rete informatica o computer).
Regole per la posatura:
> Allontanare il più possibile i cavi di potenza da quelli di segnale
> Utilizzare cavi di potenza più corti possibile
> Disporre i cavi di potenza entro apposite canalette metalliche
> Utilizzare cavi di segnale schermati
> NON posare i cavi di potenza e segnale in parallelo (i disturbi potrebbero accoppiarsi da
un cavo all’altro), ma incrociarli a 90°
> NON formare spire nella posa dei cavi di potenza: le spire possono amplificare i disturbi
> Eseguire una buona messa a terra (l’80% dei problemi riscontrati sul campo, dipende dalla
connessione di terra):
a) è preferibile la connessione di terra di tipo “a stella”
b) è bene che i cavi di terra per la connessione dell’UPS alla presa di terra centrale, siano più
corti possibile.
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SISTEMI
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D’EMERGENZ
ENZA
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55
Gruppi di continuità
DIMENSIONAMENTO
DEL NEUTRO
PRESCRIZIONI
SULL’AMBIENTE
DI INSTALLAZIONE
Particolare importanza riveste il dimensionamento del cavo di neutro. Questo è un problema
spesso sottovalutato che assume particolare rilevanza nei sistemi trifase non bilanciati e nei
sistemi con forte distorsione armonica dovuta alla non linearità del carico.
Nei sistemi monofase la sezione del neutro coincide con quella di fase.
Nei sistemi trifase non bilanciati la corrente nel cavo di neutro è tanto maggiore quanto più il
sistema è sbilanciato e quanto maggiore è la distorsione armonica del carico.
In funzione di questi due elementi sarà necessario un aumento delle dimensioni del neutro.
Nella pratica normalmente le dimensioni del neutro così ampliate sono, in sezione, 1,5÷1,7
volte maggiori rispetto alle dimensioni del cavo di fase.
L’ambiente che ospita il gruppo deve essere pulito e deve assicurare l’evacuazione del calore
prodotto dal gruppo di continuità. Il gruppo di continuità è progettato per funzionare ad una
temperatura compresa tra 0° e 40°C.
Per garantire il ricambio d’aria vanno rispettate le distanze minime previste dal manuale
istruzioni. L’accumulo di polvere sulle prese d’aria delle apparecchiature e sui componenti
interni, limita la dispersione del calore verso l’esterno.
E’ necessario fare attenzione in caso di lavori edili, la polvere di cemento può deteriorare i
ventilatori. L’umidità relativa massima è del 95% a 25°C, senza condensazione e l’altitudine
massima senza declassamento è 1000 m.
Il locale dove ubicare il gruppo soccorritore dovrà essere mantenuto a temperature comprese
tra 20–25°C per ottimizzare la vita attesa delle batterie. Inoltre i locali dovranno avere almeno
un’altezza di 2 m. per agevolare l’installazione delle batterie. Il pavimento deve sopportare un
carico pari al peso delle batterie, le porte dei locali dovranno aprire verso l’esterno.
L’AUTONOMIA
L’autonomia richiesta al sistema dipende dal contesto di installazione e dall’applicazione
e può variare a seconda della configurazione di impianto (la presenza o meno di gruppo
elettrogeno, è importante nella scelta dell’autonomia). Il tempo di autonomia può variare a
seconda delle disposizioni di legge che prescrivono tempi diversi a seconda dell’applicazione.
Per quanto riguarda l’illuminazione d’emergenza tali parametri normalmente arrivano fino ad
un massimo di 3h (fanno eccezioni impianti particolari, soprattutto in ambiente ospedaliero,
in cui si possono richiedere autonomie anche fino a 6 ore).
IL
Il tempo di intervento massimo dell’UPS viene prescritto dalla legge, e per l’illuminazione
d’emergenza non deve eccedere i 500ms. Gli UPS della serie Startec se configurati in modalità
by-pass come da fabbrica, garantiscono un tempo di intervento entro i 10ms, abbondantemente
entro i tempi richiesti dalle normative. Configurati invece in modalità On-Line il tempo di
intervento è praticamente nullo in quanto si trovano in continua erogazione.
TEMPO DI
INTERVENTO
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D’EMERGENZ
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IL
RIFASAMENTO
Alcuni dispositivi per l’illuminazione, presentano un assorbimento con fattore di potenza
ridotto (0,3/0,4).
