Aspettative, Produzione e Politica Economica In questa lezione: • Studiamo gli effetti delle aspettative sui livelli di spesa e produzione. • Riformuliamo il modello IS-LM in un contesto con aspettative. • Determiniamo i risultati della politica monetaria e fiscale in un contesto con aspettative. 235 Aspettative e decisioni di consumo e investimento Molti sono i canali attraverso cui le variabili future attese incidono sulle decisioni correnti, sia direttamente, sia attraverso il prezzo delle attività: 1. ricchezza umana; 2. ricchezza non umana; 3. valore atteso dei profitti al netto delle imposte. 236 Aspettative e decisioni di consumo e investimento Ecco come le variabili attese future possono influenzare il consumo di oggi… ↑ Reddito da lavoro futuro (al netto delle imposte) ↑ Ricchezza umana ↓ Tassi di interesse reali futuri ↑ Consumo corrente ↑ Dividendi reali futuri ↓ Tassi di interesse reali futuri ↓ Tassi di interesse nominali futuri ↑ Ricchezza non umana ↑ Valore Azioni ↑ Valore Obbligazioni 237 Aspettative e decisioni di consumo e investimento Ecco come le variabili attese future possono influenzare l’investimento di oggi… ↑ Profitti futuri (al netto delle imposte) ↑ Valore profitti ↓ Tassi di interesse reali futuri 238 atteso ↑ Investimenti correnti Introduciamo le aspettative Il consumo e l’investimento dipendono dalle aspettative circa il futuro. Introduciamo un’importante semplificazione, riducendo il presente e il futuro a due soli periodi: 1. il periodo corrente, che può intendersi come l’anno in corso; 2. il periodo futuro, che può comprendere gli anni futuri nel loro complesso. Ricordiamo che la curva IS senza aspettative, così come l’abbiamo studiata, può essere scritta come: Y = C (Y − T ) + I (Y , r ) + G In questo caso il consumo e l’investimento dipendono solo dal reddito e tasso di interesse reale corrente. 239 Introduciamo le aspettative Cerchiamo, ora, di introdurre le aspettative tenendo conto di quello che ci siamo detti riguardo agli effetti delle aspettative su consumo e investimento. Prima, però, solo allo scopo di semplificare le cose, ridefiniamo consumo e investimento in questo modo: A(Y , T , r ) = C (Y − T ) + I (Y , r ) Dove A indica la spesa aggregata privata. Dopo aver effettuato questa ridefinizione la IS può essere riscritta in questo modo: Y = A (Y , T , r ) + G + ,− ,− La spesa privata dipende: - positivamente dal reddito corrente - negativamente dalle imposte - negativamente dal tasso di interesse reale 240 Aspettative e curva IS Ora riscriviamo la curva IS facendo in modo che la spesa dipenda non solo dal valore corrente delle variabili ma anche dal loro valore atteso per il periodo futuro: Y = A(Y , T , r, Y 'e , T 'e , r'e ) + G + − − + − − L’apice indica i valori futuri mentre e si riferisce alle aspettative. Sintetizzando… 1. Aumenti del reddito corrente o futuro atteso fanno aumentare la spesa privata 2. Aumenti delle imposte correnti o attese riducono la spesa privata 3. Aumenti del tasso di interesse reale corrente o atteso riducono la spesa privata 241 Pendenza dell della curva IS con aspettative La curva IS con aspettative è più ripida della curva IS senza aspettative. Infatti, date le aspettative, una riduzione del tasso di interesse reale corrente fa aumentare di poco gli investimenti e, quindi, la produzione. 242 Spostamenti della curva IS con aspettative Aumenti della spesa pubblica o del livello di produzione futuro atteso spostano la curva verso destra. Aumenti delle imposte correnti, future attese o nel tasso di interesse futuro atteso, spostano la curva verso sinistra. 243 La curva LM rivista La scelta relativa a quanta moneta detenere è piuttosto miope, a differenza della decisione di consumo, e dipende essenzialmente dal reddito e dal tasso di interesse nominale corrente. La quantità di denaro che si desidera detenere oggi dipende da quante transazioni si vogliono fare oggi, non da quelle future. Analogamente la quantità di denaro che si desidera detenere oggi ha come costoopportunità il tasso di interesse corrente, non il tasso atteso per il prossimo anno o futuro. Possiamo quindi continuare a utilizzare l’equazione: M = YL(i ) P per descrivere la determinazione del tasso di interesse nominale nel periodo corrente. 244 Politica monetaria, aspettative e produzione Abbiamo visto che la variabile “tasso di interesse” in realtà non è una variabile unica. La prima distinzione riguarda il tasso di interesse reale e quello monetario. Il primo influenza investimenti e IS, il secondo la domanda di moneta e la LM. L’altra differenza essenziale è tra tassi correnti e tassi attesi. Questi ultimi influenzano entrambi gli investimenti e la IS. Un’ulteriore differenza riguarda i tassi nominali a breve e quelli a lungo. NOTA: Gli economisti sostengono che la banca centrale controlli il tasso di interesse nominale di breve periodo, ma ciò che conta nel definire la spesa e la produzione è il tasso di interesse reale di lungo periodo. 