Si balla al ritmo di StompOmaggio al musical

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Si balla al ritmo di Stomp Omaggio al musical
pagina 6
sabato 6 dicembre 2014
Al Brancaccio lo spettacolo più ritmato del mondo
L
a prima cosa che si pensa
guardando “Stomp” è che
persino le pulizie di casa possono
diventare divertenti, ma soprattutto: che la musica è
ovunque. Conquista tutti
lo spettacolo musicale
da
Luke
firmato
Cresswell e Steve
McNicholas, che negli
ulti anni sta trionfando
nei più importanti festival e teatri del mondo,
da Broadway a Parigi, da Los
Angeles a Tokyo. Oggi - fino al
14 dicembre - è in scena al
Teatro Brancaccio di Roma, regi-
ppassiona grandi e piccini.
A
Commuove e incanta. “Il gobbo
di Notre Dame”, tratto dal testo di
Victor Hugo, è lo spettacolo che
inaugura ufficialmente la stagione
per ragazzi del teatro Nino
Manfredi, dopo il prologo del
pomeriggio di Halloween. Come di
consueto gli appuntamenti per
ragazzi e per le loro famiglie, è per
il sabato e la domenica ed ogni
spettacolo è in scena il sabato alle
16 e la domenica alle 11. La storia
d'amore fra Quasimodo ed
Esmeralda è messa a dura prova
dal crudele Frollo, che architetta un
piano per imprigionare la bellissima zingara ed allontanarla, per
sempre, dal suo dolcissimo suonatore di campane. Fra canto, coreografie, costumi d'epoca e divertentissimi dialoghi, uno spettacolo
che offre molti spunti di riflessione,
In Scena
strando il tutto esaurito ogni sera.
La storia la raccontano otto ballerini-percussionisti-attori-acrobati alternandosi sul palcoscenico
che ricrea i luoghi di un bass o f o n d o
newyorkese, tra
fumi, bidoni e
inferriate, e la
raccontano in
silenzio senza
ma
parlare,
facendo di ogni oggetto, persino
del loro corpo, uno strumento
musicale. La musica è vita e la
vita è musica, in qualsiasi forma,
Teatro Manfredi
Notre Dame de Paris
spettacolo di Natale
affrontando, con estreme cura e
delicatezza, il tema dell'integrazione razziale; non solo, dunque, una
brillante rivisitazione della vicenda
scritta nella prima metà
dell'Ottocento da Victor Hugo, ma
anche, e soprattutto, un'occasione
per stimolare i più giovani a rivalutare le dinamiche del rapporto con
l'Altro. Curata nei minimi dettagli,
dai costumi, accesi e sfavillanti per
la tribù nomade, grigi e torbidi per
l'alta società parigina, fino ai combattimenti scenici, con fioretti e a
mano libera, un'opera che appas-
Teatro Olimpico
Mediterraneo
Teatro Olimpico
Mediterraneo
Grande attesa a Roma per il debutto
del tour di uno dei più grandi ballerini
di Spagna del momento, Miguel Angel
Berna. Fino al 7 dicembre ospite
della stagione dell’Accademia
Filarmonica
Romana
al
Teatro Olimpico il suo nuovo spettacolo Mediterraneo, un viaggio melodioso
tra i paesi che si affacciano sul Mare
Nostrum e racchiude ritmi e temi di
diverse culture: dal ritmo impetuoso
della pizzica e della tarantella del sud
Italia, all’armonia intrigante della
danza popolare greca, al fascino elegante della jota aragonese. Spagnolo
di Saragozza, il carismatico virtuoso di
jota, straordinario coreografo e creatore di spettacoli di respiro internazionale torna in Italia a due anni dal suo
ultimo grande successo. La sua è
una danza di passione, una danza innovativa rispetto al flamenco che affonda
le radici nel fascino antico ed elegante
della jota e del fandango. Le Figaro di
Parigi lo ha soprannominato
‘il Niccolò Paganini delle nacchere’.
Sala Golden
Fratelli d’Italia
Tornano sul palcoscenico del Golden
I Favete Linguis, con lo spettacolo
“Fratelli d’Italia” diretto da Toni
Fornari e prodotto da Andrea Maia per
il Teatro Golden e Vincenzo Sinopoli.