In questi casi, si deve intervenire sull’impianto o sul corpo illuminante stesso, tramite dispositivi
di rifasamento. Anche in questi casi sarà necessario una verifica del dimensionamento l’UPS
in base alla corrente di spunto totale.
R.E.P.O
(REMOTE EMERGENCY
POWER OFF)
E’ prevista a bordo di tutti i dispositivi della serie Startec UPS, la possibilità di interrompere
il funzionamento dell’UPS da pulsante remoto di emergenza (il classico arresto di emergenza
alla portata dei VVFF). Per l’arresto dell’UPS, dovrà essere predisposto un dispositivo locale
specifico (a bordo macchina o nel locale specifico di installazione dell’UPS).
MANUTENZIONE UPS
La manutenzione del sistema e soprattutto delle batterie trova facile
accesso dai portelli anteriore e laterale.
Le operazioni di manutenzione ordinaria devono essere svolte da
personale tecnico qualificato (Contattare il centro di assistenza
tecnica Gewiss).
SENSORE
Il sensore lampada è un dispositivo che permette l’integrazione di plafoniere flfluorescenti
orescenti
tradizionali alimentate dai gruppi soccorritori Startec UPS con i sistemi di gestione impianti
d’emergenza di tipo Startec NET o Startec EIB.
L’ingresso BUS del sensore, quando inserito all’interno delle plafoniere fluorescenti o posto
nelle immediate vicinanze delle stesse, permette la gestione del punto luce da remoto.
Il test del tubo fluorescente, comandato
o dalle
centrali di supervisione, viene acquisito dal
sensore lampada che agisce forzando
o
l’accensione
della
plafoniera
indipendentemente dallo stato in cui
si trovi al momento della ricezione
del comando.
La lettura del flusso luminoso emesso
dalla plafoniera fatta attraverso un fotodiodo, verrà ritrasmessa alla centrale che sarà in grado
di discriminare lo stato di funzionamento dell’apparecchio di illuminazione.
Il sincronismo dei test con le plafoniere autonome d’emergenza è garantito in quanto il sensore
lampada dialoga sullo stesso BUS dati nei formati LON o EIB.
LAMPADA
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SISTEMI
STEMI D’EMERG
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ENZA
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57
Gruppi di continuità
Il sensore lampada è dotato anche di un contatto pulito al quale è possibile collegare un
pulsante per l’accensione e lo spegnimento locale delle plafoniere alimentate dal sistema
Startec UPS.
In questo modo la plafoniera alimentata da UPS può essere anche utilizzata come punto luce
tradizionale, con la possibilità di poterlo accendere e spegnere contemporaneamente alle altre
plafoniere di illuminazione ordinaria.
Per ottenere questa funzionalità il contatto del nodo lampada deve essere parallelamente
collegato ad un relè passo-passo che accende o spegne le plafoniere alimentate dalla normale
rete ordinaria seguendo le indicazioni dello schema elettrico sotto riportato.
L
N
-QF
-KS
-KD
P
N
UPS
Nemo
DIN-PLUS
Sensore
lampada
Linea BUS
Palfoniera alimentata da UPS
58
Pulsante
doppio N.A.
Palfoniera tradizionale
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Progettazione
L’illuminazione d’emergenza è prevista per essere utilizzata in caso di mancanza di
alimentazione dell’illuminazione normale ed è quindi alimentata da una sorgente di luce
indipendente. La buona progettazione illuminotecnica degli ambienti in condizioni di
emergenza non può prescindere dalla conoscenza esatta dell’area da illuminare. Per questo
motivo risulta fondamentale avere la pianta dei locali soggetti alla richiesta di illuminazione
d’emergenza al fine di individuare:
1) Gli ambienti da illuminare e, importante ai fini di una corretta progettazione, l’indicazione
sulla planimetria dei punti antincendio;
2) Le vie di uscita per determinare le vie di esodo e le aree antipanico
3) Aree ad alto rischio
4) Aree esterne alle vie di uscita come ascensori, servizi, locali tecnici ecc..
5) Aree a basso rischio di incendio, dove localizzare le fonti per l’alimentazione centralizzata,
l’ubicazione della sorgente di energia ed il percorso dei cavi di alimentazione;
6) Aree esterne, da determinare per stabilire l’illuminazione dell’esterno dell’uscita;
All’individuazione di tutte queste situazioni viene in aiuto la norma UNI EN 1838 la quale
prescrive tutti i requisiti minimi da utilizzare in fase di progetto e stabilisce dove e come
posizionare gli apparecchi per l’illuminazione di emergenza.
