Ezio Bosso la vera star della serata

Vince l’emozione
Quotidiano del Festival della Canzone Italiana di Sanremo • Direttore ILIO MASPRONE • E-mail: [email protected] • Anno XXVII • Numero 3 • Giovedì 11 Febbraio 2016
Ezio Bosso
la vera star
della serata
di Enrica GUIDOTTI
Una fortuna, una magia
La seconda serata va fortissimo
con la gara dei giovani, le esibizioni
dei Campioni e i superospiti
Ramazzotti, Ellie Goulding e Nicole
Kidman. Ma gli applausi più forti sono
per Ezio Bosso e una straordinaria
Virginia Raffaele, una spanna sopra tutti
G
li ascolti stellari
della serata d’esordio del Festival
(più di 11 milioni
di telespettatori con uno share
del 49%, praticamente un italiano su due) hanno rilassato
Conti e la sua squadra. La seconda serata ha un bel ritmo
fluido e regala momenti inattesi di grande spettacolo, come
la toccante performance del
maestro Ezio Bosso, musicista
conteso dai più grandi coreografi del mondo, ma poco conosciuto in patria, che incanta
il pubblico parlando di musica
e, malato di SLA, ruba la scena
Segue a pag. 2
Piazza Eroi, è qui la festa!
di Erika CANNOLETTA
Segue a pag. 18
Un fantomatico Museo
La notizia apparsa su alcuni giornali che dedicavano spazio all’iniziativa di un’ipotetica creazione
di un Museo della Canzone Italiana (che non si sa
bene dove dovrebbe nascere) è assolutamente forviante e non risponde a verità.
L’unico riconosciuto Museo della Canzone Italiana è quello posto su tre antiche carrozze ferroviarie collocate - da oltre quarant’anni - a lato del
Ristorante da Erio, che ha sede a Vallecrosia a 12
km da Sanremo. La notizia dunque è stata manipolata, e chi millanta l’assurda ipotesi è persona del
tutto sconosciuta, così come non è dato a sapere
dove vorrà collocare i “Calchi” delle mani dei
cantanti che, in questi giorni, stanno creando imbarazzo e confusione in ambienti artistici e della
comunicazione.
Un sincero grazie agli Alberghi
Per dovere di ospitalità vogliamo ricordare e
ringraziare naturalmente tutti gli Hotel del centro di Sanremo che da ben 27 anni ci consentono di distribuire presso le loro strutture, gratuitamente, il Quotidiano cartaceo Ufficiale del
Festival, Festivalnews/Daily che accompagna
nella lettura mattutina i clienti per tutta la durata della settimana festivaliera. Senza la loro
collaborazione il giornale avrebbe una distribuzione certamente meno importante.
Purtroppo solo il Royal Hotel Sanremo, incomprensibilmente, per il primo anno, non ha concesso l’autorizzazione. Di questo siamo davvero
dispiaciuti come lo sono alcuni clienti che, scendendo nella Hall, lo cercano e non lo trovano.
Peccato.
w w w.fe s ti va l n ew s. it
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Dalla Prima
2
Una magica 2° serata
a presentatori e superospiti. Ma
andiamo con ordine. Fedele al
proposito di assicurare ai giovani una vetrina adeguata,
all’apertura della seconda serata Conti chiama sul palco le
quattro nuove proposte, che si
sfidano subito in una gara a eliminazione diretta.
Le prime due debuttanti sono
Chiara Dello Iacovo e Cecile.
La canzone di Chiara ha un
bel ritmo, è fresca, carina, lei
ne sottolinea una frase del testo fasciandosi le braccia con
il cellophane. Cecile canta un
brano coraggioso, N.E.G.R.A,
in cui punta il dito su luoghi comuni e stereotipi. Cecile è statuaria, altissima, e all’annuncio della vittoria di Chiara l’ab-
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braccia sollevandola come una
bambolina. La seconda gara,
tra Irama ed Ermal Meta (“Ma
che so’, diserbanti? Pomate?”
si commenta sui social) è vinta
da Meta, apprezzato autore per
molti interpreti italiani come
Emma, Renga, Mengoni e Lorenzo Fragola. Unanime il commento della Rete: meglio i giovani dei Big. Lo stacco tra gli esordienti e i campioni è affidato
alle Salut Salon, gruppo di musiciste da camera acrobatiche
le cui esibizioni hanno fatto il
pieno di visualizzazioni su Youtube. Si esibisce Dolcenera, poi
sul palco arriva Virginia Raffaele che imita Carla Fracci muovendosi sulla musica del Lago
dei Cigni, gesticolando aggra-
ziata e ferocemente snob: “”E’
un onore averla qui” la saluta
Carlo Conti, e lei: “Lo so. Sono
contenta di partecipare a questa storica sagra, saluto anche
la banda”. E’ strepitosa. Per il
trucco, che la rende quasi clone
della leggendaria étoile biancovestita, ma soprattutto per i
tempi, gli sguardi, i gesti che disegnano tutto un personaggio:
“Un signore così garbato… lei
è?” e quando il presentatore risponde “Conti” lei meccanicamente comincia a fare gli esercizi: “E cinq e se e sett e ott…”.
“Porta la conchiglia?” chiede
al presentatore palpeggiandolo
“No” “Allora complimenti”. Si
esibisce il rapper Clementino
e poi, come dicono i maligni di
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Dalla Prima
Spinoza, è il momento dell’ostensione di Patty Pravo, che festeggia i suoi 50 anni di carriera
cantando all’Ariston mentre
sui social è tutta una fioritura
di immagini di alieni e primi
piani di Voldemort e dell’uomo
gatto di Sarabanda Al termine
della sua esibizione è standing
ovation, ma resta il dubbio che
fosse per l’attesissimo maestro Peppe Vessicchio, con papillon multicolore a sostegno
della campagna per le unioni
civili (che oggi ha avuto la sua
prima approvazione in Senato).
Per l’angolo dei casi bizzarri nel
2015 era salita sul palco una famiglia con una caterva di figli, quest’anno è la volta della
classe di Ceresole, due bambini
e la loro maestra: la femminuccia replica sicura alle domande
di Conti, il maschietto risponde
immancabilmente: “Non lo
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so, quello che ha detto lei”. Ha
già capito come ci si comporta
con le donne. Mentre siamo lì a
chiederci come si fa a copiare i
compiti in classe a Ceresole entra Gabriel Garko, anche stasera espressivo come un paracarro: “Il trucco per un Gabriel
Garko simpatico è cacciare Gabriel Garko e far entrare Virginia Raffaele che imita Gabriel
Garko” si twitta. L’operazione
nostalgia canaglia stasera ha il
volto di Eros Ramazzotti, “uno
che sul raffreddore ci ha costruito la carriera”. Canta i suoi
successi più famosi ma toppa
clamorosamente andando a
baciare la moglie in sala cantando “Più bella cosa non c’è”,
scritta per Michelle Hunziker.
E’ quasi linciaggio mediatico,
da cui si salva solo perché, platealmente provvisto di nastri
multicolori, fa la prima espli-
cita dichiarazione a favore delle
unioni civili: “I figli fanno famiglia, e la famiglia è fondamentale qualsiasi essa sia. Ognuno
la fa a modo suo, e tira su i figli a modo suo. La cosa fondamentale è crescerli dritti”. Ancora Campioni, Valerio Scanu,
Francesca Michelin (inspiegabilmente vestita da amish,
boh?) e poi è la volta della sorpresa della serata, la performance di Ezio Bosso, compositore (sue le musiche dei film di
Salvatores), pianista e direttore
d’orchestra affetto da SLA. Impedito nel parlare e scosso dagli spasmi della malattia, parla
a lungo di musica: “E’ una fortuna, una magia. Non a caso i
direttori d’orchestra hanno la
bacchetta come i maghi. Come
diceva il maestro Claudio Abbado, è la nostra vera terapia”. Intelligentissimo, colto e
ironico, Bosso affronta il tema
della perdita: “Perdere non è
brutto quando perdiamo i pregiudizi. Perdere la paura qualche volta ci avvicina”.
Gli orchestrali hanno tutti gli
occhi lucidi. Quando suona è
come se il tremore che lo scuote
si placasse all’improvviso e l’Ariston ascolta in silenzio la melodia di quest’uomo che sta superando con la sua passione un
ostacolo insormontabile. Ancora cantanti in gara: Alessio
Bernabei, ex frontman dei Dear
Jack e Elio e le Storie tese, con
una funambolica canzone fatta
tutta di ritornelli e la frase cult
“Energumena, accarezzami lo
sterno”. Non hanno i nastrini
colorati, ma si presentano direttamente vestiti di rosa, orfani di Rocco Tanica che fa l’inviato politically uncorrect dalla
sala stampa (stavolta intervistando Michael Jackson, facendolo ballare il moonwolk
sulle note della canzone di Caccamo e Iurato e concludendo
con la raccomandazione “Mi
raccomando Michael, con questa faccenda della morte…”).
