Forma riflessiva: l’azione ricade sul soggetto stesso e il “si” rappresenta il complemento oggetto (può essere sostituito da “se stesso/a”). Es. Lucia si specchia = Lucia specchia (chi?) se stessa Forma riflessiva apparente: il “si” rappresenta il complemento di termine (a chi?) o di interesse (a favore di chi?) e il complemento oggetto è un altro elemento. Il “si” non può essere sostituito da “se stesso/a”, ma da “a se stesso/a”. Es. Lucia si pettina i capelli = Lucia pettina (che cosa?) i capelli (a chi?) a se stessa Forma riflessiva reciproca: il “si” rappresenta il c. o. dell’azione di due soggetti. Es. Luca e Paolo si salutano = Luca saluta (chi?) Paolo; Paolo saluta (chi?) Luca Forma passiva: il “si” si trova prima di III persone singolari o plurali di verbi transitivi con complemento oggetto espresso. La frase può essere tramutata nella forma passiva usuale (essere/venire + participio passato): Es. Si mangiano molte frittelle a febbraio = molte frittelle sono/vengono mangiate a febbraio Uso impersonale: il “si” si trova prima di III persone singolari di verbi intransitivi o transitivi con il complemento oggetto non espresso. Non si può individuare un soggetto. La frase non può essere tramutata nella forma passiva usuale. Es. Si mangia alle 12:00 ≠ viene mangiato alle 12:00 Verbi intransitivi pronominali: il “si” è necessario per coniugare le III persone di alcuni verbi. In questo caso, la particella non può essere sostituita né da “se stesso”, né da “a se stesso”; si trova il soggetto; il verbo è intransitivo (non c’è il complemento oggetto). Es. Maria si vergogna ≠ Maria vergogna se stessa