Analisi DPSIR - SIC Foresta Monte Arcosu

Piano di Gestione area SIC “Foresta di Monte Arcosu”
VALUTAZIONE GENERALE E IDENTIFICAZIONE DELLE MINACCE
L’analisi delle caratteristiche del SIC ha permesso di procedere ad una valutazione
generale dello stato del territorio e alla identificazione delle minaccie che gravano sugli habitat e
sulle specie di interesse comunitario presenti.
Analisi DPSIR
L’analisi è stata condotta utilizzando la metodologia DPSIR (Determinanti - Pressione - Stato Impatto - Risposta), che viene adottata a livello internazionale sia dall’Agenzia Ambientale
Europea che dalle Nazioni Unite.
Essa fornisce un quadro logico per approfondire ed analizzare i problemi socio-economicoambientali e, successivamente “esprimerne”, attraverso gli indicatori ambientali il livello di qualità
e le alternative progettuali di miglioramento.
In questo modo si ottengono informazioni precise riguardo le attività economiche e sociali,
ovvero i Determinanti che esercitano Pressioni sull'ambiente e, di conseguenza, comportano
cambiamenti sullo Stato dell'ecosistema, e sono causa di Impatti sulla salute umana, sulla
biodiversità e sulle risorse naturali. Le conseguenti azioni di Risposta possono essere indirizzate
su ciascuno degli elementi del sistema descritto e, quindi, risultare direttamente o indirettamente
nella riduzione delle pressioni e/o degli impatti o nell’adattamento ai cambiamenti dello stato
dell’ambiente. Per quanto riguarda la specificità dell’area esaminata ha consentito di individuare il
sistema logico entro il quale vanno collocate le relazioni causali tra attività umane e ambiente.
Dall’analisi eseguita i fattori di fondo individuati si possono identificare nelle seguenti Determinanti
(D):
-
Popolazione residente e Turismo.
-
Attività venatoria.
-
Agricoltura e zootecnia.
-
Gestione forestale.
-
Ricerca scientifica.
essi esercitano sull’ambiente del SIC le Pressioni (P) di seguito elencate:
-
Produzione di rifiuti.
-
Utilizzo poco attento delle risorse.
-
Incendi.
-
Prelievo venatorio illegale.
-
Disturbo alle specie protette a causa dell’attività venatoria.
-
Utilizzo di concimi chimici.
-
Pascolo brado e semibrado.
-
Abbandono dei terreni agricoli.
-
Introduzione specie vegetali alloctone.
Provincia di Cagliari – Assessorato all’Ambiente e Difesa del Territorio
Ufficio Protezione Fauna Selvatica e Caccia
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-
Disturbo alla fauna a causa delle attività forestali.
-
Assenza di studi e monitoraggi.
La conseguenza di tali pressioni determina lo Stato (S) dell’ambiente che rappresenta la fotografia
della situazione, Essa è di seguito sintetizzata:
-
Qualità di habitat e specie nel SIC.
-
Variazione areali di distribuzione fauna.
-
Presenza di specie vegetali alloctone
-
Coesistenza di aree di prelievo venatorio ed aree a vincolo venatorio.
-
Gestione forestale legata alle esigenze della fauna.
-
Livello di consapevolezza delle potenzialità dell’area.
-
Livello di conoscenza scientifica dell’area.
Lo stato attuale ha degli impatti (I) sugli ecosistemi e sull’uomo che sono:
-
Alterazione componenti biotica e abiotica.
-
Minaccia di specie animali.
-
Perdita di elementi del paesaggio.
-
Competizione tra domestici e selvatici per il pascolo.
-
Pascolo di habitat naturali e seminaturali
-
Scarse risorse trofiche per i selvatici.
-
Inquinamento genetico.
-
Fruizione non controllata dell’area.
-
Gestione non suffragata da validi riferimenti scientifici.
le Risposte (R) necessarie ad un miglioramento della situazione attuale sono state individuate
nelle seguenti:
- Regolamentazione attività di fruizione.