La prima superospite straniera
è Ellie Goulding, che annuisce
sorridendo a casaccio perché
non le arriva in cuffia il traduttore e Carlo Conti che non sa
più che pesci prendere. La seconda è Nicole Kidman, che in
cima alla scala chiede “Carlo,
vieni a prendermi” come Anita Ekberg nella Dolce vita e
poi scende sulle note di One day
i’ll fly away, omaggio a Moulin Rouge. Sull’intervista vale la
pena sorvolare, come fanno notare sui social ci dev’essere in America un club di attori che si
riuniscono ogni tanto per farsi
delle pazze risate ricordando
questi imbarazzanti momenti in
cui nessuno si sogna di fare domande sul loro lavoro, ma viene
loro chiesto quale sia l’odore
più buono (“Quello dei pro-
pri figli” risponde la Kidman).
Torna la Fracci e fa un balletto che parte Tchaikovsky e
diventa Lorella Cuccarini. Ma
perché il festival non è un susseguirsi di stacchetti di Virginia
Raffaele? Roberto Bolle twitta
che anche a lui piacerebbe fare
un passo a due con lei. Sabato
è all’Ariston, chissà se gli autori
ci daranno una gioia. Cantano
Annalisa e gli Zero assoluto,
poi sale sul palco Nino Frassica, protagonista di una divertente intervista doppia con Ga-
briel Garko: “Che cos’hai più
bello dell’altro?” “Il codice fiscale”. Garko: “Quando recita
mi fa ridere” Frassica: “Pure a
me”. Ironico e pungente, canta
il dramma dei migranti con il
brano “Al mare si gioca” del
maestro Tony Canto. Ultimo ospite lo chef Antonino Cannavacciolo, che spiega come si prepara un uovo e quando si butta
il sale nella pasta (a un pubblico di italiani!). Sanremo da
incubo.
Enrica GUIDOTTI
Il direttore d’orchestra
genovese, Massimo Morini
passa con Dello Jacovo e Meta
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di Erika CANNOLETTA
A
ncora in terapia intensiva il risorto
Dopofestival. Più
precisamente
sarebbe il caso di dire che il semi
riesumato salotto irriverente
della bagarre canora, continua, come del resto Gialappa’s
aveva anticipato, a procedere
proprio a casaccio, sforzandosi
in una critica improvvisata che
in realtà i suoi conduttori non
hanno la capacità di sostenere,
neppure più causticamente. Ci
saremmo aspettati, e si auspicherebbe se di Dopofestival si
deve trattare, un apporto critico costruttivo alla musica, che
di Sanremo è il pane. Un dibattito solo un po’ più profondo,
giacché a Sanremo sono presenti le menti più ispirate in
materia musicale. Acuti considerativi intelligenti che ci stimolassero a riflessioni capaci
di andare oltre la nostra usuale
stereotipata capacità di riflessione e di opinione ordinaria.
Non ci riferiamo ad una funzione educativa di una eventuale critica post festivaliera,
ma almeno ad un tentativo di
induzione e stimolo ad una sensibilità empatica nella valutazione dei brani.
Se il palco dell’Ariston vuole
sottesamente ricordare il valore anche terapeutico dell’arte
in generale e della musica in
particolare con la presenza
di Ezio Bosso; se è vero che
Dopo (il) Festival
pane e Sa...vino
Obiettivo mancato: non è buona neppure la seconda
non quello di partecipare alla
fase costruttiva che gli sarebbe
preposta?
L’irriverenza della Gialappa’s
Band fa quindi, comunque, sorridere. Le polemiche non si trasformano in confronto, non galvanizzano l’ascoltatore e, in definitiva, il dopofestival si riduce
a riproporre spezzoni della serata appena terminata. Mentre ci domandiamo se gli ospiti,
in realtà, non preferirebbero es-
“la musica si può fare solo insieme”, così come la vita; allora
altrettanto vero è che il Dopofestival risulta un po’ poco partecipativo, e disattende in pieno
la propria funzione. Per rifugiarsi in un atteggiamento superficialmente sperequativo e,
banalmente, meramente calcistico. E se i maestri di orchestra, come i maghi, non a caso
hanno la bacchetta perché cre-
sere piuttosto a mangiarsi un
panino. Invece che strascicare
la seconda puntata in improbabili disquisizioni sulla differenza tra un’imperfezione esecutiva dovuta ad uno stato di
emozione del cantante piuttosto che ad un suo momentaneo
abbassamento di voce. O a lasciar disquisire Morgan circa il
significato di “performance canora elegante”, quasi fosse un’icona dello stesso concetto e Sa-
ano magia; e se i cantanti, non a
caso, producono suoni, e la vita
nasce da un primo primordiale
suono e proprio dalla voce; e se
poi gli studiosi, gli osservatori,
gli intellettuali ed i critici di ogni genere, vivono di pensieri
ed ispirazioni, ed anche queste sono destinate a tradursi in
forme pensiero prima ed in materia subito dopo, allora quale è
l’obiettivo di un Dopofestival se
La storia di Mia Make Up
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nel tempo ha saputo rivoluzionare il concetto di femminilità,
non più legato a stereotipi prefissati ma che sa scegliere perfettamente il suo personalissimo stile.
Il prodotto del 2016 per Mia
Make Up é? Sarà una stagione di “major
beauty”, una bellezza d’impatto. Il trucco della Primavera Estate 2016 sarà un elogio
al colore. Pastello, dal celeste
al rosa antico, passando per il
verde bosco e il giallo caldo, da
spalmare sulle palpebre per un
focus esclusivo sullo sguardo.
Nuance decise e texture sia
sfumate , sia nette, ottenute
dal disegno deciso dell’eyeliner che torna vera tendenza
di stagione .Ma il vero musthave per la primavera –estate
2016 per Mia Make up e per
le beauty addicted sarà” l’illuminante” glowing blush e
glowing powder per illuminare sguardo viso e corpo .
Terre , fard e ciprie illuminanti in polvere, stick, mosaico
saranno i prodotti di punta. La
pelle risulterà luminosa, natu-
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vino, dal canto suo, non ricorda
o storpia addirittura i nomi dei
suoi ospiti. Ma forse penserà di
essere ancora sulla ciclabile...
Una serata che si svolge all’insegna di pacche sulle spalle, reciproche, di scambi a due, e che
si sovrappongono, tra i vari ospiti o tra gli ospiti e Savino e
si ha davvero la sensazione che
nessuno abbia la percezione di
dove si trova, quale sia il suo
ruolo, e soprattuto l’obiettivo
che vuole raggiungere, la fun-
zione che deve svolgere. Figuriamoci se qualcuno possa esser consapevole della ragione
profonda che lo spinge ad intervenire.
La serata trascende sul finire
della puntata dietro lo sguardo
enorme quanto meritevole di
Dolcenera che osserva silenziosamente e con la propria rassegnazione questo spaccato di società. Ma l’Italia ha già vinto:
con Ezio Bosso. E il Festival potrebbe finire qui.
rale e per niente ordinaria, che
brilla nei punti giusti.
A questo Festival chi è il volto
più bello? Dolcenera, una bellezza rock
dal magnetismo e grinta innati
e Francesca Michielin per la
naturale e maliziosa bellezza.
Dove possiamo trovare i vostri
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di Tiziana PAVONE
G
rande spettacolo ieri
sera con la presenza
di Dolcenera, che
nel cast complessivo
ha fatto una gran bella figura a
tutto tondo. Si è presentata davvero matura come personaggio,
senza esagerazioni, con una temperatura giusta per riscaldare un
pubblico popolare come quello
di Sanremo. Con l’abito più azzeccato del Festival, un bianco e
nero a righe lungo ed elegante,
lei, in tema anche con i suoi capelli neri non più stile dark ma
raccolti si è seduta al pianoforte
e ha convinto. La canzone è un
trito di vecchie melodie già sentite e riadattate. A tal punto che
cucirle insieme pare cosa facile.
Magari lo è stato. Ma di un brano
così non si può che pensare bene,
guardando al podio e al successo.
Una canzone che ne rievoca mille
altre alla fine è un’altra canzone.
Come dice lei stessa: “è un pezzo
che non ha nessun artifizio di mestiere, è sincerità”, Addosso a lei
è stata azzeccata. Perchè Dolcenera con le sue presenze al Festival negli anni non aveva mai trovato la giusta misura, esagerando
sempre in qualche cosa. Dirottando troppo il talento, a volte nascondendolo sotto una voce potente ma aggressiva. Questa volta
è stata sommessa, di classe. Pare
sia tornata per dirci che è diventata una bella signora della musica. Ci siamo. Questa volta Dolcenera può anche vincere, con la
sua scoperta vena artistica e la cifra stilistica.
Ora o mai più, può vincere Sanremo.
Ripercorriamo brevemente le
tappe di Dolcenera, per comprendere meglio la sua strada.