Il Formidabile Trio, formato da
Emanuela Fresi , Stefano Fresi e Toni
Fornari, è affiancato questa volta da
Augusto Fornari, per mettere in scena i
tanti aspetti dell’Italia di oggi: quella
spregiudicata, dei furbetti, l’Italia del
“volemose bene” un po’ cialtrone, ma
anche l’Italia onesta di coloro che tentano di ricostruire un paese più giusto
ed equo. Tanti i temi musicali toccati
Al Teatro Sistina “Tutti insieme appassionatamente”
genere, natura essa si manifesti,
persino in questa elettrizzante
performance che non riesce a
tenere il pubblico incollato alla
poltrona, tanto è forte la voglia di
battere le mani, ballare, muoversi. Rock, sinfonia, riti tribali, eco
di lontane tradizioni tutte concentrate in questa opera contemporanea dalla straordinaria forza
attrattiva, che ha inoltre vinto il
Premio Laurence Olivier per la
Migliore Coreografia, ed è stato
nominato per un Premio
Laurence Olivier per il Miglior
Spettacolo. Imperdibile.
Samantha Catini
“
siona e coinvolge tutti, piccoli e
grandi.
Notre Dame de Paris” è un capolavoro - afferma il regista e adattatore dello spettacolo, Andrea
Bizzarri – felicissima sintesi di
coralità e introspezione, dramma e
letteratura al tempo stesso; sguardo attento e minuzioso sugli stravolgimenti architettonici della capitale francese, vibrante e tecnico
insieme. L'adattamento vuole esaltarne le qualità teatrali, evocando,
con una buona dose di divertimento, quel gran panorama di personaggi che agisce sullo sfondo di
una fumettistica Notre-Dame, colorita da statue parlanti, gitani strampalati e due dolcissimi amanti,
Quasimodo ed Esmeralda”. Il
gobbo di Notre Dame, di Victor
Hugo, adattamento e regia di
Andrea Bizzarri.
ed interpretati. Tra i vari momenti dell’ottimo spettacolo, un omaggio a
Garinei e Giovannini, uno dedicato a
Disney, un concentrato di “Carosone”
eseguito in tre minuti ed una canzone
inedita dedicata al tema attuale della
cucina dal titolo “I 3 Chef” scritta da
Enrico Blatti. Con la loro impareggiabile bravura, il loro umorismo e le loro
straordinarie doti canore, i Favete
Linguis, attraverso una esilarante
sequenza di parodie musicali, sketchs comici, satira, stravolgimento
completo di canzoni, situazioni e virtuosismi musicali, ci raccontano, con
spunti e momenti di riflessione l’Italia
per la quale si continua a ridere e sperare.
Teatro Conciatori
Oltre i verdi campi
Un importante lavoro scritto da Nick
Withby, con la bella traduzione di
Georgia Lepore e Francesca Silveri,
con la regia della stessa Lepore, e con
la interpretazione di Alessandro
Averone, Sonia Barbadoro, Alberto
Basaluzzo, Michele Cesari, Federico
Lima Roque, Gianluca Pantosti,
Cristiano Priori, Marco Quaglia,
Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro,
e con Antonio Serrano. In scena al
Teatro dei Conciatori fino al 21 dicembre lo spettacolo Oltre i verdi campi.
Grazie alla produzione di Sycamore
TCompany e la regia di Georgia
Lepore il testo di Withby, già andato in
scena al Donmar Warehouse di
Londra, approda in Italia per le commemorazioni nazionali per il
Centenario della Prima Guerra
Mondiale. Lo spettacolo ha il patrocinio del British Council e della
Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della
Presidente del Consiglio dei Ministri.