Per semplificare i passaggi della progettazione, lo schema consigliato è il seguente:
PRIMA
FASE
Fornire agli occupanti una chiara indicazione delle vie di fuga che portino gli occupanti
in luoghi ritenuti sicuri o all’aperto. Per questo motivo la normativa UNI EN 1838 prevede
l’ubicazioni di apparecchi segnaletici obbligatoriamente su questi punti:
a) ad ogni uscita di emergenza
b) vicino ad ogni scala in modo che ogni rampa sia illuminata direttamente
c) vicino ad ogni cambio di livello dei pavimento
d) sul segnale di uscita
e) vicino ad ogni cambio di direzione
f) vicino ogni diramazione di corridoi
g) vicino ad ogni allarme antincendio
h) vicino ad ogni attrezzatura antincendio
i) all’esterno di ogni uscita
j) vicino alla cassetta dei pronto soccorso
Ovviamente la segnaletica deve essere di forma e dimensioni adeguate (vedere capitolo
SEGNALETICA DI SICUREZZA del presente manuale).
SECONDA
FASE
E’ necessario illuminare i punti definiti “strategici” all’interno di ogni edificio.
Devono essere previsti punti luce in emergenza nelle cabine degli ascensori, i locali tecnici, le
scale mobili, i locali con gruppi elettrogeni, scale di emergenza interne ed esterne, parcheggi
interrati.
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SISTEMI
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59
Progettazione
TERZA
FASE
Illuminazione delle vie di fuga e delle uscite d’emergenza. Nelle vie di fuga devono essere
previsti oltre agli apparecchi di segnalazione anche quelli di illuminazione per assicurare un
livello di illuminamento minimo lungo la via di fuga.
Il livello di illuminamento della via di fuga è prescritto dalle leggi che regolamentano i singoli
ambienti / edifici, il requisito più frequente a puro titolo d’esempio, è un livello minimo di 5
Lux ad 1m dal suolo lungo la via di esodo, sopra le porte d’emergenza e sulle scale.
Al raggiungimento di questo obiettivo è necessario perciò selezionare, all’interno dell’offerta i
prodotti con le caratteristiche minime richieste (autonomie, gradi di protezione ecc..).
Sta quindi a chi progetta o installa, scegliere il tipo di lampada e di fissaggio più adatti per
garantire gli illuminamenti previsti; a questo scopo bisogna considerare, ad esempio, che un
apparecchio di emergenza deve garantire il flusso dichiarato, dopo 1 minuto dall’accensione
e fino allo spegnimento.
É proprio questo valore di flusso che deve essere utilizzato nei calcoli illuminotecnici, mentre
non ben precisate percentuali di “resa in emergenza” difficilmente permettono di sapere quanta
luce abbiamo effettivamente a disposizione. Diventa fondamentale quindi, nel momento in cui
si vuole eseguire un calcolo (anche di base), conoscere il valore del flusso.
L’utilizzo di un supporto elettronico per la simulazione ed il calcolo dei livelli di illuminamento
diventa quindi fondamentale. Solo software dedicati come Prolite assicurano un corretto
calcolo dei livelli di illuminamento minimo, medio e massimo e le indicazioni delle uniformità
richieste dalle leggi.
QUARTA
FASE
Deve essere garantito l’illuminamento nelle aree aperte ed in quelle attraversate dalle vie
di esodo. Queste aree sono definite aree antipanico. Il livello di illuminamento delle aree
antipanico è prescritto dalle leggi che regolamentano i singoli ambienti / edifici, il requisito
più frequente a puro titolo d’esempio, è un livello minimo di 2 Lux ad 1m dal suolo.
Anche per queste zone poi valgono i criteri espressi nella terza fase di progettazione.
QUINTA
FASE
Nelle aree antipanico deve essere garantita un’illuminazione che consenta agli operatori ed
agli altri occupanti dell’ambiente coinvolti in processi potenzialmente pericolosi, di terminare
in sicurezza il lavoro.
L’illuminamento minimo previsto deve essere pari al 10% di quello normale e comunque non
inferiore a 15 Lux e deve essere pienamente disponibile entro 0,5 sec. Il raggiungimento in
questi tempi dei livelli di illuminamento previsti può avvenire mediante l’utilizzo di apparecchi di
emergenza con funzionamento permanente oppure realizzando un impianto di illuminazione
di emergenza centralizzato con soccorritore.