Il percorso artistico di DOLCENERA si apre ufficialmente nel
2003 con la vittoria alla 53a edizione del Festival di Sanremo con
il brano “Siamo tutti là fuori“, aggiudicandosi anche il premio assegnato dalla Sala Stampa, Radio e Tv. Il brano sarà poi contenuto nel suo primo album “Sorriso Nucleare” pubblicato nello
stesso anno. Nel 2005 partecipa
e vince la trasmissione musicale “Music Farm” (Raidue) con
il brano “Mai più noi due” che
verrà inserito nel suo secondo album “Un Mondo Perfetto” (disco di platino che rimarrà in classifica per un anno) a cui seguirà
una “Special Edition” dell’album
“Un Mondo Perfetto” e diversi
riconoscimenti tra cui il Premio
De Andrè, il premio come “Miglior artista emergente” al M.E.I.
e il Leone d’argento come “Rivelazione musicale dell’anno“.
Nel 2006 DOLCENERA decide di partecipare nuovamente
al Festival di Sanremo dove presenta il brano “Com’è straordinaria la vita” a cui segue la pubblicazione del suo terzo album,
“Il popolo dei Sogni“, album che
in una settimana ottiene il disco
d’oro e successivamente il disco
di platino. L’anno prosegue tra
premi (“The best voice” ai “Venice Music Awards“) concerti, la
pubblicazione in Germania, Au-
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La brava Dolcenera
va al recupero
stria e Svizzera del suo album
“Un mondo Perfetto” e, dal successo che scaturisce da un tour
di oltre due mesi nelle principali città tedesche, la pubblicazione, nel 2007, della nuova edizione dell’album tedesco “Un
Mondo Perfetto – Tour Edition“,
con diverse versioni live ed un ulteriore Tour nei palazzetti. Con
la partecipazione al Festival di
Sanremo del 2009 con il brano
“Il mio amore unico“, DOLCENERA pubblica l’album “Dolcenera nel paese delle meraviglie“.
Il brano debutta al primo posto
nelle vendite e nell’airplay radiofonico e per più di tre mesi rimane nella Top 20 della classifica
dei brani più trasmessi dalle radio, oltre ad essere premiato dalla
commissione del Premio Lunezia per il valor letteral-musicale.
“Il mio amore unico” riceve consensi anche all’estero: viene trasmesso infatti sia dalle radio inglesi (nella versione remix), sia
in Sud America nel riadattamento
spagnolo dal titolo “Único” interpretato da Alejandra Guzman che
si aggiudica il disco di Platino.
Nel 2011, il nuovo album “Evo-
luzione della specie”, scritto e arrangiato dalla stessa DOLCENERA, rappresenta una serie di
successi ed hit radiofoniche: “Il
Sole di domenica”, che diventa
una delle più importanti hit dell’estate 2011; “L’amore è un gioco”,
che per settimane non si allontana
mai dalla Top 10 dei brani più
suonati dalle radio italiane; e una
collaborazione di respiro internazionale, un duetto sulle note della
hit “Read all about it (Tutto quello
che devi sapere)” con il rapper inglese Professor Green che ottiene
il digital download d’oro. Il tour
estivocontinua anche in autunno
con il tour “Evoluzione della specie”, nei più importanti teatri italiani.
Il 2012 si apre all’insegna del Festival di Sanremo. Dolcenera è,
infatti, tra i big protagonisti della
62° edizione, aggiudicandosi la finalissima della serata finale con la
canzone di grande successo “Ci
vediamo a casa” che è il brano italiano più trasmesso dalle radio italiane per più di due mesi,ottiene
il digital download d’oro in 4 settimane per poi aggiudicarsi il disco di platino. Il videoclip di
Ci vediamo a casa è il più trasmesso dalle TV, supera i 3 milioni di views in poche settimane. A maggio arriva un’altra hit di successo, “Un sogno
di libertà” che resta nella top 20
dei brani più trasmessi dalle radio per più di due mesi e che rafforza ulteriormente il “CI VEDIAMO IN TOUR” – 2012,
che, ripartito ad aprile nei più
importanti Club italiani, prosegue in estate, in tutta Italia, con
un fitto calendario di date live,
per poi fare ritorno, in inverno,
nei Teatri. Nel 2013 Manu Dolcenera scrive e realizza gli arrangiamenti per batteria, basso, chitarra, fiati e archi e suona il pianoforte e i synth, raccontando sui
social network, con l’hashtag #astronavemusica, tutta l’avventura
del progetto discografico, di cui è
il produttore artistico: dalla scrittura alla pre-produzione in casa
dei brani con la ricerca dei suoni,
dall’esecuzione con i musicisti
alla registrazione degli strumenti
in studio. Il 23 maggio 2014, direttamente dall’ #astronavemusica arriva in radio e nei digital
stores il nuovo singolo “Niente al
mondo”, scritto, arrangiato e prodotto da Dolcenera che firma interamente la produzione artistica del nuovo album, la cui uscita è prevista per
il 2015. “Niente al mondo” è
la hit dell’estate 2014, vince una
delle quattro puntate del CocaCola Summer Festival in onda su
Canale 5 e diventa, tra gli artisti
femminili, il brano più trasmesso
dalle radio italiane dell’intero
anno. Sulla scia del successo di
“Niente al Mondo”. Il 26 settembre 2014 arriva in radio “Accendi lo Spirito” caratterizzato
dalla contaminazione di melodie
bluesy e melodie della tradizione
musicale italiana, con l’arrangiamento dei synth in stile clubbing.
Dolcenera continua a scrivere
nuove canzoni e chiude l’anno
partecipando al Concerto di Natale di RAI2, con l’esibizione di
“Niente al mondo” piano, voce ed
orchestra e con i duetti con Patti
Smith e il Coro Gospel Usa di
Lord Bratton. Nel 2015, per Dolcenera continua l’impegno sociale ed è Testimonial 2015 di Earth Day Italia: il 18 aprile 2015,
con la sua band, tiene unconcerto a Villa Borghese a Roma,
per la Giornata Mondiale della
Terra. Dolcenera lavora agli arrangiamenti delle canzoni per la
produzione artistica di un nuovo
progetto discografico che vede la
luce il 5 giugno 2015 con la radio date del brano “Fantastica”,
pubblicato in digitale in formato MaxiSingolo, con la versione originale anche una versione acustica ed una remix, produzioni a firma Dolcenera, che
partecipa al CocaCola Summer
Festival in onda su Canale 5 e che
diventa una delle hit dell’estate
2015.</br> Il 28 agosto 2015 la
radio date del secondo singolo
“Un peccato” anticipa l’uscita
del suo sesto album di inediti
“Le stelle non tremano” dell’11
settembre 2015 (giorno dell’attacco alle torri gemelle ma anche della “Satyagraha”, il manifesto della lotta non violenta di
Ghandi) che fa il suo esordio intop 5 nella classifica delle vendite
e che resta in vetta per settimane
nella classifica delle vendite digitali di iTunes. La tematica fondamentale dell’album “Le stelle non
tremano” ruota intorno alla paura
del futuro e si focalizza sui sentimenti che possono combatterla:
il coraggio, l’amore sincero, la lealtà, la caparbietà e la resistenza,
in una visione sempre positiva.
Da uno sguardo sulla realtà governata dall’incertezza nasce così
il bisogno di cercare sentimenti,
valori e strade per poter esprimere la propria personalità”. L’album, interamente scritto, arrangiato e prodotto da Dolcenera, ha
un sound “synth dance oriented”
spesso contaminato con suoni primitivi, primordiali, che richiamano antiche culture orientali e
africane. Il concept della cover e
del booklet dell’album sono una
vera e propria “opera d’arte”, nata
dalla collaborazione con l’artista
internazionale Guido Daniele, pittore, artista multimediale e body
painter. A novembre 2015, Dolcenera, in occasione della presentazione, insieme a Franco
Mussida del CPM, del progetto sperimentale CO2 in quattro carceri per promuove la musica attraverso l’uso di speciali audioteche, riceve ad onorem, il diploma di musica e canto del CPM,
e partecipa alConcerto per il
Clima ai fori Imperiali di Roma,
organizzato da “La Coalizione
Clima” con oltre 100 realtà e soggetti sociali, che anticipa laConferenza delle Nazioni Unite sul
Clima del 30 novembre. Dolcenera sarà una delle protagoniste
del 66° Festival di Sanremo, partecipando alla gara nella sezione
Campioni con il brano “Ora o mai
più (le cose cambiano)”. Il brano
farà parte dell’album “Le stelle
non tremano – Supernovae” in uscita il 12 febbraio 2016 per Universal Music. Il nuovo lavoro
conterrà oltre a tutti i brani de “Le
stelle non tremano” ed a “Ora o
mai più (le cose cambiano)”, altre
cinque bellissime canzoni e una
straordinaria versione unplugged
del brano che presenterà a Sanremo 2016. Da fine febbraio Dolcenera sarà uno dei quattro coach della quarta edizione di The
Voice of Italy in onda su Rai 2.
