Progetto finalizzato di ricerca “Climagri – Cambiamenti climatici e agricoltura” ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Il database delle prove agronomiche di lungo termine ClimagriLT A. Peressotti, M. Zuliani, G. Zerbi, G. Delle Vedove, F. Zanuso, G. Zuliani Università di Udine – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali Introduzione Vi è un largo consenso scientifico sulla utilità delle prove agronomiche di lungo termine per studi di tipo agroecologico e per la pianificazione agroambientale. La disponibilità dei dati di numerose prove di questo tipo è fortemente limitata dalla mancanza di basi di dati che li raccolgano in maniera adatta alla loro complessità e utile alla loro interrogazione. In generale, nella comunità agronomica vi è una sostanziale mancanza di basi teoriche per la conservazione e la gestione dei dati che sono spesso delegate a strumenti inadatti. Inoltre, si può affermare che esiste una diffusa mancanza nella cultura della condivisione del dato con il risultato di una carente valorizzazione del potenziale scientifico di molte ricerche. Al fine di conservare e organizzare grandi quantità di dati è ormai accettato l’uso dei database relazionali, che poggiano su solide basi teoriche e risultano integrati all’interno di software e reti di comunicazione. Lo studio del clima e degli agroecosistemi è per definizione uno studio su scala temporale medio-lunga. In Italia esiste una notevole mole di dati da esperimenti agronomici di lungo termine; tali dati sono contraddistinti dalla loro scarsa diffusione, documentazione ed organizzazione. L’organizzazione e la pubblicazione di informazioni relative ai dati derivati da prove di lungo termine risulta fondamentale per migliorare la possibilità di comprensione degli agroecosistemi. L’attuale spostamento degli interessi di ricerca e di applicazione dalla coltura (produttività) all’agroecosistema (interazioni della coltura con l’ambiente e cambiamenti climatici), rende impellente la rivisitazione dei dati di queste ricerche anche ai fini di indicazioni di carattere tecnico-politico volte alla ricerca di programmi e normative, basati su solide basi scientifiche e volti a soddisfare, per quanto possibile, il concetto di sostenibilità. Obiettivi generali della ricerca Obiettivo generale è la realizzazione di un archivio pubblico nazionale di prove agronomiche di lungo termine, al fine di migliorare la documentazione e la diffusione delle informazioni relative agli esperimenti di lungo termine, di introdurre un metodo standardizzato per la conservazione dei dati e, infine, di usare tali dati per la costruzione, la calibrazione e la validazione di modelli di simulazione. Si vuole in pratica documentare i dati attraverso le seguenti proprietà: Identificazione: Contenuto dei dati. Istituzioni che hanno sviluppato i dataset originali. Fattori allo studio. Periodo a cui fanno riferimento i dati. 83 Progetto finalizzato di ricerca “Climagri – Cambiamenti climatici e agricoltura” ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Qualità: Strumentazione per la raccolta dati. Numerosità dati mancanti. Condizioni iniziali. Distribuzione: Detentori dei dati. Formati disponibili. Pubblicazioni relative all’esperimento. L’utilità del progetto consiste nel rendere facilmente disponibili le conoscenze implicite sugli esperimenti, nel conservare in modo sicuro la storia degli esperimenti e, infine, nel migliorare la visibilità verso la comunità scientifica e l’utilizzo delle conoscenze acquisite esteso ad altre discipline. I dati degli esperimenti sono stati, fino ad oggi, conservati nelle forme più varie: quaderni di campagna, fogli di calcolo, files di formato diverso, in qualche raro caso files di database. Il database relazionale proposto (ClimagriLT) è stato progettato per fornire una maggior sicurezza nella conservazione e nella distribuzione dei dati offerta dai database; una ulteriore possibilità consiste nella applicazione di metodi generali di validazione dei dati e ricostruzione dei dati mancanti (“buchi” nella serie, condizioni iniziali terreno). Metodologia E stato progettato e realizzato un metadatabase relazionale, affiancato da un database, contenenti i dati messi a disposizione dalle strutture che attualmente conducono le prove agronomiche di lungo termine (Tab. 1). Il metadatabase è costituito