Anche in questo caso, come per i precedenti, solo l’utilizzo di un supporto elettronico per la
simulazione ed il calcolo dei livelli di illuminamento aiuta seriamente il progettista a simulare
con elevato grado di approssimazione l’ambiente di installazione e riprodurre i livelli di
illuminamento reali.
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Verifiche e manutenzione (obblighi normativi)
La norma impianto CEI 64-8 richiede che in ogni installazione in cui viene utilizzata anche una
sola plafoniera d’emergenza, questa venga mantenuta in perfette condizioni di funzionamento
al fine di garantire la sicurezza agli occupanti.
L’articolo 29.1 inoltre richiede esplicitamente l’individuazione di una figura a cui affidare la
responsabilità dell’impianto. Tale soggetto dovrà di farsi carico dell’effettiva esecuzione dei
controlli richiesti dalla normativa stessa e nel caso di necessità, dell’effettiva manutenzione
sull’impianto stesso.
In caso di guasto e di avvenuto pericolo, vengono previste sanzioni penali ed amministrative
(da valutarsi di volta in volta in base alla gravità della situazione venutasi a creare) nel caso
in cui non siano state fatte in modo appropriato tutte le funzioni di controllo e manutenzione
previste.
L’efficienza di un impianto è data da una corretta manutenzione e una costante verifica.
Due norme ora ne fanno specifico riferimento: l’europea EN 50172 Emergency escape lighting
systems e la recente UNI 11222 Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici.
In questa ultima vengono stabilite le modalità e le cadenze dei test che devono essere fatti sugli
impianti di illuminazione di sicurezza.
In particolare la norma prescrive l’esecuzione di verifiche periodiche atte a controllare lo
stato di funzionamento degli apparecchi di illuminazione e segnalazione di sicurezza nella
posizione in cui sono installati, individuando le eventuali anomalie e/o guasti con particolare
riferimento ai seguenti aspetti:
- presenza dell’apparecchio, nella posizione intesa secondo quanto previsto dalla legislazione
vigente e nel progetto del sistema;
- assenza di oggetti o altro che possa in qualche modo compromettere l’efficacia dei dispositivi
di illuminazione di sicurezza (per esempio arredi che impediscono la corretta illuminazione
di attrezzature antincendio);
- assenza di rotture della struttura delle apparecchiature o degrado della stessa tale da
comprometterne la sicurezza della funzione ed il rispetto delle prescrizioni di impianto;
- accertamento che l’apparecchio sia effettivamente in ricarica in presenza di rete di
alimentazione. Se applicabile, la verifica può essere effettuata mediante l’indicatore di
funzionamento (LED);
- verifica funzionale programmata (vedere punto 7.1.3 della CEI EN 50172:2006) volta ad
accertare la funzionalità complessiva del prodotto, in particolare la corretta commutazione
e la funzionalità della sorgente di illuminazione;
- verifica di autonomia programmata (vedere punto 7.1.4 della CEI EN 50172:2006) volta ad
accertare che i dispositivi che realizzano l’impianto di illuminazione di sicurezza assicurino
l’autonomia di impianto, a seguito del tempo di ricarica previsto dalla legislazione vigente.
Le verifiche periodiche che riguardano gli apparecchi di illuminazione e segnalazione di
sicurezza possono essere suddivise nelle seguenti tipologie:
- verifica di funzionamento;
- verifica dell’autonomia;
- verifica generale.
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SISTEMI
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61
Verifiche e manutenzione (obblighi normativi)
VERIFICA
DI
FUNZIONAMENTO
VERIFICA
DELL’AUTONOMIA
62
La verifica di funzionamento consiste nell’effettuazione, in aggiunta alle ulteriori indicazioni
eventualmente fornite dal costruttore (foglio di istruzioni) e/o dall’installatore, delle seguenti
attività:
- apparecchi con batterie interne o con alimentazione centralizzata:
a) verifica dell’effettivo intervento in emergenza di tutti gli apparecchi,
b) verifica delle condizioni costruttive degli apparecchi con eventuale sostituzione delle
lampade o dei particolari di materia plastica danneggiati,
c) verifica della operatività del sistema di inibizione, dove presente;
- sistema di alimentazione centralizzata:
d) verifica delle indicazioni/segnalazioni fornite dal pannello/display del gruppo
soccorritore,
e) verifica della operatività del sistema di inibizione, dove presente,
f) verifica delle corrette operazioni del sistema nel funzionamento di emergenza mediante le
indicazioni/segnalazioni fornite dallo stesso.
