ESERCIZI SUL CAMPO ELETTRICO – 1 (quasi analoghi Walker p39 n30,31, p41n54, p 39n34) 1. Due cariche QA = 10−6 C e QB = −10−6 C sono poste rispettivamente nei punti A(-1; 0) e B(1; 0) . Calcolare intensità, componenti x e y , direzione e verso del campo elettrico E nel punto C (0;1) EA Risposta: E + E A B C (0;1) Dalle coordinate dei punti si ha che A, B e C sono i vertici di un triangolo metà di un quadrato. Di conseguenza nel punto C avremo: EB π 4 Q 9 × 109 × 10−6 N | EA |= 9 × 109 A 2 = = 4.5 × 103 2 C AC ( 2) QA | Q | 9 × 109 × 10−6 N | EB |= 9 × 109 B 2 = = 4.5 × 103 2 C BC ( 2) QB EA Calcoliamo le componenti lungo gli assi del campo dovuto ad A: π 2 N EAx =| EA | cos = 4.5 × 103 × = 3.2 × 103 4 2 C π 2 N EAy =| EA | sin = 4.5 × 103 × = 3.2 × 103 4 2 C π 4 e del campo dovuto a B: 7 2 N EBx =| EB | cos π = 4.5 × 103 × = 3.2 × 103 4 2 C 7 2 N = −3.2 × 103 EBy =| EB | sin π = 4.5 × 103 × − 4 2 C il risultante E = EA + EB secondo la regola del 7 π 4 EB parallelogramma si ottiene sommando le componenti x ed y : Ex = EAx + EBx = 3.2 × 103 + 3.2 × 103 = 6.4 × 103 Ey = EAy + EBy = 3.2 × 103 − 3.2 × 103 = 0.0 N C N C e la direzione è quella parallela all’asse delle ascisse, il verso quello positivo, come si desume dalla simmetria ed anche dal fatto che E forma con l’asse x un angolo α tale che Ey N α = arctg = arctg (0) = 0 . L’intensità di E vale invece: | E |= Ex2 + Ey2 = 6.4 × 103 C Ex 2. Due cariche QA = 1.3 × 10−6 C e QB = −1.6 × 10−6 C sono poste rispettivamente nei punti A(1; 3) e B( 3 ;1) . Calcolare intensità, componenti x e y , direzione e verso del campo elettrico nell’origine. Disegnare la direzione ed il verso di E nell’origine. 1 Risposta: QA Dalle coordinate dei punti si ha che A e B sono individuati da segmenti che formano angoli π π e come in figura. Di rispettivamente di 3 6 conseguenza nell’origine avremo: π 3 Q 9 × 109 × 1.3 × 10−6 N = 2.9 × 103 | EA |= 9 × 109 A2 = 2 C OA 12 + 3 ( π/6 ) | Q | 9 × 109 × 1.6 × 10−6 N = 3.6 × 103 | EB |= 9 × 109 B2 = 2 2 C OB 3 +1 ( QB EB EA + E B ) EA Calcoliamo le componenti lungo gli assi del campo dovuto ad A nell’origine: 4 1 N EAx =| EA | cos π = 2.9 × 103 × − = −1.5 × 103 3 2 C 4 3 N = −2.5 × 103 EAy =| EA | sin π = 2.9 × 103 × − 3 2 C EA 4 π 3 EB e del campo dovuto a B nell’origine: π 6 3 π N EBx =| EB | cos = 3.6 × 103 × = 3.1 × 103 6 2 C 1 π N EBy =| EB | sin = 3.6 × 103 × = 1.8 × 103 6 2 C il risultante E = EA + EB secondo la regola del parallelogramma si ottiene sommando le componenti x ed y : N C 3 3 3 N = −2.5 × 10 + 1.8 × 10 = −0.7 × 10 C Ex = EAx + EBx = −1.5 × 103 + 3.1 × 103 = 1.6 × 103 Ey = EAy + EBy direzione è quella per cui E forma con l’asse x un angolo α tale −0.7 × 103 Ey = arctg (−0.44) = −23.6° . L’intensità di E vale invece: α = arctg = arctg 3 Ex 1.6 × 10 e la | E |= Ex2 + Ey2 = 3. 2 (1.6 × 103 ) 2 + (−0.7 × 103 ) = 1.7 × 103 che N . C Nel punto P (1;1) si misura un campo elettrico del valore di 6.0 × 103 N/C la cui direzione orientata forma un angolo di 134° con l’asse delle ascisse . Sapendo che nell’origine si trova una carica QA = −2.2 × 10−6 C C, e sapendo che nel punto (1; 0) si trova un’altra carica, incognita ma di valore 2 EB positivo QB , se ne calcoli il valore. Disegnare la direzione ed il verso del campo E di ciascuna delle due cariche nel punto P E Risposta: 134° Ricaviamo le componenti x ed y del campo E : N E x =| E | cos(134°) = 6.0 × 103 × (−0.69) = −4.2 × 103 C N Ey =| E | sin(134°) = 6.0 × 103 × (0.72) = 4.3 × 103 C Dato che E = EA + EB , per differenza possiamo calcolare le componenti x ed y del campo dovuto alla carica incognita QB . E’ sufficiente fare il conto nella direzione verticale: 5 E By = Ey − E Ay = Ey − | E A | sin π 4 ed essendo: P (1;1) EA QA QB | Q | 9 × 109 × 2.2 × 10−6 N | EA |= 9 × 109 A2 = = 9.9 × 103 2 C OP ( 2) si ha: 5 2 N = 1.1 × 104 E By = Ey − | E A | sin π = 4.3 × 103 − 9.9 × 103 × − 2 C 4 e poiché come si vede dal disegno il campo E B è tutto verticale, basta confrontare il valore trovato con la formula di Coulomb per avere QB : 1.1 × 104 EA | Q | 9 × 109 ×QB N = EBy =| EB |= 9 × 109 B2 = C 12 OB da cui: QB = 4. 5 π 4 1.1 × 104 = 1.2 × 10−6 C 9.0 × 109 Se poniamo una carica in una regione sede di un campo elettrico, e se questa carica è così piccola da non disturbare la configurazione esistente, essa si muoverà per effetto delle forze elettriche che agiscono su di essa. Si può dire, in generale, che la sua traiettoria seguirà le linee di campo? La risposta è sì solo nel caso in cui le linee di campo siano rettilinee, altrimenti, se sono curve, come nel caso del campo generato da due cariche posta ad una certa distanza, questo non è vero. Perché? Risposta: Le linee di forza indicano una curva alla quale il campo elettrico è tangente e contengono informazioni sul valore del campo punto per punto. Quindi ad una carica posta in una regione dove vi sia un campo verrà impressa una spinta nella direzione della tangente alla linea di forza e si muoverà, in generale, tagliando le linee di forza contigue. Perché essa si possa spostare lungo un percorso curvo che segua il tracciato delle linee di forza occorrerebbe una forza che sia in parte centripeta, che abbia cioè una componente perpendicolare alla traiettoria. Il che è impossibile proprio per la definizione che si è data di linea di forza. Nel particolare caso del campo di una carica puntiforme, si ha la coincidenza per cui la linea di forza e la sua tangente coincidono (lo stesso avviene anche in altri casi, ad esempio uno strato piano uniformemente carico). Pertanto, la traiettoria di una carica si sviluppa lungo le linee di forza, ma si tratta, lo ripetiamo, di una fortunata coincidenza. 3