245 Dal tasso nominale di breve periodo ai tassi reali correnti e attesi Per determinare i tassi reali attesi futuri bisogna determinare l’inflazione attesa. Teniamo conto di questa distinzione… • Inflazione attesa corrente: inflazione attesa, attualmente, per il periodo corrente (l’anno corrente). • Inflazione attesa futura: inflazione attesa, attualmente, per il periodo futuro (gli anni futuri). Assumiamo da ora in poi, per semplicità, che l’inflazione corrente attesa e futura siano entrambe pari a zero. Questo ci permetterà di concentrarci su una sola variabile di tasso (tasso nominale e reale sono uguali) e possiamo escludere che le variazioni nei tassi attesi non sono dovute a variazioni nei tassi d’inflazione attesi. Ricordiamoci che il tasso di interesse reale futuro atteso è approssimativamente uguale al tasso nominale futuro atteso meno l’inflazione futura attesa r 'e ≈ i 'e − π ' e 246 Il modello IS-LM con aspettative La curva IS è data dalla Y = A(Y , T , r, Y 'e , T 'e , r'e ) + G + − − + − La curva LM è data dalla M = YL(i ) P 247 − Politica monetaria rivista Gli effetti di una politica monetaria sul livello di produzione dipendono in modo consistente dall’eventualità e dalla misura in cui tale politica influenzi le aspettative. 248 Politica monetaria rivista Date le aspettative, un aumento dell’offerta di moneta provoca uno spostamento della curva LM e un movimento lungo la curva IS ripida. Il risultato è un consistente decremento del tasso r e un ridotto aumento di Y (ci spostiamo da A a B). Se, invece, consideriamo le aspettative, l’aumento dell’offerta di moneta conduce a un incremento di Y’e e a una riduzione di r’e, la curva IS si sposta verso destra, provocando un aumento maggiore di Y (ci spostiamo da B a C). 249 Politica fiscale rivista Facciamo l’esempio di una riduzione del disavanzo (politica fiscale restrittiva) Effetti di una riduzione del disavanzo di bilancio: • nel breve periodo, una riduzione del disavanzo, a meno che non sia compensata da un’espansione monetaria, conduce a un più ridotto livello di spesa e a una contrazione della produzione. • nel lungo periodo, una riduzione del disavanzo risulta probabilmente positiva per l’economia. Nel medio periodo, un più ridotto disavanzo di bilancio implica maggior risparmio e più alti investimenti. Nel lungo periodo, maggiori investimenti si traducono in un più alto livello di capitale e quindi di produzione. 250 Politica fiscale rivista In presenza di una politica fiscale restrittiva (riduzione del disavanzo) quando Y’e e r’e non cambiano, otteniamo il risultato tradizionale: la riduzione della spesa pubblica nel periodo corrente provoca uno spostamento della curva IS verso sinistra e quindi una riduzione della produzione di equilibrio. Tuttavia se gli agenti dell’economia formulano aspettative razionali in seguito all’annuncio di una riduzione del disavanzo, si attenderanno sviluppi nel futuro. Avremo quindi una revisione delle aspettative. Si hanno così due effetti contrastanti: 1. La riduzione della spesa pubblica (o l’aumento delle imposte) determinano nel breve lo spostamento della IS verso sinistra e una riduzione della domanda e del reddito di equilibrio. 2. La riduzione dei tassi a breve può comportare una revisione delle aspettative sui tassi attesi e quindi sugli investimenti correnti. La IS si sposta verso destra ed il reddito tende ad aumentare. L’effetto finale è INDETERMINATO 251 Politica fiscale rivista Un programma di riduzione del disavanzo di bilancio può condurre a un aumento del livello di produzione anche nel breve periodo e tale eventualità dipende da: • la credibilità del programma; • i tempi previsti dal programma; • lo stato iniziale delle finanze statali. Quanto minore è il decremento del disavanzo corrente tanto minore sarà l’effetto repressivo sul reddito corrente. Questo dà supporto a programmi BACK LOAD che prevedono tagli ridotti nel periodo corrente e crescenti per il futuro. Tuttavia: programmi di back load possono minare la credibilità del governo e mettere in discussione la volontà effettiva di ridurre il disavanzo. E’ presumibile assumere che gli effetti di programmi di riduzione del disavanzo siano meno dannosi sul reddito corrente quando le finanze pubbliche sono più disastrate (deficit e debito elevati). Questo segnala un maggiore controllo delle finanze. 252