Le verifiche di funzionamento sopra indicate devono essere effettuate in conformità al punto 7
della CEI EN 50172:2006.
Le verifiche nei punti a), b) ed f) devono essere eseguite con frequenza almeno mensile, mentre
per le verifiche nei punti c), d) ed e) la frequenza di effettuazione deve essere settimanale,
salvo diversa specifica disposizione di cui alla legislazione riportata nell’appendice B della
normativa stessa.
Per l’effettuazione di tutte le suddette verifiche si devono tenere in considerazione sia la
legislazione vigente applicabile nella specifica situazione sia le specifiche fornite dal costruttore
e/o installatore.
Le eventuali anomalie riscontrate devono essere prontamente annotate ed eliminate, se è
possibile, con un’azione correttiva immediata, altrimenti devono essere tempestivamente
segnalate al responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
Gli interventi devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata
formazione e devono essere annotati sull’apposita scheda del registro dei controlli periodici
(vedere punto 8).
La verifica dell’autonomia consiste nella misurazione dell’autonomia dell’impianto ad
alimentazione centralizzata (gruppo soccorritore) o di ogni singolo apparecchio di tipo
autonomo, mediante esecuzione della seguente operazione:
- verifica dell’intervento e della durata di funzionamento in modalità emergenza mediante
procedure di simulazione di interruzione o interruzione dell’alimentazione ordinaria e
misurazione della durata di accensione di tutti gli apparecchi di tipo autonomo o collegati
all’impianto di alimentazione centralizzata per il tempo richiesto dall’ambiente d’installazione,
a seguito del tempo di ricarica previsto dalla legislazione vigente (esame a vista).
Se gli apparecchi non garantiscono l’autonomia di impianto, le batterie devono essere
sostituite.
Nel caso di impossibilità di effettuazione della verifica dell’autonomia con esame a vista
contemporaneo del momento di effettivo spegnimento di tutti gli apparecchi installati, è
necessario l’impiego di apparecchi e/o sistemi di illuminazione di emergenza che consentono
la verifica automatica dell’effettiva autonomia.
Con l’impiego di apparecchi e sistemi dotati di controllo automatico in grado di effettuare le
verifiche secondo le sequenze indicate ai punti precedenti, è sufficiente effettuare la verifica
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dei rapporti di prova e/o degli indicatori luminosi di cui sono dotati. Tali rapporti di prova ed
i risultati delle verifiche, nonché equivalenti registrazioni su archivi software, sostituiscono e/o
integrano il registro dei controlli periodici.
Le verifiche dell’autonomia sopra indicate devono essere effettuate in conformità al punto
7 della CEI EN 50172:2006, con frequenza almeno annuale (è consigliata una periodicità
semestrale).
Per l’effettuazione di tutte le suddette verifiche si devono tenere in considerazione sia la
legislazione vigente applicabile nella specifica situazione sia le specifiche fornite dal costruttore
e/o installatore.
Le eventuali anomalie riscontrate devono essere prontamente annotate ed eliminate, se è
possibile con un’azione correttiva immediata, altrimenti devono essere tempestivamente
segnalate al responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
Gli interventi devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata
formazione e devono essere annotati sull’apposita scheda del registro dei controlli periodici.
VERIFICA
GENERALE
La verifica generale consiste nella verifica complessiva dell’efficienza degli apparecchi di
sicurezza o dell’alimentazione centralizzata (gruppo soccorritore) e del rispetto dei requisiti
illuminotecnici di progetto mediante esecuzione delle seguenti operazioni:
- apparecchi con batterie interne o con alimentazione centralizzata:
a) verifica del grado d’illuminamento di locali, percorsi, scale di sicurezza, ostacoli, ausiliari
di sicurezza, ecc. nel rispetto di quanto richiesto dall’ambiente di installazione, dalla
legislazione vigente e dalle norme di buona tecnica in vigore,
b) verifica dell’integrità e leggibilità dei segnali di sicurezza in relazione alle distanze di
visibilità,
c) verifica del degrado delle lampade o dei tubi fluorescenti (assenza di annerimento),
d) verifica del numero e della tipologia degli apparecchi installati, con relativi dati di ubicazione
e di prestazioni illuminotecniche (lumen) in conformità con il progetto originale;
- gruppo soccorritore centralizzato:
e) verifica del funzionamento del comando di spegnimento d’emergenza del soccorritore in
corrente alternata (c.a.) (pulsante a fungo),
f) verifica della tensione d’uscita in emergenza e del valore di carico,
g) verifica del sistema di inibizione, se presente,
h) verifica delle protezioni da cortocircuito e sovraccarico nel funzionamento in emergenza,
i) verifica delle protezioni selettive.