Il testo
ora o mai più (Le cose cambiano)
di Dolcenera – Finaz
Ed. K6DN Publishing – Firenze
È tutta colpa di cose ovvie
Tu che mi offri
Se non fai più
Niente per la tua felicità
E queste cose ti bastano
Ora o mai più
Ora o mai più
Ora o mai
Vai solo fino al punto in cui
Non ti troverai più
Ma sarai tu
Finalmente a sorprenderti
E poi vedrai le cose cambiano
Ora o mai
Come può succedere
Che una cosa semplice
Quando tutto sembra uguale
Tutto quanto può cambiare
Una cosa semplice
Tu che vieni verso di me
E le cose cambiano
Ora o mai più
Ora o mai più
È tutta colpa di cose ovvie
Tu per chi soffri
Ma non so più
Se davvero tu mi ami o no
O è solo abitudine
Ora o mai
Come può succedere
Che una cosa semplice
Quando tutto è sempre uguale
Tutto quanto può cambiare
Una cosa semplice
Tu che vieni verso di me
E le cose cambiano
Ora o mai più
Ora o mai più
Ora o mai più
Tutto quanto può cambiare
Una cosa semplice
Tu che vieni verso di me
E le cose cambiano
Ora o mai più
Ora o mai più
Ora o mai più
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A
Il POP-ROCK D’AUTORE
degli STADIO,
tra BALLATE e LIVE
desso che abbiamo
una visione completa
del cast del Festival di
Sanremo 2016, possiamo immaginare che tra i primi
classificati sarebbe bello vedere
Patty Pravo, Iurato-Caccamo e
anche loro: gli Stadio.
Loro, al secolo Gaetano Curreri, Andrea Fornili, Roberto
Drovandi e Giovanni Pezzoli si
sono esibiti nella prima serata
del Festival, martedì scorso. Di
loro ormai si sa tutto, e non solo
perchè venuto alla ribalta come
gruppo storico di Lucio Dalla.
Co,e recita la loro biografia ufficiale pubblicata sul sito, “e canzoni degli Stadio sono, finalmente, dopo anni di indagini, un
“caso risolto” nella musica italiana: il loro è “pop-rock d’autore”, sono l’unica band italiana
che riesce a coniugare il “poprock” con la grande musica d’autore, e sono un unico, stimato “laboratorio” di canzoni di successo
per sè e per altri.” Non hanno
mai smesso di stare sulla cresta
dell’onda, Sanremo o non Sanremo. Li abbiamo visti girare in
città, in anni recenti. Per esempio come ospiti in altri contesti,
a parlare con i ragazzi dell’Accademia di Sanremo quando l’accademia era diretta dal Maestro
Bruno Santori, loro grande collaboratore e amico. Il linguaggio della canzone si evolve continuamente e gli Stadio hanno un
pubblico generazionale grazie
alla loro duttilitá musicale e alla
versatilitá della penna d’autore
che firma con loro splendide canzoni. I loro dischi (ogni volta tra i
primi nelle classifiche di vendita)
rivelano, così, una storia musicale che interseca quella di illustri colleghi, con cui hanno condiviso il palco, hanno provato, arrangiato, prodotto e suonato nelle
grandi produzioni discografiche,
scrivendo canzoni e continuando
a scriverle.
Ecco alcune collaborazioni tra le
più note del gruppo.
Con Vasco Rossi, legato da un’amicizia di lunga data con Curreri, con cui ha firmato, per citare
dei titoli, La faccia delle donne,
Acqua e sapone, Bella più che
mai, Il Temporale, Lo zaino per
gli Stadio, e Rewind, Ti prendo e
ti porto via, Buoni o cattivi, Un
senso, E adesso che tocca a me
e Non vivo senza te per Vasco.
Senza dimenticare le produzioni
dei primi album e di canzoni
come Albachiara e Jenny.
Hanno scritto per Laura Pausini, Irene Grandi, Patty
Pravo (Dimmi che non vuoi morire, producendo pure un intero
lavoro discografico), Noemi, Fabrizio Moro
Con Lucio Dalla gli Stadio hanno
iniziato a pubblicare album (insieme hanno scritto Grande figlio
di puttana, Chi te l’ha detto, suonando per anni nei suoi dischi e
nei live dal 1979 al 1988 (Banana
Republic, con Francesco De Gregori, DallAmeriCaruso e DallaMorandi),
Scoperto dagli Stadio e da Curreri
(con cui scrisse Fragole buone
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buone e Ci sei perchè), Luca Carboni ha firmato il suo primo testo
per loro: Navigando controvento;
eppoi C’è, Allo stadio, Dentro le
scarpe, Vorrei, Puoi fidarti di me,
Canzoni alla radio, Pelle a pelle,
Bella tra le altre.
Con Francesco Guccini hanno
collaborato per Swatch, Per la
bandiera, Jimmy e Una casa
nuova.
Ma tante altre sono le collaborazioni d’autore che scopriremo
man mano.“Chiedi chi erano i
Beatles” è la loro canzone-manifesto, rappresenta una metafora generazionale, come un filo
di Arianna riavvolge storie, miti
e passioni (su tutte quella per i
Beatles, icone del tempo e delle
mode).
Negli anni il linguaggio della
Canzone si è evoluto, divenendo
stereotipato o trascendendo ogni schema convenuto: gli Stadio hanno sempre mantenuto una
propria coerenza – declinando
la loro duttilitá musicale con l’inibitoria versatilitá proprio della
penna d’autore.
Chiedi chi erano i Beatles delinea bene la filosofia del gruppo
(ossia, la memoria come collante delle emozioni e dei ricordi,
come slancio ideale e indefinito)
e la loro storia di musicisti e di
uomini, storia che è ancora tutta
da ascoltare..
Al Festival hanno portato un
brano che parla del rapporto tra
padre e figlio
UN GIORNO MI DIRAI
Un giorno ti dirò
Che ho rinunciato alla mia felicità per te
E tu riderai, riderai, tu riderai di
me
Un giorno ti dirò
Che ti volevo bene più di me
E tu riderai, riderai, tu riderai di
me
E mi dirai che un padre
Non deve piangere mai
Non deve piangere mai
E mi dirai che un uomo
Deve sapere difendersi…
Un giorno ti dirò
Che ho rinunciato agli occhi suoi
per te
E tu non capirai, e mi chiederai…
«perché»?
E mi dirai che un padre
Non deve piangere mai
Non deve arrendersi mai
Tu mi dirai che un uomo
Deve sapere proteggersi…
Un giorno mi dirai
Che un uomo ti ha lasciata e che
non sai
Più come fare a respirare, a continuare a vivere
Io ti dirò che un uomo
Può anche sbagliare lo sai
Si può sbagliare lo sai
Ma che se era vero amore
È stato meglio comunque viverlo
Ma tu non mi ascolterai
Già so che tu non mi capirai
E non mi crederai
Piangendo tu
Mi stringerai
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di Tiziana PAVONE
L’astigiana Chiara Dello Iacovo
passa il turno
9
Tra i protagonisti delle nuove proposte del Festival c’è lei, Chiara Dallo Iacovo
che sarà la prima donna a giocare nella Nazionale Cantanti
golo, di cui cura soggetto e regia.
Nel Settembre 2014 partecipa alla
Finale del Premio De Andrè con
l’inedito “Donna”.
Nel Novembre 2014 partecipa
alla Finale del Tour Music Fest
con l’inedito “Scatola di Sole” aggiudicandosi il “Premio Songwriter of the Year”, “Premio DiscograQia Rusty Records” ed il “Premio Universal”.
Nel Gennaio 2015 esce il videoclip di “Scatola di Sole”, grazie al quale ha inizio la collaborazione con la regista emergente Alice Bulloni.
Nel Marzo 2015 accede alla rosa
dei 16 Qinalisti di Musicultura
2015 con il suo inedito “Soldatino”, precedentemente scartato
alle selezioni di Sanremo dello
stesso anno. Il singolo è accompagnato dal videoclip di cui cura
regia, costumi e soggetto.
I
l nostro direttore Ilio Masprone, instancabile ideatore di importanti iniziative
e anche talent scout, ci ha
visto giusto, sostenendo Chiara.
A tal punto che al Gran Galà
della Liguria tenutosi lo scorso
lunedì al Casino, l’ha voluta tra
gli invitati come unica giovane in
gara presente alla cena. Lei non
ha bisogno di fare conquiste, perchè si è già fatta conoscere sul
web. La sua canzone è molto gettonata. Ha iniziato a studiare pianoforte da piccola e ha scoperto il
canto poco dopo restandone abbagliata. Ragazza umile, “è un
dono stare qui a venti anni”, ha
detto ieri sera sul palco prima di
cantare diretta dal maestro Morini, ha aperto la lunga kermesse
del Festival regalando ritmo e ingegno. E’ un peccato aver trattato
i giovani come prodotto di serie
B, tenendoli fuori dalla gara dei
big, e addirittura fuori dalla sigla. Molti dimostrano di essere
alla pari dei big e come nel caso
di Chiara, di superarli. Lo stile
ha ricordato quello raffinato e ingegnoso di Arisa, e così la voce
calda pulita, intonata. Spigliata,
creativa, si è presentata con le
braccia incellofanate per sottolineare alcune sfumature del messaggio che porta il suo brano, intitolato Introverso. Conosciamo
da vicino questa giovane promessa nata a Savigliano poi trasferitasi nell’astigiano a cui auguriamo una lunga carriera.