dai metadati relativi alle prove di lungo termine, cioè dalle informazioni sul contenuto dei dati, sulla loro qualità, sulle modalità di raccolta e conservazione, sui formati in cui i dati sono disponibili e sulle loro modalità di distribuzione. Il database relazionale contiene anche i dati sperimentali derivati dalle prove di lungo termine, ove messi a disposizione dai loro proprietari. PROVINCIA SITO ORGANIZZAZIONE DATA INIZIO Padova Pisa Matera Foggia Bologna Bologna Palermo Perugia Lodi Foggia Legnaro Pisa Policoro Foggia Cadriano Cadriano Palermo Papiano Lodi Foggia Università di Padova Università di Pisa Università di Bari MIPAF - Foggia Università di Bologna Università di Bologna Università di Palermo Università di Perugia MIPAF - Lodi MIPAF - Bari 1963 1989 1973 1986 1977 1981 1990 1973 1985 1977 Tab.1 - Localizzazione e durata degli esperimenti agronomici di lungo termine La realizzazione del metadatabase si è appoggiata alla teoria del database relazionale e si è sviluppata attraverso quattro fasi (stesura dei requisiti, costruzione della struttura concettuale, costruzione della struttura logica e normalizzazione). Il processo è stato di tipo ricorsivo, cioè al termine della quarta ed ultima fase le informazioni raccolte durante il processo sono state analizzate e organizzate al fine di fornire un nuovo status quo da cui ripartire con la prima fase. 84 Progetto finalizzato di ricerca “Climagri – Cambiamenti climatici e agricoltura” ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ I requisiti cui più strettamente si è fatto riferimento durante la strutturazione del database sono individuabili nell'adattabilità della sua struttura e nella capacità di descrivere la "storia sperimentale" di una singola parcella. Una volta ottenuta una struttura aderente ai requisiti di progetto e normalizzata si è implementato un prototipo di database. Dopo un censimento degli esperimenti di lungo termine condotti in Italia, sono stati presi contatti con gli istituti coinvolti e sono state definite con essi le politiche di immissione e accesso ai dati (Fig. 1). E’ stato steso un protocollo comune per determinare in modo univoco cosa è o non è metadato; in pratica i dati meteorologici, i dati relativi al suolo e quelli di produzione sono “dati” veri propri, mentre metadati devono essere considerate tutte le informazioni su struttura e referente, formati, localizzazione, tipo e numero tesi, date ed intensità lavorazioni e trattamenti, tipo stazione meteo, ecc. Dopo l’accettazione da parte delle strutture del protocollo, è iniziata la collaborazione e le operazioni successive hanno riguardato l’effettiva raccolta dei dati e il popolamento del database. Questa operazione ha consentito la verifica delle procedure di feeding e della struttura del database. Sono stati catalogati 10 esperimenti di lungo termine e descritta, ancora parzialmente, la storia “agrometeorologica” di 730 parcelle sperimentali. Al momenti 4 istituzioni hanno aderito al database fornendo anche dati meteo e dati suolo (metadati e dati). Sono stati anche inseriti i dati relativi ad un esperimento “diffuso” sul territorio nazionale riguardante la vite. In realtà, i dati meteorologici risultano incompleti e poco documentati fino agli anni ’80 ed esiste la necessità della loro verifica e della ricostruzione dei dati mancanti. In qualche caso si è verificata l’assenza di dati sulle condizioni iniziali e la perdita parziale della storia dell’esperimento. La struttura ottenuta alla fine della fase di progettazione è risultata semplice ed in qualche modo "autodocumentante". La centralità della parcella, (Fig. 2) infatti, sottolinea i principi che sono stati alla base della costruzione del metadatabase e descrive la realtà costituita dagli esperimenti di lungo termine. Durante la fase di popolamento la struttura del database si è dimostrata facilmente adattabile alle diverse impostazioni sperimentali incontrate. Progettato inizialmente per ospitare dati provenienti da prove agronomiche su colture erbacee, il database è in grado di adattarsi anche a prove agronomiche su colture arboree. Il nucleo centrale della struttura è stata esteso in modo modulare per accogliere la nuova tipologia di dati. Fig.1 - Schema della politica di accesso ai metadati e ai dati da parte dei fornitori e degli utilizzatori dei dati. 85 Progetto