Aspettative, Produzione e Politica Economica

Aspettative,
Produzione e Politica Economica
In questa lezione:
• Studiamo gli effetti delle aspettative sui livelli di spesa e produzione.
• Riformuliamo il modello IS-LM in un contesto con aspettative.
• Determiniamo i risultati della politica monetaria e fiscale in un contesto con
aspettative.
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Aspettative e decisioni di consumo e investimento
Molti sono i canali attraverso cui le variabili future attese incidono sulle decisioni
correnti, sia direttamente, sia attraverso il prezzo delle attività:
1. ricchezza umana;
2. ricchezza non umana;
3. valore atteso dei profitti al netto delle imposte.
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Aspettative e decisioni di consumo e investimento
Ecco come le variabili attese future possono influenzare il consumo di oggi…
↑ Reddito da lavoro futuro (al
netto delle imposte)
↑ Ricchezza umana
↓ Tassi di interesse reali
futuri
↑ Consumo corrente
↑ Dividendi reali futuri
↓ Tassi di interesse reali
futuri
↓ Tassi di interesse nominali
futuri
↑ Ricchezza non
umana
↑ Valore Azioni
↑ Valore Obbligazioni
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Aspettative e decisioni di consumo e investimento
Ecco come le variabili attese future possono influenzare l’investimento di oggi…
↑ Profitti futuri (al netto delle
imposte)
↑
Valore
profitti
↓ Tassi di interesse reali
futuri
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atteso
↑ Investimenti
correnti
Introduciamo le aspettative
Il consumo e l’investimento dipendono dalle aspettative circa il futuro. Introduciamo
un’importante semplificazione, riducendo il presente e il futuro a due soli periodi:
1. il periodo corrente, che può intendersi come l’anno in corso;
2. il periodo futuro, che può comprendere gli anni futuri nel loro complesso.
Ricordiamo che la curva IS senza aspettative, così come l’abbiamo studiata, può essere
scritta come:
Y = C (Y − T ) + I (Y , r ) + G
In questo caso il consumo e l’investimento dipendono solo dal reddito e tasso di
interesse reale corrente.
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Introduciamo le aspettative
Cerchiamo, ora, di introdurre le aspettative tenendo conto di quello che ci siamo detti
riguardo agli effetti delle aspettative su consumo e investimento. Prima, però, solo allo
scopo di semplificare le cose, ridefiniamo consumo e investimento in questo modo:
A(Y , T , r ) = C (Y − T ) + I (Y , r )
Dove A indica la spesa aggregata privata. Dopo aver effettuato questa ridefinizione la IS
può essere riscritta in questo modo:
Y = A (Y , T , r ) + G
+ ,− ,−
La spesa privata dipende:
- positivamente dal reddito corrente
- negativamente dalle imposte
- negativamente dal tasso di interesse reale
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Aspettative e curva IS
Ora riscriviamo la curva IS facendo in modo che la spesa dipenda non solo dal valore
corrente delle variabili ma anche dal loro valore atteso per il periodo futuro:
Y = A(Y , T , r, Y 'e , T 'e , r'e ) + G
+
− − +
−
−
L’apice indica i valori futuri mentre e si riferisce alle aspettative.
Sintetizzando…
1.
Aumenti del reddito corrente o futuro atteso fanno aumentare la spesa privata
2.
Aumenti delle imposte correnti o attese riducono la spesa privata
3. Aumenti del tasso di interesse reale corrente o atteso riducono la spesa privata
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Pendenza dell
della curva IS con aspettative
La curva IS con aspettative è più ripida della curva IS senza aspettative.
Infatti, date le aspettative, una riduzione del tasso di interesse reale corrente
fa aumentare di poco gli investimenti e, quindi, la produzione.
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Spostamenti della curva IS con aspettative
Aumenti della spesa pubblica o del livello di produzione futuro atteso spostano la curva
verso destra.
Aumenti delle imposte correnti, future attese o nel tasso di interesse futuro atteso,
spostano la curva verso sinistra.
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La curva LM rivista
La scelta relativa a quanta moneta detenere è piuttosto miope, a differenza della
decisione di consumo, e dipende essenzialmente dal reddito e dal tasso di interesse
nominale corrente.
La quantità di denaro che si desidera detenere oggi dipende da quante transazioni si
vogliono fare oggi, non da quelle future.
Analogamente la quantità di denaro che si desidera detenere oggi ha come costoopportunità il tasso di interesse corrente, non il tasso atteso per il prossimo anno o
futuro.
Possiamo quindi continuare a utilizzare l’equazione:
M
= YL(i )
P
per descrivere la determinazione del tasso di interesse nominale nel periodo corrente.
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Politica monetaria, aspettative e produzione
Abbiamo visto che la variabile “tasso di interesse” in realtà non è una variabile unica. La
prima distinzione riguarda il tasso di interesse reale e quello monetario. Il primo
influenza investimenti e IS, il secondo la domanda di moneta e la LM.