Basato su fatti reali e ambientato
durante la Grande Guerra, il testo racconta la storia dell’equipaggio multietnico di un carro armato inglese, la
notte prima di un attacco in territorio
fuoricampo
D
al 9 dicembre al Teatro
Sistina “Tutti Insieme
Appassionatamente”, lo spettacolo delle Feste di Natale con
Luca Ward e Vittoria
Belvedere. L’amata coppia del
Musical italiano torna dopo il
grande successo di “My Fair
Lady” con uno spettacolo tutto
nuovo che completa il trittico
voluto da Massimo Romeo
Piparo per celebrare gli anniversari dei più grandi capolavori del cinema musicale: 40 anni
di Jesus Christ Superstar, 50 di
Tutti insieme appassionatamente e 60 di Sette spose per sette
Fratelli. Il titolo è quasi un invito che in questo momento giunge benvenuto: riunirsi tutti
insieme a teatro per ridare passione, ottimismo e serenità al
grande pubblico.
“Sono davvero felice, Tutti
Insieme Appassionatamente è il
Musical della mia vita” - rivela
entusiasta Vittoria Belvedere “e squadra che vince non si
cambia, con Luca siamo una
coppia davvero collaudata,
insieme lavoriamo splendidamente e abbiamo un bellissimo
rapporto. Poi, tornare al Sistina
è sempre una fortissima emozione”.
“Un teatro davvero meraviglioso” le fa eco Luca Ward,
“che sta vivendo un fantastico
rilancio. Mentre in Italia molti
teatri chiudono e vengono tristemente trasformati in fast
food, il Sistina riprende vita,
francese. Gli otto uomini, capeggiati
dal carismatico Tenente Child, vengono a conoscenza di qualcosa che li
porterà a discutere tutta la notte tra
loro per prendere una decisione cruciale: fare il loro dovere e morire, oppure
disertare e salvarsi. Ognuno di essi
porta nel confronto il proprio vissuto,
la propria filosofia, la propria religione; offrendo così sulla vita, la morte e
la guerra punti di vista diversissimi tra
loro ma estremamente attuali nella
ricerca di un “senso” a tutto questo.
“Green Fields” è infatti il termine che
indica la fine dell’ultima esercitazione
dell’equipaggio, e la frase “To the
green fields beyond” risuona prima
dell’epilogo come un comando militare pronunciato insieme da tutti e otto
gli uomini. Una speranza di vita cui fa
riferimento il colore verde, contrapposto al marrone del fango da cui provengono, e al rosso del sangue attraverso cui devono passare. Ciascun
membro dell’equipaggio infatti, indossa una fascia intorno al braccio di
colore marrone, rosso e verde il cui
significato verrà svelato solo alla fine
dell’opera.
Teatro dell’Angelo
Le modistas
In scena al Teatro dell’Angelo, nel
quartiere Prati, la commedia Le modiste del ’43, di Aldo Nicolaj, con Susy
Sergiacomo, Stefania Papaluca,
Filippo Nanni, Flavia Di Domenico,
Marianna Laudano, e Tonino Tosto,
con la partecipazione straordinaria di
Miranda Martino. Una famosa ed
affermata cantante in concerto nel teatro che, distrutto dai bombardamenti
del 1943, dopo anni di oblio è finalmente restaurato e riapre al pubblico.
Via via che propone le canzoni della
radio degli anni ’30-’40 riaffiorano
nella sua memoria i ricordi di un’infanzia negata dalla guerra e, non
nascondendo emozione e commozione, trasforma il suo spettacolo in una
sorta di flash-back collettivo. Canta,
una sferzata d’energia per tutto
il Paese, per l’Italia e soprattutto per Roma, dove resta un
grande punto di riferimento.
‘Tutti insieme appassionatamente’ è uno dei musical più
famosi. La magia di questo
spettacolo sono i bambini, che
in teatro si rivelano sempre vincenti conquistando il pubblico e
che ci affiancheranno in questa
avventura”.
Ed è così che la pellicola
interpretata magistralmente da
Julie Andrews torna a rivivere
sul palco del teatro romano con
atmosfere romantiche e divertenti. Le stesse che hanno reso
il film del 1965 di Robert Wise
un vero e proprio cult.
rivede e racconta il luogo delle sue
fantasie da bambina: un negozio di
modiste vicino i portici bassi e il grande duomo barocco, nel quale vivevano
due sorelle. Il fidanzato della sorella
più giovane è un fascista-capitano
della milizia, impegnato a ricercare,
denunciare ed arrestare antifascisti ed
ebrei. Nel piccolo paese del Piemonte
è in atto, come in altre città dell’Italia
non ancora liberate, un rastrellamento
degli ebrei. E, in questo giorno di terrore per i cittadini ebrei presi casa per
casa e trasferiti “chissà dove”, le due
sorelle nascondono nel loro negozio
una giovanissima ebrea sfuggita al
rastrellamento. Il dramma si consuma
in una presa di coscienza:“ si può uccidere per impedire un crimine, per salvare tutte le ragazzine del mondo
innocenti e disarmate”? La regia è di
Tonino Tosto. In scena al dell’Angelo
fino al 14 dicembre.
