Corso di Teoria e Politiche dello Stato Sociale (a.a. 2011-2012) Modulo II Lezioni del 12 e 17 ottobre 2011 “La politica pensionistica in chiave comparata” Docente: Franca Maino ALCUNI CONCETTI FONDAMENTALI … Che cosa è una pensione? Il concetto di pensione individua quella prestazione pecuniaria vitalizia prevista a fronte dei rischi di vecchiaia e invalidità nonché in relazione al grado di parentela con un assicurato o un pensionato defunto (rischio di premorienza) RISCHI E PRESTAZIONI PENSIONISTICHE VECCHIAIA PREMORIENZA INVALIDITA’ Pensione di vecchiaia Pensione diretta Pensione di invalidità previdenziale Pensione di anzianità Pensione di reversibilità Pensione di invalidità civile Pensione sociale Pensione di base Un SISTEMA per la tutela della vecchiaia … è costituito da quel complesso di regole ed istituzioni preposte - a fronte del versamento di parte del reddito percepito dai lavoratori e/ o cittadini - ad erogare prestazioni vitalizie in denaro a coloro che hanno terminato la carriera lavorativa o hanno superato una certa soglia d’età, garantendo agli stessi la sicurezza economica anche nel periodo di quiescenza Il finanziamento dei sistemi pensionistici Collettività nazionale TASSE BILANCIO PUBBLICO Pensioni Lavoratori CONTRIBUTI ENTI PREVIDENZIALI Pensioni Il finanziamento contributivo Sistema a ripartizione (Pay-as-you-go): le entrate al tempo t1 vengono utilizzate per il pagamento delle prestazioni allo stesso tempo t1 avviene pertanto un trasferimento di risorse diretto ed immediato dai lavoratori attivi ai pensionati Sistema a capitalizzazione (Funded): le somme versate da ogni lavoratore vengono accumulate in conti individuali ed investite sui mercati finanziari al momento del pensionamento il lavoratore potrà ritirare le somme versate sotto forma di rendita (pensione) oppure in unica soluzione l’ammontare della rendita/prelievo dipenderà da quanto versato e dal rendimento degli investimenti Come definire le prestazioni Metodo retributivo: prestazioni sono collegate alla retribuzione il nesso tra contributi e prestazioni è (tendenzialmente) più debole che nel sistema contributivo Metodo contributivo: le prestazioni sono collegate ai contributi versati e dipendono da un parametro convenzionale nei sistemi a ripartizione oppure da un parametro reale (tasso di rendimento finanziario) nei sistemi a capitalizzazione il nesso tra contributi e prestazioni è molto forte LA QUATTRO VARIANTI DEI SISTEMI PENSIONISTICI FINANZIAMENTO RIPARTIZIONE CAPITALIZZAZIO NE PRESTAZIONI RETRIBUTIVE Sistema retributivo Sistema a prestazione definita PRESTAZIONI CONTRIBUTIVE Sistema contributivo Sistema a contribuzione definita PRESTAZIONI LA RIFORMA DELLE PENSIONI TRA SFIDE, ISTITUZIONI E POLITICA Uno schema esplicativo delle riforme pensionistiche Sfide Politiche e istituzioni pensionistiche Politics pensionistica Riforme (contenuti ed effetti) Le sfide ai sistemi pensionistici Invecchiamento della popolazione Crescenti tensioni finanziarie Trasformazioni nel mondo del lavoro Trasformazioni nelle istituzioni sociali (famiglia) Processo di integrazione europea Quattro dimensioni di analisi: 1. Sostenibilità finanziaria 2. Adeguatezza sociale 3. Competitività economica 4. Equità Le politiche pensionistiche: perché cambiano? Neo-istituzionalismo: forte stabilità dei sistemi di welfare => le istituzioni ereditate dal passato predeterminano le opzioni di riforma e possono rendere la modifica del “sentiero” delle politiche sociali gravosa e difficile (pathdependency) Streeck e Thelen (2005): i meccanismi di “chiusura” non impediscono il cambiamento ma piuttosto lo incanalano lungo sentieri determinati che non sono rigidi e predeterminati ma più aperti a cambiamenti incrementali (importanza dei meccanismi di apprendimento) I processi di trasformazione delle istituzioni (pensionistiche) secondo Streeck e Thelen (2005) Stratificazione (layering) Conversione (conversion) Spostamento (displacement) Erosione (drift) Esaurimento (exhaustion) Le riforme pensionistiche alla luce del rapporto tra governi e sindacati Quanto conta il sindacato? E perché in alcuni paesi conta più che in altri? Quale è il modello di interazione tra governi e sindacati? Il ruolo del sindacato nelle riforme dipende da quanto le risorse sociali si sono affiancate alle tradizionali risorse economiche (spesso in declino) Concertazione vs. politica di pressione Stile decisionale: consensuale o conflittuale? Sono state messe in campo strategie di riduzione del biasimo? Chi ha vinto e chi ha perso con le riforme? Ovvero quale è stato l’impatto (re)distributivo delle riforme? Quanto ha contato il cleavage intercategoriale? Quanto ha contato il cleavage intergenerazionale? I sistemi pensionistici: i concetti di base TRE DIMENSIONI DI ANALISI Obiettivi (mantenimento del reddito / prevenzione povertà / eguaglianza dei benefici) Regole Regole di accesso Prestazioni Finanziamento Gestione Disegno istituzionale (insieme di programmi e schemi) I pilastro (suddiviso in tre porzioni) II pilastro III pilastro Il disegno istituzionale dei sistemi pensionistici Tipo di schema Sistema di finanziamento Gestione III pilastro Fondi individuali Capitalizzazione Privata II pilastro Fondi professionali Capitalizzazione Privata I pilastro III porzione II porzione I porzione Capitalizzazione Ripartizione Fiscale + prova dei mezzi Privata/pubblica Pubblica Pubblica Le origini dei sistemi pensionistici pubblici Bismackiano (occupazionale) Beveridgiano (universalistico) Mantenimento del reddito Prevenzione della povertà Lavoratori Cittadini (anziani bisognosi) Regole di accesso Pagamento contributi Cittadinanza/residenza (bisogno) Prestazioni Collegate al reddito o ai contributi versati Somma fissa Contributi Fiscalità generale Obiettivo Beneficiari Finanziamento Alla fine della II Guerra Mondiale i sistemi pensionistici sono costituiti essenzialmente dal I pilastro pubblico e possono essere classificati in … Bismarckiani Beveridgiani Germania Austria Belgio Francia Italia Spagna Grecia Portogallo Olanda (pre-1956) (Stati Uniti) Danimarca Finlandia Norvegia Svezia Gran Bretagna Irlanda Svizzera Olanda (post-1956) (Canada) (Australia) Fase espansiva (dagli anni Cinquanta) Rafforzamento della protezione di base Nuove prestazioni e aumento della generosità di quelle esistenti Nuove modalità di finanziamento e gestione delle risorse … MA: la configurazione istituzionale bismarckiana o beveridgiana condiziona la specifica evoluzione dei sistemi pensionistici con riferimento a questi tre tipi di intervento … nello specifico: Paesi bismarckiani Istituzione di uno schema per i cittadini anziani in condizioni di bisogno (“pensione sociale”) Creazione di nuovi schemi pensionistici per le categorie di lavoratori non ancora protette Abbassamento dell’età pensionabile Passaggio a schemi a ripartizione retributivi Paesi beveridgiani Rafforzamento della protezione di base tramite l’abolizione della prova dei mezzi (“pensione di base” per tutti i cittadini) Istituzione di un secondo livello di prestazioni pensionistiche supplementari per i lavoratori (con prestazioni collegate alla retribuzione) Finanziamento contributivo degli schemi supplementari Lo sviluppo dei sistemi pensionistici nel sentiero bismarckiano Processo di stratificazione verticale all’interno del I pilastro: agli schemi assicurativi si sono aggiunti nuovi programmi di base, ovvero schemi di protezione minima finanziati attraverso il gettito fiscale (Francia: minimum vieillesse nel 1956) Processo di stratificazione orizzontale all’interno del I pilastro: tra casse destinate a diverse categorie occupazionali Processo di conversione dei programmi ereditati dal XIX secolo: il sistema pensionistico diventa più inclusivo e generoso Origini e sviluppo dei sistemi pensionistici europei