L’altra differenza essenziale è tra tassi correnti e tassi attesi. Questi ultimi
influenzano entrambi gli investimenti e la IS.
Un’ulteriore differenza riguarda i tassi nominali a breve e quelli a lungo.
NOTA: Gli economisti sostengono che la banca centrale controlli il tasso di interesse
nominale di breve periodo, ma ciò che conta nel definire la spesa e la produzione è il
tasso di interesse reale di lungo periodo.
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Dal tasso nominale di breve periodo ai tassi reali correnti e attesi
Per determinare i tassi reali attesi futuri bisogna determinare l’inflazione attesa.
Teniamo conto di questa distinzione…
• Inflazione attesa corrente: inflazione attesa, attualmente, per il periodo corrente
(l’anno corrente).
• Inflazione attesa futura: inflazione attesa, attualmente, per il periodo futuro (gli
anni futuri).
Assumiamo da ora in poi, per semplicità, che l’inflazione corrente attesa e futura siano
entrambe pari a zero. Questo ci permetterà di concentrarci su una sola variabile di tasso
(tasso nominale e reale sono uguali) e possiamo escludere che le variazioni nei tassi
attesi non sono dovute a variazioni nei tassi d’inflazione attesi.
Ricordiamoci che il tasso di interesse reale futuro atteso è approssimativamente uguale
al tasso nominale futuro atteso meno l’inflazione futura attesa
r 'e ≈ i 'e − π ' e
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Il modello IS-LM con aspettative
La curva IS è data dalla
Y = A(Y , T , r, Y 'e , T 'e , r'e ) + G
+
− − +
−
La curva LM è data dalla
M
= YL(i )
P
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−
Politica monetaria rivista
Gli effetti di una politica monetaria sul livello di produzione dipendono in modo
consistente dall’eventualità e dalla misura in cui tale politica influenzi le aspettative.
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Politica monetaria rivista
Date le aspettative, un aumento dell’offerta di moneta provoca uno spostamento della
curva LM e un movimento lungo la curva IS ripida. Il risultato è un consistente
decremento del tasso r e un ridotto aumento di Y (ci spostiamo da A a B).
Se, invece, consideriamo le aspettative, l’aumento dell’offerta di moneta conduce a un
incremento di Y’e e a una riduzione di r’e, la curva IS si sposta verso destra, provocando
un aumento maggiore di Y (ci spostiamo da B a C).
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Politica fiscale rivista
Facciamo l’esempio di una riduzione del disavanzo (politica fiscale restrittiva)
Effetti di una riduzione del disavanzo di bilancio:
• nel breve periodo, una riduzione del disavanzo, a meno che non sia compensata da
un’espansione monetaria, conduce a un più ridotto livello di spesa e a una
contrazione della produzione.
• nel lungo periodo, una riduzione del disavanzo risulta probabilmente positiva per
l’economia.
Nel medio periodo, un più ridotto disavanzo di bilancio implica maggior risparmio e
più alti investimenti. Nel lungo periodo, maggiori investimenti si traducono in un
più alto livello di capitale e quindi di produzione.
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Politica fiscale rivista
In presenza di una politica fiscale restrittiva (riduzione del disavanzo) quando Y’e e r’e
non cambiano, otteniamo il risultato tradizionale: la riduzione della spesa pubblica nel
periodo corrente provoca uno spostamento della curva IS verso sinistra e quindi una
riduzione della produzione di equilibrio.
Tuttavia se gli agenti dell’economia formulano aspettative razionali in seguito
all’annuncio di una riduzione del disavanzo, si attenderanno sviluppi nel futuro. Avremo
quindi una revisione delle aspettative.
Si hanno così due effetti contrastanti:
1. La riduzione della spesa pubblica (o l’aumento delle imposte) determinano nel
breve lo spostamento della IS verso sinistra e una riduzione della domanda e del
reddito di equilibrio.
2. La riduzione dei tassi a breve può comportare una revisione delle aspettative sui
tassi attesi e quindi sugli investimenti correnti. La IS si sposta verso destra ed il
reddito tende ad aumentare.
L’effetto finale è INDETERMINATO
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Politica fiscale rivista
Un programma di riduzione del disavanzo di bilancio può condurre a un aumento del
livello di produzione anche nel breve periodo e tale eventualità dipende da:
• la credibilità del programma;
• i tempi previsti dal programma;
• lo stato iniziale delle finanze statali.
Quanto minore è il decremento del disavanzo corrente tanto minore sarà l’effetto
repressivo sul reddito corrente. Questo dà supporto a programmi BACK LOAD che
prevedono tagli ridotti nel periodo corrente e crescenti per il futuro.
Tuttavia: programmi di back load possono minare la credibilità del governo e mettere in
discussione la volontà effettiva di ridurre il disavanzo.
E’ presumibile assumere che gli effetti di programmi di riduzione del disavanzo siano
meno dannosi sul reddito corrente quando le finanze pubbliche sono più disastrate
(deficit e debito elevati). Questo segnala un maggiore controllo delle finanze.
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