Teatro Millelire
Sakketti in rivolta
Dopo il successo ottenuto dal 2007 al
2011, ritorna lo spettacolo”Sakketti in
rivolta, balle ed eco balle dalla terra
dei fuochi” in una nuova versione.
L’autore e regista Antonio Diana, nato
e cresciuto a nord di Napoli, nel cuore
della
cosiddetta
“terra
dei
fuochi”, porta in scena al Teatro
Millelire le questioni ambientali campane e nazionali in un componimento
teatrale, esilarante e fiabesco, che si
rivela il un sogno di un bambino
descritto in un tema, dove il mondo
dei rifiuti prende vita con una rivoluzione tra musica e danza. In scena,
insieme all’autore, un cast di eccezionali attori tra cui Pippo Cangiano sul
palco con Nino Bruno, Antonio Diana,
Viviana Cangiano. Nato nella piena
emergenza rifiuti Campana del 2007,
lo spettacolo è un vero e proprio processo agli uomini, condotto da un
«giudice inceneritore» e costruito sulla
ribellione e le testimonianze dei sacchetti dell’immondizia, cassonetti,
Candidato a 10 Oscar, ne vinse
5: miglior film, miglior regia,
miglior colonna sonora, miglior
montaggio e miglior sonoro.
Un grande classico per cui vale
la pena tornare a teatro insieme
a tutta la famiglia regalandosi
un piccolo sogno canticchiando
le celebri canzoni “Do-re-mi”,
“Edelweiss” e la spassosissima
“Le cose che piacciono a me”,
rese ancora più speciali dall’adattamento liriche di Francesca
Nicotra e dalla direzione musicale di Emanuele Friello A raccontare l’Austria degli anni ’30
saranno le scene diTeresa
Caruso, i costumi di Cecilia
Betona e le coreografie di
Roberto Croce.
a cura di Franco Vivona
nano particelle, pm10, inceneritori ed
eco balle; partendo da una protesta in
una discarica abusiva e terminando in
un tribunale con un processo all’umanità, che fa emergere in maniera esilarante e allo stesso tempo crudele, innumerevoli aspetti sulle questioni
ambientali, dalla “terra dei fuochi” ai
temi nazionali sull’inquinamento. Una
riflessione sul senso civico ed il rispetto per l’ambiente proponendo il riciclo, il riutilizzo e la raccolta differenziata come via d’uscita. L’opera teatrale mette in risalto Il dramma della
“Terra dei Fuochi” che appartiene a
tutti, in quanto la complicità è stata
nazionale con le istituzioni che non ha
esercitato la loro vocazione, diventando complice di un intreccio perverso
tra politica-industria-camorra.
Teatro Kopò
Groppi d’amore
Premio come Miglior Attore al Roma
Fringe Festival, Silvio Barbiero torna
a Roma con Groppi d’amore nella scuraglia di Tiziano Scarpa al Teatro
Kopó dall’11 al 14 dicembre. Il testo
di Scarpa è un racconto in versi che,
attraverso una lingua inventata che
richiama i dialetti del centro-sud,
descrive un percorso di rinascita e, in
qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il
nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi
di un mondo in sfacelo; immagini che
richiamano l’immaginario di Bosch
raccontando la storia di Scatorchio e
del suo amore per Sirocchia in un
paese sommerso dai rifiuti. Pochi elementi in scena per rappresentare una
storia ricca di elementi narrativi che
non manca mai di sorprendere per l’originalità delle soluzioni messe in atto.
Lo spettatore si trova così immerso in
un mondo composto da suoni antichi
ma pur sempre riconoscibili, da immagini, musiche che richiamano un
mondo naif tracciato con pennellate
severe e marcate.
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