finalizzato di ricerca “Climagri – Cambiamenti climatici e agricoltura” ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Fig. 2 - Struttura generale del database che mette in evidenza la posizione centrale della “parcella” e i suoi collegamenti con i trattamenti e le altre variabili Le scelte progettuali basate su un approccio prettamente teorico, in contrapposizione con la tendenza generale che spinge all'ottenimento di un prototipo fin dalle prime fasi del lavoro, si sono dimostrate corrette consentendo di sfruttare al meglio anche i suggerimenti e le richieste provenienti dalle organizzazioni che hanno fornito i dati. Un esempio in tale direzione è fornito dall'individuazione della "tesi". Se, da un punto di agroecologico avere a disposizione la tesi può risultare ininfluente, dal punto di vista agronomico ciò risulta sicuramente importante. Gli esperimenti di lungo termine sono stati allestiti originariamente per scopi agronomici e ne consegue che una delle richieste più diffuse da parte delle strutture che conducono tali esperimenti sia stata la rintracciabilità della tesi all'interno della sequenza temporale di dati. E' stato possibile iniziare la fase di espansione della struttura dei dati al fine di soddisfare tale esigenza pur mantenendo inalterata la struttura centrale del database. Primi risultati e conclusioni Il prodotto finale di questo progetto è essenzialmente uno strumento di sviluppo per indagini da effettuarsi su dati esistenti e convenientemente strutturati, mentre non secondaria è la possibilità di utilizzare gli stessi dati e quelli che successivamente e continuamente saranno implementati ai fini modellistici di previsione e simulazione di scenari. In realtà, (fig. 3) i database saranno duplicati: nel primo (BackEnd Database) verranno conservati i dati grezzi originali, mentre nel secondo attraverso una serie di interventi di controllo e integrazione verrà organizzato il Simulation Server Database. E’ da quest’ultimo che perverranno sia i dati disponibili per le queries attraverso un web-server dedicato, che i dati direttamente utilizzabili come input di alcuni modelli dedicati ai sistemi colturali. 86 Progetto finalizzato di ricerca “Climagri – Cambiamenti climatici e agricoltura” ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Fig. 3 - Struttura generale hardware e software di ClimagriLT Le capacità di colloquio con i dati estraibili da ClimagriLT ai fini modellistici sono riassunti ulteriormente in figura 4. Si rileva che i dati grezzi sono integrati e verificati mediante un modulo di rete neurale e ulteriormente arricchiti (se necessario) con l’uso di un simulatore climatico che utilizza dati reali per generare scenari climatici stocastici di lungo periodo. Una volta ricavati i parametri che descrivono le diverse distribuzioni di dati meteo sarà inoltre possibile per l’utente anche simulare scenari climatici ipotetici alterando i parametri che governano la distribuzione delle temperature, delle precipitazioni etc. Fig. 4 - Utilizzazione del data base ai fini di simulazione di scenari 87 Progetto finalizzato di ricerca “Climagri – Cambiamenti climatici e agricoltura” ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Fig. 5 - Probabilità di non superamento in funzione della produzione di mais (t/ha) e di regimi climatici diversi. Si riporta, infine, un esempio di applicazione (Fig. 5), in cui è stato simulata la produzione di mais in funzione di una distribuzione cumulativa empirica e in presenza di regimi normali di temperatura e di regimi modificati in termini di temperatura e precipitazioni. Per quanto riguarda le temperature sono stati alterati i DTR (daily temperature range) innalzandoli di 1 e 2 gradi. La temperatura media risulta cioè inalterata mentre variano le escursioni. Per quanto riguarda le precipitazioni sono stati diminuiti del 20% i giorni piovosi annui lasciando inalterato il totale annuo delle precipitazioni. I dati riportati nella figura fanno riferimento alla media di 50 simulazioni di 30 anni ciascuna con produzione stocastica dei climi; ogni anno aveva clima generato stocasticamente, usando funzioni di generazioni che avevano di volta in volta parametri alterati per temperatura o pioggia. La curva cumulata della probabilità di non superare una determinata produzione è stata eseguita sulla media delle 50 simulazioni. 88