Le verifiche generali sopra indicate devono essere effettuate in conformità al punto 7 della CEI
EN 50172:2006, con frequenza almeno annuale (è consigliata una periodicità semestrale).
Per l’effettuazione di tutte le suddette verifiche si devono tenere in considerazione sia la
legislazione vigente applicabile nella specifica situazione sia le specifiche fornite dal costruttore
e/o installatore.
Le eventuali anomalie riscontrate devono essere prontamente annotate ed eliminate, se è
possibile con un’azione correttiva immediata, altrimenti devono essere tempestivamente
segnalate al responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
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63
Verifiche e manutenzione (obblighi normativi)
Gli interventi devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata
formazione e devono essere annotati sull’apposita scheda del registro dei controlli periodici.
IL
REGISTRO DEI
CONTROLLI PERIODICI
Nota: I documenti generati
da sistemi dotati di controllo
automatico (supporti fisici
o informatici), quando
presenti, possono sostituire i
corrispondenti dati riportati
sul registro dei controlli
periodici b), e), f) e g)
I COSTI DELLA
MANUTENZIONE
Il registro dei controlli periodici deve essere conforme alla legislazione vigente e redatto in
conformità al punto 6.2 della CEI EN 50172:2006 (“Log book”) con una struttura tale da
poterlo utilizzare per più interventi e per più anni.
Sul registro devono essere riportate le seguenti informazioni:
a) data di messa in funzione dell’impianto di illuminazione di emergenza e documentazione
tecnica relativa ad eventuali modifiche dello stesso;
b) numero di matricola o altri estremi di identificazione del dispositivo di sicurezza;
c) descrizione e caratteristiche del sistema di controllo automatico, se presente;
d) ragione sociale, indirizzo completo e altri estremi di identificazione del manutentore;
e) data di ogni verifica periodica ed intervento effettuato (mese/anno nel formato mm/aa);
f) data e tipo di verifica, manutenzione o revisione effettuata;
g) data e breve descrizione dei difetti riscontrati e dell’azione correttiva effettuata;
h) data e breve descrizione di ogni alterazione dell’impianto di illuminazione di emergenza;
i) firma leggibile del manutentore.
Mantenere in perfetta efficienza e funzionalità gli impianti di illuminazione d’emergenza
implica costi che devono essere attentamente valutati nella loro totalità e che non si limitano
ai soli costi installativi.
Di seguito vengono riportate le voci di costo che devono essere valutate in fase di scelta
prodotto:
• Costo di installazione che è composto dalla somma del valore del prodotto scelto in funzione
della sua tecnologia e delle operazioni manuali per l’installazione dello stesso.
• Costo di manutenzione prodotto che è invece dipendente dal numero di interventi di verifica
funzionale previsti durante la vita dello stesso
A titolo di esempio viene di seguito considerato un impianto con 40 punti luce emergenza
realizzato con tre differenti tipologie di prodotto, valutando tutti i costi di installazione e di
gestione nei primi 4 anni di vita:
• Impianto realizzato con prodotti tradizionali
• Impianto realizzato con prodotti dotati di autodiagnosi locale
• Impianto realizzato con prodotti previsti per sistemi di gestione centralizzata
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Impianto tipo
con 40 plafoniere
d’emergenza
DIAGNOSI
TRADIZIONALE
AUTODIAGNOSI
110 €
130 €
170 €
Centrale di gestione
/
/
500 €
Costi di installazione
4400 €
5200 €
7300 €
48
48
8
Costo chiamata singolo intervento
50 €
50 €
50 €
Manutenzione costo orario
30 €
30 €
30 €
Tempo stimato per verifica impianto
(periodo 4 anni)
72 h
24 h
8h
Costi di manutenzione
5560 €
3120 €
640 €
Costo totale impianto dopo 4 anni
9960 €
8320 €
7940 €
Costo installazione singola plafoniera
Numero di interventi (periodo 4 anni)
CENTRALIZZATA
COSTO ESERCIZIO IMPIANTO (PERIODO 4 ANNI)
10000
9000
8000
7000
6000
5000
4000
3000
2000
Costo
manutenzione
Costo
installazione
AUTODIAGNOSI
DIAGNOSI
CENTRALIZZATA
TRADIZIONALE
1000
Come si evince dalle valutazioni sopra riportate la convenienza nell’installazione di un sistema
di emergenza dotato di sistema di gestione centralizzata deve essere valutata attentamente nel
tempo, poiché il maggior costo di installazione è ampiamente compensato da un minor costo
di manutenzione impianto.