E’ dalle note biografiche, che possiamo ripercorrere le tappe dettagliate della sua storia che l’ha
portata da The Voice a Sanremo.
Note che arrivano dal sito ufficiale
del Festival di Sanremo, e che vogliamo condividere con voi.
Chiara Dello Iacovo consegue il
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diploma di maturità scientifica nel
Giugno 2014 al Liceo F. Vercelli
di Asti.Il 10 Ottobre 2014 Chiara
ha ottenuto la Licenza B di pianoforte al Conservatorio di Alessandria, ciò che dal vecchio ordinamento era riconosciuto come il
Quinto Anno.
Si avvicinò per la prima volta allo
studio del pianoforte all’incirca
all’età di 8 anni: da quel momento
hanno iniziato insieme quella che
si sarebbe dimostrata una relazione travagliata, tra alti e bassi,
amore e odio, minata da elementi
e fattori che hanno minacciato diverse volte
di troncare in maniera definitiva il
loro rapporto. Uno di questi fu il canto, strumento che scoprì non prima della
terza media, assolutamente per
caso, e che la deviò per un periodo dagli studi classici. Per assecondare questa nuova passione,
iniziò quindi a frequentare il
corso di Canto Jazz con Paola Tomalino, che però interruppe alla
Mine del terzo anno. Durante il periodo del liceo frequenterà anche un corso di teatro
con la Compagnia degli Acerbi,
intervallato da un anno di Scuola
di Musical Danz’Ilaria. Parallelamente, all’età di 14 anni, aveva
già iniziato a comporre le sue
prime canzoni: tutte, categoricamente in lingua inglese.
Con i brani “Not Today” e “To:the
Earth”, di cui è autrice di testo e
musica, partecipa al suo primo
concorso, ovvero il Tour Music
Fest, dopo il quale continuerà a
seguire il Milone popanglosassone sia nella scrittura che nell’interpretazione. Finchè d’un tratto,
un altro terremoto mette a rischio
la sua stabilità: la partenza per gli
Stati Uniti. Nel Settembre dei suoi 17 anni
partirà infatti per l’America al
Mine di frequentare il quarto
anno di liceo, alla SOTA, una
scuola d’arte situato a Rochester, NY. Parte per la sua avventura, e questa, inaspettatamente,
la porta a riavvicinarsi allo studio
della musica classica (che aveva
molto trascurato nei primi anni
del liceo) nonché ad una scrittura
più complessa di testi. Sarà stata
colpa della nostalgia, o forse di
un caparbio spirito di contraddizione, ma questa volta decide di
scrivere in italiano. E così continuerà sempre a fare, da quel momento.
Tornata in Italia prematuramente,
nel Maggio 2013 decide di parte-
Il testo della canzone
È tutto sterile ed asettico
dentro a questo imballaggio plastico
dove le bombole di ossigeno
son razionate più del merito
non basta un bel discorso
per ritenerti assolto
non basta un documento per assumere un’identità
È tutto stabile e dinamico
dentro a questo ingranaggio cosmico
che lo ritrovo fra le costole
a controllare ogni mio battito
non trovo un percorso
che mi stia bene addosso
ed in realtà io non lo so se ne ho davvero bisogno
me l’hai messo solamente tu
intro-dentro-verso giusto opposto
ma quando ti ricapita di stare zitto
e smetterla di prendere opinioni in affitto
introverso così mi riconosco in me e senza doverlo dimostrare
senza doverlo dimostrare a te
sono rinchiusa dentro al cellophan
con le mie valvole che scoppiano
e la pressione tesa al massimo
comprime il mio pensiero critico
non serve proprio a niente
giocare sotto banco
ma non sei ancora stanco
di dover svendere la tua attività
intro-dentro-verso giusto opposto
ma quando ti ricapita di stare zitto
e smetterla di prendere opinioni in affitto
introverso così mi riconosco in me e senza doverlo dimostrare
senza doverlo dimostrare
senza doverlo dimostrare
introverso, non c’è giusto opposto
ma quando ti ricapita di stare zitto
e smetterla di prendere opinioni in affitto
introverso così mi riconosco in me e senza doverlo dimostrare a te
cipare al San Jorio Festival, ed inaspettatamente vince la categoria “Cantautori”. Davanti alla
giuria tra cui si vedeva comparire Luca Jurman, Massimo Cotto
e la Rusty Records, presenta suo
nuovo inedito in italiano di cui
è autrice di testo e musica (peculiarità valida da qui in poi per
tutti i suoi brani successivi), vincendo la Categoria Inediti: “Irrisolti”. Con lo stesso brano, di cui
sarebbe uscito il videoclip (di cui
Chiara è autrice di soggetto e scenograMia), nel Novembre 2013
arriva alla fase Minale del Tour
Music Fest. In questo periodo nasce anche la prima collaborazione
con i Noàis, un gruppo emergente
di Asti, a cui apre due concerti al
Diavolo Rosso.
Nel Maggio 2014 vince nuovamente il San Jorio Festival, la
cui giuria era presieduta da Tony
Bungaro e Grazia De Michele.
Ottiene sia il primo posto nella
Categoria Inediti, sia il “Premio
Nuovi Autori” assegnato personalmente da Tony Bungaro con il
brano “Genova (le persiane sono
verdi)”.
Nell’Agosto 2014 esce il videoclip di “1° Maggio”, un altro sin-
Parallelamente al Festival di Musicultura, decide di intraprendere
un’importante esperienza televisiva di “TheVoice of Italy” che
la porterà Mino al 3° Live Show,
quando verrà eliminata purtroppo
ad un passo dal poter cantare il
suo inedito. TheVoice si dimostra, come già aveva previsto, un
percorso tortuoso e per questo di
grande crescita professionale ed
umana, che risulta in ogni caso
capace a gestire con prontezza e
coerenza riuscendo a portare sul
palco la sua verità.
A giugno 2015 Chiara è negli 8
vincitori di Musicultura e si esibisce allo Sferisterio di Macerata
vincendo ben due premi importanti: il Premio della Critica e il
premio “Nuovo Imaie” come Migliore Interpretazione.
Ottobre 2015 ha terminato le riprese come coprotagonista femminile (nel ruolo di “Celine”) nel
lungometraggio “Oltre la nebbia”
del regista Giuseppe Varlotta.
23 Ottobre esce il singolo
“Vento”. Il videoclip del brano
vede alla regia la stessa Chiara
Attualmente sta lavorando alla realizzazione del suo primo album
con l’etichetta Rusty Records.
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10
DA FESTIVAL SHOW A SANREMO
Ben 15 cantanti sui 20 in gara al Festival della Canzone italiana sono stati ospiti
negli ultimi due anni dell’evento di Radio Birikina e Radio Bella & Monella
di Marisol BERTERO
I
n questa settimana Sanremo
diventa un luccicante frullatore dove, fra canzoni, impegni promozionali, tv, giornali, eventi collaterali, nessuno si
rende conto di quello che sta accadendo realmente. Eppure, scorrendo i nomi dei venti Campioni
in gara all’Ariston, una cosa balza
subito all’occhio. Sono tutti artisti
che, insieme al festival per eccellenza della cultura italiana, hanno
calcato il palcoscenico del Festival Show. E’ l’evento cresciuto
e sviluppatasi in tutto il nord Italia e, prossimamente, anche oltre questo confine territoriale, che
ha ospitato veramente centinaia di
veri big della canzone internazionale e domestica. Allora, anche la
produzione dello spettacolo itinerante estivo di Radio Birikina e
Radio Bella & Monella, guarda
con attenzione in questi giorni a
quello che succede sul palco del
teatro sanremese.
“E’ per certi versi un orgoglio e
comunque un dato di fatto importante dal punto di vista artistico evidenziare che ben quindici dei
venti big in gara a questo Sanremo siano stati protagonisti delle
varie tappe del Festival show degli ultimi due anni”, è il soddisfatto pensiero di Paolo Baruzzo,
capofila della kermesse che caratterizza l’estate in Triveneto.
“Conferma il profilo organizzativo del nostro Tour che debutterà
anche quest’anno a fine giugno e
la cui finalissima è riconfermata
in Arena a Verona a settembre”.
Annalisa, Arisa, Dolcenera, Francesca Michielin, Irene Fornaciari,
Noemi, Deborah Iurato: donne
x
xx
che il Festival Show lo conoscono
ormai come le proprie tasche. E
poi, la signora: Patty Pravo. Più
volte hanno emozionato le piazze
di Veneto, Lombardia e Friuli
Venezia Giulia. Compaiono sul
palco e occupano la scena come
solo le vere artiste possono.
Clementino, Dear Jack, Zero Assoluto, Alessio Bernabei, Lorenzo
Fragola, Valerio Scanu. Sono l’esercito al maschile di nomi che
sono riusciti, in questi anni, a far
comporre capannelli di fan fin
dalle prime ore del mattino, sotto
il palco, in attesa dei loro beniamini, che sarebbero arrivati per il
soundcheck e, d’obbligo, ecco gli
ingredienti dei grandi momenti:
selfie stick, block notes per l’autografo e lacrime e risate, forse un
po’ isteriche, ma vere. Che spettacolo!
