Società feudale e Medioevo latino Letterature romanze e

Liceo scientifico “Giuseppe D’Alessandro”
Anno Scolastico 2010/2011
Programma d’Italiano svolto nella classe III D
Docente Rosalia Raineri
PROFILO STORICO LETTERARIO
Società feudale e Medioevo latino
Medioevo, feudalesimo e letterature romanze. La nascita della civiltà europea. La scrittura e la
cultura orale. Il tempo e lo spazio: l’interpretazione simbolica della natura e quella allegorica
della storia.
Letterature romanze e amore cortese
Dal latino parlato alle lingue romanze. I primi documenti di volgare italiano. La nascita delle
letterature europee e l’egemonia francese. La società cortese: una nuova concezione della
donna e dell’amore. Il concetto di “cortesia”. Andrea Cappellano. La poesia lirica provenzale.
La civiltà comunale: la cultura e l’immaginario
Urbanizzazione e nascita della borghesia mercantile. L’organizzazione della cultura nella città
comunale. Lo spazio e il tempo del mercante. La nascita delle scuole cittadine. I nuovi
intellettuali e il nuovo pubblico. La cultura filosofica. La Scolastica.
La poesia religiosa
I movimenti religiosi del XIII secolo. Gli ordini mendicanti: domenicani e francescani. I
generi letterari: la lauda. Francesco d’Assisi. Iacopone da Todi.
“Cortesia” e “gentilezza”, dai poeti provenzali allo Stil novo
La scuola siciliana: il tempo, i luoghi, le figure sociali. Il canone lirico. I rimatori siculotoscani e Guittone d’Arezzo. Guido Guinizzelli e il “Dolce stil novo”: la donna, la lode, il
saluto. Guido Cavalcanti.
La poesia “comica”
I luoghi, il tempo, i temi. Cecco Angiolieri.
Dante Alighieri
La vita. Le idee. La Vita Nuova; il Convivio; il De Vulgari Eloquentia; la Monarchia.
La Divina Commedia: il titolo e il genere; la composizione del poema e la struttura formale; il
tema del viaggio: l’oltretomba e il mondo terreno; la concezione figurale e quella allegorica;
la concezione della storia e della cultura nella Commedia: il sincretismo. La missione del
poeta.
Il Trecento
Fine del medioevo e preumanesimo. Il tempo, i luoghi. La crisi economica e demografica. La
nascita degli Stati nazionali e regionali e il passaggio dal Comune alla Signoria.
L’organizzazione della cultura: le università, le corti, i cenacoli; la trasformazione della figura
sociale dello scrittore. La questione della lingua. La crisi della Scolastica: Guglielmo
d’Ockham.
Giovanni Boccaccio
La vita.
Il Decameron: il progetto letterario e la prosa. La funzione della cornice, l’ordine delle
novelle e la struttura complessiva dell’opera. Lo spazio e il tempo. Il realismo e la comicità. I
concetti di fortuna e di natura, di ingegno e di onestà. La ragione e la morale del Decameron.
Il Decameron e la società del Trecento.
Francesco Petrarca
La vita. La formazione culturale e l’epistolario, il Secretum.
Il Canzoniere: la composizione: struttura, temi, datazione, titolo. La vicenda del Canzoniere:
fra diario e autobiografia. Il sonetto proemiale. La riflessione politica. La morte e la
trasfigurazione di Laura.
Petrarca fondatore della lirica moderna. Il linguaggio della lirica. La coscienza inquieta del
nuovo intellettuale cristiano.
Il Quattrocento: l’età delle corti
I concetti di Umanesimo e di Rinascimento. La crisi economica e la nascita delle Signorie.
Razionalismo e atteggiamento scientifico nella cultura e nelle arti. Il cortigiano e il chierico.
Le corti e l’organizzazione della cultura. Le idee e l’immaginario degli umanisti. L’arte come
imitazione e la questione della lingua. Firenze nell’età di Lorenzo dei Medici.
La seconda fase della civiltà umanistico-rinascimentale (1492-1545)
Dal Rinascimento maturo al “Manierismo”. La scoperta dell’America e la Riforma. Il sacco di
Roma e la crisi italiana. La crisi della figura del cavaliere e l’opposizione uomo/selvaggio.
Dall’astrologia all’astronomia. L’estetica, la lingua, i generi.
Niccolò Machiavelli
La vita e la formazione culturale. I Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio; l’Arte della
guerra; le Istorie fiorentine.
Il Principe: composizione, datazione e titolo; la struttura generale; principato nuovoe
principato civile; l’ordinamento militare; le virtù necessarie a un principe nuovo; la fortuna,
l’esortazione finale. La lingua e lo stile; l’ideologia politica; realismo e utopia in Machiavelli.
Francesco Guicciardini
Vita e opere.
I Ricordi: la “discrezione” e il “particulare” . La Storia d’Italia
ANTOLOGIA
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Andrea Cappellano: “I comandamenti di amore” dal “De amore”
Guido Guinizzelli: “Al cor gentil repaira sempre amore”
Cecco Angiolieri: “S’i’ fosse foco”
Francesco d’Assisi: “Cantico di Frate Sole”
Dante: “Tanto gentile e tanto onesta pare” dalla “Vita nova”
Dante: “Oltre la spera che più larga gira” dalla “Vita nova”
Boccaccio: dal Decameron: Il proemio-L’introduzione alla Prima giornata: la descrizione
della peste; “Tancredi e Ghismunda” “Lisabetta da Messina” “Federigo degli Alberighi”
“Ser Ciappelletto” “Cisti fornaio” “Chichibio e la gru” “Frate Cipolla” “Andreuccio da
Perugia” “Caterina e l’usignolo”
 Petrarca: “L’ascesa al monte Ventoso” dalle “Familiari”
 Petrarca: dal Canzoniere: “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono” “Movesi il vecchierel...”
“Erano i capei d’oro a l’aura sparsi” “Chiare, fresche e dolci acque” “Italia mia, benché il
parlar…” “Due rose fresche, et colte in paradiso” “Tutta la mia fiorita e verde etate” “ I’ vo
piangendo i miei passati tempi” “Solo et pensoso i più deserti campi”
 Lorenzo dei Medici: “Canzone di Bacco”
 Pico della Mirandola: “La dignità dell’uomo e il libero arbitrio”
 Machiavelli: La lettera a Francesco Vettori del 10 dicembre 1513”
 Machiavelli: Il Proemio al libro primo, dai Discorsi sopra la prima Deca…
 Machiavelli:
dal Principe: la lettera dedicatoria “L’intellettuale e il suo potente
interlocutore”; “Il ruolo della violenza storica”(cap.VI); “La verità effettuale”(cap.XV); “Il
leone e la volpe”(cap.XVIII); “La fortuna”(cap.XXV); “L’esortazione finale”(cap.XXVI).
 Guicciardini: dalla Storia d’Italia, “Il sacco di Roma” (libro XVIII, cap VIII).
DANTE ALIGHIERI- La Divina Commedia: Inferno
Canti svolti: I – II - III – V – VI –X (w 1-93) - XXVI ( v. 85- 142 )
GLI ALUNNI
L’INSEGNANTE