- Regolamentazione del pascolo.
- Regolamentazione gestione forestale in un ottica di salvaguardia di habitat e specie animali e
vegetali.
- Attivazione di misure di conservazione.
- Riduzione dell’inquinamento in particolare quello genetico.
- Applicazione dei piano antincendio boschivo.
L’analisi fin qui trattata è schematizzata nella figura seguente.
Provincia di Cagliari – Assessorato all’Ambiente e Difesa del Territorio
Ufficio Protezione Fauna Selvatica e Caccia
Piano di Gestione area SIC “Foresta di Monte Arcosu”
Provincia di Cagliari – Assessorato all’Ambiente e Difesa del Territorio
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La logica DPSIR organizza gli indicatori in maniera sistematica stabilendo delle relazioni
causali tra gli stessi.
L’indicatore è una misura riassuntiva che combina dati elementari relativi ad una tematica
ritenuta rilevante dal punto di vista ambientale,esso ha un significato di sintesi ed è elaborato con il
preciso obiettivo di dare un “peso” quantitativo a parametri caratteristici della comunità presa in
esame, è un indice che mostra quantitativamente le condizioni del sistema.
Gli indicatori individuati si identificano con:
² Indicatori di determinanti: possono essere identificati con le attività e
comportamenti antropici derivanti da bisogni individuali, sociali ed economici,
processi economici, produttivi e di consumo che originano pressioni sull'ambiente.
² Indicatori di pressione: misurano la pressione esercitata dalle attività classificate
come “Determinanti” sull’ambiente
² Indicatori di stato: fanno riferimento alla qualità dell’ambiente in tutte le sue
componenti e evidenziano situazioni di fatto in un preciso momento temporale;
² Indicatori di impatto: gli indicatori di impatto descrivono gli effetti delle pressioni
che agiscono sull'ambiente.
² Indicatori di risposta: sono necessari per prevenire o mitigare gli impatti negativi
delle “Determinanti” e riassumono la capacità e l’efficienza delle azioni intraprese
per il risanamento ambientale, per la conservazione delle risorse e per il
conseguimento degli obiettivi assunti.
Per esporre la valutazione degli indicatori è sembrato utile adottare una semplificazione grafica. Un
set di “faccine” e di frecce consente di avere un inquadramento generale dell’indicatore, del suo
stato attuale e dell’andamento subito nel periodo di tempo considerato per la sua descrizione.
In particolare, si è deciso di sintetizzare attraverso i simboli delle faccine sia la disponibilità di dati,
sia lo stato dell’indicatore.
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Disponibilità di dati
J
Adeguata disponibilità di dati per la valutazione;
K
Dati insufficienti ma è previsto un miglioramento a breve termine;
L
Scarsa disponibilità di dati.
Stato dell’indicatore
J
Condizioni positive;
K
Condizioni intermedie o incerte (es. quando i risultati non consentono di
L
Condizioni negative.
esprimere un giudizio per la mancanza di un riferimento);
Valutazione del trend
La valutazione dell’indicatore è inoltre completata dalla descrizione del suo trend valutato in
un periodo di tempo variabile dai 2 ai 10 anni
ä
Progressivo miglioramento nel tempo
æ
Progressivo peggioramento nel tempo
ßà
Andamento costante nel tempo
áâ
Andamento variabile, oscillante nell’arco di tempo considerato;
?
Non è nota una valutazione temporale dell’indicatore (per mancanza di
dati, difficoltà di reperimento dei dati, poca significatività dei dati
pregressi).
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Per indicare la classificazione dell’indicatore nel modello DPSIR si è usata la seguente codifica:
Tipologia indicatori
D
Indicatore di Determinante
P
Indicatore
S
Indicatore di Stato
I
Indicatore di Impatto
R
Indicatore di Risposta
di
Pressione
ambientale
Fonte dei dati
Il numero progressivo indica la fonte dei dati analizzata che viene meglio specificata
nell’elenco che segue lo Schema DPSIR
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