E poi ci sono i nomi che, se solo
guardi alle rispettive discografie,
ti impressioni: Stadio ed Enrico
Ruggeri. Non sono solo cantanti,
sono autori che hanno scritto la
storia della musica di casa nostra. Non solo per loro ma per Vasco, Mannoia, giusto per fare due
nomi, intendiamoci.
Dicevamo nell’incipit, del luccicante frullatore. Sì, ma poi questa
settimana terminerà, qualcuno alzerà il leone rampante d’oro sotto
la palma e poi si cominceranno ad
apprezzare veramente le canzoni.
Ad ascoltare e riascoltarle in radio. E alcune, speriamo molte, diverranno hit. E dalle hit al palco di
Festival Show il passo sarà breve.
RICONFERMATA
CAORLE
“UNA CITTA’ PER
CANTARE”
PER LE FINALI DI
FESTIVAL SHOW
CASTING
Dal 6 all’ 8 maggio la selezione
per i 12 cantanti che parteciperanno al tour estivo di Radio Birikina e Radio Bella & Monella
Caorle, 9 febbraio 2016 - Festival Show apre le porte ai giovani artisti emergenti per por-
tarli a condividere il palcoscenico di Radio Birikina e Radio
Bella & Monella con i big della
musica.
Saranno anche quest’anno otto
le Città che ospiteranno l’evento
estivo che in questi anni si è affermato come la più importante
manifestazione musicale itinerante. Dodici le nuove proposte
canore che si sfideranno attraverso le piazze del tour e nella
finalissima in Arena a Verona
sarà decretato il vincitore assoluto.
E accanto alla decina di big annunciati per ciascuna data, ecco
anche i giovani artisti che verranno selezionati nella tre giorni
di finale nazionale di Caorle
che, dal 6 all’8 maggio diverrà
la “Città per cantare” 2015.
L’anno scorso questo evento era
stato voluto per la prima volta
dalla Città di Caorle in collaborazione con il Consorzio di
Promozione Turistica Caorle
e Venezia Orientale, Fondazione Caorle/Città dello sport,
Associazione Albergatori Caorle, Consorzio Arenili di Caorle e Ascom di Caorle. Furono
tre giorni nei quali centinania di
musicisti, cantautori, band e relativi accompagnatori invasero
Caorle e il primo maggio alla
presenza di Mogol, Dodi Battaglia, Dario Salvatori e Adrano
Pennino la giuria scelse, in una
piazza Matteotti affollata, i cantanti che furono poi protagonisti
di Festival show.
A seguito dell’esperienza positiva, Caorle riconferma l’iniziativa e tornerà così ad essere al
centro dell’attenzione dei giovani telenti canori. Sono già
state definite le date e la scaletta
di massima.
Ora sono aperte le iscrizioni per
partecipare alle selezioni. L’appuntamento è fin d’ora il 6 e 7
maggio alla scuola di musica
Paul Jeffrey.
Dopo i due giorni di audizione
sarà stilata la classifica e, ai
primi trenta della graduatoria,
domenica 8 maggio, dalle ore
15.00, in piazza Matteotti, sarà
data la possibilità di esibirsi in
pubblico ed essere ascoltati da
una straordinaria giuria di qualità.
Ad essa il compito di decretare i
dodici nomi che parteciperanno
al tour estivo, da fine giugno ai
primi di settembre.
“Sarà un preludio straordinario
per il tour estivo che si svolgerà
fra Veneto e Friuli – sostiene Paolo Baruzzo, capofila dell’organizzazione di Festival Show –
ancora una volta Radio Birikina
e Radio Bella & Monella, con
il loro editore Roberto Zanella,
confermano la disponibilità a
promuovere dodici giovani talenti, offrendo loro una vetrina e
un palcoscenico come pochi altri in Italia. Le selezioni hanno
assunto una configurazione di
alto livello, sia per numero di iscritti, sia per l’articolazione nazionale delle audizioni, la qualità dei giurati e sia per la giornata finale aperta al pubblico”.
Una tre giorni che metterà in
primo piano il talento sul quale
puntano Radio Birikina e Radio Bella & Monella per i tanti
giovani alla ricerca di visibilità
in campo discografico. Per iscriversi consultare il sito festivalshow.it dove si trova il bando
o telefonare ai numeri 04237367 o 360-582555.
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Dal palcoscenico di Area Sanremo,
di Erika CANNOLETTA
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la stella Morena Marangi
L
’anima Nuda di Morena Marangi è entusiasmo, sincerità, curiosità,
schiettezza,
impulsività. Dal cuore della movida italiana al canto, vera passione sin dall’infanzia, Morena
fa della spontaneità e della freschezza la sua arma vincente.
La ventottenne termolese approda al palco del SanremOpenTheatre dopo una lunga gavetta. Esordisce a quattordici
anni come cantante per poi formarsi artisticamente in senso
più completo. Presentatrice, vocalist, soubrette l’eclettica Morena ha vinto anche il reality L’isola di Adamo ed Eva. Oggi incontra Tony Renis e il suo futuro
ha inizio.
Festivalnews l’ha intervistata,
scoprendone una personalità capace di trasmettere una cascata
di energia tanto positiva quanto
profonda.
Ciao Morena. Non è la tua
prima esperienza al Festival
di Sanremo: quale il tuo back
ground?
Già nel 201 ho partecipato ad
Area Sanremo Giovani posizionandomi terza. Sono una
cantante prevalentemente di
musica house ed elettro house
ma ho potuto ampliare la mia
preparazione artistica anche
tramite esperienze da presentarice e soubrette. Inoltre questa estate sono stata l’assoluta
vincitrice del reality “Isola di
Adamo ed Eva” che si è svolto
in Croazia. Ed io sono stata
proprio a vincere e ad essere
premiata quale “Eva”.
Quest’anno hai co-presentato
al Festival di Sanremo il Gran
Galà della Regione Liguria
(Galà della Stampa) ed hai cantato direttamente con il grande
Tony Renis, al Roof Garden del
Casinò di Sanremo. Quali le tue
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di migliorare sempre professionalmente anche con questo pensiero e questa speranza.
La cosa che avverto più felice
nella mia vita invece è il fatto
di essere sommersa dall’amore
dei miei fans, anche qui a Sanremo per esempio. Mi riem-
emozioni e quali le aspettative?
Tony Renis è per me uno dei
più grandi artisti ed è stato un
vero onore potermi esibire per
lui. Il sentirmi poi dire dalle
sua voce: “Sei stata grande a
cantare questo pezzo”, e cioè
ad eseguire la sua “Quando,
quando, quando?”, canzone
complicata, soprattutto a
quell’ora della notte e con la
stanchezza e le emozioni che il
tour de force festivaliero comportano, è stato per me importantissimo. Ho avuto l’enorme opportunità di parlare
con Tony Renis dei miei progetti e non escludo che in futuro possa essere seguita da
lui. Chissà... magari mi scriverà qualche testo e mi curerà
artisticamente...
Come pensi di sfruttare questa enorme possibilità?
Subito dopo il Festival contatterò Renis per poter concordare una futura linea artistica.
Durante il Festival si respira
veramente un’enorme adrenalina e Tony è completamente assorbito dai suoi incessanti ed importantissimi impegni. D’altro canto tutti coloro
che amano la musica sono qui
a Sanremo questa settimana e
presenziano al Festival.
Sei qui per presentare anche SanremOpenTheatre, evento voluto
da Ilio Masprone. Così come il
Gran Galà della Regione Liguria, e il PremioDietroleQuinte.
E’ tramite Ilio che hai potuto conoscere Tony Renis?
Devo tutta la mia gratitudine
a lui e il mio ringraziamento
parte dal più profondo del mio
cuore, mi sento come se fossi
sua figlia. Mi ha cresciuta artisticamente già fin da quando
avevo16 anni. Mi ha sollevato
pie di gioia soprattutto sentirli
cantare la mie canzoni.
Una domanda di tipo professionale Morena: quale la tua opinione sulla qualità delle canzoni
e degli artisti del SanremOpenTheatre?
Le canzoni del Festival degli
Eroi non sono solo cover. Ho
notato che ci sono artisti giovanissimi, alcuni anche di 16
e 13 anni. Ma che hanno comunque un excursus musicale molto importante. Artisti
che scrivono e compongo quali
cantautori i propri brani anche a questa giovanissima età.
Per me significa che la musica
italiana sta crescendo e lo fa
verso la giusta direzione.
Questi sono i veri importanti
giovani talenti della cultura italiana.
E adesso una domanda personale Morena: quali i tuoi progetti
privati di donna?
No... Fammi un’altra domanda, ti prego! Per me, in
questo momento esiste solo la
vita professionale! E’ questa la
mia passione di vita!
E di questo sarà contento Tony!
e presentato ai più importanti
big della musica italiana. E’
solo grazie a Ilio se ancora oggi
sono al Festival e continuo a lavorare per il Festival di Sanremo. Gli voglio molto bene.