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SISTEMI
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Glossario
Apparecchio d’emergenza autonomo : Plafoniera per illuminazione d’emergenza di tipo
permanente o non permanente nel quale tutti gli elementi che lo compongono e necessari al
corretto funzionamento quali batterie, sorgenti luminose ecc.. sono integrati nell’apparecchio
stesso.
Apparecchio d’emergenza ad alimentazione centralizzata : Plafoniera per illuminazione
d’emergenza di tipo permanente o non permanente alimentati da un sistema di tipo
centralizzato, cioè non incorporato all’interno dell’apparecchio
Apparecchio d’emergenza autonomo base : Plafoniera per illuminazione d’emergenza di
tipo permanente o non permanente che svolge la sola funzione di fornire luce in emergenza,
quando cioè viene a mancare la sorgente di alimentazione primaria.
Apparecchio d’emergenza autonomo con autodiagnosi : Plafoniera per illuminazione
d’emergenza di tipo permanente o non permanente che svolge oltre alla funzione di fornire
luce in emergenza, quando cioè viene a mancare la sorgente di alimentazione primaria, anche
la verifica del proprio stato di funzionamento e ne segnala il risultato tramite l’accensione di
un led colorato posizionato a bordo dell’apparecchio stesso.
Apparecchio d’emergenza autonomo con sistema di diagnosi centralizzata: Plafoniera
per illuminazione d’emergenza di tipo permanente o non permanente che svolge, oltre
alla funzione di fornire luce in emergenza quando cioè viene a mancare la sorgente di
alimentazione primaria, anche la verifica del proprio stato di funzionamento e lo trasmette via
BUS ad una centrale che gestisce l’intero sistema di illuminazione d’emergenza
Modo di riposo : Modalità di funzionamento realizzata nel momento in cui, in assenza di
alimentazione elettrica, l’apparecchio d’emergenza viene volutamente spento. Non tutti gli
apparecchi sono predisposti per poter funzionare in questa modalità
Sistema di inibizione : Modalità di funzionamento realizzata nel momento in cui, in presenza
di alimentazione elettrica, l’apparecchio d’emergenza viene volutamente inibito alla messa
in emergenza. Nel momento in cui verrà tolta alimentazione l’apparecchio d’emergenza si
spegnerà completamente. Non tutti gli apparecchi sono predisposti per poter funzionare in
questa modalità
Gruppo statico di continuità – UPS: Sorgente di alimentazione centralizzata che fornisce
energia in caso di black-out a tutte le plafoniere ad esso collegate.
Gruppo statico di continuità in modalità ON-LINE : Modalità di funzionamento di un gruppo
statico di continuità / UPS che prevede l’erogazione dell’energia necessaria ad alimentare il
carico in modo continuativo attraverso i propri accumulatori. Nel momento di presenza rete gli
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accumulatori sono operativi in 2 modalità, sia in ricarica che in erogazione. In questo modo
in caso di black-out non si nota discontinuità di servizio e non si vengono a creare buchi di
tensione anche minimi sull’impianto.
Gruppo statico di continuità in modalità by-pass : Modalità di funzionamento di un gruppo
statico di continuità / UPS che prevede l’erogazione dell’energia necessaria ad alimentare
il carico in fase di presenza rete, direttamente dalla rete di alimentazione stessa. In questa
modalità gli accumulatori sono mantenuti in costante ricarica ma non erogano energia.
Nel momento di black-out l’interruttore di by-pass cambia il proprio stato di funzionamento
in un tempo di 10ms ed attiva l’erogazione dell’energia tramite le batterie. Si viene a creare
un buco di tensione massimo di 10ms sul carico alimentato che potrebbe in alcuni casi non
essere accettabile.
