PROGETTO DEL CORSO DI STORIA E CRITICA DEL CINEMA A

PROGETTO DEL CORSO DI STORIA E CRITICA DEL CINEMA
A cura di Matteo Molinari
LEZIONI DI PIANO DI JANE CAMPION: ANALISI DI UN FILM “ROMANTICO”
Jane Campion è una cineasta molto importante nel panorama cinematografico contemporaneo. Unica
regista donna ad avere ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali (Venezia 1990, Cannes 1993,
Oscar 1994), Jane Campion è un Auteur capace di adattare in modo sperimentale ed innovativo le
possibilità espressive del linguaggio cinematografico alle proprie esigenze poetiche e stilistiche.
Nata in Nuova Zelanda nel 1954, Jane Campion, prima di diplomarsi alla Scuola di Cinema di Sydney, si è
laureata in Antropologia Culturale a Wellington e ha seguito corsi di pittura in Australia, in Inghilterra e in
Italia.
La volontà di raccontare intense storie di donne e l’interesse per la psicologia umana hanno portato la
regista a realizzare alcuni dei ritratti femminili più significativi della storia del cinema.
Nel 1993 realizza il suo film più importante: Lezioni di piano.
Il film ha una genesi molto lunga e complessa e si presta a molteplici chiavi di lettura.
È un film storico che narra il processo di colonizzazione della Nuova Zelanda da parte degli Inglesi e il
conflitto con le popolazioni indigene.
È una storia d’amore ambientata in un paesaggio selvaggio modellata sui romanzi gotici inglesi dell’800,
soprattutto quelli delle sorelle Brontë.
È una lettura cinematografica della pittura di paesaggio romantica, ma anche della pittura preraffaelita, dei
quadri fiabeschi di Henri Rousseau e delle ossessioni visionarie dei Surrealisti, in particolare di Frida Khalo.
È anche uno studio di natura antropologica: memore dei propri studi universitari, Jane Campion rappresenta
la natura ambigua dei sentimenti degli esseri umani attraverso ritratti psicologici dettagliati e profondi.
Ma Lezioni di piano è soprattutto la storia di Ada: una donna muta e repressa che impara a prendere
coscienza di sé, ad esprimersi e ad affermare la propria identità tramite la musica del suo pianoforte.
Per queste ragioni Jane Campion ha iniziato un percorso di sperimentazione formale molto audace:
abbandonando la narrazione tradizionale per avvicinarsi alla rappresentazione della percezione soggettiva,
la regista è riuscita a trasfigurare in chiave simbolica la realtà delle immagini filmiche e a tradurre nel
linguaggio cinematografico il “flusso di coscienza” di Virginia Woolf, la tecnica di scrittura che per Jane
Campion è la più adatta a mostrare la profondità della sensibilità femminile.
TOT ORE: 3
COSTO COMPLESSIVO LORDO: 150,00 EURO