Dove riesci a trovare Morena
questa forte energia e questo enorme entusiasmo che riesci a
comunicare a ciascuno di noi anche dal palcoscenico?
Trovo l’energia dentro di me.
E’ frutto di una lunga gavetta
e da una profonda sofferenza
interiore di vita. Non ho un
vissuto facile e per me il cantare per la gente e percepire la
gioia negli altri nell’ascoltare
la mia musica è la più grande
fonte di felicità.
Morena poi confidarci un tuo ricordo positivo ed uno triste?
Il rammarico più profondo
che serbo dentro il mio intimo
è quello di non aver mai potuto avere la possibilità di cantare davanti a mio padre. Non
lo vedo da quando ero una ragazzina. Ogni volta che mi esibisco mi domando sempre
se, un giorno, magari casualmente, mio padre mi vedrà,
almeno in televisione e si ricorderà di me. Sto cercando
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Progetto1_Layout 1 30/01/2016 15:12 Pagina 1
S
ono dodici gli artisti in competizione per
la conquista del prestigioso Trofeo “REA100 Radio” che verrà assegnato
dalla Giuria Nazionale delle Radio dove si sono svolte le tappe
regionali della Lombardia, Toscana, Campania, Calabria, Sicilia che ha visto protagoniste Radio Studio 54 di Firenze, Radio
Magic, Radio Magic2, Studio 54
Network, Radio Smile. Ecco gli
artisti finalisti che saliranno sul
palco di Sanremo, Piazza Eroi,
sabato 13 febbraio, dalle ore 15
alle 17.00 il cui evento verrà trasmesso in diretta streaming www.
le100radio.net
Alex Silipo
Sogno le ALI
Alexandre
Dove sei
Anita
La Vela
Elena Sanchi
Le donne che amano
Giada
Nonostante tutto
Gianluca Gemini
Chiara adesso è chiaro
Gio’ Patti
Love amour oppure amore
Giorgio Baldari
Sogno reale
Mahat
Il funambolo
Salvador
Via da qui
Simone Cocciglia
Enti serpenti
Valentina Borchi
Invadi e prendi
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FINALISSIMA MILANO SANREMO
DELLA
CANZONE
ITALIANA
Piazza Eroi - sabato 13 febbraio - ore 15-17
Intanto continua la partecipazione al voto popolare degli artisti in competizione per l’assegnazione del “Trofeo Gradimento Popolare 2016” all’artista
che avrà totalizzato il maggior
numero di “MI PIACE” sulle
cartoline pubblicate su Facebook
dove si potrà anche ascoltare le
loro canzoni.
Ospiti della Milano Sanremo
della Canzone Italiana 2016 saranno:
I Metrò
il gruppo emergente in costante
rotazione nelle radio italiane
nonché premiato con il disco
d’argento nella edizione della
Milano Sanremo della Canzone
Italiana 2015, delizierà il pubblico sanremese e radiofonico
con alcuni prestigiosi pezzi già
apprezzati in diverse kermesse
nazionali come l’Arena di Verona.
Nicole Riso
la
rivelazione
radiofonica
dell’anno proveniente da Area Sanremo si esibirà come ospite con il brano “Un Viaggio”
che, nella versione dance, è stato
scelto come sigla ufficiale della
Milano Sanremo della Canzone
Italiana
Ray Effernan
famoso cantautore irlandese dedito alla musico-terapia per i
bambini e autistici. Ma ha composto canzoni per artsiti internazionale del calibro di Declan
O’Rourke (Irl), Wallis Bird (Irl),
Caroline Moreau (Fr), Robbie
Williams(Uk). Lavora anche con
il progetto ‘Music4Life’, corso
di musica e composizione in inglese nelle scuole elementari in
Piemonte. Ai giovani del territorio dove oggi risiede, insegna
questa voglia di nuove canzoni
per stimolarli a crescere in un universo speciale, anziché vederli
salire sulla giostra dei tributi. Il
suo ultimo CD “New Dress Woven” è in distribuzione sui digital
store mondiali. Fidia Costantino
giovane promessa della musica
italiana, reduce dal successo del
programma Forte Forte – di Raf-
faella Carrà su RAI1
Partner: Biocal - Impresa d’innovazione tecnico-scienti?ca
che nasce dalla collaborazione di ricerca applicata tra:
- Università - Filiera agroalimentare - Imprenditoria. L’azienda s’ispira alle tradizioni
etnobotaniche del Mediterraneo, instaurate dalla convivenza millenaria tra uomo ed
ambiente, per l’utilizzo delle
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Piazza Eroi, è qui la f
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La città canta
e vibra!
Strabiliante
successo del
SanremOpen
Heroes
Festival.
Finalmente
un Festival
ad altissimi
livelli di
coinvolgimento
È
un’esplosione di energia! E’ gioia che travolge il Festival degli
Eroi nella piazza bohemien di Sanremo, appena rinnovata e più spumeggiante che mai.
Emozioni incontenibili che travolgono. Platea colma di fans di ogni
età. E di passanti, che passanti non
sono più perché magneticamente
indotti a fermarsi all’ascolto. Esordisce così SanremOpenTheatre, con Sanremo Music Award,
una passerella di artisti di alto livello. Strutturati, maturi, pronti a
sostenere la platea ma ancora impregnati di quell’umiltà e timore
reverenziale che solo la verginità
ad un palco così importante può
suscitare, e che, inevitabilmente,
induce al desiderio forte di miglio-
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ramento ulteriore, di esponenziale
ricerca professionale.
La più giovane è Asia, di soli nove
anni, che in tutta sua spontaneità
naturalezza si cimenta in un difficile pezzo quale “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri. Ma
non solo cover al Festival Open
di Sanremo. Nella quasi totalità
i giovani sono cantautori e molti
propongono brani anche in lingua
inglese. I giovani artisti trasmettono brividi sulla pelle di un’intensità progressiva in unione magica
alle altissime tonalità che raggiungono. E’ il caso, questo pomeriggio, di Adele Crema, che sostiene
un quasi intero personale concerto
con tutti i colori delle sfumature
musicali più impervie. O di Noemi D’Agostino, che incanta con
una nitida e caldissima vocalità
soul. Ma in Piazza Eroi oggi non
manca nessun genere musicale
e si arriva perfino al samba di Alessandro Bezzi che fa scatenare
la piazza nelle danze, al ritmo di
flash di fotografi e soddisfatti sorrisi giornalistici. Piazza gremitissima per tutto il pomeriggio, senza
un’attimo di empàsse, anche grazie alla conduzione impeccabile
nei modi e dei tempi.
A far rifiatare il cuore dai sussulti
battiti d’emozione interviene la
passerella di Miss e Mister Belli
d’Italia. Che “da(n) per gli occhi
una dolcezza al core”. Sono Miss
Expo, Miss Sportivissima d’Italia, Miss Sorriso, Miss Eleganza,
Miss Fotogenica, Mister Saremo
2013, Mister Sportivissimo d’I-
talia, Mister Cinema, Miss Bella
d’Italia, Mister Fotogenico. Ondeggiano a ritmi coinvolgenti
sculture corporee di pittorica bellezza, le manequin del Gran Galà
della Moda, tutte provenienti dalla
Maxim Agency Events. Sontuosi
gli abiti della stilista Sara Cetti, di
nobiliari fattezze, rivisitati in provocante ed elegante chiave contemporanea. L’ispirazione nasce
dal tentativo ben riuscito d’intrecciare le origini della cultura storica
italiana ai colori vividi dei tessuti,
per richiamare la tradizione della
nostra arte negli abiti di haute couture made in Italy. La sartoria di
Sara Cetti è di origini molisane.
Provocatoria e disinvolta la couture di “Maria e Letizia” che crea
abiti studiatissimi sia per donna
sia per uomo. Ancora si susseguono le creazioni delle fashion
designers Maria Ambroggu, Tiziana Pansino. E di Rosita Simoni,
che rende omaggio all’Italia arrivando letteralmente a ricoprire le
proprie creazioni di oro zecchino,
per simboleggiare il reale valore
della nostra nazione.
Anche Max Stefan, presentatore,
conduttore teatrale, editore, inviato speciale di Super Pass e management del network, è ospite
della passerella degli Eroi, in rappresentanza di oltre quaranta networks che riprendo l’evento, avvenuto sotto l’egida dell’istrionica e vulcanica organizzazione
di Ilio Masprone. La performance
oggi è condotta dall’eclettica Morena Marangi, già co-conduttrice
della serata del Galà della Liguria, Galà della Stampa, nel corso
della quale ha potuto cantare direttamente per Tony Renis.
La Marangi ha saputo tenere alto
il ritmo dell’evento durante tutto il
pomeriggio.
Come se non bastasse, al ciglio
di Piazza eroi Sanremesi lo stand
della Regione Liguria ha allettato
anche il palato di fans ed artisti
offrendo e distribuendo gratuitamente prodotti culinari tipici della
terra ligure, vere e proprie primizie per i sensi.
I pomeriggi festivalieri in Piazza
Eroi sono sicuramente la vera divertente novità di quest’anno, il
motore propulsore di tutta questa grande festa canora internazionale.