Bus LONTALK : Sistema di trasmissione dati in conformità ad uno standard internazionale
aperto definito dall’associazione LONMARK. La plafoniera d’emergenza e la centrale di
controllo si scambiano comandi ed informazioni sul BUS che può essere interfacciato anche
su altri sistemi e/o componenti.
Bue EIB : Sistema di trasmissione dati in conformità ad uno standard internazionale aperto
definito dall’associazione KONNEX. La plafoniera d’emergenza e la centrale di controllo si
scambiano comandi ed informazioni sul BUS che può essere interfacciato anche su altri sistemi
e/o componenti.
MOD-BUS : è un protocollo di comunicazione seriale creato da Modicon nel 1979 per mettere
in comunicazione vari dispositivi elettronici. È un protocollo pubblicato apertamente e royaltyfree.
LAN : Acronimo di Local Area Network. Identifica una rete costituita da computer collegati
tra loro (comprese le interconnessioni e le periferiche condivise) all’interno di un ambito fisico
delimitato.
Router : è un dispositivo di rete che si occupa di instradare pacchetti dati tra reti diverse ed
eterogenee.
Architettura del sistema : Modalità di connessione e collegamento degli oggetti facenti parte
lo stesso sistema di comunicazione
Memory card : dispositivo elettronico contenente una memoria flash, in grado di
immagazzinare dati in forma digitale e di mantenerli in memoria anche in assenza di
alimentazione elettrica.
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SISTEMI
STEMI D’EMERG
D’EMERGENZ
ENZA
A STARTEC
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Glossario
Polarity insensitivity : il cavo di segnale non deve essere polarizzato. Non è necessario
rispettare una polarità (+V ; -V) in quanto il segnale viene distribuito in assenza di tensione
sul cavo stesso.
File .dwg : Il file .dwg è un documento di tipo vettoriale, ovvero le entità grafiche sono definite
come oggetti matematico/geometrici, questo permette, diversamente da quanto succede nei
documenti grafici di tipo bitmap, di scalarle ed ingrandirle quasi indefinitamente.
Rifasamento : Si definisce “rifasamento” qualsiasi provvedimento inteso a migliorare il fattore
di potenza ϕ di un dato carico, allo scopo di ridurre, a pari potenza attiva assorbita, il valore
della corrente che circola nell’impianto. Lo scopo del rifasamento è soprattutto quello di
diminuire le perdite d’energia e di ridurre l’assorbimento di potenza “apparente”.
Fotodiodo : Un fotodiodo è sostanzialmente un diodo particolare caratterizzato da una
giunzione p-n “drogata” in modo asimmetrico. Il fotodiodo varia la propria resistenza al
variare della luce che colpisce direttamente la giunzione e di conseguenza, leggendo il valore
di resistenza si può risalire alla quantità di luce presente nell’ambiente.
Prolite : Nome del software di progettazione illuminotecnica di Gewiss.
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AVVERTENZE
IMPORTANTI
MODIFICHE
Il presente manuale è stato realizzato solo per facilitare la conoscenza base della normativa
vigente relativamente alla progettazione, all’installazione ed manutenzione di sistemi di
illuminazione d’emergenza.
Il manuale contiene inoltre riferimenti tecnici relativi alla offerta Gewiss.
Gewiss non si assume alcuna responsabilità per l’uso del manuale da parte di soggetti che non
abbiano le caratteristiche professionali minime richieste dalla legge per prescrivere, progettare
ed installare impianti di illuminazione d’emergenza.
Gewiss inoltre non si assume responsabilità in caso di errori tecnico/installativi eventualmente
in esso contenuti.
Gewiss si riserva il diritto di apportare (in ogni momento e senza obbligo di preavviso) tutte
le modifiche che, a proprio insindacabile giudizio, ritenesse opportune per migliorare la
funzionalità o le prestazioni dei propri prodotti.
Le indicazioni tecniche contenute in questo manuale non hanno perciò alcun carattere
vincolante.
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SISTEMI
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Note
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Servizio Assistenza Tecnica
Supporto
alla stesura
capitolati
Applicazioni
prodotti GEWISS
Supporto alla
reventivazione
Supporto alla
progettazione
Certificazione
prodotti GEWISS
Le evoluzioni
normative
Consulenza
software
applicativi
Supporto alla
documentazione
d’impianto
Informazione
su marchi e
omologazioni
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