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a festa!
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di Erika CANNOLETTA
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sguardo approfondito sulla
realtà del territorio, attraverso prodotti esportati in
tutto il mondo, grazie alla
bravura delle imprese artigiane aderenti al marchio
della Regione “Artigiani di
Liguria” che riunisce 200
produzioni di qualità, segno
della vitalità dell’artigianato
ligure.
Una promozione del territorio voluta dal presidente
della Regione Liguria Giovanni Toti e dall’assessore
regionale alla cultura Ilaria
Cavo che, dopo anni di assenza, hanno riportato la Liguria al Festival di Sanremo,
grazie alle cartoline promozionali che saranno trasmesse durante l’evento canoro e anche attraverso le
molteplici presenze sulle tv
che raccontano la capacità
della Liguria e dei suoi maestri artigiani. “Abbiamo voluto mostrare una Liguria
diversa – ha ribadito il presidente Toti – non solo mare
e spiagge, ma i prodotti tipici della cucina ligure, le
produzioni artigiane più famose e tutte le nostre eccellenze, usando tutti i media
per aumentare i turisti sul
nostro territorio, valorizzandolo al massimo, insieme alle
associazioni di categoria”.
Un’occasione per continuare
con la campagna promozionale voluta dalla Regione
“Liguria d’inverno” e dagli
assessori alla cultura e al turismo Ilaria Cavo e Gianni
Berrino e per lanciare la
campagna turistica primaverile “Weekend in Liguria”, quando diverse strutture albeghiere offriranno
il pernottamento della domenica a chi soggiornerà venerdì e sabato.
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IN MOSTRA, A UNOMATTINA
LA FARINATA DI VOLTRI
E LE IMPRESE ARTIGIANE
DI QUALITA’
L’ardesia della Val Fontanabuona, le ceramiche di Albisola, le composizioni floreali
di Arenzano, i Damaschi di
Lorsica, le vetrate artistiche
di Genova, i velluti di Zoagli,
la filigrana di Campoligure,
i mulini della Val Varenna
specializzati nella produzione della farina di ceci e la
focaccia genovese della Marinetta di Voltri, un prodotto
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unico al mondo. Continua il
viaggio in Liguria, nella settimana del Festival di Sanremo, delle principali tv nazionali.
Dopo l’enogastronomia protagonista ieri a la Vita in Diretta, sarà la volta dei più
prestigiosi prodotti artigianali liguri, ospitati venerdì
12 febbraio a Unomattina,
la trasmissione di Rai 1. Uno
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Hunt e Gabbani
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questa sera ad Area Stile
Sempre più ospiti ad Area Stile,
il progetto dell’imprenditore
Marco Lanfranchi con la collaborazione di Valentina Rulli.
Una zona dedicata al benessere,
per tutti i protagonisti di questa 66’ edizione: cantanti, attori, comici e super ospiti. Perché all’hotel Royal nella Sala
delle Palme, è stata creata una
vera e propria area stile, in cui
professionisti nel settore del
make up e dell’hair-style consigliano e acconciano i numerosi personaggi che vengono invitati dall’emittente radiofonica
più famosa dell’Emilia Romagna, Radio Bruno, anche lei con
sede in Area Stile.
Grande ospitate anche nella
giornata di ieri, dalle foto scattate dal fotografo Matteo Mignani, ne citiamo alcune: Zero
Assoluto, Rocco Hunt e la giovane proposta che si esibirà
questa sera, Francesco Gabbani.
Questa sera inizieranno le notti
magiche di Area Stile, con tanta
musica, e grande spettacolo,
proposte per gli ospiti muniti,
del pass personalizzato.
Ai microfoni di Radio Bruno,
gli Zero Assoluto raccontano la
loro esperienza di questi giorni,
la loro terza vola sul palco
dell’Ariston, pensano con serenità a questa avventura, anche
se dopo la loro esibizione di ieri
sera, si sono posizionati non tra
i cantanti considerati “salvi”
per questa seconda serata del
Festival. Ma il loro pezzo piace,
adatto radiofonicamente parlando, certo tecnicamente non
sanreme, ma con un suono
nuovo che potrebbe piacere al
pubblico anche dopo la fine di
questa 66 edizione.
Maria Sole FERRERO
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Vitality’s
al servizio
della bellezza
official hair stylist
Greta Galassi MISS MONDO ITALIA 2015
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Anche Chiara Dello Iacovo
Come sempre l’azienda Vitality’s con i suoi acconciatori è
il brand ufficiale di Casa Sanremo. Questo è il terzo anno e
continua con successo questo
progetto, proponendo bellezza
per i cantanti e giornalisti dietro le quinte di Radio 105 e Radio Montecarlo. Con quest’iniziativa vuole rafforzare la sua
vicinanza alle proprie clienti
e conferma l’impegno dell’azienda a supporto di eventi e iniziative culturali in grado di
creare valore per il territorio italiano.
Grandi ospiti ogni giorno passano a visitare lo stand dedicato alle acconciature, artisti
nel settore provenienti da tutta
Italia che richiedono di partecipare al progetto. In ogni giornata vengono scelti dai quattro
ai cinque acconciatori, per permettere ai molti artisti del hair
nello stand Vitality’s
Maria Sole FERRERO
GLI APPUNTAMENTI
DI CASA SANREMO
Continuano gli appuntamenti con
i live show di Casa Sanremo. Ieri
sera come ospite sul palco del palinsesto, in gara a quattro anni
dalla sua ultima partecipazione al
Festival di Sanremo con il brano
“Ci vediamo a casa”, brano più
trasmesso dalle radio e disco di
platino, Dolcenera. Torna in gara
nella sezione Campioni con la
canzone “Ora o mai più (le cose
cambiano)” da lei stessa scritta,
arrangiata e prodotta. Il brano
è un racconto che parla di vita e
scelte, di un rapporto d’amore e di
ciò che può ancora sorprendere,
delle cose che, date per scontate
nel quotidiano possono portarlo
in crisi; il brano mette in risalto il
senso di sorpresa che a volte può
dare una cosa semplice. E’ una
ballad, dalle sonorità blues, soul e
gospel. Un coro come sfondo che
evoca, sentimento e armonizza il
ritornello che risponde perfettamente alla voce di Dolcenera. Il
brano proposto, fa parte dell’album “Le stelle non tremano - Supernovae” che uscirà il 12 febbraio 2016 per Universal Music.
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style, clienti del marchio Vitality’s di farsi conoscere e incontrare i personaggi dello spettacolo che ogni giorno presenziano a Casa Sanremo.
Oggi, in particolare, Chiara
Dello Iacovo, è passata per un
saluto ed è stata omaggiata
con alcuni prodotti. Nelle foto,
gli acconciatori al lavoro, con
Anna Celestino, stilista e consulente dell’hair style, che si è prestata anche come modella, per
questa nuova e particolare acconciatura.
Questa speciale edizione contiene
6 nuove canzoni rispetto all’album pubblicato nell’autunno del
2015, oltre al singolo in gara al festival, ci sarà ”Amore disperato”
di Nada, presentata nella serata
di questa sera come cover scelta
dall’artista, in versione elettro
con influenze dubstep. Il 2016 per
la cantante parte a tutta velocità,
subito dopo Sanremo, infatti sarà
protagonista in veste di coach nel
talent “The Voice of Italy” di Rai
2 e per questo impegno l’artista
ha rinviato il tour nei teatri delle
principali città italiane.
Presentato anche il nuovo film
“Perfetti Sconosciuti” nelle sale
da oggi, insieme al regista Paolo
Genovese, arrivano a Casa Sanremo per Radio 105: Anna Foglietta, Edoardo Leo e Marco
Giallini. Un film che racconta di
quanto si possa essere perfetti sconosciuti per conoscendosi da tutta
la vita, prodotto da Medusa in collaborazione con Lotus Production, “Perfetti Sconosciuti” offre
l’opportunità di riflettere sui rapporti umani e sulle loro debolezze,
regala risate, con alcune simpatiche intuizioni, analizza, la via percorsa dal genere umano che ormai, cela dietro un telefonino gli
aspetti più cupo della propria esistenza. Il risultato finale è una
pellicola che non ruota completamente intorno a problematiche amorose, assicurando sorrisi durante la proiezione.
Alba Rohrwacher, Edoardo Leo,
Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Valerio Mastandrea, Kasia
Smutniak e Marco Giallini: scelte
oculate e di impatto all’interno di
un cast che ben si amalgama, capace di sottolineare in maniera essenziale e precisa le caratteristiche dei singoli personaggi, indispensabili per dare coralità all’opera di Paolo Genovese. Tanti gli
appuntamenti a Casa Sanremo,
questa sera saranno live gli Zero
Assoluto dalle ore 23:50, e quattro delle nuove proposte Miele,
Mahomood, Michael Leonardi e
Francesco Gabbani. Radio Festival incontrerà Valerio Scanu e i
fan vincitori del contest dalle ore
15:30.
Festivalnews Daily
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Supplementi a Il Foglio Italiano:
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